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LE PIANTE ESOTICHE INVASIVE IN PIEMONTE<br />

Anche se si tratta di una battaglia difficile, le ricerche continuano<br />

con lo scopo di stabilire in quali situazioni l’impatto<br />

è più rilevante (come in alcune aree protette). In tale<br />

ottica la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> (direzione Ambiente, settore<br />

Pianificazione e Gestione delle Aree Naturali Protette) si<br />

è attivata con un progetto triennale, condotto dal dipartimento<br />

di Biologia vegetale dell’Università di Torino, con<br />

la collaborazione di IPLA (Istituto per le Piante da Legno<br />

e l’Ambiente) per una realizzazione cartografica finalizzata<br />

a definire l’entità della flora esotica in <strong>Piemonte</strong> e la distribuzione<br />

attuale sul territorio di quelle specie che causano<br />

i maggiori impatti<br />

sulla biodiversità. I dati<br />

ottenuti hanno permesso<br />

di evidenziare le specie<br />

più diffuse, che provocano<br />

gli impatti più significativi.<br />

La flora alloctona<br />

è risultata così di<br />

371 entità, pari al 10% circa<br />

del totale della flora<br />

vascolare del <strong>Piemonte</strong>.<br />

Di queste specie più<br />

dell’80% sono neofite,<br />

arrivate in Europa a partire<br />

dalla fine del XV secolo,<br />

principalmente<br />

dall’Asia (35%) e dal<br />

continente Americano<br />

(41%). Le aree di pianura e<br />

di collina, in particolare<br />

lungo i fiumi e le strade,<br />

sono risultate le più fortemente<br />

invase da numerose<br />

specie, come l’ailanto<br />

(Ailanthus altissima), la<br />

robinia o gaggia (Robinia<br />

pseudoacacia), il falso<br />

indaco (Amorpha fruticosa),<br />

la verga d’oro<br />

maggiore (Solidago gigantea)<br />

e il poligono<br />

del Giappone (Fallopia ja-<br />

In questa pagina, in alto: Solidago gigantea a<br />

Mongrando (foto D. Bouvet); sotto Robinia<br />

pseudacacia (foto L. Miserere)<br />

ponica) che sostituiscono quasi completamente la vegetazione<br />

nativa. Il poligono del Giappone è una delle 100<br />

peggiori specie invasive del mondo: in alcuni casi intralcia<br />

persino la visibilità, specie lungo le autostrade e le strade<br />

del Verbano, del Vercellese e della Val Sesia. Molte altre<br />

specie erbacee (Abutilon theophrasti e Sicyos angulatus)<br />

sono diventate infestanti delle colture e necessitano di<br />

particolari tecniche di controllo senza le quali i danni economici<br />

al settore agricolo potrebbero diventare rilevanti.<br />

Alcune specie arboree risultano particolarmente impattanti<br />

nei boschi, quali il ciliegio tardivo (Prunus serotina),<br />

la quercia rossa<br />

(Quercus rubra) e la<br />

robinia; quest’ultima,<br />

introdotta nel ‘700 è<br />

ora del tutto naturalizzata,<br />

coprendo oltre<br />

100.000 ettari.<br />

Tuttavia è utile per<br />

la produzione di legna<br />

da ardere (energia<br />

rinnovabile) e<br />

miele (c.d. di acacia),<br />

mentre le altre non<br />

hanno ricadute positive.<br />

Per contenere l’invasività<br />

di queste<br />

specie arboree nei<br />

boschi delle aree<br />

protette e ricostituire<br />

habitat naturali, la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong><br />

ha finanziato anche<br />

un progetto specifico,<br />

affidato all’IPLA. Le<br />

schede prodotte saranno<br />

utilizzabili da<br />

parte dei soggetti preposti<br />

alla gestione del<br />

territorio e per sensibilizzare<br />

l’opinione pubblica.<br />

Per saperne di più:<br />

•Abbà G., Flora esotica del <strong>Piemonte</strong>. Specie coltivate spontaneizzate e specie avventizie. Atti soc. Tosc.<br />

Sc. Nat. Mem., 86, 1979.<br />

•Arpa - AA.VV, Ambrosia artemisiifolia. In piemonte: un problema emergente. Distribuzione geografica, livelli<br />

di polline in atmosfera ed effetti sulla salute, 2008.<br />

•Arpa - AA.VV, Rapporto sullo stato dell’ambiente in <strong>Piemonte</strong>, 2009.<br />

•E. Barni, C. Siniscalco, A. Soldano, In stampa. Flora alloctona del <strong>Piemonte</strong>, Palombi, Roma.<br />

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