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Nelle Valli Bolognesi - Inverno 2012 - EmilBanca

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18<br />

Questo breve trekking ci<br />

farà apprezzare luoghi veramente<br />

incontaminati e immersi<br />

completamente nella natura.<br />

Si parte da Badia Moscheta,<br />

nel comune di Firenzuola, in<br />

provincia di Firenze.<br />

La badia fu edificata nel<br />

1034 per volere di San Giovanni<br />

Gualberto. Prima di partire<br />

merita una visita. Se capitate nei<br />

giorni di apertura, (solitamente<br />

il sabato 14,30-17,30 e la domenica<br />

dalle 11,00 alle 17,00) da non<br />

perdere è la visita al Museo del<br />

Paesaggio storico dell’Appennino<br />

che trovate prima di arrivare<br />

al chiostro. Terminata la visita si<br />

passa davanti al ristorante e si<br />

percorre il sentiero CAI 713.<br />

Superato il piccolo cimitero<br />

il sentiero inizia sulla destra<br />

prima del ponte sul torrente.<br />

Di fatto ci addentriamo nella<br />

selvaggia e misteriosa Valle<br />

dell’Inferno. Incontriamo subito<br />

il Mulino di Moscheta e il sentiero<br />

passa stretto fra le case.<br />

Il percorso sale dolcemente<br />

costeggiando il torrente Veccione<br />

(o Vecchione) che rumoreggia<br />

più in basso. Lungo il sentiero<br />

troviamo ampi tratti di steccato<br />

I trekking di Appennino Slow - Firenzuola<br />

Un anello di otto chilometri nel cuore<br />

incontaminato del Mugello. Si parte<br />

con la visita al museo del Paesaggio<br />

storico dell’Appennino<br />

Nella misteriosa<br />

Valle dell’Inferno<br />

che ci proteggono da precipizio<br />

sul torrente. In estate è possibile<br />

scendere in alcuni punti per<br />

andare a rinfrescarsi in qualche<br />

ampia pozza. Il sentiero è piacevole<br />

e incrociamo alcune vecchie<br />

costruzioni abbandonate che ci<br />

fanno pensare a quanto doveva<br />

essere difficile vivere con niente<br />

in luoghi così impervi.<br />

Dopo circa 3 km il sentiero<br />

(CAI 713) gira secco a destra e<br />

si inizia a salire. Se si prosegue<br />

dritto si arriva a Casetta di Tiara,<br />

un grazioso gruppo di case che<br />

vedremo poi più avanti lungo<br />

il cammino nel cucuzzolo di<br />

fronte. Noi come detto giriamo<br />

a destra ed il sentiero sale attraversando<br />

bellissimi castagneti<br />

centenari, alcuni veramente<br />

molto vecchi. Il sentiero continua<br />

a salire ripido fino al piccolo<br />

crinale che ci porta a Razzalto a<br />

811 m. slm. Si tratta di un piccolo<br />

gruppo di case abitato solo<br />

d’estate e raggiungibile solo con<br />

un mezzo fuoristrada.<br />

Da qui proseguiamo per un<br />

centinaio di metri e abbandoniamo<br />

il sentiero 713 che ci porterebbe<br />

in località Giogarello. Se<br />

avete più tempo a disposizione<br />

potete seguire il sentiero 713 che<br />

va la Giogarello e poi al Rifugio<br />

Serra per rientrare a Badia Moscheta<br />

attraverso la località Isola.<br />

Da questo punto però per rientrare<br />

a Moscheta occorrono circa<br />

3 ore. Noi invece proseguiamo<br />

dritti lungo la carrareccia e dopo<br />

poco incrociamo l’ampia forestale<br />

che prendiamo a destra in<br />

discesa e da qui in poco più di<br />

di Stefano Lorenzi<br />

una mezzoretta raggiungiamo<br />

Badia di Moscheta. L’itinerario<br />

è di circa 8 chilometri e si percorre<br />

comodamente con tre ore di<br />

cammino. All’arrivo, il ristorante<br />

di Moscheta ci aspetta con gustosi<br />

piatti mugellani fra i quali<br />

ottimi tortelli. Se volete restare in<br />

zona ed il giorno dopo percorrere<br />

un altro dei numerosi sentieri<br />

che il Complesso Agro Forestale<br />

Giogo-Casaglia ci propone,<br />

vi suggeriamo di pernottare<br />

all’albergo Gli Orzali che dista<br />

circa 5 chilometri dove troverete<br />

un’ottima accoglienza in un una<br />

struttura veramente di qualità.<br />

Per info: www.gliorzali.it<br />

Il fenomeno è esploso in<br />

questi ultimi anni. è in forte<br />

crescita il numero gli appassionati<br />

che preferiscono trascorrere<br />

giornate sulla neve, non in<br />

mezzo a caotici campi da sci,<br />

ma in mezzo al silenzio dei boschi<br />

e lungo facili crinali dove<br />

gustare quel senso di pace e<br />

di tranquillità che solo un ambiente<br />

innevato può dare.<br />

Da un recente studio dell’ Osservatorio<br />

Italiano del Turismo<br />

Montano presentato alla fiera<br />

di Skypass a Modena e realizzato<br />

dalla JFC di Faenza, risulta:<br />

“una tendenza che si va affermando:<br />

tutto ciò che è slow<br />

– ciaspole, winter trekking ed<br />

anche sci da fondo – continuerà<br />

ad avere successo, con richieste<br />

in aumento costante”. Per ciò<br />

più natura e più escursionismo<br />

invernale IL PROGRAMMA<br />

slow. Si prevede che<br />

gli appassionati di ciaspole nella<br />

stagione invernale <strong>2012</strong>-2013 supereranno<br />

il mezzo milione bissando<br />

il successo di incremento<br />

a due cifre dello scorso anno.<br />

Anche noi qui in Appennino<br />

non vogliamo farci trovare<br />

impreparati e sono diversi<br />

gli operatori che propongono<br />

escursioni con le ciaspole; penso<br />

le Ciaspole<br />

Cresce l’interesse per le Ciaspole.<br />

I contatti, i consigli e i percorsi per fare<br />

trekking in mezzo alle montagne innevate<br />

Le emozioni si<br />

tingono di bianco<br />

a Montagna Bolognese o la Cooperativa<br />

Madreselva per la zona<br />

del Corno alle Scale o a Promappennio<br />

per quello che riguarda<br />

la zona del Modenese. Con loro<br />

abbiamo fatto rete per offrire ai<br />

nostri clienti sempre un’opportunità<br />

di passeggiare sulla neve.<br />

Qui sul territorio ci sono anche<br />

il CSI Escursionismo di Sasso<br />

Marconi e il CAI di Bologna che<br />

propongo escursioni. Insomma<br />

l’offerta c’è e le proposte sono<br />

sempre ricche ed accattivanti.<br />

Nella zona tra Bologna e<br />

Firenze dove noi di AppenninoSlow<br />

prevalentemente operiamo,<br />

vi segnaliamo alcuni<br />

itinerari dove vi possiamo accompagnare:<br />

l’Alpe di Monghidoro,<br />

Monte Beni, Monte<br />

Gazzano, Monte Canda, Monte<br />

Venere, Passo della Futa solo per<br />

citarne alcuni. Non ci dispiace<br />

anche qualche escursione sul<br />

Monte Falco o sul Falterona.<br />

Come sempre, lasciateci i vostri<br />

contatti se siete appassionati di<br />

escursioni con le ciaspole.<br />

Quando nevicherà e se ci<br />

saranno le giuste condizioni vi<br />

contatteremo ed organizzeremo<br />

semplici escursioni adatte a tutti<br />

per trascorre una bella giornata<br />

in mezzo alla neve.<br />

Per info: 051.4690050<br />

info@appenninoslow.it<br />

APPuntAMentO<br />

Due GIORnI neLLA neVe<br />

AttORnO AL PASSO DeLLA FutA<br />

Sabato 19 gennaio<br />

Ore 10 ritrovo al Passo della Futa<br />

per chi viene da Firenze, ore 9,45<br />

ritrovo al Futa Point a Monghidoro<br />

(località Ca’ del Costa) per chi<br />

viene da Bologna. Trasferimento<br />

in località Covigliaio e partenza<br />

per escursione verso la vetta di<br />

Monte Beni. Pranzo al sacco. Rientro<br />

nel primo pomeriggio. Ore<br />

20 cena in ristorante vicino con<br />

menù prestabilito.<br />

Domenica 20 gennaio<br />

Ore 9 trasferimento all’Alpe di<br />

Monghidoro. Alle 12,30 pranzo<br />

presso l’osteria del Fantorno. Nel<br />

pomeriggio rientro. Se dovesse<br />

mancare la neve faremo in ogni<br />

caso una bella passeggiata<br />

Le quote di partecipazione:<br />

90 euro con la notte in appartamento<br />

e 105 in con la notte in<br />

albergo*** o B & B. Supplemento<br />

camera singola: 15 euro.<br />

Come sempre i nostri percorsi suggeriti li trovate<br />

anche sul portale www.trackguru.net<br />

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