QVN nr. 65 MARZO GIUGNO 2013 - Quanta Sport Village
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non di acquistare ma (s)vendere i propri immobili.<br />
Risultato di questa mascalzonata: il nostro <strong>Quanta</strong> <strong>Village</strong>,<br />
ammesso e non concesso che lo si volesse mettere in vendita,<br />
non è più cedibile a nessuno! Essendo poi il valore di<br />
qualunque bene determinato dal punto di incontro tra domanda<br />
ed offerta, poiché d’ora in avanti l’offerta sarà pari a<br />
zero, nel nostro prossimo Bilancio ufficiale, a voler letteralmente<br />
rispettare la Legge, noi dovremmo azzerare il valore<br />
del nostro asset da 20 milioni di Euro mal contati e quindi,<br />
come derivazione, dichiarare fallimento.<br />
Pazzesco. Inutile dire che abbiamo fatto ricorso immediatamente<br />
al TAR nei ristrettissimi tempi concessi e, se non<br />
dovesse bastare, prima di fallire, andremo sino al Consiglio<br />
di Stato. Con quale risultato finale se esiste un minimo di<br />
Giustizia? Per noi comunque enormi patemi d’animo, perdite<br />
di tempo e tanti danari (che non stampando moneta,<br />
facciamo grande fatica a poter avere a disposizione) buttati<br />
al vento per difenderci; per il Comune di Milano l’obbligo<br />
di dover sborsare alla fine importanti somme di pubblico<br />
danaro per i danni ingiustamente arrecati, per spese di giudizio,<br />
legali e via discorrendo.<br />
A margine ed a proposito di come il Comune di Milano<br />
dilapida su vasta scala il nostro danaro, sottolineo come alla<br />
follia distruttiva anticostituzionale ed illiberale appena descritta,<br />
si aggiunge anche la stupidità di questa Giunta che,<br />
come riportato dai giornali, pur avendo un buco di Bilancio<br />
<strong>2013</strong> di diverse centinaia milioni di Euro che non sa come<br />
coprire, rinuncia aprioristicamente ad incassare quegli oneri<br />
di urbanizzazione privata (diverse centinaia di migliaia<br />
di Euro) che solo la <strong>Quanta</strong> avrebbe versato alle casse del<br />
Comune per poter portare avanti l’aggressivo piano di investimenti<br />
deliberato, ma ora annullato, prima della pubblicazione<br />
di questo P.G.T.<br />
Misterioso poi come in questi contesti di gravi “stenti” il<br />
Comune di Milano possa tenere in vita quell’ ignobile carrozzone<br />
di Milano <strong>Sport</strong> S.p.A. che ha aspirato in questi ultimi<br />
12 anni, mal contati, 150 milioni di Euro di pubblico<br />
danaro per coprire le perdite di questa sciagurata S.p.A. e la<br />
sua pessima gestione.<br />
Ma ancor più misterioso come sia possibile che dopo aver<br />
proclamato per bocca della solita Assessora Bisconti e del<br />
suo “brillante” General Manager Dottor Moneta su tutte le<br />
testate milanesi che nel 2012 Milano <strong>Sport</strong> avrebbe ridotto<br />
perdite e fabbisogni finanziari da parte del Comune, come<br />
leggiamo sui giornali di questi giorni lo stesso Comune ha<br />
dovuto invece versare tra dicembre 2012 e gennaio <strong>2013</strong><br />
altri 16 milioni di Euro sempre a Milano <strong>Sport</strong> per permetterne<br />
la sopravvivenza.<br />
È tutto uno scandalo, una vergogna, che si risolverebbe facilmente<br />
con la chiusura definitiva di Milano <strong>Sport</strong> e con la<br />
restituzione da parte dell’Assessora Bisconti delle sue deleghe<br />
in materia sportiva dove proprio le mancano i fondamentali<br />
e con la nomina di qualcuno che di sport e delle sue<br />
strutture finalmente ne capisse qualcosa.<br />
7<br />
<strong>QVN</strong><br />
PENSIERI IN LIBERTà