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Elia ZOCCARATO - Fotocineclub

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Mario Andretta è rimasto a Lignano durante tutta la guerra ed è morto<br />

d’infarto proprio dopo il terribile bombardamento americano del 1944 su<br />

Latisana, aveva circa sessant’anni. Egli aveva donato una parte della sua<br />

pineta alla Curia di Udine per dare spazio alla Colonia marina intitolata a<br />

Costanzo Ciano, oggi gestita dalla GE.TUR, e, dopo la sua morte, non abbiamo<br />

potuto più andare a fare legna in quella zona.<br />

Mario Andretta ha fatto tanto sia per la nostra famiglia sia per Lignano, è<br />

stato un personaggio dalla grande umanità e per me resterà indimenticabile.<br />

La figlia, per onorarne la memoria, ha donato alla Parrocchia il terreno a<br />

fianco della Chiesa per la costruzione della scuola materna che oggi porta il<br />

suo nome.<br />

Pantarotto ha offerto il terreno per la costruzione della Chiesa di<br />

Sabbiadoro.<br />

Ma come ha vissuto durante la guerra?<br />

Nel 1944 a Lignano c’era la TODT, un’organizzazione paramilitare tedesca che<br />

faceva lavorare i civili - anch’io vi ho lavorato, avevo allora 18 anni - per costruire<br />

dei bunker, un paio di questi rimasti ancora oggi vicino al Faro rosso.<br />

A volte di notte arrivava un aereo americano del tipo cicogna, da noi<br />

soprannominato Pippo, che mitragliava un po’ dove capitava! Gli aerei alleati<br />

sorvolavano spesso Lignano, perché prendevano come punto di riferimento<br />

la foce del fiume Tagliamento per seguire la rotta per la Germania.<br />

Possiamo dire che, tutto sommato, durante la guerra la situazione a Lignano<br />

è rimasta abbastanza tranquilla.<br />

Dopo che i Tedeschi avevano lasciato Lignano, un giorno dal mare arrivò una<br />

piccola flotta di imbarcazioni, composta da una decina fra mezzi da sbarco e<br />

cacciatorpediniere che cercavano di risalire un tratto del Tagliamento - i mezzi<br />

da sbarco potevano farlo perché pescano circa 80 cm, pochissimo - con a<br />

bordo un ottomila uomini: erano soldati tedeschi in ritirata che tentavano di<br />

mettersi in salvo, raggiungendo a piedi la vicina Austria. Vista la situazione,<br />

un partigiano, un certo Aldo Sandri, sapendo che sulla strada per Trieste<br />

stava transitando una colonna di mezzi corazzati neozelandesi, andò con un<br />

suo compagno in motocicletta fino a Palazzolo e avvertì i soldati alleati di<br />

quanto stava accadendo, convincendoli a dirottare parte della colonna verso<br />

la costa. Questi arrivarono in men che non si dica alla foce del Tagliamento e<br />

accerchiarono i Tedeschi.<br />

Senza sparare un colpo, i Tedeschi si arresero e furono portati nella zona<br />

delle Colonie e da lì allontanati un po’ per volta.<br />

Di questo episodio, dopo decenni di ricerche, sono stati trovati i verbali<br />

ufficiali dell’esercito neozelandese e il fotografo che scattò alcune immagini<br />

è morto tre anni or sono.<br />

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