Nelle Valli Bolognesi - Inverno 2012 - EmilBanca
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Questo breve trekking ci<br />
farà apprezzare luoghi veramente<br />
incontaminati e immersi<br />
completamente nella natura.<br />
Si parte da Badia Moscheta,<br />
nel comune di Firenzuola, in<br />
provincia di Firenze.<br />
La badia fu edificata nel<br />
1034 per volere di San Giovanni<br />
Gualberto. Prima di partire<br />
merita una visita. Se capitate nei<br />
giorni di apertura, (solitamente<br />
il sabato 14,30-17,30 e la domenica<br />
dalle 11,00 alle 17,00) da non<br />
perdere è la visita al Museo del<br />
Paesaggio storico dell’Appennino<br />
che trovate prima di arrivare<br />
al chiostro. Terminata la visita si<br />
passa davanti al ristorante e si<br />
percorre il sentiero CAI 713.<br />
Superato il piccolo cimitero<br />
il sentiero inizia sulla destra<br />
prima del ponte sul torrente.<br />
Di fatto ci addentriamo nella<br />
selvaggia e misteriosa Valle<br />
dell’Inferno. Incontriamo subito<br />
il Mulino di Moscheta e il sentiero<br />
passa stretto fra le case.<br />
Il percorso sale dolcemente<br />
costeggiando il torrente Veccione<br />
(o Vecchione) che rumoreggia<br />
più in basso. Lungo il sentiero<br />
troviamo ampi tratti di steccato<br />
I trekking di Appennino Slow - Firenzuola<br />
Un anello di otto chilometri nel cuore<br />
incontaminato del Mugello. Si parte<br />
con la visita al museo del Paesaggio<br />
storico dell’Appennino<br />
Nella misteriosa<br />
Valle dell’Inferno<br />
che ci proteggono da precipizio<br />
sul torrente. In estate è possibile<br />
scendere in alcuni punti per<br />
andare a rinfrescarsi in qualche<br />
ampia pozza. Il sentiero è piacevole<br />
e incrociamo alcune vecchie<br />
costruzioni abbandonate che ci<br />
fanno pensare a quanto doveva<br />
essere difficile vivere con niente<br />
in luoghi così impervi.<br />
Dopo circa 3 km il sentiero<br />
(CAI 713) gira secco a destra e<br />
si inizia a salire. Se si prosegue<br />
dritto si arriva a Casetta di Tiara,<br />
un grazioso gruppo di case che<br />
vedremo poi più avanti lungo<br />
il cammino nel cucuzzolo di<br />
fronte. Noi come detto giriamo<br />
a destra ed il sentiero sale attraversando<br />
bellissimi castagneti<br />
centenari, alcuni veramente<br />
molto vecchi. Il sentiero continua<br />
a salire ripido fino al piccolo<br />
crinale che ci porta a Razzalto a<br />
811 m. slm. Si tratta di un piccolo<br />
gruppo di case abitato solo<br />
d’estate e raggiungibile solo con<br />
un mezzo fuoristrada.<br />
Da qui proseguiamo per un<br />
centinaio di metri e abbandoniamo<br />
il sentiero 713 che ci porterebbe<br />
in località Giogarello. Se<br />
avete più tempo a disposizione<br />
potete seguire il sentiero 713 che<br />
va la Giogarello e poi al Rifugio<br />
Serra per rientrare a Badia Moscheta<br />
attraverso la località Isola.<br />
Da questo punto però per rientrare<br />
a Moscheta occorrono circa<br />
3 ore. Noi invece proseguiamo<br />
dritti lungo la carrareccia e dopo<br />
poco incrociamo l’ampia forestale<br />
che prendiamo a destra in<br />
discesa e da qui in poco più di<br />
di Stefano Lorenzi<br />
una mezzoretta raggiungiamo<br />
Badia di Moscheta. L’itinerario<br />
è di circa 8 chilometri e si percorre<br />
comodamente con tre ore di<br />
cammino. All’arrivo, il ristorante<br />
di Moscheta ci aspetta con gustosi<br />
piatti mugellani fra i quali<br />
ottimi tortelli. Se volete restare in<br />
zona ed il giorno dopo percorrere<br />
un altro dei numerosi sentieri<br />
che il Complesso Agro Forestale<br />
Giogo-Casaglia ci propone,<br />
vi suggeriamo di pernottare<br />
all’albergo Gli Orzali che dista<br />
circa 5 chilometri dove troverete<br />
un’ottima accoglienza in un una<br />
struttura veramente di qualità.<br />
Per info: www.gliorzali.it<br />
Il fenomeno è esploso in<br />
questi ultimi anni. è in forte<br />
crescita il numero gli appassionati<br />
che preferiscono trascorrere<br />
giornate sulla neve, non in<br />
mezzo a caotici campi da sci,<br />
ma in mezzo al silenzio dei boschi<br />
e lungo facili crinali dove<br />
gustare quel senso di pace e<br />
di tranquillità che solo un ambiente<br />
innevato può dare.<br />
Da un recente studio dell’ Osservatorio<br />
Italiano del Turismo<br />
Montano presentato alla fiera<br />
di Skypass a Modena e realizzato<br />
dalla JFC di Faenza, risulta:<br />
“una tendenza che si va affermando:<br />
tutto ciò che è slow<br />
– ciaspole, winter trekking ed<br />
anche sci da fondo – continuerà<br />
ad avere successo, con richieste<br />
in aumento costante”. Per ciò<br />
più natura e più escursionismo<br />
invernale IL PROGRAMMA<br />
slow. Si prevede che<br />
gli appassionati di ciaspole nella<br />
stagione invernale <strong>2012</strong>-2013 supereranno<br />
il mezzo milione bissando<br />
il successo di incremento<br />
a due cifre dello scorso anno.<br />
Anche noi qui in Appennino<br />
non vogliamo farci trovare<br />
impreparati e sono diversi<br />
gli operatori che propongono<br />
escursioni con le ciaspole; penso<br />
le Ciaspole<br />
Cresce l’interesse per le Ciaspole.<br />
I contatti, i consigli e i percorsi per fare<br />
trekking in mezzo alle montagne innevate<br />
Le emozioni si<br />
tingono di bianco<br />
a Montagna Bolognese o la Cooperativa<br />
Madreselva per la zona<br />
del Corno alle Scale o a Promappennio<br />
per quello che riguarda<br />
la zona del Modenese. Con loro<br />
abbiamo fatto rete per offrire ai<br />
nostri clienti sempre un’opportunità<br />
di passeggiare sulla neve.<br />
Qui sul territorio ci sono anche<br />
il CSI Escursionismo di Sasso<br />
Marconi e il CAI di Bologna che<br />
propongo escursioni. Insomma<br />
l’offerta c’è e le proposte sono<br />
sempre ricche ed accattivanti.<br />
Nella zona tra Bologna e<br />
Firenze dove noi di AppenninoSlow<br />
prevalentemente operiamo,<br />
vi segnaliamo alcuni<br />
itinerari dove vi possiamo accompagnare:<br />
l’Alpe di Monghidoro,<br />
Monte Beni, Monte<br />
Gazzano, Monte Canda, Monte<br />
Venere, Passo della Futa solo per<br />
citarne alcuni. Non ci dispiace<br />
anche qualche escursione sul<br />
Monte Falco o sul Falterona.<br />
Come sempre, lasciateci i vostri<br />
contatti se siete appassionati di<br />
escursioni con le ciaspole.<br />
Quando nevicherà e se ci<br />
saranno le giuste condizioni vi<br />
contatteremo ed organizzeremo<br />
semplici escursioni adatte a tutti<br />
per trascorre una bella giornata<br />
in mezzo alla neve.<br />
Per info: 051.4690050<br />
info@appenninoslow.it<br />
APPuntAMentO<br />
Due GIORnI neLLA neVe<br />
AttORnO AL PASSO DeLLA FutA<br />
Sabato 19 gennaio<br />
Ore 10 ritrovo al Passo della Futa<br />
per chi viene da Firenze, ore 9,45<br />
ritrovo al Futa Point a Monghidoro<br />
(località Ca’ del Costa) per chi<br />
viene da Bologna. Trasferimento<br />
in località Covigliaio e partenza<br />
per escursione verso la vetta di<br />
Monte Beni. Pranzo al sacco. Rientro<br />
nel primo pomeriggio. Ore<br />
20 cena in ristorante vicino con<br />
menù prestabilito.<br />
Domenica 20 gennaio<br />
Ore 9 trasferimento all’Alpe di<br />
Monghidoro. Alle 12,30 pranzo<br />
presso l’osteria del Fantorno. Nel<br />
pomeriggio rientro. Se dovesse<br />
mancare la neve faremo in ogni<br />
caso una bella passeggiata<br />
Le quote di partecipazione:<br />
90 euro con la notte in appartamento<br />
e 105 in con la notte in<br />
albergo*** o B & B. Supplemento<br />
camera singola: 15 euro.<br />
Come sempre i nostri percorsi suggeriti li trovate<br />
anche sul portale www.trackguru.net<br />
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