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Elia ZOCCARATO - Fotocineclub

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Questo prezioso libretto contiene una raccolta a più voci di racconti,<br />

i quali, attingendo al vissuto personale, illustrano con schietta freschezza il<br />

formarsi, il crescere della comunità di Lignano durante il Novecento.<br />

Gli intervistati compongono un esauriente quadro in cui poter riconoscere<br />

nella città di oggi la persistenza del passato e soprattutto nel quale, attraverso<br />

i vari piani prospettici, poter seguire i passaggi sociali, economici, urbanistici,<br />

che hanno radicalmente mutato una selvaggia distesa di boscaglie e valli<br />

acquitrinose, in una località balneare, elegante, moderna, che tuttavia sa<br />

offrire ancora angoli incontaminati.<br />

Dalla voce degli stessi protagonisti si dipana una vera e propria epica<br />

comunitaria orgogliosa nel registrare i tanti attraversamenti, impegnativi,<br />

dolorosi, carichi di promesse, imposti da una avventura che ha fatto evolvere<br />

a centro di richiamo internazionale quello che era un borgo di braccianti e di<br />

barcaioli, in lotta quotidiana con la miseria.<br />

Pagina dopo pagina si intrecciano le peripezie di patriarcali famiglie<br />

di braccianti chini su terreni di scarsa resa o di recente e sudata bonifica,<br />

ancora infestati dalla malaria. Si rivelano impensabili scorci di polverose<br />

strade bianche, protette nella calura da annosi pioppi, pazienti nel compito<br />

di orientare verso settentrione i piccoli venditori di pesce o i contadini diretti<br />

verso i mercati settimanali nei centri della Bassa. Scorrono gli appuntamenti<br />

di feste senza pretese, rallegrate dal suono della fisarmonica, mentre a dare<br />

colori più intensi alle memorie si recuperano piccole leggende locali, come<br />

quella riguardante gli scheletri di alcuni uomini colossali, forse pirati, rinvenuti<br />

sotto un paio di querce secolari, non più esistenti.<br />

Il decennio compreso tra il 1930 e il 1940 appare nella sua funzione<br />

di spartiacque tra l’arcaico e il moderno, allorché predisponendosi il primo<br />

piano regolatore vi trovò posto il progetto di un ampio lungomare di tre<br />

chilometri, subito realizzato nel 1936, adibito a pista per aerei, ma destinato<br />

ad assumere il ruolo di coordinata primaria per ogni successivo sviluppo,<br />

assieme allo scavo della darsena.<br />

Passò la guerra, vennero gli anni della ripresa e del benessere.<br />

Lignano lottò per conquistare l’autonomia comunale, ottenuta nel 1959,<br />

svincolandosi da Latisana.<br />

L’occhio di alcuni narratori, mentre perlustra le vie e i viali di oggi o<br />

indugia sulle piazze o misura gli alti edifici, sa distinguere ancora i contorni<br />

e la fisionomia della originaria selvatica penisola, disposta tra Tagliamento e<br />

laguna, e continua a vedere, come in controluce, qui una vigna, là un orto,<br />

più oltre una macchia di rovi, e più in là infine una pineta, dimora di volpi e<br />

di serpenti.<br />

Le escursioni memoriali qui raccolte non sono viziate da sterili<br />

rimpianti, né si incrinano di fragili nostalgie: sono soprattutto un atto di amore<br />

per tutti i concittadini, di ieri e di oggi, e assumono anche il carattere di un<br />

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