ra i rapporti annuali dell'arte - The European Foundation Centre
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10 Fondazioni di origine bancaria<br />
I PROGETTI PROPRI: GLI EDIFICI, NUOVI E RISTRUTTURAZIONI<br />
IL GIORNALE DELL’ARTE, N. 321, GIUGNO 2012<br />
Il richiamo del mattone: l’irresistibile att<strong>ra</strong>zione<br />
per la valorizzazione di luoghi storici e per la committenza<br />
dell’architettu<strong>ra</strong> contempo<strong>ra</strong>nea<br />
Con g<strong>ra</strong>ndi restauri per il recupero<br />
e la rifunzionalizzazione delle proprie sedi<br />
o di edifici storici, per la riqualificazione<br />
a base cultu<strong>ra</strong>le di aree urbane,<br />
per condividere le loro g<strong>ra</strong>ndi collezioni,<br />
sempre di più le fondazioni di origine<br />
bancaria scendono in campo<br />
con la formula «progetti propri».<br />
È un modello che consente una gestione<br />
st<strong>ra</strong>tegica diretta di g<strong>ra</strong>ndi progetti,<br />
attuata con società ed enti strumentali<br />
e l’impiego di competenze specifiche<br />
matu<strong>ra</strong>te negli anni di esperienza<br />
erogativa sui territori.<br />
Un modello guardato con attenzione<br />
come alternativa al «g<strong>ra</strong>nt-making»<br />
t<strong>ra</strong>dizionale: se può portare<br />
a una gestione più efficiente<br />
degli investimenti, al contempo<br />
riduce le risorse disponibili<br />
per ga<strong>ra</strong>ntire il plu<strong>ra</strong>lismo dell’offerta<br />
cultu<strong>ra</strong>le locale. Ma i risultati sono spesso<br />
impressionanti. «Il punto non è farli<br />
nascere, ma crescere» diceva<br />
Marco Cammelli nel Rapporto 2011.<br />
Ecco alcuni t<strong>ra</strong> i più recenti esempi<br />
d’intervento.<br />
D opo<br />
l’imponente restauro, con un investimento di 21 milioni<br />
di euro da parte della Fondazione Cariverona alla<br />
quale si devono g<strong>ra</strong>ndi interventi di recupero territoriali, riaprirà<br />
la Basilica Palladiana di Vicenza come contenitore cultu<strong>ra</strong>le,<br />
affidato per l’inaugu<strong>ra</strong>zione a Linea d’Omb<strong>ra</strong>. Sarà sempre<br />
la Fondazione, affiancata da UniCredit, soddisfatto della prima<br />
ope<strong>ra</strong>zione su Palazzo Ducale a Genova, a sostenere con un<br />
investimento di 4 milioni di euro le mostre pensate per il g<strong>ra</strong>nde<br />
pubblico e condivise in una formula di scambio a Nord Est t<strong>ra</strong><br />
2012 e 2013, con il Palazzo della G<strong>ra</strong>n Guardia di Verona. «Raffaello<br />
verso Picasso: storie di sguardi, volti e figure» a ottobre a<br />
Vicenza e «Da Tiziano a Monet: per una storia del paesaggio in<br />
Europa» prima a Verona e poi in Basilica Palladiana. Diecimila<br />
le prenotazioni dichia<strong>ra</strong>te subito dopo l’annuncio. CT<br />
FONDAZIONE CR ASTI<br />
Progetto: Palazzo Mazzetti<br />
di Frinco, aperto al pubblico<br />
in due fasi (aprile 2009 e dicembre<br />
2011) dopo il piano di<br />
restauro iniziato nel 2005,<br />
ospita la Pinacoteca Civica e<br />
mostre tempo<strong>ra</strong>nee.<br />
Ente Strumentale: Fondazione<br />
Palazzo Mazzetti<br />
Investimento in progetti propri<br />
su monte erogazioni: n.d.<br />
Ope<strong>ra</strong>zione: acquistato nel<br />
2000 per 2milioni di euro, Palazzo<br />
Mazzetti di Frinco, edificio<br />
a metà t<strong>ra</strong> XVII e XVIII<br />
secolo, è stato restau<strong>ra</strong>to con<br />
un impegno di 11 milioni di<br />
euro; ha l’obiettivo di essere<br />
il punto di riferimento per la<br />
creazione di una rete museale del territorio, perseguita con il progetto<br />
«Sistemi urbani di Valorizzazione Integ<strong>ra</strong>ta del Patrimonio<br />
Cultu<strong>ra</strong>le», attivando politiche di coope<strong>ra</strong>zione per miglio<strong>ra</strong>re la<br />
qualità, la quantità e le modalità di accesso dei servizi cultu<strong>ra</strong>li<br />
offerti al pubblico, in una logica che conside<strong>ra</strong> il museo come presidio<br />
cultu<strong>ra</strong>le del territorio e strumento di crescita e di sviluppo<br />
per la collettività.<br />
Il Presidente Michele Maggio<strong>ra</strong>: «I beni cultu<strong>ra</strong>li possono diventare<br />
un investimento proficuo in periodi difficili. Abbiamo espresso<br />
un impegno rilevante, anche dal punto di vista economico, per<br />
far sì che la città di Asti avesse finalmente uno spazio degno da<br />
dedicare alla Pinacoteca Civica e alle future esposizioni. Ci muoviamo<br />
per creare un polo museale di att<strong>ra</strong>zione, con un’azione<br />
coordinata dei diversi enti, partnership locali e nazionali, come<br />
quelle che abbiamo avviato con i Musei Vaticani, il Castello di<br />
Racconigi e la Galleria Sabauda di Torino, continuando nel contempo<br />
sostenere le associazione cultu<strong>ra</strong>li che rendono attivo e aggregano<br />
il tessuto del territorio».<br />
http://www.palazzomazzetti.it/<br />
FONDAZIONE CR BIELLA<br />
Progetto: «Spazio Cultu<strong>ra</strong>»<br />
centro di promozione dell’arte<br />
e della cultu<strong>ra</strong> biellese<br />
inaugu<strong>ra</strong>to nel 2010<br />
Ente Strumentale: Città studi<br />
Spa<br />
Investimento in progetti propri<br />
su monte erogazioni: n.d.<br />
Ope<strong>ra</strong>zione: lo Spazio Cultu<strong>ra</strong><br />
comprende una sala espositiva<br />
per mostre fotog<strong>ra</strong>fiche<br />
e artistiche; una biblioteca<br />
di oltre 6mila volumi e postazioni<br />
multimediali per<br />
consultare gli archivi fotog<strong>ra</strong>fici<br />
digitalizzati della<br />
Fondazione che documentano<br />
gli avvenimenti biellesi del XX secolo (Archivi Veleria, Martinero,<br />
Minoli, Bogge, Cremon, Terreo).<br />
Dal 2009, con un impegno complessivo di 60mila euro, la Fondazione<br />
sostiene il «Festival di fotog<strong>ra</strong>fia storica Memo<strong>ra</strong>ndum»<br />
dell’associazione locale «Stilelibero», organizzato presso Villa<br />
Boffo di proprietà dell’ente. Dal 2011, presso «Città Studi», la<br />
Fondazione promuove anche il workshop sulla Gestione e valorizzazione<br />
degli archivi fotog<strong>ra</strong>fici delle Fondazioni, in collabo<strong>ra</strong>zione<br />
con il MIBAC – Istituto cent<strong>ra</strong>le per il catalogo e la documentazione.<br />
Apartire da questa esperienza, ha promosso il censimento<br />
degli archivi fotog<strong>ra</strong>fici storici delle Fondazioni presso<br />
la Commissione Cultu<strong>ra</strong> dell’Acri.<br />
Il Presidente Luigi Squillario: «Spazio Cultu<strong>ra</strong> vuol essere un luogo<br />
di scambi cultu<strong>ra</strong>li. Abbiamo scelto di coordinare le nostre<br />
azioni come catalizzatore di energie sul territorio e baluardo contro<br />
la dispersione dei patrimoni storici, architettonici, artistici e<br />
cultu<strong>ra</strong>li locali. Un esempio è il Progetto “Memo<strong>ra</strong>ndum”, che<br />
restituisce la memoria storica della cultu<strong>ra</strong> della comunità e la<br />
diffonde, att<strong>ra</strong>verso la fotog<strong>ra</strong>fia, in ambito locale e nazionale,<br />
coinvolgendo le scuole. Un altro g<strong>ra</strong>nde servizio è mettere a disposizione<br />
della cultu<strong>ra</strong> immobili di pregio, sui quali abbiamo investito<br />
in modo ingente. La creazione di imprese giovanili impegnate<br />
nei patrimoni cultu<strong>ra</strong>li può <strong>ra</strong>ppresentare una delle possibili<br />
risposte alla crisi, come la costruzione di una rete di soggetti<br />
capace di intercettare finanziamenti europei att<strong>ra</strong>verso una progettazione<br />
condivisa con i territori».<br />
www.fondazionecrbiella.it<br />
FONDAZIONE CR TRIESTE<br />
Progetto: «Pescheria» Centro Polifunzionale Cultu<strong>ra</strong>le e Congressuale<br />
di Trieste<br />
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 67% degli<br />
stanziamenti in arte e cultu<strong>ra</strong> 2011<br />
Ope<strong>ra</strong>zione: la ristruttu<strong>ra</strong>zione e il recupero dell’edificio della Pescheria<br />
Vecchia progettato dall’architetto Giorgio Polli nel 1913<br />
(2.667 metri quad<strong>ra</strong>ti), proposti dal Comune di Trieste e finanziati<br />
dalla Fondazione CR Trieste per 6,9 milioni di euro, rient<strong>ra</strong>no<br />
nell’ambito della valorizzazione delle Rive cittadine, area<br />
di primario interesse turistico per la città. L’edificio, inaugu<strong>ra</strong>to<br />
nel 2006, ospita il «Salone degli Incanti», uno spazio espositivo<br />
flessibile e polivalente per mostre ed eventi, un’area riservata ai<br />
servizi e alle attività commerciali. Oggi la Fondazione sta lavo<strong>ra</strong>ndo<br />
al progetto di riqualificazione dell’ex Magazzino Vini che<br />
verrà in parte adibito a sede congressuale ed espositiva.<br />
Il Presidente Massimo Paniccia: ««È importante concent<strong>ra</strong>re le<br />
risorse su progetti volano per l’economia locale, che possano contribuire<br />
al rilancio turistico del territorio di riferimento».<br />
www.fondazionecrtrieste.it<br />
FONDAZIONE DI VENEZIA<br />
Progetto: di rigene<strong>ra</strong>zione urbana «M9», polo cultu<strong>ra</strong>le in cui <strong>ra</strong>ppresentare,<br />
studiare e riflettere sulla modernità e sulla contempo<strong>ra</strong>neità,<br />
destinato a divenire il primo centro museale multimediale<br />
di Venezia, con localizzazione in Mestre.<br />
Ente Strumentale: Polimnya Venezia Srl<br />
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: l’investimento<br />
diretto di parte del patrimonio fondazionale, a regime, consentirà<br />
a M9 di reggere autonomamente il proprio conto economico,<br />
senza incidere sul monte erogazioni della Fondazione, ma<br />
producendo una «erogazione» di fatto, pari alla propria offerta<br />
cultu<strong>ra</strong>le. Al momento impegna il 75% degli stanziamenti in arte<br />
e cultu<strong>ra</strong> 2012.<br />
Ope<strong>ra</strong>zione: M9 si propone di far conoscere il passato, inco<strong>ra</strong>ggiare<br />
la comprensione del presente e consolidare la fiducia nel futuro.<br />
A questi tre obiettivi corrispondono i tre spazi funzionali in<br />
cui il progetto cultu<strong>ra</strong>le di M9 si articola: M900, l’esposizione permanente<br />
multimediale e inte<strong>ra</strong>ttiva, dedicata alle g<strong>ra</strong>ndi t<strong>ra</strong>sformazioni<br />
del XX secolo; il MAMA, acronimo che sintetizza le iniziali<br />
dell’auditorium, della mediateca e dell’aula didattica che supporte<strong>ra</strong>nno<br />
le funzioni formative di M9; M000, lo spazio espositivo<br />
per mostre tempo<strong>ra</strong>nee sui temi emergenti delle scienze, delle<br />
tecnologie, dei media e della creatività. Il progetto interessa un’area<br />
di circa 9mila mq, collocata nel cuore di Mestre e comprende,<br />
oltre al nuovo museo, un edificio seicentesco – che dopo il restauro<br />
ospiterà attività sop<strong>ra</strong>ttutto commerciali e il cui chiostro diventerà<br />
una piazza coperta – e un edificio direzionale di oltre 5mila mq,<br />
oggi già ope<strong>ra</strong>tivo. Progettato dallo studio berlinese Sauerbruch<br />
Hutton – vincitore del concorso internazionale d’architettu<strong>ra</strong> – M9<br />
dovrebbe essere completato per il 2015. Per la realizzazione dell’intero<br />
progetto la Fondazione ha stanziato 100 milioni di euro.<br />
Il Presidente Giuliano Segre: «L’obiettivo è uno solo ed è ben definito:<br />
riportare alla vita civile e sociale uno spazio nel pieno centro<br />
della città di ter<strong>ra</strong>ferma, da sempre precluso ai cittadini, con<br />
un’ope<strong>ra</strong>zione che per la Fondazione si lega ad un fondamentale<br />
risveglio socio-cultu<strong>ra</strong>le che integri questa parte di città alla<br />
leadership di capitale mondiale della cultu<strong>ra</strong> che Venezia interpreta<br />
da sempre».<br />
www.fondazionedivenezia.org/it/attivita/arte-e-cultu<strong>ra</strong>/museo-m9<br />
FONDAZIONE CR PADOVA E ROVIGO<br />
Progetto: «Palazzo Roverella» recupero del bene cultu<strong>ra</strong>le e produzione<br />
di g<strong>ra</strong>ndi mostre nella città di Rovigo.<br />
Ente Strumentale: Auxilia Spa<br />
Investimento in progetti propri su monte erogazioni: 40,6% degli<br />
stanziamenti in arte e cultu<strong>ra</strong> 2010<br />
Ope<strong>ra</strong>zione: I lavori di restauro di Palazzo Roverella, edificio della<br />
fine del XV secolo nel centro di Rovigo, sono iniziati nel 2000<br />
per ope<strong>ra</strong> del Comune di Rovigo e della Fondazione Cassa di Risparmio<br />
di Padova e Rovigo. Aperto dal 2006, oggi ospita la Pinacoteca<br />
dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile<br />
e il prog<strong>ra</strong>mma di G<strong>ra</strong>ndi Mostre promosso dalla Fondazione<br />
(«Il divisionismo. La luce del moderno», fino al 23 giugno).<br />
Il Presidente Antonio Finotti: «Un paese può crescere solo se i saperi,<br />
le esperienze, le conoscenze vengono messi a disposizione del<br />
cittadino, stimolandolo a riflettere, a diventare più consapevole e<br />
quindi capace di assumere anche decisioni, per sé e per gli altri».<br />
FONDAZIONE CARISBO<br />
Progetto: «Genus Bononiae. Musei nella Città» percorso cultu<strong>ra</strong>le,<br />
artistico e museale articolato in otto edifici nel centro storico<br />
di Bologna, restau<strong>ra</strong>ti e recupe<strong>ra</strong>ti per la fruizione pubblica<br />
dal 2003 a oggi. Con l’apertu<strong>ra</strong> (Gennaio 2012) del «Museo della<br />
Città» a Palazzo Pepoli Vecchio (recupero architettonico a cu<strong>ra</strong><br />
di Mario Bellini, disegno espositivo di Massimo Negri) la rete<br />
Genus Bononiae è stata completata.