COMUNE DI PIETRAFITTA - Covenant of Mayors
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sagrestia della chiesa. Nella sacrestia si trovano due interessanti elementi archivoltati in<br />
pietra lavorata (un lavabo ed una piccola nicchia) di pregevole fattura.<br />
L‟ingresso è ubicato lateralmente, mentre la facciata principale ricostruita negli elementi di<br />
rilievo in muratura, si affaccia in uno spazio attualmente chiuso da tutti i lati e conserva un<br />
portale originario in pietra scolpita murato.<br />
Nella parte centrale del s<strong>of</strong>fitto si puo ammirare una tela di Settimo Tancredi pittore<br />
Pietrafittese autore pure dei dipinti dedicati ai Quattro Evangelisti e della S.S. Trinità sui lati<br />
della chiesa. Dal 1972 la parrocchia è stata soppressa.<br />
Chiesa di Sant'Antonio da Padova - Ad essa è annesso il convento dei Frati Francescani.<br />
La chiesa dell‟Immacolata, oggi dedicata a Sant‟Antonio da Padova e tenuta dai frati Minori<br />
del convento omonimo, custodisce un bel crocifisso seicentesco attribuito, a frate Angelo da<br />
Pietrafitta, ed è posto al centro dell‟altare. La chiesa, ad una sola navata, possiede un<br />
cappellone a sinistra che contiene tre altari sui quali sono poste tre statue (Sacro Cuore,<br />
Immacolata, Sant’Antonio). Nel 1900 la chiesa è stata ampliata con l'aggiunta di una navata<br />
laterale posta ad est, articolata da tre cappelle: Sant'Antonio da Padova, Immacolata, Sacro<br />
Cuore. In quest'ultima cappella, tutte le decorazioni sono opera di Fra Benedetto Esposito<br />
pittore autodidatta di cui i Francescani ne ricordano con fierezza l'ingegno.Il coro della<br />
chiesa è in legno. In sagrestia possiamo ammirare, il Miracolo della Porziuncola , tela di<br />
Crist<strong>of</strong>oro Santanna; Madonna del Carmine con anime purganti di Rocco Ferrari del 1893;<br />
tavola dell‟Addolorata che sicuramente faceva parte di un‟opera più grande successivamente<br />
mutilata e frazionata, probabile opera del Santanna; tele di ignoti del 700 raffiguranti San<br />
Francesco e l‟Eterno Padre. Inoltre, bella croce reliquiario con intarsi in madreperla. Il<br />
s<strong>of</strong>fitto ligneo è opera di intagliatori locali del 700. Non più in loco, ma facente parte del<br />
patrimonio della chiesa, era un polittico settecentesco con sei figure di santi effigiati ad olio<br />
su tavola. Del Convento di San'Antonio da Padova la storia ci tramanda fu fondato tra il<br />
1612 e il 1613 a seconda degli studiosi, ma che fra i costruttori materiali vi fu soprattutto il<br />
Beato Umile da Bisignano. Molte furono le peripezie, le disavventure, uno sfratto storico nel<br />
1866 che scacciò i frati (all'origine erano 20) dalla loro sede e che avvilirono questa struttura<br />
monastica fino a quando fu paradossalmente riacquistata dai frati stessi sotto un prestanome.<br />
Il convento ritornò ad essere sede non solo di fede ma anche di cultura fino a quando tre dei<br />
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