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Ravenna

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narono presidente della cooperativa Calpo, che aveva<br />

sede a Barbiano. Dietro mia proposta fu acquistata l’azienda<br />

privata Valfrutta, che produceva succhi di frutta”.<br />

Gualtieri è sempre più costretto a rimanere fuori dalla<br />

sua città, fermandosi prevalentemente a Bologna. Gli impegni<br />

nella cooperazione lo costringono anche ad abbandonare<br />

la produzione del vino. Nel 1978 viene acquisita la<br />

Mon Jardin, azienda belga con sede nel modenese di cui<br />

nel ’79 Gualtieri diventa presidente, carica mantenuta<br />

fino al ’94.<br />

Gli acquisti continuano con l’acquisizione di Salsa, che<br />

commerciava succhi di frutta col marchio Derby, e,<br />

nell’89, della Massalombarda, che vendeva i succhi di<br />

frutta a marchio Yoga. “A questo punto - afferma Gualtieri<br />

- si può dire che il complesso delle cooperative era<br />

diventato un impero. Avevamo cooperative in Piemonte,<br />

Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. Aggregammo<br />

soci anche nelle regioni del Sud”.<br />

Gualtieri ha conservato la presidenza di Conserve Italia<br />

fino al 2000, diventando in pratica il leader della cooperazione<br />

agricola in Confcooperative, grazie anche al<br />

contributo di eccellenti collaboratori.<br />

Leader di coop agricole<br />

Il fatturato aveva raggiunto i 1.300 miliardi di lire. I marchi<br />

di Conserve Italia, con sede a San Lazzaro, erano<br />

allora Valfrutta, Yoga, Derby e Mon Jardin. L’azienda gestiva<br />

direttamente otto stabilimenti in Italia, di cui sei in<br />

Emilia-Romagna, uno in Toscana e uno in Puglia; quattro<br />

impianti delle controllate estere, di cui tre in Francia gestiti<br />

da Conserves France e uno in Germania, a Warburg.<br />

L’interesse verso il mondo bancario inizia nel 1989 quando<br />

alcuni amici lo sollecitano a candidarsi alla presidenza<br />

della Banca Popolare di <strong>Ravenna</strong>, obiettivo poi<br />

non raggiunto. Nel 1992 accetta di entrare nel Consiglio<br />

di amministrazione della Cassa di Risparmio, anche per<br />

riprendere i contatti con la sua città. Poi la nomina, per<br />

decreto ministeriale, a presidente della Fondazione,<br />

confermata con l’introduzione dell’incompatibilità tra<br />

consigliere della Banca e Presidente della Fondazione,<br />

visto che quest’ultima si occupa di elargire fondi a enti

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