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La formazione in America Latina - Suore Domenicane di Santa ...

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<strong>La</strong> <strong>formazione</strong><br />

<strong>in</strong> <strong>America</strong> <strong>La</strong>t<strong>in</strong>a<br />

Nell’esperienza formativa<br />

ho imparato l’importanza<br />

dell’<strong>in</strong>contro profondo con<br />

l’amore misericor<strong>di</strong>oso del Padre,<br />

l’importanza <strong>di</strong> avere fatto<br />

un camm<strong>in</strong>o personale nella sequela<br />

del Figlio, attraverso “la<br />

conoscenza <strong>di</strong> sé <strong>in</strong> Dio e <strong>di</strong> Dio<br />

<strong>in</strong> sé”. <strong>La</strong> Congregazione mi ha<br />

dato i mezzi per questo servizio.<br />

Ho goduto della serenità nell’accompagnare.<br />

<strong>La</strong> missione<br />

della <strong>formazione</strong> si è sviluppata<br />

<strong>in</strong> un ambiente <strong>di</strong>fferente dal<br />

solito: nella scuola <strong>di</strong> <strong>La</strong> Consulta,<br />

<strong>in</strong> una piccola cittad<strong>in</strong>a, dove<br />

si godeva della vic<strong>in</strong>anza della<br />

gente, con la semplicità degli<br />

umili e dei piccoli. Ci rallegravamo<br />

con la festa del pane fatto <strong>in</strong><br />

casa, del panzarotto e del buon<br />

v<strong>in</strong>o.<br />

Ho cantato alla vita e alla speranza<br />

nel vedere i segni del Regno<br />

nel cuore delle giovani,<br />

come il fermento nella massa<br />

che, con la grazia <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong>venta<br />

pane impastato pieno del<br />

buon sapore <strong>di</strong> Cristo.<br />

Ho sofferto e contemporaneamente<br />

mi sono umanizzata nel<br />

vivere la vulnerabilità della persona,<br />

nel riconoscere la miseria<br />

umana, le ferite della vita, la sofferenza<br />

e l’angoscia. È stato un<br />

camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>stato per<br />

scoprire il dono del perdono<br />

nella nostra storia, <strong>di</strong>ventata<br />

storia <strong>di</strong> salvezza.<br />

Al giorno d’oggi parlare <strong>di</strong> <strong>formazione</strong><br />

significa misurarsi più<br />

con domande che con afferma-<br />

PIANETA SUORE<br />

Le giovani che si sentono chiamate vanno aiutate ad approfon<strong>di</strong>re e capire il loro<br />

<strong>in</strong>contro con la Misericor<strong>di</strong>a del Padre. Rivitalizzare la <strong>di</strong>mensione mistica e profetica<br />

della vita religiosa. Con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un’esperienza <strong>di</strong> <strong>formazione</strong> dal 1997<br />

al 2006. L’importanza della comunità e della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, oggi <strong>in</strong> contrasto con gli<br />

stili <strong>di</strong> vita più <strong>di</strong>ffusi. Audacia nel portare il messaggio evangelico. <strong>La</strong> fedeltà allo<br />

Spirito per mantenere <strong>in</strong>tegro il carisma. “Trasfigurare” la persona perché possa<br />

essere presenza viva <strong>di</strong> Gesù nella storia.<br />

Giovani suore della Prov<strong>in</strong>cia <strong>America</strong> <strong>La</strong>t<strong>in</strong><br />

zioni, guardare il futuro che è<br />

già presente. Parliamo <strong>di</strong> globalizzazione,<br />

neoliberalismo, modernità<br />

e post-modernità come<br />

se fosse qualcosa <strong>di</strong> estraneo a<br />

noi e al nostro situarci, con la<br />

possibilità <strong>di</strong> rimanere ai marg<strong>in</strong>i.<br />

E la realtà è che le giovani<br />

che entrano oggi nella vita religiosa<br />

sono figlie <strong>di</strong> questa cultura<br />

globale, alla quale non solo<br />

appartengono, ma nella quale<br />

vogliono rimanere, e ciò <strong>in</strong>ter-<br />

7


8<br />

pella stile, mo<strong>di</strong> e contenuti formativi.<br />

Siamo cresciute nella ricerca<br />

f<strong>in</strong>o a capire che la vocazione<br />

non è mai un processo l<strong>in</strong>eare,<br />

ma che si scopre e si vive nei cicli<br />

vitali dell’esistenza e che la<br />

fedeltà porta la persona ad attualizzare,<br />

nei <strong>di</strong>fferenti momenti<br />

della sua vita, la risposta totale<br />

alla domanda sulla propria<br />

vocazione, per <strong>in</strong>terpretare meglio<br />

la verità e <strong>in</strong>tegrarla nel proprio<br />

essere.<br />

L’esperienza formativa lat<strong>in</strong>oamericana<br />

si iscrive nella ricerca<br />

cont<strong>in</strong>ua e congiunta che dà<br />

priorità all’<strong>in</strong>culturazione, all’<strong>in</strong>serimento,<br />

all’accoglienza e all’<strong>in</strong>contro<br />

fra culture aff<strong>in</strong>i, ma<br />

<strong>di</strong>fferenti. In un certo senso è<br />

un’esperienza <strong>di</strong> missione. Nel<br />

tentativo dell’<strong>in</strong>culturazione,<br />

non è facile <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere tra il<br />

carisma <strong>in</strong>iziale e la cultura <strong>in</strong><br />

cui si esprime. Abbiamo compreso<br />

che un carisma non si<br />

può traslocare tale quale da<br />

un cont<strong>in</strong>ente all’altro.<br />

Negli <strong>in</strong>contri viceprov<strong>in</strong>ciali<br />

(dell’allora ex-Roma) cercavamo<br />

<strong>di</strong> esprimere, le une alle altre, le<br />

sfide che presuppone la testimonianza<br />

ri-creatrice del nostro<br />

carisma, <strong>in</strong> luoghi <strong>di</strong>versi. Anche<br />

attualmente la nostra nuova<br />

Congregazione non cerca l’uniformità,<br />

bensì l’unità, e prova <strong>di</strong><br />

questo è il grande evento “dell’unione<br />

della nostra Famiglia”,<br />

delle figlie <strong>di</strong> Madre Gér<strong>in</strong>e.<br />

Sentiamo molto forte il desiderio<br />

<strong>di</strong> rivitalizzare la <strong>di</strong>mensione<br />

mistica e profetica della vita religiosa.<br />

E nella <strong>formazione</strong> significa<br />

com<strong>in</strong>ciare da un processo <strong>di</strong><br />

umanizzazione, <strong>di</strong> spiritualità <strong>in</strong>carnata<br />

per una nuova comunione<br />

nella <strong>di</strong>versità, impegnate<br />

con una r<strong>in</strong>novata opzione per i<br />

poveri a partire dalla giustizia e<br />

dalla pace, qui e ora.<br />

Quando ho assunto la delicata<br />

missione della <strong>formazione</strong>, le<br />

prime giovani che si sono avvic<strong>in</strong>ate<br />

orientate a un camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong><br />

consacrazione religiosa, sono<br />

state: una giovane adulta proveniente<br />

dalla Bolivia, con una<br />

esperienza religiosa <strong>in</strong> un’altra<br />

Congregazione; sei giovani <strong>di</strong><br />

Mendoza, una <strong>di</strong> Buenos Aires e<br />

due del Brasile. Hanno com<strong>in</strong>ciato<br />

il camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> crescita nella<br />

<strong>formazione</strong> <strong>in</strong>iziale <strong>in</strong> Mendoza.<br />

L’età delle giovani oscillava<br />

trai22ei40anni, erano <strong>in</strong> generale<br />

giovani adulte,<br />

alcune anche con una preparazione<br />

professionale. Delle nove<br />

che hanno <strong>in</strong>iziato oggi c<strong>in</strong>que,<br />

rimangono <strong>in</strong> Congregazione<br />

una <strong>di</strong> loro già con i voti perpetui.<br />

<strong>La</strong> conoscenza e l’accettazione<br />

<strong>di</strong> sé sono essenziali nella crescita<br />

della persona nella sua più<br />

autentica identità. <strong>La</strong> comunicazione<br />

<strong>di</strong>ventava così un dare e<br />

un ricevere, un emettere e un<br />

captare. Con<strong>di</strong>videre era una<br />

forma <strong>di</strong> consegna, <strong>di</strong> mettersi<br />

nelle mani <strong>di</strong> chi accompagna la<br />

vita, gesto che esprimiamo nella<br />

professione religiosa proprio attraverso<br />

le mani aperte. Per potersi<br />

dare, però, qualcuno deve<br />

essere <strong>di</strong>sposto a riceverci e a<br />

fare esperienza <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a<br />

<strong>in</strong>sieme.<br />

Un notevole impulso dello Spirito,<br />

che si è manifestato nel dare<br />

la vita per gli altri nell’apostolato<br />

e nel rispondere ai bisogni<br />

più urgenti dell’ oggi, si è avuto<br />

quando abbiamo patito momenti<br />

<strong>di</strong> dolore molto profondo<br />

davanti alla morte, quasi simultanea,<br />

<strong>di</strong> Madre Pia Quochi e Sr.<br />

Monica Loyarte.<br />

Sono molte le testimonianze <strong>di</strong><br />

sorelle che vivono <strong>in</strong> pienezza la<br />

loro vocazione e lottano giorno<br />

dopo giorno perché il loro<br />

consegnarsi sia, ogni volta,<br />

più autentico e generoso.<br />

Sorelle che si appoggiano<br />

alla preghiera<br />

personale, come una delle<br />

cose più importanti che<br />

bisogna fare giorno dopo<br />

giorno. Queste testimonianze,<br />

nel camm<strong>in</strong>o formativo,<br />

ci hanno aiutato a<br />

comprendere che la preghiera<br />

deve essere trasformatrice,<br />

deve toccare la<br />

vita, aiutare a confrontarsi<br />

con il Vangelo, catturare l’affettività<br />

profonda dell’essere,<br />

f<strong>in</strong>o a portarla all’<strong>in</strong>tegrazione <strong>di</strong><br />

tutte le <strong>di</strong>mensioni. E che oltre<br />

alla preghiera nella solitud<strong>in</strong>e,<br />

c’è la preghiera nella vita, l’<strong>in</strong>contro<br />

con Dio <strong>in</strong> tutte le cose e<br />

persone, “l’essere contemplative<br />

nelle nostre azioni”. Questo<br />

suppone una cont<strong>in</strong>uità affettiva,<br />

propria <strong>di</strong> chi vive <strong>in</strong> uno stato<br />

d’amore.<br />

Dall’esempio delle sorelle abbiamo<br />

compreso l’importanza <strong>di</strong><br />

una relazione affettiva con Dio e<br />

abbiamo imparato come tutti gli<br />

eventi si convertono <strong>in</strong> “religiosi”,<br />

perchè si “ri-legano” con<br />

Dio. Il passo <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile è la


<strong>La</strong> con<strong>di</strong>visione della Parola nell’allora “comunità <strong>di</strong> noviziato”.<br />

pulizia del cuore, cioè, avere<br />

una sola <strong>in</strong>tenzione: cercare<br />

esclusivamente il Regno <strong>di</strong> Dio,<br />

richiamarsi sempre alle “motivazioni<br />

profonde”.<br />

<strong>La</strong> vita comune è uno degli ambiti<br />

dove si sono avuti maggiori<br />

cambiamenti dopo il Concilio<br />

Vaticano II e perciò dove ancora<br />

si trova maggiore <strong>di</strong>fficoltà. <strong>La</strong><br />

defezione <strong>di</strong> alcune religiose<br />

giovani molte volte ha orig<strong>in</strong>e<br />

nella solitud<strong>in</strong>e che trovano <strong>in</strong><br />

una vita religiosa che non sod<strong>di</strong>sfa<br />

le loro aspirazioni legittime<br />

d’amore fraterno. Questo richiamo<br />

non ha lasciato <strong>di</strong> <strong>in</strong>terrogarci<br />

<strong>in</strong> vista alla <strong>formazione</strong>.<br />

Abbiamo desiderato passare da<br />

uno stile <strong>di</strong> comunità uniforme,<br />

basato sull’osservanza regolare,<br />

ad un altro più basato sulle relazioni<br />

personali <strong>di</strong> amicizia con il<br />

Signore, orientate verso la missione<br />

e la vic<strong>in</strong>anza con la gente.<br />

<strong>La</strong> sfida era passare da una<br />

“vita <strong>in</strong> comune” ad una “comunità<br />

<strong>di</strong> vita”. Questo implica,<br />

nella <strong>formazione</strong>, il dover cercare<br />

la comunicazione <strong>in</strong> profon<strong>di</strong>tà,<br />

nella e dalla fede: conoscere<br />

le persone dal <strong>di</strong> dentro.<br />

<strong>La</strong> <strong>di</strong>fficoltà è emersa al momento<br />

<strong>di</strong> osservare gli orari e vivere<br />

la <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a. Se manca la fi-<br />

ducia, le relazioni<br />

sono superficiali e<br />

l’amore fra le sorelle<br />

è fragile. Le<br />

ultime Costituzioni<br />

hanno collocato<br />

l’accento sulla<br />

vita fraterna, dando<br />

forza ai capitoli<br />

comunitari. <strong>La</strong><br />

porta <strong>di</strong> accesso<br />

per questo stile <strong>di</strong><br />

vita comunitaria è<br />

la comunicazione<br />

personale. Non è<br />

raccontare fatti, ma comunicare<br />

le esperienze personali f<strong>in</strong>o ad<br />

arrivare a con<strong>di</strong>videre ciò che<br />

costituisce il tessuto più profondo<br />

della nostra vita: la relazione<br />

con Dio e con gli altri. Questo<br />

esige <strong>di</strong> rivedere le nostre strutture<br />

<strong>di</strong> vita comune e trovare i<br />

mezzi necessari per entrare <strong>in</strong><br />

un nuovo modo <strong>di</strong> relazionarsi<br />

fraternamente.<br />

<strong>La</strong> vita religiosa lat<strong>in</strong>oamericana<br />

è molto attenta alla realtà che<br />

vive la gente per rispondere, a<br />

partire dal Vangelo, con creatività<br />

e audacia. <strong>La</strong> nostra Famiglia<br />

religiosa ci offre modelli <strong>di</strong> <strong>in</strong>carnazioni<br />

storiche concrete. Guar<strong>di</strong>amo<br />

a Cater<strong>in</strong>a e Madre Gér<strong>in</strong>e,<br />

che furono donne <strong>di</strong> Chiesa<br />

al servizio del Regno, non les<strong>in</strong>arono<br />

audacia e passione nella<br />

“tensione” che sorge tra il vivere<br />

la libertà carismatica e l’obbe<strong>di</strong>enza<br />

ecclesiale.<br />

Una grande sfida viviamo <strong>in</strong><br />

questi tempi: la tentazione <strong>di</strong><br />

fermarsi e volgere lo sguardo <strong>in</strong><strong>di</strong>etro,<br />

al ritmo dell’<strong>in</strong>voluzione<br />

nella quale è entrata una parte<br />

della Chiesa. <strong>La</strong> tentazione <strong>di</strong><br />

pensare che già tutto è compiuto<br />

<strong>in</strong> relazione con ciò che si doveva<br />

fare per i poveri, <strong>di</strong> considerare<br />

le sfide come una moda,<br />

<strong>di</strong> credere che la preghiera deve<br />

mantenere la consistenza derivante<br />

dalla struttura: tutto questo,<br />

nella <strong>formazione</strong>, non smette<br />

<strong>di</strong> essere un rischio.<br />

Oggi sentiamo che si richiede<br />

molto tatto e grande fedeltà<br />

allo Spirito per mantenere l’<strong>in</strong>tegrità<br />

del carisma nella sua <strong>di</strong>mensione<br />

mistico-profetica e<br />

per <strong>in</strong>carnarlo lì dove Dio ci vuole.<br />

Che l’<strong>in</strong>teresse della comunità<br />

sia la missione è chiaramente<br />

evangelico, ma <strong>in</strong> se stesso <strong>in</strong>sufficiente<br />

se non c’è una comunità<br />

<strong>di</strong> mutuo appoggio, a livello<br />

umano e spirituale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento<br />

apostolico che “risvegli<br />

il dono <strong>di</strong> Dio che c’è <strong>in</strong> te”<br />

come <strong>di</strong>ceva Paolo a Timoteo. È<br />

un modo <strong>di</strong> compiere il processo<br />

formativo, che richiede la trasfigurazione<br />

delle persone, perché<br />

riflettano con maggiore trasparenza<br />

la presenza viva <strong>di</strong><br />

Gesù nella storia.<br />

Sr. María<br />

del Rosario Peña o.p.<br />

Sr. Maria del Rosario Peña o.p.<br />

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