Ruggiero Jappelli: “Che Acqua è questa” - Associazione Idrotecnica ...
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Iure igitur, patriis primum celebratus in aruis,<br />
Attigit et uetros saltus, lateque sonorum<br />
Nomen habet: que rura Padus, que Tybris et Arnus,<br />
Que Rhenus Rodanusque secant, queque abluit equor<br />
Omnia iam resonant pastoris carmina nostri. (109)<br />
All’agitazione del mare, che il navigante incontra fra Scilla e<br />
Cariddi, Dante paragona l’ondeggiante girotondo di avari e<br />
prodighi nel Cerchio III (Inf., VII, 22-24):<br />
Come fa l'onda là sovra Cariddi,<br />
che si frange con quella in cui s'intoppa,<br />
così convien che qui la gente riddi.<br />
In una poesia dedicata a Garibaldi, (Pascoli, Manlio) s’ode il<br />
fragore del mare:<br />
Là candidi, sopra i frangenti,<br />
i cavalli s’impennano ai venti<br />
davanti Caprera.<br />
Ancora da Quasimodo: … dai pianori d'<strong>Acqua</strong>viva, dove il Platani rotola conchiglie sotto l'acqua fra i piedi dei fanciulli di<br />
pelle uliva. …lungo il Serchio fanciulle in vesti rosse…; e il gabbiano s’infuria sulle spiagge derelitte. …; giaccio su fiumi<br />
colmi …; primavera solleva alberi e fiumi… ; striscia l'Adda al tuo fianco nel meriggio …<br />
Dal sinuoso corso dei fiumi hanno tratto ispirazione immaginifici<br />
poeti (Marini):<br />
Fuggon per l’erba liberi i ruscelli<br />
…<br />
Se il crine <strong>è</strong> un Tago e son due soli i lumi<br />
prodigio tal non rimirò natura<br />
bagnar coi soli e rasciugar coi fiumi.<br />
Sulle trasformazioni indotte dall’acqua nel territorio resta insuperata<br />
la poesia di Ovidio.<br />
Molti fiumi e torrenti che in Italia continentale sono<br />
perenni (18), in Calabria e in Sicilia si animano e si trasformano<br />
in occasione delle piogge (19). Come si legge in un brano di<br />
Sciascia, che descrive i capricci dei fiumi siciliani (v. nota 5).<br />
Neruda ha ricordato alluvioni del Cile:<br />
I poveri vivono in basso aspettando che il fiume<br />
si sollevi di notte e se li porti al mare.<br />
….<br />
L’acqua non sale fino alle case dei signori. E la scarsa corrente del fiume<br />
e invocato interventi per la siccità (1950): Per sette giorni va, per sette giorni si secca<br />
Ma oggi i contadini vengono a trovarmi: Le nostre vacche son morte su per la cordigliera<br />
Fratello, E la siccità comincia a mietere bambini<br />
Non c’<strong>è</strong> acqua, fratello Pablo, non c’<strong>è</strong> acqua, Sui monti tanti non hanno da mangiare<br />
Non <strong>è</strong> piovuto. Fratello Pablo, devi parlare al Ministro…<br />
Altri sono stati portavoce del disperato bisogno di acqua:<br />
L’ACQUA NEI CENTOCINQUANTA ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA<br />
Dickinson (Poems, 135): Quasimodo (Terra):<br />
Water is taught by thirst Monti secchi, pianure d’erba prima<br />
L’acqua si impara dalla sete che aspetta mandrie e greggi,<br />
m’<strong>è</strong> dentro il male vostro che mi scava.<br />
(18) De Cilla A., I fiumi del Friuli Venezia Giulia, Gaspari Ed., 2000.<br />
(19) Cfr. Travaglini ibidem nota 5.<br />
86 - L'ACQUA 6/2011<br />
Le cascate del Reno.<br />
Un tratto del F. Ufita nel Bacino del F. Calore, Irpinia (foto,<br />
R. J., 1955).