La comunità italiana in Uruguay nella seconda metà ... - RiMe - Cnr
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<strong>RiMe</strong>, n. 8, giugno 2012, pp.103‐135. ISSN 2035‐794X<br />
il solo bracciante sia egli muratore [albañil], marangone [peón]), calzo‐<br />
laio [zapatero], sarto [sastre], fabbro [herrero], falegname [carp<strong>in</strong>te‐<br />
ro], lattoniere [hojalatero], fornaio [pahadero], giard<strong>in</strong>iere [jard<strong>in</strong>ero],<br />
domestico [mucamo], e sopratutto l’agricoltore [labrador] 37 ,<br />
analoga speranza di successo valeva anche per «tutti quelli che e‐<br />
sercitano un mestiere [perché] possono trovare, f<strong>in</strong>o dal primo gior‐<br />
no, una conveniente occupazione, quasi sempre largamente retribui‐<br />
ta» 38 alla pari dei «commessi di negozio [dependientes] e dei com‐<br />
mercianti e gl’<strong>in</strong>dustriali d’ogni ramo» 39 .<br />
Ben diversa appariva <strong>in</strong>vece la condizione di quanti esercitavano<br />
le professioni e le arti liberali, poiché<br />
la maggior parte dei figli del paese vi si dedicano con una predilezio‐<br />
ne s<strong>in</strong>golare, e vi spiegano un’attività ed un’attitud<strong>in</strong>e meravigliose,<br />
che sembrano, direi quasi, facoltà <strong>in</strong>erenti alla loro natura, esuberante<br />
di vitalità e d’energia, e feracissima d’<strong>in</strong>gegno; ond’è che si aprono <strong>in</strong><br />
breve tempo una facile e brillante carriera, la quale riesce difficilissi‐<br />
ma e sp<strong>in</strong>osa allo straniero.<br />
Dei pubblici impieghi è <strong>in</strong>utile parlarne: spettano di diritto ai cittad<strong>in</strong>i<br />
naturali o legali della Repubblica 40 .<br />
Tuttavia, non potendo chiudere la porta della speranza proprio a‐<br />
gli emigranti più qualificati, specialmente <strong>in</strong> un contesto presentato<br />
come assai stimolante per le sue libertà civili e sociali, Bordoni, forse<br />
contraddicendo l’ottimismo espresso <strong>in</strong> precedenza, affermava che<br />
37 Ibidem.<br />
38 Ibidem.<br />
39 Ibi, p. 17.<br />
40 Ibidem.<br />
dunque un povero medico senza cure, un avvocato senza clienti, un<br />
professore senza cattedra, ecc., ecc., non avranno nemmeno la spe‐<br />
ranza di poter partecipare a questo benessere generale, che offrono<br />
quelle regioni privilegiate, alle classi meno colte e più agguerrite a so‐<br />
stenere le battaglie tremende della lotta per la vita?<br />
Ma sì, anzi, lo possono fare se si sentono nell’animo tanta energia da<br />
affrontare coraggiosamente le vicissitud<strong>in</strong>i di una esistenza precaria,<br />
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