Una - Multivolley

L’AcchIAppAfuRfAntI
L’acchiappafurfanti
gundars ceLitans, 27enne deLLa
Lettonia, si sta riveLando La sorpresa
di casa modena. segna quasi 20 punti
a partita ed è in vetta aLLa cLassiFica
dei bomber, dopo aver superato
meningite e bronchite. e quando
una sera ha trovato un Ladro in casa,
Lo ha Fatto pentire…
di Doriano Rabotti
Schiaccia anche i ladri,
l’opposto rivelazione
di Casa Modena.
Il lettone Gundars
Celitans, che ha portato
la squadra di Lorenzetti
alle semifinali di Coppa
Italia e sta sorprendendo
per costanza di rendimento
alla sua prima
stagione italiana (quasi
venti punti a partita per
lui) non è solo una bella
scoperta tecnica del
nostro campionato. Arrivato
a 27 anni l’estate
scorsa, dopo tre stagioni
ad Ankara, una al Lokomotiv
Belgorod e una
al Cannes, Celitans sta
conquistando una piazza
esigente come quella modenese
con la forza delle
sue braccia e con la solidità
di un carattere mite,
ma per nulla arrendevole.
E’ vero, essere al top della
classifica dei bomber
(con l’aggiunta di un paio
di ace e di muri a partita)
aiuta, e forse un po’ di
simpatia per il colosso di
due metri e due la provoca
anche il fatto che abbia
la zeppola, quel lieve
difetto di pronuncia che
ha reso famosi anche Lorenzo
Cherubini o l’attore
Silvio Muccino.
Fa un po’ più strano
sentirla in un Europeo
dell’est, al quale (e questa
invece non è una
sorpresa) non dispiace
bere qualche birra dopo
le partite. E infatti c’era
anche lui, quella sera di
dicembre con i compagni,
quando la squadra si è
trasformata in un gruppo
di camerieri in un ristorante
di Nonantola, prima
periferia modenese. Mentre
i compagni portavano
i piatti, lui accoglieva i
clienti stappando una birra
di benvenuto.
Si è divertito meno il ladro
che, secondo una leggenda
che lo spogliatoio
forse ha un po’ ingigantito,
ma sembra neanche
troppo, ha avuto la malcapitata
idea di entrare nella
casa di Celitans, sempre
a Nonantola, feudo storico
del tifo modenese.
Raccontano i compagni
di squadra, che abitano
quasi tutti nei pressi, che
una sera rientrando a
casa ‘Guncha’, come lo
chiamano, abbia trovato
lo sgradito visitatore. Il
quale ha provato a scappare,
senza riuscirci. E
sarebbe tornato a casa
con un bottino ben diverso
da quello preventivato,
diciamo fatto di lividi invece
che di monili.
Verosimile o gonfiata che
sia, la storia conferma
l’impressione sul ragazzo:
è uno che non ha paura di
niente, Celitans. Capace
di battere anche la meningite
che lo ha colpito
a luglio, e poi la bronchite
che ha seguito la prima
malattia nel giro di pochi
giorni. Per questo motivo
è arrivato in ritardo a Modena,
ma seppur indietro
nella preparazione ha trovato
subito il modo di farsi
amare dai tifosi gialloblù.
Ai quali resta ancora da
decifrare solo un mistero:
perché mai, quando deve
schiacciare, Celitans faccia
la rincorsa con l’ordine
dei passi al contrario rispetto
al manuale del volley,
come se fosse mancino
per capirci. E invece al
momento di battere in salto
la esegua perfettamente,
da destro. Ma alla fine,
conta che la palla finisca
a terra. Ora lo sanno anche
i ladri.
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