Comune di Fornace

Il Monte Calisio tra natura e storia
Una lezione all’aperto
Nel mese di ottobre noi, alunni della scuola elementare
di Fornace, assieme ai nostri insegnanti
ci siamo recati a piedi a S. Colomba per percorrere
assieme all’esperto dell'ecomuseo Argentario, il
sentiero dei canopi.
Arrivati al Pian del Gacc, la nostra guida ci ha
detto che ci sarebbe stata una bella sorpresa per
noi. Questa notizia ci ha fatto molto incuriosire e ci
siamo avviati lungo il sentiero con tanta allegria.
(Nicola, Francesco)
Era una bellissima giornata d'autunno e il sentiero,
ricoperto da un tappeto variopinto di foglie, si snodava
fra gli alberi di latifoglie e di conifere. Noi
bambini incuriositi dalle domande della guida
osservavamo con interesse e attenzione ogni
angolo visibile: la corteccia delle piante, le foglie,
le radici che sporgevano dal terreno, i funghi ma
anche l'erica, il muschio e... soprattutto, cercavamo
di scoprire le tracce degli animali.
C’era la tana di un topo-ragno. Il topo-ragno non è
un roditore, ma un predatore; vive in una tana piccola
e rotonda come quella di un grillo-talpa.
(Michelle)
L' abete rosso ha la corteccia screpolata e rossiccia,
ecco perché si chiama così.
(Micelle, Berat)
Dopo aver trovato i resti di una pigna rosicchiata,
Maurizio, la nostra guida, ci ha detto che lo scoiattolo
prepara le provviste per l'inverno e l'orso,
quando va in letargo, perde il quaranta per cento
del suo peso
(Wafa)
Molte conche ricoperte di vegetazione ricoprono il
monte Calisio: i cadini, scavati dai minatori verso il
milleduecento per cercare l'argento. Si calcola che
ce ne siano ben ventimila.
(Sebastiano)
Arrivati a S. Colomba ci aspettava la sorpresa ...
entrare in una canopa.
Per me è stato emozionante entrare in una canopa.
La nostra guida ci ha fornito le frontaline per
poter vedere all'interno.
(Giacomo)
Ci ha spiegato che le canope sono miniere dove
veniva estratto l'argento per conto del principe
vescovo di Trento.
(Valentina, Lorenzo)
Dentro era buio e abbiamo acceso le torce, l'entrata
era bassa e dovevamo accucciarci per andare
avanti. Maurizio ci ha spiegato che l'argento si trovava
nella galena, un sasso che poi veniva estratto
e lavorato.
(Matteo)
Nella canopa abbiamo trovato frammenti di barite,
un minerale di un bel color bianco lucente.
(Silvia)
II nome canopa deriva dal tedesco knappen che
vuol dire minatore.
(Nicola)
All'interno si vedono tanti
tunnel, perciò è facile
perdersi.
(Silvia)
Sopra di noi c'erano le
radici delle piante che
entravano nella canopa.
(Vanessa)
Questa uscita è stata
stupenda perché ho visto
ambienti molto diversi tra
di loro come il bosco, il
lago e le miniere. A me
non piacerebbe lavorare
in una canopa tutto il
giorno perché da lì non si
vede il sole.
(Valentina)
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