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JOHN CAGE<br />

Second Construction (1940) per quattro esecutori<br />

First Construction (in metal) è basata su un ciclo di 16 battute<br />

(divise in 4/3/4/5) ripetute 16 volte.<br />

<br />

assente. Gli strumenti impiegati sono principalmente metalli e pelli, e <strong>il</strong> pianoforte preparato che ut<strong>il</strong>izza la tecnica del muting (corde<br />

<br />

sulla tastiera si esegue un tr<strong>il</strong>lo.<br />

Credo in US (1942) per quattro esecutori<br />

<br />

sopravvissute, Imaginary lanndscape No. 2 e Credo in Us.<br />

La partitura di Credo in Us prevede l’impiego, oltre alle percussioni e al pianoforte, di un giradischi o di una radio. Questa è la<br />

<br />

suoni imprevedib<strong>il</strong>i.<br />

amores (1943)<br />

<br />

<br />

Coomaraswamy. Cage richiede al pianista di suonare senza avere l’impressione di avere sotto le dita un pianoforte o un pianoforte<br />

preparato. Il risultato <strong>della</strong> preparazione deve approdare a uno strumento originale che possieda le proprie caratteristiche.<br />

one 4 (1990)<br />

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commissioni ricevute in vista del suo ottantesimo compleanno. Si tratta di brani di musica strumentale, denominati da James Pritchett<br />

<br />

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l’esecutore (o gli esecutori) producano i suoni all’interno di determinati limiti temporali.<br />

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But what about the noise of crumpling paper (1985)<br />

Il brano è una celebrazione dell’opera di Jean Arp nel centenario <strong>della</strong> sua nascita ed è stato scritto da Cage per l’ense<strong>mb</strong>le Les Percussions<br />

<br />

<br />

Suite for toy Piano (1948)<br />

In alternativa alle sonorità complesse e spesso magmatiche degli strumenti a percussione, vi sono altre composizioni degli stessi anni<br />

<br />

di Satie, da Cage considerato un vero precursore, si fa sentire.<br />

La Suite for Toy Piano<br />

<br />

Per la br<strong>il</strong>lantezza del suono e la vitalità dei ritmi impiegati è considerata una delle opere più gioiose del suo catalogo.

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