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QVN nr. 65 MARZO GIUGNO 2013 - Quanta Sport Village

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HCM24 - <strong>QVN</strong>ews pubbl. trimestrale registrazione 267/2004 tribunale Milano Poste Italiane Spa - Sped. A. P. -70% - LO/MI N.1/2011 - Anno IX N°<strong>65</strong> - marzo - giugno <strong>2013</strong><br />

QUANTA<br />

VILLAGE<br />

NEWS<br />

<strong>65</strong><br />

Marzo - Giugno<br />

<strong>2013</strong><br />

SPECIALE DONNA<br />

VINCENTI NELLO SPORT E NEL LAVORO<br />

DONNE E LAVORO<br />

COPPA ITALIA <strong>2013</strong><br />

ARRIVANO I CAmP!<br />

S P O R T • L A V O R O • E V E N T I • P R O G E T T I


Visite specialistiche<br />

SPORTIVA NON AGONISTICA<br />

SPORTIVA AGONISTICA<br />

ORTOPEDICA<br />

DIETOLOGICA<br />

OSTEOPATICA<br />

CARDIOLOGICA<br />

FISIATRICA<br />

ALLERGOLOGICA-IMMUNOLOGA<br />

TEST ALLERGOLOGICI<br />

Trattamenti riabilitativi in acqua,<br />

su sabbia e in palestra.<br />

<strong>Quanta</strong><br />

FisioMed<br />

Poliambulatorio<br />

Trattamenti<br />

TECAR<br />

LASER<br />

ULTRASUONI<br />

IONOFORESI<br />

ELETTROSTIMOLAZIONE<br />

MASSOTERAPIA<br />

MASSAGGIO SPORTIVO<br />

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE<br />

LINFODRENAGGIO<br />

TRATTAMENTO DI RIABILITAZIONE<br />

TRATTAMENTO OSTEOPATICO<br />

Via Assietta, 19 - Milano (MM Affori FN) • tel. 02 395<strong>65</strong>590 - 02 395<strong>65</strong>589 - fax. 02 83387812 • www.quantafisiomed.com - info@quantafisiomed.com


IN QUESTO NUMERO<br />

P E N S I E R I . I N . L I B E R T À L ’ I N T E R V I S T A D O N N E o E o L A V O R O<br />

ESPROPRIO<br />

“Destinazione pubblica” dell’area<br />

del <strong>Village</strong><br />

EDITORIALE<br />

TIRÈmm INNANZ<br />

TRIBUNA STAmPA<br />

mILANO DA RICORDARE<br />

COPPA ITALIA <strong>2013</strong><br />

ANCORA CAmPIONI<br />

Fotoracconto di un Successo, il Poster<br />

EVENTI<br />

mAmmACHEBLOG<br />

CAmP<br />

CAmP IN FESTA<br />

Il 14 aprile tutti al <strong>Village</strong>!<br />

6<br />

5<br />

16<br />

20<br />

22<br />

23<br />

QUEEN OF THE BEACH<br />

Marta Menegatti, orgoglio<br />

nazionale, su <strong>QVN</strong><br />

VILLAGE PEOPLE<br />

E NON SAPEVO NUOTARE<br />

Intervista ad Antonio Loglisci<br />

HOCKEY<br />

SOGNANDO LA CALIFORNIA<br />

Intervista a “Uele” Banchero<br />

INFRASTRUTTURE<br />

mARAN<br />

L’assessorato all’IM-Mobilità<br />

FANZAGO<br />

SALUTE<br />

È TEmPO DI RIFIORIRE<br />

9<br />

24<br />

27<br />

29<br />

ImPIANTI AGENDA<br />

Comune e Privati insieme<br />

Parlano gli esperti di Fisiomed<br />

30<br />

31<br />

QUANTA USA E SVIZZERA<br />

Donne manager<br />

del mondo <strong>Quanta</strong><br />

TEmPO LIBERO<br />

TURISmO - COLLEZIONISmO<br />

AREA BImBI<br />

ImPARIAmO L’INGLESE<br />

LETTERA AL <strong>QVN</strong><br />

IL DIRETTORE RISPONDE<br />

TUTTI GLI EVENTI VILLAGE<br />

14<br />

32<br />

34<br />

35<br />

36<br />

@lavoro<br />

15<br />

3<br />

anni<br />

<strong>QVN</strong>


CONVENTION<br />

Allestiamo in modo personalizzato le aree scelte in esclusiva per il<br />

vostro evento. Mettiamo a disposizione il miglior staff per accogliere<br />

e servire gli ospiti.<br />

Elaboriamo con voi l’offerta catering personalizzata in base alla tipologia<br />

dell’evento.<br />

Gli spazi convention:<br />

• 2 aule formazione da 30 e 40 posti, munite di videoproiettore<br />

• 3 uffici per colloqui individuali<br />

• Sala convegni da 140 posti, oscurabile, dotata di videoproiettore e<br />

impianto audio di ultima generazione<br />

• Aula informatica dotata di videoproiettore<br />

OUTDOOR TRAINING<br />

Organizziamo giornate di formazione in un contesto rilassante.<br />

Mettiamo a disposizione della vostra azienda gli spazi e i servizi del<br />

<strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>, fornendovi un’assistenza completa.<br />

Varie soluzioni per il team building: cucina, hockey, football americano,<br />

beach volley, calcio, apnea e running sono alcune delle attività<br />

proposte per rendere affiatato e complice lo staff.<br />

CENE AZIENDALI<br />

Nell’ampia Pizzeria, nelle Sale Caminetto e Pianoforte, nei tanti spazi<br />

all’aperto possiamo ospitare pranzi e cene aziendali, incontri natalizi<br />

e di fine anno, anniversari, cene di gala e di rappresentanza.<br />

FAMILY DAY<br />

Eventi “formato famiglia” nell’area riservata ai più piccoli (6000 mq),<br />

dove poter stare insieme e svolgere gare di sumo, tiro con l’arco,<br />

mini calcio, mini beach volley, cooking. Il contesto più ideoneo per<br />

rafforzare i rapporti umani tra colleghi.<br />

e20da15anni<br />

la nostra esperienza<br />

al servizio della vostra azienda...<br />

TORNEI AZIENDALI<br />

Ci occupiamo di tutte le fasi, dall’organizzazione del tabellone all’arbitraggio,<br />

alle premiazioni.<br />

Assicuriamo l’assistenza e la sicurezza necessari, sapendo fornire anche<br />

tutti i confort necessari. Ospitiamo tornei di calcio, basket, beach<br />

volley, nuoto, tennis, hockey, running e le olimpiadi aziendali.<br />

Nel dettaglio:<br />

• 13 campi da tennis di cui uno da 800 posti a sedere<br />

• 5 campi da beach volley/beach tennis<br />

• 2 piscine<br />

• 3 campi da calcio a 7<br />

• campo da calcio a 5<br />

• campo da calcio a 3<br />

• campo da green volley<br />

• pista da roller<br />

• pista di running<br />

SOLUTIONS<br />

Il <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong> è il luogo ideale per set fotografici e temporary<br />

shop. Disponiamo di spazi all’interno della struttura per promuovere<br />

la vostra azienda. I servizi di comunicazione e consulenza grafica<br />

completano la nostra offerta.<br />

<strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong><br />

via Assietta 19<br />

20161 Milano (Mi)<br />

tel. 02 83387231<br />

www.quantavillage.com<br />

eventi@quantavillage.com<br />

15<br />

anni


TIRÈmm INNANZ<br />

Prende il via da questo numero una serie d’interviste ai<br />

manager del Gruppo <strong>Quanta</strong> che operano nella varie sedi<br />

sparse per il mondo. Iniziamo con Cindy DiRosa e Laura<br />

Caldara, rispettivamente CEO di <strong>Quanta</strong> USA e<br />

Country Manager di <strong>Quanta</strong> Svizzera. Non è un semplice<br />

atto di galanteria, semmai il riconoscimento doveroso<br />

del ruolo sempre più importante delle donne nel mondo del<br />

lavoro, ruolo che in <strong>Quanta</strong> è ancora più evidente dal numero<br />

di donne che nel passato e nel presente del Gruppo<br />

hanno rivestito ruoli di primo piano, con risultati di tutto<br />

rilievo (come dice Laura Caldara nell’intervista di<br />

pag.16-17, nell’azienda c’è un valore sopra ogni altro: la<br />

meritocrazia).<br />

Ma non è questo l’unico significato delle interviste. Il<br />

senso più profondo è quello di portare alla luce il lavoro e i<br />

valori delle persone che tengono alto il nome di <strong>Quanta</strong> nel<br />

mondo, che è anche il nome dell’Italia.<br />

Non è facile, di questi tempi, in cui alle difficoltà di una<br />

crisi economica mondiale si aggiungono le ‘stranezze’ (eufemismo)<br />

di una classe politica che anche nell’ultima campagna<br />

elettorale ha dato uno straordinario saggio della<br />

sua inadeguatezza. Con i media stranieri che hanno fatto<br />

a gara nell’usare (e abusare) un solo aggettivo, per questo<br />

o quel leader: unfit, inadatto.<br />

Le manager di cui parliamo, e i loro team targati <strong>Quanta</strong>,<br />

ci raccontano invece come si possa essere italiani ed essere<br />

fit: glielo dovevamo.<br />

CONI<br />

Non so se siamo stati buoni profeti o semplicemente<br />

fortunati. Resta il fatto che Giovanni Malagò, da<br />

noi intervistato lo scorso settembre, è diventato il<br />

nuovo presidente del CONI succedendo a Giovanni<br />

Petrucci. Una nomina per certi versi ‘dirompente’,<br />

che infrange la tradizione che vuole il presidente del<br />

CONI figlio in qualche modo della nomenklatura del<br />

CONI stesso, come sarebbe stato nel caso dell’altro<br />

Nel numero dedicato<br />

alle Donne...<br />

festeggiamo un lieto evento:<br />

il 28 febbraio <strong>2013</strong> è nata<br />

Cecilia Quintavalle<br />

pretendente, il segretario generale uscente Pagnozzi.<br />

È pur vero che Malagò è membro della Giunta CONI da<br />

tempo, ma è indubbio che rappresenti una figura ed un<br />

ruolo diversi rispetto ai presidenti del passato.<br />

Un segno dei tempi? Una voglia di rinnovamento anche<br />

all’interno dell’ingessatissimo mondo dello sport italiano?<br />

Chissà. Resta il ‘segnale forte’ dato dai 76 grandi elettori,<br />

in rappresentanza di tutte le componenti dello sport: proviamo<br />

a battere strade nuove.<br />

Quanto saranno nuove le strade che Malagò intende percorrere<br />

e, soprattutto, quanto saranno percorribili in un<br />

momento difficilissimo come quello che sta attraversando il<br />

nostro Paese, lo vedremo nei prossimi mesi. Nei suoi proclami<br />

elettorali e anche nell’intervista rilasciata a questo<br />

giornale, Malagò ha promesso collaborazione con i privati,<br />

ricerca di nuove forme di finanziamento dello sport,<br />

grande spazio agli atleti. Vedremo.<br />

PRESENZE E ASSENZE<br />

Sempre a proposito di sport (ma non solo). Va dato atto alle<br />

pagine dedicate a Milano dalla Gazzetta dello <strong>Sport</strong> non<br />

solo di dare spazio e (giusta) visibilità a tutti quegli sport<br />

che altrimenti non sarebbero mai degnati d’attenzione,<br />

ma soprattutto di portare quotidianamente alla ribalta<br />

tutte quelle situazioni di degrado, inefficienza e incapacità<br />

di cui da anni soffre lo sport milanese e che su questo<br />

giornale sono sempre state denunciate (ovviamente con un<br />

peso e un’autorevolezza ben diversi da quelli della ‘rosea’).<br />

Dalle piscine chiuse alle palestre fatiscenti nulla sfugge<br />

alla pattuglia di cronisti guidata da Manlio Gasparotto.<br />

Il loro non è più soltanto un lavoro di cronisti sportivi ma<br />

è anche un contributo ‘civico’ a rendere questa città più vivibile,<br />

efficiente, all’altezza delle grandi capitali europee.<br />

L’impressione è che materiale su cui scrivere ne avranno<br />

per anni in abbondanza, vista la controparte, ovvero coloro<br />

che amministrano lo sport milanese. Tanto pronti a<br />

mettersi in prima fila negli eventi ‘glamour’ quanto restii<br />

a occuparsi in maniera seria dello sport di base e del benessere<br />

dei milanesi. Tirèmm innanz.<br />

Dario Colombo<br />

5<br />

<strong>QVN</strong><br />

EDITORIALE


PENSIERI IN LIBERTà<br />

6<br />

<strong>QVN</strong><br />

COMUNE DI MILANO<br />

TORNA DI MODA<br />

L’ESPROPRIO PROLETARIO<br />

CON UN ATTO INAUDITO LA GIUNTA hA DECISO:<br />

‘DESTINAzIONE PUBBLICA’ PER L’AREA DEL<br />

VILLAGE. ECCO COSA POTREBBE SUCCEDERE.<br />

di UmBERTO QUINTAVALLE<br />

Presidente <strong>Quanta</strong><br />

Ci aspettavamo di ricevere qualche “brusca” reazione<br />

agli attacchi che da tempo portiamo a Milano <strong>Sport</strong>,<br />

all’Assessora Bisconti e, più recentemente, al Sindaco Pisapia:<br />

non potevamo però immaginare, visto che la dialettica<br />

non è il piatto forte di questa Giunta incapace di avviare<br />

qualsivoglia dialogo con i privati nell’ambito dello <strong>Sport</strong>,<br />

delle sue strutture e delle politiche fallimentari che stanno<br />

caratterizzandone l’azione, che ci arrivasse da parte del<br />

Comune un vero e proprio siluro ad effetti potenzialmente<br />

devastanti.<br />

La premessa che inquadra la tematica è che<br />

la <strong>Quanta</strong>, una S.p.A. con Capitale Sociale<br />

di poco più di 12 milioni di Euro, operando<br />

nel campo delle Risorse Umane, del Lavoro<br />

e dello <strong>Sport</strong> ha acquisito circa 15 anni fa da<br />

Montedison 58.000 mq di terreni e strutture<br />

edificate di quello che è oggi il <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>,<br />

regolarmente pagando quanto richiesto<br />

dal cedente, più IVA e successivamente montagne<br />

di IMU allo Stato. Terreno e strutture<br />

assolutamente private sulle quali negli anni si sono fatti<br />

importanti investimenti, talchè oggi tra prezzo iniziale di<br />

acquisto ed i successivi investimenti vari superiamo di un<br />

botto i 20 milioni di Euro, quasi il doppio del nostro capitale<br />

sociale. Uno sforzo gigantesco realizzato tutto con denari<br />

privati per finalità privatistiche che trovano ovviamente<br />

identificazione e quantificazione esatta nei nostri bilanci.<br />

Non che ce ne fosse bisogno, ma nel nuovo P.G.T. (Piano<br />

di Governo del Territorio) adottato con deliberazione del<br />

Consiglio Comunale il 14/07/2010 dalla Giunta Moratti si<br />

esplicitava la ovvia natura privatistica del nostro terreno e<br />

delle nostre strutture con l’inserimento delle stesse nel Tessuto<br />

Urbano Consolidato (TUC) disponendo per esse in<br />

particolare un Ambito di Rinnovamento Urbano (ARU)<br />

senza vincoli di alcun genere.<br />

Senonché il Consiglio Comunale della Giunta Pisapia ha<br />

definitivamente approvato il P.G.T. il 22/05/2012 con pubblicazione<br />

sul Bollettino Ufficiale del 21/11/2012 con il<br />

siluro devastante e totalmente inaspettato<br />

contro la <strong>Quanta</strong>, il cui <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong> e<br />

terreno di proprietà vengono ora contraddistinti<br />

dalla destinazione pubblica, per<br />

sole funzioni sportive e ricreative da convenzionare<br />

con il Comune di Milano, peraltro<br />

con un indice di edificabilità molto<br />

ridotto!<br />

Un vero e proprio esproprio simile a quelli<br />

che ai tempi in cui frequentavo l’università<br />

frange estreme e di grande “cultura, democrazia<br />

e civiltà” (come Potere ed Avanguardia Operaia ed<br />

il Movimento studentesco di Capanna) invocavano come<br />

espropri proletari.<br />

“Quindi oggi<br />

il terreno e le<br />

strutture del <strong>Quanta</strong><br />

<strong>Village</strong> sono di<br />

natura pubblica”<br />

Quindi oggi il terreno e le strutture del <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong> sono<br />

di natura pubblica, non più privata e, fatto ancora più grave,<br />

non cedibili a nessun altro che non siano Enti Pubblici.<br />

Ovvero gli stessi che nella pressoché totalità hanno bilanci<br />

in pesante rosso e sono quindi disperatamente alla ricerca


non di acquistare ma (s)vendere i propri immobili.<br />

Risultato di questa mascalzonata: il nostro <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>,<br />

ammesso e non concesso che lo si volesse mettere in vendita,<br />

non è più cedibile a nessuno! Essendo poi il valore di<br />

qualunque bene determinato dal punto di incontro tra domanda<br />

ed offerta, poiché d’ora in avanti l’offerta sarà pari a<br />

zero, nel nostro prossimo Bilancio ufficiale, a voler letteralmente<br />

rispettare la Legge, noi dovremmo azzerare il valore<br />

del nostro asset da 20 milioni di Euro mal contati e quindi,<br />

come derivazione, dichiarare fallimento.<br />

Pazzesco. Inutile dire che abbiamo fatto ricorso immediatamente<br />

al TAR nei ristrettissimi tempi concessi e, se non<br />

dovesse bastare, prima di fallire, andremo sino al Consiglio<br />

di Stato. Con quale risultato finale se esiste un minimo di<br />

Giustizia? Per noi comunque enormi patemi d’animo, perdite<br />

di tempo e tanti danari (che non stampando moneta,<br />

facciamo grande fatica a poter avere a disposizione) buttati<br />

al vento per difenderci; per il Comune di Milano l’obbligo<br />

di dover sborsare alla fine importanti somme di pubblico<br />

danaro per i danni ingiustamente arrecati, per spese di giudizio,<br />

legali e via discorrendo.<br />

A margine ed a proposito di come il Comune di Milano<br />

dilapida su vasta scala il nostro danaro, sottolineo come alla<br />

follia distruttiva anticostituzionale ed illiberale appena descritta,<br />

si aggiunge anche la stupidità di questa Giunta che,<br />

come riportato dai giornali, pur avendo un buco di Bilancio<br />

<strong>2013</strong> di diverse centinaia milioni di Euro che non sa come<br />

coprire, rinuncia aprioristicamente ad incassare quegli oneri<br />

di urbanizzazione privata (diverse centinaia di migliaia<br />

di Euro) che solo la <strong>Quanta</strong> avrebbe versato alle casse del<br />

Comune per poter portare avanti l’aggressivo piano di investimenti<br />

deliberato, ma ora annullato, prima della pubblicazione<br />

di questo P.G.T.<br />

Misterioso poi come in questi contesti di gravi “stenti” il<br />

Comune di Milano possa tenere in vita quell’ ignobile carrozzone<br />

di Milano <strong>Sport</strong> S.p.A. che ha aspirato in questi ultimi<br />

12 anni, mal contati, 150 milioni di Euro di pubblico<br />

danaro per coprire le perdite di questa sciagurata S.p.A. e la<br />

sua pessima gestione.<br />

Ma ancor più misterioso come sia possibile che dopo aver<br />

proclamato per bocca della solita Assessora Bisconti e del<br />

suo “brillante” General Manager Dottor Moneta su tutte le<br />

testate milanesi che nel 2012 Milano <strong>Sport</strong> avrebbe ridotto<br />

perdite e fabbisogni finanziari da parte del Comune, come<br />

leggiamo sui giornali di questi giorni lo stesso Comune ha<br />

dovuto invece versare tra dicembre 2012 e gennaio <strong>2013</strong><br />

altri 16 milioni di Euro sempre a Milano <strong>Sport</strong> per permetterne<br />

la sopravvivenza.<br />

È tutto uno scandalo, una vergogna, che si risolverebbe facilmente<br />

con la chiusura definitiva di Milano <strong>Sport</strong> e con la<br />

restituzione da parte dell’Assessora Bisconti delle sue deleghe<br />

in materia sportiva dove proprio le mancano i fondamentali<br />

e con la nomina di qualcuno che di sport e delle sue<br />

strutture finalmente ne capisse qualcosa.<br />

7<br />

<strong>QVN</strong><br />

PENSIERI IN LIBERTà


QUEEN OF<br />

THE BEACH<br />

Gioca dall’età di nove anni,<br />

ha iniziato con la pallavolo<br />

ma poi è scoppiato l’amore<br />

per il beach volley.<br />

Marta Menegatti è oggi<br />

una delle altete italiane<br />

più famose al mondo.<br />

dI FEDERICA mOSCHIANO<br />

È stata inserita dal sito americano<br />

‘Business Insider’ tra i 50 atleti<br />

più sexy del mondo. In coppia con<br />

Greta Cicolari è giunta 5^ alle<br />

ultime Olimpiadi a Londra. Non<br />

c’è giornale italiano, di sport e non,<br />

che non le abbia dedicato almeno<br />

un servizio. La wonder woman<br />

in questione è Marta Menegatti,<br />

classe 1990 da Rovigo, atleta del<br />

Gruppo <strong>Sport</strong>ivo dell’Aeronautica,<br />

professione: campionessa di<br />

beach volley.<br />

Il personaggio giusto, insomma,<br />

per guardare alla imminente stagione<br />

del beach volley che vedrà<br />

ancora una volta il <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong><br />

in primo piano tra gli impianti<br />

milanesi destinati ad ospitare<br />

questa disciplina.<br />

A che età hai cominciato a giocare<br />

a beach volley, dove e perché?<br />

Ho cominciato a giocare a pallavolo<br />

all’età di 9 anni, dopo aver provato<br />

inutilmente con altri sport come il<br />

nuoto e la danza.<br />

9<br />

<strong>QVN</strong><br />

L’INTERVISTA


L’INTERVISTA<br />

10<br />

<strong>QVN</strong><br />

Ho capito subito che volevo giocare con…<br />

la palla. Non nascondo il fatto che il<br />

merito va dato anche a mia mamma che<br />

ha avuto un passato da pallavolista. Poi<br />

nel 2006, quasi per caso, ho cominciato a<br />

giocare sulla sabbia e lì sono rimasta. Nel<br />

2009 ho lasciato completamente la pallavolo<br />

per dedicarmi esclusivamente al beach<br />

e in un attimo sono entrata nella Nazionale<br />

da dove è partita la mia importante<br />

carriera sportiva.<br />

marta menagatti e la sua compagna<br />

di squadra Greta Cicolari in divisa.<br />

ph. Paolo Caruana<br />

Determinazione, sacrificio, costanza<br />

come sei riuscita a conciliare tutto con la<br />

tua vita di ragazza “normale” (famiglia,<br />

scuola, amici)?<br />

A 14 anni sono andata via da casa per<br />

andare a giocare a pallavolo a Ravenna<br />

(Teodora Ravenna, sia in B1 che in B2<br />

nda), mi sono resa indipendente molto<br />

presto. Ho frequentato il liceo lì. I miei<br />

genitori erano un po’ preoccupati ma mi<br />

hanno appoggiata nella scelta e mi veni-<br />

IL PALMARES DI MARTA<br />

Campionati Europei 2011 Kristiansand:<br />

1 oro<br />

Campionati mondiali 2011 under 21<br />

Alanya: 1 argento<br />

Campionati mondiali giovani 2007<br />

Myslowice: 1 argento<br />

Campionati europei 2010 Kos under 23:<br />

1 argento<br />

Campionati europei Kos 2009 under 20:<br />

1 oro<br />

World tour - 8 podi: 4 secondi posti e 4<br />

terzi posti<br />

World Tour 2011: migliore giocatrice<br />

Olimpiadi Londra 2012: 5° posto


vano a trovare spesso. Ho avuto anche<br />

la fortuna di trovare insegnanti sempre<br />

comprensivi che non mi hanno mai ostacolata.<br />

Questo mi ha permesso di vivere<br />

serenamente il mio sport e di conciliarlo<br />

con la scuola e con la mia vita sociale.<br />

Com’è stato il passaggio da una superficie<br />

rigida ad una superficie ‘mossa’ come la<br />

sabbia? E soprattutto: com’è stato passare<br />

da un lavoro di gruppo ad un lavoro, si<br />

può dire, individuale?<br />

Le differenze sono sostanziali, ma il passaggio<br />

è stato indolore. Ovviamente anche<br />

l’allenamento è diverso, passo dalla palestra<br />

alla corsa sulla sabbia, cosa che prima<br />

non facevo. Per quel che riguarda il gioco<br />

di squadra? C’è fino ad un certo punto:<br />

giochiamo in coppia ma siamo due individualità<br />

separate che combattono per lo stesso<br />

scopo. L’importante, sicuramente, è avere<br />

grande sintonia e affinità con la mia compagna,<br />

anche se a volte cambia. Gioco quasi<br />

sempre con Greta (Cicolari), ma in certi<br />

tornei gioco con altre partner. Devo dire che<br />

è anche stimolante cambiare ogni tanto.<br />

Il Beach Volley è sempre stato considerato<br />

uno sport minore, ma negli ultimi anni<br />

è emerso tanto da diventare disciplina<br />

olimpica. Cosa ne pensi?<br />

Mi sento di dire che forse è anche un po’<br />

merito mio e di Greta. Abbiamo lavorato<br />

molto negli ultimi anni e abbiamo ottenuto<br />

ottimi risultati. Consideriamo, anche<br />

(sorride...), che non siamo da buttare esteticamente.<br />

Scherzi a parte, ci abbiamo<br />

scommesso molto. Grazie al nostro allenatore<br />

siamo sempre più impegnate in questo<br />

progetto: tanta voglia di fare e di arrivare,<br />

di crescere come coppia e di riflesso di far crescere<br />

il movimento del beach volley. Credo<br />

di aver messo giù delle buone basi. Sono<br />

convinta che questa disciplina meriti maggiore<br />

interesse.<br />

Vedo che sei molto determinata e combattiva.<br />

Mai avuto momenti di sconforto?<br />

All’inizio, molto giovane, soprattutto<br />

quando dovevo affrontare delle sconfitte.<br />

Ho imparato, però, che fa tutto parte del<br />

gioco e che non bisogna demoralizzarsi.<br />

Dai e dai, infatti, ho avuto e sto avendo<br />

delle grandi soddisfazioni grazie ai miei<br />

risultati. Arriva la fama, ti cercano gli<br />

sponsor…<br />

E diventa d’obbligo curare anche il look da<br />

star…<br />

“Da donna, mi fa piacere curare il look, è<br />

ovvio ma assolutamente non vado in campo<br />

pensando...”allora, oggi che ombretto mi<br />

metto???”. Una cosa a cui però non rinuncio<br />

mai, non solo quando scendo in campo,<br />

è la matita nera dentro agli occhi, anche se<br />

so benissimo che dopo il primo set svanisce!”<br />

Come hai vissuto quindi la tua prima<br />

Olimpiade? Il 5° posto è stata un vittoria<br />

o una sconfitta?<br />

Difficile da dire. Sono partita convinta di<br />

arrivare ad una medaglia perché avevamo<br />

già dimostrato nei tornei precedenti che eravamo<br />

forti. In fondo le coppie sono sempre<br />

le stesse, quindi conoscevamo punti di forza<br />

e di debolezza di tutte le squadre. Peccato<br />

che ai quarti ci siamo dovute scontrare con<br />

May-Treanor-Walsh, il team americano<br />

che, ammetto, viaggia due spanne sopra<br />

di noi. Comunque è stata un’esperienza<br />

intensa e faticosa che mi ha dato una forte<br />

carica. Alla prossima Olimpiade saremo<br />

ancora più grintose!<br />

11<br />

<strong>QVN</strong><br />

L’INTERVISTA


TRIBUNA STAMPA<br />

12<br />

<strong>QVN</strong><br />

Milano e lo <strong>Sport</strong>? C’è molto da fare.<br />

Anche da dire, soprattutto da ricordare.<br />

Da questo vorremmo partire. Dall’idea<br />

di <strong>Sport</strong> che la città trasmette, tra le sue<br />

piazze e le sue vie, dalla memoria storica<br />

che in essa vive. O sopravvive. Anticipiamo<br />

subito che, per certe questioni, l’ottimismo<br />

non serve a niente, è anzi negativo, e<br />

il bicchiere è meglio vederlo mezzo vuoto,<br />

se poi lo vuoi riempire. E allora, la prima<br />

vaga impressione, annusando l’aria che<br />

tira, escludendo naturalmente le eccellenze<br />

cittadine immote quali Milan ed Inter, è<br />

che il concetto di <strong>Sport</strong> a Milano sia una<br />

delle tante aree in dismissione. Ci aiuta il<br />

richiamo di un originale servizio comparso<br />

su “La Gazzetta dello <strong>Sport</strong>” dello scorso<br />

27 novembre dove si legge che su 4.200<br />

strade cittadine soltanto 7 sono intitolate a<br />

personaggi dello <strong>Sport</strong> (Adolfo Consolini,<br />

discobolo, Costante Girardengo, ciclismo<br />

eroico, Francesco Rubino, che inventò lo<br />

sport per non vedenti, Fausto Coppi, il<br />

Campionissimo, Ugo Frigerio, 3 ori e 1<br />

bronzo olimpici nella marcia tra il 1920 e<br />

il 1932, Armando Picchi, capitano della<br />

Grande Inter, Federico Tesio, allevatore di<br />

Ribot e Fedrico Capilli, maestro di equitazione,<br />

nel caso di questi ultimi due sotto<br />

la targa non c’è scritto niente), e soltanto 3<br />

piazze (Largo Angelo Moratti, proprietario<br />

della Grande Inter, Tazio Nuvolari, il mantovano<br />

volante dell’automobilismo, oltre<br />

al più generico Piazzale dello <strong>Sport</strong> a San<br />

Siro, tanto per mettere la coscienza a posto<br />

e il cuore in pace). Va un poco meglio, ma<br />

neanche poi tanto, scendendo nello specifico,<br />

ovvero ai 15 impianti sportivi dedicati<br />

sui 127 della metropoli. Milano: un vuoto<br />

di memoria sportiva?<br />

Consoliamoci. Con le tre cattedrali milanesi<br />

dello <strong>Sport</strong> opportunamente dedicate<br />

a Peppino Meazza (lo stadio di San Siro),<br />

a Gianni Brera (l’Arena) e a Vigorelli-<br />

mILANO DA FARE<br />

di WERTHER PEDRAZZI*<br />

Maspes (il Velodromo). Inoltre, sono 8 i<br />

campi sportivi dedicati a campioni del passato<br />

come Beccali (oro olimpico nei 1500<br />

mt), Luigi Carraro (presidente Milan),<br />

E<strong>nr</strong>ico Cucchi (calciatore Inter), Donato<br />

Pavesi (marciatore), Mario Borella (pioniere<br />

del basket), Virgilio Fossati (calciatore<br />

Inter), Vittorio Pozzo (commissario<br />

tecnico nazionale di calcio), Mario Saini<br />

(nuoto e presidente Coni). Oltre a due<br />

piscine, una che porta il nome di Franco<br />

Scaroni (giornalista de La Gazzetta dello<br />

<strong>Sport</strong>) e a Daniela Samuele (nazionale di<br />

nuoto perita nella tragedia di Brema 1966),<br />

e ancora un Centro Tennis intitolato ad<br />

Alberto Bonacossa (dirigente) e un Circolo<br />

Scherma che porta il nome dei Mangiarotti.<br />

È poi tutto qui?<br />

Qualcosa di recente si è mosso, con il sindaco<br />

Pisapia che nel Famedio, la casa delle<br />

glorie cittadine, ha voluto aggiungere i nomi<br />

di Edo Mangiarotti, lo schermidore che è<br />

anche l’atleta italiano più “medagliato” in<br />

assoluto) e dell’arbitro Giulio Campanati, a<br />

quelli già presenti di Alberto Ascari (mito<br />

dell’automobilismo), Candido Cannavò<br />

(un giornalista che allo <strong>Sport</strong> ha dedicato la<br />

vita innalzandone i valori), Herbert Kilpin<br />

(calciatore britannico, co-fondatore, primo<br />

capitano e allenatore del Milan), Antonio<br />

Maspes (il pistard con 7 ori, 1 argento e 1<br />

bronzo ai mondiali di velocità) e Umberto<br />

Meazza (soltanto omonimo di Giuseppe<br />

Meazza, avvocato, giocatore, allenatore,<br />

arbitro di calcio, colui che nel 1911 fondò<br />

l’Associazione Italiana Arbitri). Infine, sulla<br />

collinetta di Montestella, lungo il Sentiero<br />

dei Giusti, c’è un albero Gino Bartali. È poi<br />

tutto qui?<br />

Ma? E il Paron Nereo Rocco, il Mago<br />

Helenio Herrera e il Principe Cesare<br />

Rubini? Perché ancora non dormono sulla<br />

collina della gloria sportiva cittadina?<br />

In verità, a maggio, nella Casa della Cultura<br />

Senza memoria non vi è consapevolezza<br />

e senza consapevolezza sono più difficili le<br />

scelte per il futuro<br />

si aprirà una mostra che ricorderà insieme<br />

Nereo Rocco ed Helenio Herrera, il<br />

minimo, se si vuole affermare che lo <strong>Sport</strong><br />

è anche cultura.<br />

Eppure Milano è la capitale dello <strong>Sport</strong><br />

italiano!<br />

Lo rappresenta, statisticamente ed eloquentemente,<br />

una ricerca mirata effettuata<br />

nel 2011 in occasione del 150esimo dell’Unità<br />

d’Italia. In questi primi 150 anni di vita<br />

del nostro Paese sono stati assegnati 1.197<br />

scudetti, considerando i seguenti sport, sia<br />

al maschile che al femminile: calcio, basket,<br />

volley, rugby, hockey ghiaccio e pista, pallanuoto,<br />

pallamano, baseball, calcio a 5, softball<br />

e football americano. Le città “scudettate”<br />

sono risultate essere 116, distribuite in<br />

17 Regioni (“zero tituli” solo per Calabria,<br />

Molise e Valle d’Aosta). Risultato. La città<br />

più titolata è Milano, con 151 scudetti,<br />

seguita (molto) a distanza da Roma (98),<br />

Torino (53), Treviso (45) e Genova (41).<br />

La Lombardia è la Regione con più vittorie<br />

(273) seguita dell’Emilia Romagna (156).<br />

In Lombardia gli scudetti sono stati vinti in<br />

tutte le discipline considerate, ad eccezione<br />

del Calcio a 5 e, incredibilmente, della Pallavolo<br />

maschile.<br />

Eppure anche dettagliando, Milano<br />

rimane sempre la capitale sportiva. La<br />

città del Giro d’Italia o della Stramilano e<br />

della Milano City Marathon. E sempre più<br />

dettagliando, passando ai singoli sport, o<br />

meglio a quelli che vanno per la maggiore,<br />

si scopre che anche nel calcio Milano è la<br />

città con il maggior numero di scudetti (36,<br />

18 il Milan, 17 + 1 “amministrativo” per<br />

l’Inter), di strettissima misura su Torino<br />

(35, 28 la Juve e 7 il Toro), dal che si capisce<br />

un’ulteriore motivo per cui periodicamente<br />

risorgono dissapori e contese sullo<br />

scudetto del 2006 tolto per vie giudiziarie<br />

alla Juventus ed assegnato all’Inter… Uno<br />

in meno di qua e uno in più di là, ribalte-


mILANO DA RICORDARE<br />

rebbero, infatti, anche la “classifica generale”<br />

cittadina tra Milano e Torino. Problemi<br />

che non sussistono nel basket, dove Milano<br />

con 33 scudetti vinti (Olimpia 25, Assi 6,<br />

Internazionale Milano 1, SEF Costanza<br />

Milano 1, quest’ultimo fu anche il primo<br />

assegnato in Italia nel 1921) raddoppia sulla<br />

seconda, Bologna ferma a quota 17 (Virtus<br />

15, Fortitudo 2), seguita da Varese (10)<br />

e Siena (7). Anche se… Milano nel basket<br />

non vince dall’ormai lontano 1996… Come<br />

dire: sono più le glorie passate di quelle presenti?<br />

Sembrerebbe. Nel 2012, ad esempio,<br />

è arrivato un solo scudetto in città, nell’Hockey<br />

pista, portato dalla passione “fatta in<br />

casa” dell’Hockey Milano <strong>Quanta</strong> che nella<br />

serie di finale scudetto ha prevalso sull’Edera<br />

Trieste per 3 gare ad 1, aggiudicandosi<br />

ancor più recentemente la Coppa Italia<br />

<strong>2013</strong> battendo in finale il Cittadella.<br />

Il caso dell’Hockey su ghiaccio, per contro,<br />

testimonia del fatto che lo <strong>Sport</strong> a Milano<br />

sia purtroppo venato più dal rimpianto<br />

passato che dalle speranze future. Anche<br />

in questa disciplina così tremendamente<br />

nordica e alpina, è Milano la città più sculettato<br />

con 32 titoli vinti. Le ultime glorie<br />

risalgono all’epopea Vipers con i 5 scudetti<br />

consecutivi vinti dal 2002 al 2006, in<br />

quella che è stata una sorta di “diaspora del<br />

ghiaccio”, con i 32 scudetti vinti da ben 10<br />

società diverse (Vipers 5, Diavoli Rossoneri<br />

4, Hockey Club Milano Inter 4, Devils<br />

Milano 2, Associazione Milano Disco<br />

ghiaccio 2, Diavoli Hockey Club Milano<br />

1, Associazione <strong>Sport</strong>iva Milan Hockey<br />

1, Hockey Club Milan Inter 1 e Hockey<br />

Club Saima 1), e alla nostalgia di giornate<br />

memorabili come il 2 marzo 1991 quando<br />

al Forum c’erano 11.000 tifosi a festeggiare<br />

lo scudetto vinto dal Saima contro Bolzano,<br />

si aggiungono i tormenti e le polemiche<br />

di questi giorni, conseguenti al Fatto che<br />

l’Hockey Milano Rossoblù, una delle più<br />

belle realtà sportive cittadine, sarà costretta<br />

a giocare quantomeno la prima parte dei<br />

playoff a Torino perché l’Agorà di via dei<br />

Ciclamini sarà occupato dai Campionati di<br />

pattinaggio. E Milano non offre alternativa.<br />

Come d’altra parte fino all’anno scorso il<br />

Baseball era stato costretto ad emigrare a<br />

Senago, il Baseball che potremmo considerare<br />

il paradigma delle difficoltà (logistiche)<br />

dello <strong>Sport</strong> a Milano, con la sua società<br />

più gloriosa, il Milano 1946 (8 scudetti e 2<br />

Coppe campioni) che dopo il ritorno dall’esilio<br />

a Senago gioca al Kennedy, in un capo<br />

affittato (e arato) dal calcio. Le carenze, purtroppo,<br />

sono evidenti, mentre la passione<br />

spesso rimane sotterranea. Come nel caso,<br />

sempre rimanendo al baseball, dell’ARES,<br />

la società di Elio delle Storie Tese, giocano<br />

al Saini, ma si distinguono soprattutto per<br />

un meraviglioso Progetto “Baseball nelle<br />

scuole”, oppure la non eccelsa conoscenza<br />

e considerazione per le milanesi Hot Shivers<br />

pluricampionesse universali di patti-<br />

Eppure Milano è la capitale<br />

dello <strong>Sport</strong> italiano!<br />

naggio sincronizzato. Diceva un Carissimo<br />

amico: “Milano è difficile e strana, se crei<br />

una moda allora passa lo sport, fosse anche<br />

il ping-pong in costume da bagno”. Verissimo.<br />

Anche se la malattia cronica rimane<br />

la carenza di impianti.<br />

Milano non ha un Palasport di standard<br />

europeo. Crollato nel 1985 sotto la neve<br />

(anche perché l’avevano fatto al rovescio, col<br />

tetto concavo invece che normalmente convesso),<br />

il Palazzone di San Siro non è mai<br />

più stato ricostruito. Adesso, “la dove c’era<br />

il cemento ora c’è l’erba e un bel boschetto”,<br />

una sorta di vendetta del ragazzo della via<br />

Gluck… Anche la Tensostruttura nata in<br />

supplenza del Palasport, dopo tanti cambi<br />

di nome, da PalaTrussardi a PalaVobis,<br />

PalaTucker, MazdaPalace, PalaSharp, dopo<br />

aver visto scudetti del basket, e dopo essere<br />

passata anche a moschea islamica, è in via di<br />

smantellamento (forse già smantellata). Si<br />

perdono cose ed altre non le sostituiscono.<br />

Non soltanto impianti. Milano, rispetto al<br />

passato, due eventi mondiali, la Sei Giorni<br />

di ciclismo al Vigorelli, e ancor più la leggendaria<br />

“Notturna di atletica” all’Arena.<br />

In compenso Milano è la sede dell’unico<br />

Torneo internazionale italiano di Sumo…<br />

E non è una contrapposizione ironica o<br />

peggio sarcastica, anche per rispetto di chi<br />

lo organizza totalmente a proprie spese.<br />

La sfida del futuro? Seguire i cambiamenti.<br />

Milano sta diventando una città sempre<br />

meno italiana, a primavera nei parchi cittadini<br />

si vedono sempre più ragazzi indiani,<br />

pakistani o cingalesi che giocano a cricket<br />

usando palline da tennis… Anche questo,<br />

ineluttabilmente, è futuro.<br />

In conclusione, ritornando al punto da cui<br />

si è iniziato, la memoria… Perché senza<br />

memoria non vi è consapevolezza e senza<br />

consapevolezza sono più difficili le scelte<br />

del futuro. Ecco, nella direzione di memoria<br />

e consapevolezza, qualcosa di molto<br />

bello per lo <strong>Sport</strong> a Milano è stato fatto: un<br />

libro. Solo un libro? Si, ma speciale. Titolo:<br />

Milano e i suoi campioni in un libro, appunto.<br />

Nelle intenzioni degli Autori doveva rappresentare<br />

un’ottica ribaltata, in quanto di<br />

solito prima si allestisce un Museo, poi si<br />

compila il Catalogo. Quest’opera, invece,<br />

voleva essere una guida per la costruzione di<br />

un Museo dello <strong>Sport</strong> milanese che non è<br />

(ancora) mai nato. Resta il libro. Dalla A di<br />

Alboreto (Michele, automobilismo) alla Z<br />

di Zucchi (Roby, sci nautico). Per poi ripartire<br />

dalla A di Arena Civica e terminare con<br />

la V di Velodromo Vigorelli. Pagine di storie<br />

di uomini e campioni, e di luoghi che<br />

quei campioni li hanno visti gioire e anche<br />

piangere, e che hanno tutti un solo comune<br />

denominatore: Milano, la città che li ha visti<br />

nascere o li ha adottati nel corso della loro<br />

carriera sportiva.<br />

Aneddoti e cronache incontrano titoli e<br />

vittorie delineando per ognuno di loro un<br />

profilo storico-sportivo originale.<br />

Come scrive Onorato Arisi, uno degli<br />

Autori, nella Prefazione: “Quello che<br />

avete tra le mani non è un libro, uno dei<br />

tanti dedicati allo sport, è un DOCU-<br />

MENTO. È il risultato di anni di lavoro, a<br />

più mani, di ricerche che non si sono concluse<br />

nel modo previsto: un Museo dello<br />

<strong>Sport</strong> di Milano”. Un Progetto archiviato,<br />

che si può sempre tirar fuori dal cassetto.<br />

* CORRIERE DELLA SERA<br />

13<br />

<strong>QVN</strong><br />

TRIBUNA STAMPA


DONNE E LAVORO<br />

14<br />

<strong>QVN</strong><br />

IL mONDO<br />

DiROSA<br />

Dal quartier generale nel Michigan,<br />

Cindy DiRosa guida <strong>Quanta</strong> USA<br />

con la grinta della manager americana<br />

che però non dimentica la passione<br />

tutta italiana per il calcio<br />

di DARIO COLOmBO<br />

on mi sono mai fatta male<br />

“Nnemmeno da ragazzina, mi faccio<br />

male adesso, per giunta giocando a<br />

calcio…”.<br />

Cindy DiRosa, bionda CEO di <strong>Quanta</strong><br />

USA, guarda con rassegnazione il<br />

ginocchio infortunato che la costringerà<br />

a disertare per un po’ gli amati campi<br />

di calcio dove tre volte la settimana si<br />

esibisce come attaccante nella piccola<br />

lega del quartiere.<br />

“It’s crazy” confessa “Non ho mai toccato<br />

un pallone per trent’anni e un bel giorno<br />

mi sono lasciata convincere dalle altre<br />

mamme che accompagnavano le amiche di<br />

mia figlia a giocare a calcio. A poco a poco la<br />

passione ha preso il sopravvento e così gioca<br />

mia figlia e gioco io. Ma adesso dovrò darmi<br />

una calmata…”.<br />

Inizia così, parlando dello sport più


‘italiano’ del mondo la chiacchierata<br />

con Cindy DiRosa, nessuna ascendenza<br />

italiana nonostante il cognome,<br />

entrata il 1° novembre del 2001<br />

nella grande famiglia <strong>Quanta</strong> e ora<br />

responsabile della sede USA, 10 milioni<br />

di euro di fatturato, una crescita<br />

importante anche nel 2012 ottenuta<br />

lavorando soprattutto nel settore aerospaziale.<br />

“Lavoravo in un’azienda che si occupava<br />

di tecnologie nel Michigan” ricorda “quando<br />

mi arrivò la proposta di <strong>Quanta</strong>. Cosa<br />

mi spinse ad accettare? In primo luogo la<br />

qualità delle persone con cui mi trovai a<br />

parlare. Poi l’idea di poter lavorare per<br />

un’azienda internazionale che però proponeva<br />

certi valori”.<br />

Già, un’azienda italiana. In un mondo<br />

come quello americano, abitualmente<br />

restio a confrontarsi in maniera<br />

equilibrata con aziende del Vecchio<br />

continente, non dev’esser stato facile<br />

imporsi in tutti questi anni.<br />

“Diciamo che essere americana che lavora<br />

per un’azienda italiana è un po’ come<br />

avere il doppio passaporto, aiuta a seconda<br />

delle situazioni. Se devo sedermi al tavolo<br />

di un’azienda ‘local’ metto in campo il mio<br />

essere americana e la mia conoscenza di<br />

questo mondo. Se invece mi trovo a trattare<br />

con un’azienda che ha anche legami<br />

con l’Europa allora gioco la carta dell’Italia<br />

e delle origini del Gruppo. In tutta<br />

franchezza passo più tempo a studiare le<br />

caratteristiche delle aziende con cui devo<br />

trattare che non nelle trattative vere e proprie…”.<br />

Studio che, evidentemente, dev’esser<br />

stato fatto con profitto se nel giro di<br />

poco più di 10 anni Mrs. DiRosa è diventata<br />

CEO dell’azienda.<br />

“In realtà non mi sono mai posta il problema<br />

della carriera o del ruolo. Ogni tanto<br />

mi soffermo a pensare: “Ehi, sono il CEO<br />

di <strong>Quanta</strong> USA”, ma mi rendo conto che è<br />

stata un’evoluzione naturale del mio lavoro<br />

in questi anni, anche se so benissimo che<br />

essere capo ed essere donna in un’azienda<br />

non è la cosa più semplice del mondo”.<br />

Un team dislocato tra le sedi del Mi-<br />

Cindy DiRosa circondata<br />

dallo Staff di <strong>Quanta</strong> Usa.<br />

In basso la manager ritratta<br />

durante un evento del<br />

settore tecnico/industriale.<br />

chigan e quella in South Carolina,<br />

staff americano con qualche presenza<br />

brasiliana, una contingenza economica<br />

mondiale non tra le più facili. Tante<br />

sfide impegnative per la manager Di-<br />

Rosa.<br />

“Ma uno dei grandi insegnamenti e valori<br />

di <strong>Quanta</strong> è la capacità di aiutarci a<br />

vicenda, specie nei momenti di difficoltà.<br />

Quando abbiamo avviato la Divisione<br />

Aerospaziale i colleghi che si occupavano<br />

di technology si sono fatti in quattro per<br />

sostenere il nuovo progetto. Con questo<br />

spirito diventa tutto più semplice, anche<br />

se non significa che manchino le difficoltà,<br />

specialmente in questo momento”.<br />

Appunto, il momento difficile. Che<br />

mercato è? Come si presenta il futuro?<br />

“Non credo che ci sarà un rebound e che<br />

ritorneremo ai livelli degli anni Novanta.<br />

Dovremo essere più attenti a cogliere<br />

l’evoluzione ed i rapidi cambiamenti del<br />

mercato. Adesso, per esempio, stiamo lavorando<br />

per poter collaborare anche con la<br />

pubblica amministrazione americana ed<br />

aprire questo nuovo fronte. Non è facile,<br />

ma dobbiamo provarci”.<br />

E l’Italia?<br />

“Ci vengo per ora un paio di volte l’anno<br />

per i meeting aziendali. Mi piacerebbe<br />

venirci un po’ più spesso. E magari vedere<br />

una bella partita di calcio…”.<br />

15<br />

<strong>QVN</strong><br />

DONNE E LAVORO


DONNE E LAVORO<br />

16<br />

<strong>QVN</strong><br />

SVIZZERA?<br />

NO, QUANTA<br />

Laura Caldara, Country Manager<br />

di <strong>Quanta</strong> Svizzera, non ha dubbi:<br />

la forza e i valori dell’azienda più<br />

forti anche delle convinzioni locali


Laura Caldara<br />

(a destra) e il<br />

suo Staff<br />

Alla fine ha ceduto e ora, dopo anni<br />

da pendolare tra la Luino di Piero<br />

Chiara e Lugano, adesso si è trasferita<br />

definitivamente nel Canton Ticino.<br />

Ma non si pensi che sia diventata svizzera<br />

anche ‘dentro’: Laura Caldara,<br />

Country Manager della sede svizzera<br />

di <strong>Quanta</strong> è rimasta italiana fino in<br />

fondo, anzi ‘quantista’: e non ha difficoltà<br />

ad ammettere che è proprio questo<br />

il segreto del successo suo e del suo<br />

team in tutti questi anni.<br />

Viaggio dunque all’interno del pianeta-Svizzera,<br />

visto attraverso gli occhi<br />

di una delle manager che ha compiuto<br />

tutto il ‘cursus honorum’ all’interno<br />

del Gruppo <strong>Quanta</strong>, approdando nel<br />

2005 alla poltrona di responsabile della<br />

selezione e poi, dal 2010, a quella di<br />

Country Manager della sede elvetica.<br />

“Considero quello mio con <strong>Quanta</strong> come<br />

certi matrimoni di una volta” esordisce<br />

Laura Caldara “dove certi valori tenevano<br />

in piedi tutto. In questo caso i valori si<br />

chiamano meritocrazia, spirito di gruppo,<br />

forte identità. Io mi ci sono sempre riconosciuta<br />

e su questi ho costruito la mia<br />

carriera ma anche il rapporto con gli altri<br />

colleghi del team di Lugano”.<br />

Già, i colleghi.<br />

Il capo donna, il capo donna italiana,<br />

il capo donna italiana in un contesto<br />

di crisi economica globale.<br />

Ce n’è abbastanza per creare – all’occorrenza<br />

– diffidenza, malumori, tensioni.<br />

“Soprattutto in un contesto sessista come<br />

quello svizzero” ammette la manager<br />

di Lugano “dove le differenze di retribuzione<br />

tra uomini e donne sono ancora<br />

dell’ordine del 20-25%. Ma questo all’interno<br />

di <strong>Quanta</strong> conta poco anzi, la storia<br />

dell’azienda dimostra che ci sono state e ci<br />

sono tuttora un sacco di colleghe che hanno<br />

saputo mantenere la loro identità e la loro<br />

forza di donne dando anche un contributo<br />

importante sul piano professionale”.<br />

“In questo senso” continua “mi ha aiutata<br />

Attiva dal 2001 <strong>Quanta</strong> Svizzera ha<br />

acquisito l’esperienza per interpretare<br />

e sostenere le esigenze di imprese e<br />

lavoratori.<br />

La società è infatti strutturata secondo<br />

Divisioni, realizzate attorno alle diverse<br />

competenze sviluppate e consolidate nel<br />

corso degli anni.<br />

Le Divisioni:<br />

Artigianato<br />

Industriale<br />

Retail<br />

Ufficio<br />

Logistica<br />

ITC<br />

ch.quanta.com<br />

il mio carattere forte e il principio <strong>Quanta</strong><br />

che il clima all’interno di un gruppo è<br />

fondamentale. Così non c’è voluto molto<br />

per creare i giusti equilibri e portare i risultati”.<br />

Risultati che vedono <strong>Quanta</strong> Svizzera<br />

tra le Top 5 di un’ipotetica classifica<br />

delle agenzie per il lavoro, con una<br />

posizione di leadership nel settore<br />

dell’edilizia e dell’artigianato.<br />

“Anche se il Canton Ticino, in quanto<br />

zona di confine, risente un po’ di più del<br />

contesto di crisi mondiale” ammette Laura<br />

Caldara “possiamo dire che il mercato<br />

svizzero è più sereno rispetto a quello di<br />

altri paesi. Certo, la Svizzera non è più<br />

‘il paradiso’ come veniva descritta fino a<br />

pochi anni fa, ma nemmeno un paese in<br />

crisi. Lo dimostra il fatto che abbiamo<br />

chiuso positivamente anche il 2012, in linea<br />

con la crescita registrata negli ultimi<br />

anni”.<br />

17<br />

<strong>QVN</strong><br />

DONNE E LAVORO


DONNE E LAVORO<br />

18<br />

<strong>QVN</strong><br />

DONNE E LAVORO<br />

LA TOP TEN<br />

Ecco la “classifica” dei settori professionali nei<br />

quali sono maggiormente impiegate le donne<br />

che lavorano attualmente con <strong>Quanta</strong> Italia.<br />

POSIZIONE SETTORE %<br />

Agroalimentare<br />

Cernita e incassettamento prodotti ortofrutticoli<br />

Addetta al Customer Service<br />

Impiegata amministrativa, contabile<br />

Agroalimentare<br />

Raccolta prodotti ortofrutticoli<br />

Commercio<br />

Fashion, retail, varie<br />

Addetta nel settore turismo e servizi alla persona<br />

Addetta a mansioni tecniche di produzione<br />

specificatamente meccanica<br />

Addetta a mansioni tecniche di produzione<br />

appartenente ad altri settori<br />

Impiegata commerciale<br />

Addetta a mansioni in area logistica<br />

20<br />

16,2<br />

11,8<br />

11,6<br />

8,7<br />

8,4<br />

7,8<br />

6,5<br />

5,1<br />

3,6


@lavoro<br />

presenta<br />

In occasione dei 15 anni di attività, <strong>Quanta</strong> Italia promuove un ciclo di<br />

eventi, su tutto il territorio nazionale, con tematiche riguardanti il lavoro:<br />

per analizzare la situazione attuale, capirne di più e trovare soluzioni.<br />

29 Aprile<br />

OCCUPAZIONE<br />

“Giovani a Sud”<br />

Napoli - con il patrocinio di AIDP e COMUNE di NAPOLI<br />

Maggio<br />

DONNE E LAVORO<br />

Evento in collaborazione con FattoreMamma<br />

Milano - <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong><br />

Giugno<br />

LAVORO<br />

“<strong>Quanta</strong> Day”- Evento celebrativo dei 15 anni di attività del Gruppo.<br />

“Riflessioni sui rimedi della politica al problema occupazionale e allo sviluppo delle PMI”<br />

(all’evento parteciperanno i nuovi protagonisti dello scenario politico italiano)<br />

Milano - <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong><br />

NUOVE REGOLE<br />

“Interpretazione degli aspetti normativi correlati alla gestione della flessibilità”<br />

Abruzzo - Consorzio Industriale Val Di Sangro<br />

Settembre<br />

FORMAZIONE<br />

“Dai diplomi alle competenze”<br />

Veneto<br />

Novembre<br />

AGRICOLTURA<br />

“Il contratto di somministrazione in agricoltura”<br />

Bari - in collaborazione con Fruitimprese ed Apeo<br />

Il programma è in fase di definizione. Da Aprile segui tutti gli appuntamenti su www.quanta.com. Sul nostro sito<br />

sarà inoltre attivo il blog @lavoro, un’area di discussione e confronto sulle tematiche proposte.<br />

in collaborazione con:<br />

www.quanta.com<br />

15<br />

19<br />

anni<br />

<strong>QVN</strong>


20<br />

<strong>QVN</strong>


COPPA ITALIA <strong>2013</strong><br />

Foto di Carola Semino<br />

Un passato da pattinatrice e una<br />

grande passione per la fotografia,<br />

vedono Carola e la sua macchina<br />

fotografica, sempre in prima fila<br />

durante le partite più importati del<br />

campionato di hockey in line e sul<br />

ghiaccio.<br />

21<br />

<strong>QVN</strong>


EVENTI<br />

22<br />

<strong>QVN</strong><br />

mAmmACHEBLOG<br />

SOCIAL FAmILY DAY<br />

Il 25 maggio al <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>, la seconda edizione della giornata per le mamme 2.0<br />

MammaCheBlog - Social Family<br />

Day è una giornata per<br />

le mamme della Rete, una conversazione<br />

aperta per facilitare e stimolare<br />

l’incontro tra mamme 2.0. Obiettivo<br />

lo scambio, l’approfondimento e il<br />

confronto per far crescere insieme<br />

idee e servizi in Rete.<br />

La presenza della “mamme digitali”<br />

e il fenomeno del Mommy Blogging,<br />

realtà ormai consolidate e riconosciute,<br />

sono in continua evoluzione<br />

e coinvolgono sempre più donne<br />

anche in Italia. Mamme diverse per<br />

mestiere, provenienza e approccio<br />

alla maternità, dopo aver trovato<br />

una dimensione social, di ascolto e<br />

confronto online, credono e si attivano<br />

oggi perché la Rete sia anche uno<br />

strumento dove reinventarsi professionalmente<br />

o nel tempo libero. Un<br />

mezzo che, se oculatamente gestito,<br />

le aiuti nella crescita dei propri figli.<br />

Per andare oltre, e capire le prospet-<br />

tive che la Rete offre in un futuro<br />

immediato.<br />

MammaCheBlog Social Family Day<br />

si rivolge a tutte le mamme che nella<br />

Rete hanno scoperto un grande<br />

alleato: blogger, ma anche mamme<br />

che vogliono conoscere le opportunità<br />

offerte dalla Rete. La giornata si<br />

articolerà in diversi momenti, di discussione<br />

(MomTALK), formazione<br />

e autopromozione delle mamme.<br />

I Mom TALK, ovvero tavole rotonde<br />

a tema, spazieranno da un’analisi<br />

dell’evoluzione del fenomeno Mommy<br />

Blogging ai diversi sbocchi che la Rete<br />

offre alle mamme, muovendosi tra autoregolamentazione<br />

e collaborazione<br />

con il mondo delle aziende. Per andare<br />

oltre il Blog e affrontare il futuro<br />

nell’era di Facebook, Twitter, Pinterest<br />

e gli altri social media. Il dibattito affronterà<br />

anche un tema che sta a cuore<br />

alla famiglie: genitori e figli nella sfera<br />

digitale, Internet come opportunità per<br />

crescere insieme.<br />

Ciascun Talk sarà introdotto da una<br />

mamma esperta nel tema, cui seguirà<br />

poi la discussione libera, aperta con e<br />

tra le partecipanti.<br />

Ad aspettare le partecipanti, un palco<br />

e una telecamera aperti per la<br />

presentazione dei loro blog e servizi<br />

online, da diffondere su tutti i canali<br />

di promozione dell’evento<br />

La location scelta per MammaChe-<br />

Blog Social Family Day è, anche per<br />

questa seconda edizione, il <strong>Quanta</strong><br />

<strong>Village</strong>. Anche papà e bambini potranno<br />

trascorrere una giornata nel<br />

verde accedendo alle attività, ai laboratori<br />

e alle strutture pensate per<br />

loro, mentre la mamma partecipa e<br />

segue talk, dibattiti e corsi.<br />

Tutte le informazioni sull’evento sul sito:<br />

hmammacheblog.com


CAmP IN FESTA<br />

TUTTE LE NOVITà DEL <strong>2013</strong><br />

Arrivano i Camp con tante novità... la grande anteprima il 14 aprile con “Camp in festa”!<br />

Anche quest’anno una grande<br />

festa dà il via alla nuova stagione<br />

dei Camp Estivi. La giornata<br />

di domenica 14 aprile sarà interamente<br />

dedicata alle famiglie che<br />

vogliono conoscere il nostro centro<br />

ed in particolare ai bambini, protagonisti<br />

della giornata e dei successivi Camp.<br />

Durante la festa i bambini e ragazzi potranno<br />

provare tutte le attività sportive<br />

che verranno proposte durante l’estate al<br />

<strong>Quanta</strong><strong>Village</strong>.<br />

Per poter partecipare alle attività è necessario<br />

accreditarsi presso il building, dalle<br />

10.00 in avanti, dopo di ché i ragazzi<br />

saranno liberi di partecipare alle attività<br />

della giornata seguiti dai nostri<br />

istruttori. Danza, pattinaggio, calcetto,<br />

beach volley, unihoc sono<br />

solo alcuni degli sport proposti.<br />

Durante la pausa pranzo la famiglia<br />

si potrà riunire per trascorrere<br />

un momento tutti insieme presso il nostro<br />

ristorante con un menù speciale.<br />

Nel pomeriggio di nuovo giochi e sport<br />

per tutti.<br />

Mentre i bambini si divertono, mamma e<br />

papà possono approfittare della fantastica<br />

offerta per l’iscrizione ai Camp estivi: 10%<br />

di sconto su tutte le settimane acquistate.<br />

Un’occasione da non perdere!<br />

Vieni a scoprire le novità <strong>2013</strong>!<br />

NOVITÀ <strong>2013</strong><br />

Da oltre 14 anni <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong><br />

in estate diventa la location<br />

ideale per le attività ricreative<br />

e sportive dei Vostri figli.<br />

Tre le proposte: <strong>Quanta</strong>land,<br />

Academy, English Camp...<br />

QuanTalanD<br />

laboratori mirati allo sviluppo<br />

del coordinamento e della<br />

creatività, atti a favorire la<br />

socializzazione e lo spirito di<br />

gruppo.<br />

I bambini sono divisi in gruppi<br />

a seconda dell’età:<br />

• Infant (2-3 anni)<br />

• Baby (4-5 anni)<br />

• Mini (6-7 anni)<br />

Dagli 8 ai 16 anni un’offerta<br />

più incentrata sullo sport con<br />

la suddivisione<br />

in 2 gruppi:<br />

• Little (8/10 anni)<br />

• Junior (11/16 anni)<br />

ACADEMy<br />

Forti dell’esperienze didattiche<br />

invernali, 5 percorsi<br />

intensivi specialistici.<br />

I corsi prevedono un numero<br />

chiuso e un attestato di partecipazione<br />

finale.<br />

• Tennis (6-16 anni)<br />

• Nuoto (6-14 anni)<br />

• Subacquea (dagli 8 anni)<br />

• Beach Volley (8-16 anni)<br />

ENgLISh CAMp<br />

Imparare la lingua inglese in<br />

modo facile e coinvolgente.<br />

laboratori e attività sotto la<br />

supervisione dei nostri docenti<br />

madrelingua.<br />

Un progetto British Institutes.<br />

I bambini sono divisi in gruppi<br />

a seconda dell’età:<br />

• Baby (4-5 anni)<br />

• Mini(6-7 anni)<br />

23<br />

<strong>QVN</strong><br />

CAMP


VILLAGE PEOPLE<br />

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<strong>QVN</strong><br />

E NON SAPEVO<br />

NUOTARE<br />

La<br />

bella storia di Antonio Loglisci,<br />

nuotatore del team Master del <strong>Quanta</strong>, che<br />

è diventata un libro pieno di insegnamenti<br />

di DARIO COLOmBO


pensare che non sapevo nemmeno<br />

“E nuotare”.<br />

Potrebbe iniziare così la storia di Antonio<br />

Loglisci, 40 anni, un impiego in<br />

un’importante azienda di dispositivi<br />

medici, che dopo aver ignorato il<br />

mondo dello sport fino a 27 anni, oggi<br />

affronta senza problemi quattro allenamenti<br />

settimanali nella piscina del<br />

<strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>, disputa gare di nuoto<br />

nella categoria Master, ha conosciuto<br />

anche le immani fatiche del triathlon e<br />

alla fine ha deciso di trasferire questa<br />

sua incredibile parabola in un volume –<br />

“Come ho imparato a nuotare da grande”<br />

– che è qualcosa di più di un semplice<br />

libro di sport.<br />

“Tutto ha avuto inizio quando, durante<br />

una delle consuete visite di controllo<br />

nell’azienda dove a quel tempo lavoravo,<br />

mi sono sentito dire: ‘Loglisci, non è che c’è<br />

qualche chilo di troppo? Non è il caso di<br />

iniziare a fare un po’ di sport?”.<br />

Antonio Loglisci ricorda oggi quasi<br />

con tenerezza quel momento, soprattutto<br />

ripensando al fatto che fino a quel<br />

giorno più o meno ignorava cosa fosse<br />

lo sport.<br />

Soprattutto ignorava cose fosse il<br />

nuoto: “Non sapevo nemmeno nuotare”<br />

confessa.<br />

È il 2000, Loglisci ha 27 anni, e il<br />

medico che lo visita è categorico:<br />

“Piscina”.<br />

“L’inizio fu drammatico” ammette “la<br />

prima volta che misi piede in acqua per<br />

poco non ci rimasi. Ma 3 anni e mezzo<br />

dopo iniziavo le mie gare Master con i<br />

colori del <strong>Quanta</strong>”.<br />

Già, il <strong>Quanta</strong>.<br />

“All’epoca furono alcuni amici che già lo<br />

frequentavano a propormi di andare una<br />

volta con loro” ricorda. “In effetti una<br />

volta arrivato al <strong>Village</strong> non fu molto<br />

difficile convincermi, visto che venivo da<br />

una piscina comunale che non era proprio<br />

il massimo…”.<br />

Inizia così l’avventura del nuotatore<br />

Loglisci. Tre allenamenti la settimana,<br />

l’eventuale gara la domenica, fino alla<br />

qualificazione per i 50m stile libero ai<br />

Mondiali Master dello scorso anno a<br />

Riccione.<br />

“Per uno che aveva, come dire?, un’acquaticità<br />

non proprio eccelsa come me, un bel<br />

risultato…”.<br />

E così, tra un allenamento, una gara, e<br />

tante serate con i nuovi compagni di<br />

piscina, a poco a poco matura l’idea del<br />

libro.<br />

“Avendo fatto per anni il giornalista<br />

prima di dedicarmi ad altre attività”<br />

confessa Loglisci “ho sempre avuto sia la<br />

passione per la scrittura sia il desiderio di<br />

trasmettere agli altri le mie esperienze, le<br />

mie sensazioni. Ma il tutto continuava a<br />

restare un po’ un sogno nel cassetto, ogni<br />

tanto aprivo il cassetto, ci pensavo, e tutto<br />

finiva lì”.<br />

“Poi” continua “ho iniziato a tenere un<br />

blog dove ogni lunedì raccontavo le mie<br />

gare, le mie esperienze con i compagni, gli<br />

insegnamenti che mi dava tutto questo e<br />

a un certo punto mi sono detto: ecco qua,<br />

forse se metto assieme il tutto e gli do un<br />

po’ di organicità il libro c’è. E così è stato”.<br />

Vede così la luce un anno fa “Come ho<br />

imparato a nuotare da grande”, il volume<br />

in cui Loglisci racconta il suo percorso<br />

sportivo, ma fornisce anche tutta una<br />

serie di strumenti motivazionali importanti<br />

per chi si accosta per la prima<br />

volta allo sport come per chi lo sport lo<br />

pratica già da tempo.<br />

“La soddisfazione più bella? Sapere che c’è<br />

gente che dopo aver letto il mio libro ha<br />

iniziato a fare sport. Compresa la madre<br />

della bagnina del <strong>Quanta</strong>…” dichiara<br />

sorridendo l’autore.<br />

“Perché, agonismo o no, lo sport è una delle<br />

cose più belle e piacevoli della vita, che ti<br />

aiuta a rigenerare le energie necessarie per<br />

affrontare i problemi veri che ci presenta la<br />

quotidianità”.<br />

E pensare che non sapeva nuotare.<br />

www.nuotaredagrande.it<br />

Nella prima foto Antonio nel<br />

2001, quando non praticava<br />

sport e frequentava le piscine<br />

solo in vacanza.<br />

A destra Antonio, in una foto<br />

recente, prima di una gara.<br />

25<br />

<strong>QVN</strong><br />

VILLAGE PEOPLE


26<br />

<strong>QVN</strong>


hOCKEY<br />

SOGNANDO<br />

LA CALIFORNIA<br />

o dico forte e chiaro, senza presun-<br />

“Lzione: siamo i più forti in assoluto.<br />

Se perdiamo con Monleale e Vicenza è<br />

perché non abbiamo dato il massimo. Ma<br />

se giochiamo al 100% siamo imbattibili”.<br />

Parola di Emanuele Banchero detto<br />

Uele, 24 anni, milanese, attaccante<br />

dell’Hockey Milano che si appresta ad<br />

affrontare la seconda parte di stagione<br />

con l’obiettivo dichiarato di rimettere<br />

le mani sullo scudetto, dopo il ‘triplete’<br />

scudetto-Supercoppa-Coppa Italia.<br />

Tutta colpa della mamma, s’intende.<br />

Perché quando a 16 anni viene bocciato<br />

perché passa più tempo con la<br />

stecca in mano tra allenamenti sul<br />

ghiaccio (Vipers) e sui roller (<strong>Quanta</strong>),<br />

è la mamma che decide per lui: “Visto<br />

che non riesci a star dietro a tutti e due ne<br />

fai uno solo. Roller”.<br />

Fine della carriera sul ghiaccio.<br />

“All’inizio ci rimasi male” confessa Uele<br />

“perché il ghiaccio era tutta un’altra cosa,<br />

più duro, più esaltante, più spettacolare.<br />

E poi nei Vipers c’era il mio idolo, Scott<br />

Beattie, e mi spiaceva un casino dover<br />

abbandonare quel mondo”.<br />

“Però” ammette “non c’è voluto molto<br />

Emanuele Banchero,<br />

astro nascente dei<br />

campioni del <strong>Quanta</strong><br />

e della nazionale<br />

punta al bis scudetto e<br />

al viaggio in USA per<br />

i mondiali di luglio<br />

per farmi ‘prendere’ anche dall’in-line.<br />

E con l’argento ai mondiali del 2011 a<br />

Roccaraso mi sono definitivamente convertito…”.<br />

Anche perché arrivano pure sui roller<br />

le prime soddisfazioni, fatte di<br />

gol ma anche di compagni dal nome<br />

importante dai quali impara tutti<br />

i segreti dell’in-line ad alto livello,<br />

primo fra tutti Mantese.<br />

“Ho avuto la fortuna di stare con lui<br />

anche ai Mondiali” ammette “ed è il<br />

compagno ideale che vorresti sempre<br />

avere in squadra. Perché t’insegna tanto<br />

con l’esempio ma non si tira indietro se<br />

deve spiegarti un movimento, una giocata,<br />

come prendere posizione sul campo”.<br />

Ci sono insomma tutti gli ingredienti<br />

giusti perché la bella favola<br />

dell’Hockey Milano abbia anche<br />

quest’anno un lieto fine, che per Uele<br />

significa anche un’estate all’insegna<br />

della Nazionale.<br />

“Spero tanto di poter continuare al meglio<br />

questa stagione per trovare un posto ai<br />

Mondiali” confessa. “Perché è vero che<br />

USA, Canada, Repubblica Ceca sono<br />

imbattibili e lassù in alto, ma volete mettere<br />

il fascino della maglia azzurra?”.<br />

In punta di penna...<br />

mILANO SENZA<br />

GHIACCIO<br />

il mISTER<br />

L’Hockey Ghiaccio milanese<br />

torna in serie A. Si<br />

qualifica ai play off. Migra<br />

a Torino per indisponibilità<br />

dell’Agorà (fa<br />

anche rima). Motivo?<br />

L’Agorà è prenotato da<br />

quelli dell’Artistico. E a<br />

chi fa capo questa specialità?<br />

Alla Federghiaccio.<br />

Cioè, la stessa dell’Hockey.<br />

A sua insaputa, forse, l’espressione<br />

è di moda<br />

quando si scoprono brutte<br />

storie. Ridicolo? Mica<br />

tanto, se ballano investimenti,<br />

sacrifici, passioni<br />

popolari. Tornano alla<br />

memoria vecchi precedenti<br />

di cui fu vittima il Milano<br />

24. Gli anni passano,<br />

lo spartito stonato è sempre<br />

lo stesso. Dilettanti<br />

allo sbaraglio sulla pelle<br />

dell’economia privata.<br />

Adesso chi glielo traduce<br />

in russo ai patron della<br />

Kontinental Cup, fotocopia<br />

europea della NHL,<br />

che ha aperto all’HCM<br />

rossoblu? Beato il Milano<br />

24 campione, blindato<br />

dal rischio di scoprire che<br />

il giorno della finale scudetto<br />

la pista è occupata<br />

dal Festival della Lippa.<br />

P.S. A Palazzo Marino<br />

cosa ne pensano?<br />

27<br />

<strong>QVN</strong>


28<br />

<strong>QVN</strong>


mARAN, L’ASSESSORE<br />

ALL’Im-mOBILITà<br />

di TONI CAPPELLARI*<br />

La Zona 9, che negli anni settanta era<br />

la parte di Milano dove logistica e<br />

piccole aziende avevano trovato la loro<br />

collocazione ideale, oggi sta cambiando.<br />

Basta salire ai piani alti di una qualsiasi<br />

abitazione della zona per capire come<br />

la trasformazione sia radicale. Le nuove<br />

costruzioni - siano esse abitazioni o<br />

uffici - stanno sostituendo capannoni e<br />

spazi di carico. Non più quartieri dormitorio<br />

ma nuovi insediamenti con scuole,<br />

negozi e centri commerciali.<br />

Ho fatto questa premessa per far meglio<br />

capire il perché del prolungamento<br />

della linea M3 della metropolitana fino<br />

ad Affori con la fermata ‘Affori FN’<br />

e poi il capolinea a ‘Comasina’. Era il<br />

26 marzo del 2011 e sembra trascorso<br />

un secolo: inaugurazione del prolungamento<br />

in pompa magna con l’allora<br />

Sindaco Letizia Moratti, l’ex-Presidente<br />

della Regione Formigoni (era ancora il<br />

“Celeste”) e nientepopodimeno che il<br />

Vice-Ministro dei Trasporti, il lecchese<br />

Roberto Castelli.<br />

Sono passati due anni da quella memorabile<br />

giornata, i politici sono tutti<br />

cambiati: la Moratti s’interessa<br />

di San Patrignano, Formigoni<br />

ha le sue gatte da<br />

pelare e Castelli è tornato<br />

a fare l’ingegnere.<br />

Ma…<br />

Ma mentre la stazione<br />

di ‘Affori Fn’ è<br />

assai bella e unisce<br />

le Ferrovie Nord e<br />

la linea M3, con<br />

negozi e un presidio<br />

della Polizia,<br />

mancano attorno<br />

tutte le infrastrutture<br />

necessarie:<br />

vie d’accesso, parcheggi<br />

e autobus<br />

che raggiungano i<br />

quartieri limitrofi.<br />

È stato costruito un ponte per attraversare<br />

la ferrovia e accedere alla stazione,<br />

ma non esiste illuminazione. Risultato?<br />

La Polizia ha dovuto allestire in fretta<br />

e furia un servizio di pattugliamento<br />

che però non può essere attivo tutto il<br />

giorno, rendendo così l’area non proprio<br />

sicurissima nelle ore serali.<br />

Anche i due ascensori che collegano i<br />

piani alti del ponte sono spesso e volentieri<br />

fuori uso, con gravi problemi per<br />

anziani, mamme e disabili costretti il più<br />

delle volte a sobbarcarsi un lungo aggiramento<br />

del ponte stesso per attraversare<br />

la ferrovia.<br />

Il problema potrebbe essere risolto se<br />

l’Assessore alla mobilità Pierfrancesco<br />

Maran ascoltasse le richieste del quartiere<br />

e considerasse con più attenzione<br />

le numerose petizioni con migliaia di<br />

firme che da tempo chiedono un servizio<br />

di navetta che colleghi la stazioni<br />

con i punti più importanti della Zona 9.<br />

Tutto qui?<br />

Macchè.<br />

Prendiamo i parcheggi:<br />

non ce ne sono né<br />

li prevede per<br />

ora alcun<br />

progetto<br />

dell’Amministrazione Comunale.<br />

Anche qui, il risultato è che tutto il traffico<br />

proveniente dalla Milano-Lecco o<br />

dalla vicina uscita di Cormano dell’A4<br />

spesso e volentieri finisce con il trovare<br />

‘sistemazione’ nelle strade del quartiere<br />

con evidenti disagi per la circolazione<br />

locale, già intensa di suo.<br />

Eppure proprio davanti alla stazione di<br />

Affori esiste da tempo un enorme spazio<br />

(meglio: un’enorme buca) che potrebbe<br />

benissimo ospitare un parcheggio multipiano<br />

sull’esempio di quelli presenti<br />

nelle stazioni di San Donato, Cascina<br />

Gobba, Famagosta: peccato che – nell’enorme<br />

buca – un enorme cartellone<br />

pubblicizzi la prossima realizzazione di<br />

appartamenti…<br />

Insomma: se è vero che l’Assessore<br />

Maran – come si sente dire da più parti<br />

– è l’astro nascente della politica milanese,<br />

forse è tempo che inizi a prestare<br />

ascolto alle richieste di chi vuole la Zona<br />

9 meno caotica, insicura, inefficiente.<br />

Altrimenti corre il rischio di passare da<br />

Assessore alla mobilità a quello dell’immobilità.<br />

Sarebbe un peccato.<br />

* Sviluppo Nuovi Progetti e Pubbliche Relazioni<br />

29<br />

<strong>QVN</strong><br />

INFRASTRUTTURE


IMPIANTI<br />

30<br />

<strong>QVN</strong><br />

SPORT A mILANO:<br />

COmUNE E PRIVATI INSIEmE<br />

Questo l’auspicio di Andrea Fanzago, vicepresidente del Consiglio Comunale<br />

l Comune di Milano e la Giunta Pi-<br />

“Isapia vogliono collaborare con tutti<br />

coloro che hanno a cuore lo sport milanese,<br />

in particolare lo sport di base”.<br />

Pensieri e parole di Andrea Fanzago,<br />

dal 2006 vicepresidente del Consiglio<br />

Comunale di Milano, che in occasione<br />

del successo in Coppa Italia dell’Hockey<br />

Milano <strong>Quanta</strong> ha consegnato al<br />

presidente Quintavalle il riconoscimento<br />

del Comune di Milano per lo scudetto<br />

2012.<br />

Un tema, quello dello sport a Milano,<br />

oggetto negli ultimi mesi di aspre<br />

polemiche, in particolare attorno alla<br />

struttura di Milano <strong>Sport</strong>, accusata di<br />

scarsa qualità dei servizi offerti, impraticabilità<br />

di molti impianti,<br />

bilanci in dissesto.<br />

Tanto da spingere Matteo Salvini,<br />

segretario lombardo della<br />

Lega, ad affermare proprio dalle<br />

colonne di questo giornale: “Milano<br />

<strong>Sport</strong> va chiusa”.<br />

“Non ricordo che Salvini abbia mai<br />

detto una cosa del genere durante le<br />

precedenti amministrazioni, quando<br />

in Giunta c’era anche la Lega. Non<br />

dimentichiamo che Milano <strong>Sport</strong> è<br />

nata proprio con l’amministrazione<br />

Albertini…”.<br />

“Al contrario” continua Fanzago<br />

“credo che la Giunta Pisapia abbia<br />

finalmente iniziato quel percorso<br />

indispensabile per portare Milano<br />

<strong>Sport</strong> ad essere quello che deve essere:<br />

una società che non abbia come mission<br />

principale quella di fare degli<br />

utli ma semmai di promuovere lo<br />

sport di base. Ha modificato le<br />

strategie, rinnovato la dirigenza,<br />

adesso è giusto concedergli<br />

anche una prova”.<br />

L’esito delle elezioni regionali potrebbe<br />

portare novità in questo senso?<br />

“Detto che sono state un sorpresa, per i<br />

sondaggisti ma anche per la gente” afferma<br />

“mi sembra che fin dall’inizio ci sia<br />

stato un certo smarcamento, anche nelle<br />

dichiarazioni, rispetto alla precedente<br />

gestione. Lo sport? Certo, Antonio Rossi,<br />

indicato come futuro Assessore allo sport, è<br />

un nome di assoluto prestigio per tutto lo<br />

sport italiano. Ma non sempre i grandi atleti<br />

sono stati anche bravi amministratori.<br />

Vedremo”.<br />

Assessora Bisconti-<strong>Quanta</strong>: gli incontri<br />

e gli inviti per affrontare assieme<br />

i temi dello sport milanese non<br />

hanno avuto seguito. Davvero un ‘matrimonio’<br />

impossibile?<br />

“Mi auguro di no. Né le amministrazioni<br />

comunali né i privati possono pensare di<br />

lavorare ognuno per conto proprio. È necessario<br />

attivare tutte le possibili sinergie,<br />

lavorando in sintonia e superando quelle<br />

che possono essere state le incomprensioni<br />

del passato”.<br />

(Prendiamo nota delle dichiarazioni del<br />

dottor Fanzago a cui diamo comunque atto<br />

di essersi reso disponibile per rispondere<br />

alle nostre domande. Resta però la profonda<br />

convinzione – in disaccordo con quanto<br />

afferma – che ben difficilmente cambierà<br />

qualcosa nella politica di Milano <strong>Sport</strong> e,<br />

soprattutto, che non è rifiutando a priori il<br />

dialogo che si può pensare di costruire un<br />

proficuo rapporto tra pubblico e privato.<br />

D.C.)


È TEmPO DI RIFIORIRE<br />

La dietologa del Poliambulatorio <strong>Quanta</strong> Fisiomed, ci dà qualche<br />

consiglio pensando all’arrivo della primavera<br />

di SARA BLANCATO*<br />

La primavera è alle porte, l’entusiasmo<br />

per la nuova stagione ricca di<br />

colori, passioni, iniziative e vitalità si<br />

affaccia e ci invita a sognare e desiderare<br />

bellezza, leggerezza e spensieratezza,<br />

(dai più giovani ai senior), una fantastica<br />

miscela di sensazioni che ci rimandano<br />

al sentimento di gioia e all’intraprendenza.<br />

La natura durante la stagione primaverile<br />

si anima di straordinarie evoluzioni<br />

e strategie di rinnova-<br />

mento, raggiungendo<br />

così il top della bellezza<br />

con l’arrivo dell’estate.<br />

Pensiamoci… tutto ciò<br />

ha dell’incredibile, anche<br />

dopo un rigido inverno<br />

la flora e la fauna si risvegliano<br />

alla perfezione, anno dopo<br />

anno… ma la natura è anche dentro di<br />

noi, abbiamo quindi straordinarie opportunità<br />

di mutare, sbocciare e rifiorire<br />

dopo una stagione forse grigia, più o<br />

meno lunga e faticosa.<br />

Presso il poliambulatorio del <strong>Quanta</strong><br />

Fisiomed e con il supporto degli specialisti<br />

del benessere, trovate numerose<br />

possibilità per prendervi cura di voi,<br />

tutto in una unica struttura, oggi cosa<br />

più che mai indispensabile per ottimizzare<br />

i pochi tempi “liberi”.<br />

Qui si gode di natura, tempo e spazio<br />

per rimettersi in gioco, professionisti<br />

pronti ad allenare il meglio ed il bello<br />

di voi, forse quelle facoltà ed abilità che<br />

avete abbandonato da tempo.<br />

Giocare in squadra e sfidare se stessi<br />

con fiducia è da sempre la formula vincente<br />

per il successo!<br />

Occuparsi della propria salute è inoltre<br />

un atto etico e morale, si passa dalla<br />

mente al corpo inteso come “involucro”<br />

ma soprattutto, come una fantastica<br />

sinfonia di strumenti (i nostri organi)<br />

che suonano musiche appassionanti,<br />

“Visualizzate il<br />

vostro desiderio,<br />

siate ambiziosi!”<br />

grazie al loro grande equilibrio interno,<br />

che però ha necessità di amore e gentilezza<br />

per dare il meglio.<br />

Il mio ruolo di professionista della salute<br />

tramite la nutrizione è proprio quello<br />

di scoprire insieme ad ognuno di voi<br />

il “fertilizzante” migliore, quello che vi<br />

farà vincere la sfida personale.<br />

La filosofia ci insegna che “l’uomo è ciò<br />

che mangia” –Feuerbach 1862–, pertanto<br />

diamo il giusto valore a ciò che<br />

quotidianamen-<br />

te (e più volte al<br />

giorno) introduciamo<br />

nel corpo,<br />

trattiamo i nostri organi<br />

con la saggezza di cui<br />

tutti siamo dotati e credetemi,<br />

resterete sorpresi<br />

osservando i fantastici benefici ad effetto<br />

“boomerang” sulla vostra personalità,<br />

relazioni, professione, nella pratica<br />

sportiva, intellettuale, sociale, ecc.<br />

E allora…<br />

1) Visualizzate il vostro desiderio, siate<br />

ambiziosi!<br />

2) Procuratevi la vostra migliore foto/<br />

immagine, quella che più vi stimola ad<br />

autorealizzarvi.<br />

3) Abbandonate diete stravaganti, “alla<br />

moda”, dite addio alle dicerie e differenziatevi.<br />

4) Rispettatevi, chiedetevi cosa realmente<br />

vi farà stare bene, ognuno di voi<br />

sarà l’artista della propria scultura.<br />

5) Pensate al vostro progetto di fioritura<br />

come alla vostra più grande passione…<br />

regalatevi la stessa generosità, pazienza<br />

e determinazione, fatelo con amore.<br />

Unite questi ingredienti, conditeli con<br />

coraggio ed ottimismo, scovate i vostri<br />

alleati e conquisterete il vostro migliore<br />

desiderio per la nuova stagione, sarete<br />

fieri di voi!<br />

* Dietologa presso <strong>Quanta</strong> Fisiomed<br />

31<br />

<strong>QVN</strong><br />

SALUTE


TURISMO<br />

32<br />

<strong>QVN</strong><br />

TEMPO LIBERO<br />

GARIBALDI DISSE:<br />

‘OBBEDISCO’<br />

A pochi minuti dal turismo di massa del<br />

Garda, una valle segreta racchiude secoli di<br />

storia attorno alle rive del suo splendido lago<br />

di DARIO COLOmBO<br />

effetto è quello del magico arma-<br />

L’ dio de ‘Le cronache di Narnjia’ o<br />

del binario 9 ¾ della mitica stazione di<br />

King’s Cross in Harry Potter. S’ imbocca<br />

il tunnel lasciandosi alle spalle il frastuono<br />

delle spiagge di Riva del Garda,<br />

gli schiamazzi dei pub affollati da turisti<br />

tedeschi con le loro enormi caraffe di<br />

birra, versione lacustre della riviera romagnola,<br />

e si sbuca dopo pochi minuti<br />

in una gola tagliata tra i monti dove l’unico<br />

rumore è quello del torrente Ponale<br />

che con salti ripidissimi porta le sue<br />

acque dentro quelle del Garda.<br />

Pochi tornanti tra le ripide pareti ricoperte<br />

di boschi fittissimi e ci si ritrova<br />

sulle rive del lago di Ledro, il cuore<br />

dell’omonima valle, incastonato tra le<br />

ultime propaggini dell’Adamello e le<br />

prealpi lombarde, estremo lembo meridionale<br />

del Trentino a cavallo tra la valle<br />

del Sarca e quella del Chiese.<br />

Il Garda con le sue tentazioni e il suo<br />

turismo di massa sembra lontano anni<br />

luce; e così pure la mondana Campiglio<br />

che, dall’altro versante dello spartiacque,<br />

pure non è lontana.<br />

‘Scoperta’ dal turismo solo nella seconda<br />

metà dell’800, quando una strada per<br />

quei tempi avveniristica la collegò per la<br />

prima volta a Riva del Garda, portando<br />

sulle rive del suo lago personaggi come<br />

Nietsche, Kafka, Arrigo Boito, la Val di<br />

Ledro conserva ancor oggi quel tratto<br />

distintivo di ‘riservatezza’ e tranquillità<br />

che la rendono meta favorita di chi è<br />

alla ricerca di montagna tranquilla, ambiente<br />

integro, opportunità diverse per<br />

praticare sport, ripercorrere il cammino<br />

della storia. Proprio la storia, infatti,<br />

offre in questa valle un concentrato<br />

di emozioni e di percorsi che è difficile<br />

trovare in altre parti del paese.<br />

S’inizia appena giunti a ridosso del lago<br />

con le palafitte dell’età del bronzo, le cui<br />

tracce sono ancora visibili a ridosso del<br />

bellissimo museo e della ricostruzione<br />

del villaggio palafitticolo poco fuori l’abitato<br />

di Molina.<br />

Si prosegue poi con il colle ossario di<br />

Bezzecca dove nel 1866 Garibaldi pronunciò<br />

il celebre ‘Obbedisco’ che pose<br />

fine di fatto all’avanzata garibaldina<br />

verso Trento e alla Terza Guerra d’Indipendenza.<br />

Anche qui un museo garibaldino<br />

espone i cimeli della battaglia ed il<br />

telegramma con cui Garibaldi arrestava<br />

la sua marcia.<br />

A pochi metri dall’ossario garibaldino,<br />

nel pieno centro del paese, i resti delle<br />

trincee e dei camminamenti italiani<br />

della Prima Guerra Mondiale, di cui si<br />

possono poi trovare tracce un po’ dovunque<br />

sui crinali dei monti ledrensi,<br />

tra il ’15 ed il ’18 linea estrema del<br />

fronte austriaco (a quell’epoca, non dimentichiamolo,<br />

il Trentino e con esso la<br />

Val di Ledro facevano parte dell’Impero<br />

Austroungarico).<br />

Storia, dunque, ma anche infinite possibilità<br />

di sport con decine di sentieri per<br />

gli appassionati di mountain bike, piste<br />

da fondo durante la stagione invernale,<br />

vela per tutti i gusti sulle acque del lago<br />

che – nonostante le ridotte dimensioni<br />

– per le sue caratteristiche è da anni<br />

campo di regata per match race mondiali<br />

ed europei, nonché sede d’allenamento<br />

per molti equipaggi di America’s<br />

Cup.<br />

L’epoca asburgica e l’esodo dei valligiani<br />

in Boemia durante la prima guerra<br />

mondiale ha poi lasciato gustose eredità<br />

anche nella cucina ledrense, che offre in<br />

molti ristoranti della valle alcuni piatti<br />

tipici di quel tempo.<br />

Info: www.vallediledro.com<br />

Dove dormire<br />

ALBERGO mEZZOLAGO<br />

Tel. 0464-508181<br />

info@hotelmezzolago.it<br />

Camere: 37<br />

Prezzo medio: €45<br />

HOTEL ADRIANA<br />

Tel. 0464-591184<br />

www. hotel -adriana.it<br />

Camere: 40<br />

Prezzo medio: €49<br />

B&B CA’ mEA DINA<br />

Tel. 0464-592117<br />

www. cameadina.com<br />

Camere: 7<br />

Prezzo medio: €34-39<br />

Dove mangiare<br />

BAITA S.LUCIA<br />

Tel.0464-591290<br />

www.baitasantalucia.it<br />

Cucina tipica trentina<br />

Prezzo medio:€35<br />

IL PIATTO: GNOCCHI BOEmI<br />

Gnocchi di pasta lievitata serviti in genere quale<br />

contorno di spezzatini e brasati. Possono diventare<br />

piatto unico quando nella lavorazione dell’impasto<br />

s’inserisce al cuore una prugna blu snocciolata<br />

oppure confettura dello stesso frutto.<br />

In questo caso vengono serviti accompagnati da<br />

una generosa quantità di zucchero semolato misto a<br />

cannella e bagnati con burro fuso.


WImBLEDON<br />

DOCET<br />

Le vecchie racchette di legno sono ormai<br />

diventate oggetto di culto per i collezionisti.<br />

E le case d’asta scoprono il tennis.<br />

imprimatur ufficiale è arrivato<br />

L’ solo nel 1995 quando Christie’s,<br />

a Londra, ha organizzato la prima vera<br />

grande asta interamente dedicata al<br />

tennis. Fino a quel momento il collezionismo<br />

di attrezzi, cimeli, gadgets e<br />

autografi legati al mondo del tennis era<br />

riservato ad una cerchia di appassionati<br />

non proprio esigua ma nemmeno così<br />

ampia e ‘spending’ da giustificare addirittura<br />

un’asta di Christie’s.<br />

Adesso invece è diventato – come si<br />

dice in gergo – un ‘hot spot’, dietro a<br />

golf e baseball ovviamente, anche se le<br />

sue quotazioni non hanno ancora raggiunto<br />

quelle vertiginose di una mazza<br />

di Babe Ruth o di un ferro del leggendario<br />

Jack Nicklaus.<br />

Oggetto numero uno dei desideri sono<br />

ovviamente le racchette, in particolare<br />

quelle in legno di fine Ottocento e, più<br />

in generale, quelle costruite fino all’avvento<br />

della graphite e di tutti gli altri<br />

compositi moderni.<br />

Quanto possono valere? Se una Spalding<br />

in legno degli anni Venti non supera<br />

i 400 euro, un cofanetto con due<br />

racchette ed il set di palline di fine Ot-<br />

tocento è stato di recente aggiudicato<br />

per 20mila dollari.<br />

Più abbordabili ovviamente le palline:<br />

ma se per esempio si cercasse una ‘Victory<br />

ball’, la palla da tennis prodotta subito<br />

dopo la fine della guerra, bisogna<br />

sser pronti a sborsare anche 200 euro.<br />

Naturalmente la grande diffusione del<br />

tennis ha avuto nel corso dei secoli l’effetto<br />

di dar vita alla produzione di decine<br />

di articoli anche curiosi che oggi<br />

fanno la fortuna (o la dannazione) dei<br />

collezionisti. Un esempio? Vi siete mai<br />

chiesti come facevano le nostre nonne<br />

a giocare con quelle gonne lunghe fino<br />

ai piedi? Semplice: avevano ideato una<br />

cordicella, fissata ad un’estremità della<br />

gonna e legata con un gancio in vita,<br />

che permetteva loro di ‘regolare’ a piacimento<br />

l’altezza del vestito e concedersi<br />

un po’ più di libertà. E dunque, se doveste<br />

trovare nei bauli di casa uno di questi<br />

ganci, almeno 250 euro sul mercato<br />

dei collezionisti li potete spuntare.<br />

Un programma ufficiale di Wimbledon<br />

del 1948 con poco più di 40 euro può<br />

diventare vostro, mentre quasi il doppio<br />

ne servono per accaparrarsi uno degli<br />

oggetti di culto più ricercati, ovvero gli<br />

asciugamani dei giocatori.<br />

Naturalmente si parla di oggetti non<br />

autografati. Perché se per caso compare<br />

lo scarabocchio di un campione tutto<br />

cambia. Di recente il cartellino (Wimbledon<br />

2004) con la firma di Federer è<br />

‘andato via’ per 200 euro, mentre una<br />

lettera autografa del leggendario Big<br />

Bill Tilden era fino a pochi giorni orsono<br />

in vendita sul sito www.theoldesportshoppe.com<br />

a 500 dollari. Ma c’è<br />

rimasta poco.<br />

UN AIUTO DAL WEB<br />

Tanti i siti che trattano l’argomento<br />

memorabilia di tennis, ovviamente tutti<br />

in lingua inglese. Tra i più frequentati:<br />

tenniscollectors.org<br />

tennisantiqus.com<br />

tennisboutique.com<br />

woodtennis.com<br />

antiquetennis.com<br />

theoldesportshoppe.com<br />

Naturalmente senza dimenticare il ‘solito’<br />

Ebay…<br />

D.C.<br />

33<br />

<strong>QVN</strong><br />

COLLEzIONISMO


AREA BIMBI<br />

34<br />

<strong>QVN</strong><br />

TRAVELLING TO SUmmER CAmPS<br />

Cari bambini, Matteo si è iscritto ai Camp e il suo sport preferito è il tiro con l’arco...<br />

di GIULIA GORGOGLIONE<br />

Summer is coming and <strong>Quanta</strong>land summer<br />

camps are about to start! Matteo is enthusiastic,<br />

as he knows he will be playing all the<br />

sports he learnt, such as tennis - swimming<br />

- beach volley and hockey! But he is very<br />

TArgeT<br />

ArroW<br />

BoW<br />

curious because he has heard about a particular<br />

sport: archery! What do you need to<br />

become a good archer? A bow and arrows<br />

and a great concentration...load...release...<br />

and hit the target!<br />

Archer


LETTERE AL DIRETTORE<br />

INCREDIBILE INTERVISTA A SALVINI<br />

“Sono un attento lettore di <strong>QVN</strong> che trovo interessante e talvolta molto<br />

combattivo soprattutto sul tema dello sport e degli impianti sportivi<br />

milanesi...<br />

...Però, è proprio sull’onestà intellettuale che state facendo una figura<br />

abbastanza pietosa. Vedete, la spiacevole sensazione che voi foste orientati<br />

a destra la avevo già da un po’, ed è diventata certezza dopo l’imbarazzante<br />

intervista a Matteo Salvini sul numero di Gennaio/Marzo.<br />

Perché imbarazzante?<br />

Innanzitutto perché vi profondete in esagerate smancerie nei confronti<br />

di un politico navigato che, lo dite voi stessi, è ormai in circolazione da<br />

una ventina d’anni. Quindi costui è uno di coloro che ha contribuito<br />

attivamente alla devastazione sociale, morale e politica di Milano e della<br />

Lombardia, non per niente stiamo parlando di un ignorante che ricordiamo<br />

principalmente per le sue allucinanti gaffe, tipo i cori contro i<br />

Napoletani con boccale di birra in mano alle feste di Pontida (per quanto<br />

riguarda l’ignoranza gustatevi questo splendido filmatino che dimostra<br />

come il nostro non conosca il signficato dell’espressione latina “casus belli”,<br />

un piccolo capolavoro (Valerio inserisce un link ad un video NDR)...<br />

...Vorrei quindi sapere dov’era in tutti questi anni il milanese doc che<br />

si indigna “se vede gettare un pacchetto di sigarette per terra”. L’uomo<br />

che ha combattuto tante battaglie in primissima linea, dov’era quando<br />

Albertini giocava a fare il finanziere d’assalto, sperperando soldi pubblici<br />

con i derivati? E dov’era quando le passate amministrazioni di<br />

centro-destra creavano il colossale buco di bilancio a cui ora Pisapia sta<br />

Gent.mo Signor Valerio,<br />

abbiamo ricevuto e letto con grande attenzione la sua mail di commento<br />

all’intervista con Matteo Salvini pubblicata sul precedente numero di<br />

<strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong> News.<br />

Intervista da cui poi Lei è partito per considerazioni più ampie e generalizzate<br />

sull’atteggiamento del giornale nei confronti della Giunta<br />

Pisapia e, a scendere, sulla ‘colorazione’ politica del Gruppo <strong>Quanta</strong> nel<br />

suo insieme.<br />

Non credo interessi né a Lei né a noi scendere nei dettagli di questo o<br />

quel pezzo apparsi sulla stampa, né di questo o quel sondaggio, di cui in<br />

questi tempi forse si abusa.<br />

Le invieremo alcuni recenti numeri dello stesso <strong>QVN</strong> dove – come<br />

si suol dire – ‘carta canta’. E, da attento lettore quale Lei è, credo non<br />

ci metterà molto a rendersi conto di come nei confronti della passata<br />

Giunta di destra non si sia certo stati teneri, né nei confronti del Sindaco<br />

Moratti né dell’allora Assessore allo <strong>Sport</strong> Alan Rizzi. Scatenando anzi,<br />

da parte di quest’ultimo, una serie di polemiche risposte che sono proprio<br />

lì a dimostrare come i nostri attacchi avessero colto nel segno.<br />

E ancora: appena insediata la Giunta Pisapia (v. n°59) il nostro atteggiamento<br />

è stato di fiducioso incoraggiamento ad intraprendere quelle<br />

riforme e quelle iniziative su cui proprio la Giunta precedente aveva<br />

fallito, soprattutto nell’ambito del lavoro e dello sport, che è quello che a<br />

noi sta a cuore.<br />

faticosamente cercando di mettere qualche toppa? Oppure quando Albertini<br />

e Moratti sforacchiavano il sottosuolo di Milano per portare avanti<br />

l’insensato piano-parcheggi (il teatro Smeraldo ringrazia, la voragine<br />

aperta nello spazio antistante lo ha portato praticamente alla chiusura)?<br />

Ma poi, dico io, l’intervista è una lamentazione continua sul fatto che a<br />

Milano non si fa niente per lo sport eccetera eccetera eccetera. Sacramento,<br />

il centro-destra ha governato ininterrottamente dal 1993 al 2011!!!!<br />

Se Salvini e i suoi accoliti avessero sfoderato un 20% della grinta che<br />

lui mostra nell’intervista ci troveremmo un sistema sportivo con i controfiocchi!<br />

Non sarebbe stato meglio chiedergli qualcosa sul bilancio di<br />

diciotto anni (18) di governo forzitaliota/leghista?<br />

...Ma piuttosto l’intervista fatela al capogruppo della Lega in regione,<br />

quello Stefano Galli (citato nell’articolo di cui sopra) che ha rifiutato<br />

30.000 euro di tangenti e ha denunciato tutto alla magistratura. Oppure<br />

provate a sentire l’ex leghista Alessandro Cè, fatto fuori dai suoi superiori<br />

perché aveva cercato di contrastare il sistema formigoniano nella<br />

sanità lombarda.<br />

Vede, signor Dario Colombo, voi avete tutto il diritto di essere schieratissimi<br />

a destra e di difendere i vostri beniamini, siamo in un paese libero<br />

e ognuno può sostenere le idee che vuole. Ma per favore, non scrivete cose<br />

del tipo “senza volerci attribuire colorazioni e passioni politiche che non<br />

appartengono alla filosofia <strong>Quanta</strong>”, perché non fate altro che offendere<br />

l’intelligenza dei cittadini/elettori svegli e informati...”<br />

Cordiali saluti,<br />

Valerio.<br />

Possiamo onestamente dire che la rotta sia stata invertita, al di là e al di<br />

sopra di sondaggi e interviste? Francamente no. Da qui il nostro disappunto<br />

(che è anche delusione), da qui il nostro atteggiamento critico che<br />

è esattamente coerente con quello espresso verso la precedente gestione.<br />

Insomma, la sua accusa di ‘manifesta destrosità’ ci sembra francamente<br />

fuori luogo e ingiustificata, fermo restando che poi all’interno del Gruppo<br />

ognuno ha il diritto di avere le propri e idee, come è giusto che sia. Ma<br />

anche il fatto che uno dei nostri dirigenti più in vista, Toni Cappellari,<br />

sia stato candidato nelle liste del PD nelle precedenti elezioni regionali<br />

dovrebbe farLe capire come, male che vada, quello di <strong>Quanta</strong> sia un coro<br />

a più voci.<br />

Infine l’intervista a Salvini. Detto che il tono non voleva né doveva<br />

essere quello dell’intervista ‘politica’, ma semmai quello della chiacchierata<br />

‘tra milanesi’, anche qui un piccolo dettaglio: è stato l’unico, tra<br />

destra e sinistra, a rendersi a suo tempo disponibile per un confronto sui<br />

temi che a noi stanno a cuore. Qualcosa vorrà pur dire, anche a sinistra.<br />

Chiudo ringraziandoLa comunque per l’attenzione con cui segue il<br />

nostro giornale e la disponibilità a pubblicare i passi più significativi<br />

della Sua lettera .<br />

35<br />

<strong>QVN</strong><br />

LETTERE AL <strong>QVN</strong>


M A R z O A p R I L E M A g g I O g I U g N O<br />

AGENDA<br />

36<br />

<strong>QVN</strong><br />

BEACH VOLLEY<br />

Marzo - Maggio <strong>2013</strong> - Milano Beach Volley Mikasa Winter Circuit<br />

Continua il circuito invernale di beach volley organizzato da Mikasa<br />

e promosso da Fipav Lombardia e Fipav Milano in collaborazione<br />

con Beach Volley Marconi, PalaUno, <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong> e Centro<br />

Pavesi Fipav.<br />

Due tappe separano i parteciapnti dal Master finale di maggio.<br />

Ecco i prossimi appuntamenti all’interno dei palazzetti ufficiali<br />

TENNIS<br />

I prossimi appuntamenti da marzo a giugno<br />

PER GLI AmANTI DEL TENNIS UN RICCO TRImESTRE DI APPUNTAmENTI AL<br />

QUANTA VILLAGE E PER I FREQUENTATORI DELLA SCUOLA TENNIS.<br />

16/17 mARZO<br />

NAKE SPORT JUNIOR TOUR-RODEO FIT UNDER 10/12/14/16, m+F<br />

DAL 7 APRILE<br />

COmPETIZIONE A SQUADRE FIT SERIE C: m+F; SERIE D: m+F;<br />

OVER 45: m.<br />

14 APRILE, CAmP IN FESTA<br />

LA SCUOLA TENNIS PRESENTA LE STRUTTURE, I CORSI TENNIS E AGONISTICI<br />

FITNESS<br />

Il tabellone dei corsi<br />

LUNEDÌ<br />

10.00-11.00: Soft gym, Nadia (sala 1)<br />

11.00–12.00: Soft gym, Nadia<br />

(sala 1)<br />

12.45–13.30 Acquagym, Maria Elena<br />

(piscina)<br />

18.00-18.30: Gag, Alessia (sala1)<br />

18.30-19.00: Upper body, Alessia<br />

(sala1)<br />

19.30-2015: Acquagym, Letizia<br />

(piscina)<br />

19.00-20.00: Spinning, Davide<br />

(sala2)<br />

20.00-21.00: Aeroboxe, Alessia<br />

(sala2)<br />

MARTEDÌ<br />

10.00-11.00: Total body, Annalisa<br />

(sala1)<br />

11.00-11.30: Stretching, Annalisa<br />

(sala1)<br />

13.00-14.00: Gag, Annalisa (sala1)<br />

15.00-15.45: Acquagym, Letizia<br />

(piscina)<br />

18.00-18.30: Upper body, Manuela/<br />

Sonia (sala1)<br />

18.30-19.15: Gag*, Manuela/Sonia<br />

(sala1)<br />

19.15-20.15: Total body, Manuela/<br />

Sonia (sala1)<br />

19.45-20.30: Acquagym, Ilenya<br />

(piscina)<br />

20.15-21.15: Ventre princ, Giulia<br />

(sala1)<br />

21.15-22.15: Ventre avanzato, Giulia<br />

(sala1)<br />

MERCOLEDÌ<br />

10.30-11.30: Fitbellydance, Giulia<br />

(sala1)<br />

11.00-11.45: Acquagym, Maria Elena<br />

(piscina)<br />

12.00-14.00: Pilates, Maria Elena<br />

(sala1)<br />

13.00-14.00: Pilates, Maria Elena<br />

(sala1)<br />

18.00-18.30: Gambe e glutei, Camilla<br />

(sala1)<br />

18.30-19.00: Abs, Camilla (sala1)<br />

19.00-20.00: Fun&tone, Camilla<br />

(sala1)<br />

della Federazione Italiana Pallavolo:<br />

TERZA TAPPA - 17 mARZO (FEmmINILE); 7 APRILE (mASCHILE)<br />

QUARTA TAPPA - 21 APRILE (FEmmINILE); 5 mAGGIO (mASCHILE)<br />

mAGGIO - mASTER FINALE<br />

SEGUI IL GRUPPO SU FACEBOOK “BEACH VOLLEY AL QUANTA VILLAGE”<br />

<strong>2013</strong>/14, GLI OPEN TENNIS DELLA PROSSImA STAGIONE, I CAmP SPECIALISTI-<br />

CI (PER CHI S’ISCRIVE AL mOmENTO CI SARà IL 10% DI SCONTO). ISCRIZIONI<br />

APERTE ANCHE PER I CAmP FUORI PORTA A ORTISEI (PER RAGAZZI) E PALmA<br />

DI mAIORCA (PER ADULTI) ORGANIZZZATI DALLA SCUOLA TENNIS DI QUANTA<br />

VILLAGE.<br />

DALL’11AL19 mAGGIO<br />

QUANTA TROPHY. TORNEO UNDER 10/12/14/16, m+F<br />

25 mAGGIO<br />

TONEO DI FINE ANNO DELLA SCUOLA TENNIS<br />

19.00-19.45: Acquagym, Paola<br />

(piscina)<br />

20.00-21.00: Matwork pilates, Paola<br />

(sala1)<br />

GIOVEDÌ<br />

10.00-11.00: Soft gym, Maria Elena<br />

(sala1)<br />

11.00-12.00: Soft Gym, Maria Elena<br />

(sala1)<br />

13.00-13.45: Acquagym, Letizia<br />

(piscina)<br />

18.00-18.30: Addominali, Alessandro<br />

(sala1)<br />

18.30-19.00: Zumba, Alessandro<br />

(sala1)<br />

19.30-20.00: Beauty stretch, Alessandro<br />

(sala1)<br />

19.30-20.15: Acquagym, Letizia<br />

(piscina)<br />

19.00-20.00: Spinning, Davide<br />

(sala2)<br />

20.00-21.00: Aeroboxe, Federica<br />

(sala2)<br />

20.00-21.00: Ventre int, Giulia<br />

(sala1)<br />

21.00-22.00: Ventre avanzato, Giulia<br />

(sala1)<br />

21.00-22.00: Ventre coreografico,<br />

Maya (sala2)<br />

VENERDÌ<br />

10.00-11.00: Tris, Annalisa (sala1)<br />

11.00-11.30: Stretching, Annalisa<br />

(sala1)<br />

13.00-14.00: Fun&tone, Annalisa<br />

(sala1)<br />

15.00-15.45: Acquagym, Giovanni<br />

(piscina)<br />

18.00-18.30: Upper body, Giovanni<br />

(sala1)<br />

18.39-19.30: Super gag, Giovanni<br />

(sala1)<br />

19.30-20.30: Matwork pilates, Paola<br />

(sala1)<br />

SABATO<br />

10.30-11.30: Cavallo di battaglia,<br />

rotazione (sala1)<br />

11.30-12.30: Gas, rotazione<br />

(sala1)


M A R z O A p R I L E M A g g I O g I U g N O<br />

HOCKEY: LE PARTITE<br />

AL QUANTA VILLAGE<br />

Dopo la giornata di pausa generale (sabato 9 marzo),<br />

questi i prossimi appuntamenti che vedranno protagonista<br />

la squadra del <strong>Village</strong> nelle ultime due giornate<br />

di campionato prima dei play off:<br />

SABATO 16 mARZO <strong>2013</strong>, ORE 19.00<br />

mILANO QUANTA VS BAD BOARS mOLINESE<br />

SABATO 23 mARZO <strong>2013</strong>, ORE 21.00 (DIRETTA TELEVISIVA)<br />

GHOSTS PADOVA VS mILANO QUANTA<br />

SEGUIRANNO LE SEmIFINALI<br />

IN CASA GIOCHEREmO IL 6,16 APRILE, EVENTUALmENTE IL<br />

23 - FUORI CASA IL 13 E IL 20.<br />

FINALI<br />

30 APRILE, 4, 7, 11 E 14 mAGGIO.<br />

CORSI<br />

AL BRITISH<br />

INSTITUTES<br />

British Institutes<br />

Sede di Milano-Affori<br />

(<strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>)<br />

Via Assietta, 19 -20161 Milano<br />

02.540<strong>65</strong>454<br />

milano3@britischinstitutes.it<br />

EVENTI FORmATO<br />

FAmIGLIA!<br />

TUTTI I SABATO<br />

JUNIOR CLUB<br />

cena con animazione per i più piccoli<br />

31 mARZO<br />

PRANZO DI PASQUA<br />

14 APRILE<br />

CAmP IN FESTA<br />

12 mAGGIO<br />

FESTA DELLA mAmmA<br />

25 mAGGIO<br />

mAmmACHEBLOG<br />

DA <strong>GIUGNO</strong><br />

APERImPINETA<br />

Per Info e Prenotazioni:<br />

tel. 02 83387231<br />

02.66200285<br />

e-mail:<br />

eventi@quantavillage.com<br />

ristorante@quantavillage.com<br />

37<br />

<strong>QVN</strong><br />

AGENDA


38<br />

<strong>QVN</strong><br />

C O N T A T T I<br />

TENNIS<br />

Manuela Zoni<br />

339 1147069<br />

tennis@quantavillage.com<br />

CALCIO<br />

BEACH VOLLEY<br />

PATTINAGGIO<br />

HOCKEY<br />

Marco Uda<br />

02 83387564<br />

muda@quantavillage.com<br />

hockey@quantavillage.com<br />

PISCINA<br />

CORSI DIVING<br />

AGONISmO NUOTO<br />

Cristina Maggi<br />

02 66216167<br />

piscina@quantavillage.com<br />

AREA FITNESS<br />

BALLO<br />

Cristina Maggi<br />

02 66216167<br />

cmaggi@quantavillage.com<br />

RUNNING<br />

Reception<br />

02 6621611<br />

running@quantavillage.com<br />

USCITE DIDATTICHE<br />

Marco Uda<br />

02 83387564<br />

muda@quantavillage.com<br />

JUNIOR CLUB<br />

Silvia Ghisio<br />

02 83387231<br />

eventi@quantavillage.com<br />

CAmP<br />

Reception<br />

02 6621611<br />

info@quantavillage.com<br />

STUDIO mEDICO<br />

E<strong>nr</strong>ico Pozzi<br />

tel. 02 395<strong>65</strong>590<br />

02 395<strong>65</strong>589<br />

fax. 0283387812<br />

info@quantafisiomed.com<br />

PUBBLICITà E<br />

SPONSORIZZAZIONI<br />

Antonio Cappellari<br />

02 83387427<br />

acappellari@quanta.com<br />

EVENTI AZIENDALI<br />

CONGRESSUALI<br />

E PRIVATI<br />

Silvia Ghisio<br />

02 83387231<br />

eventi@quantavillage.com<br />

RISTORANTE<br />

PIZZERIA<br />

APERTURA DA LUN A SAB<br />

12,30 - 14,30 E 19,30 - 23,00<br />

DOMENICA 12,30 - 14,30<br />

02 66200285<br />

ristorante@quantavillage.com<br />

QUANTA AGENZIA<br />

PER IL LAVORO<br />

09,00-18,00<br />

02 8330191<br />

milano@quanta.com<br />

CORSI QUANTA<br />

RISORSE UmANE<br />

09,00-18,00<br />

02 540<strong>65</strong>439<br />

corsidiformazione@quanta.com<br />

CORSI BRITISH<br />

INSTITUTES<br />

09,00-18,00<br />

Giulia Gorgoglione<br />

02 540<strong>65</strong>438<br />

milano3@britishinstitutes.it<br />

ORARI DI<br />

APERTURA<br />

DEL CENTRO<br />

DA LUNEDÌ A SABATO<br />

08,00-24,00<br />

DOMENICA<br />

08,00-20,00<br />

CHIUSURA NELLE<br />

GIORNATE DI FESTIVITÀ<br />

NAZIONALE<br />

ORARI DI<br />

APERTURA<br />

RECEPTION<br />

DA LUNEDÌ A VENERDÌ<br />

10,00-20,00<br />

SABATO<br />

09,00-18,00<br />

DOMENICA<br />

10,00-13,00<br />

2012<br />

02 6621611<br />

info@quantavillage.com<br />

Prenotazioni dei Campi<br />

da Tennis, Calcetto,<br />

Beach Volley<br />

tramite servizio<br />

Quant@-commerce<br />

www.quantavillage.com<br />

<strong>65</strong><br />

Marzo - Giugno<br />

<strong>2013</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Dario Colombo<br />

direttore@qvnews.it<br />

SEGRETERIA<br />

Monica Lagomanzini<br />

segreteria@qvnews.it<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Umberto Quintavalle,<br />

Toni Cappellari, Werther Pedrazzi,<br />

Federica Moschiano, Giulia Gorgoglione,<br />

Marco Cattelan.<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Creature Milano 19<br />

Matteo Guerra<br />

ART DIRECTOR<br />

Pietro Galeoto<br />

CHIUSO IN REDAZIONE<br />

il 4 marzo <strong>2013</strong><br />

LA TIRATURA DI QUESTO NUmERO<br />

13.500 copie<br />

STAmPA<br />

RDS WEBPRINTING Srl<br />

<strong>QVN</strong> - QUANTA VILLAgE NEWS<br />

EDITORE: HCM<br />

Via Assietta 19 - 20161 Milano<br />

02 6621611<br />

info@qvnews.it<br />

Pubblicazione trimestrale<br />

registrata presso<br />

il Tribunale di Milano<br />

N° 267 del 13 Aprile 2004


[ ]<br />

- somministrazione<br />

- ricerca e selezione<br />

- gestione amministrativa del personale<br />

- formazione<br />

- outplacement<br />

www.quanta.com<br />

t. 02 833871

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