Una - Multivolley
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Camillino<br />
bulgaro<br />
iL saLentino pLaci’ è diventato uFFiciaLmente iL ct deLLa buLgaria, come<br />
in eFFetti era stato già aLL’oLimpiade di Londra, chiusa aL quarto posto.<br />
“cominciai a 9 anni, in seminario ad ugento, quando conobbi don<br />
tonino beLLo. ho pensato a Lui anche prima deLLa FinaLe per iL bronzo,<br />
un Lungo viaggio inizia sempre con un piccoLo passo”<br />
di Fabrizio D’Alessandro (@fabridal)<br />
Dal 1 settembre 2012<br />
Camillo Placì, tecnico<br />
salentino di<br />
Specchia, in provincia di<br />
Lecce, è ufficialmente il ct<br />
della nazionale Bulgara<br />
di volley maschile, dopo<br />
la conquista di un quarto<br />
posto alle recenti Olimpiadi<br />
di Londra, formalmente<br />
come vice di Naydenov ma<br />
in realtà head coach a tutti<br />
gli effetti, come si vedeva<br />
chiaramente nei time out.<br />
La sua Bulgaria colse un<br />
insperato e brillante quarto<br />
posto, perdendo il bronzo<br />
nella finale con l’Italia.<br />
Un cammino iniziato quasi<br />
per caso, quello di Camillo,<br />
nel mondo del volley. “I primi<br />
approcci con la pallavolo<br />
li ho avuti all’età di 9 anni<br />
quando entrai in seminario<br />
ad Ugento e conobbi Don<br />
Tonino Bello, un sacerdote<br />
che faceva apostolato anche<br />
tramite lo sport. Per lui<br />
ero Camillino (in quegli anni<br />
era il nome di un celebre<br />
gelato con il biscotto, ndr) e<br />
ricordo quando toccai il pallone<br />
per la prima volta in un<br />
corridoio con un filo al po-<br />
L’IncOntRO:<br />
cAMILLO pLAcì<br />
sto della rete senza sapere<br />
neanche da dove iniziare”.<br />
Don Tonino diede vita alla<br />
pallavolo ad Ugento, a tanti<br />
giocatori e allenatori che<br />
hanno poi fatto strada. La<br />
carriera da allenatore di<br />
Camillo ha avuto inizio negli<br />
anni 80 con il Volley Specchia<br />
prima del passaggio<br />
in serie A ad Ugento e Calimera<br />
prima e Cutrofiano<br />
dopo. La prima importante<br />
chiamata di Cuneo arrivò<br />
nel 1997 come tecnico del<br />
settore giovanile quando<br />
alla guida della prima squadra<br />
c’era il professor Silvano<br />
Prandi, figura importante<br />
nella carriera di Placì,<br />
del quale diventò fidato<br />
secondo nel 2005 sempre<br />
a Cuneo. Nel 2008 l’allora<br />
allenatore della nazionale<br />
russa Alekno fu ospitato a<br />
Cuneo da Prandi per aggiornamenti<br />
tecnici. Il tecnico<br />
russo apprezzò il lavoro<br />
dello staff piemontese tanto<br />
da chiedere la collaborazione<br />
di Camillo Placì come<br />
suo secondo per preparare<br />
al meglio World League e<br />
Olimpiadi di Pechino.<br />
I risultati in campo interna-<br />
zionale non tardarono ad<br />
arrivare con la conquista<br />
della medaglia di bronzo in<br />
World League ed un terzo<br />
posto alle Olimpiadi.<br />
“Ricordo una calda serata<br />
di agosto prima della finale<br />
olimpica per il terzo posto.<br />
Pensai a Don Tonino e anche<br />
se Ugento era molto<br />
lontana da Pechino, con la<br />
mente tornai agli inizi della<br />
mia carriera, perché un<br />
lungo viaggio inizia sempre<br />
con un piccolo passo”.<br />
Anche se da tempo è lontano<br />
dal Salento, per guidare<br />
i più prestigiosi club<br />
di serie A e le nazionali<br />
estere, Placì conserva un<br />
solido legame con la pallavolo<br />
leccese ricoprendo<br />
anche il ruolo di presidente<br />
onorario della Pallavolo<br />
Salve. Così come Alekno<br />
ai tempi di Cuneo, la scorsa<br />
settimana Placì ha fatto<br />
visita ad Alberto Giuliani<br />
a Macerata, dopo aver visionato<br />
il centrale Yosifov<br />
a Castellana Grotte, per<br />
confrontarsi ed iniziare il<br />
lungo percorso che porterà<br />
la sua Bulgaria prima<br />
verso i Mondiali in Polonia<br />
del 2014 e poi verso Rio<br />
2016. In Bulgaria Camillo<br />
è arrivato nel 2009 come<br />
secondo di Silvano Prandi,<br />
conquistando il bronzo europeo<br />
e un settimo posto ai<br />
mondiali italiani del 2010,<br />
ha mantenuto il ruolo di secondo<br />
allenatore della Bul-<br />
garia prima con Stoytchev<br />
(nel dopo Prandi) e poi con<br />
Naydenov. Con una nazionale<br />
piena di giovani talenti<br />
e di campioni affermati<br />
prova a vincere grazie alla<br />
forza del gruppo e non dei<br />
singoli, così come Don Tonino<br />
gli ha insegnato.<br />
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