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IMPAGI SICILIA .QXD - Carlomarullodicondojanni.Net

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Castiglione di Sicilia.<br />

Veduta di Castiglione dal fiume<br />

Alcantara presso Francavilla.<br />

Castiglione di Sicilia.<br />

veduta del Castello dal Casteluzzo<br />

La torre del Cannizzo nel complesso<br />

della cittadella<br />

Atlante Sicilia<br />

dagli assedianti sul colle del Tirone, a sud-est di Castiglione e forse<br />

ospitava esso stesso una macchina da lancio.<br />

Secondo la cronaca di quell'assedio i tiri degli assedianti<br />

si concentrarono su un altro punto saliente della cinta<br />

muraria, cioè la residenza o castello del baiulo accanto alla chiesa<br />

di S. Pietro, dove nel '500 si vedevano ancora le tracce dei<br />

colpi inferti dagli assedianti. Presa dalle truppe regie nel 1301, la<br />

città fu assegnata all'infante Giovanni, duca di Randazzo.<br />

Nel 1737 Perrone Gioeni ottenne l'investitura di<br />

Castiglione e, dopo alcuni passaggi nelle mani di Enrico Rosso<br />

(a cui è confiscato nel 1375) e a Calcerano di Villanuova (1393),<br />

tornò definitivamente in possesso della famiglia Gioeni nella<br />

persona di Bartolomeo (1394).<br />

Nel 1674 i Francesi, che avevano occupato Francavilla a seguito<br />

della cosidetta Guerra di Messina, assalirono la città senza<br />

riuscire a prenderla; nello stesso anno le mura furono riparate<br />

con la spesa di 5 onze.<br />

Sappiamo che il terremoto del 1693 danneggiò il Castello Grande, perno di tutto il sistema fortificato,<br />

ma le mura furono mantenute ancora in funzione nel corso del Settecento e sono dettagliatamente<br />

descritte nel loro andamento da Giuseppe Luigi Sardo in un manoscritto datato al<br />

1745. Il Sardo elenca nove tra porte e pusterle, delle quali quella del Re e quella della Bocceria,<br />

che furono distrutte nel 1883.<br />

Il resto di un cantonale è tutto ciò che resta della Porta della Pagana, dalla quale un lungo<br />

tratto di muro, ancora in parte esistente, saliva fino al Castello Grande.<br />

Il resto delle mura seguiva l'andamento delle rocce affioranti dell'acrocoro su cui si erge<br />

Castiglione e possiamo quindi immaginare che per gran parte fossero costituite dall'allineamento<br />

delle case lungo il ciglio, oppure da un semplice parapetto merlato, così come possiamo anche<br />

vedere in alcuni resti delle mura merlate con feritoie che ancora oggi costituiscono parte del<br />

recinto del Castello Grande.<br />

(E. MSL.)<br />

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