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Comune di Fornace

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Atto Assunto nella Cancelleria Comunale<br />

gli 11 gennaio 1873<br />

Vengono nominati a capi Colomello per la tenuta delle Strade<br />

con incarico <strong>di</strong> denunziare al capo generale i renitenti del proprio<br />

Colomelo pella sorveglianza sulla strada e pella <strong>di</strong>rezione<br />

dei turni con incarico <strong>di</strong> denunziare i mancanti, <strong>di</strong> far invitare i<br />

propri colmelisti alle strade e <strong>di</strong> adoperarsi con tutto lo zello nella<br />

netezza e polizia del proprio Colomello, e sulla tenuta, riduzione<br />

e conservazione delle strade che appartengono al medesimo.”<br />

Il Sig. Pasquali Nicolò Capo Colomello alla Canonica<br />

Il Sig. Scarpa Luigi “ “ ai Ferari<br />

Il Sig. Valler Dionisio “ “ al Borgolet<br />

Il Sig. Girar<strong>di</strong> Lorenzo “ “ a Cortiveder<br />

Il Sig. Lorenzi Antonio “ “ a Spiazzo<br />

Il Sig. Stenech Antonio negoziante ai Mori<br />

Il Sig. Tomelin Antonio “ “ ai Barbi<br />

Il Sig. Roccabruna Giuseppe “ in Val<br />

Sempre nella stessa seduta la Rappresentanza accordava la<br />

fontana al Borgolet:<br />

- “Il Colomelo al Borgolet domanda una fontana come l’unico<br />

che ne abbisogna e la Rappresentanza gliela accorda dalle<br />

sortive al Tessador ed ai Cotti senza ledere le fontane al<br />

Spiazzo e al Castello autorizzando le deputazioni comunali a<br />

prendere in proposito gli or<strong>di</strong>ni e le prescrizioni volute.” Sorsero<br />

però contrasti sulla collocazione della fontana, e la rappresentanza<br />

si pronunciò più volte:<br />

- il 1.2.1873. Sulla istanza degli abitanti al Colomelo al Borgolet<br />

ed ai Mori relativa alla destinazione d’un posto per una<br />

nuova fontana la Rappresentanza la destina nell’orto <strong>di</strong><br />

Lorenzi Antonio Evo sotto la Capraia sempre però che si è<br />

possibile senza quistioni <strong>di</strong> condurre nella stessa fontana l’acqua<br />

che ora serve per la fontana il Castello e che sia possibile<br />

<strong>di</strong> innalzare un condotto che possa innaffiare gli orti del<br />

Signor Curato<br />

- nella seduta del 1.3.1873 si esprimeva in questi termini:<br />

“Sopra le insorte <strong>di</strong>ferenze sul collocamento della Fontana al<br />

Colomelo al Borgolet questa Rappresentanza ne destina il<br />

posto nella località in faccia alla casa <strong>di</strong> Valler Vigilio ove esisteva<br />

me<strong>di</strong>amente<br />

- Nella riunione del 6.9.1873 infine la rappresentanza decise:<br />

“Stabilisce questa Rappr.za l’acquisto e la riduzione dell’adattamento<br />

della fontana <strong>di</strong> Lorenzo Girar<strong>di</strong> sul nuovo proggetto<br />

<strong>di</strong> fontana al Borgolet previo preventivo da stabilirsi.”<br />

La gestione delle fontane, pressoché<br />

unico punto <strong>di</strong> approvvigionamento<br />

idrico per le famiglie e<br />

per gli animali, era <strong>di</strong>venuta assai<br />

impegnativa, ma anche in<strong>di</strong>spensabile<br />

per una corretta fruizione.<br />

Nella seduta del 31.7.1878 venne<br />

pertanto stabilito: “Viene conchiuso<br />

<strong>di</strong> tenere un incanto <strong>di</strong> mettere<br />

un fontanaro per ogni fontana.<br />

Cioè alla fontana ai Pozati, Spiazo,<br />

e Cortiveder, e sarà deliberato<br />

al minor oferente” Probabilmente<br />

non si trovò nessuno per la<br />

fontana <strong>di</strong> Cortiveder, tantochè fu<br />

affisso nuovo avviso il 25.07.1880<br />

del seguente tenore: Si porta a<br />

pubblica notizia che oggidì dopo i<br />

vesperi si terrà l’incontro per la<br />

fontana <strong>di</strong> Cortiveder perché è<br />

priva <strong>di</strong> fontanaio”<br />

Le condotte idriche che fornivano<br />

le fontane originariamente erano<br />

in legno, successivamente in terracotta<br />

( dal verbale del 1.3.1873<br />

“Viene autorizzata la Deputazione<br />

Comunale alla provista <strong>di</strong> 100<br />

pertiche <strong>di</strong> tubi <strong>di</strong> terra cotta da<br />

porsi alla Fontana <strong>di</strong> Spiazzo) -<br />

(dal verbale del 3.5.1873 Venne<br />

deliberato <strong>di</strong> applicare i condotti<br />

<strong>di</strong> terra alla Fontana <strong>di</strong> Spiazzo<br />

incominciando alla fontana stessa<br />

e continuando fino che arrivano<br />

ove sono li attuali <strong>di</strong> legno).<br />

Le fontane hanno svolto fino al<br />

1950 circa un importante ruolo <strong>di</strong><br />

socialità perché punto <strong>di</strong> incontro<br />

obbligato dei censiti che l’usufruivano<br />

per i fabbisogni quoti<strong>di</strong>ani<br />

della casa, degli animali e per<br />

lavare. Poi pian piano, con gli<br />

allacciamenti idrici nei singoli e<strong>di</strong>fici<br />

( prima nella stalla, presente<br />

in quasi tutte le case, e poi negli<br />

appartamenti ); successivamente<br />

con l’avvento delle lavatrici ( anni<br />

60), le funzioni delle fontane<br />

come lavatoi sono venute via via<br />

meno.<br />

E’ stato importante averle ristrutturate<br />

perché permettono <strong>di</strong> mantenere<br />

vivo un ricordo del passato<br />

e rappresentano un elemento<br />

caratterizzante e vivo dei nostri<br />

centri storici.<br />

La fontana a S. Stefano<br />

Fabio Gottar<strong>di</strong><br />

Dino Caresia<br />

amministrazione<br />

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