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Ecstasy<br />
e trafficanti Avvocato Bianco<br />
israelianiattualita’<br />
tività illecite è considerata una minaccia per la sicurezza<br />
nazionale, è così il primo israeliano nella storia ad esser<br />
considerato una tale minaccia.<br />
IL 25 marzo 2003 viene estradato dalla Spagna agli Stati<br />
Uniti dove qui lo attende un “soggiorno” nel penitenziario<br />
di Brooklyn.<br />
Al processo, Tuito, rischiava dai 20 anni all’ergastolo più<br />
una pena pecuniaria di due milioni di dollari, era difeso<br />
dall’avvocato Alexi Schacht il quale sosteneva se non l’in-<br />
nocenza di Tuito quantomeno un’esagerazione da parte<br />
dell’accusa: “Il governo si comporta come se l’ecstasy fosse<br />
lo stesso della cocaina e dell’eroina”, peccato che leggen-<br />
do l’articolo di Torsten Ove sul “Post gazette” sono venuto<br />
a conoscenza che a Pittsburgh, Tuito era già conosciuto,<br />
difatti dalle indagini svolte su di lui dal 1995 a 1997 era ri-<br />
tenuto a capo di un’<strong>org</strong>anizzazione che nella sola città del<br />
Pennsylvania aveva smerciato circa 2.700 Kg. di Marijuana<br />
e una cosa come 70 Kg. di cocaina.<br />
I deliri dell’avvocato difensore continuarono come si può<br />
leggere su Haaretz, arrivando ad affermare che, “il ruolo di<br />
Tuito nel traffico d’ecstasy negli Stati Uniti era margina-<br />
le”, poco gli importava che le operazioni e i sequestri della<br />
Dea e delle polizie di mezza Europa che cooperarono per<br />
smantellare l’<strong>org</strong>anizzazione portarono a maxi sequestri,<br />
talvolta da diventare fra i più grandi mai effettuati.<br />
Evidentemente ciò non bastava e passò ad una descrizio-<br />
ne “umana” del trafficante, forse nella speranza di intene-<br />
rire il giudice, ed assicurò che il suo assistito “era un uomo<br />
molto piacevole e amichevole, ha imparato diverse lingue<br />
nella sua vita, anche se non ha avuto un’educazione sco-<br />
lastica, ed era molto astuto”, meno astuto è forse quest’av-<br />
vocato che, qualora ne aveste bisogno, ve lo sconsiglierei<br />
caldamente, causa anche quest’altro piccolo aneddoto.<br />
Il processo che si teneva Brooklyn fu rinviato di qualche<br />
giorno perché si sostenne che Tuito non parlasse altre<br />
lingue all’infuori dell’ebraico, ora è lapalissiano che l’av-<br />
vocato almeno in quest’occasione mentisse (data la pre-<br />
cedente affermazione) forse, più semplicemente voleva<br />
prendere tempo e rinviare di qualche giorno il processo<br />
affinché potesse difendere l’indifendibile Tuito.<br />
L’esito del processo non lo avremo mai, perché il<br />
20/06/2005, in seguito ad un arresto cardiaco, al Lutheran<br />
Hospital di New York Tuito muore.<br />
Ora, si potrebbe pensare, che una volta che Tuito è morto<br />
e la sua <strong>org</strong>anizzazione smantellata, il traffico d’ecstasy se<br />
non proprio finito si sarebbe almeno mitigato, e inoltre,<br />
che gli israeliani coinvolti, sarebbero diminuiti, ma non<br />
è proprio così visto gli innumerevoli arresti e gli ingenti<br />
quantitativi di pastiglie sequestrate, che sembrano avere<br />
una struttura così dinamica e ben strutturata che è difficile<br />
a far risalire ciò come l’opera di una sola regia.<br />
Luglio 2002 a Miami atterrano, estradati da Israele, Meir<br />
Ben David e Josef Levi accusati di aver trafficato ecstasy e<br />
averla distribuita soprattutto a Nightclub della Florida.<br />
In un sequestro saranno scovate 200.000 pastiglie, su 40<br />
persone indagate per aver svolto i più svariati compiti al-<br />
l’interno dell’<strong>org</strong>anizzazione ne sono arrestate 35.<br />
Belgio agosto 2002, la polizia belga sequestra 1.400.000<br />
pastiglie, per un valore stimato in 42 milioni di dollari, il più<br />
gran sequestro mai avvenuto in Europa, erano nascoste in<br />
un magazzino, imballate con accessori adibiti alla pulizia<br />
e alla raffinatura di diamanti nell’attesa di essere spedite<br />
tramite navi container negli Stati Uniti.<br />
I due accusati Ofir Lebar e Ofir Weizman sono cittadi-<br />
ni israeliani, credendo di godere di una certa impunità,<br />
nascondevano la merce negli oggetti sopra citati senza<br />
preoccuparsi di esser visti dai normali operai del magazzi-<br />
no, sostenendo a chi glielo avesse chiesto che quelle pasti-<br />
glie colorate erano semplicemente vitamine per cavalli.<br />
I due sono ancora cittadini liberi ma hanno gli occhi pun-<br />
tati su di loro sia da parte delle autorità belghe sia dalla<br />
DEA, che tramite intercettazioni scopre che Lebar e Weiz-<br />
man, che nel frattempo hanno raggiunto gli Stati Uniti,<br />
dovranno incontrarsi con un certo Nachshow SINVANNI il<br />
7 ottobre 2002, allo scopo di consegnare circa 900.000 pil-<br />
lole a quest’ultimo, ma proprio durante questa transizione<br />
i tre sono arrestati.<br />
Nel 2003 per richiesta degli Stati Uniti sono estradati di<br />
nuovo da Israele Itzhak Cohen, Avraham Heksch e Yair<br />
Cohen, erano indagati già dal 2000 quando furono seque-<br />
Bibliografia:<br />
Maurizio Blondet “Israele,<br />
Usa, Il terrorismo islamico”<br />
Effedieffe<br />
Gruppo Abele, TNI, IECAH<br />
“Il mercato delle droghe<br />
sintetiche a Torino:<br />
sintesi dei risultati dello<br />
studio”<br />
Nathan Guttman “The<br />
Agony of the Ecstasy”<br />
Haaretz (www.haaretz.<br />
com)<br />
Ed Blanche “Mistery of<br />
Israeli spies in America:<br />
the ecstasys factor drugs<br />
enter story of 120 phony<br />
“art students” Daily Star<br />
CNN:http://www.cnn.<br />
com/2003/LAW/04/16/<br />
ecstacy.extradition/<br />
Terra:http://www.terra.<br />
es/actualidad/articulo/<br />
html/act22196.htm<br />
P o s t G a z e t t e : h t t p : / /<br />
w w w . p o s t - g a z e t t e .<br />
c o m / l o c a l n e w s /<br />
20030523tuitoreg5p5.<br />
asp<br />
DEA:http://www.usdoj.<br />
gov/dea/pubs/states/<br />
n e w s r e l / n y c 0 4 1 6 0 3 .<br />
html<br />
http://www.usdoj.gov/<br />
dea/pubs/states/newsrel/nyc110303.html<br />
h t t p : / / w w w . u s d o j .<br />
gov/dea/pubs/pressrel/<br />
pr072602.html<br />
http://www.usdoj.gov/<br />
dea/pubs/states/newsrel/houston021005a.<br />
html<br />
http://www.usdoj.gov/<br />
dea/pubs/states/newsrel/nyc041603.html<br />
http://www.usdoj.gov/<br />
dea/major/rave.html<br />
strate a New York 500.000 pasticche quando sarà concluso<br />
il processo gli attenderanno almeno 20 anni di galera e<br />
un’ammenda di un milione di dollari.<br />
Nel 2005, altri israeliani sono arrestati, come Zeef Koffman<br />
la cui sua cattura rientra fra quelle effettuate in seguito<br />
all’operazione dell’OCDETF (Organized Crime Drug Enfor-<br />
cement Task Force, un programma che iniziò nel 1982 per<br />
produrre un ampio attacco contro le <strong>org</strong>anizzazioni che<br />
trafficano droga e contro il crimine <strong>org</strong>anizzato) chiama-<br />
ta “spy games”con la quale si voleva fermare una rete di<br />
trafficanti che operava a Houston e che importava MDMA<br />
da Amsterdam.<br />
Furono anche arrestati una ventina di persone fra le quali<br />
un basista in Israele Menachim Cohen e Gal Kofferberg che<br />
addirittura bidonò Koffman in occasione di uno scambio,<br />
consegnandoli delle scatole per scarpe in cui in realtà non<br />
vi era il denaro pattuito, stupidamente Koffman le prese<br />
senza controllare e se n’accorse solo a casa quando vole-<br />
va prendersi i 2.000 dollari che gli spettavano su 20.000,<br />
beata ingenuità.<br />
Nel 2005 a Las Vegas, dopo 14 mesi d’indagine, è sman-<br />
tellato il “Network di Gerusalemme” come fu definito dai<br />
Mass Media, una rete che in città era gestita da Gabriel<br />
Ben Harosh di 39 anni, quest’ultimo è additato come il<br />
rappresentante di Yitzhak Abergil facente parte della<br />
potentissima famiglia mafiosa israeliana Abergil, Ytzhak<br />
è espulso da Israele quando fu rilasciato dalla prigione<br />
perché era considerato un rivale di Zeev Rosenstein una<br />
figura di spicco della mafia israeliana.<br />
La città del Nevada rappresenta un mercato piuttosto nuo-<br />
vo per la scena criminale israeliana eppure in breve tempo<br />
riesce a emergere come una delle realtà meglio consoli-<br />
date come afferma il sergente Blake Quackenbush, della<br />
polizia di Las Vegas: “La maggior parte dell’ecstasy che ve-<br />
diamo a Las Vegas viene da commercianti israeliani.”<br />
A metà del 2005, Ben Harosh, è arrestato in Canada su<br />
richiesta degli Stati Uniti e poi estradato in quest’ultimo,<br />
inoltre altri quattro cittadini israeliani sono arrestati in se-<br />
guito a quest’indagine, con accuse che oltre al solito com-<br />
mercio delle “pillole colorate” si estendono al Racket e al ri-<br />
ciclaggio di denaro sporco, e quale metodo migliore c’è se<br />
non quello di reinvestirlo nelle sale del gioco d’azzardo?<br />
In fondo siamo a Las Vegas, per di più nel 2004 a Praga era<br />
saltato per aria il Casino Royale che caso vuole fosse esser<br />
stato di proprietà d’Assi Abutul che opera a fianco di Zeev<br />
Rosenstein il nemico degli Abergil, evidentemente siamo<br />
di fronte ad una guerra di potere.<br />
C’è da chiedersi, come mai tantissimi cittadini del piccolo<br />
staterello mediorientale, ricoprano un ruolo di primo pia-<br />
no nel commercio d’Ecstasy fra i due continenti, si tratta<br />
veramente come parla Blondet di un autofinanziamento<br />
da parte di servizi segreti israeliani paralleli per svolgere<br />
attività di ben più grossa portata come attentati e de-<br />
stabilizzazione politica in diverse parti del mondo? Non<br />
abbiamo le prove sufficienti per poterlo affermare con<br />
sicurezza, per di più come già detto i vari gruppi fermati<br />
apparentemente sembrano scollegati fra loro ma gli in-<br />
genti quantitativi di pastiglie trasportate, i notevoli introiti<br />
da parte delle varie Holding criminali e beni sequestrati<br />
uniti ad un’ostinatezza incredibile nel proseguire in que-<br />
sto commercio nonostante arresti ed indagini, possono<br />
quantomeno farci riflettere e pensare che dietro tutto ciò<br />
si nasconda qualcosa di ben più grande.