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<strong>Verso</strong> le 21.10 tenevo in mano la torcia accesa, mentre scendevo con<br />
Jolanda lungo la rampa che dava sulla vallata, là dove i villaggi brillavano<br />
sotto le danzanti miriadi di luci accese nel buio della sera.<br />
- Ogni volta che chiediamo a Serena di fare una passeggiata con noi,<br />
dice che ha freddo, come mai? - esordì Jolanda seria.<br />
- Dice sempre che il suo sangue scorre più lento del nostro, quindi lei<br />
sente il freddo anche quando non lo è. - Jolanda, mentre raggiungevamo le<br />
scale del gompa, osservò:<br />
- Tutte le sere prima di andare a letto si veste come fosse al Polo Nord. -<br />
Mentre salivamo le scale per raggiungere il gompa dei monaci, scoppiai<br />
a ridere divertita e aggiunsi:<br />
- Al mattino non viene a colazione, perché trema soltanto al pensiero di<br />
dover uscire. - Jolanda osservò:<br />
- Che terribile sentirsi così condizionati dal freddo. -<br />
Mentre attraversavamo il piazzale del gompa risposi:<br />
- Già, come vedi ognuno di noi porta la sua croce, ragion per cui bisogna<br />
mettere in pratica il Dharma, per uscire in fretta da questo labirinto di<br />
rinascita e sofferenze. -<br />
Mentre Jolanda rifletteva, raggiungemmo l'entrata del gompa, ci<br />
togliemmo le scarpe, le lasciammo accanto ad altre vicino alla porta ed<br />
entrammo. Il soffitto del gompa dei monaci era pieno di disegni e divinità<br />
buddiste dai colori sgargianti, in fondo al gompa erano collocati tre<br />
Buddha. Uno grande era affiancato da due piccoli, in oro con vesti<br />
arancioni, contornati da disegni suggestivi. All'interno del gompa c'erano<br />
alcuni ospiti che osservavano le varie fotografie di Lama Yeshe e di altri<br />
defunti, riposte ai piedi del Buddha.<br />
Seguii Jolanda che si fermò e mi sussurrò all'orecchio:<br />
- Ora ti faccio vedere dove devi lasciare il mala (rosario), così quando<br />
sarà benedetto, andrai a riprenderlo. -<br />
- Oggi Serena e Franco mi hanno detto di aver visto un bellissimo<br />
mandala - sussurrai curiosa.<br />
- Si! Adesso ti ci porto! -<br />
Proseguimmo sul lato sinistro del gompa e raggiungemmo un tavolino<br />
pieno di oggetti sacri, di fronte a uno dei piccoli Buddha. Jolanda mi indicò<br />
il tavolo dicendo:<br />
- Ecco, metti il tuo mala in mezzo a quegli oggetti sacri, così domani<br />
durante la funzione, Lama Lhundrup Rigsel lo benedirà . -<br />
Presi dalla borsa il mala e lo misi sul tavolo tra gli oggetti, poi<br />
passammo davanti al grande Buddha e lo ammirammo interessate. Ci<br />
fermammo davanti al terzo ad osservare il grande e suggestivo mandala<br />
multicolore, sorretto da una base quadrata ricoperta di carta colorata in<br />
rosso e blu. Dal soffitto scendevano fin quasi sul mandala grossi festoni<br />
variopinti. Mentre l'osservavamo, spiegai sottovoce a Jolanda: