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Biografico - Comune di Bologna

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Dizionario <strong>Biografico</strong> Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />

a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />

romagnolo alla ricerca <strong>di</strong> una zona da a<strong>di</strong>bire a base partigiana. Nell'aprile insieme a Venzi, ad<br />

Andrea Gualan<strong>di</strong>*, a Giovanni Nar<strong>di</strong>*, a Luigi Tinti*, fissò sulla Faggiola nella casa abbandonata<br />

«la Dogana» posta sul confine tosco-romagnolo la base della 4 a brg Garibal<strong>di</strong> Romagna che dal<br />

giugno 1944 assunse la denominazione <strong>di</strong> 36 a brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong>. Venne nominato<br />

comandante della brg. I problemi dell'addestramento militare <strong>di</strong> tanti giovani partigiani misero in<br />

luce «il suo innato rispetto dell'umanità del combattente, la sua capacità <strong>di</strong> trattare gli uomini mai<br />

perdendo la calma e usando mo<strong>di</strong> affabili, facilitato in ciò dalla sua naturale timidezza». In breve<br />

tempo acquistò «prestigio» presso tutti. Non presuntuoso ne orgoglioso riconobbe «le capacità e<br />

l'esperienza altrui anche dei più umili»; buono ascoltatore «vagliava attentamente proposte e idee».<br />

«Capace <strong>di</strong>rigente militare» organizzò la brg con una struttura agile, facile da spostare, in grado <strong>di</strong><br />

«attaccare il nemico senza tregua» per evitare rappresaglie sulla popolazione. Al vettovagliamento<br />

della truppa provvide con «i buoni <strong>di</strong> requisizione» cercando, attraverso la propaganda, <strong>di</strong><br />

coinvolgere i conta<strong>di</strong>ni nella lotta partigiana. Le sue doti umane si manifestarono nella preparazione<br />

dell'occupazione <strong>di</strong> Palazzuolo sul Senio (FI) da lui <strong>di</strong>retta unitamente a tutto il comando. Tramite il<br />

parroco <strong>di</strong> Bibbiana prese accor<strong>di</strong> con i carabinieri della zona per la loro resa. Il 13/6/44 Palazzuolo<br />

sul Senio venne occupata con una perfetta azione strategica senza causare rappresaglie sulla<br />

popolazione. Mentre il grosso della brg si riportò sulla Faggiola, rimase insieme con Guido<br />

Gualan<strong>di</strong> nella parrocchia <strong>di</strong> Bibbiana ospite del parroco. La mattina, mentre ignari dell'attacco che<br />

i nazifascisti avevano sferrato sulla Faggiola, risalivano verso la base partigiana, furono sorpresi dai<br />

tedeschi. Gualan<strong>di</strong> ferito si rotolò per il pen<strong>di</strong>o roccioso accovacciandosi fra i rovi; Lossanti, ferito<br />

al collo, venne catturato. Trasportato a Firenzuola (FI) venne trucidato il 14/6/1944. Per un lungo<br />

tempo la brigata non ebbe sue notizie. «A liberazione avvenuta il suo corpo insieme a quello <strong>di</strong> Ivo<br />

Calzolari*, sorpreso a Casa del Gatto, sarà trovato <strong>di</strong>etro un cespuglio <strong>di</strong> rovi a S. Pellegrino e<br />

identificato dai lembi <strong>di</strong> stoffa del vestito». Riconosciuto partigiano dal 19/9/43 al 14/6/44. Gli è<br />

stata conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione «Eroe<br />

<strong>di</strong> purissima fede, rispondeva all'appello della Patria martoriata che richiamava a raccolta i suoi figli<br />

migliori. Organizzatore ed animatore dei Reparti Garibal<strong>di</strong>ni dell'Emilia in breve tempo sapeva<br />

forgiare la brigata messa ai suoi or<strong>di</strong>ni in un formidabile strumento <strong>di</strong> guerra e con essa,<br />

sconfiggendo i tedeschi in aspro combattimento occupava Palazzuolo <strong>di</strong> Romagna. Contrattaccato<br />

violentemente da soverchianti rincalzi nemici ne sosteneva l'urto e esaurite le munizioni, continuava<br />

l'eroica <strong>di</strong>fesa combattendo all'arma bianca. Sopraffatto e catturato sopportava con fierezza martiri<br />

ed oltraggi rifiutandosi <strong>di</strong> togliersi dal collo la fiammeggiante cravatta garibal<strong>di</strong>na e, con lo scempio<br />

del suo corpo, affrontava eroicamente la morte. Magnifica figura <strong>di</strong> eroe». Palazzuolo <strong>di</strong> Romagna,<br />

14/6/1944. Al suo nome è stata intitolata una strada <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>, [AQ]<br />

Lossanti Raffaele, da Gaetano e Gaetana Gamberini; n. il 28/8/1885 a Castenaso. Nel 1943<br />

residente a <strong>Bologna</strong>. Licenza elementare. Falegname. Comunista. Per avere preso parte allo<br />

sciopero nazionale dell’1/8/22 promosso dall’Alleanza del lavoro, nel luglio del 1923 venne<br />

licenziato dalle FS con la formula dello «scarso ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> lavoro», in base al decreto n.143 del<br />

28/1/23. Prese parte alle riunioni clandestine del PCI, che si tennero a <strong>Bologna</strong> nel corso degli anni<br />

trenta, spesso nell'abitazione <strong>di</strong> Augusto Diolaiti*, insieme con Paolo Betti*, Cleto Benassi*, Otello<br />

Penati*. Il figlio Libero* cadde nella Resistenza. [AQ]<br />

Lotti Franco, «Gino», da Guglielmo e Augusta Bassi; n. il 31/3/1907 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente nel<br />

1943. 1 a avviamento professionale. Elettromeccanico all'Azienda tranviaria. Prestò servizio militare<br />

a Livorno in fanteria dal marzo 1942 al luglio l943. Militò nella 62 a brg Camicie rosse Garibal<strong>di</strong><br />

nell'8 a brg Masia GL. Operò a Loiano. Riconosciuto partigiano dal 21/3/44 alla Liberazione.<br />

Lovani Walter, da Goffredo e Maria Vitali n. il 12/3/1925 a Sasso Marconi. Nel 1943 residente a<br />

Zola Predosa. Colono. Militò nella 63 a brg Bolero Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto partigiano dal 12/7/44<br />

alla Liberazione.<br />

Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />

Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.

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