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<strong>L'Azione</strong> 11 GIUGNO 2<strong>01</strong>1<br />

Un tuffo indietro<br />

a 50 anni fa<br />

Nell’ex parrocchia di Terricoli<br />

una rimpatriata tra saltarello e commozione<br />

di LORETTA MICUCCI<br />

Domenica 5 giugno: Terricoli<br />

si rianima di una<br />

50ina di famiglie (con<br />

un po’ di ‘discendenti’ e<br />

tantissimi ‘avi’) che hanno aderito<br />

al ‘ritrovo’ “50 anni” dopo.<br />

Non è la moda del vintage – non<br />

foss’altro perché chi ha organizzato<br />

(per fortuna!) non sa neppure il signi<br />

cato della parola – ma il gusto<br />

di una memoria che non va persa…<br />

quella delle proprie origini, di una<br />

infanzia felice i cui frutti di grazia<br />

si vedono in un benessere che non<br />

può essere ‘distratto’. Così prende<br />

pienamente signi cato la messa che<br />

alle 16 ha dato inizio a tutto il gesto,<br />

Uno sguardo<br />

sulle provinciali<br />

Visto il risultato delle recenti<br />

elezioni amministrative, viene da<br />

chiedersi se il Pd di Matelica, nel<br />

2009, non abbia perso l’occasione<br />

di inaugurare un nuovo laboratorio<br />

politico. A Matelica c’erano le premesse<br />

per costruire qualcosa di veramente interessante.<br />

Qualcosa basato sulla ricerca di persone nuove<br />

e di giovani, entrambi da inserire in <strong>prima</strong> la,<br />

non di rincalzo come troppo spesso è accaduto.<br />

All’epoca, guardando alla politica nazionale, ci<br />

sarebbe voluta una certa dose di fantasia, se non<br />

di preveggenza, ma di elementi realmente ostativi<br />

non ce n’erano. Come è vero che sono dif cili i<br />

confronti tra i risultati di elezioni distanti sia nel<br />

tempo, sia nella dimensione del territorio (regione,<br />

provincia, comune), ma un’analisi può dare<br />

comunque qualche spunto di ri essione, specie<br />

se condotta senza preconcetti. Nel 2009 il punto<br />

cruciale è stato il percorso politico e le modalità<br />

con le quali il locale Partito Democratico è giunto<br />

alla proposta del candidato sindaco. La strategia di<br />

allargamento del consenso è stata quella, diciamo<br />

così, di portare dalla propria parte coloro che, se<br />

lo erano già dal punto di vista di appartenenza al<br />

partito, non lo erano per la “fazione” cittadina. Un<br />

metodo endogeno: aggiungo alla mia parte alcuni<br />

pacchetti di voti che, sottraendoli dall’altra, mi<br />

raddoppiano l’effetto positivo, portandomi alla<br />

vittoria in modo ef ciente. L’alternativo metodo<br />

celebrata dallo stesso don Alberto<br />

Rossolini “con 40 anni in più”, e<br />

lo stesso chierichetto di nome Andrea,<br />

anche lui con in più quasi 30<br />

anni, una settantina di centimetri (e<br />

fors’anche di chili, hi, hi, hi).<br />

Tutto nasce quando a Gervasio –<br />

nato, cresciuto e sposato a Cecca<br />

e che conosce palmo a palmo tutte<br />

le zolle della Parrocchia di Terricoli<br />

– viene in mente di<br />

fare una rimpatriata. Parte<br />

il passaparola e in quattro e<br />

quattr’otto ecco organizzata<br />

una splendida giornata che<br />

neppure la pioggia è riuscita<br />

a guastare. È stato suf ciente<br />

un bel telo tirato su da<br />

un trattore, un po’ di vino,<br />

penne all’arrabbiata, panini<br />

con la porchetta e salumi<br />

vari (tutti rigorosamente<br />

del posto!) e gli immancabili<br />

stornelli accompagnati<br />

esogeno comporta la necessità di intercettare<br />

il consenso fuori dal proprio gruppo, cercando<br />

nuove alleanze e rinsaldando o rinnovando le<br />

vecchie. È un percorso più dif cile, dove l’ef -<br />

cienza è penalizzata ed il cui mero conteggio dei<br />

voti è molto più arduo. In merito a tale esercizio<br />

algebrico, c’è da dire che forse è ora di lasciarlo<br />

agli altri, visto che si sono dimostrati capaci<br />

di disporre di consistenti pacchetti di voti, da<br />

poter peraltro spostare a piacimento su questo<br />

o quell’altro candidato. “Noi no, noi… no”. Il<br />

metodo adottato, che potremmo chiamare “il Pd<br />

vince gli altri perdono”, ha portato come naturale<br />

conseguenza la scelta di un candidato sindaco<br />

del Pd, cioè della parte algebricamente vincente,<br />

almeno nei calcoli. Si può ribattere che c’è stato<br />

un momento in cui tutte le opzioni erano ancora<br />

valide, ma un conto è presentarsi e pesarsi con<br />

il proprio candidato e dire di essere aperti e<br />

disponibili a valutare altre proposte, un conto è<br />

cercare ogni possibile via per giungere ad una<br />

comune condivisione del candidato. Coloro a<br />

cui non piace la politica fatta col pallottoliere,<br />

sicuramente non hanno amato neanche l’accordo<br />

“laboratorio” tra il Centro-Sinistra e l’Udc in<br />

provincia. Tanto più con un presidente già vice<br />

nella precedente amministrazione di Centro-<br />

Destra, peraltro caduta non per motivi politici.<br />

Come biasimarli!? Le strategie per vincere sono<br />

sicuramente elemento necessario, ma non suf -<br />

ciente per chi vuole proporsi come amministratore.<br />

A Matelica abbiamo ancora del tempo per<br />

mettere in campo una squadra nuova, giovane,<br />

capace di amministrare, anche al di fuori del<br />

centro destra - centro sinistra, non perdiamolo;<br />

alle componenti politiche il compito di avviarlo,<br />

costruirlo, organizzarlo, non monopolizzarlo.<br />

Maurizio Carbonari<br />

Modello Milano o Macerata?<br />

Le elezioni amministrative sono state vinte dal centro-sinistra. O meglio<br />

le ha perse Berlusconi, che chiedeva un pronunciamento a favore della<br />

sua persona, e con lui la coalizione di estrema destra che lo sostiene.<br />

Il centro-sinistra non è ancora una alternativa nazionale, in quanto si<br />

è presentato sfrangiato, con formule e strategie diverse da città a città.<br />

Spiccano fra tutti, perché fra loro completamente contrapposti, i modelli<br />

di Milano e Macerata. A Milano, la città più importante economicamente e<br />

politicamente, la roccaforte dello stesso Berlusconi, ha vinto un centro-sinistra<br />

largo, dove c'è anche la sinistra che si professa tale, costruito su un programma<br />

condiviso e sulle <strong>prima</strong>rie per far scegliere ai cittadini il candidato sindaco.<br />

Sono stati proprio i cittadini a scegliere di contrapporre alla Moratti un uomo di<br />

sinistra come Giuliano Pisapia (espresso da noi), piuttosto che un prefetto o un<br />

industriale già berlusconiano o un ex democristiano.<br />

“Con la vittoria di Pisapia, ha scritto Curzio Maltese, nisce la sinistra che imita<br />

la destra, il riformismo inteso come ultramoderatismo, la rincorsa disperata verso<br />

il centro”. Invece alle elezioni provinciali di Macerata la coalizione Pd-IdV-Udc,<br />

dall’organetto. Ed eccoci di nuovo<br />

indietro nel tempo, con la commozione<br />

che si leggeva chiara negli<br />

occhi delle tante persone accorse<br />

non solo da Matelica e dai paesi<br />

vicini, ma anche da fuori provincia…<br />

la commozione di qualcuno<br />

che, partito ragazzo, addirittura non<br />

era più tornato. Chi indica quel “rudere”<br />

pensando a quando era pieno<br />

ED ORA<br />

AL LAVORO<br />

Nella nostra Provincia,<br />

siamo riusciti in quello<br />

che no a pochi mesi<br />

fa risultava dif cile da<br />

ipotizzare. Scon ggere<br />

la destra, affermare un progetto di<br />

governo credibile ed affidabile, per<br />

rimettere al centro le questioni, le persone,<br />

i loro problemi e provare a dare<br />

le risposte necessarie. Una destra che si<br />

presentava arrogante e sicura, formata<br />

dalle componenti più demagogiche e con<br />

tratti di intolleranza e razzismo. Grazie<br />

agli elettori, tutti, che ancora una volta<br />

si sono dimostrati intelligenti e molto<br />

attenti, che hanno premiato con tanto<br />

consenso quest’impostazione, l’incontro<br />

tra culture di governo che provengono<br />

anche da esperienze diverse, ma che si<br />

sono messe in gioco al servizio del riscatto<br />

e dello sviluppo di un territorio. Che<br />

sono accomunate dalla preoccupazione<br />

per lo stato di degrado etico e sociale,<br />

<strong>prima</strong> che politico, in cui ci ha condotto<br />

la destra, e hanno condiviso la ricerca<br />

di una via nuova, capaci di indicare una<br />

strada. Un progetto che riafferma la<br />

felice esperienza regionale, ma che ha<br />

anche una valenza nazionale e che dovrà<br />

trovare il modo di allargarsi ancora a<br />

de nitasi “dei moderati e riformisti”, ha ri utato le<br />

<strong>prima</strong>rie e ha imposto come candidato Presidente<br />

l’ex VicePresidente del centro-destra, con una operazione<br />

di trasformismo politico del tutto simile a<br />

quelle attuate da Berlusconi in Parlamento.<br />

Al ballottaggio anche noi, alla ne, lo abbiamo votato e lo abbiamo<br />

fatto vincere per sbarrare la strada alle destre estremiste.<br />

Non abbiamo fatto patteggiamenti e non abbiamo chiesto<br />

niente. Ma ora chiederemo "questo sì" di aprire un profondo<br />

confronto sui programmi e sulle strategie future, perché il PD prenda<br />

atto che il modello Macerata non funziona, senza Sinistra Ecologia<br />

Libertà non avrebbe vinto e non vincerebbe le prossime elezioni,<br />

recepisca le nostre proposte politiche e la coalizione sia ampliata e<br />

integrata con la nostra presenza.<br />

Il risultato del voto ci dà ragione e forza. Anche a Matelica: dove<br />

Sinistra Ecologia Libertà (che è nata il 20 dicembre 2009), dopo<br />

lo 0,9 % delle elezioni regionali del 2<strong>01</strong>0, ha ottenuto questa volta<br />

il 5,8 %, uno dei dati più alti della Provincia. Dopo una campagna<br />

elettorale fatta da solo, ora sarà possibile aprire un circolo.<br />

Igino Colonnelli, Sinistra Ecologia Libertà<br />

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Sabato 11 e domenica 12 giugno<br />

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Corso V. Emanuele tel. 0737 85440<br />

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IP di Tempestini<br />

15<br />

di persone, chi riconosce a<br />

stento la casa di campagna<br />

dov’è cresciuto e che oggi è<br />

stata totalmente ristrutturata<br />

e resa bellissima. Anche<br />

Sindaco e Vicesindaco, se<br />

pur in zona Cesarini, non<br />

hanno voluto mancare ad una<br />

rimpatriata veramente eccezionale,<br />

conclusa con i saluti, i doverosi<br />

ringraziamenti a tutti quelli che<br />

si sono dati un gran daffare per<br />

organizzare tutto, ma soprattutto<br />

con la promessa di rivedersi presto.<br />

Perché il benessere che si vive oggi<br />

non può e non deve far dimenticare<br />

quei momenti in cui, forse si a ndava<br />

in giro senza scarpe, ma sicuramente<br />

con il cuore pieno.<br />

quelle forze democratiche capaci di condividerlo.<br />

Come dicevamo in campagna<br />

elettorale, vogliamo riportare la politica<br />

e le istituzioni a trattare le cose serie, con<br />

delle priorità. E da domani, dal governo<br />

della Provincia, torneremo ad occuparci<br />

della coesione e dello sviluppo, a progettare<br />

e mettere a disposizione dei giovani,<br />

delle famiglie e del sistema produttivo,<br />

delle opportunità e degli strumenti per<br />

l’inclusione e lo sviluppo. Il risultato<br />

delle elezioni è più che chiaro, nelle sue<br />

dimensioni e nella omogeneità sull’intero<br />

territorio provinciale. Ha raggiunto poi<br />

delle punte che hanno assunto i toni del<br />

trionfo, come a Matelica ed in altre località<br />

importanti. Come non de nire con tali<br />

termini un’affermazione al 58 per cento,<br />

con un distacco di oltre 600 voti; che a<br />

leggerli sembra quasi di non crederci.<br />

Eppure è così, e se volessimo leggere in<br />

questo risultato anche dei risvolti locali,<br />

essi non fanno che confermare un giudizio<br />

estremamente negativo sulle forze politiche<br />

e le persone che guidano il Comune,<br />

una minoranza, che tale era nel 2009 e che<br />

oggi appare ancora più minoranza e isolata.<br />

In ne, ma non per ordine di importanza,<br />

naturalmente, grazie a tutti quelli che<br />

hanno espresso il loro consenso alla nostra<br />

coalizione e al nostro Presidente, che sarà<br />

il Presidente di tutti, grazie ai volontari,<br />

ai tanti amici che hanno sostenuto questa<br />

campagna elettorale con tanto entusiasmo<br />

e passione e a tutti quelli che direttamente<br />

o indirettamente hanno contribuito a questo<br />

straordinario risultato.<br />

Massimo Montesi<br />

taccuino<br />

MATELICA<br />

APERTURA REDAZIONE MATELICA<br />

Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30<br />

15 matelica.<strong>indd</strong> 2 08/06/11 11.15

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