Argentovivo - gennaio 2010 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
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ebrei europei. Egli coniò la parola<br />
“genocidio” unendo il prefisso<br />
“geno” - dal greco razza<br />
o tribù - con il suffisso “cidio”,<br />
dal latino “uccidere”.<br />
Ghetto<br />
Il termine “ghetto” ha origine<br />
dal nome del quartiere ebraico<br />
di Venezia creato nel 1516, nel<br />
quale le autorità veneziane obbligavano<br />
a risiedere gli ebrei.<br />
Nel XVI e XVII secolo si istituirono<br />
altri ghetti per ebrei a<br />
Praga, Roma, Francoforte e in<br />
altre città.<br />
Durante la seconda guerra<br />
mondiale i ghetti erano costituiti<br />
da quartieri (spesso<br />
recintati) nei quali i tedeschi<br />
concentravano la popolazione<br />
ebraica (sia quella residente<br />
nella città, sia – a volte<br />
– quella dell’intera regione)<br />
obbligandola a vivere in condizioni<br />
di estrema miseria. Lo<br />
scopo del ghetto era quello di<br />
isolare gli ebrei. Il ghetto poteva<br />
essere considerato “un<br />
luogo di transito” nell’ambito<br />
della “Soluzione finale”, il piano<br />
che prevedeva l’uccisione<br />
di tutti gli ebrei d’Europa e<br />
che ebbe inizio negli ultimi<br />
mesi del 1941. I tedeschi distrussero<br />
sistematicamente<br />
la maggior parte dei ghetti. I<br />
residenti erano generalmente<br />
fucilati o deportati ai centri di<br />
sterminio.<br />
Esistevano tre tipi di ghetto:<br />
i ghetti chiusi, quelli aperti<br />
e quelli destinati alla distruzione.<br />
Il ghetto più grande in<br />
Polonia fu quello di Varsavia,<br />
dove oltre 400.000 ebrei erano<br />
ammassati in un’area di meno<br />
di due chilometri quadrati.<br />
Campi di sterminio<br />
I nazisti istituirono i campi<br />
di sterminio per rendere più<br />
efficiente possibile l’assassinio<br />
di massa. Erano chiamati<br />
anche “campi della morte”, ed<br />
erano quasi esclusivamente<br />
vere e proprie “fabbriche di<br />
morte”. Nei campi di sterminio<br />
le Ss e la polizia tedesca<br />
assassinarono quasi 2.700.000<br />
ebrei tramite l’uso di gas tossici<br />
o tramite fucilazione. Il<br />
primo campo di sterminio ad<br />
essere realizzato fu quello di<br />
Chelmno, nel dicembre 1941<br />
e i prigionieri venivano uccisi<br />
all’interno di camere a gas<br />
mobili, installate su appositi<br />
furgoni. Il centro di sterminio<br />
più grande fu quello di Auschwitz-Birkenau,<br />
in Polonia,<br />
dove alla fine della primavera<br />
del 1943 funzionavano quattro<br />
camere a gas che utilizzavano<br />
la sostanza tossica nota come<br />
Storia e cultura<br />
Zyklon B: quando le deportazioni<br />
raggiunsero la massima<br />
intensità venivano uccise, con<br />
il gas, 6.000 persone al giorno.<br />
Le Ss consideravano i campi<br />
di sterminio un’operazione<br />
top secret: per cancellare<br />
ogni traccia delle uccisioni,<br />
unità speciali formate da prigionieri<br />
(Sonderkommandos)<br />
erano obbligate a rimuovere<br />
i cadaveri dalle camere a gas<br />
e a cremarli. Alcuni campi di<br />
sterminio vennero camuffati o<br />
modificati, nel tentativo di nascondere<br />
l’avvenuto assassinio<br />
di milioni di persone.<br />
I campi di concentramento<br />
nazisti<br />
Tra il 1933 e il 1945, la Germania<br />
nazista costruì circa 20.000<br />
campi di concentramento,<br />
con l’intento di imprigionarvi<br />
milioni di persone. Questi<br />
campi erano usati con diversi<br />
scopi: lavoro forzato, transito<br />
e quindi stazioni intermedie e<br />
quelli, invece, costruiti esclusivamente<br />
per l’eliminazione<br />
in massa dei prigionieri.<br />
Il regime nazista cominciò a<br />
realizzare una serie di strutture<br />
di detenzione per imprigionare<br />
ed eliminare i cosiddetti<br />
“nemici dello Stato”. La<br />
maggior parte dei prigionieri,<br />
nel 1933, era costituita da cittadini<br />
tedeschi: comunisti,<br />
socialisti, social-democratici,<br />
Rom, testimoni di Geova, omosessuali<br />
e persone accusate di<br />
comportamenti ritenuti asociali<br />
o devianti. Si chiamavano<br />
“campi di concentramento”<br />
perché servivano a “concentrare”<br />
fisicamente i prigionieri<br />
in un unico luogo.<br />
Nel 1938 ( annessione dell’Austria<br />
alla Germania) i nazisti<br />
iniziarono ad arrestare gli<br />
ebrei tedeschi ed austriaci<br />
e imprigionarli nei campi di<br />
Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen,<br />
tutti situati in Germania.<br />
Dopo l’invasione della<br />
Polonia, nel settembre 1939,<br />
i nazisti realizzarono diversi<br />
campi per i lavori forzati, dove<br />
migliaia di persone morirono<br />
per sfinimento, malnutrizione<br />
o esposizione alle intemperie.<br />
La direzione e la conduzione<br />
dei campi erano affidate<br />
a unità delle Ss e in alcuni di<br />
essi medici nazisti effettuarono<br />
numerosi esperimenti sui<br />
prigionieri.<br />
(Le informazioni di questo<br />
articolo sono state raccolte<br />
dal sito dello United States<br />
Holocaust Memorial<br />
Museum.<br />
http://www.ushmm.org).<br />
<strong>Argentovivo</strong> <strong>gennaio</strong> <strong>2010</strong><br />
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