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note aL PrograMMa<br />

BRAHMS – Due Rapsodie per pianoforte, scritte una dopo<br />

l’altra nel 1879, rivelano un autore ancora disposto ad esibire tratti di foga e baldanza giovan<strong>il</strong>i. Come scrittura esse risultano<br />

forse meno spinte sul piano dell’innovazione linguistica, se paragonate con altri lavori contigui come i Klavierstücke op. 76;<br />

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impianto generale, non si adattasse al concetto che normalmente si ha di rapsodia. In realtà, se si tengono separati i termini<br />

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Una dualità tra impeto e sommesso lirismo sta alla base <strong>della</strong> prima Rapsodia in si minore, costruita secondo lo schema<br />

esposizione-sv<strong>il</strong>uppo-trio centrale-ripresa-coda. Essa si afferma con una sezione Agitato ove i due temi dal carattere contrastante<br />

si alternano nel loro gioco reciproco e guidano alla parte centrale in maggiore (Meno agitato) dove è veicolato un pensiero più<br />

teneramente espressivo.<br />

Stesso gesto compositivo è presente nella Seconda Rapsodia in sol minore (Molto passionato, ma non troppo allegro), che più<br />

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memoria dell’ascoltatore per la sua intrinseca pregnanza. Questo celebre brano è in tutto e per tutto un primo tempo di sonata,<br />

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tono contrastante lo rende coerente con lo spirito rapsodico voluto dall’autore.<br />

Quanto alle Variazioni su un tema di Händel (1861), ci troviamo di fronte a una pagina monumentale e di eccezionale impegno<br />

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di compositore ‘classico’: un’opera così densa e nuova da essere stata malintesa alle sue prime apparizioni e che resta tuttora<br />

un’impresa che non tutti gli interpreti si sentono di tentare.<br />

Circa <strong>il</strong> modo in cui Brahms considerava la variazione, è stato detto come egli non fosse interessato tanto alla trasformazione<br />

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che conta in un tema è soltanto <strong>il</strong> basso. Per me è sacro, è la terraferma su cui costruire le mie storie... sul basso dato io posso<br />

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una dopo l’altra in un continuo trascolorare di situazioni e caratteri musicali. La lunga peripezia, pur procedente senza alcuna<br />

soluzione di continuità, è segmentab<strong>il</strong>e in sezioni che si distinguono per ragioni di affinità, denotando alla base un progetto<br />

costruttivo assolutamente solido.<br />

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cui viene richiesta una competenza da intenditori e un palato raffinato.<br />

RACHMANINOV – <br />

ufficiale che non ha mai perdonato al musicista russo <strong>il</strong> suo estraniarsi dalla storia e conseguentemente <strong>il</strong> suo sottrarsi dall’obbligo<br />

di concorrere all’evoluzione dei linguaggi, rinfacciandogli <strong>il</strong> mancato discernimento dei valori autentici e l’adozione coerente<br />

<br />

accattivante, estremamente professionale, molto pane per i loro denti.

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