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QVN nr. 65 MARZO GIUGNO 2013 - Quanta Sport Village

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mILANO DA RICORDARE<br />

rebbero, infatti, anche la “classifica generale”<br />

cittadina tra Milano e Torino. Problemi<br />

che non sussistono nel basket, dove Milano<br />

con 33 scudetti vinti (Olimpia 25, Assi 6,<br />

Internazionale Milano 1, SEF Costanza<br />

Milano 1, quest’ultimo fu anche il primo<br />

assegnato in Italia nel 1921) raddoppia sulla<br />

seconda, Bologna ferma a quota 17 (Virtus<br />

15, Fortitudo 2), seguita da Varese (10)<br />

e Siena (7). Anche se… Milano nel basket<br />

non vince dall’ormai lontano 1996… Come<br />

dire: sono più le glorie passate di quelle presenti?<br />

Sembrerebbe. Nel 2012, ad esempio,<br />

è arrivato un solo scudetto in città, nell’Hockey<br />

pista, portato dalla passione “fatta in<br />

casa” dell’Hockey Milano <strong>Quanta</strong> che nella<br />

serie di finale scudetto ha prevalso sull’Edera<br />

Trieste per 3 gare ad 1, aggiudicandosi<br />

ancor più recentemente la Coppa Italia<br />

<strong>2013</strong> battendo in finale il Cittadella.<br />

Il caso dell’Hockey su ghiaccio, per contro,<br />

testimonia del fatto che lo <strong>Sport</strong> a Milano<br />

sia purtroppo venato più dal rimpianto<br />

passato che dalle speranze future. Anche<br />

in questa disciplina così tremendamente<br />

nordica e alpina, è Milano la città più sculettato<br />

con 32 titoli vinti. Le ultime glorie<br />

risalgono all’epopea Vipers con i 5 scudetti<br />

consecutivi vinti dal 2002 al 2006, in<br />

quella che è stata una sorta di “diaspora del<br />

ghiaccio”, con i 32 scudetti vinti da ben 10<br />

società diverse (Vipers 5, Diavoli Rossoneri<br />

4, Hockey Club Milano Inter 4, Devils<br />

Milano 2, Associazione Milano Disco<br />

ghiaccio 2, Diavoli Hockey Club Milano<br />

1, Associazione <strong>Sport</strong>iva Milan Hockey<br />

1, Hockey Club Milan Inter 1 e Hockey<br />

Club Saima 1), e alla nostalgia di giornate<br />

memorabili come il 2 marzo 1991 quando<br />

al Forum c’erano 11.000 tifosi a festeggiare<br />

lo scudetto vinto dal Saima contro Bolzano,<br />

si aggiungono i tormenti e le polemiche<br />

di questi giorni, conseguenti al Fatto che<br />

l’Hockey Milano Rossoblù, una delle più<br />

belle realtà sportive cittadine, sarà costretta<br />

a giocare quantomeno la prima parte dei<br />

playoff a Torino perché l’Agorà di via dei<br />

Ciclamini sarà occupato dai Campionati di<br />

pattinaggio. E Milano non offre alternativa.<br />

Come d’altra parte fino all’anno scorso il<br />

Baseball era stato costretto ad emigrare a<br />

Senago, il Baseball che potremmo considerare<br />

il paradigma delle difficoltà (logistiche)<br />

dello <strong>Sport</strong> a Milano, con la sua società<br />

più gloriosa, il Milano 1946 (8 scudetti e 2<br />

Coppe campioni) che dopo il ritorno dall’esilio<br />

a Senago gioca al Kennedy, in un capo<br />

affittato (e arato) dal calcio. Le carenze, purtroppo,<br />

sono evidenti, mentre la passione<br />

spesso rimane sotterranea. Come nel caso,<br />

sempre rimanendo al baseball, dell’ARES,<br />

la società di Elio delle Storie Tese, giocano<br />

al Saini, ma si distinguono soprattutto per<br />

un meraviglioso Progetto “Baseball nelle<br />

scuole”, oppure la non eccelsa conoscenza<br />

e considerazione per le milanesi Hot Shivers<br />

pluricampionesse universali di patti-<br />

Eppure Milano è la capitale<br />

dello <strong>Sport</strong> italiano!<br />

naggio sincronizzato. Diceva un Carissimo<br />

amico: “Milano è difficile e strana, se crei<br />

una moda allora passa lo sport, fosse anche<br />

il ping-pong in costume da bagno”. Verissimo.<br />

Anche se la malattia cronica rimane<br />

la carenza di impianti.<br />

Milano non ha un Palasport di standard<br />

europeo. Crollato nel 1985 sotto la neve<br />

(anche perché l’avevano fatto al rovescio, col<br />

tetto concavo invece che normalmente convesso),<br />

il Palazzone di San Siro non è mai<br />

più stato ricostruito. Adesso, “la dove c’era<br />

il cemento ora c’è l’erba e un bel boschetto”,<br />

una sorta di vendetta del ragazzo della via<br />

Gluck… Anche la Tensostruttura nata in<br />

supplenza del Palasport, dopo tanti cambi<br />

di nome, da PalaTrussardi a PalaVobis,<br />

PalaTucker, MazdaPalace, PalaSharp, dopo<br />

aver visto scudetti del basket, e dopo essere<br />

passata anche a moschea islamica, è in via di<br />

smantellamento (forse già smantellata). Si<br />

perdono cose ed altre non le sostituiscono.<br />

Non soltanto impianti. Milano, rispetto al<br />

passato, due eventi mondiali, la Sei Giorni<br />

di ciclismo al Vigorelli, e ancor più la leggendaria<br />

“Notturna di atletica” all’Arena.<br />

In compenso Milano è la sede dell’unico<br />

Torneo internazionale italiano di Sumo…<br />

E non è una contrapposizione ironica o<br />

peggio sarcastica, anche per rispetto di chi<br />

lo organizza totalmente a proprie spese.<br />

La sfida del futuro? Seguire i cambiamenti.<br />

Milano sta diventando una città sempre<br />

meno italiana, a primavera nei parchi cittadini<br />

si vedono sempre più ragazzi indiani,<br />

pakistani o cingalesi che giocano a cricket<br />

usando palline da tennis… Anche questo,<br />

ineluttabilmente, è futuro.<br />

In conclusione, ritornando al punto da cui<br />

si è iniziato, la memoria… Perché senza<br />

memoria non vi è consapevolezza e senza<br />

consapevolezza sono più difficili le scelte<br />

del futuro. Ecco, nella direzione di memoria<br />

e consapevolezza, qualcosa di molto<br />

bello per lo <strong>Sport</strong> a Milano è stato fatto: un<br />

libro. Solo un libro? Si, ma speciale. Titolo:<br />

Milano e i suoi campioni in un libro, appunto.<br />

Nelle intenzioni degli Autori doveva rappresentare<br />

un’ottica ribaltata, in quanto di<br />

solito prima si allestisce un Museo, poi si<br />

compila il Catalogo. Quest’opera, invece,<br />

voleva essere una guida per la costruzione di<br />

un Museo dello <strong>Sport</strong> milanese che non è<br />

(ancora) mai nato. Resta il libro. Dalla A di<br />

Alboreto (Michele, automobilismo) alla Z<br />

di Zucchi (Roby, sci nautico). Per poi ripartire<br />

dalla A di Arena Civica e terminare con<br />

la V di Velodromo Vigorelli. Pagine di storie<br />

di uomini e campioni, e di luoghi che<br />

quei campioni li hanno visti gioire e anche<br />

piangere, e che hanno tutti un solo comune<br />

denominatore: Milano, la città che li ha visti<br />

nascere o li ha adottati nel corso della loro<br />

carriera sportiva.<br />

Aneddoti e cronache incontrano titoli e<br />

vittorie delineando per ognuno di loro un<br />

profilo storico-sportivo originale.<br />

Come scrive Onorato Arisi, uno degli<br />

Autori, nella Prefazione: “Quello che<br />

avete tra le mani non è un libro, uno dei<br />

tanti dedicati allo sport, è un DOCU-<br />

MENTO. È il risultato di anni di lavoro, a<br />

più mani, di ricerche che non si sono concluse<br />

nel modo previsto: un Museo dello<br />

<strong>Sport</strong> di Milano”. Un Progetto archiviato,<br />

che si può sempre tirar fuori dal cassetto.<br />

* CORRIERE DELLA SERA<br />

13<br />

<strong>QVN</strong><br />

TRIBUNA STAMPA

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