Mons. Angelo Zanetti - Parrocchia di Chiari
Mons. Angelo Zanetti - Parrocchia di Chiari
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Il vescovo <strong>di</strong> Brescia<br />
Tutto è compiuto<br />
Non avrei mai pensato, l’un<strong>di</strong>ci giugno dello scorso anno,<br />
all’inaugurazione delle “opere parrocchiali” <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong>, che nel<br />
“tutto è compiuto” delle strutture si sarebbe compreso a così<br />
breve <strong>di</strong>stanza anche il “tutto è compiuto” del ministero pastorale<br />
terreno del parroco <strong>Mons</strong>ignor <strong>Angelo</strong> <strong>Zanetti</strong>. Ma il<br />
Signore, che ha altre strade e progetti Suoi, ha voluto che a garantire<br />
il retto servizio delle strutture fosse ancora il Parroco<br />
<strong>Mons</strong>ignor <strong>Angelo</strong>, ma dal Cielo.<br />
Questa morte vuol ricordarci che ogni compimento, delle<br />
“opere” o della vita, deve essere inserito nel Mistero <strong>di</strong> Gesù<br />
Cristo, la Cui vita è stata tutta una obbe<strong>di</strong>enza al Padre.<br />
Soprattutto ogni esistenza sacerdotale è immagine e riverbero<br />
della vita <strong>di</strong> Gesù. In un sacerdozio leale e autentico come<br />
quello del parroco <strong>Angelo</strong> <strong>Zanetti</strong> non si fa fatica a cogliere la<br />
somiglianza a Gesù. Personalmente posso dare testimonianza<br />
della sua <strong>di</strong>rittura morale e sapienza pastorale che ho potuto<br />
apprezzare nei non rari incontri durante i poco meno <strong>di</strong> due<br />
anni <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> collaborazione. Nelle confidenze raccolte<br />
durante il mese della gravissima malattia ho constatato<br />
che la fonte della sua calma interiore, nonostante la fatica, serena,<br />
dell’accettazione della volontà <strong>di</strong> Dio, era la sua fede<br />
limpida e ra<strong>di</strong>cata.<br />
Nei colloqui avuti con lui, orientati a chiedere aiuto per me<br />
piuttosto che a sostenere il suo ministero, sentivo crescere in<br />
me l’affetto e l’ammirazione e ho trovato in lui un fratello desideroso<br />
<strong>di</strong> aiutare con premurosa delicatezza. Sono state occasioni<br />
che progressivamente me lo rivelavano come il pastore<br />
avveduto e il padre amoroso: l’ultimo momento rivelatore fu<br />
il suo funerale, quando ho potuto confermare le impressioni<br />
dalle testimonianze dei partecipanti.<br />
Mi è parso che abbia insegnato ad usare il metodo della ragionevolezza<br />
e della pazienza <strong>di</strong> fronte anche alle intemperanze,<br />
e che fosse capace <strong>di</strong> cogliere il positivo anche nelle situazioni<br />
più <strong>di</strong>sperate. Ho arguito il segreto <strong>di</strong> questa testimonianza<br />
dalla ricca povertà che circondava i giorni che hanno preceduto<br />
il suo passaggio alla vita piena col Signore: la preghiera<br />
della liturgia delle Ore e la corona del Rosario. Penso che<br />
avessero un significato, non solo per sé stesse, queste componenti<br />
del suo epilogo, e richiamassero quello che era stato il<br />
filone portante del suo impegno quoti<strong>di</strong>ano. Il fervore religioso<br />
e la carità pastorale sono state le connotazioni più evidenti<br />
e persistenti della sua esistenza sacerdotale che oggi noi,<br />
nel rimpianto ma anche nella gratitu<strong>di</strong>ne, cre<strong>di</strong>amo nella<br />
pace e nella comunione col suo e nostro Signore.<br />
† Giulio Sanguineti<br />
3<br />
<strong>Mons</strong>. <strong>Angelo</strong> <strong>Zanetti</strong><br />
e mons. Giulio Sanguineti.<br />
Sotto: L’inaugurazione<br />
del Centro Giovanile.