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Matematica con la LIM - Scuola primaria

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© DeAgostini Scuo<strong>la</strong> S.p.A, Novara<br />

di Pier Cesare Rivoltel<strong>la</strong><br />

<strong>LIM</strong>.news - <strong>Matematica</strong> <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

<strong>Matematica</strong> <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

La matematica rappresenta da sempre, nel<strong>la</strong> nostra tradizione di scuo<strong>la</strong>, un cruccio per gli studenti<br />

e un problema didattico per gli insegnanti. Il cruccio è legato al<strong>la</strong> fatica che essa comporta, al<strong>la</strong><br />

frequente <strong>con</strong>sapevolezza di “non esservi portati”, di non avere “una mente matematica”. Il problema,<br />

invece, prende corpo nel<strong>la</strong> difficoltà di spiegare “cose astratte” come le grandezze matematiche<br />

e geometriche, nel<strong>la</strong> “lontananza” di questi argomenti dal<strong>la</strong> vita dei ragazzi, nel<strong>la</strong><br />

precisione e rigorosità che l’operare su queste grandezze richiede.<br />

Il cruccio e il problema si tradu<strong>con</strong>o così, spesso, nel “calcolismo”, nel<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> matematica<br />

a una “atletica dei dotti” (per rubare una bel<strong>la</strong> immagine a Kant), nel<strong>la</strong> rinuncia a far<strong>la</strong> diventare<br />

quello che invece di suo è: una straordinaria palestra del pensiero. Una <strong>con</strong>sapevolezza, questa,<br />

che si recupera solo molto tardi, quando <strong>la</strong>sciatasi alle spalle l’esperienza di scuo<strong>la</strong>, ci si trova magari<br />

all’Università e si rin<strong>con</strong>trano apprezzandole quelle nozioni che sui banchi di scuo<strong>la</strong> ci avevano<br />

fatto soffrire. In questo caso subentra il rimpianto: se mi ci fossi dedicato prima? Se avessi coltivato<br />

<strong>la</strong> “mente matematica” che avevo e ritenevo invece di non avere?<br />

Credo che <strong>la</strong> <strong>LIM</strong>, tanto nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong> che nel<strong>la</strong> se<strong>con</strong>daria, possa rappresentare un’ottima<br />

occasione per evitare il cruccio e risolvere il problema. Il come e il perché li possiamo cercare nel<strong>la</strong><br />

ricerca di Piaget e del suo allievo Seymour Papert, uno psicologo sudafricano, direttore per tanti<br />

anni del Multimedia Lab del MIT di Boston e “papà” del programma LOGO, <strong>la</strong> cui tartarughina molti<br />

insegnanti di matematica, soprattutto nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong>, <strong>con</strong>os<strong>con</strong>o molto bene.<br />

Cosa accomuna Piaget e Papert? La comune <strong>con</strong>vinzione che il <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong> mente, in materia di<br />

apprendimento e produzione di <strong>con</strong>oscenza in genere, <strong>con</strong>sista nel costruire e non semplicemente<br />

nel trasferire/interiorizzare informazioni. In Papert, in partico<strong>la</strong>re, questa idea si precisa ancora<br />

meglio, nel senso del “set da costruzioni”, «dove – scrive - il termine set è da prendersi in senso<br />

letterale, come il set del Lego, estendendo <strong>la</strong> definizione fino a comprendere i linguaggi di programmazione<br />

<strong>con</strong>siderati come ‘set’ da cui si possono creare i programmi, e cucine come ‘set’<br />

in cui si preparano non solo torte ma anche le ricette e le forme del<strong>la</strong> matematica pratica. Uno dei<br />

miei punti fermi centrali matetici è che <strong>la</strong> costruzione che ha luogo “nel<strong>la</strong> testa” spesso si<br />

verifica in modo partico<strong>la</strong>rmente felice quando è supportata dal<strong>la</strong> costruzione di qualcosa<br />

di molto più <strong>con</strong>creto: un castello di sabbia, una torta, una casa di Lego o una società, un<br />

programma di computer, una poesia, o una teoria dell’universo. Parte di ciò che intendo dire col<br />

termine ‘<strong>con</strong>creto’ è che il prodotto può essere mostrato, discusso, esaminato, sondato e ammirato.<br />

Perché è lì ed esiste».<br />

Le “cose <strong>con</strong>crete”, gli artefatti cognitivi, ci <strong>con</strong>sentono di esternalizzare <strong>la</strong> scena del nostro pensiero:<br />

in questo modo ci <strong>la</strong>voriamo meglio, perché vediamo i nostri oggetti intenzionali “là fuori”,<br />

li manipoliamo, li costruiamo, vi applichiamo operazioni. La <strong>LIM</strong>, per <strong>la</strong> didattica del<strong>la</strong> matematica,<br />

può svolgere questa funzione: essa è un potente artefatto cognitivo grazie al quale trasformare le<br />

nozioni astratte in oggetti su cui operare. Le cinque azioni suggerite da Papert (mostrare, discutere,<br />

esaminare, sondare e ammirare), da questo punto di vista, possono rappresentare in qualche<br />

modo i cinque momenti di un metodo.


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<strong>LIM</strong>.news - <strong>Matematica</strong> <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

<strong>LIM</strong> e matematica per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong><br />

di Pao<strong>la</strong> Banchio e Pao<strong>la</strong> Maniotti<br />

I bambini del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong> acquisis<strong>con</strong>o i <strong>con</strong>cetti aritmetici passando necessariamente attraverso<br />

attività di manipo<strong>la</strong>zione, per arrivare progressivamente all’astrazione. La <strong>LIM</strong> può essere<br />

uno strumento adatto a favorire tale passaggio dal <strong>con</strong>creto all’astratto.<br />

Al tempo stesso rappresenta un mezzo altamente rispondente alle modalità di apprendimento che<br />

caratterizzano i bambini dell’era informatica, permettendo fra l’altro di fornire degli input che vanno<br />

in<strong>con</strong>tro a diversi tipi di intelligenza.<br />

Con riferimento alle metodologie per l’insegnamento del<strong>la</strong> matematica nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong>, possiamo<br />

individuare principalmente quattro <strong>con</strong>testi in cui <strong>la</strong> <strong>LIM</strong> può risultare un utile supporto didattico<br />

e strumento facilitatore dell’apprendimento:<br />

1. In primo luogo nei momenti di lezione frontale, quando l’insegnante spiega un <strong>con</strong>cetto<br />

o formalizza in termini matematici l’esperienza realizzata dai bambini o un’attività di problem<br />

solving a essi proposta.<br />

2. Un’ulteriore applicazione può essere quel<strong>la</strong> di presentazione al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dei <strong>la</strong>voro di<br />

gruppo, realizzati dagli allievi a computer (es. <strong>la</strong>voro <strong>con</strong> Paint sul<strong>la</strong> simmetria, costruzione<br />

di grafici re<strong>la</strong>tivi a piccole indagini…), oppure svolti in forma cartacea e presentati poi grazie<br />

al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna, come nell’esempio sotto riportato.


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3. Un altro possibile uso è quello di esercizi e attività realizzati individualmente o a coppie,<br />

<strong>con</strong> un allievo a turno al<strong>la</strong> <strong>LIM</strong> che propone l’attività, oppure che <strong>la</strong> esegue come feedback<br />

al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse. In questi casi il feedback può essere anche di tipo automatico, utilizzando<br />

semplici giochi didattici.<br />

4. Quest’ultima modalità di utilizzo può essere estesa anche alle situazioni di verifica: <strong>con</strong> riferimento<br />

al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica interrogazione l’allievo può trovare nel<strong>la</strong> <strong>LIM</strong> un valido strumento di<br />

supporto, dal momento che gli <strong>con</strong>sente di dimostrare le proprie competenze in forma non<br />

solo verbale o legata al<strong>la</strong> modalità <strong>la</strong>vagna-gesso.<br />

Non vanno poi sottovalutati, dal punto di vista dell’insegnante, i vantaggi offerti dal carattere<br />

reiterabile degli strumenti creati dall’insegnante stesso o reperibili nelle risorse del software autore.<br />

Per illustrare alcune di queste potenzialità, nei prossimi <strong>con</strong>tributi prenderemo in esame, a titolo<br />

esemplificativo, alcune proposte didattiche re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> costruzione del <strong>con</strong>cetto di frazione e al<br />

passaggio dal<strong>la</strong> frazione al numero decimale.<br />

Verso l’astrazione<br />

1. Costruiamo il <strong>con</strong>cetto di frazione<br />

Metodologia: <strong>la</strong>voro di gruppo, <strong>con</strong> restituzione di quanto prodotto attraverso <strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

Un aspetto interessante del<strong>la</strong> <strong>LIM</strong> è <strong>la</strong> sua potenzialità nel rendere graduale il passaggio dal <strong>con</strong>creto<br />

all’astratto, dal momento che <strong>con</strong>sente una rapida e fedele rappresentazione grafica dell’esperienza<br />

di manipo<strong>la</strong>zione realizzata in c<strong>la</strong>sse.<br />

L’esempio che segue intende illustrare questa valenza del<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna multimediale, applicata a una<br />

situazione di problem solving, realizzato a piccoli gruppi.<br />

Con riferimento al<strong>la</strong> costruzione del <strong>con</strong>cetto di frazione, il primo passo è quello re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> suddivisione<br />

di un intero in parti uguali. Si può introdurre questo argomento <strong>con</strong> <strong>la</strong> proposta di situazioni<br />

problematiche, ricorrendo a oggetti che si prestano a facili suddivisioni in frazioni (tavoletta<br />

di ciocco<strong>la</strong>to, arancia, torta…). Ad esempio si può chiedere ai bambini, suddivisi in gruppi, di individuate<br />

tutti i modi possibili di dividere in parti uguali una tavoletta di ciocco<strong>la</strong>to (utilizzando una<br />

tavoletta di ciocco<strong>la</strong>to reale o un suo disegno).


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Successivamente ogni gruppo, attraverso un suo rappresentante, propone agli altri le soluzioni<br />

individuate, rappresentandole sul<strong>la</strong> <strong>LIM</strong>.<br />

2. Lavoriamo <strong>con</strong> <strong>la</strong> frazione unitaria<br />

Metodologia: lezione dialogata <strong>con</strong> attività di problem solving, seguita da formalizzazione<br />

al<strong>la</strong> <strong>LIM</strong> dei <strong>con</strong>cetti individuati<br />

Analoga funzione di facilitazione del processo mentale di astrazione si può realizzare in situazioni<br />

di lezione frontale.<br />

Per esempio, per affrontare il <strong>con</strong>cetto e il calcolo del<strong>la</strong> frazione di un numero, l’insegnante rac<strong>con</strong>ta<br />

una storiel<strong>la</strong>, re<strong>la</strong>tiva a tre fratelli molto litigiosi che, dopo <strong>la</strong> raccolta di dolcetti ad Halloween,<br />

devono dividerseli in parti uguali. Discusso insieme quale sistema usare per una corretta<br />

divisione in tre parti, l’insegnante formalizza al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna quanto individuato e gli allievi riportano<br />

sul quaderno <strong>la</strong> sintesi del <strong>la</strong>voro.


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Un supporto per il feedback<br />

1. Coloriamo le frazioni<br />

Metodologia: <strong>la</strong>voro individuale o a coppie al posto, <strong>con</strong> allievo al<strong>la</strong> <strong>LIM</strong> che propone l’attività<br />

Accanto alle situazioni di lezione frontale, <strong>la</strong> <strong>LIM</strong> può essere molto efficace anche come strumento<br />

di <strong>la</strong>voro nelle attività di tipo esercitativo. In questo caso un aspetto metodologico da <strong>con</strong>siderare<br />

è <strong>la</strong> modalità <strong>con</strong> cui si coinvolgono gli allievi che rimangono al posto, per evitare che siano<br />

semplici spettatori di quanto un compagno realizza al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna.<br />

Una forma di coinvolgimento può essere data dal<strong>la</strong> proposta, da parte di un allievo, di un quesito,<br />

a cui i compagni rispondono dal posto e del quale l’allievo al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna fornisce poi il feedback.<br />

Esemplificando <strong>con</strong> riferimento alle frazioni, un allievo a turno propone <strong>la</strong> frazione di ciocco<strong>la</strong>ta ‘da<br />

mangiare’ (es. 5/20) e <strong>la</strong> scrive sul<strong>la</strong> <strong>LIM</strong>; i compagni, individualmente o <strong>con</strong>sultandosi a coppie,<br />

procedono al<strong>la</strong> sua colorazione su una scheda predisposta dall’insegnante. L’allievo al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna<br />

offre quindi il feedback ai compagni, segnando sul<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna le parti corrispondenti al<strong>la</strong> frazione<br />

da lui richiesta.<br />

Oppure viceversa al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna un allievo <strong>la</strong>vora sul<strong>la</strong> rappresentazione grafica, per esempio cancel<strong>la</strong>ndo<br />

una frazione di una figura geometrica già suddivisa in parti uguali, mentre al posto i compagni<br />

scrivono su un foglio <strong>la</strong> frazione corrispondente al<strong>la</strong> parte cancel<strong>la</strong>ta e a quel<strong>la</strong> rimasta.<br />

L’allievo fornisce quindi il feedback, scrivendo <strong>la</strong> frazione e <strong>la</strong> sua complementare.<br />

Questa modalità (allievo al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna e compagni al posto che <strong>la</strong>vorano su materiale cartaceo)<br />

può essere realizzata <strong>con</strong> le più svariate tipologie di esercizi.


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2. Giochiamo <strong>con</strong> le frazioni<br />

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Metodologia: <strong>la</strong>voro frontale a sfondo ludico: un allievo al<strong>la</strong> <strong>LIM</strong>, gli altri seguono dal posto.<br />

Un maggior coinvolgimento di tutti i bambini, si può ottenere suddividendo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse in gruppi e<br />

attivando <strong>la</strong> motivazione basata sul<strong>la</strong> dimensione ludica. Utilizzando un gioco interattivo, un<br />

gruppo decide <strong>la</strong> ‘mossa’ da fare e procede nel gioco finché fa un errore; a quel punto passa il turno<br />

a un’altra squadra. I giochi, svolti collettivamente sul<strong>la</strong> <strong>LIM</strong>, possono poi essere eseguiti individualmente<br />

in au<strong>la</strong> informatica.<br />

3. Un po’ di esercizio<br />

Metodologia: <strong>la</strong>voro individuale, <strong>con</strong> feedback sul<strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

L’esercitazione può essere svolta anche in forma più tradizionale: individualmente gli allievi svolgono<br />

gli esercizi assegnati sul quaderno, quindi l’insegnante o un allievo a turno fornis<strong>con</strong>o il feedback<br />

corretto, avendo come supporto <strong>la</strong> stessa scheda o <strong>la</strong> stessa rappresentazione dell’esercizio<br />

che <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse ha in forma cartacea.<br />

Anche in questo caso si possono utilizzare giochi che <strong>con</strong>sentono una correzione operata dal<strong>la</strong><br />

macchina e non dall’insegnante


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Uno strumento, tanti esercizi<br />

1. Dalle frazioni decimali ai numeri decimali<br />

Il <strong>la</strong>voro <strong>con</strong> le frazioni decimali ci <strong>con</strong>sente di individuare un aspetto importante del<strong>la</strong> funzione<br />

del<strong>la</strong> <strong>LIM</strong>: quello del carattere reiterabile degli strumenti creati dall’insegnante e dell’adattamento<br />

degli stessi per una molteplicità di esercizi.<br />

Lavorando sui numeri decimali possiamo per esempio:<br />

- rappresentare delle frazioni decimali <strong>con</strong> delle barre e farle colorare;<br />

- assegnare un valore numerico al<strong>la</strong> frazione colorata o, viceversa, dare <strong>la</strong> frazione e chiedere<br />

di associar<strong>la</strong> al<strong>la</strong> sua rappresentazione grafica;<br />

- utilizzare lo stesso schema per ordinare le frazioni in ordine crescente;


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- associare alle frazioni decimali il corrispondente numero decimale;<br />

E ancora<br />

- fare il calcolo del<strong>la</strong> frazione complementare;<br />

- individuare <strong>la</strong> somma fra numeri decimali per formare l’unità (0,3 + 0,7…)<br />

- …


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2. Sull’abaco<br />

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Numerosi sono gli strumenti creabili <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>LIM</strong>, che si caratterizzano per il fatto di essere utilizzabili<br />

più e più volte in <strong>con</strong>testi diversi. Un altro esempio, oltre a quello sopra riportato, è quello<br />

dell’abaco.<br />

L’abaco, sul quale rappresentare i numeri, può essere ‘oscurato’ in alcune sue parti per <strong>la</strong>vorare<br />

dapprima <strong>con</strong> le sole decine e unità, quindi <strong>con</strong> i numeri interi più grandi e infine <strong>con</strong> i decimali.<br />

Si può utilizzare per <strong>la</strong> visualizzazione dei calcoli di addizione e sottrazione e per le strategie di calcolo<br />

rapido, avendo, rispetto al <strong>la</strong>voro svolto sul<strong>la</strong> <strong>la</strong>vagna tradizionale, numerosi vantaggi, fra cui<br />

quello di poter affiancare abaco e re<strong>la</strong>tiva operazione e utilizzare l’abaco stesso infinite volte. Il<br />

tutto utilizzando un’operazione molto semplice anche per i bambini delle prime c<strong>la</strong>ssi, che è quel<strong>la</strong><br />

del trascinamento.<br />

Analogamente all’abaco, l’insegnante può reperire o costruirsi facilmente <strong>con</strong> il software autore<br />

del<strong>la</strong> propria <strong>la</strong>vagna l’analogo del c<strong>la</strong>ssico materiale strutturato, che rappresenta, soprattutto<br />

nelle prima c<strong>la</strong>ssi del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> <strong>primaria</strong>, lo strumento ideale per realizzare il graduale passaggio<br />

dal<strong>la</strong> manipo<strong>la</strong>zione all’astrazione: blocchi logici, numeri in colore, ma anche tangram, tabel<strong>la</strong> a<br />

doppia entrata delle quattro operazioni, tabel<strong>la</strong> dei multipli e sottomultipli delle unità di misura…


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<strong>LIM</strong>.news - Tecnologia <strong>con</strong> <strong>la</strong> <strong>LIM</strong><br />

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e matematici del<strong>la</strong> maestra Tiziana<br />

Sito di Ivana Sacchi <strong>con</strong> software didattico gratuito<br />

liberamente scaricabile<br />

SITOGRAFIA<br />

http://www.geogebra.org<br />

http://sp<strong>la</strong>shscuo<strong>la</strong>.altervista.org<br />

http://www.iprase.tn.it/prodotti/software_didattico/gio<br />

chi/matematica/<br />

http://utenti.quipo.it/base5<br />

http://www.math.it<br />

http://www.tiziana1.it/<br />

http://www.ivana.it/<br />

Clipart gratuite per <strong>la</strong> matematica http://etc.usf.edu/clipart/sitemap/math.php

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