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Scarica il numero di Settembre 2008 - Asso Intrattenimento

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HH • 28<br />

djs<br />

www.myspace.com/nariem<strong>il</strong>ani<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

NARI & MILANI<br />

Maurizio Nari e Ronnie M<strong>il</strong>ani, al mixer Nari & M<strong>il</strong>ani producono e<br />

propongono da anni musica electro house. Ogni mese, un giovedì<br />

sera, hanno <strong>il</strong> loro show su m2o, l’unico netw ork ra<strong>di</strong>ofonico<br />

italiano (gruppo l’Espresso) de<strong>di</strong>cato alla musica dance. Già nel<br />

1999 raggiunsero la finale del Festivalbar col brano “Sunshine &<br />

Happiness” e <strong>il</strong> progetto Nerio’s Dubwork e da allora è praticamente<br />

impossib<strong>il</strong>e raccontare in poche righe tutti i loro <strong>di</strong>schi. Diciamo allora<br />

che oggi producono i <strong>di</strong>schi dance italiani <strong>di</strong> maggior successo in<br />

Europa, ossia quelli <strong>di</strong> Alex Gau<strong>di</strong>no. E remixano talenti internazionali<br />

come Laidback Luke (l’hanno fatto per Stealth Records, la label <strong>di</strong> un<br />

certo Roger Sanchez). Hanno appena realizzato un remix <strong>di</strong> “I Feel<br />

Love”, <strong>il</strong> classico <strong>di</strong>sco anni ‘70 <strong>di</strong> Donna Summer oggi reinterpretato<br />

da Louis Botella e remixato anche da Jerry Ropero per Yaaah records<br />

. E’ in uscita, infine, <strong>il</strong> progetto Nari & M<strong>il</strong>ani pres Dek 33, già richiesto<br />

da Paul Van Dyk per la sua etichetta. Tutto ciò perchè <strong>il</strong> loro sound<br />

è particolarmente efficace e variegato. Ma non è tutto, in giro per<br />

l’Europa, Nari & M<strong>il</strong>ani sono vere star: insieme col loro live dj set a<br />

4 mani hanno fatto ballare <strong>il</strong> Red Light <strong>di</strong> Parigi, un club dove hanno<br />

suonato dj del calibro <strong>di</strong> David Guetta, Erik Prydz, e Steve Angello<br />

e sono costantemente guest in giro tra Francia, Spagna, Svizzera,<br />

Germania e Belgio.<br />

Come sempre nelle coppie <strong>di</strong> successo è dura <strong>di</strong>videre chi fa cosa, ma<br />

Nari è più dj e M<strong>il</strong>ani più musicista... Maurizio Nari fa spesso ballare<br />

<strong>il</strong> V<strong>il</strong>la Papeete <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano Marittima, uno dei più esclusivi club estivi<br />

italiani e pure l’Hakuna Matata <strong>di</strong> Riccione. Tra le ultime novità che<br />

riguardano uno dei dj duo più attivi in Europa, una collaborazione<br />

con Roger Sanchez, ossia una dj set mixato prodotto per <strong>il</strong> programma<br />

ra<strong>di</strong>ofonico “Release Yourself” e ottimi risultati su Beatport con <strong>di</strong>verse<br />

loro produzioni, ad esempio <strong>il</strong> progetto No Tone feat. Inusa Dawuda,<br />

col brano “Down Down Down” (Molto Recor<strong>di</strong>ngs) ha raggiunto la<br />

testa della classifica del <strong>il</strong> sito più importante al mondo per i dj, la<br />

mecca del download legale dance.<br />

WALTER S<br />

www.myspace.com/waltersdj<br />

DJS<br />

Stefano Bernardelli, alias Walter S., nasce a Mantova nel 1963.<br />

E’ un grande appassionato <strong>di</strong> musica black soul e funk, ama molto quin<strong>di</strong> artisti come Osibisa, Weather Report e <strong>di</strong> altri importanti movers.<br />

A soli 13 anni inizia a frequentare i locali culto del momento quali la Baia degli Angeli <strong>di</strong> Gabicce, <strong>il</strong> Cosmic <strong>di</strong> Lazise, Les Cigales <strong>di</strong> Brescia<br />

e non da ultimo <strong>il</strong> Chicago <strong>di</strong> Bologna. Proprio a Bologna, tra l’altro, suona spesso anche attualmente, al Doc Show. Nonostante i suoi<br />

genitori desiderassero una maggiore de<strong>di</strong>zione agli stu<strong>di</strong>, Walter covava <strong>il</strong> desiderio <strong>di</strong> applicarsi professionalmente alla sua passione innata,<br />

ovviamente la musica. Inizia quin<strong>di</strong> a proporsi come Dj in molti locali em<strong>il</strong>iani suscitando da subito l’interesse dei clubbers e degli addetti ai lavori.<br />

Nel 1991 la crescente notorietà lo porta ad approdare alla consolle del Mazoom Le Plaisir <strong>di</strong> Sirmione e cavalcando l’onda del fenomeno<br />

House Music, esprime la sua ricerca scrupolosa <strong>di</strong> sonorità elettroniche e deep. Walter è tuttora l’anima musica del club e non a caso mixa<br />

ogni anno la comp<strong>il</strong>ation legata a White Trash, <strong>il</strong> party mito <strong>di</strong> metà settembre. Il leitmotiv dei suoi set è un ritmo coinvolgente e caratterizzato<br />

da uno spiccato connubio fra eleganti melo<strong>di</strong>e e risonanze d’avanguar<strong>di</strong>a. Con la sua competenza musicale è riuscito a coinvolgere pure<br />

Roberto Cavalli che l’ha scelto per musicare alcune delle sue sf<strong>il</strong>ate.<br />

Ecco come racconta <strong>il</strong> club a cui è più legato. “Il Mazoom è sempre stato <strong>il</strong> locale innovativo, in cui un dj può, anzi deve, sperimentare cose<br />

nuove. Il pubblico è sempre stato giovane, ed è una cosa molto positiva perché a una certa età, purtroppo, le persone preferiscono i locali<br />

‘tranqu<strong>il</strong>li’, ‘como<strong>di</strong>’. La musica nuova la sentono i giovani. Al Mazoom Le Plaisir vengono ragazzi che hanno anche un loro gusto nel vestire,<br />

che non si <strong>di</strong>vertirebbero in un locale solo straight (eterosessuale) o solo gay, in cui tutti sono vestiti in jeans e maglietta. E la musica deve<br />

essere così, varia e colorata.” La professione del dj è cambiata nel tempo… “Si, certo che la professione del dj è cambiata, ma i dj erano<br />

anni fa ancora più star <strong>di</strong> adesso. La musica <strong>di</strong> importazione americana ce l’avevano solo loro, i ‘professionisti’, oggi con internet è tutto più<br />

fac<strong>il</strong>e. Oggi i dj li <strong>di</strong>fferenzi per popolarità, non per i <strong>di</strong>schi che riescono ad avere. Prima per certa musica, e la musica da ballare era tutta<br />

americana o quasi, bisognava andare a New York. Oggi è più fac<strong>il</strong>e andare in consolle e suonare ma ci vuole ancora capacità. Ci vuole un<br />

background solido. Ci vuole personalità, e non solo i vestiti che hanno addosso. Bisogna essere più personali possib<strong>il</strong>e”.<br />

HH • 29

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