Una, l'altra o entrambe? Adenocarcinoma della papilla di Vater - Sied

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182 Davide Giacomin et al > Adenocarcinoma della papilla di Vater figura 1: Colangiografia retrograda: dilatazione di Wirsung e coledoco figura 3: rilievi TC addominale figura 2: stents biliari protrudono dalla papilla di Vater
figura 4: rilievo endoultrasonografico figura 5: trattamento della breccia duodenale pezzo operatorio non vi è presenza di cellule neoplastiche: i linfonodi risultano esenti da metastasi, la trancia di resezione pancreatica, coledocica e i margini di resezione intestinale indenni. Commenti e osservazioni Il caso clinico qui sintetizzato si presta ad alcune riflessioni e quesiti. La stadiazione più accurata possibile di una lesione ampollare non è esente da errori. Il trattamento endoscopico ha tuttavia la potenzialità di curare in modo radicale anche le forme non limitate alla mucosa ma il rischio di disseminazione linfonodale deve essere ovviamente bilanciato con il rischio di mortalità e morbidità della duodenocefalopancreasectomia e con le condizioni generali del paziente. L’ampullectomia endoscopica è una manovra che richiede una tecnica raffinata e precisa, ampia esperienza nella interventistica biliare e nel campo specifico dell’ampullectonia, da effettuare in centri con una ampia casistica, in quanto può richiedere di dover intervenire anche sulle complicanze della metodica. La scelta da noi adottata di effettuare l’ampullectomia anche nel caso in cui l’EUS abbia evidenziato un interessamento della sottomucosa, non rappresenta il trattamento di riferimento e può essere oggetto di critica. Abbiamo praticato l’ampullectomia per disporre di una valutazione istologica che ci consentisse una scelta terapeutica definitiva più appropriata. La nostra esperienza di nessuna complicanza severa in oltre 30 ampullectomie endoscopiche ci ha sostenuto in questa scelta. Certamente il caso ci pone un interrogativo sul ruolo dell’ampullectomia endoscopica nelle lesioni iniziali (ma non necessariamente limitate alla mucosa), ovvero se essa possa essere considerata, alla stregua della polipectomia standard del colon, anche un mezzo per ottenere la corretta stadiazione della lesione papillare, indicando l’eventuale strategia successiva. Corrispondenza Davide Giacomin U.O. Multizonale di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale S. Chiara - APSS Trento Largo Medaglie d'Oro - 38100 Trento Tel. + 39 0461 903954 Fax + 39 0461 903446 e-mail: davide.giacomin@apss.tn.it Bibliografia essenziale 1. Soon Man Yoon, Myung-Hwan Kim, Mi Jung Kim et al. Focal early stage cancer in ampullary adenoma: surgery or endoscopic papillectomy? Gastrointest Endosc 2007 Oct;66(4):701-7. 2. Woo SM, Ryu JK, Lee SH, Lee WJ, Hwang JH, Yoo JW, Park JK, Kang GH, Kim YT, Yoon YB. Feasibility of endoscopic papillectomy in early stage ampulla of Vater cancer. J Gastroenterol Hepatol 2009 Jan;24(1):120-4. Epub 2008 Nov 19. 3. Chien-Hua Chen, Chi-Chieh yang, Yung-Hsiang Yeh et al. Reappraisal of Endosonography of Ampullary Tumors: Correlation with Transabdominal Sonography, CT, and MRI. J Clin Ultrasound 2009 Jan;37(1):18-25. Giorn Ital End Dig 2012;35:181-183 183
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