STRATEGIE DI DIFESA DAI PARASSITI - Il divulgatore
STRATEGIE DI DIFESA DAI PARASSITI - Il divulgatore
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<strong>Il</strong> Divulgatore n° 1-2/2005 “Manuale per al gestion e ecologica di parchi e giardini” Pagg 43-55<br />
<strong>STRATEGIE</strong> <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>FESA <strong>DAI</strong> <strong>PARASSITI</strong><br />
PARASITE CONTROL <strong>STRATEGIE</strong>S<br />
In the present issue, parasite control strategies referring to the main plants and bushes present in green areas are mentioned and summarized<br />
in tables.Intervention criteria are planned according to the damage risk assessment and base on specific observations.According to<br />
entomologists, the following criteria must be taken into consideration: danger, spreading within the territory,gravity of the situation and presence<br />
of eventual natural antagonists. Treatments relating to infectious diseases must be planned according to symptoms and gravity. Suggested<br />
treatments have been chosen among those allowed by the present Regulation for ornamental plants and having the lowest impact on man and<br />
environment. Treatments classified as “very toxic”, “toxic” and “harmful” were not taken into consideration.<br />
Nelle tabelle che seguono vengono riportate le linee di difesa consigliate per le principali specie arboree e arbustive che<br />
compongono il verde urbano, riferite ai parassiti vegetali e animali più comuni. I criteri di intervento previsti sono in funzione<br />
della stima del rischio di danno e devono essere conseguenti a specifiche osservazioni. Per i fitofagi dovranno essere<br />
considerati: pericolosità e diffusione nel territorio, livello di densità ed eventuali antagonisti naturali presenti. Per le malattie<br />
infettive i trattamenti saranno subordinati all’accertamento dei sintomi e all’intensità dell’infezione.<br />
I prodotti consigliati sono stati scelti tra quelli ammessi dalla normativa vigente aventi efficacia per la protezione delle piante<br />
ornamentali e minimo impatto verso l’uomo e l’ambiente.Sono stati esclusi i preparati classificati come molto tossici,tossici e<br />
nocivi.<br />
LEGENDA<br />
Interventi agronomici<br />
Lotta naturale<br />
Lotta biologica<br />
Interventi con prodotti biologici<br />
Interventi con preparati microbiologici<br />
Interventi biotecnici<br />
La cocciniglia Ceroplastes ceriferus<br />
È una cocciniglia di origine orientale, segnalata per la prima volta in Italia nel 2001 a<br />
Castelnuovo del Garda e in provincia di Verona. In Emilia Romagna la sua presenza è<br />
per il momento limitata ad alcune aree circoscritte della provincia di Ravenna e di<br />
Bologna. Si tratta di un insetto particolarmente dannoso per le piante ornamentali, come<br />
risulta dai dati raccolti in altri Paesi nei quali la specie si è già da tempo insediata. Tra le<br />
piante colpite più comuni nei nostri ambienti vanno ricordate: Acer palmatum, Cornus<br />
sanguinea, Cornus alba, Desmodium pendulifolium, Deutzia gracilis, Diospiros kaki,<br />
Laurus nobilis, Magnolia stellata, Magnolia solangeana, Malus domestica, Spirea<br />
japonica, Viburnum dentatum, Photinia serrulata, Pyracantha coccinea, Ficus<br />
benjamina. <strong>Il</strong> ciclo biologico. Questa cocciniglia compie una generazione all’anno e<br />
sverna come femmina adulta. La deposizione delle uova comincia a giugno e la nascita<br />
delle neanidi avviene scalaramente a partire da 2-3 settimane dopo l’inizio<br />
dell’ovideposizione.<br />
Le neanidi sono mobili e facilmente trasportabili dagli agenti meteorici, che sono in gran<br />
parte responsabili della diffusione del parassita nell’ambiente.<br />
Come si combatte. Come per gran parte delle cocciniglie, anche il controllo di Ceroplastes ceriferus è ostacolato dalla cera che<br />
avvolge il corpo degli adulti e che impedisce ai prodotti fitosanitari di raggiungerli. L’unico stadio sensibile ai trattamenti è quello<br />
giovanile: i trattamenti vanno pertanto indirizzati contro le neanidi. Si consiglia di intervenire con oli minerali a partire dalla metà<br />
di giugno ripetendo il trattamento ogni 10-12 giorni, in modo da interessare possibilmente l’intero periodo delle nascite. È<br />
indispensabile inoltre effettuare potature accurate, distruggendo tutte le parti infestate.<br />
Insetti che succhiano la linfa<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Afidi e Fillossera (varie specie)<br />
Varie ornamentali Limitare le concimazioni azotate che possono provocare un eccessivo rigoglio vegetativo, favorevole allo sviluppo<br />
arboree e arbustive delle infestazioni.<br />
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un<br />
effetto collaterale dilavante sulla melata.<br />
Albero di Giuda,<br />
alloro, albizzia<br />
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati (ad es.<br />
diottilsolfosuccinato di sodio)dosi indicate in etichetta. I lavaggi vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la<br />
formazione di fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.<br />
In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali: predatori (Coccinellidi, Crisopidi, Sirfidi)<br />
e parassitoidi (Braconidi e Afelinidi).<br />
Effettuare 1 trattamento con prodotti a base di piretro naturale oppure di azadiractina soltanto in assenza di nemici<br />
naturali.<br />
Psille (Cacopsylla pulchella, Trioza alacris, Acizia jamatonica)<br />
Limitare le concimazioni azotate che possono provocare un eccessivo rigoglio vegetativo, favorevole allo sviluppo<br />
delle infestazioni.<br />
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un<br />
effetto collaterale dilavante sulla melata.<br />
In presenza di melata procedere a lavaggi sulla vegetazione con acqua e tensioattivi autorizzati (ad es.<br />
diottilsolfosuccinato di sodio) dosi indicate in etichetta. I lavaggi vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la
Varie ornamentali<br />
arboree e arbustive<br />
Platano<br />
Varie ornamentali<br />
arboree e arbustive<br />
formazione di fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.<br />
In condizioni normali le infestazioni sono limitate da numerosi nemici naturali, in particolare predatori (Antocoridi,<br />
Coccinellidi, Crisopidi).<br />
È possibile effettuare lanci di Anthocoris nemoralis a partire dal momento in cui le psille entrano in attività.<br />
Effettuare 1-2 trattamenti con prodotto a base di rotenone+piretro naturale. Ricorrere al trattamento solo quando<br />
l’azione degli antagonisti naturali è insufficiente al controllo dell’insetto.<br />
Cocciniglie (varie specie)<br />
Asportare le parti di pianta fortemente infestate. Effettuare spazzolature sul tronco e sulle branche principali. Gli<br />
interventi (di qualsiasi<br />
tipo) vanno eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini.<br />
Contro le cocciniglie cotonose si possono eseguire lanci del predatore Cryptolaemus montrouzieriprima della<br />
schiusura delle uova (nella seconda metà di maggio).<br />
Effettuare i trattamenti in presenza di infestazioni consistenti ed ai primi sintomi di danno (inizio disseccamenti) con oli<br />
minerali.<br />
I trattamenti eseguiti durante la stagione vegetativa vanno indirizzati contro le forme giovanili dell’insetto. L’intervento va<br />
quindi posizionato al momento della fuoriuscita delle neanidi.<br />
Evitare i trattamenti con prodotti insetticidi in presenza di nemici naturali (Coccinellidi predatori, Pteromalidi, Encirtidi,<br />
Afelinidi parassitoidi).<br />
Tingide (Corythucha ciliata)<br />
Effettuare irrorazioni alla chioma con prodotti a base di piretro naturale oppure con rotenone+piretro naturale contro le<br />
forme<br />
giovanili del fitomizo.<br />
Metcalfa (Metcalfa pruinosa)<br />
Su piante infestate procedere a ripetuti lavaggi a partire dal mese di giugno con acqua e tensioattivi autorizzati (alle<br />
dosi indicate in etichetta). I lavaggi vanno ripetuti più volte ed eseguiti tempestivamente per prevenire la formazione di<br />
fumaggini, più difficili da asportare della semplice melata.<br />
Eventuali concimazioni fogliari con sali di potassio (400-450 g/hl) effettuate al momento delle infestazioni hanno un<br />
effetto collaterale dilavante sulla melata.<br />
ŸÈ possibile introdurre il parassitoide Neodryinus typhlocybae attraverso un lancio inoculativo da effettuarsi all’inizio<br />
del mese di giugno.<br />
L’introduzione del parassitoide deve avvenire in ambienti in cui non si eseguono interventi con prodotti insetticidi.<br />
Lepidotteri defogliatori<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Afidi e Fillossera (varie specie)<br />
Ifantria americana (Hyphantria cunea)<br />
Gelso, acero<br />
Asportare e distruggere i nidi dell’insetto quando sono composti da 3-5- foglie, in modo da eliminare le giovani larve<br />
negundo, latifoglie che vivono all’interno.<br />
varie<br />
<br />
Effettuare 1-2 trattamenti contro le giovani larve di seconda generazione (inizio di agosto) con Bacillus thuringiensis<br />
ssp. kurstakioppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai. Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la<br />
vegetazione, soprattutto sulle parti periferiche della chioma, dove le larve si localizzano più spesso.<br />
Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni. Intervenire contro le larve di prima generazione (mese di giugno)<br />
soltanto in caso di gravi infestazioni.<br />
<strong>Il</strong> prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.<br />
Limantria (Lymantria dispar)<br />
Querce, latifoglie varie Nel periodo invernale asportare e distruggere le vistose ovature dell’insetto (di colore giallo-fulvo) deposte alla base<br />
delle piante.<br />
<br />
A partire dalla comparsa delle giovani larve (maggio) effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensis ssp.<br />
Kurstaki oppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai.<br />
Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.<br />
<strong>Il</strong> prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.<br />
Processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa)<br />
Pini, cedri La lotta è obbligatoria ai sensi del D.M. 17/04/1998 (si veda a pag. 76).<br />
Nel periodo invernale asportare e distruggere i nidi sericei dell’insetto, adottando tutte le precauzioni per evitare il<br />
contatto con i peli urticanti delle larve.<br />
<br />
È possibile utilizzare trappole attrattive a feromone, da installarsi entro la prima metà di giugno, per la cattura<br />
massale dei maschi adulti.<br />
A<br />
partire dalla comparsa delle giovani larve (agosto-settembre) effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensis<br />
ssp. Kurstaki oppure con Bacillus thuringiensis ssp. aizawai. Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la<br />
vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.<br />
<strong>Il</strong> prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.<br />
Altre specie di defogliatori (*)<br />
Biancospino, A partire dalla comparsa delle giovani larve effettuare 1-2 trattamenti con Bacillus thuringiensisssp. kurstaki<br />
evonimo, pioppi, oppure con latifoglie varie Bacillus thuringiensisssp. aizawai.<br />
querce, tigli<br />
Irrorare il prodotto in modo uniforme su tutta la vegetazione. Se necessario ripetere il trattamento dopo 8-10 giorni.<br />
<strong>Il</strong> prodotto microbiologico è innocuo nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili in genere.<br />
(*) Hyponomeuta spp., Phalera bucephala, Thaumatopoea processionea, Euproctis chrysorroea,Tortrix viridana, Erannis defoliaria,Operophtera brumata,Stilpnotia<br />
salicis.<br />
Lotta alla processionaria del pino<br />
Per prevenire le infestazioni evitare la messa a dimora di conifere del genere Pinus (in particolare di Pinus nigra) ad<br />
un’altitudine inferiore ai 500 metri s.l.m. e, in ogni caso, nelle zone particolarmente colpite dal parassita.<br />
Per il controllo di questo fitofago occorre intervenire in diversi momenti dell’anno.<br />
- In inverno (indicativamente tra dicembre e l’inizio di febbraio).<br />
È il periodo in cui ci si accorge della presenza dell’insetto, quando sono ben visibili sulla chioma, soprattutto nelle porzioni<br />
esterne, i nidi formati dalle larve. Altrettanto ben visibili sono le “processioni” che si osservano sui tronchi, sull’erba, sul selciato<br />
nel periodo primaverile che precede il loro interramento nel suolo. Attenzione però: la massima pericolosità dell’insetto coincide<br />
con il periodo immediatamente precedente all’apertura del nido. In questa fase occorre accuratamente evitare ogni contatto con
le larve, altamente urticanti; pertanto, se da un lato è di fondamentale importanza, ove tecnicamente possibile, tagliare e<br />
bruciare i nidi larvali, dall’altro occorre operare con la massima cautela adottando adeguate misure protettive. <strong>Il</strong> taglio dei nidi<br />
riduce la pressione esercitata dall’insetto, ma non abbatte completamente l’infestazione.<br />
- A fine estate (indicativamente nella seconda metà di settembre). È il momento di effettuare 1-2 trattamenti alla chioma con<br />
preparati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.Dosi di 100-150 grammi di prodotto diluiti in 100 litri di<br />
acqua forniscono ottimi risultati nei<br />
confronti delle larve di prima e seconda età. Dosi superiori (fino a 300-350 g/hl di acqua) sono indispensabili nel caso di<br />
trattamenti su larve più grosse. Gli interventi vanno eseguiti nelle ore serali e in assenza di vento, avendo cura di bagnare la<br />
chioma in maniera uniforme. Trattandosi di un prodotto biologico, ha una limitata azione nel tempo ed è facilmente dilavabile;<br />
pertanto, in caso di forti infestazioni o di piogge successive al trattamento, è bene ripeterlo dopo 4-5 giorni.<br />
Si ricorda che Bacillus thuringiensisè del tutto innocuo per l’uomo, i vertebrati e gli insetti utili in genere. Risulta quindi<br />
articolarmente interessante per l’impiego in ambiente urbano. Mezzi complementari di lotta sono inoltre costituiti dalle trappole a<br />
feromoni sessuali per la cattura massale dei maschi adulti. In parchi e giardini pubblici si consigliano 6-8 trappole/ettaro, distanti<br />
tra loro 40-50 m, posizionate nei punti più soleggiati; nelle pinete vanno collocate ogni 100 m lungo il perimetro e le strade di<br />
accesso. L’installazione deve precedere di poco lo sfarfallamento degli adulti, quindi, a seconda delle condizioni ambientali, va<br />
effettuata a partire dalla metà di giugno. Le trappole vanno fissate a un ramo in posizione medio-alta.<br />
Gli interventi messi in atto contro la processionaria non possono tuttavia evitare il ripresentarsi in futuro di nuove infestazioni,<br />
pertanto non sono in grado di abbattere completamente la popolazione dell’insetto. Al contrario, devono perseguire l’obiettivo di<br />
contenerne per quanto possibile la diffusione e, di conseguenza, l’azione dannosa.<br />
Insetti che danneggiano il legno<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Rodilegno (Cossus cossus, Zeuzera pyrina)<br />
Varie ornamentali Asportare i rami infestati. Su piante giovani con infestazioni in atto, intervenire contro le larve infilando un filo<br />
arboree<br />
metallico all’interno delle gallerie e cercando di trafiggerle.<br />
<br />
È possibile utilizzare trappole attrattive a feromoni (max 5–10 trappole/ha), da installarsi entro i primi di maggio, per<br />
la cattura massale dei maschi adulti.<br />
Le trappole possono essere innescate con i feromoni di entrambe le specie nello stesso tempo. Cambiare gli erogatori<br />
di feromone ogni 4 -5 settimane.<br />
Cerambicidi (Cerambix cerdo,Saperda carcharias, Aromia moschata)<br />
Leccio, pioppi, querce, Asportare e distruggere gli organi legnosi colpiti.<br />
salici<br />
Eliminare le piante maggiormente compromesse.<br />
Su piante giovani con infestazioni in atto, intervenire contro le larve infilando un filo metallico all’interno delle gallerie e<br />
cercando di trafiggerle.<br />
Scolitidi (Tomicus spp., Scolytus spp., ecc .)<br />
Varie conifere e Mantenere le piante in ottimo stato vegetativo attraverso opportune pratiche agronomiche.<br />
latifoglie<br />
Asportare e distruggere gli organi legnosi colpiti. Intervenire entro l’inizio della primavera, ovvero prima della fuoriuscita<br />
degli adulti.<br />
Eliminare le piante maggiormente compromesse.<br />
Altri insetti dannosi<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Oziorrinco (Otyorrinchus spp .)<br />
Varie erbacee e É possibile distribuire nel terreno nematodi entomopatogeni del gen. Heterorhabditis.<br />
arbustive<br />
La somministrazione avviene con una comune irrigazione. È indispensabile mantenere il terreno umido nelle 2 settimane<br />
successive al trattamento.<br />
Limacina (Caliroa varipes)<br />
Querce Asportazione delle parti colpite. L’insetto compie tre generazioni durante il periodo estivo.<br />
Cameraria (Cameraria ohridella)<br />
Ippocastano Raccogliere ed eliminare le foglie infestate cadute a terra, nelle quali svernano le crisalidi dell’insetto.<br />
Per il monitoraggio del volo dell’insetto utilizzare trappole a feromoni. Le trappole vanno installate a fine marzo - inizio<br />
aprile.<br />
Effettuare due trattamenti alla chioma, in corrispondenza del 1° e 2° volo degli adulti, con azadiract ina.<br />
In alternativa al trattamento in chioma effettuare un’applicazione endoterapica con azadiractina.<br />
Aiuole fiorite<br />
I trattamenti endoterapici devono essere eseguiti da personale specializzato, con prodotti autorizzati e comunque non tutti<br />
gli anni.Non effettuare iniezioni al tronco su piante con gravi sintomi di carie.<br />
Ragnetto rosso (Tetranychus urticae)<br />
Eventuali interventi possono essere effettuati mediante lanci del predatore Phytoseiulus persimilis alla comparsa dei<br />
primi focolai.<br />
Gli oziorrinchi<br />
Gli oziorrinchi sono coleotteri curculionidi ampiamente diffusi. Le specie in grado di infestare varie piante<br />
ornamentali erbacee e arbustive sono Otyorrinchus rugosustriatus, O. sulcatus, O. armadillo. Gli adulti si<br />
alimentano durante la notte, mentre di giorno rimangono nascosti nel terreno; per questo loro comportamento<br />
spesso ci si accorge della presenza di questi insetti quando l’infestazione, e di conseguenza il danno, è già<br />
diffusa. Essi praticano profonde e irregolari erosioni a semicerchio sulle foglie, partendo dal margine. Le larve,<br />
invece, si accrescono a spese delle parti sotterranee delle piante già danneggiate nella parte aerea,<br />
compiendo erosioni nei bulbi, nei rizomi oppure intaccando in maniera più o meno estesa lo strato corticale<br />
delle radici. Tra le più comuni specie infestate dagli oziorrinchi si ricordano: azalea, begonia, rosa, evonimo,<br />
ligustro, edera.<br />
Come si combattono. Contro le larve di oziorrinco si può realizzare la lotta microbiologica, utilizzando nematodi<br />
entomoparassiti del genere Heterorhabditis. La distribuzione di questi microrganismi va eseguita su terreno inumidito, tramite<br />
un comune annaffiatoio o con una pompa a spalla. Dopo la distribuzione dei nematodi occorre effettuare un’irrigazione, al fine di
facilitarne movimenti nel terreno e permettere che raggiungano le larve degli oziorrinchi. In seguito è opportuno mantenere il<br />
terreno inumidito per due settimane successive.<br />
La limacina della quercia<br />
Caliroa varipesè un imenottero le cui larve si sviluppano a spese delle foglie di quercia, delle quali divorano il parenchima<br />
lasciando intatte le nervature di ogni ordine.<br />
Nonostante la vistosità degli attacchi, raramente le infestazioni di questo insetto determinano danni di significativa importanza.<br />
Solo nei giovani impianti l’attacco può ripercuotersi negativamente sull’attività vegetativa. <strong>Il</strong> ciclo biologico. Caliroa varipes<br />
compie 3 generazioni all’anno, con svernamento nel terreno allo stato di larva imbozzolata. Gli adulti della prima generazione<br />
compaiono in aprile-maggio. Dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova nella pagina inferiore delle foglie; le larve<br />
nascono intorno alla metà di maggio e vivono gregarie sulla pagina inferiore. Raggiunta la maturità si lasciano cadere al suolo<br />
(indicativamente ai primi di giugno) per impuparsi ed originare nuovi adulti verso l’inizio di luglio. Durante la stagione estiva<br />
seguono altre due generazioni.<br />
Come si combatte. Non esistono prodotti fitosanitari registrati nei confronti di questo insetto. Si consiglia l’eliminazione di tutte<br />
le parti infestate, soprattutto quelle ospitanti la prima generazione.<br />
Malattie fogliari<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Antracnosi (Apiognomonia platani, Guignardia aesculi)<br />
Platano, ippocastano Raccogliere ed eliminare le foglie infette al fine di ridurre il potenziale di inoculo.<br />
Distribuire in autunno urea o calciocianamide sul terreno alla base della pianta per favorire la decomposizione<br />
delle foglie.<br />
Su platano, l’effettuazione di un moderato intervento cesorio volto ad eliminare e distruggere le parti disseccate<br />
non è opportuno aree ove sono presenti focolai di cancro colorato.<br />
Intervenire in autunno oppure prima della ripresa vegetativa con prodotti rameici.<br />
Oidio (Microsphaera spp ., Sphaerothaeca spp ., Erysiphe spp ., Oidium spp .)<br />
Varie ornamentali arboree Evitare un eccessivo sviluppo vegetativo limitando in particolare le concimazioni azotate. Asportare<br />
e arbustive<br />
tempestivamente le parti colpite dall’infezione.<br />
I trattamenti devono essere effettuati con zolfo bagnabile appena si osservano i primi sintomi della malattia.<br />
In caso di gravi infezioni i trattamenti devono essere ripetuti ad intervalli di 7-10 giorni. Evitare le irrorazioni nelle<br />
ore più calde della giornata.<br />
Malattie degli organi legnosi<br />
Piante colpite Indirizzi di difesa<br />
Cancri corticali (Nectria spp .,Sphaeropsis spp ., Phomopsis spp .)<br />
Varie ornamentali arboree e Asportare e distruggere le parti infette e disseccate.<br />
arbustive<br />
In presenza di infezioni effettuare due trattamenti annuali con prodotti rameici, il primo in autunno (alla<br />
caduta delle foglie) e il secondoprima della ripresa vegetativa.<br />
Nel caso di lesioni di una certa ampiezza effettuare pennellature localizzate con prodotti rameici alla dose<br />
dell’1- 2%.<br />
Cancro del cipresso (Seiridium cardinale)<br />
Cupressus sempervirens, C. Asportare le parti infette. Quando la chioma è disseccata per oltre il 50%, abbattere e distruggere l’intera<br />
macrocarpa<br />
pianta.<br />
C. arizonica e altre conifere In caso di nuovi impianti di C. sempervirens impiegare cloni resistenti.<br />
Su piante con infezioni iniziali intervenire sul tronco con prodotti rameici in primavera e in autunno.<br />
Eventuali trattamenti preventivi sono consigliati esclusivamente su alberi di interesse paesaggistico e<br />
monumentale.<br />
Per il controllo del cancro colorato del platano<br />
Contro questa malattia vige un decreto di lotta obbligatoria. Per l’individuazione degli<br />
esemplari infetti da cancro colorato è opportuno controllare le piante preferibilmente in<br />
presenza di vegetazione, in quanto sono meglio visibili gli effetti dell’azione del fungo a<br />
livello della chioma, rappresentati da disseccamenti di rami, branche o dell’intera chioma.<br />
La morte dell’albero si verifica quando la funzionalità dell’anello vascolare è stata<br />
completamente alterata.<br />
I sintomi sul tronco sono invece visibili durante tutto l’anno, anche con gli alberi in riposo.<br />
Sui fusti della specie Platanus occidentalis (dalla corteccia liscia, sottile, di colore grigio<br />
chiaro) è facile notare anomale colorazioni bluastre che percorrono il tronco. Su Platanus<br />
orientalis, invece, a causa della corteccia spessa questi sintomi passano spesso inosservati<br />
e ci si accorge più tardi della presenza della malattia, quando già sono visibili fessurazioni,<br />
depressioni e necrosi dei tessuti. Osservando il legno al di sotto della corteccia, che andrà<br />
asportata con una sgorbia o uno scalpello, il legno infetto appare di un caratteristico colore scuro, caffelatte; inoltre si distingue<br />
nettamente il confine tra la parte sana e quella malata.<br />
Per una sicura diagnosi della malattia è necessario asportare dei tasselli di legno in corrispondenza di queste zone e inoltrarli al<br />
Servizio fitosanitario regionale che, in caso di conferma di cancro colorato, disporrà gli abbattimenti dei platani infetti e di quelli<br />
ad essi adiacenti così come previsto dal decreto di lotta obbligatoria.<br />
IMPORTANTE! Tutti gli attrezzi utilizzati per i prelievi devono essere disinfettati con sali quaternari di ammonio prima e dopo<br />
l’uso; ogni frammento di legno prodotto deve essere raccolto per evitare la sua dispersione nell’ambiente. I tasselli di legno<br />
vanno conservati in sacchetti di plastica opportunamente contrassegnati; le piante su cui sono stati effettuati i campioni, nel<br />
caso si tratti di un viale o di un giardino con più esemplari di platano, vanno contrassegnate con vernice indelebile.
Organismo utile Insetto controllato Nome commerciale Società distributrice<br />
Ausiliari<br />
Organismo utile Insetto controllato Nome Commerciale società distributrice<br />
Neodryinus typhlocybae Metcalfa pruinosa Neodryinus Bioplanet<br />
Antocoride, (Anthocoris nemoralis) Psille Anthopak 200 Bioplanet<br />
Antocoride, (Anthocoris nemoralis) Psille Anthocoris system Intrachem<br />
Crisopa (Chrysoperla carnea) Afidi Crisopak 1000 Bioplanet<br />
Crisopa (Chrysoperla carnea) Afidi Chrysoperla carnea Koppert Italia<br />
Crisopa ,(Chrysoperla carnea) Afidi Crisopa Scam<br />
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis) Afidi Harmopak 250 Bioplanet<br />
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis) Afidi Aphi - rid Koppert Italia<br />
Coleotteri Coccinellidi (Harmonia axyridis) Afidi Harmonia system Intrachem<br />
Coleotteri coccinellidi (Adalia 2-punctata) Afidi Adalia system Intrachem<br />
Coleotteri Coccinellidi (Adalia 2-punctata) Afidi Adalia system plus Intrachem<br />
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani) Afidi Aphidipak 500 Bioplanet<br />
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani) Afidi Aphipar Koppert Italia<br />
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani) Afidi Aphidius system Intrachem<br />
Imenotteri parassitoidi (Aphidius colemani) Afidi Aphisistem Scam<br />
Cryptolaemus montrouzieri Cocciniglie cotonose Criptopak 1000 Bioplanet<br />
Cryptolaemus montrouzieri Cocciniglie cotonose Cryprobug Koppert Italia<br />
Cryptolaemus montrouzieri Cocciniglie cotonose Cryptolaemus system Intrachem<br />
Amblyseius cucumeris Tripidi Amblipak 50000 Bioplanet<br />
Amblyseius cucumeris Tripidi Thripexi - plus Koppert Italia<br />
Phytoseiulus persimilis Ragnetto rosso Fitopak 2000 Bioplanet<br />
Phytoseiulus persimilis Ragnetto rosso Spidex Koppert Italia<br />
Phytoseiulus persimilis Ragnetto rosso Spidex - t Koppert Italia<br />
Phytoseiulus persimilis Ragnetto rosso Phytoseiulus t system Intrachem<br />
Phytoseiulus persimilis Ragnetto rosso Fitosistem Scam<br />
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis<br />
Oziorrinchi Nemopak h Bioplanet<br />
bacteriophora)<br />
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis spp) Oziorrinchi Larvanem Koppert Italia<br />
Nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis megidis) Oziorrinchi Nemasys h Intrachem<br />
Mezzi chimici e microbiologici<br />
Formulato Società distributrice Classe Impieghi autorizzati in<br />
Avversità<br />
commerciale<br />
tossicologica etichetta Colture<br />
PIRETRO NATURALE<br />
Biopiren plus Copyr NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
Kenyatox verde Copyr NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
Piresan plus Copyr NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
Piretro verde Copyr NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
Piretrum 40 Copyr NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
Pyros Serbios NC Floreali, Ornamentali,<br />
Forestali<br />
Afidi, Tingidi, Aleurodidi, Cicaline, Tentredini, Tripidi, Corythucha ciliata, Galerucella luteola,<br />
Coleotteri e Lepidotteri defogliatori, Metcalfa<br />
Florapir Cerrus NC Floricoltura, Ornamentali Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini<br />
Piretro natura Cerrus NC Floricoltura, Ornamentali Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini<br />
Piret Zapi Industrie<br />
Chimiche, Agribiotec<br />
Xi Floreali ed Ornamentali Afidi e Tripidi<br />
Pireflor Terranalisi Xi Floricoltura, Ornamentali Afidi, Cicaline, Tingidi, Coleotteri, Lepidotteri defogliatori, Aleurodidi, Tentredini<br />
Biopiren plus Intrachem NC Floreali e Ornamentali Cicaline, Afidi, Aleurodidi, Tripidi, Tingidi (Corythucha ciliata), Coleotteri e Lepidotteri<br />
defogliatori<br />
AZA<strong>DI</strong> RACTINA<br />
Diractin Serbios NC Floreali e Ornamentali Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi<br />
Neemik Serbios NC Ornamentali Forestali (*) Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi<br />
Oikos 25 plus Sipcam NC Floreali e Ornamentali Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi<br />
Neemazal t/s Intrachem NC Floreali e Ornamentali Afidi, Tripidi, Minatori fogliari, Cicaline<br />
Azactiva Cerrus NC Floreali e Ornamentali Afidi, Tripidi, Minatori fogliari, Cicaline<br />
Adina 10 Ital Agro NC Floreali, Ornamentali,<br />
Forestali (*)<br />
Afidi, Aleurodidi, Cicaline, larve di Lepidotteri, Minatori fogliari, Tripidi<br />
PIRETRO NATUR ALE + ROTENONE<br />
Show Serbios Xi Floreali, Ornamentali, Afidi, Tingidi, Aleurodidi (adulti), Cicaline, Altica, Antonomi, Pentatomidi (cimici verdi),<br />
Forestali forestali site in<br />
aree verdi quali parchi, viali<br />
e giardini pubblici)<br />
(ornamentali e Cocciniglie, Psille, Formiche, Meligete, Mosche, Tentredini, Tripidi, Metcalfa,
Lepinox Intrachem Xi<br />
BACILLUS THU RINGIENSIS spp.<br />
Floreali e Ornamentali Nottue<br />
Rapax Intrachem Xi Floreali e Ornamentali Nottue<br />
Dipel hpwp Bayer NC Floreali e Ornamentali,<br />
Tappeti erbosi<br />
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria<br />
Btk 32 Agribiotec NC Floreali, Ornamentali Larve di Lepidotteri defogliatori<br />
Biobit hpwp Scam NC Floreali e Ornamentali,<br />
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria<br />
Tappeti erbosi<br />
Turex Scam NC Floreali, Ornamentali Larve di Lepidotteri<br />
Astrel Sipcam NC Floreali e Ornamentali Larve di Lepidotteri, Ifantria<br />
Bolas b.t. Sipcam NC Floreali e Ornamentali Larve di Lepidotteri, Ifantria<br />
Kristal 32 Sipcam NC Floreali e Ornamentali Larve di Lepidotteri, Ifantria<br />
Agree Suneco NC Floreali, Ornamentali Larve di Lepidotteri<br />
Foray 48 b Scae Xi Forestali di Latifoglie e<br />
Aghifoglie<br />
Xen tari Isagro NC Floreali e Ornamentali,<br />
Tappeti erbosi<br />
Encore Intertec Xi Floreali e Ornamentali,<br />
Tappeti erbosi<br />
(*) Per le specie arboree ornamentali e forestali: l’applicazione avviene mediante iniezioni al tronco.<br />
Tortrice verde delle querce, Falena defogliatrice, Bombice dal ventre, Bombice dispari,<br />
Stilpnozia del salice, Ifantria americana, Limantria, Processionaria della quercia, Dasichira,<br />
Processionaria del pino<br />
Larve di Lepidotteri defogliatori, Ifantria<br />
Nottue, Defogliatori