La comunità italiana in Uruguay nella seconda metà ... - RiMe - Cnr
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<strong>RiMe</strong>, n. 8, giugno 2012, pp.103‐135. ISSN 2035‐794X<br />
no lungi dal rappresentare l’attività del commercio nazionale<br />
d’Italia» 57 . L’unico porto che <strong>in</strong>tratteneva proficue relazioni con Bue‐<br />
nos Aires e Montevideo era quello di Genova, mentre «le altre parti<br />
della penisola contribuiscono col loro cont<strong>in</strong>gente all’immigrazione,<br />
però non fanno nessun commercio diretto con quelle regioni» 58 , an‐<br />
che perché «i commercianti di Palermo, Mess<strong>in</strong>a, Venezia e Livorno<br />
fanno le loro spedizioni per la via di Genova» 59 .<br />
<strong>La</strong> recente istituzione della Camera di commercio italo‐uruguaiana<br />
faceva comunque confidare <strong>in</strong> un miglioramento di queste relazioni<br />
commerciali, grazie all’opera <strong>in</strong> Italia, oltre del già citato Anton<strong>in</strong>i,<br />
anche del consoli dell’<strong>Uruguay</strong> a Milano e Genova.<br />
Tuttavia, oltre che i flussi e le quantità commerciate, dall’<strong>Uruguay</strong><br />
si chiedeva all’esportazione <strong>italiana</strong> una maggiore attenzione <strong>nella</strong><br />
cura <strong>nella</strong> spedizione. Purtroppo, non era raro il caso <strong>in</strong> cui un catti‐<br />
vo imballaggio rendeva impresentabili le merci giunte dall’Italia,<br />
sebbene queste fossero di alta e maggiore qualità, come nel caso di<br />
tessuti e manifatture varie, a tutto vantaggio dei concorrenti prodotti<br />
francesi ed <strong>in</strong>glesi. «Tolti i generi commestibili – commentava Bor‐<br />
doni – quasi tutti i prodotti di manifattura <strong>italiana</strong> devono il loro<br />
scarso esito solamente alla pessima maniera con cui sono spediti» 60 .<br />
Un capitolo <strong>in</strong>tero era <strong>in</strong>vece dedicato alle condizioni di vita delle<br />
classi sociali più umili <strong>in</strong> <strong>Uruguay</strong> ed al confronto tra queste e le<br />
condizioni delle consimili <strong>in</strong> Italia.<br />
Bordoni presentò al lettore uno studio sui prezzi dei generi alimen‐<br />
tari e di prima necessità <strong>in</strong> <strong>Uruguay</strong>, <strong>in</strong>dagando poi sui redditi per‐<br />
cepiti dagli immigrati italiani, avvertendo che<br />
dopo avere esposto del nostro meglio le condizioni attuali della Re‐<br />
pubblica dell’<strong>Uruguay</strong>, considerata sotto i vari aspetti di politica,<br />
commercio, agricoltura, ecc., non sarà fuor di luogo presentare alcuni<br />
cenni anche sulle condizioni di vita degl’immigranti italiani apparte‐<br />
nenti alle classi operaie, e specialmente a quelli più diseredati che si<br />
dedicano ai lavori del campo. Promettiamo <strong>in</strong>tanto che, se f<strong>in</strong>o ad ora<br />
abbiamo nutrito qualche dubbio, sopra la maggiore o la m<strong>in</strong>ore op‐<br />
57 Ibidem.<br />
58 Ibidem.<br />
59 Ibidem.<br />
60 Ibi, p. 120.<br />
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