Scarica PDF - Turismo Itinerante
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Etiopia AFRICA<br />
fu sede degli Imperatori Etiopi nei sec.<br />
XVII-XVIII, e di quell'epoca conserva lo<br />
splendore delle pittoresche rovine dei<br />
celebri castelli imperiali ed alcune delle<br />
sue quarantaquattro antiche chiese<br />
che ne fanno una delle città più interessanti<br />
del paese. Il grande "Castello<br />
di Fasiladàs", con quattro torri angolari<br />
rotonde e un torrione quadrato, la<br />
cui elegante facciata ricorda vagamente<br />
le costruzioni del nostro<br />
Rinascimento. A fianco c'è lo slanciato<br />
"Castello di Iasù I" o della “Sella”, a<br />
pianta rettangolare con torri su tre<br />
angoli. Tra una bella vegetazione è<br />
situata la chiesa di Debre Berhán<br />
Selassié, posta in cima ad una collina<br />
(m. 2.239), costruita durante il regno<br />
di Iasú il Grande, ricchissima di pitture<br />
e resa universalmente celebre dallo<br />
stupefacente e suggestivo soffitto "a<br />
serafini". Tutto il monte, al tempo<br />
degli Imperatori, doveva essere fittamente<br />
abitato, come testimoniano i<br />
muretti e le rovine coperti dalla vegetazione.<br />
Gondar è passata alla storia per<br />
essere la patria dei Falasha, tribù etiope<br />
di origine e religione ebraica, abili<br />
orafi, fabbri e ceramisti, che, a seguito<br />
di carestie nel 1984 e1990. Gondar-<br />
Lalibela: 350 km. La strada è assolutamente<br />
priva di traffico: vi transitano<br />
OntheRoad<br />
Vista dei castelli di Gondar<br />
sporadicamente dei camion, e quando<br />
passa un fuoristrada, si è accolti festosamente.<br />
Gli abitanti di questa zona<br />
sono “agricoltori”, vivono in capanne<br />
Cascata Nilo azzurro<br />
TURISMO all’aria aperta 37