SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina
SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina
SCARICA IL VOLUME SU LESIONI CUTANEE ... - prima pagina
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Anche le soluzioni detergenti ed i disinfettanti dovrebbero<br />
essere mantenuti nei propri contenitori originali<br />
possibilmente di dimensioni piccole, in modo da essere<br />
sostituiti con una certa frequenza. Usare poi spruzzette<br />
sterili o siringhe sterili e mai alambicchi di dubbia provenienza<br />
e non protetti.<br />
C’è da tenere presente che l’applicazione di una soluzione<br />
fredda può provocare vasocostrizione, con una<br />
conseguente riduzione dell’apporto nutrizionale del<br />
tessuto di granulazione, lo stop della mitosi (ferma al di<br />
sotto dei 32°C), comparsa di sintomatologia dolorosa.<br />
E’ dunque consigliabile usare soluzioni a 37°C.<br />
La cute perilesionale deve essere adeguatamente protetta<br />
e si deve evitare la secchezza cutanea e la xerosi usando<br />
creme idratanti dermoaduivanti.<br />
5.3. Medicazione<br />
Il trattamento dell’ulcera è un argomento dinamico<br />
che richiede una costante revisione alla luce delle<br />
nuove acquisizioni scientifiche. Questi sviluppi tecnologici<br />
sono il risultato della nostra sempre maggiore<br />
conoscenza dei processi di guarigione. Il Wound Care<br />
parte dall’osservazione che una ferita chiusa in un<br />
ambiente umido guarisce molto più velocemente di<br />
un’altra coperta con una medicazione traspirante.<br />
Lo sviluppo di nuovi materiali ha portato all’adozione<br />
delle medicazioni occlusive e semiocclusive, che<br />
creando un ambiente ideale per una guarigione più<br />
rapida, più sicura e meno dolorosa, hanno anche risolto<br />
il problema dato dall’aderenza, riscontrato molto<br />
spesso con le medicazioni galeniche tradizionali.<br />
La scelta della medicazione deve innanzitutto passare<br />
attraverso gli obiettivi curativi che si vogliono raggiungere,<br />
e poi attraverso la valutazione dei risultati<br />
intermedi raggiunti, confrontati a quelli previsti (vedi<br />
tabella di sintesi per la scelta della medicazione).<br />
Principali medicazioni galeniche ed avanzate<br />
1. Medicazioni Galeniche:<br />
• garza grassa (trittico)<br />
• garza grassa con aggiunta di iodopovidone 1-10%<br />
• garza inumidita con soluzione fisiologica<br />
• garza inumidita con sodio ipoclorido allo 0,05% o<br />
con iodopovidone 1-10%<br />
• medicazioni non/poco aderenti<br />
2. Medicazioni Avanzate (classif. Assobiomedica):<br />
• idrocolloidi<br />
• alginati<br />
• idrogels<br />
• Schiume di poliuretano, gel di poliuretano<br />
• carboni<br />
• carbossimetilcellusa (CMC) sodica in fibra<br />
• film semipermeabili<br />
Se gli obiettivi sono molteplici -come la rimozione<br />
del tessuto necrotico, un controllo della proliferazione<br />
batterica, il favorire i processi di granulazione ed<br />
epitelizzazione, il prevenire una recidiva- difficilmente si<br />
potrà fare affidamento su una sola medicazione.<br />
In particolare nelle fasi di detersione e di granulazione,<br />
le linee terapeutiche e gli obiettivi della medicazione<br />
riparativa sono così riassumibili.<br />
In fase di detersione:<br />
a) deve creare un’interfaccia umida, ad umidità controllata,<br />
tra la lesione e la medicazione;<br />
b) deve assorbire le secrezioni in eccesso;<br />
c) deve rimuovere le sostanze necrotiche tossiche per la<br />
crescita cellulare e favorenti l’infezione;<br />
d) deve impedire l’ingresso di corpi estranei e batteri,<br />
e nello stesso tempo essere sufficientemente porosa da<br />
lasciare passare l’ossigeno e favorire gli scambi gassosi<br />
tra la superficie della lesione e l’ambiente circostante;<br />
e) deve essere almeno inerte per la flora batterica.<br />
In fase di granulazione:<br />
a) deve mantenere un’interfaccia ad umidità controllata<br />
tra la superficie della lesione e la medicazione;<br />
b) deve assorbire le secrezioni in eccesso proteggendo i<br />
fattori di crescita endogeni;<br />
c) deve simulare il più possibile la funzione di barriera<br />
della cute, impedendo la contaminazione ed isolando.<br />
La scelta della medicazione giusta è fondamentale per la<br />
cura delle lesioni. Il medico e il podologo consiglieranno<br />
e applicheranno le medicazioni in base alla condizione del<br />
paziente e dell’ulcera. Le più comuni medicazioni sono:<br />
le galeniche (garze inumidite con soluzione fisiologica e<br />
garze grasse), le medicazioni non/poco aderenti (p.e. le<br />
garze grasse o le garze grasse medicate), gli alginati, gli<br />
idrocolloidi, i film semipermeabili (pellicole trasparenti),<br />
le medicazioni assorbenti in schiuma, gli idrogel, le<br />
medicazioni biocompatibili riassorbibili o non.<br />
Le medicazioni galeniche sono le meno costose. Hanno<br />
questo nome perché descritte per la <strong>prima</strong> volta da<br />
Galeno in Ars Medica (nel 162 d.c.) e si contrappongono<br />
alle specialità medicinali perché non ottenute attraverso<br />
reazioni chimiche ma con prodotti naturali.<br />
Le medicazioni galeniche con garze devono essere<br />
inumidite spesso con soluzione fisiologica e cambiate<br />
almeno una volta al giorno. Se non si mantengono umide<br />
la fibrina penetrando nella garza si secca diventando un<br />
eccezionale collante e durante la rimozione anche il tessuto<br />
sano viene danneggiato provocando dolore e ritardi<br />
alla guarigione, a meno che l’ulcera non sia infetta. Per<br />
tali motivi vengono spesso preferite le garze grasse e le<br />
medicazioni non aderenti applicandole a contatto col<br />
letto della lesione.<br />
Le medicazioni “avanzate” possono essere tenute più<br />
giorni, in quanto mantengono in equilibrio la naturale<br />
umidità della superficie dell’ulcera in eventuale sinergia<br />
con l’elastocompressione.<br />
77