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Piano Particolareggiato via Fermi, Nievo e strade limitrofe ...

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P I A N O U R B A N O D E L T R A F F I C O<br />

COMUNE DI RAVENNA<br />

Area Infrastrutture Civili<br />

Servizio Pianifi cazione Mobilità<br />

PGTU2007<br />

PIANI<br />

PARTICOLAREGGIATI<br />

D’AREA<br />

A 16<br />

Via <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong><br />

e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong><br />

Circoscrizione Prima<br />

DICEMBRE 2008


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

PIANO URBANO DEL TRAFFICO<br />

PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO<br />

AGGIORNAMENTO 2007<br />

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL TRAFFICO<br />

VIA FERMI, VIA NIEVO E STRADE LIMITROFE<br />

rev. 01 del 17.12.2008<br />

Sindaco Fabrizio Matteucci<br />

Assessore all’Urbanistica,<br />

Edilizia, Protezione Civile,<br />

Traffico e Piste ciclabili Gabrio Maraldi<br />

Capo Area Infrastrutture Civili ing. Walter Ricci<br />

Dirigente del Servizio<br />

Pianificazione Mobilità ing. Ennio Milia<br />

Responsabile del Procedimento ing. Ennio Milia<br />

Progettista arch. Nicola Scanferla<br />

Collaboratori alla progettazione<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

1<br />

geom. Roberta Adriana Baldassari<br />

sign. Oreste Scalise<br />

sign. ra Vanna Ronchi<br />

Il Responsabile del Procedimento Il Progettista<br />

(timbro e firma) (timbro e firma)<br />

………………………………………..……. ………………………………………


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

Indice<br />

1. Introduzione....................................................................................................................................... 3<br />

2. Identificazione del problema/sintesi obiettivi ............................................................................. 3<br />

3. Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio ..................................................... 4<br />

4. Componenti oggetto di intervento ................................................................................................ 6<br />

5. Caratterizzazione dell’area di studio............................................................................................. 6<br />

6. Descrizione delle caratteristiche fisico morfologiche................................................................. 7<br />

7. Accessi................................................................................................................................................. 8<br />

8. Incroci.................................................................................................................................................. 8<br />

9. Segnaletica......................................................................................................................................... 8<br />

10. Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico............................................................. 10<br />

11. Classificazione funzionale delle <strong>strade</strong> ....................................................................................... 10<br />

12. Flussi circolatori............................................................................................................................... 10<br />

13. Trasporto Pubblico di Linea........................................................................................................... 10<br />

14. Rete pedonale.................................................................................................................................. 14<br />

15. Rete ciclabile .................................................................................................................................... 14<br />

16. Analisi dell’incidentalità ................................................................................................................. 16<br />

17. Osservazioni sulle condizioni di deflusso ................................................................................... 16<br />

18. Norme (PRG, PSC, POC, RUE, PGTU, ecc)................................................................................. 16<br />

19. La sosta............................................................................................................................................. 16<br />

20. Scenario proposto........................................................................................................................... 18<br />

21. Valutazione costi/benefici.............................................................................................................. 22<br />

22. Inserimento nel Programma Triennale....................................................................................... 24<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

2


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

1. Introduzione<br />

Il presente <strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> deve intendersi quale attività prevista dalle “Direttive<br />

per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”. (art. 36 del<br />

decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo codice della strada) e quindi quale<br />

progettazione di 2° livello (art.4.2 delle Direttive “Piani particolareggiati”), indispensabile per<br />

l'attuazione del PGTU 2007, riferita ad un ambito territoriale più ristretto di quelli dell'intero<br />

centro abitato ed elaborato in conformità all’elenco generale dei Piani Particolareggiati di Zona<br />

e Piani Particolareggiati di Settore contenuto nel PGTU.<br />

Il <strong>Piano</strong> particolareggiato in questione proporrà il dimensionamento di massima degli<br />

interventi previsti per tutta la <strong>via</strong>bilità, principale e locale, all'interno del rispettivo ambito<br />

territoriale di studio con i rispettivi schemi di circolazione.<br />

In particolare riguarda:<br />

- gli schemi grafici per le strutture pedonali, con eventuali marciapiedi, passaggi ed<br />

attraversamenti pedonali e relative protezioni, e per la salvaguardia della fluidità<br />

veicolare;<br />

- gli schemi dettagliati di circolazione per i diversi itinerari della <strong>via</strong>bilità principale e<br />

secondaria, il tipo di organizzazione delle intersezioni stradali della <strong>via</strong>bilità principale<br />

ed il piano generale della segnaletica verticale, specialmente di indicazione e<br />

precedenza;<br />

- il tipo di organizzazione della sosta per gli eventuali spazi laterali della <strong>via</strong>bilità<br />

principale, di quella secondaria, per le aree di sosta esterne alle sedi stradali, nonché<br />

l'eventuale organizzazione della tariffazione e/o limitazione della sosta di superficie<br />

(<strong>strade</strong> ed aree).<br />

Il presente P.P. è sviluppato secondo l’approccio indicato nella “Traccia metodologica (rev.<br />

del 28.02.2008)”, redatta a tale scopo, e prevede:<br />

• Identificazione del problema/sintesi obiettivi<br />

• Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio<br />

• Componenti oggetto di intervento<br />

• Caratterizzazione dell’area di studio<br />

• Vincoli/criticità<br />

• Scenari di intervento (identificazione)<br />

• Scenari di intervento (valutazione)<br />

• Sviluppo dello scenario di progetto<br />

2. Identificazione del problema/sintesi obiettivi<br />

Il presente <strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> nasce a seguito di sollecitazioni derivanti da cittadini<br />

residenti, dagli organi decentrati dell’Amministrazione (Consiglio della Circoscrizione Prima) e<br />

per tale motivo è stato inserito nell’elenco generale dei Piani Particolareggiati del PGTU<br />

aggiornamento 2007.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

3


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

Le situazioni segnalate si riferivano a problematiche inerenti la sicurezza e la qualità della<br />

circolazione dei pedoni, la fluidità della circolazione e la necessità di regolarizzare l’offerta di<br />

sosta dell’area oggetto di studio. Inoltre alcune segnalazioni lamentavano la velocità dei veicoli<br />

in transito in alcune intersezioni della zona.<br />

L’obiettivo del <strong>Piano</strong> pertanto è quello di accertare, in generale, la presenza delle criticità<br />

rilevate e proporre, in particolare, tutte le misure possibili per ridurne gli effetti negativi.<br />

- veduta aerea dell’are studio –<br />

3. Individuazione dell’area di intervento e dell’area in studio<br />

L’ambito territoriale oggetto di studio del <strong>Piano</strong> è parte del territorio della città di Ravenna<br />

ed è costituito da una porzione di rete situata ella zona sud ovest del centro abitato di Ravenna<br />

a carattere prevalentemente residenziale all’interno di un più vasto comparto situato tra due<br />

importanti <strong>strade</strong>: <strong>via</strong>le Allende e <strong>via</strong> Faentina.<br />

Di seguito vengono indicati i limiti proposti per l’area in studio e dell’area di intervento.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

4


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

4. Componenti oggetto di intervento<br />

Normalmente sono da esaminare tutte le componenti ma la dimensione del <strong>Piano</strong> e la<br />

caratteristica delle criticità interverrà direttamente solo su alcune di esse.<br />

Il presente <strong>Piano</strong> si propone di verificare e possibilmente soddisfare adeguatamente le<br />

esigenze di:<br />

- Pedoni<br />

- Ciclisti<br />

- auto, ciclomotori e motocicli<br />

- Sosta<br />

Non si ritiene di dover prendere in esame le esigenze dei mezzi pesanti che non incidono in<br />

modo significativo nella composizione del traffico veicolare.<br />

5. Caratterizzazione dell’area di studio<br />

La caratterizzazione ha lo scopo di fornire tutti gli elementi utili di conoscenza sia fisica che<br />

funzionale dei tronchi e dei nodi che compongono la porzione di rete stradale oggetto di studio.<br />

A tale scopo verranno di seguito descritte le situazioni relative ai punti che seguono:<br />

♦ Sezioni stradali<br />

♦ Accessi (solo quelli maggiormente significativi)<br />

♦ Incroci<br />

♦ Segnaletica<br />

♦ Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico<br />

♦ Classificazione funzionale delle <strong>strade</strong><br />

♦ Analisi dei sistemi circolatori<br />

♦ TPL linee e fermate<br />

♦ Rete pedonale<br />

♦ Rete ciclabile<br />

♦ Incidentalità aggregata di zona con comparazione di eventuali singoli fenomeni con la<br />

classifica generale PSSU<br />

♦ Sopralluogo speditivo per la verifica dei fenomeni significativi inerenti lo stato dei<br />

luoghi, la sicurezza e le condizioni di deflusso<br />

♦ Norme (PSC, POC, RUE, PGTU, ecc)<br />

Al fine di contenere le risorse impiegate secondo principi di efficienza e ragionevolezza, la<br />

completezza e l'approfondimento delle indagini finalizzate alla caratterizzazione verrà<br />

proporzionata alla complessità del presente <strong>Piano</strong> conformemente alla natura e all’entità delle<br />

problematiche riscontrate.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

6


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

6. Descrizione delle caratteristiche fisico morfologiche<br />

La modesta porzione di rete stradale oggetto di intervento si caratterizza per la regolarità e<br />

la regolare geometria dell’impianto circolatorio.<br />

<strong>via</strong> <strong>Nievo</strong><br />

Via <strong>Nievo</strong> presenta una sezione costante m 7,50 con marciapiedi di circa m 1,20 di<br />

profondità su entrambi i lati della carreggiata. La sosta è attualmente consentita su ambo i lati<br />

della carreggiata e viene effettuata di frequente sui marciapiedi impedendo il transito ai<br />

pedoni. La strada è a doppio senso di circolazione.<br />

<strong>via</strong> <strong>Fermi</strong><br />

Via <strong>Fermi</strong> presenta una sezione costante m 7,50 con marciapiedi di circa m 1,20 di<br />

profondità su entrambi i lati della carreggiata. La sosta è attualmente consentita sul lato civici<br />

dispari e viene effettuata di frequente sui marciapiedi impedendo il transito ai pedoni. La<br />

strada è a doppio senso di circolazione.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

7


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

7. Accessi<br />

Nell’ambito della porzione di rete analizzata non si rilevano situazioni di particolare rilievo.<br />

Le <strong>strade</strong> sono interessate in particolar modo dalla presenza di accessi carrai in numero<br />

elevato e diffuso viste le caratteristiche e la tipologia abitativa dell’area che presenta un<br />

numero elevato di abitazioni singole. Inoltre è da rilevare la presenza di un edificio di culto che<br />

dispone di una serie di accessi successivi su <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>.<br />

8. Incroci<br />

Le maggiori criticità sono state rilevate proprio nelle intersezioni tra le vie Monterotondo e<br />

<strong>Fermi</strong>, tra <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong> e <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e tra <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>via</strong> Santucci.<br />

Tali criticità riguardano in linea di massima problemi riguardanti le traiettorie dei veicoli che<br />

spesso sono motivo di un elevato livello di rischio. rilevate<br />

In particolare nell’intersezione tra <strong>via</strong> Monterotondo e <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong> i veicoli provenienti da <strong>via</strong><br />

Gioberti, a causa della particolare geometria dell’intersezione non adeguano la velocità alle<br />

traiettorie con significativi problemi di sicurezza della circolazione dei pedoni e dei veicoli posti<br />

in sosta a margine della carreggiata come è possibile osservare nelle foto che seguono.<br />

L’intersezione tra le vie <strong>Fermi</strong> e <strong>Nievo</strong> è costituita da una curva ad angolo retto che spesso<br />

porta i veicoli a traiettorie confliggenti.<br />

Nell’intersezione tra <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>via</strong> Santucci i veicoli provenienti dalla <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> non<br />

godono di una sufficiente visuale libere per la presenza delle recinzioni dei fabbricati e perché<br />

l’intersezione è posta in un punto di cuspide di una deflessione della <strong>via</strong> Santucci.<br />

9. Segnaletica<br />

Secondo quanto indicato nel paragrafo 4.2. delle “Direttive per la redazione, adozione<br />

ed attuazione dei piani urbani del traffico” nel presente paragrafo si descrivono, mediante<br />

l’ausilio della Tavola “<strong>Piano</strong> Generale della segnaletica” le regole di precedenza presenti nella<br />

porzione di rete oggetto del presente studio.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

8


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

10. Localizzazione degli attrattori e generatori di traffico<br />

L’area oggetto di studio è caratterizzata dalla presenza, nelle immediate vicinanze, di<br />

significativi punti attrattori/generatori di traffico.<br />

Nonostante tale presenza non pare che le vie oggetto del presente <strong>Piano</strong> siano interessate<br />

da fenomeni di congestionamento della circolazione semmai la presenza di un numero<br />

consistente di pedoni in alcune ore dei giorni festivi produce un sensibile incremento dei livelli<br />

di rischio.<br />

Nella pagina che segue nella tavola “Attrattori/generatori di traffico” vengono indicate le<br />

posizioni di tali strutture in modo da poterle individuare rispetto all’area studio.<br />

11. Classificazione funzionale delle <strong>strade</strong><br />

Nell’allegato del PGTU “Classificazione delle Strade”, le vie <strong>Fermi</strong> e <strong>Nievo</strong> sono classificate<br />

come <strong>strade</strong> urbane locali “Tipo F ai sensi dell’art. 2 del Codice della Strada “Definizione e<br />

classificazione delle <strong>strade</strong>”<br />

Nella tavola che segue “Classificazione funzionale delle <strong>strade</strong>” è meglio evidenziata tale<br />

indicazione.<br />

12. Flussi circolatori<br />

L’analisi dei flussi veicolari ha lo scopo di valutare lo stato di efficienza attuale della rete e<br />

l’impatto che eventuali scenari proposti andranno ad avere sulla porzione di rete oggetto di<br />

studio.<br />

Stante la modesta porzione di rete esaminata e le funzioni assolte dalla stessa ci s è limitati<br />

ad effettuare alcune osservazioni nelle ore di punta senza rilevare criticità ne flussi rilevanti.<br />

E’ pertanto possibile sostenere che eventuali modifiche circolatorie non possano influenzare<br />

la rete locale, né quella adiacente, in modo significativo.<br />

13. Trasporto Pubblico di Linea<br />

L’area in studio è servita da una delle principali linee del trasporto pubblico della città: la<br />

linea Metrobus Rosso che transita sulle vie Santucci e Tivoli effettuando alcune fermate si<br />

andata e ritorno. E’ possibile affermare che tale zona è servita in modo eccellente dal servizio<br />

di trasporto pubblico di linea.<br />

Nella tavola “Linee e fermate del TPL” , che segue, sono meglio evidenziate le situazioni<br />

sopra descritte<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

10


Legenda<br />

H<br />

Ñ<br />

H<br />

STRUTT_SANITARIA<br />

H STAZ_SERVIZIO<br />

^<br />

^<br />

^<br />

^<br />

^<br />

^<br />

VIA<br />

^ ED_COMMERCIALE<br />

VIA S. ALLENDE<br />

ROTONDA<br />

SPAGNA<br />

²³ CHIESE<br />

8 ED_SCOLASTICO<br />

4 IMP.<br />

2 SERV_PUBBLICI<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA A. BENINI<br />

QUARTO<br />

^<br />

SPORTIVO-PARCO<br />

VIA<br />

VIA<br />

TIVOLI<br />

MOLO MURRI ARMANDO GNANI<br />

PGTU2007<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong><br />

di Zona<br />

VIA DEL VASCELLO<br />

VIA<br />

SAN FERMO<br />

VIA<br />

GIOBERTI<br />

CAPRER<br />

VIA<br />

^<br />

TALAMONE<br />

^<br />

VIA NIZZA<br />

VIA<br />

VIA<br />

G. LERCARO<br />

VIA<br />

VIA CASTELFIDARDO<br />

MONTE ROTONDO<br />

²³<br />

VIA<br />

^<br />

8<br />

VIA PALESTRO<br />

H<br />

VIA G. SANTUCCI<br />

VIA ENRICO FERMI<br />

A. BADIALI<br />

VIA MILAZZO<br />

4<br />

VILLA GLORI<br />

8<br />

VIA CALATAFIMI<br />

VIA<br />

^<br />

^<br />

^ ^ ^<br />

PIAZZA<br />

A.ROSMINI<br />

IPPOLITO NIEVO<br />

VIA<br />

AGRO PONTINO<br />

Ñ<br />

VIA<br />

VIA<br />

^<br />

^<br />

VIA F.LLI BELLOTTI<br />

DORESE<br />

VIA G. LERCARO<br />

GIUSEPPE VITALI<br />

NI<br />

VIA GIOVANNI MESINI<br />

VIA<br />

PIAZZALE<br />

G.ZAPPATERRA<br />

Via <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong><br />

Tavola: Attrattori/Generatori di traffico<br />

LUIGI ROSSINI<br />

GIOVANNI SA<br />

VIA<br />

VIA<br />

A 16<br />

CAMPIDANO<br />

V


Legenda<br />

ROTONDA<br />

ANDORRA<br />

AMBITO EXTRAURBANO<br />

Tipo B - Extraurbana principale<br />

Tipo C - Extraurbana secondaria<br />

Tipo F - Extraurbana locale<br />

AMBITO URBANO<br />

Tipo D-E - Urbana di interquartiere<br />

Tipo E- Urbana di quartiere<br />

Tipo E-F - Urbana locale interzonale<br />

Tipo F - Urbana locale<br />

VIA S. ALLENDE<br />

VIA<br />

PGTU2007<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong><br />

di Zona<br />

VIA<br />

ROTONDA<br />

SPAGNA<br />

VIA<br />

TIVOLI<br />

VIA A. BENINI<br />

ROMOLO MURRI<br />

ARMANDO GNANI<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA<br />

GIARDINO<br />

QUARTO<br />

VIA<br />

VIA<br />

CAPRERA<br />

VIA<br />

DEL VASCELLO<br />

CARD. P.MAFFI<br />

SAN FERMO<br />

GIOBERTI<br />

TALAMONE<br />

VIA<br />

VIA<br />

NIZZA<br />

G. LERCARO<br />

VIA<br />

VIA TEANO<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA<br />

CASTELFIDARDO<br />

VIA<br />

VIA<br />

MONTE ROTONDO<br />

VIA<br />

A. BADIALI<br />

PALESTRO<br />

MILAZZO<br />

VIA<br />

MILAZZO<br />

VIA<br />

G. SANTUCCI<br />

VIA<br />

ENRICO FERMI<br />

VILLA GLORI<br />

PIAZZA<br />

A.ROSMINI<br />

CAPRERA<br />

Via <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong><br />

Tavola: Classificazione Funzionale delle <strong>strade</strong><br />

CALATAFIMI<br />

VIA<br />

VIA<br />

CALATAFIMI<br />

VIA<br />

VIA<br />

IPPOLITO NIEVO<br />

VIA<br />

VIA<br />

AGRO PONTINO<br />

DORES<br />

VIA<br />

DORESE<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA<br />

F.LLI BELLOTTI<br />

VIA A. BADIALI<br />

G. LERCARO<br />

PIAZZALE<br />

GIUSEPPE VITALI<br />

G.ZAPPATERRA<br />

VIA G. MESINI<br />

GIOVANNI MESINI<br />

VIA<br />

VIA<br />

VIA<br />

GIOVANNI<br />

LUIGI ROSSINI<br />

VIA<br />

CAMPIDANO<br />

SANTUCCI<br />

VIA<br />

VIA<br />

ROMOLO CONTI<br />

VIA<br />

ANTONIO CESARI<br />

C. CICOGNANI<br />

VIA<br />

ANTONIO CESARI<br />

A 16<br />

ANATOLY<br />

D. STROCCH<br />

VIA GIAR<br />

CASENTINO


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

14. Rete pedonale<br />

Il rispetto delle esigenze della prima componente fondamentale del traffico urbano<br />

(circolazione dei pedoni) richiede verifiche atte ad identificare l’eventuale necessità di<br />

interventi finalizzati a garantire la fluida e sicura continuità dell'intera rete pedonale, costituita<br />

essenzialmente dai marciapiedi, dai passaggi pedonali e dagli attraversamenti pedonali<br />

attraverso l'applicazione degli standard progettuali (dimensionali e tipologici) previsti nel<br />

Regolamento Viario (allegato al PGTU) e/o derivanti da specifiche norme di settore. In senso<br />

generale è possibile affermare che gli obiettivi da perseguire nel dimensionamento dei<br />

percorsi/passaggi pedonali siano fondamentalmente:<br />

♦ sicurezza.<br />

♦ visibilità<br />

♦ continuità<br />

♦ confort<br />

Questo <strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong>, come del resto tutti gli altri, pone la sicurezza e la qualità<br />

della circolazione dei pedoni al vertice degli interessi e degli obiettivi del governo della mobilità<br />

pedonale. Ciò non solo, come è ovvio, per la tutela dell’incolumità dell’utente oggettivamente<br />

più debole, ma anche per incentivare questa modo salutare ed ecologico di spostamento.<br />

Come si evince dall’allegata tavola “Rete dei percorsi pedonali” gli stessi presentano alcune<br />

criticità.<br />

L’elemento di maggiore rilievo è rappresentato dai veicoli in sosta sui marciapiedi che<br />

costringe i pedoni a de<strong>via</strong>re dal proprio percorso sulla carreggiata, con conseguente<br />

promiscuità con i veicoli a motore sottoponendoli ad un maggiore livello di rischio.<br />

Gli attraversamenti pedonali sono assenti o non adeguatamente segnalati in alcuni incroci<br />

non consentendo la continuità ai percorsi pedonali.<br />

La presenza di poli attrattori (ricreativi, religiosi, commerciali) nelle immediate vicinanze e<br />

la vocazione residenziale della zona crea un legame O/D che sarebbe possibile soddisfare<br />

mediante l’esistente rete dei percorsi ciclo-pedonali rendendoli effettivamente praticabili.<br />

15. Rete ciclabile<br />

L’area è caratterizzata dall’assenza di piste ciclabili e non si ritiene, per caratteristiche dei<br />

flussi di traffico e per collocazione funzionale nella rete, che per tali <strong>strade</strong> se ne debbano<br />

prevedere tratti.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

14


Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

16. Analisi dell’incidentalità<br />

Dall’analisi dei dati sull’incidentalità (ISTAT 2002 – 2006) ne deriva un quadro di scarsa<br />

entità rispetto ai dati generali del territorio ed in particolare rilevati su altre porzioni del<br />

territorio comunale.<br />

Come viene evidenziato nella tavola alla pagina successiva si sono verificati un numero<br />

rilevante di incidenti nell’intersezione tra le vie Santucci e <strong>Nievo</strong> e tra <strong>via</strong> Santucci e <strong>via</strong> Agro<br />

Pontino.<br />

Dall’analisi disaggregata di tali incidenti è stato possibile rilevare che gli stessi avvengono<br />

per mancata precedenza dovuta alla scarsa visibilità tra i veicoli.<br />

Nel caso della prima intersezione per la conformazione geometrica della <strong>via</strong> Santucci che<br />

nel punto di intersezione presenta anche una deflessione che impedisce una visibilità adeguata<br />

tra i veicoli.<br />

Ne caso dell’intersezione tra le vie Santucci e Agro Pontino per la presenza spesso a<br />

margine della carreggiata di veicoli in sosta che impediscono la visuale reciproca tra i veicoli.<br />

17. Osservazioni sulle condizioni di deflusso<br />

Si tratta di un momento di osservazione per la verifica di eventuali singoli fenomeni di<br />

carattere circolatorio (condizioni di deflusso, livelli di servizio, ecc)<br />

Dall’analisi visiva il flusso insistente sulla <strong>via</strong>bilità della zona risulta di modesta entità e<br />

prevalentemente dovuto ai movimenti casa-lavoro, e viceversa.<br />

Alcuni fenomeni di attraversamento sono registrabili nelle ore e nelle giornate dei week end<br />

per raggiungere luoghi di svago posti sulla circonvallazione (<strong>via</strong>le Allende).<br />

Inoltre sono da annotare gli spostamenti derivanti dalla presenza di un luogo di culto e<br />

delle relative attività ricreative che avvengono prevalentemente mediante l’uso dell’auto<br />

privata. con conseguenti fenomeni di congestione anche se di breve durata ed intensità.<br />

18. Norme (PRG, PSC, POC, RUE, PGTU, ecc)<br />

Il progetto non contrasta con le linee di indirizzo del PGTU (approvate in Consiglio<br />

Comunale nella seduta del 19 Luglio 2003 con delibera n. 5636/136) ne con lo stesso PGTU<br />

(adottato con Delibera di Consiglio Comunale PV 67/2008 del 19 maggio 2008) in quanto è<br />

coerente con il sistema degli obiettivi e si ritiene non abbia effetti sul sistema circolatorio<br />

generale, ma esclusivamente sulle <strong>strade</strong> cui si riferisce.<br />

Come è possibile rilevare dai documenti tecnici del PSC e del RUE l’area sulla quale si<br />

intende intervenire non prevede modificazioni di rilievo.<br />

E’ pertanto possibile affermare che i dati relativi ai flussi di attraversamento di tale zona<br />

non siano destinati a subire variazioni di rilievo.<br />

19. La sosta<br />

Per trattare le criticità correlate al presente paragrafo si farà riferimento ad alcuni<br />

sostanziali passaggi delle Linee di indirizzo per l’aggiornamento del <strong>Piano</strong> Generale del Traffico<br />

Urbano, al <strong>Piano</strong> stesso ed ai provvedimenti legislativi nazionali e locali di settore attualmente<br />

in vigore.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

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Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

La strategia che si intende perseguire dovrebbe passare attraverso la valutazione di scenari<br />

diversi per terminare con la scelta di provvedimenti di riorganizzazione delle piattaforme<br />

stradali che prevedano un attento dosaggio della quantità e della tipologia dell'offerta di<br />

sosta<br />

Pertanto l’obiettivo finale cui tendere coinciderebbe con la necessità di favorire le utenze<br />

"deboli", incrementare le condizioni di sicurezza e migliorare la qualità urbana<br />

complessiva.<br />

Le vie interessate dal presente <strong>Piano</strong> non sono mai state però oggetto di un intervento<br />

organico di regolamentazione della sosta.<br />

La sosta, in diverse situazioni, risulta essere a ridosso degli edifici, delle recinzioni e sopra i<br />

marciapiedi, creando disagio e pericolo per i pedoni nonché danni alle strutture stradali.<br />

Attualmente l’offerta di sosta potrebbe subire un brusco decremento per effetto di una<br />

indispensabile riorganizzazione degli spazi sulla carreggiata in conformità con le norme.<br />

L’attuale organizzazione delle carreggiate (doppio senso di marcia) e la dimensione delle<br />

sezioni delle <strong>strade</strong> potrebbe infatti determinare l’eliminazione di un numero importante di<br />

spazi utilizzati in modo più o meno legittimo per la sosta.<br />

La nuova disciplina circolatoria prevista dal presente <strong>Piano</strong> consente la realizzazione di<br />

corsie di marcia che dovranno essere valutate anche e principalmente sulla base della richiesta<br />

di mobilità ciclabile nella zona.<br />

In tutti i casi è da privilegiare una organizzazione della sosta che incentivi la mobilità<br />

ciclabile permettendo anche un collegamento funzionale tra <strong>via</strong> Santucci e la zona di cintura<br />

verde con il suo sistema dei percorsi ciclo pedonali e la pista ciclo pedonale di <strong>via</strong>le Allende.<br />

20. Scenario proposto<br />

Dall’analisi dello stato di fatto è possibile dedurre lo scenario che si propone e che si pone<br />

come obiettivo quello di un miglioramento della sicurezza e della qualità dei percorsi destinati<br />

alla circolazione dei pedoni e dei cicli mediante la riorganizzazione delle piattaforme stradali.<br />

Gli interventi che pertanto si propongono sono i seguenti:<br />

1. modifica dell’attuale assetto circolatorio con introduzione di sensi unici di marcia tali<br />

da mantenere una sufficiente accessibilità alla zona, mantenere un alta offerta di<br />

sosta regolamentata e conforme;<br />

2. interventi di segnaletica verticale ed orizzontale per il miglioramento della sicurezza<br />

dei pedoni in genere e dei cicli;<br />

3. realizzazione di interventi infrastrutturali atti al miglioramento della visibilità<br />

reciproca tra veicoli nelle intersezioni che presentano tale criticità;<br />

In particolare gli interventi si riferiscono a:<br />

1. Istituzione di senso unico di marcia nella <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> con direzione da <strong>via</strong> Santucci a<br />

<strong>via</strong> <strong>Fermi</strong> e sosta consentita su ambo i lati della carreggiata;<br />

2. Istituzione di senso unico di marcia nella <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong> con direzione da <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> a <strong>via</strong><br />

Gioberti e sosta consentita sul lato civici dispari;<br />

3. realizzazione di attraversamenti pedonali per dare continuità agli attuali percorsi e<br />

creare i presupposti per un rimagliamento della rete locale di detti percorsi.<br />

Inoltre, nei luoghi indicati con i numeri 1 e 2 dell’ultima tavola allegata alla presente, saranno<br />

da prevedere i seguenti interventi:<br />

1. modeste modifiche all’intersezione per il miglioramento delle traiettorie dei veicoli a<br />

favore della sicurezza della circolazione dei pedoni;<br />

2. materializzazione dell’isola salvagente attualmente realizzata con dissuasori in pvc<br />

(jersey in plastica)<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

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Area Infrastrutture Civili Servizio Pianificazione Mobilità<br />

21. Valutazione costi/benefici<br />

Si riporta di seguito, a sensi del cap. 4.2 delle Direttive per la redazione, adozione ed<br />

attuazione dei piani urbani del traffico. (Art. 36 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.<br />

Nuovo codice della strada), uno schema che riporta valutazioni di massima sull’incidenza<br />

complessiva dei costi per la realizzazione del presente <strong>Piano</strong>.<br />

La presente stima non comprende ulteriori interventi infrastrutturali, se non quelli citati, la cui<br />

necessità dovrà essere valutata ed eventualmente computata nel successivo <strong>Piano</strong> o Progetto<br />

Esecutivo.<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

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22. Inserimento nel Programma Triennale<br />

L’inserimento nella Programmazione Triennale per l’eventuale successiva realizzazione delle<br />

opere previste dal presente <strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> avverrà in conformità con il TITOLO III<br />

(PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE) - CAPO I (La programmazione dei lavori) del Decreto<br />

del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 “Regolamento di attuazione della<br />

legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni”<br />

<strong>Piano</strong> <strong>Particolareggiato</strong> <strong>via</strong> <strong>Fermi</strong>, <strong>via</strong> <strong>Nievo</strong> e <strong>strade</strong> <strong>limitrofe</strong> rev. 01 A 16<br />

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