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Ravenna

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allora gli era stata preclusa. Al suo rientro viene assunto<br />

dall’Officina Beltrami come battilastra, e si perfeziona<br />

nella tecnica della saldatura. Nel 1957 aiuta un fabbro<br />

che aveva avuto dal Comune l’appalto per il restauro delle<br />

edicole votive di <strong>Ravenna</strong>. Questa esperienza segna una<br />

svolta nella sua vita: saldando ricci e foglie in ferro battuto<br />

e restaurando vecchi “cristi” con qualche accorgimento<br />

personale, scopre il fascino del mondo dell’arte. Per completare<br />

la sua formazione, fino ad allora da autodidatta,<br />

frequenta i corsi dell’Istituto professionale per il disegno<br />

e la pittura di <strong>Ravenna</strong>, sotto la guida di Francesco Verlicchi.<br />

“Chicco” lo introduce nell’ambiente artistico locale<br />

piuttosto vivace, nel clima della nuova creatività stimolata<br />

dal ’68. Si confronta con vari artisti ravennati e non, incontrati<br />

nelle gallerie e nelle loro case; assieme a Verlicchi<br />

conosce Ruffini, Giangrandi, Zancanaro, Ranzi, Basigli,<br />

Maldini, Morgagni, Bartolotti, Suprani, Retzlaff, Ragni.<br />

Ad indirizzarlo alla carriera dell’artista-faber è lo scultore<br />

del ferro Augusto Bartolotti che proveniva dalla Scuola di<br />

Varoli di Cotignola, dove aveva appreso che l’espressione<br />

artistica trova il suo punto forte nell’ispirazione e nella<br />

passione e può avvalersi di tutti i materiali, non solo di<br />

quelli “nobili” della tradizione. Partendo dai temi della<br />

vita quotidiana crea inizialmente sbalzi su lastra di ferro;<br />

poi sperimenta il ferro pieno e la lamiera, che taglia e<br />

Un saldatore di sogni<br />

avvolge a grossi sassi creando figure decorate con l’elettrodo,<br />

per aggiungere sulla superficie materia e ottenere<br />

effetti di granulazione. In anni successivi incide segni col<br />

bulino, come fossero primitivi tatuaggi. Durante un soggiorno<br />

a Chartres nel 1995 rimane colpito dalle vetrate<br />

delle cattedrali gotiche, non solo per gli effetti di luce<br />

e di colore ma anche per la “nobiltà” e i depositi storici<br />

del materiale. Decide allora di inserire il vetro nelle sue<br />

sculture che hanno per oggetto prevalentemente figure<br />

umane desunte dalla mitologia, dalla storia ma anche dalla<br />

vita quotidiana, da certi personaggi strani che incontra<br />

per strada che gli offrono continui stimoli creativi. Nelle<br />

composizioni di piccole e grandi dimensioni le figure as-<br />

distributore esclusivo<br />

Via Mariani 22/B - <strong>Ravenna</strong> - Tel. 0544 213604

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