Elia ZOCCARATO - Fotocineclub
Elia ZOCCARATO - Fotocineclub
Elia ZOCCARATO - Fotocineclub
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Tutta la spiaggia era libera, a lui piacevano il mare, le passeggiate, il sole e<br />
anche la nebbia che velava la laguna ghiacciata d’inverno.<br />
Ci racconti il suo arrivo a Lignano.<br />
Era una fredda primavera del 1958 pioveva, diluviava.<br />
Un ometto, uscendo da una specie di gabbiotto sulla spiaggia, ci guardò<br />
scendere da una macchina targata Milano, dicendo: “Cosa siete venuti a<br />
fare? Siete matti, con sto’ tempo!“. Giorgio gli rispose che cercavamo un<br />
albergo, una casa, un posto perché volevamo fermarci qualche giorno.<br />
L’ometto convinse la signora dell’albergo di fronte a scaldarci una stanza.<br />
Il gabbiotto non era ancora il Gabbiano di Checco Gigante.<br />
Vi siete fermati, dunque?<br />
Sì, Giorgio è rimasto incantato di questo posto, ha addirittura preso<br />
la residenza a Lignano, e, più tardi, ha lasciato il lavoro fisso a Milano e<br />
l’incarico di Direttore alla Rizzoli per essere più libero e scrivere i suoi romanzi<br />
polizieschi sulla spiaggia dorata di Lignano. Estate e inverno, insensibile al<br />
caldo e al freddo, lavorava al Gabbiano - vi lasciava addirittura una delle sue<br />
molte macchine da scrivere - e lì sono nati i suoi famosi gialli.<br />
Qui ha scritto diversi romanzi ambientati a Lignano e in Friuli quali La sabbia<br />
non ricorda, Al mare con la ragazza, Dove il sole non sorge mai, Al servizio di<br />
chi mi vuole, Né sempre né mai.<br />
Lignano gli ha dato lo spunto per bellissimi racconti e anche per I Milanesi<br />
ammazzano al sabato dove due personaggi sono tratteggiati con le<br />
caratteristiche di una ragazza del luogo molto bella, dalle limitate capacità<br />
intellettive e dalla salute piuttosto cagionevole.<br />
Checco ce l’aveva portata a Milano assieme a suo padre, come bambinaia.<br />
Ma abbiamo subito dovuto riportarla al padre, perché era ninfomane e il<br />
padre piangeva disperato.<br />
Il padre gli ha ispirato il personaggio indimenticabile di Amanzio Berzaghi,<br />
impersonato dall’attore Raf Vallone nel film omonimo.<br />
Poi gli è balenata l’idea di una serie di scritti il cui protagonista sarebbe<br />
dovuto essere un parà friulano.<br />
A Mario Spagnol, della Longanesi, era piaciuta moltissimo l’idea che,<br />
purtroppo, Giorgio non ha fatto in tempo a sviluppare.<br />
È nato solo il primo romanzo della serie Al servizio di chi mi vuole, ora<br />
ristampato da Garzanti.<br />
54