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Gli AMiCi di SCAndiAno
gabrieLe barigazzi, neLLa vita progettista in uno studio tecnico, da undici
anni veste La magLia deLLa compagine emiLiana, dove gioca come schiacciatore:
oggi è iL capitano. La sua guimatrag è in Lotta per La promozione in b1.
“iL nostro punto di Forza è iL gruppo, cementato daL Lavoro deL coach
panciroLi, che per tanti anni è stato in campo con noi”
di Francesca Manini foto dall’album dei ricordi di Gabriele
La sua Guimatrag
è in lizza per la
promozione in B1,
“diretta sarebbe il massimo,
ma vanno bene
anche i play off” e lui
è Gabriele Barigazzi,
a Scandiano da undici
anni consecutivi, banda
e capitano di una squadra
che definisce “prima
di tutto un gruppo
di amici”. Con avversarie
come Ferrara, Mirandola,
Modena Est e
con l’infermeria sempre
troppo affollata, l’avvio
di stagione è stato “bal-
bettante ma siamo stati
bravi a non mollare ed
eccoci qui a lottare per
i primi tre posti: ora non
possiamo sbagliare nulla”.
Ha le idee chiare Barigazzi,
nella vita progettista
in un ufficio tecnico,
come è chiaro l’obiettivo
stagionale dato dalla
società. “Sono arrivato
qui in serie C e dopo un
anno in D è iniziata la risalita
– spiega Barigazzi
- le ultime tre stagioni le
abbiamo passate in B2
ma mai come quest’anno
sono stati fatti sforzi
importanti per ottenere
la promozione. Con l’arrivo
di Inserra dall’A2 e
di Bassoli, Ligabue e
Romani dalla promozione
in A2 di Correggio
ci siamo rafforzati
notevolmente e per
ora stiamo facendo
bene. La classifica
al vertice è molto
corta, dobbiamo restare
concentrati… sperando
che la fortuna ci
assista”.
Già perché nei primi
tre mesi di campionato
la Guimatrag
ha dovuto fare i conti
con numerosi infortuni,
compreso quello del
capitano che per una
pallonata in un occhio
durante l’allenamento
ha rischiato il distacco
della retina. “Ma per fortuna
non è accaduto e
dopo un mese e
mezzo di stop
sono tornato
in splendida
forma –
aggiunge
– siamo
acciaccati,
sì, ma
teniamo
duro. Certo
coniugare allenamenti
e lavoro
non è sem-
pre facile,
nessuno di
noi è professionista
e ci vuole
tanto impegno
per fare
tutto, ma
quando i tuoi
compagni
sono prima
di
tutto i
tuoi amici
è più facile.
Lo stesso coach
Panciroli
prima giocava
con noi poi ha
iniziato ad allenarci:compagnia
e sport
si fondono”.
Proprio la
capacità
di fare
squadra
catalizzata
da
Panciroli è,
secondo lui, il
valore aggiunto
della sua Guimatrag.
“Di solito
– chiarisce - a
pallavolo vince
chi sa sfruttare
tutti e dodici
i giocatori,
la bravura
dell’allenatore
sta nel
non fermarsi
davanti alle
defezioni ma
nel risolvere
anche le situazioni
più scomode”.
Se gli si chiede quanto
pesi la fascia da capitano
Barigazzi poi risponde:
“E’ un ruolo di rappresentanza
che mi è stato
dato soprattutto perché
ho la militanza più lunga
a Scandiano, ma so
che per definizione devo
essere il motore della
squadra e prendermi
qualche responsabilità
in più nei momenti difficili.
Da parte mia cerco di
portare avanti l’obiettivo
dell’anno con il massimo
impegno possibile”.
Ma le motivazioni non
vengono mai meno? “Ho
33 anni e da quando ho
iniziato non mai pensato
di smettere o di provare
altri sport – conclude –
giocare a pallavolo mi
piace e mi viene bene,
mi dà tante soddisfazioni.
Difficile dire perché, è
una somma di tanti fattori
di cui il principale è
sicuramente il gioco di
squadra. Richiede gesti
atletici completi e una
grande concentrazione
mentale: questo sport
davvero non mi stanca
mai”.
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