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Il musicista<br />
Liszt a Fabriano<br />
nel 1868<br />
duecento anni<br />
Adalla sua nascita<br />
abbiamo scoperto che<br />
il celebre ungherese<br />
ha fatto tappa in città<br />
come pellegrino.<br />
EDITORIALI<br />
PAGINA 2<br />
Un fi lo immaginario<br />
con quelle tre persone<br />
di Mauro Chiorri<br />
Il fi lo della memoria,<br />
ricordi d'antan<br />
di Giampiero Donnini<br />
Dai direttori il fi lo<br />
della continuità<br />
di Fabrizio Giuliani<br />
Instaurare Omnia in Christo Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)<br />
>Fabriano 7 >Fabriano 10<br />
Un testimone,<br />
cioè un volto<br />
E’ uscito in questi giorni il messaggio del<br />
Papa per la Giornata delle Comunicazioni<br />
Sociali del prossimo 5 giugno. Una pista di<br />
lavoro preziosa che ci aiuta a non demonizzare<br />
le nuove tecnologie, a farne un uso serio<br />
e soprattutto a prendere atto degli eventuali<br />
rischi dell’era digitale. Proprio “Testimoni<br />
digitali” nello scorso aprile ha rappresentato<br />
una pietra miliare nel nostro cammino<br />
del mondo dell’informazione. Ritornare al<br />
testimone, cioè al volto, in carne ed ossa.<br />
Perché la conoscenza nasce da un incontro,<br />
autentico, cristallino. Signi ca che la ragione<br />
rimane ultimamente una nostra misura se<br />
non è destata, spalancata continuamente<br />
da un incontro, che la spinge con forza al<br />
paragone con la realtà. Spesso si confonde<br />
la conoscenza con l’informazione. Quest’ultima<br />
è un supporto utile, ma lo sviluppo dei<br />
mezzi di comunicazione l’ha eretta a facile<br />
idolo. Quando non si sa una cosa, basta<br />
ansare su Wikipedia e ti informi. Quanto<br />
è lungo il Danubio? Quante corse ha vinto<br />
Bartali? Basta un clic. Lo vediamo anche nel<br />
nostro mestiere dove spesso tagliamo fuori<br />
appunto l’incontro, il contatto umano. La<br />
ragione invece illuminata dall’incontro con<br />
l’avvenimento cristiano, diventa capace di<br />
fare vera esperienza del reale e riconoscere<br />
la verità. Scriveva Leon Bloy che mentre<br />
l'apostolo Tommaso credette dopo aver visto<br />
e toccato, il borghese moderno non crede<br />
nemmeno dopo aver visto e toccato, anzi<br />
"diventa incapace di vedere e toccare a furia<br />
di non credere". Dobbiamo evitare questo.<br />
Si può essere testimoni digitali, qui, dentro<br />
la carnalità tecnologica dell’oggi, ma al servizio<br />
dell’essere comunità, del condividere<br />
insieme ipotesi e strategie di lavoro per fare<br />
cultura ed opinione.<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Giornata<br />
della vita:<br />
cosa fa il Cav<br />
ntervista alla pre-<br />
Isidente Bigiarelli<br />
per conoscere le<br />
iniziative in programma.<br />
Sostegno<br />
a trenta donne.<br />
L<br />
e<br />
<strong>L'Azione</strong><br />
100 100 100 100 100 100 100<br />
aa aa aa aa aa aa nn nn nn nn nn nn nn nn nn nn nn nn ii<br />
ii<br />
ii<br />
ii<br />
ii<br />
ii<br />
art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />
Una novità<br />
per la scuola<br />
materna<br />
Fabriano-Matelica euro 1,00 n. 5 Anno C 5 febbraio 2011<br />
>Matelica 16 >Speciale 28<br />
l sindaco Spar-<br />
I voli e l'assessore<br />
Procaccini consegnano<br />
ai bambini<br />
dell'infanzia giochi<br />
per 1.200 euro.<br />
Eucarestia<br />
e vita<br />
quotidiana<br />
La carta<br />
in...forma<br />
Il refrain dura da qualche anno. Con le nuove tecnologie della comunicazione<br />
il mezzo cartaceo è destinato a scomparire o quanto<br />
meno a subire una pericolosa essione di vendite e di appeal. Ma<br />
è realmente così? Nonostante le innovazioni del web e le profezie<br />
delle cassandre di turno, il giornale nel suo format tradizionale sa ancora<br />
come catturare l’attenzione dei suoi lettori. Nella Federazione Italiana<br />
Settimanali Cattolici viene eletto per la <strong>prima</strong> volta un presidente laico per<br />
una svolta epocale, in diocesi riprende il suo corso un nuovo periodico.<br />
Intanto L’Azione raduna il suo gruppo di lavoro per pensare in grande<br />
e celebrare i 100 anni di vita.<br />
l cardinale Caf-<br />
Ifarra prepara la<br />
Diocesi in vista del<br />
congresso di settembre<br />
con una catechesi<br />
magistrale.<br />
Servizi a pag. 3 di Alessandro<br />
Moscè, Luciano Gambucci<br />
e Vincenzo Corrado<br />
<strong>01m</strong> <strong>prima</strong>.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.04
2 >EDITORIALI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Un fi lo immaginario<br />
con quelle tre persone<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
di MAURO CHIORRI<br />
Le date possono sembrare tutte uguali. Essere considerate<br />
come dei numeri. Anonime.<br />
Per me, e per tanti altri, non è così. Non lo è per<br />
circostanze canoniche, per eventi, per ricorrenze.<br />
I “Cento Anni” di esistenza di questo settimanale, “L’Azione”,<br />
testimoniano una data particolare, speciale. Con essa seguo<br />
da sempre fatti e misfatti di Fabriano e del circondario. Sono<br />
un fedele abbonato da tanto. Oltre ai fatti ed agli approfondimenti,<br />
il ricordo segue un lo immaginario che mi collega<br />
a persone e ad eventi, in questo caso personali.<br />
Di persone, tra le tante, ne cito solo tre che sintetizzano e<br />
rappresentano il mio rapporto con il settimanale.<br />
Marietta (Maria Arteconi, la zia di mia moglie) che ha lavorato<br />
per mezzo secolo alle Arti Gra che Gentile, una volta<br />
adiacente alla sede del settimanale. Andavo a trovarla spesso<br />
incantato come ero dalla “pedalina”, dalla composizione degli<br />
articoli, dall’atmosfera genuina e misteriosa che si respirava<br />
in quell’ambiente. Per me la Tipogra a e L’Azione erano<br />
un tutt’uno. Don Pietro Ragni, mio insegnante di religione,<br />
di GIAMPIERO DONNINI<br />
La nostra collaborazione a L’Azione è di vecchia data.<br />
Anzi, di data antichissima. Iniziammo alla ne<br />
degli anni sessanta e perseveriamo, come vedete,<br />
a tutt’oggi. Non sappiamo più se per una forma di<br />
fortissimo attaccamento alla testata o se per motivi di supina<br />
senescenza... Sollecitate, le memorie scorrono veloci sulla<br />
ribalta della mente, per lo più affettuose e commosse nel<br />
ricordo di don Pietro, di stima e di simpatia per don Tonino,<br />
che ne ha continuato l’opera per alcuni anni. Come spesso<br />
accade a chi ha una certa età, i ricordi più nitidi sono quelli<br />
più lontani e, come in una sequenza cinematogra ca, essi si<br />
inseguono in una carrellata dolce e tumultuosa. Nonostante<br />
fossimo diventati ormai da anni residenti milanesi, negli anni<br />
Se un secolo di vita per una persona rappresenta un<br />
traguardo signi cativo che comunità intere festeggiano,<br />
è facile comprendere quanto sia importante<br />
raggiungere tale risultato per un giornale. Com’è<br />
già stato scritto, in queste settimane L’Azione, settimanale<br />
cattolico, è il luogo di un progetto culturale, ovvero la nostra<br />
storia, è un giornalismo come dialogo aperto e partecipativo<br />
per il bene comune, ma anche e soprattutto una palestra per<br />
quei giovani che si sono avvicendati all’entusiasmante lavoro<br />
di scrittura giornalistica, rappresentando valori e radici ben<br />
posti a sintesi nel sottotitolo, spesso nascosto, Instaurare<br />
omnia in Cristo. Poi i direttori… Don Agostino Crocetti,<br />
don Giuseppe Riganelli, don Pietro Ragni, l’indimenticato<br />
insegnante ed educatore don Tonino Lasconi e da diversi<br />
anni, più di 15, il giovane e preparato, Carlo Cammoranesi,<br />
hanno guidato un organo d’informazione che con tagli diversi<br />
d’impostazione, è sempre riuscito a sostenere un ben de nito<br />
processo democratico non disgiunto da una adeguata crescita<br />
Sorta nel 1911<br />
soppressa nel 1925<br />
risorta nel 1945<br />
www.lazione.com<br />
Direzione, redazione e amministrazione<br />
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />
60044 Fabriano (An)<br />
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Redazione Matelica<br />
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Impaginazione<br />
Tania Bugatti<br />
Daniela Pedica<br />
Direttore per un lungo periodo. Con don Pietro parlavo volentieri.<br />
Ci legava un senso della montagna che lui amava e<br />
percepiva in me come passione prorompente n da ragazzo.<br />
Non si lasciava sfuggire l’occasione per far conoscere, tramite<br />
il settimanale, le notizie attinenti l’argomento.<br />
Oltre alla passione per l’attività (non solo sportiva) in montagna,<br />
mi piace scrivere. L’Azione è stato sempre il canale<br />
preferenziale per la pubblicazione dei miei articoli. Al giornale<br />
sono ricorso spesso, sempre di più con il trascorrere degli<br />
anni quando l’aspetto divulgativo, oserei dire culturale, ha<br />
man mano preso il sopravvento su quello sportivo.<br />
La cordiale e competente accoglienza del Direttore (oltre<br />
che dell’intero organico) ha facilitato questa evoluzione, in<br />
particolare a partire dall’estate del 2004 quando Carlo Cammoranesi<br />
mi chiede di ricordare la spedizione alpinistica sul<br />
Karakorum del 1983. Oltre al pezzo propongo una serie di<br />
articoli su gli uomini e la montagna che con tredici racconti<br />
va avanti no al 2006.<br />
Così inizio: “…questa “avventura” non poteva essere che<br />
con “L’Azione” perché ha sempre seguito le vicissitudini del<br />
CAI fabrianese e dei precursori, raccogliendo e pubblicando<br />
Sessanta tornavamo a Fabriano spessissimo,<br />
sempre di venerdì richiamati dall’attaccamento<br />
familiare e degli amici. Nel<br />
corso di questi rientri, una delle tappe cui<br />
non sapevamo resistere era la tipogra a<br />
Gentile. Con la scusa che avevamo da<br />
consegnare un articolo fresco fresco, nel tardo pomeriggio<br />
varcavamo quella soglia odorosa di petrolio, di inchiostri e<br />
di legno vecchio. Là dentro era uno spasso.<br />
La tipogra a Gentile, che a quel tempo era ubicata nel palazzo<br />
vescovile, proprio sotto la sede attuale del giornale, il venerdì<br />
stampava contemporaneamente sia L’Azione che Il Pensiero<br />
Cittadino La presenza nell’angusto locale di don Pietro e di<br />
Costante Tiberi, i due direttori, era sinonimo di spettacolo.<br />
Per loro, ogni occasione era buona per beccarsi, per lanciarsi<br />
allusioni politiche e battute roventi. Spesso ci mettevamo di<br />
mezzo anche noi, chiedendo ad esempio a Costante se aveva<br />
letto l’ultimo numero de L’Azione. “Certo che l’ho letto!”<br />
rispondeva. E che c’è scritto? “Niente!” urlava lui fulminando<br />
don Pietro. Il quale sospirava sera camente e ribatteva che<br />
se quello era il pensiero cittadino, povera città nostra. Erano<br />
fi lo<br />
culturale in una precisa dimensione territoriale che, in questi<br />
anni, è cresciuta e si è sviluppata. Un lavoro svolto nel segno<br />
della continuità e sempre valorizzando ogni ambito del territorio,<br />
assecondando le aspettative<br />
della gente, richiamando se<br />
necessario le istituzioni ai loro<br />
compiti di gestione e di servizio<br />
della comunità. Un collante con<br />
la propria terra, ma anche uno<br />
stimolo a migliorare, a rappresentare<br />
il bene nella società,<br />
come se ci si sentisse giudicati<br />
da questo autorevole foglio, in<br />
quanto dietro ad ogni pagina<br />
c’è una sorta di identi cazione<br />
con le speranze e le attese di<br />
tutta la sua gente. Ecco allora<br />
perché ricevere L’Azione nel<br />
ne settimana è divenuta una<br />
consuetudine talmente scontata<br />
Editore<br />
Fondazione di Culto e Religione<br />
“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />
Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />
in abbonamento postale gr. 1 -<br />
Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />
Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.<br />
Stampa<br />
Rotopress International srl<br />
via Brecce - Loreto (An)<br />
Ogni copia € 1. <strong>L'Azione</strong> paga la tassa<br />
per la restituzione di copie non consegnate.<br />
notizie con rigore giornalistico ed a volte con sentita partecipazione”.<br />
Nel 2009 Carlo mi propone una rubrica estiva che<br />
intitola simpaticamente “Ti porto in giro”. In sette edizioni<br />
presento alcune delle montagne che circondano Fabriano<br />
corredate da fatti ed itinerari. Nel 2010 (come fai a dire di no<br />
a Carlo!) è la volta di “in Montagna con…”. Scrivo su alcuni<br />
personaggi più o meno noti legati all’ambiente ed alla storia in<br />
modi diversi, ma tutti facenti parte di un disegno più ampio.<br />
Si tratta di un libro che mi sono portato dietro per anni. Che<br />
scrivo, lascio, riprendo…. “La spinta nale, per compattare<br />
tutto il materiale in un testo, è scaturita proprio dalla cortesia<br />
e dall’incoraggiamento del Direttore, Carlo Cammoranesi,<br />
che ringrazio con sincera stima e gratitudine”.<br />
Il titolo del libro è “Uomini e Montagne” edito nel marzo<br />
2010 dalla Hesis (tutto merito del Presidente Aurelio Zenobi)<br />
e stampato (non solo per coincidenza) dalle Arti Gra che<br />
Gentile.<br />
Per concludere: la stesura di tale volume è stata possibile anche<br />
con la consultazione, insieme a mia moglie Anna Maria, di<br />
tutti i numeri del periodico dal 1911.<br />
Più rapporto di così!<br />
come Peppone e don Camillo e dietro l’apparente animosità<br />
si stimavano e si rispettavano.<br />
Poi Tiberi scomparve e con lui la testata repubblicana. E fu<br />
una grossa perdita per la cultura fabrianese, per quel continuo<br />
confronto di idee e di ideologie, di progetti e di prospettive,<br />
per una città che allora era ben viva, a differenza di oggi. E’ da<br />
sottolineare che don Pietro mai ci rinfacciò la nostra collaborazione<br />
al foglio avversario. Tiberi invece tuonava ritorsioni,<br />
minacciando ogni volta che il prossimo scritto ce l’avrebbe<br />
rispedito a casa. Ma poi diceva agli amici che i nostri articoli<br />
lo facevano ridere e ci accordava la sua burbera indulgenza.<br />
Un giorno ci venne in mente di prendere il tesserino di<br />
pubblicista.<br />
Avevamo notato che con esso si entrava gratis in certi teatri<br />
e alle mostre. A Milano ci suggerirono un accorgimento:<br />
bastava che il direttore della testata con cui collaboravamo<br />
inviasse una certi cazione di retribuzione al ne di dimostrare<br />
il nostro costante rapporto. A don Pietro dicemmo<br />
che era suf ciente che scrivesse una somma qualsiasi sulla<br />
carta intestata del giornale con la sua rma, ed era fatta. Ma<br />
questa benedetta certi cazione non arrivava mai. Don Pietro<br />
meditava. Alla ne arrivò, strabiliante. Don Pietro non aveva<br />
resistito al suo insopprimibile scatto di generosità sottoscrivendo<br />
un compenso di svariati milioni di lire, che era su per<br />
giù l’equivalente del nostro stipendio da impiegati. Oppure,<br />
chissà. Avrà pensato che quelli di Milano guadagnavano cifre<br />
importanti, e lui non voleva essere da meno.<br />
Dai direttori il fi lo della continuità<br />
FABRIZIO GIULIANI*<br />
da far sobbalzare se il postino non recapita il giornale nei<br />
tempi previsti. E quanta rabbia per gli eventuali ritardi o<br />
quanto gusto nell’intraprendere subito la lettura. C’è di che<br />
sbizzarrirsi tra politica, cultura, economia,<br />
cronaca, Chiesa, sport e tutto<br />
ciò che costituisce il tessuto connettivo<br />
dell’ambito territoriale, è ciò che scorre<br />
nelle pagine di questo periodico che ha<br />
anche un’altra rilevante funzione di collegamento<br />
tra i cittadini del comprensorio<br />
fabrianese che per i più disparati<br />
motivi si sono trasferiti in altri luoghi<br />
e che, attraverso di esso, riescono a<br />
tenersi in stretto contatto con la nostra<br />
comunità. Pertanto non mi resta che<br />
rivolgere alla testata e a tutte le persone<br />
che vi collaborano tantissimi auguri,<br />
buon lavoro e altri…100 anni di vita!<br />
*Presidente<br />
Comunità Montana Esino Frasassi<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO € 35,00<br />
Amicizia € 50,00 - Sostenitore € 70,00<br />
Europa e Bacino Mediterraneo € 160,00<br />
Africa, Asia e America € 160,00<br />
Oceania € 170,00<br />
C.C.P. 17618604 intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
C.C.B. IT21B0614021110010570009048<br />
intestato a <strong>L'Azione</strong><br />
presso Cassa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica<br />
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo<br />
gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione<br />
dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento<br />
di obblighi di legge e per fi nalità amministrative,<br />
attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee<br />
a garantirne la sicurezza e la riservatezza.<br />
Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante<br />
supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti<br />
elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in<br />
relazione ai dati personali da loro forniti, potranno<br />
esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7<br />
del D. Lgs. n. 196/2003.<br />
L’informativa completa è disponibile sul sito www.<br />
lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.<br />
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />
della legge 250 del 7/8/1990.<br />
02 editoriali.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.00
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >INCHIESTA<<br />
3<br />
Cosa leggono i fabrianesi<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Il monitoraggio delle preferenze<br />
nelle vendite dei fabrianesi,<br />
ce lo offre Guido La Rovere,<br />
proprietario della storica edicola<br />
posizionata in fondo a corso<br />
Garibaldi ormai da decenni. Ebbene,<br />
risulta che i quotidiani sono<br />
largamente i giornali più venduti in<br />
città, come era facilmente prevedibile.<br />
“Il Corriere Adriatico” si posiziona<br />
in testa con circa 400 copie al<br />
giorno, seguito a ruota da “Il Resto<br />
del Carlino” e da “Il Messaggero”<br />
che si attestano all’incirca sulle 300<br />
copie. Ovviamente le locandine<br />
possono variare i dati: infatti una<br />
notizia inedita pubblicata da un<br />
quotidiano e non da un altro,<br />
determina delle variazioni.<br />
“L’Azione” si assesta stabilmente<br />
sulle 600 copie alla<br />
settimana vendute in<br />
edicola, ben consapevoli<br />
che il piatto forte del<br />
nostro giornale è rappresentato<br />
dagli oltre 5000 ab-<br />
bonati. Ma Guido La Rovere fa una<br />
disamina che trascende il semplice<br />
dato statistico. “L’editoria non sta<br />
attraversando un buon momento a<br />
causa di più fattori. Di certo l’avvento<br />
delle informazioni on line ha<br />
contribuito, per cui la fruizione del<br />
lettore è cambiata rispetto ad anni<br />
fa. Ma si registra un altro fenomeno,<br />
vale a dire gli abbonamenti a prezzi<br />
stracciati, non concorrenziali, al<br />
limite della legalità. Quando fare un<br />
abbonamento permette di abbattere<br />
i costi del 70%, è chiaro<br />
che diventa difficile<br />
Francesco Zanotti, (nella foto) direttore<br />
del “Corriere Cesenate” (Cesena-Sarsina),<br />
è il nuovo presidente nazionale della Fisc<br />
(la Federazione cui fanno capo 188 testate<br />
diocesane) per il triennio 2011-2013. Eletto<br />
dal Consiglio nazionale riunito il 20 gennaio<br />
a Roma per la <strong>prima</strong> volta dopo la XVI<br />
assemblea nazionale dello scorso novembre,<br />
è il primo presidente laico a guidare la Federazione<br />
dalla sua costituzione, nel 1966.<br />
Rivolgendosi al Consiglio nazionale, il<br />
nuovo presidente ha espresso “gratitudine”<br />
per l’incarico af datogli, ricordando i suoi<br />
predecessori, in mondo particolare don<br />
Giorgio Zucchelli che ha guidato la Fisc<br />
negli ultimi sei anni. Durante il Consiglio<br />
sono state rinnovate anche le altre cariche<br />
dell’esecutivo: don Antonio Rizzolo (“Gazzetta d’Alba”) vicepresidente<br />
vicario, don Bruno Cescon (“Il Popolo”, Concordia-Pordenone) vicepresidente,<br />
Francesca Cipolloni (“Emmaus”, Macerata) segretaria e Carmine<br />
Mellone (“Agire”, Salerno) tesoriere. Con Francesco Zanotti tracciamo<br />
alcune “linee d’impegno” della Fisc per il prossimo triennio.<br />
Può tracciare un percorso ideale per il prossimo triennio?<br />
“Un percorso ideale si può costruire attorno ad alcune parole chiave: proseguire,<br />
amicizia, comunione ecclesiale, condivisione, pensiero e ri essione,<br />
responsabilità e speranza, umiltà. Prima di tutto è necessario proseguire nel<br />
solco dei fondatori e di chi ci ha preceduto. In secondo luogo l’amicizia,<br />
che è uno dei grandi pilastri della Federazione. Ancora, comunione ecclesiale,<br />
che è molto più di una sintonia d’intenti. Poi la condivisione: nella<br />
restare competitivi in edicola. Ma<br />
bisogna dire che i due terzi delle<br />
spese di abbonamento sono a<br />
carico dello Stato, altrimenti chi<br />
pratica questa soluzione andrebbe<br />
immediatamente fuori mercato”.<br />
In calo i giornali sportivi, compresa<br />
la gettonata “Gazzetta dello Sport”.<br />
Dopo la ne del basket di serie A,<br />
a Fabriano ogni disciplina sportiva<br />
sembra aver subito una ripercussione<br />
negativa tra gli<br />
appassionati. Anche le videocassette,<br />
i dvd e i cd sono in calo, come<br />
ogni forma di gadget (i cosiddetti<br />
prodotti collaterali). I fumetti sono<br />
un prodotto di nicchia, molto<br />
selezionato, per un mercato che<br />
rimane di culto. Aggiunge Guido La<br />
Rovere: “Sono in aumento quelle<br />
riviste che si occupano di energie<br />
alternative, di fotovoltaico”. Reggono<br />
il passo “Focus” e “Quattro<br />
Ruote”, ma chi la fa da padrone è<br />
ancora “La Settimana Enigmistica”,<br />
con 500, 600 copie alla settimana.<br />
“Da vent’anni l’enigmistica non<br />
subisce essioni”, rivela La Rovere.<br />
In ne un aspetto curioso: l’editoria<br />
italiana punta di più sull’esaurito<br />
che non sull’esistente. Per cui, al<br />
ne di non rischiare la resa, può<br />
succedere che alcuni giornali non<br />
si trovino in edicola, nonostante<br />
l’ingente richiesta del pubblico.<br />
Ciò che può comportare un rischio<br />
non viene granché preso in considerazione<br />
dagli operatori. Meglio<br />
andare sul sicuro quando si tratta<br />
di investire risorse.<br />
Zanotti, primo laico alla guida FISC<br />
C'è un nuovo periodico<br />
Torna La Valle del Giano. E il pensiero corre a Benedetto Margaritini,<br />
suo fondatore nell’ormai lontano 1969. E’ proprio ad un anno circa dalla<br />
scomparsa di Margaritini, infatti che il periodico riapparirà in edicola.<br />
L’appuntamento è stato il 27 gennaio quando il quindicinale poteva essere<br />
di nuovo acquistato insieme a Geronimo, altro periodico della zona<br />
montana, al prezzo complessivo di un euro.<br />
“E’ nostra intenzione – spiega il direttore Matteo Parrini – dare un prodotto<br />
Cavallo Pazzo "battezza" il centenario<br />
Una conviviale presso il ristorante Cavallo Pazzo che ha sponsorizzato la serata per radunare<br />
il gruppo più ristretto dei collaboratori de L’Azione, quasi un centinaio come gli anni<br />
da celebrare. Ma anche un ritrovo di lavoro per cominciare a programmare le iniziative<br />
del centenario. Infatti a tutti i partecipanti è stata data la possibilità di segnalare un’idea<br />
da realizzare nel corso dell’anno. Le più signi cative e fattibili verranno pubblicate nel<br />
prossimo numero. Intanto l’occasione è servita per cementare il gruppo, tra Fabriano,<br />
Matelica, Cerreto e Sassoferrato e per far crescere sempre il senso di appartenenza ad una<br />
testata che ha davvero fatto la storia nel territorio. Presente anche il presidente regionale<br />
dell’Ordine dei Giornalisti Gianni Rossetti che ha ricordato l’organizzazione di un corso<br />
di una giornata da full immersion <strong>prima</strong> di Pasqua a Fabriano presso il monastero di S.<br />
Silvestro sulla deontologia, ovvero sui diritti e doveri del giornalista, aperto ai neo pubblicisti<br />
e a chi si sta iscrivendo all’Albo dei giornalisti. Da parte di tutti un immenso grazie<br />
al partner di turno Cavallo Pazzo, nelle persone di Simone Chiodi e Fabrizio Palanca.<br />
Fisc si condivide la vita, un tratto di strada<br />
da percorrere insieme. Quindi il pensiero e<br />
la ri essione, indispensabili per affrontare<br />
il presente e prepararsi al futuro. Altri tratti<br />
caratteristici sono la responsabilità e la<br />
speranza: la <strong>prima</strong> deve guidare il nostro<br />
lavoro, la seconda lo deve illuminare. In ne<br />
l’umiltà: chi vuole essere il primo si faccia<br />
servitore”. I vescovi hanno dedicato questo<br />
decennio pastorale all’“arte dell’educare”.<br />
Su questa linea, che coinvolge anche i<br />
media cattolici, quale contributo speci co<br />
dai settimanali?<br />
“Abbiamo un compito importante da giocare<br />
nei nostri territori, insieme all’agenzia<br />
Sir che fa parte della nostra storia. Siamo<br />
giornali locali con sguardo globale, cioè<br />
ci rivolgiamo a tutto l’uomo e ci occupiamo di tutto l’uomo, quello che<br />
vive accanto a noi e quello che opera oltre Oceano. Desideriamo offrire<br />
il nostro contributo all’arte dell’educazione con una lettura della realtà<br />
vista alla luce del Vangelo.<br />
I nostri giornali sono strumenti della comunicazione sociale aperti alla<br />
speranza, che danno voce a chi non ha voce, che raccontano le storie della<br />
gente. Siamo voce di quel popolo che di solito non fa notizia sui grandi<br />
media. È nel nostro dna, fa parte della storia delle nostre comunità locali.<br />
Dobbiamo educarci ad avere uno sguardo attento sull’uomo, consapevoli<br />
che dietro a ogni notizia ci sono sempre delle persone. E la persona, immagine<br />
di Dio, è il massimo bene”.<br />
Vincenzo Corrado<br />
che sia di Fabriano e per Fabriano, poiché non vogliamo stravolgere il<br />
progetto originario. Un periodico, dunque, per la promozione e la valorizzazione<br />
del territorio”.<br />
Don Elvio Sforza, esponente della casa editrice che intraprende questa<br />
nuova avventura, osserva che “La Valle del Giano sarà un giornale di<br />
approfondimento sulle tematiche più rilevanti”.<br />
Il sindaco Roberto Sorci si è detto contento, “perché La Valle del Giano<br />
è un marchio storico della città. Con il suo ritorno i con ni si ampliano”.<br />
Parole sante, visto che sarà venduto a Fabriano, Sassoferrato, Cerreto<br />
d’Esi, Genga, nonché a Matelica, Cingoli ed Apiro.<br />
Il numero zero ha otto pagine ed è partito con 2.000 copie.<br />
A MODO MIO<br />
di Luciano Gambucci<br />
C'è Internet,<br />
ma i giornali<br />
non spariranno<br />
Abbiamo appena festeggiato San Francesco<br />
de Sales, il patrono dei giornalisti<br />
e, più, in generale di quanti hanno scelto<br />
di vivere lavorando in quel sempre<br />
più vasto e complesso mondo della<br />
informazione e della comunicazione.<br />
San Francesco di origine savoiarda<br />
ma formatosi all’università di Padova<br />
visse fra gli ultimi decenni del 1.500 e<br />
fu vescovo di Ginevra per una ventina<br />
di anni nei primi due decenni del 1.600.<br />
E’ stato, in un certo senso, l’inventore<br />
dei manifesti perché da vescovo ginevrino<br />
cominciò ad affi ggere sugli alberi<br />
della città ed in altri spazi “notizie” di<br />
carattere religioso, in contrasto con le<br />
tesi dei protestanti calvinisti che nella<br />
città della svizzera francese avevano<br />
una loro roccaforte. Alcuni anni fa con<br />
l’avvento massiccio della televisione<br />
non pochi sostennero che i piccoli<br />
schermi avrebbero spazzato via in<br />
pochi anni i manifesti, e poi la radio,<br />
e poi ancora i giornali. In realtà è poi<br />
avvenuto che la comunicazione dei manifesti<br />
è cambiata con i formati giganti<br />
o, al contrario con i “piccoli” magari per<br />
promuovere un fi lm. Altrettanto si può<br />
dire della radio che ha aggiornato la sua<br />
presenza diventando, addirittura, uno<br />
strumento comunicativo/informativo<br />
ancor più presente di quanto non lo<br />
fosse <strong>prima</strong>.<br />
Oggi, molti soloni che amano sparare<br />
sentenze ben sapendo che più facilmente<br />
riescono a fare presa e breccia<br />
sul grande pubblico, stanno spingendo<br />
l’acceleratore sulle capacità omicide<br />
di internet nei confronti della carta<br />
stampata. Una balla, una panzana, una<br />
sciocchezza. Per qualche verso anche<br />
questo foglio sul quale sto scrivendo<br />
contraddice questa funesta ipotesi nata<br />
dalla cultura americana che tende a<br />
massifi care tutto anche se poi, proprio<br />
negli Stati Uniti, magari nelle aree meno<br />
note e non immortalate dai telefi lm la<br />
comunicazione/informazione dei giornali<br />
locali, delle radio, dei periodici, continua<br />
ad essere fondamentale e molto<br />
presente. Il “problema”, semmai, è un<br />
altro nel senso che molto, anzi tutto,<br />
dipenderà da come un giornale è o sarà<br />
fatto. Da quando la carta stampata ha<br />
cominciato ad essere uno strumento di<br />
lettura e quindi di conoscenza di acqua<br />
sotto i ponti ne è passata tantissima. E<br />
senza andare indietro di tanti anni basta<br />
andarsi a rivedere un giornale di dieci<br />
o venti anni fa.<br />
E senza andare troppo lontano basterà<br />
andarsi a riguardare una copia de L’Azione<br />
di non molto tempo fa per vedere<br />
quanto è diversa da quella attuale. Il<br />
segreto, insomma, è quello classico<br />
di Pulcinella: rinnovarsi, cambiare,<br />
adeguarsi al mondo che mai rimane<br />
fermo, sempre si evolve. E’ evidente<br />
che non possiamo fare un giornale<br />
stampato che sia la fotocopia di ciò<br />
che, minuto per minuto, è in grado di<br />
fare un giornale on line, un giornale che<br />
in pochi secondi riesce a far circuitare<br />
in tutto il mondo un fatto, una idea, una<br />
proposta. Il paragone potrà sembrare<br />
irriverente ma è vero e concreto: chi<br />
continuerà a frequentare un ristorante<br />
o una pizzeria o un qualsiasi locale<br />
che rimanesse sempre uguale, statico,<br />
con il classico sapore dello…stantio?<br />
03 inchiesta.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.07
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C<br />
25 anni di matrimonio<br />
Tanti auguroni per i vostri 25 anni di matrimonio, spero che trascorrerete<br />
quel giorno in allegria come lo avete trascorso parecchietti anni fa. Per il vostro<br />
futuro vi auguro altrettanti anni felici da trascorrere insieme. Un bacione<br />
dal vostro amato Davidh. P.s. Soprattutto cercate di stare uniti nei momenti<br />
meno allegri ascoltando sempre ciò che ci ha insegnato nostro Signore.<br />
Fabiola Procaccini e Federico Stelluti<br />
Il 4/2/2011<br />
50 anni insieme<br />
Igino e Luciana Sembrava un record<br />
aver raggiunto i 25<br />
anni del vostro matrimonio,<br />
ora siamo lieti di<br />
festeggiare con voi i<br />
50 anni. Augurandovi<br />
di trascorrere ancora<br />
molti anni insieme.<br />
Con affetto, tutti i<br />
vostri cari.<br />
Checca<br />
103 anni<br />
Quanti possono dire di aver attraversato<br />
un secolo?... Scavalcato un<br />
millennio? Noi a Serradica lo viviamo,<br />
e questo grazie a te "Checca".<br />
1908, inizia qui la tua storia. 103<br />
anni di vita vissuta appieno: dalle<br />
sofferenze che n dai primi giorni<br />
di vita ti hanno reso più forte, ai<br />
tanti affetti che durante il cammino ti<br />
hanno amata e fatto amare. Tante ne<br />
hai viste e tante ancora ne racconti<br />
da quella sedia che lì, fuori casa, nei<br />
pomeriggi estivi è tua compagna nella<br />
ricerca del sole; un punto fermo per<br />
chi passa e per ognuno una parola.<br />
Non sei una semplice "serradicana",<br />
tu sei Serradica: la sua storia, i suoi<br />
occhi, la sua anima, il suo cuore... Un<br />
immenso patrimonio da cui attingere<br />
ed è per questa fortuna nell'averti<br />
avuta Francesca, che tutta Serradica<br />
si unisce nel farti gli auguri: grazie di<br />
averci arricchito con la tua persona<br />
"Checca" e... "100 di questi giorni"<br />
che nel tuo caso sono stati una realtà<br />
e non solo un modo di dire. Auguri di<br />
cuore "Checca" da tutto il tuo paese.<br />
Francesca Marcelli<br />
Buon<br />
compleanno<br />
Daniele<br />
Giovedì 3 febbraio spegne la<br />
sua <strong>prima</strong> candelina il piccolo<br />
Daniele Tomassoli. La sorellina<br />
Giulia, il papà Mauro e la mamma<br />
Simona gli augurano un mondo di<br />
bene e di felicità.<br />
Auguroni a Greta Berionni<br />
che mercoledì 2<br />
febbraio compie 6 anni<br />
e al suo fratellone Diego<br />
che sabato 5 ne compie<br />
12. Quest'anno si aggiunge<br />
una cuginetta che ha compiuto un anno il 17 gennaio e ha portato un mondo di allegria<br />
a tutti, specialmente ai nonni, e si chiama Iris. Vi auguriamo di crescere belli<br />
e bravi, i nonni Gianni e Maria, dai genitori Liana e Fabrizio, da tutti i cuginetti.<br />
Auguroni!<br />
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Auguroni<br />
a Greta<br />
e Diego<br />
Auguri a Mario e Sergio dal fratello e dal<br />
cognato Gianni.<br />
C<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
4 candeline<br />
per Emma Pecci<br />
Cara Emma, la torta è grande, le candeline<br />
sono poche, con un sof o le spegnerai...<br />
Un abbraccio e buon compleanno... Bacini<br />
dagli zii Marilena e Lamberto.<br />
9 febbraio<br />
2011<br />
18 per Melissa<br />
Tassi<br />
Finalmente! Sono arrivati questi 18 anni!<br />
Adesso sì che iniziano a correre! Ma sappi<br />
che la vita è una lunga strada fatta di discese<br />
e salite. Ma sono sicura che tu con la tua<br />
grinta e determinazione la saprai affrontare<br />
sempre! Senza perdertri mai di coraggio!<br />
Auguroini da babbo , mamma e Tatone!<br />
04 mercatino.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.13
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>CRONACA<br />
Per una vita senza droga<br />
La cocaina e tutti i danni che provoca: un incontro al teatro<br />
di NICOLO' CAMMORANESI<br />
Basta una striscia bianca<br />
per distruggere una<br />
speranza verde. E’ un<br />
messaggio breve, ma<br />
chiarissimo e porta la rma del<br />
progetto “Una vita senza droga,<br />
un impegno globale”. Si tratta di<br />
un’idea promossa dall’Ambasciata<br />
di Colombia in Italia coadiuvata<br />
dalla Fundación Antonio Restrepo<br />
Barco. Lo scopo è sensibilizzare<br />
le istituzioni e l’opinione pubblica<br />
internazionale sul consumo della<br />
cocaina che è causa di gravi danni<br />
all’umanità ed all’ambiente: pensate<br />
che una sola dose che corrisponde<br />
a 1 grammo può distruggere dieci<br />
metri quadrati di boschi e di foresta<br />
amazzonica ed il suo habitat.<br />
Da ne gennaio l'Avio Club Alta Vallesina<br />
è on-line: www. avioclubaltavallesina.it. “Il<br />
nostro sito - ci spiega il presidente Benito<br />
Agostinelli - è un contenitore completo di<br />
informazioni e notizie non solo sulle attività<br />
e sugli scopi tipici della nostra associazione,<br />
basati sulla maggior diffusione della cultura<br />
aeronautica tra la gente compresi i più piccini.<br />
Ci sono link – esempli ca – come “visite<br />
scolastiche guidate” ma anche un valido punto<br />
di partenza per una ef cace ricerca di informazioni<br />
turistiche sul nostro territorio compresa<br />
l’area di Loreto-Recanati dove è presente<br />
l’altra nostra aviosuper cie. Abbiamo voluto<br />
dare – rimarca il presidente - una connotazione<br />
turistico/culturale al nostro sito, forse come<br />
pochi del genere hanno in Italia. Questo nel<br />
tentativo di stimolare maggiormente non solo<br />
l’interesse per il volo per i più appassionati<br />
ma anche un maggior interesse turistico per<br />
la nostra zona partendo proprio dalle nostre<br />
aviosuper ci che rappresentano validi punti di<br />
approdo per chi intende visitare le Marche in<br />
volo e links sulle principali mete ed attrazioni<br />
turistiche, alberghi locali, lo testimoniano. Ciò<br />
- ci risponde – perché secondo noi potrebbe<br />
essere molto utile al territorio soprattutto in<br />
un momento come questo in cui gli abitanti<br />
sono alla ricerca di nuove prospettive di sviluppo<br />
economico locale. Aver posto online il<br />
nostro Avio Club ci consente di comunicare<br />
in tempo reale ogni nuova iniziativa e già a<br />
partire dai primi mesi del 2011 la nostra scuola<br />
comprenderà due nuove discipline del volo<br />
Perciò è necessario un rapido<br />
intervento di informazione e di<br />
educazione, perché il consumo<br />
di cocaina nel mondo aumenta<br />
percettibilmente. Lo scorso venerdì<br />
28 gennaio presso il Teatro Gentile<br />
i ragazzi delle scuole superiori di<br />
Fabriano (dove vivono 18 colombiani<br />
tra le circa 78 nazionalità<br />
diverse presenti) hanno assistito ad<br />
una manifestazione organizzata da<br />
Vita senza droga. Presentata dalla<br />
dott.ssa Paola Zanoni si è aperta<br />
con gli inni nazionali di Colombia<br />
e Italia, per solidi care il Patto tra<br />
i due paesi uniti contro la droga.<br />
Sono intervenuti per un saluto le<br />
autorità locali come il sindaco Roberto<br />
Sorci, l’assessore provinciale<br />
all’immigrazione Gianni Fiorentini<br />
e il vescovo don Giancarlo Vecer-<br />
L'Avio Club va su internet<br />
rica. I presenti hanno poi visionato<br />
un video documentario prodotto<br />
dall’ambasciata della Colombia.<br />
Questa terra è un patrimonio di<br />
risorse mondiali, idriche e vegetali,<br />
che però negli ultimi anni è<br />
risultata vittima di delinquenti che<br />
distruggono, bruciando, 240 mila<br />
ettari di foresta amazzonica destinata<br />
alla produzione della droga.<br />
Negli ultimi 10 anni la Colombia<br />
ha perso tanto verde quante sono le<br />
dimensioni della Sardegna. Dopo il<br />
video è avvenuta la presentazione<br />
del progetto vero e proprio “Vita<br />
senza droga nel mondo” a cura<br />
della responsabile Andrea Londoño.<br />
Questa iniziativa vuole realizzare<br />
grandi eventi di carattere artistico,<br />
sportivo e didattico-culturale. Cercherà<br />
di sollecitare le istituzioni e i<br />
ultraleggero e saremo la <strong>prima</strong> scuola di volo<br />
del genere in tutto il territorio marchigiano, la<br />
Scuola Volo Diporto Sportivo basico, la Scuola<br />
Volo Diporto Sportivo Avanzato, la Scuola<br />
Volo Diporto Sportivo Deltaplani a Motore<br />
(Trike). In particolare – ci fa rilevare - il VDS<br />
Avanzato offre ai piloti già abilitati al trasporto<br />
passeggero, ed in possesso di licenza di fonia<br />
radio, la possibilità di volare all’interno degli<br />
spazi aerei controllati riservati al volo a vista e<br />
quindi di entrare in contatto con i controllori di<br />
volo (radar, torri, controllo di avvicinamento)<br />
ed anche di poter atterrare in aeroporti minori<br />
non aperti al traf co commerciale, possibilità<br />
questa introdotta di recente con il nuovo DPR<br />
133 dello novembre 2010. Saremo in grado<br />
di poter effettuare questi nuovi corsi – tiene a<br />
speci care il presidente - grazie alla dotazione<br />
di un velivolo VDS speci camente riadattato<br />
per il volo VDS avanzato ed alla disponibilità<br />
di istruttori di aviazione generale già maestri<br />
nella scuola di volo dell’aeroporto di Falconara<br />
Marittima, oltre che insegnanti di teoria e già<br />
controllori di volo. Altra importante novità –<br />
termina Agostinelli - riguarda il deltaplano<br />
a motore. Introduciamo per la <strong>prima</strong> volta<br />
questa disciplina che rappresenta una forma<br />
più semplice e naturale di avvicinamento al<br />
mondo del volo, soprattutto in una zona come<br />
la nostra ricca di colori e forme soprattutto in<br />
<strong>prima</strong>vera/estate e sotto lo sfondo del Monte<br />
Cucco, già meta di aliantisti e piloti di deltaplano<br />
senza motore”.<br />
Daniele Gattucci<br />
singoli ad assumere, senza con ni<br />
geopolitici, un ruolo attivo nella<br />
divulgazione del messaggio. Ha<br />
partecipato all’evento anche la<br />
Cooperativa il Mosaico con Lorenzo<br />
Armezzani e la coordinatrice<br />
del progetto Luz Elena Villegas.<br />
Prima della chiusura e del saluto<br />
nale dell’assessore alla Cultura di<br />
Fabriano, Sonia Ruggeri, i ragazzi<br />
dell’ITAS di Fabriano e il Gruppo<br />
della Cumbia hanno messo in atto<br />
uno spettacolo di teatro-danza intitolato<br />
“Meraviglioso, i giovani per<br />
l’ambiente e contro la droga”. Per<br />
chi ne fosse interessato esiste il network<br />
di Vita senza droga: un punto<br />
di riferimento per la condivisione<br />
di informazioni di chiunque voglia<br />
mettere la sua esperienza e sensibilità<br />
al servizio della comunità.<br />
Torre silenziosa<br />
La torre civica (foto), storico simbolo cittadino, da 14<br />
anni non è più in funzione, tanto che il mega orologio<br />
è sempre fermo e le campane posizionate in vetta<br />
alla struttura non suonano più. Una questione che il<br />
consigliere comunale di opposizione Guido Latini ha<br />
deciso di portare all’attenzione del civico consesso<br />
con un’interpellanza in cui si chiede alla Giunta di<br />
intervenire. “Vorrei sapere – sostiene Latini – quali<br />
siano i motivi per cui le<br />
campane non funzionano<br />
più dal lontano 1997<br />
nonostante siano trascorsi<br />
ormai diversi anni<br />
dal terremoto senza che<br />
l’amministrazione comunale<br />
abbia fatto nulla<br />
per ripristinare questo<br />
storico monumento. Ricordo<br />
bene che la torre<br />
fu elettri cata nel 1984<br />
e per un lungo periodo le<br />
campane hanno suonato<br />
alle 12 dei giorni festivi e alle 8 nelle giornate in cui<br />
si tiene il consiglio comunale”.<br />
Campane fuori funzione a cui si aggiunge l’orologio<br />
che ugualmente da tempo non è più in grado di<br />
segnare l’ora esatta. Insomma, un’immagine non<br />
esattamente di grande impatto per i turisti che scelgono<br />
di visitare il cuore della città. “Stiamo parlando<br />
– aggiunge Latini – di un emblema della nostra comunità<br />
posizionato in pieno centro storico e simbolo<br />
dell’antica libertà comunale. La nostra torre, infatti,<br />
è datata 1549 e si tratta di un manufatto di pregevole<br />
fattura architettonica”.<br />
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05 fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.14
6 >FABRIANO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Biblioteca, ecco il futuro<br />
Attività fervente tra editoria, incontri, mostra e "tour" per le frazioni<br />
di ELISABETTA MONTI<br />
Una biblioteca aperta,<br />
sempre aggiornata, con<br />
spazi per conferenze<br />
ed incontri culturali di<br />
ogni genere, che si offra ai lettori,<br />
che li vada a cercare nei quartieri<br />
delle grandi città. Biblioteche che<br />
siano come “fontane” e non come<br />
“serbatoi”, che non immagazzinino<br />
libri per conservarli ma per<br />
farli circolare continuamente. Lo<br />
storico bibliotecario Luigi De Gregori<br />
descriveva così la sua idea di<br />
biblioteca futura. Un’idea condivisa<br />
a pieno dal direttore della nostra<br />
biblioteca Andrea Paoli (curatore,<br />
tra l’altro, del volume, insieme a<br />
Giorgio De Gregori, “Vita di un bibliotecario<br />
romano: Luigi De Gregori”).<br />
Il direttore illustra i prossimi<br />
progetti legati al nuovo complesso<br />
bibliotecario, proprio in linea con il<br />
percorso appena accennato.<br />
“La prossima iniziativa - spiega<br />
Paoli - riguarderà una serie di incontri<br />
sull’editoria indipendente.<br />
Interverranno gli autori di “Spinoza.<br />
Un libro serissimo”, un’interessante<br />
raccolta di ri essioni tratte<br />
dal blog “Spinoza.it”, e gli autori<br />
di “Schegge di Liberazione”, un<br />
e-book collettivo gratuitamente<br />
scaricabile dalla rete, realizzato<br />
per l’anniversario della resistenza.<br />
Un esperimento nuovo e di grande<br />
attrattiva, soprattutto per i giovani”.<br />
Dopo il successo dei primi incontri,<br />
riprenderà a breve (a cavallo tra la<br />
<strong>prima</strong>vera e l’autunno) la rassegna<br />
letteraria “Caffè 900”, sempre a<br />
cura della compagnia “Ruvido<br />
Teatro”.<br />
“Nel mese di aprile - prosegue<br />
Paoli - in occasione della giornata<br />
mondiale del libro, abbiamo in<br />
progetto di realizzare una mostra<br />
dedicata alle illustrazioni di libri<br />
per ragazzi, in collaborazione con<br />
il Museo della Carta e della Filigrana.<br />
Nell’ambito della rassegna,<br />
sarebbe molto interessante poter<br />
organizzare dei workshop proprio<br />
sulle illustrazioni di favole, rivolto<br />
a bambini e ragazzi”.<br />
Le attività della Biblioteca proseguiranno<br />
a giugno, con un anniversario<br />
importante: il documento più<br />
antico della nostra città, conservato<br />
in archivio, compie 1000 anni.<br />
Nell’occasione verrà organizzata<br />
una presentazione speciale. In autunno,<br />
invece, ci sarà una giornata<br />
di studi dedicata alla gura di Romualdo<br />
Sassi. Oltre al settore della<br />
letteratura, tra i progetti futuri c’è<br />
anche quello di dedicare un ampio<br />
spazio al mondo del cinema.<br />
“L’idea è quella di realizzare delle<br />
mini rassegne cinematografiche<br />
La passione di Bennani per le foto<br />
Tenace, curioso, capace... Un incontro ad un anno dalla scomparsa<br />
Ho conosciuto Quadrio Bennani<br />
attraverso le parole e la partecipazione<br />
di coloro che hanno voluto<br />
ricordarlo, ad un anno dalla scomparsa,<br />
con un pubblico omaggio patrocinato<br />
dal Comune e organizzato<br />
dal Centro Studi Don Riganelli, dal<br />
Foto Club Arti Visive B di Fabriano<br />
ed in particolare dal signor Paolo<br />
Carmenati.<br />
La sala del Centro di Aggregazione<br />
Giovanile era gremita e gli ultimi<br />
arrivati si sono dovuti accontentare<br />
di assistere in piedi alla proiezione<br />
delle sue foto e alle testimonianze<br />
dei relatori: Aldo Crialesi (Presidente<br />
del centro Studi Don Riganelli);<br />
Massimo Bardelli (Fotoclub<br />
“Arti Visive” Fabriano e Delegato<br />
Provinciale Fiaf.); Aurelio Zenobi<br />
(Presidente Cad Fabriano); Maria<br />
Adelia Antonella (Medico di Medicina<br />
Generale) e Laura Pavoni<br />
(Fotoclub “Arti Visive” Fabriano).<br />
Proverò a descrivere l’uomo che<br />
mi è parso emergere dalle lacrime<br />
di chi lo ha amato, dalle parole di<br />
chi lo ha conosciuto e dalle foto<br />
che ha scattato: appassionato, perfezionista,<br />
curioso, capace, tenace,<br />
sereno, libero….<br />
La sala di lettura al primo piano della biblioteca<br />
Appassionato - Soprattutto della<br />
fotogra a, ma anche del modellismo<br />
(dai treni agli aeromodelli,<br />
passando per i galeoni), della pittura,<br />
dell’artigianato e della famiglia.<br />
Appassionato della fotogra a, tanto<br />
da volerne trasmettere la passione<br />
ad ogni costo a chi lo circondava;<br />
tanto da possedere sempre l’ultimo<br />
modello di attrezzatura fotogra ca;<br />
tanto da costruire personalmente<br />
congegni capaci di adattare l’ultimo<br />
modello di attrezzatura fotogra ca<br />
alle sue esigenze; ma non troppo<br />
da perdere di vista la famiglia o il<br />
lavoro da ferroviere.<br />
Perfezionista - Alla ricerca del miglioramento<br />
continuo o forse della<br />
perfezione, non tanto per ottenere<br />
riconoscimenti altrui, di cui si curava<br />
poco, quanto per sé stesso e per<br />
personale soddisfazione.<br />
Curioso - Di scoprire tutto ciò<br />
che la tecnica sapeva offrirgli per<br />
esprimere al meglio la fotogra a; di<br />
sperimentare nuove soluzioni tecniche<br />
o di affrontare nuove esperienze<br />
come l’aeromodellismo.<br />
Capace - Di realizzare il proprio<br />
sogno di raccontare storie attraverso<br />
le immagini; di diffondere il suo<br />
entusiasmo; di costruire qualsiasi<br />
cosa, dagli orologi a quel carillon<br />
che tanto m’ha ricordato quel “l’ultimo<br />
giro di giostra” (n.d.a. titolo di<br />
un libro di Tiziano Terzani); di fare<br />
a meno dei riconoscimenti altrui e<br />
preferire l’anarchia della fotogra a<br />
“amatoriale”.<br />
Tenace - Nella ricerca del miglioramento<br />
continuo e nel coltivare e<br />
trasmettere la sua passione.<br />
Sereno - Nell’affrontare la vita e<br />
la malattia, propria e dei suoi cari.<br />
Libero - Perché disinteressato ad<br />
ogni tornaconto, anche economico.<br />
Degno - Degno maestro della fotogra<br />
a… e non soltanto, per tutte le<br />
qualità appena descritte; degno di<br />
essere ricordato dalle tante persone<br />
che hanno scelto di trascorrere una<br />
parte di questo sabato pomeriggio<br />
al Cag, in sua memoria.<br />
La fotogra a di Quadrio Bennani<br />
è certamente una ricchezza per<br />
Fabriano, da valorizzare.<br />
L’omaggio alla sua memoria mi<br />
è parsa essere una occasione per<br />
conoscere un maestro di vita da<br />
non dimenticare e da far conoscere<br />
anche alle nuove generazioni.<br />
Francesca Pisani<br />
- sottolinea il Direttore - trattando<br />
tematiche speci che. Una potrebbe<br />
essere, ad esempio, l’Unità d’Italia,<br />
oppure incontri dedicati ad un regista<br />
in particolare”.<br />
Sempre nell’ottica di una biblioteca<br />
che esca fuori, che si “offra ai lettori”,<br />
è partito da poco il progetto<br />
“Biblioteca nelle frazioni”, un’iniziativa<br />
che intende avvicinare i<br />
cittadini residenti nelle frazioni. Il<br />
personale della Biblioteca, forniti di<br />
una certa quantità di libri e riviste, si<br />
recherà periodicamente nelle frazioni,<br />
ospitato di volta in volta presso<br />
le sedi di associazioni, parrocchie<br />
ecc. Il materiale preso in prestito<br />
potrà essere riconsegnato nel corso<br />
Grazie a tutti<br />
per il ricordo<br />
di mio padre<br />
Quadrio<br />
Quadrio Bennani<br />
con la sua macchina fotogra ca<br />
L'ingresso della nuova biblioteca di Fabriano<br />
della prossima visita. Entro giugno<br />
verrà attivato, inoltre, il nuovo sito<br />
della Biblioteca, con tutte le notizie<br />
e le informazioni utili. “Grazie<br />
alla nuova collocazione in centro<br />
- conclude Paoli - la Biblioteca sta<br />
attirando sempre più visitatori e<br />
non solo. Molti giovani vengono<br />
a proporci iniziative ed incontri,<br />
e questo non può che essere un<br />
bene. Ovviamente non possiamo<br />
accogliere tutte le proposte, ma<br />
facciamo il possibile. Per potenziare<br />
le risorse, abbiamo pensato anche<br />
ad una possibile collaborazione con<br />
i privati. Tutto questo per far sì che<br />
la biblioteca diventi sempre più un<br />
luogo creativo di incontro”.<br />
A seguito dell’incontro promosso dal<br />
Fotoclub “Arti Visive” di Fabriano in<br />
ricordo di mio padre Bennani Quadrio,<br />
vorrei ringraziare il Comune di Fabriano<br />
per aver offerto il suo patrocinio e<br />
essere stato presente nella persona<br />
del Sindaco Roberto Sorci, il Centro<br />
Studi “Don Riganelli” con il prof. Aldo<br />
Crialesi, il Fotoclub “Arti Visive” di cui<br />
mio padre era socio.<br />
Un ringaziamento particolare va agli<br />
organizzatori appartenenti al Fotoclub:<br />
l’ing. Paolo Carmenati, promotore e<br />
anima dell’iniziativa, coadiuvato dall’attento<br />
“occhio fotografi co” di Giacomo<br />
Ilari e da Laura Pavoni, che pur se ha<br />
conosciuto mio padre solo negli ultimi<br />
mesi, ne ha saputo cogliere ed apprezzare<br />
stima e amicizia. Un carissimo<br />
grazie anche a Massimo Bardelli per<br />
la sua critica autorevole e competente,<br />
che ha vivacizzato l’incontro mettendo in<br />
luce la variegata esperienza fotografi ca<br />
di mio padre.<br />
Una sentita riconoscenza alle incisive<br />
testimonianze della dott.ssa Maria<br />
Adelia Antonella e di Aurelio Zenobi e<br />
naturalmente a tutti coloro che hanno<br />
offerto un contributo alla ricostruzione<br />
della personalità e degli interessi poliedrici<br />
di Quadrio, tra cui mio zio Peppino<br />
Falcionella, suo amico inseparabile fi n<br />
da giovanissimo, Reversi Umberto,<br />
Marchetti Riccardo, Balilla Beltrame. E<br />
infi ne un grazie caloroso al numeroso<br />
pubblico intervenuto per salutare mio<br />
padre.<br />
Ornella, la fi glia<br />
06 fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.15
<strong>L'Azione</strong> 5 febbraio 2011<br />
di ALDO CRIALESI<br />
>FABRIANO<<br />
Franz Liszt venne a Fabriano<br />
Il grande musicista ungherese in città nel 1868 come pellegrino<br />
Franz Liszt in un ritratto del 1865<br />
Il 2011 è l’anno lisztiano, dedicato<br />
cioè al grande musicista<br />
ungherese Franz Liszt (1811-<br />
1886) nel secondo centenario<br />
della sua nascita. Può interessare<br />
i fabrianesi sapere che Liszt è<br />
stato una volta a Fabriano? C’è<br />
stato non da giovane quando era<br />
ancora sconosciuto o quasi, ma a<br />
57 anni quando era celeberrimo in<br />
tutta Europa come pianista e compositore<br />
ed era l’idolo dei salotti<br />
dell’alta società. Non venne come<br />
musicista, ma come pellegrino, in<br />
visita privata, nel luglio del 1868,<br />
quando le Marche appartenevano<br />
già al Regno d’Italia. Bisogna<br />
sapere che la vita molto intensa<br />
e movimentata di Liszt, che ha<br />
conosciuto grandi amori, strepitosi<br />
successi mondani, ha avuto anche<br />
una parentesi per così dire mistica,<br />
con una sorprendente conversione<br />
religiosa che l’ha portato a pensare<br />
anche al sacerdozio. Ricevette<br />
infatti da Pio IX l’ordine minore<br />
del diaconato, ultimo passo <strong>prima</strong><br />
dell’ordinazione presbiterale; e in<br />
questo cammino di preparazione<br />
agli ordini sacri minori fu guidati<br />
a Roma da don Antonio Solfanelli,<br />
Alla chiesa di S. Biagio<br />
restaurato l'organo<br />
La festa dei Ss. Biagio e Romualdo<br />
che all’inizio di ogni mese di<br />
febbraio caratterizza i giorni 3<br />
(festa di S.Biagio) e 7 (festa di<br />
S.Romualdo) quest’anno, come<br />
abbiamo anticipato la settimana<br />
scorsa, sarà arricchita dal ritorno al<br />
suono del restaurato organo Callido<br />
(foto) che la chiesa conserva dalla<br />
fine del 1791. La parrocchia dei Ss.<br />
Biagio e Romualdo per il periodo<br />
3-7 febbraio organizza concerti,<br />
conferenze, celebrazioni religiose<br />
per dare all’avvenimento il risalto<br />
che merita. Il programma prevede<br />
per le ore 18.15 di giovedì 3 febbraio<br />
una benedizione del restaurato<br />
organo da parte del vescovo<br />
Giancarlo Vecerrica che celebrerà<br />
una Messa. Lo strumento, per la<br />
circostanza, sarà suonato dall’organista<br />
Mirella Dirminti. Sabato 5<br />
febbraio, alle ore 17, si terrà una<br />
conferenza sulla storia ed il restauro<br />
del Callido dell’organaro Michel<br />
Formentelli e del prof. Mauro<br />
Ferrante, ispettore presso<br />
la soprintendenza di Urbino<br />
per la conservazione e la<br />
tutela degli organi storici<br />
nelle Marche. Farà seguito<br />
un concerto inaugurale di<br />
Maurizio Maffezzoli. Domenica<br />
6 febbraio, a partire<br />
dalle ore 21, si terrà la tradizionale<br />
processione dalla<br />
cripta che conserva il corpo<br />
di S. Romualdo fino alla<br />
chiesa. Il sindaco, Roberto<br />
Sorci, ed il vescovo Giancarlo<br />
Vecerrica, ripeteranno<br />
nella cripta che custodisce<br />
il corpo di San Romualdo<br />
un antichissimo gesto che<br />
prevede l’apertura della<br />
teca in cui si trova un busto<br />
argenteo del grande riformatore<br />
dell’ordine benedettino<br />
e fondatore dei camaldolesi.<br />
L’antichissima tradizione denominata<br />
“Venuta di San Romualdo”<br />
vuole che sindaco e vescovo inseriscano<br />
contemporaneamente nella<br />
teca due chiavi custodite presso il<br />
comune e il monastero dei camaldolesi<br />
e contemporaneamente aprano<br />
alla visione dei fedeli il busto che<br />
poi, in processione, viene portato<br />
nella soprastante chiesa dei Ss.<br />
Biagio e Romualdo. Dopo il rito<br />
che si ripete da oltre quattrocento<br />
anni, sarà cantato il solenne Te<br />
Deum a cui farà seguito una esibizione<br />
del gruppo Verba Manent<br />
con musica medioevale e lettura<br />
di brani benedettino-romualdini.<br />
Lunedì 7 febbraio, infine, alle<br />
ore 18.15 il vescovo Vecerrica celebrerà<br />
una messa in onore di San<br />
Romualdo. L’organista sarà Mario<br />
Solinas. Il restauro dell’organo e le<br />
manifestazioni sono possibili grazie<br />
al determinante contributo della<br />
Fondazione Carifac.<br />
un prelato di origini fabrianesi, che<br />
doveva avere non poca autorevolezza<br />
tra il clero della città eterna,<br />
se gli fu affidato l’alto compito di<br />
guidare al diaconato una star di<br />
<strong>prima</strong> grandezza come Franz Liszt.<br />
Dunque l’Abate Antonio e Liszt<br />
vennero pellegrini a Fabriano. Ma<br />
mica solo a Fabriano: visitarono<br />
<strong>prima</strong> Cascia e il santuario della<br />
Madonna della Stella non lontano<br />
da Cascia, quindi Assisi. Poi, dopo<br />
Fabriano, Loreto, per terminare il<br />
loro viaggio a Grottammare (nei<br />
pressi di S. Benedetto del Tronto),<br />
ospite del conte Fenili (parente<br />
di Solfanelli); e in questa località<br />
marina Liszt compose vari brani<br />
di musica sacra, <strong>prima</strong> di ritornare<br />
a Roma il 1° ottobre dello stesso<br />
anno. A Fabriano i due si trattennero<br />
dal 6 al 10 luglio, per far piacere<br />
al padre dell’Abate Antonio, Vincenzo<br />
Solfanelli e furono ospitati<br />
dal prof. Raniero Pandolfi, che era<br />
direttore del Ginnasio comunale<br />
e che era noto per aver dato alle<br />
stampe una bella grammatica latina.<br />
Il prof. Pandolfi è ricordato da Romualdo<br />
Sassi nel suo “Chi è? fabrianese”.<br />
Ma in questo libro o in altri<br />
del Sassi, non si dice nulla dei due<br />
Solfanelli, né del loro ascendente<br />
Fra Venanzo Solfanelli, sepolto<br />
nel piccolo santuario rupestre della<br />
Madonna della Stella, che pure è<br />
morto in fama di santità. Ma da<br />
dove ho assunto queste informazioni<br />
su Franz Liszt e i tre Solfanelli?<br />
Da una pubblicazione stampata<br />
negli Usa nell’anno 2000: “Franz<br />
Liszt e Agnese Street Klindworth”<br />
curata da Pauline Pocknell. Non<br />
avrei avuto notizia di questo libro<br />
7<br />
che raccoglie la corrispondenza<br />
epistolare intercorsa per 32 anni<br />
tra il musicista ungherese e la sua<br />
ammiratrice senza il tramite dell’amico<br />
Giancarlo Pecci che vive in<br />
Lombardia ed è un abilissimo “internauta”<br />
(è lui che ha scritto o due<br />
libri dedicati alle celebri cantanti<br />
fabrianesi Elisa Petri e Rinalda Pavoni).<br />
A lui infatti non sfugge nulla<br />
di quanto riguarda Fabriano, sia del<br />
passato che del presente.<br />
Attraverso una inusitata triangolazione<br />
Hillsdale (New York),<br />
Gorgonzola (Milano), Fabriano<br />
(Ancona) anche i fabrianesi sono<br />
ora edotti che Franz Liszt ha soggiornato<br />
nella nostra città e che i<br />
Solfanelli ebbero a che fare con lui.<br />
Ne sono edotti con 142 anni di ritardo.<br />
Ma dei Solfanelli riparleremo<br />
una prossima volta.<br />
Celeberrimo pianista nato nel 1811:<br />
quest'anno ricorre il bicentenario<br />
Duecento anni fa a Raiding, in Ungheria,<br />
nel 1811, nasceva il grande<br />
pianista, compositore e direttore<br />
d’orchestra Franz Liszt.<br />
Avviato allo studio della musica dal<br />
padre, amministratore al servizio<br />
dei principi Esterháry, cominciò ad<br />
esibirsi in pubblico come pianista<br />
nel 1820. Dopo un periodo di studi<br />
a Vienna, nel 1824 si stabilì a Parigi,<br />
e fino al 1827 suonò ripetutamente<br />
in Francia, Inghilterra e Svizzera.<br />
Interruppe poi la carriera concertistica<br />
per approfondire la sua cultura<br />
musicale e per dedicarsi a studi di<br />
poesia, filosofia e sociologia; frequentò<br />
in quel tempo Lamartine,<br />
Hugo, Lamennais, Heine e divenne<br />
amico fraterno di Berlioz e Chopin.<br />
Nel 1835 fuggì in Svizzera con la<br />
moglie del conte d’Agoult, dalla<br />
quale ebbe tre figli: Blandine, Cosima<br />
(che divenne moglie di H. von<br />
Bülow e poi di Wagner) e Daniel.<br />
Con lei fu in Italia, dove rimase<br />
quasi ininterrottamente fino al<br />
1839. Il periodo dei suoi maggiori<br />
trionfi di pianista cominciò alla fine<br />
del 1839; fino al 1847 fu il concertista<br />
più ammirato, più discusso, più<br />
retribuito d’Europa, con successi<br />
paragonabili a quelli suscitati nel<br />
decennio precedente da Paganini.<br />
A questi primi anni appartengono<br />
le composizioni pianistiche più<br />
fortemente segnate dalla ricerca<br />
virtuosistica, come l’Album di un<br />
viaggiatore (1835-36, contenente<br />
il celebre Al lago di Wallenstein<br />
e le parafrasi su melodie alpine),<br />
i due primi quaderni di Anni di<br />
Pellegrinaggio (1836-39): Svizzera<br />
e Italia, fra cui la fantasia Da<br />
una lettura di Dante, i 24 Grandi<br />
studi dedicati a Czerny e i 6 Studi<br />
trascendentali da Paganini (1838),<br />
nonché una <strong>prima</strong> serie di Rapsodie<br />
ungheresi (1839-47). Alla fine del<br />
1847 abbandonò la carriera concertistica<br />
e si stabilì a Weimar come<br />
direttore della cappella di corte.<br />
Qui per circa un decennio Liszt<br />
si dedicò alla composizione, alla<br />
direzione d’orchestra e all’insegnamento.<br />
Risalgono a questo periodo<br />
composizioni di più ampio respiro<br />
strutturale, come la Sonata in si minore<br />
dedicata a Schumann (1853),<br />
Totentanz (parafrasi del Dies irae,<br />
1849) per pianoforte e orchestra,<br />
le sinfonie Faust (1854) e Dante<br />
(1856), e i primi 12 poemi sinfonici,<br />
fra cui il meraviglioso Les preludes<br />
(1848-50, inizialmente nato come<br />
introduzione ad un gruppo di odi<br />
corali, poi rielaborato come poema<br />
autonomo con titolo ispirato alle<br />
Méditations poétiques di Lamartine),<br />
Tasso (1849), Prometeo (1850),<br />
Mazeppa (1851), Hamlet (1858).<br />
L’attività di direttore d’orchestra, in<br />
teatro e in concerto, fu di grandissimo<br />
rilievo culturale per la scelta del<br />
repertorio di Berlioz, Schumann,<br />
Verdi e Wagner. Nel 1865 prese la<br />
tonsura e gli ordini minori<br />
Nel suo insieme la produzione di<br />
Liszt abbraccia buona parte dei<br />
generi musicali allora correnti. Alle<br />
composizioni citate si devono ancora<br />
aggiungere: l’opera teatrale Don<br />
Sanche (1825), gli oratori Christus<br />
(1855-66) e La leggenda della<br />
santa Elisabetta (1862), 4 Messe<br />
per soli, coro e orchestra (fra cui la<br />
Messa per l’incoronazione, 1867)<br />
e un Requiem (1868), 2 Concerti<br />
(1830-49) e 3 Fantasie per pianoforte<br />
e orchestra, un tredicesimo<br />
poema sinfonico composto in tarda<br />
età (Dalla culla alla tomba, 1881)<br />
e i 2 celebri Mephisto-Walzer per<br />
orchestra (il primo, propriamente,<br />
La danza nel villaggio, 1860; il<br />
secondo del 1881); alcuni Duo per<br />
violino e pianoforte, circa 80 Lieder<br />
per canto e pianoforte, moltissime<br />
pagine religiose su testo latino o<br />
tedesco per voci o coro con accompagnamento<br />
di pianoforte, organo<br />
o altri strumenti. Sterminata è la<br />
produzione pianistica, che conta,<br />
oltre ai titoli già ricordati, il ciclo<br />
Armonie poetiche e religiose (1845-<br />
52), un terzo quaderno di Anni di<br />
pellegrinaggio (1866-77), un secondo<br />
gruppo di Studi trascendentali<br />
(1851), la serie definitiva di 19 Rapsodie<br />
ungheresi (1846-85), le due<br />
Leggende di S. Francesco (1863),<br />
e una miriade di studi e fantasie da<br />
concerto, marce, pezzi brillanti e<br />
caratteristici, parafrasi e pot-pourris<br />
di motivi d’opera (soprattutto di<br />
Rossini, Bellini, Donizetti, Meyerbeer,<br />
Weber, Wagner e Verdi). Inoltre,<br />
vari pezzi per organo, fra cui<br />
una Fantasia e fuga sul nome BACH<br />
(1855-70). Ugualmente ampio è il<br />
settore delle trascrizioni, sia per<br />
orchestra (soprattutto di composizioni<br />
proprie), sia per pianoforte<br />
(Lieder di Beethoven, Schubert,<br />
Mendelssohn e Schumann), per due<br />
pianoforti, per pianoforte a quattro<br />
mani, per organo. Tanto ampia e<br />
poliedrica produzione è dominata<br />
da un’assoluta libertà nei confronti<br />
degli schemi tradizionali, da una<br />
disinvolta indipendenza dalle convenzioni<br />
che porta il compositore<br />
ad assimilare quasi per istinto i<br />
tratti nuovi di un’epoca e i segni di<br />
una modernità, ma anche a riunire<br />
insieme gli atteggiamenti più disparati<br />
e contraddittori: il pianista<br />
brillante e mondano e il compositore<br />
paludato e meditativo di musica<br />
sacra, la rivisitazione di Bach e edl<br />
contrappunto arcaico e l’esuberanza<br />
espressiva del poema sinfonico.<br />
Tale libertà lo accomuna all’altro<br />
grande esponente del pianismo romantico,<br />
Chopin, rispetto al quale,<br />
tuttavia, si colloca stilisticamente al<br />
polo opposto.<br />
Se il "pianismo" di Chopin ricerca<br />
l’intimità del salotto, le forme brevi<br />
e la perfezione del cesello, quello<br />
di Liszt presuppone invece le folle<br />
e la dimensione spettacolare dell’esibizione<br />
virtuosistica, predilige le<br />
sonorità irruenti, i grossi contrasti,<br />
le forme ampie che diano spazio<br />
all’improvvisazione acrobatica.<br />
Certo, la miriade delle sue composizioni<br />
non si fa apprezzare che per<br />
l’arditezza tecnica e la travolgente<br />
ricerca di effetti; ma in altri casi il<br />
virtuosismo si traduce in una vera<br />
sperimentazione di nuove possibilità<br />
espressive e apertura verso nuovi<br />
spazi sonori inesplorati (si veda,<br />
per esempio, l’uso quasi timbricopercussivo<br />
del pianoforte nella<br />
Totentanz, ammirata da Bartók).<br />
Innovativa è, in certa misura, anche<br />
la sua produzione orchestrale, dove<br />
sull’esempio di Berlioz, assegna al<br />
timbro una una nuova importanza<br />
e ricerca nuove vie della strumentazione<br />
(per esempio, nell’impiego<br />
dei fiati).<br />
Nonostante i titoli di carattere letterario,<br />
i poemi sinfonici di Liszt<br />
non sono «musica a programma»<br />
nel senso più stretto, come lo era<br />
ad esempio la Sinfonia fantastica<br />
di Berlioz.<br />
Fausto Farroni<br />
07m fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.23
8<br />
Borse all'Agraria<br />
Consegna diplomi e premi al Vivarelli<br />
di DANIELE GATTUCCI<br />
agrario<br />
“Miliani-Vivarelli"<br />
di Fabriano, è un<br />
“L’istituto<br />
complesso scolastico<br />
e al tempo stesso un edi cio<br />
di grande importanza, sede di una<br />
istituzione di qualità, sulla quale<br />
la Provincia di Ancona vuole continuare<br />
ad investire anche in prospettiva<br />
del potenziamento dell’offerta<br />
formativa del territorio montano”.<br />
Con questo pronostico l’assessore<br />
all’agricoltura della Provincia di<br />
Ancona, Giancarlo Sagramola,<br />
ha iniziato l’intervento di saluto,<br />
portato nel corso della cerimonia di<br />
consegna dei Diplomi e delle Borse<br />
di studio, tenuto nell’aula Magna di<br />
questo plesso e aperto dal dirigente<br />
scolastico, Stefania Signorini. Alla<br />
tradizionale manifestazione sono<br />
intervenuti anche il vescovo Giancarlo<br />
Vecerrica, i presidenti della<br />
Cassa di Risparmio di Fabriano e<br />
Cupramontana, Domenico Giraldi,<br />
dell’Associazione ex Allievi dell’Itas,<br />
Gianni Pesciarelli, del Consiglio<br />
d’istituto David Monno, della<br />
Commissione d’esame dell’anno<br />
scolastico 2009/10 Lorenzo Arsone.<br />
Autorità che prendendo la parola si<br />
sono tutte soffermate “sull’unicità<br />
della Scuola del territorio” e come<br />
detto dal presule “sull’importanza<br />
dell’offerta formativa assicurata<br />
è al tempo stesso, scuola di preparazione<br />
alla vita. Sono qui - ha<br />
concluso - per incoraggiarvi nel<br />
conseguimento di altri positivi<br />
risultati. Incontrare giovani che<br />
hanno saputo distinguersi – ha<br />
incalzato Giraldi – è una vera<br />
soddisfazione, perché occorre essere<br />
sempre pronti e preparati ad<br />
affrontare i tanti esami che la vita<br />
ci prospetta. Quella di oggi – ha<br />
chiosato Sagramola - è una s da per<br />
il futuro, un primo punto di arrivo<br />
per l’avvio di un nuovo progetto<br />
di vita” mentre Pesciarelli ha detto<br />
della “forte coesione di sempre<br />
tra alunni, genitori ed insegnanti”.<br />
Sintetizzando gli altri interventi è<br />
emerso con chiarezza che questo<br />
appuntamento ha assunto duplice<br />
valenza: uno stimolo per tutti gli<br />
altri studenti e al tempo stesso, un<br />
modo per premiare i migliori, prova<br />
tangibile che lo sforzo e l’impegno<br />
pagano sempre. Ai professori Chierici<br />
e Loretelli, è spettato condurre<br />
le fasi di premiazione e consegna<br />
dei diplomi. Questi i nomi dei<br />
dieci alunni meritevoli dell’Ipsia<br />
“Miliani”: Luigi Venarucci,<br />
Xhemal Vezi, Keljarda Vezi con<br />
voto 100/100, Miriam Passeri 93,<br />
Barbara Passeri 90, Walmir Sabani<br />
88, Giulia Pierangeli 87, Gianluca<br />
Servizi e Leonita Ze ri 85, Daniele<br />
Por ti 84. Gli altri assegnatari<br />
delle borse di studio dell’Istituto<br />
Agrario “Vivarelli” sono Arianna<br />
De Bernardi con 100/100 e lode,<br />
Chiara Martinelli 9,31 - Riccardo<br />
Costantini 9,15 - David Stelluti<br />
9,08 - Ciaschini Michele 9 - Lenci<br />
Riccardo ed Elisa Marchetti 8,92<br />
Il Liceo Classico apre<br />
le porte il 6 febbraio<br />
Il Dirigente scolastico e i docenti<br />
del Liceo Classico “Francesco<br />
Stelluti” di Fabriano incontreranno<br />
domenica 6 febbraio, alle ore 17, i<br />
genitori e gli alunni frequentanti<br />
la terza classe delle scuole medie<br />
per presentare l’offerta formativa<br />
del Liceo, con particolare riguardo<br />
al nuovo corso “Economicosociale”,<br />
autorizzato l’11 gennaio<br />
scorso dall’Assemblea legislativa<br />
della Regione Marche. Con l’occasione<br />
sarà anche illustrata la<br />
proposta di un corso sperimentale<br />
di formazione musicale di base,<br />
fascia pre-accademica, che il Liceo<br />
promuove in accordo di rete con<br />
l’Istituto Comprensivo ad indirizzo<br />
musicale “Marco Polo”, l’Istituto<br />
Superiore di Studi Musicali “G. B.<br />
Pergolesi” di Ancona e la Scuola<br />
musicale “Barbarino”. Il corso<br />
consentirà agli studenti frequentanti<br />
di acquisire le competenze musicali<br />
necessarie ad affrontare l’esame di<br />
ammissione ai corsi accademici del<br />
Conservatorio, frequentando attività<br />
didattiche, teoriche e pratiche, in<br />
orari curricolari ed extracurricolari,<br />
presso la sede del Liceo Stelluti e in<br />
ambienti idonei messi a disposizione<br />
dall’Amministrazione comunale<br />
di Fabriano, senza dover affrontare<br />
il disagio dei trasferimenti settimanali<br />
in Ancona, Pesaro o Perugia,<br />
sedi dei più vicini Conservatori.<br />
Dovranno essere frequentate presso<br />
l’istituto “Pergolesi” solo alcune<br />
ore di didattica e le prove periodiche<br />
di valutazione. Interverrà<br />
all’incontro Riccardo Graciotti,<br />
direttore dell’Istituto “Pergolesi”,<br />
per illustrare nalità didattiche e<br />
modalità organizzative del corso.<br />
>FABRIANO<<br />
Foto di gruppo dei ragazzi premiati<br />
- Angelo Gerace 8,85 - Alex Terenzi<br />
8,83 - Valentina Colonnelli<br />
8,77 - Federico Piersanti 8,77.Il<br />
vice presidente della Provincia, ha<br />
chiuso la celebrazione ricordando<br />
“che lo scorso anno la Giunta ha<br />
approvato il progetto esecutivo<br />
per ulteriori e conclusivi lavori<br />
all’Istituto Agrario, per un importo<br />
dell’intervento pari a 655.000 euro,<br />
rafforzando nel contempo l’identità<br />
di Scuola del territorio, adeguata<br />
al riordino dei plessi previsto dalla<br />
riforma Gelmini con l’istituzione<br />
di un corso viticolo-enologico.<br />
L’attenzione alla viticoltura – ha insistito<br />
– è concentrata sullo studio,<br />
ricerca, sviluppo e valorizzazione,<br />
grazie anche alla presenza di risorse<br />
umane importanti e quali cate, dei<br />
vitigni Vernaccia Grossa Cerretana<br />
a bacca rossa e Verdicchio di Matelica,<br />
con coltivazioni nelle frazioni<br />
di Attiggio, Collamato e San<br />
Michele”, in ne l’altra eccellenza<br />
rimarcata da Sagramola, “la facoltà<br />
di Agraria di Ancona ne possiede,<br />
uguale a quello avviato all’Istituto<br />
Tecnico Agrario, il laboratorio<br />
di micropropagazione, struttura<br />
davvero unica che consente di fare<br />
formazione a tutti i livelli”.<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Frutta, verdura, pesce...<br />
Ecco i nuovi menù<br />
per le scuole fabrianesi<br />
L'Ipsia "Miliani" s'è messo in mostra,<br />
una passerella per i visitatori<br />
Domenica 23 gennaio l’Ipsia “Miliani”<br />
di Fabriano ha aperto le porte<br />
ai visitatori. Ciò ha dato la possibilità<br />
ai ragazzi che devono scegliere<br />
la scuola superiore a cui iscriversi,<br />
di poter visionare insieme alle loro<br />
famiglie gli spazi, le attività ed i<br />
lavori realizzati dagli studenti dei<br />
vari indirizzi.<br />
Insegnanti ed alunni hanno accolto<br />
i visitatori guidandoli nei vari laboratori<br />
adibiti per l’occasione a<br />
stand espositivi.<br />
Oltre alle discipline tradizionali,<br />
è stato dato ampio spazio alle<br />
energie pulite ed alle tecnologie<br />
ecosostenibili con la presentazione<br />
di molti esempi concreti realizzati<br />
dagli alunni in collaborazione con<br />
i tecnici e con gli insegnanti.<br />
E’ oramai chiaro a tutti che l’attuale<br />
mondo del lavoro richiede<br />
Introduzione di frutta e verdura<br />
stagionali, dei cosiddetti cereali<br />
minori, quali farro, orzo, mais e<br />
avena, pane comune e integrale,<br />
diversificazione della specie di<br />
pesce, coda di rospo, pescespada,<br />
sughi con verdure e tante altre<br />
novità nelle nuove linee della refezione<br />
scolastiche che da lunedì 31<br />
gennaio interessa 1.600 tra bambini<br />
e ragazzini dalla scuola dell’infanzia<br />
alla scuola media. “Qualità e<br />
sicurezza, apporto calorico medio<br />
pari a 500-600 calorie, il 35% del<br />
fabbisogno giornaliero - ha esordito<br />
l’assessore alla Pubblica istruzione<br />
Sonia Ruggeri, nel corso della<br />
conferenza stampa dedicata alla<br />
presentazione - sono i capisaldi<br />
del nuovo progetto relativo alle<br />
mense scolastiche. Programma<br />
che ha posto in sinergia Amministrazione,<br />
Dipartimento d’Igiene e<br />
Prevenzione della zona territoriale<br />
6 dell’Asur, genitori e insegnanti<br />
riuniti nella Commissione Mensa.<br />
Nei menù, autunno/inverno e <strong>prima</strong>vera/estate<br />
ogni pasto conterrà<br />
500-600 calorie, con pesce e carne<br />
in lista due volte alla settimana,<br />
l’uovo e formaggi magri una sola,<br />
così come il piatto unico, costituito<br />
da lasagne e contorno. Previsti due<br />
volte al mese i salumi, prosciutto<br />
crudo e cotto, bresaola e dolce,<br />
ciambellone e crostata, vincolarsi<br />
ad una corretta alimentazione fa<br />
parte dell’attività di prevenzione,<br />
iniziare a mangiare correttamente<br />
sin da piccoli è il migliore investimento<br />
per la salute. Pertanto, Comune<br />
e Asur hanno costruito questo<br />
piano che s’inserisce nell’ambito<br />
di uno più ampio sull’educazione<br />
all’alimentazione, frutto di un lungo<br />
lavoro che ha coinvolto scuole,<br />
cuoche, uf ci, ragazzi e famiglie.<br />
Per dare più coesione all’insieme,<br />
competenze e capacità che vanno<br />
oltre la manodopera non specializzata.<br />
L’Ipsia “Miliani” ha nella sua<br />
struttura e nel suo organico gli strumenti<br />
e la preparazione necessari<br />
a formare tecnici validi e capaci di<br />
aggiornarsi. Proprio come richiede<br />
la competizione globale.<br />
Questa giornata speciale ha avuto<br />
anche quest’anno il suo momento<br />
clou nella s lata realizzata dalle ragazze<br />
del corso "moda". Sono stati<br />
presentate le collezioni più rappresentative<br />
e quelle recenti, ricavate<br />
da materiali rispettosi dell’ambiente<br />
e dell’ecologia.<br />
Va detto che, nonostante le pessime<br />
condizioni atmosferiche, la palestra<br />
dell’istituto ha contenuto a fatica gli<br />
spettatori, che hanno accompagnato<br />
con applausi scroscianti le varie<br />
collezioni di abiti.<br />
Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />
Via N. Morea Cerreto d'Esi Tel. 0732 679920-1 fax 0732 677141<br />
abbiamo istituito una Commissione<br />
Comunale Mense Scolastiche, a<br />
cui prendono parte sedici genitori<br />
di tutti i plessi, sei docenti, due per<br />
ognuno dei tre istituti comprensivi,<br />
in funzione della quale abbiamo rafforzato<br />
il concetto di fare rete”. Dal<br />
suo canto, il presidente della Commissione<br />
Mensa, Angelo Campioni<br />
ha commentato: “Siamo davvero<br />
soddisfatti di questa cooperazione<br />
e del risultato ottenuto, che sarà<br />
monitorato di continuo e magari<br />
potrà essere anche corretto strada<br />
facendo. A sorpresa ci recheremo<br />
nelle scuole per veri care l’andamento<br />
della nuove disposizioni”. Al<br />
riguardo, il direttore generale della<br />
zona territoriale 6 dell’Asur, Ivo<br />
Schiaf ha aggiunto: “Questa risoluzione,<br />
insieme ai tanti altri interventi<br />
attuati, prova l’attenzione alle<br />
esigenze dei cittadini” con il dottor<br />
Francesco Vannucci, che ha ribadito<br />
la piena collaborazione fra Enti<br />
preposti e il valore dei suggerimenti<br />
del biologo nutrizionista dottor<br />
Belli. Quest’ultimo si è soffermato<br />
sull’innovazione del monitoraggio<br />
“per opera dei genitori, riguardo<br />
alla condizione delle mense e dagli<br />
insegnanti, per capire il gradimento<br />
dei singoli pasti”. In ne la dottoressa<br />
Gabriella Colao, responsabile del<br />
Servizio Igiene degli alimenti della<br />
nutrizione della Zona 6, ha terminato:<br />
“Vogliamo far scoprire nuovi<br />
alimenti ai ragazzi a partire dai<br />
primi piatti, seguendo un rinnovato<br />
menù, non restrittivo o anti-obesità,<br />
ma impostato sulla tabella dietetica<br />
graduata da indicazioni ministeriali<br />
e parte integrante di un’attività più<br />
complessa nalizzata a garantire<br />
qualità dei pasti e sicurezza igienica<br />
muovendo da una selezione attenta<br />
della qualità delle materie prime”.<br />
d.g.<br />
Un momento della s lata all'Ipsia<br />
08m fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.24
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>FABRIANO<<br />
Nei giorni della Merla<br />
Una leggenda che si perde nella notte dei tempi<br />
di SILVIA RAGNI<br />
Sono detti ‘i giorni più freddi<br />
dell' anno’ e, anche a ne<br />
gennaio scorso, la tradizione<br />
non si è smentita. I<br />
‘giorni della merla’, di cui ognuno<br />
di noi ha sentito parlare sin dai<br />
tempi della scuola elementare, sono<br />
arrivati puntuali: a 29 giorni dall’<br />
inizio del nuovo anno hanno portato<br />
temperature sottozero, umidità,<br />
neve. Fabriano e la sua valle non<br />
sono sfuggiti a questa ‘regola’: la<br />
notte tra il 29 e il 30 ha visto cadere<br />
un diluvio di pioggia battente mista<br />
a nevischio, massime di 6° alternate<br />
a minime no a -1°. Attualmente,<br />
un freddo umido e pungente prevale<br />
e si accompagna a giornate<br />
grigio piombo già semibuie a metà<br />
pomeriggio .<br />
La leggenda ‘della merla’ si perde<br />
nella notte dei tempi: a causa del<br />
freddo gelido e di un’abbondante<br />
nevicata, una famiglia di candidi<br />
merli –padre, madre e tre merlottini<br />
– si riparava sotto una grondaia.<br />
Il padre, volando in cerca di provvigioni,<br />
trovava dif cilissimo procurarsi<br />
del cibo: la bufera di neve<br />
ricopriva ogni cosa. Intanto, la merla<br />
e la sua nidiata trovarono rifugio<br />
sotto un tetto vicino, dove il fumo<br />
che fuoriusciva da un comignolo<br />
provocava un po’ di tepore. Tre<br />
giorni il merlo padre rimase fuori e<br />
tre giorni continuò l’ondata di gelo; volta che lei usciva in cerca di cibo, no. Poi, il numero tre, come i mer-<br />
al suo ritorno, i merlottini e la merla si rinchiuse nel suo rifugio per sfuglottini, come i giorni della merla: il<br />
madre erano così anneriti dal fumo gire ai dispetti del mese ostile. Il 28, tre, numero sacro in molte culture,<br />
che il padre stentò a riconoscerli. credendosi incolume, lo s dò con viene considerato propiziatorio.<br />
Ma il padre corse a ripararsi sotto canti e sbeffeggiamenti: gennaio, Mentre il piumaggio dei volatili,<br />
il medesimo tetto, e la fuliggine furioso, chiese in prestito tre giorni che da bianco diventa nero, può<br />
annerì anche il suo<br />
essere equiparato a una<br />
piumaggio imma-<br />
sorta di rito iniziatico.<br />
colato; da allora,<br />
Tutta simbologia perti-<br />
la stirpe dei merli<br />
nente a un periodo che<br />
bianchi si conside-<br />
designa un passaggio, la<br />
rò estinta e nacque-<br />
ne di un ciclo e l’inizio<br />
ro solo merli neri. E<br />
di un altro, l’inverno che<br />
da allora, gli ultimi<br />
lascia il posto alla pri-<br />
tre giorni di genmavera.<br />
Per una sorta di<br />
naio, caratterizzati<br />
esorcizzazione del rigo-<br />
quasi come ‘regola’<br />
re invernale a favore del-<br />
sempre dal freddo<br />
le mitezze <strong>prima</strong>verili, i<br />
intenso, furono det-<br />
giorni della merla sono<br />
ti ‘giorni della mer-<br />
associati (soprattutto in<br />
la’. Altra leggenda<br />
Val Padana, Piemonte,<br />
narra che il merlo,<br />
Lombardia) a tutta una<br />
al suo ritorno, non<br />
serie di riti propiziatori<br />
riconobbe la ‘consorte’ annerita a febbraio scatenando bufere di legati alla ‘cacciata’ dell’inverno:<br />
di fumo e se ne andò, lasciandola ogni tipo. Al che la merla, per porsi falò, canti, mascherate, scoppio di<br />
morire di stenti e di fame. Diverse al riparo, si rifugiò nuovamente petardi…I umi divengono scena-<br />
versioni si addensano attorno a sotto un comignolo.<br />
rio di usanze locali che prevedono,<br />
queste due, principali. Su tutte, una Ma quando uscì era talmente anne- come nel caso dell’ Adda, canti con<br />
che vuole che il calendario romano, rita di fuliggine che le sue piume, ‘botta e risposta’ (il ‘canto della<br />
inizialmente con un mese di genna- da candide, rimasero per sempre merla’) dall’ una all’altra sponda, o<br />
io di 29 giorni, ne aggiungesse altri nere.In realtà, la leggenda della luoghi di elezione per l’accensione<br />
due facendolo arrivare a 31. merla conteneva un suo simbolismo di falò attorno ai quali il popolo<br />
Ciò potrebbe risalire ad un’ulteriore tutto particolare, derivante dalla è solito radunarsi e gustare piatti<br />
leggenda secondo cui una merla, tradizione culturale contadina pa- tipici. Credenza vuole, anche,<br />
continuamente strapazzata da un dana e prealpina: il canto del merlo, che tanto più siano freddi i giorni<br />
gennaio ‘breve’ che godeva nell’af- innanzitutto, veniva considerato un ‘della merla’, quanto <strong>prima</strong> arrivi<br />
famarla portando freddo e gelo ogni preannuncio della ne dell’ inver- la <strong>prima</strong>vera.<br />
Per Casiraghi anche i complimenti di Sacchi<br />
E’ una piacevole sorpresa scoprire che ci sono tanti fabrianesi, di nascita<br />
o di adozione, che hanno ricoperto un ruolo di prestigio nel panorama<br />
sportivo Italiano. Questa settimana incontriamo Adriano Casiraghi, nato<br />
a Osnago (Lecco) nel 1948. Si trasferisce a Fabriano con la famiglia, nel<br />
1982, dove oggi vive e lavora. Ha iniziato a giocare nella <strong>prima</strong>vera del<br />
Lecco a quindici anni ricoprendo diversi ruoli, poi si è specializzato come<br />
Portiere. La <strong>prima</strong> stagione della sua carriera<br />
sportiva è a Fabriano nel 1968 con la Fortitudo in<br />
serie D. E’ un anno indimenticabile per Adriano,<br />
nella città della carta dove incontra anche la sua<br />
futura consorte. Nel ’69 è chiamato a Lecco, come<br />
secondo portiere in serie C. Rimane per cinque<br />
anni nella sua terra di origine, avendo accanto la<br />
famiglia e il glio di pochi anni. Nel 1971 il Lecco<br />
è in serie B, per Adriano è una soddisfazione e una<br />
importante vetrina per la sua carriera. Nel 1974 è<br />
titolare a Matera in serie D, dove rimane per un<br />
lungo periodo. Con Casiraghi la squadra l ucana<br />
si trova in pochi anni in serie C, poi in C1 e nella<br />
stagione 1979 per la <strong>prima</strong> volta il Matera è in<br />
serie B, per un solo anno in tutta la sua storia calcistica.<br />
Un gran merito di questa favolosa ascesa<br />
sportiva è dovuta alla professionalità di Adriano,<br />
che ha lasciato nel cuore della tifoseria un ottimo<br />
ricordo con circa 278 presenze. Sempre nel ’79 il<br />
Il pranzo con l'Avsi<br />
per le tende di Natale<br />
Domenica 13 febbraio alle 12.30 l’Avsi (associazione<br />
volontari per il servizio internazionale) organizza a<br />
Fabriano un pranzo bene co per sostenere i progetti<br />
dell’associazione 2010-2011 presso il ristorante Cavallo<br />
Pazzo. Ecco i cinque progetti, oltre al sostegno a distanza<br />
per investire su una generazione, scuola secondaria e<br />
professionale in Uganda e nel Kenya: ad Haiti un nuovo<br />
centro educativo a Port-au-Prince, in Kenya una scuola<br />
secondaria Otunga a Nairobi, in Sudan l’università de<br />
los Andes di Juba per diventare maestri, nel Libano la<br />
riquali cazione delle acque nella piana di Marjayoun,<br />
nel Cile la ricostruzione della scuola Santa Teresa de<br />
los Andes a Santiago. “Le forze che cambiano la storia<br />
sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo” è lo<br />
slogan delle Tende di Natale di quest’anno. Per info:<br />
Simone 339 7544085 e Sara 338 3791684.<br />
Matera partecipa alla Coppa Italia, con grande soddisfazione di Casiraghi,<br />
che ha l’opportunità di incontrare squadre di serie A. Al Flaminio a Roma,<br />
con la Lazio e altre ancora per questa breve parentesi a livello nazionale.<br />
E’ tempo di avvicinarsi a casa, nel 1982 è a Jesi in serie C2. Anche qui<br />
Adriano, grazie alla sua esperienza e professionalità vince il campionato e<br />
porta la Jesina in serie C1 nel 1984. Di questo anno ricorda la partita con<br />
il Rimini, allenata da Arrigo<br />
Sacchi, futuro mister della<br />
Nazionale Italiana, che si è<br />
conclusa 0-0, di cui Sacchi<br />
si è complimentato con<br />
Adriano per l’ottima prestazione.<br />
Nel 1987 Adriano<br />
decide di concludere a Jesi<br />
la sua bella avventura agonistica<br />
con un’altra grande<br />
soddisfazione, siamo in C2<br />
e il portiere titolare della<br />
squadra è Luca Marchegiani,<br />
che ha avuto il piacere<br />
di allenare, per poi vederlo<br />
iniziare a Brescia nel ’88 la<br />
sua grande e nota carriera<br />
sportiva.<br />
Sandro Tiberi<br />
Un concorso fotografi co<br />
Iniziativa culturale tra sapori e saperi della terra<br />
Sono riprese le attività del gruppo Fotoincontri che si riunisce ogni mercoledì<br />
alle 21 e 15 presso il Cag di Fabriano (S. Antonio fuori le Mura).<br />
Molti nuovi partecipanti sono intervenuti a quello che non vuole essere<br />
un semplice corso di fotogra a, ma un appuntamento settimanale dove<br />
sia possibile per gli amanti della fotogra a confrontarsi con altri appassionati.<br />
La partecipazione è assolutamente gratuita. Ricordiamo che il<br />
gruppo Fotoincontri sta organizzando insieme alla Cooperativa Mosaico<br />
il concorso fotogra co collegato all’iniziativa culturale “Fregantò, sapori<br />
e saperi della terra” patrocinata tra gli altri dai comuni dell’Ambito 10 e<br />
dalla Provincia di Ancona. Il concorso è aperto agli studenti delle scuole<br />
medie, delle scuole superiori e ai giovani fotogra no a 35 anni di età<br />
ed ha come tema le tradizioni enogastronomiche e culturali del nostro<br />
territorio. Anche per quanto riguarda il concorso la partecipazione è gratuita.<br />
Per informazioni: www.fregantoconcorso.blogspot.com - e-mail:<br />
saporiesaperidellaterra@gmail.com - cell: 3381688741.<br />
Stefano Ambrosini<br />
9<br />
Slittano<br />
le misure<br />
anti smog<br />
L’inquinamento da polveri sottili è<br />
sempre stato un problema irrisolto<br />
e rimandato, un problema che ha<br />
generato discussioni, ri essioni e<br />
soprattutto polemiche. La regione<br />
Marche ha deciso una serie di provvedimenti,<br />
resi necessari dall’intervento<br />
della comunità Europea, nei<br />
confronti di quei comuni che hanno<br />
superato il tetto dei trentacinque<br />
sforamenti delle pm10 consentiti<br />
dalle normative vigenti. Il provvedimento<br />
approvato dalle istituzioni<br />
locali, prevedere forti restrizioni per<br />
i veicoli diesel pre-euro 0 no ad<br />
euro 2 (dal lunedì al venerdì con<br />
orari 8.30 – 12.30 e 13.30 – 17.30.)<br />
e per le attività produttive (pizzerie<br />
e forni che operano utilizzando<br />
forni a legna sprovvisti di appositi<br />
ltri) con emissioni in atmosfera ed<br />
i caminetti delle abitazioni private.<br />
Il comune di Fabriano analizzando<br />
questi provvedimenti, ha proposto<br />
delle modi che presentando un proprio<br />
progetto stabilendo che il corso<br />
della Repubblica (con conseguente<br />
attivazione dei pilomat) diventi<br />
isola pedonale a tempo illimitato,<br />
la rimozione dei posti macchina<br />
posti in viale Moccia per facilitare il<br />
usso del traf co, l’istituzione di tre<br />
domeniche a piedi tra marzo e maggio<br />
e la temperatura massima negli<br />
ambienti al chiuso non superiore ai<br />
20 gradi, pena sanzioni. “Potevamo<br />
penalizzare solo i possessori di<br />
macchine euro 0, 1 o 2, ma sarebbe<br />
stato colpire soltanto i più poveri<br />
con un provvedimento radicale<br />
e per alcuni versi classista. Ecco<br />
spiegata la ragione delle domeniche<br />
a piedi. Inoltre cercheremo di lavorare<br />
con i commercianti in maniera<br />
da non penalizzarli ulteriormente<br />
e per permettere ai cittadini di<br />
riappropriarsi della loro città”.<br />
sottolinea l’assessore all’ambiente<br />
Mario Paglialunga. Da ricordare<br />
anche la presenza all’interno del<br />
pacchetto proposto alla Regione, un<br />
provvedimento che permette di far<br />
slittare l’adeguamento dei camini<br />
e dei forni al 2012, cercando di<br />
lavorare con quelle realtà collegate<br />
all’A.n.f.u.s. (Associazioni nazionale<br />
fumisti e spazzacamini) che<br />
proporranno prezzi di adeguamento<br />
vantaggiosi. Una valutazione da<br />
parte della Regione era attesa per<br />
lunedì 31 gennaio, dopo essere stata<br />
rinviata per due volte. Un giudizio<br />
atteso ed invocato da più parti e che<br />
permetterebbe di far partire questi<br />
provvedimenti lunedì 14 febbraio<br />
(anziché il 7 febbraio) e che terminerebbero<br />
a ne maggio.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
˝Il libro di Bravetti˝<br />
sul quotidiano Terra<br />
Il quotidiano “Terra”, con un articolo a cura di Fabio<br />
Marcelli, mercoledì 26 gennaio ha dedicato un ampio<br />
spazio al volume di Bruno Bravetti, edito da “Af nità<br />
elettive” e dal titolo Giambattista Miliani. Questo libro<br />
riepiloga la storia del grande capitano d’industria di Fabriano,<br />
pioniere dello sviluppo sostenibile, esploratore e<br />
precoce sostenitore del voto femminile in Italia. Miliani<br />
organizzò scuole per operai, creò asili e nido aziendali,<br />
pause per madri che lavoravano. E’ forte l’eredità morale<br />
e intellettuale di colui che è stato anche Sindaco della<br />
città e poi Senatore (in Parlamento dal 1905 al 1937).<br />
Per il “Sor Titta”, viene riportato nell’articolo apparso<br />
su “Terra”, l’educazione era il vero pilastro sul quale<br />
costruire il futuro dei giovani e della società, a cominciare<br />
dalla formazione continua degli stessi insegnanti. Non<br />
solo, quindi, un nome legato alla carta, ma molto di più.<br />
09m fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.25
10<br />
30 donne dal Cav<br />
Il sostegno mensile a chi è più in diffi coltà<br />
di GAIA GERMONI<br />
febbraio del 1997<br />
nasceva a Fabriano il<br />
Centro Aiuto alla Vita. L’8<br />
Il movimento è nato<br />
per prevenire l’aborto e aiutare le<br />
mamme in dif coltà. L’attività del<br />
Cav nel corso degli anni è stata d’aiuto<br />
a molte donne e continua tuttora<br />
ad avere un ruolo di sostegno<br />
importante per chi ne ha bisogno.<br />
In occasione dell’avvicinarsi della<br />
“Giornata per la vita” di domenica<br />
6 febbraio, abbiamo<br />
incontrato la responsabile<br />
nonché socia fondatrice<br />
del Cav di Fabriano, Maria<br />
Venanza Bigiarelli, che ci<br />
ha parlato dell’attività del<br />
movimento e delle novità<br />
per il 2011.<br />
Quali sono le iniziative in<br />
programma in occasione<br />
della 33esima “Giornata<br />
per la vita”?<br />
In occasione della Giornata<br />
per la vita offriremo<br />
delle primule. Sabato 5<br />
febbraio saremo di fronte<br />
ai supermercati Conad e<br />
Coop, domenica 6 febbraio<br />
nelle parrocchie. Sono state scelte<br />
le primule perché hanno un valore<br />
simbolico; infatti questi ori, con<br />
i loro numerosi colori, sono il<br />
simbolo della preziosa diversità di<br />
ognuno di noi.<br />
Quali sono le iniziative che il Cav<br />
ha in programma per quest’anno?<br />
Anche quest’anno faremo, in<br />
<strong>prima</strong>vera, il concerto per la vita.<br />
Siamo poi nelle scuole con il centro<br />
servizi per il volontariato e con un<br />
concorso di scrittura che dal ‘97<br />
offre la possibilità ai vincitori di<br />
andare a Strasburgo. Ci piacerebbe<br />
inoltre, sempre a proposito di scuole,<br />
fare un cineforum per approfondire<br />
alcune tematiche con i ragazzi,<br />
come il valore della vita. Ciò che<br />
ci preme maggiormente è infatti<br />
proprio la formazione dei giovani.<br />
Si sta poi concretizzando l’atteso<br />
obiettivo di una collaborazione<br />
con il consultorio pubblico, che ci<br />
permetterà di dare il nostro aiuto a<br />
>FABRIANO< <strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
tante donne in dif coltà.<br />
Quante donne si rivolgono a voi?<br />
Ogni mese diamo il nostro sostegno<br />
a circa trenta donne, anche se il numero<br />
dei casi di cui ci occupiamo è<br />
maggiore. Ad ogni modo noi viviamo<br />
di offerte e quindi non possiamo<br />
assistere tutte le donne che ci chiedono<br />
aiuto allo stesso tempo, perciò<br />
ogni mese ne vengono aiutate circa<br />
trenta. Quasi tutte queste donne<br />
sono extracomunitarie. Ovviamente<br />
le mamme che devono scegliere se<br />
abortire o meno hanno<br />
per noi una corsia<br />
preferenziale. Esse arrivano<br />
a noi o tramite<br />
i dottori o tramite gli<br />
assistenti sociali. Ogni<br />
causa viene poi seguita<br />
da due operatrici che<br />
aiutano la donna in<br />
tutto il periodo della<br />
gestazione.<br />
C’è una corrispondenza<br />
secondo lei tra la crisi<br />
economica e la percentuale<br />
di aborti?<br />
Secondo me sì. Nella<br />
maggior parte dei casi<br />
infatti l’aborto è legato<br />
a problemi economici<br />
e il fatto che in questo periodo di<br />
crisi il numero delle mamme che si<br />
rivolge a noi sia diminuito ci lascia<br />
tristemente pensare che esse non<br />
lascino aperta la possibilità di un<br />
ripensamento.<br />
Il tour del coro "Città Gentile"<br />
Per la <strong>prima</strong> volta dall’inizio della<br />
nostra storia, il Gruppo Corale<br />
“Città Gentile” si è cimentato in una<br />
serie di eventi musicali, soprattutto<br />
di carattere religioso, che lo ha<br />
portato a presentarsi a un notevole<br />
numero di “curiosi” che hanno<br />
voluto conoscere da vicino questo<br />
insolito Coro di anziani fabrianesi.<br />
E’ stata una bella esperienza, quantomeno<br />
formativa, come capita a<br />
quegli sportivi che, seppur bravi<br />
tecnicamente, vengono “provati”<br />
dal mister in diverse aree agonistiche,<br />
abituandoli al confronto con<br />
nuovi atleti con lo scopo di farli maturare,<br />
crescere anche mentalmente,<br />
psicologicamente, per affrontare,<br />
senza remore, “esibizioni” sempre<br />
più impegnative.<br />
Il Coro dei “giovanotti dai capelli<br />
argentati” del Centro Sociale “Città<br />
Gentile” aveva bisogno di questo<br />
ricco impatto per dare più sicurezza<br />
alle sue performance: l’età matura<br />
dei componenti, in questo settore<br />
artistico, ha portato al gruppo un<br />
gran vantaggio perché è stato<br />
sempre forte il timore, anche se<br />
superato al momento, di sbagliare<br />
all’inizio, durante ed alla ne delle<br />
varie esibizioni.<br />
L’ adrenalina si è fatta sentire in<br />
più occasioni, ma con il passare del<br />
tempo è (quasi) rientrata nel suo<br />
alveo naturale: ciò sta a signi care<br />
che siamo ritornati emotivamente<br />
come “bambini”, proviamo le stesse<br />
paure, le stesse emozioni: ma stiamo<br />
facendo i primi incerti passi nel<br />
dif cile, delicato campo musicale.<br />
Abbiamo apprezzato i diversi<br />
pareri, compresa qualche velata<br />
critica, espressi in varie occasioni<br />
sul nostro conto; in particolare abbiamo<br />
gradito le parole del nostro<br />
Vescovo, che ci ha incoraggiati<br />
de nendoci, durante la S. Messa<br />
officiata recentemente presso la<br />
chiesa del Sacro Cuore, come un<br />
gruppo musicale fra i più rappresentativi<br />
della nostra città. A tal<br />
proposito così scrive un amico, per<br />
e-mail: “ il Coro dei “Giovani” del<br />
“Città Gentile” in quell’occasione<br />
(8 dicembre) mi ha emozionato…<br />
non solo per i brani bellissimi che<br />
fanno rivivere anche il clima natalizio,<br />
ma soprattutto per il notevole<br />
progresso conseguito sul piano musicale.<br />
Le “ragazze” si sono esibite<br />
in maniera più spigliata, le loro voci<br />
sono state molto più amalgamate e<br />
bilanciate rispetto al passato mentre<br />
i “ragazzi” a tratti apparivano un<br />
po’ più timidi. Complessivamente<br />
l’impressione è stata quella di un<br />
coro di classe anche per il look, per<br />
il garbo e la signorilità in genere.<br />
Siamo sicuri che porterete questo<br />
Coro, che de niamo il “ ore all’occhiello”<br />
del Centro Sociale, ad un<br />
livello sempre più importante e con<br />
una partecipazione più numerosa di<br />
coristi. Grazie per il bel pomeriggio<br />
in musica!”<br />
Lo scopo principale del gruppo,<br />
come ormai noto, costituito attualmente<br />
da 32 persone, accomunate<br />
dalla passione per la musica, è<br />
quello di trasmettere emozioni ai<br />
tanti appassionati del bel canto e di<br />
partecipare attivamente alle attività<br />
culturali cittadine, accompagnando,<br />
su richiesta, le varie solennità liturgiche,<br />
e donando una parte del suo<br />
tempo per organizzare momenti di<br />
solidarietà.<br />
Il giro realizzato dal gruppo corale,<br />
previsto nel programma di ne<br />
anno, ha animato le S. Messe in<br />
occasione della festa di Santa Lucia<br />
nella chiesa di San Domenico,<br />
in quella celebrata al Sacro Cuore<br />
(19 dicembre) per l’inaugurazione<br />
della sede del nostro Centro, e poi,<br />
con canti natalizi, le Messe delle<br />
parrocchie della Misericordia (28<br />
dicembre), di S. Teresa (6 gennaio)<br />
a Matelica ed in ne di S. Giuseppe<br />
Lavoratore (8 gennaio). Non abbiamo<br />
dimenticato, come oramai è<br />
tradizione, di festeggiare in allegria<br />
gli amici della Casa di Riposo Vittorio<br />
Emanuele II nel pomeriggio<br />
del 22 dicembre.<br />
Questo intenso tour ha forgiato, in<br />
un crescendo, i “giovani” cantori<br />
preparandoli ad affrontare altri impegni<br />
per la prossima stagione che<br />
si concluderà con le vacanze estive,<br />
e saranno sempre disponibili per<br />
eventuali richieste che dovessero<br />
loro pervenire in tempo utile per<br />
soddisfare esigenze in occasione<br />
di particolari festività civili o religiose.<br />
BREVI DA FABRIANO<br />
~ CADE AEREO, MUORE IL PILOTA<br />
Scheggia (PG), 28 gennaio ore 15. Nei boschi dei monti situati tra Montelago di Sassoferrato<br />
e Scheggia (PG) cade un aereo Cessna 172, partito da Falconara mezz’ora <strong>prima</strong>, e<br />
l’unico occupante, il pilota Auro Malinconici 58enne di Bastia Umbra, muore. Alle ricerche<br />
partecipano anche i VdF di Fabriano - chiamati molte ore dopo - e volontari; l’aereo con<br />
dentro il pilota viene individuato a Poggio Bisacce-Scheggia, verso la mezzanotte.<br />
Nove mesi fa un altro aereo Cessna cadde a Vigne di Fabriano e le tre persone - tutte<br />
austriache - che erano a bordo morirono.<br />
~ ARRESTATO PER USURA ED ESTORSIONE<br />
Fabriano, 27 gennaio. La Finanza arresta per usura ed estorsione un 60enne fabrianese<br />
che aveva prestato 7.000 euro ad un ex professionista e ne pretendeva 14.500. Anche<br />
la moglie del 60enne viene fermata.<br />
~ UOMO PROCURA ALLARME<br />
Cerreto d’Esi, giorni fa. Un 50enne del luogo, senza lavoro e lasciato dalla moglie, chiama<br />
il 115 - al quale rispondono i VdF di Ancona - e annuncia esplosioni al teatro “Le Muse”<br />
di Ancona, ed alla sinagoga di Senigallia e scattano gli allarmi. L’uomo che viene presto<br />
individuato, si giustifi ca confessando che cercava un po’ di attenzione, e probabilmente<br />
verrà denunciato per procurato allarme.<br />
~ CANE AZZANNA 75ENNE E CAGNOLINO<br />
Serra S. Quirico, frazione Domo, 28 gennaio ore 18,30. Una 75enne a spasso con il<br />
suo cagnolino si trova davanti un pitbull che azzanna la sua bestiola. La donna tenta di<br />
allontanare il grosso cane che però la morde alle mani ed alle braccia, lei urla ed il pitbull<br />
si acquieta. Soccorsa e trasportata all’ospedale di Jesi, guarirà in 8 gg. s. c. Il grosso<br />
cane era libero e senza guinzaglio ed proprietario, che è del luogo, viene denunciato<br />
presso i Carabinieri.<br />
~ SI FERISCE NEL DIRUPO, SOCCORSA<br />
Genga, zona Balze Rosse, 30 gennaio ore 15. Una accompagnatrice 23enne del gruppo<br />
scout di Jesi- 10 persone - scendendo da un sentiero fi nisce in un dirupo e dopo molti<br />
metri riesce a fermarsi aggrappandosi ai cespugli. Per recuperarla, gli operatori del Soccorso<br />
Alpino e Speleologico delle Marche lavorano quattro ore. La signorina risulta che<br />
abbia riportato ferite lievi e molta paura.<br />
~ I VDF, PRINCIPALI SOCCORRITORI<br />
Fabriano. Sembra che i soccorritori principali - specializzati e dotati di attrezzature necessarie<br />
e all’avanguardia - in situazioni pericolose o diffi coltose - cioè i VdF, in questo<br />
caso quelli in servizio a Fabriano - non siano stati fatti intervenire a Genga il 30 gennaio<br />
per soccorrere la scout di Jesi, e nemmeno interpellati o avvertiti.<br />
Mentre per la ricerca dell’aereo Cessna caduto il 28 gennaio nei boschi tra Sassoferrato<br />
e Scheggia, sembra siano stati fatti intervenire molte ore dopo, però dopo che gli stessi -<br />
cioè i VdF locali - avevano saputo dell’incidente dalla Tv e si erano offerti per le ricerche<br />
e la collaborazione nei soccorsi.<br />
Il direttore del Coro sta già aggiornando<br />
il repertorio con l’inserimenl’inserimento di nuovi motivi da esibire, in<br />
particolare, alla già programmata<br />
Rassegna dei Cori dei Centri Sociali<br />
Anziani prevista per la metà del<br />
mese di maggio.<br />
Sarà questa un’interessante “partita-scontro”<br />
tra amici coetanei, di<br />
altre regioni, più esperti e preparati,<br />
che ci regaleranno le loro esperienze<br />
musicali delle quali terremo<br />
conto per arricchire e migliorare<br />
ulteriormente le nostre conoscenze.<br />
In In ne, facciamo nostro, l’appello<br />
dell’amico che ci ha scritto per<br />
e-mail augurandoci una più numerosa<br />
partecipazione di coristi,<br />
specialmente nel settore maschile.<br />
Appro ttiamo dell’occasione per<br />
rinnovare l’invito agli appassionati<br />
concittadini di unirsi al gruppo:<br />
“Ci troverete durante l’orario delle<br />
prove che, in genere, si svolgono<br />
ogni mercoledì alle ore 15.30 presso<br />
la sede del Centro Sociale “Città<br />
Gentile, piazzetta del Podestà 2”.<br />
g.a.<br />
10 fabriano.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.42
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >AGORA'<<br />
11<br />
di ALESSANDRO MOSCÈ<br />
Era stato il Senatore del Popolo della Libertà Francesco<br />
Casoli, la settimana scorsa, a lanciare l’allarme nel<br />
corso di una conferenza stampa: “Le non positive<br />
notizie che giungono sulla vicenda della Ardo, rappresentano<br />
per Fabriano un fuoco acceso.<br />
Ho parlato personalmente con il Ministro competente, il quale<br />
mi ha confermato che le offerte dalla Cina e dall’Iran si stanno<br />
sciogliendo come neve al sole”. Ha proseguito il Senatore<br />
nella sua disamina: “Si sta cercando di mettere alle strette le<br />
società che hanno avanzato delle dimostrazioni di interesse,<br />
considerando anche che il Governo ha concesso la proroga<br />
della Cig e che nel 2010 è stato siglato l’atteso accordo di<br />
programma. Questo strumento, però, è a disposizione per<br />
il rilancio dell’intero territorio, quindi anche al servizio dei<br />
dipendenti dell’Antonio Merloni, ma non destinato esclusivamente<br />
a questo caso”. Tornano a farsi sentire gli operai<br />
dell’Antonio Merloni, che gridano la loro rabbia e palesano<br />
l’incertezza per il futuro ormai da anni. Barbara Imperiale,<br />
portavoce del gruppo dei lavoratori, afferma: “Ci sentiamo<br />
isolati, abbandonati.<br />
L’assordante silenzio intorno a noi ci ha davvero stancato. Più<br />
passa il tempo e più la situazione rischia di prendere una piega<br />
irreversibile. Il 15 novembre scorso è scaduto il bando per la<br />
presentazione delle manifestazioni di interesse, ma dopo due<br />
mesi non ci è stato ancora comunicato niente da chi di dovere.<br />
Continuiamo a brancolare nel buio, in sospeso, con l’ansia<br />
che inevitabilmente cresce in tutti noi”. Le sole notizie che<br />
trapelano sono quelle pubblicate dalla stampa locale: troppo<br />
Una segnalazione<br />
che ci viene fatta,<br />
riguarda le fontanelle<br />
della città,<br />
specie quelle interne al giardino<br />
pubblico. Ebbene da un<br />
po’ di tempo sono state disattivate.<br />
Specialmente coloro<br />
che fanno footing e gli anziani<br />
della città che passeggiano<br />
durante la giornata, si lamentano<br />
della scelta dell’amministrazione<br />
comunale. Come<br />
si può ben vedere dalla foto,<br />
il rubinetto della fontanella<br />
è stato tolto, quindi non è<br />
possibile usufruire dell’acqua.<br />
La stessa cosa per l’altra fontanella<br />
adiacente alla piscina<br />
del giardino, spesso utilizzata<br />
dai bambini con le madri al<br />
seguito.<br />
Caccia ai lupi<br />
Pessimismo di Casoli,<br />
speranza di Sorci<br />
Fontanelle chiuse,<br />
quante lamentele!<br />
Da L’Azione del 5 febbraio 1911<br />
La caccia ai lupi, favorita da un tempo splendido si è svolta con molti cacciatori, molti cani e grandi rumori. Infatti<br />
oltre 150 uomini armati fi no ai denti, accompagnati da un concerto di latte di petrolio, di lumache marine e di molti<br />
attrezzi, con molta cautela hanno circondato il vasto campo d’azione lupina, stringendo sempre più il cerchio di ferro.<br />
Verso le 11 il cerchio era ridotto a proporzioni minime ed i lupi spaventati ed affamati dovevano essere stati presi<br />
in trappola. Invece i cacciatori trovarono il solo Guerrieri Attilio che dirigeva da lassù la battuta. In mancanza di lupi,<br />
regnò sovrana e cordiale l’allegria rimpiangendo lepri ed uccelli fuggiti sotto i baffi dei cacciatori, che per prendere i<br />
lupi, hanno perduto il resto. Si assicura che i lupi siano passati in altre terre per paura che anche ad essi i popolari di<br />
Fabriano imponessero la tassa focatico.<br />
poco per i quasi 3000 dipendenti che aspettano la decisiva<br />
svolta, ben consapevoli che a maggio del 2011 scadranno i<br />
termini per l’assegnazione della cassa integrazione straordinaria.<br />
L’auspicio è che possa essere ancora rinnovata, data la<br />
piena emergenza. Stigmatizza Barbara Imperiale: “Sappiamo<br />
che ci sono altre aziende che puntano a ricevere questa tutela<br />
dal governo centrale. Se non avessimo più gli ammortizzatori<br />
sociali andremmo incontro ad un verdetto funesto”. A Nocera<br />
Umbra il comitato dei lavoratori ha chiesto un incontro urgente<br />
ai tre commissari rinnovando un accorato appello anche alle<br />
istituzioni e ai sindacati.<br />
Intanto, come preannunciato dal Sindaco Roberto Sorci, il<br />
6 febbraio sbarcheranno a Fabriano i manager di una multinazionale<br />
cinese. Questi potenziali acquirenti si fermeranno<br />
tre settimane e visioneranno attentamente gli stabilimenti di<br />
Santa Maria e del Maragone. Si tratta, nello speci co, dei<br />
cinesi del gruppo “G8”. A ssare la data dell’arrivo, è stato<br />
il Ministro Paolo Romani in persona, che si è rivolto anche<br />
ai governatori delle regioni Marche e Umbria e ai sindaci di<br />
Fabriano e Nocera Umbra. Come a dire che potrebbe trattarsi<br />
di un segnale concreto della holding asiatica in competizione,<br />
teoricamente, con gli iraniani della “Mmd”.<br />
Il tutto, ovviamente, in attesa di un vertice tra il ministero, i<br />
commissari straordinari e i sindacati, che non è stato ancora<br />
ssato e che dovrebbe dar luogo ad una vera e propria trattativa<br />
industriale per il passaggio delle consegne.<br />
Chiude il Sindaco Sorci: “Non so cosa succederà, ma da primo<br />
cittadino non mancherò di fare gli onori di casa e di provare<br />
a capire le intenzioni di questa holding. Per il bene della mia<br />
città sono pronto a tutto”.<br />
Il medagliere<br />
della settimana<br />
Sulla vicenda Ardo<br />
faccia a faccia<br />
tra i due politici<br />
di NICOLO'<br />
CAMMORANESI<br />
Lacchè, record di casa<br />
Si contano sulle dita della mano i cognomi italiani che hanno<br />
il proprio nucleo nell’entroterra anconetano: Lacchè è uno<br />
di questi. Si può notare con stupore dalle statistiche di diffusione<br />
che questo cognome è più frequente in tutte le Marche<br />
che nel resto della penisola. 46 sono i comuni dell’Italia in<br />
cui sono presenti i Lacchè, poco più di trecento nel paese.<br />
38 (20 donne e 18 uomini) di questi vivono a Fabriano, che<br />
insieme a Esanatoglia rappresenta il nucleo principale oltre<br />
alla colonia anconetana, dove le presenze toccano quota 98.<br />
Un gruppo consistente si trova anche a Roma. Per il resto gli<br />
altri Lacchè sono sparsi al Nord. Dalla Toscana all’Emilia<br />
Romagna, dalla Lombardia al Veneto, ma non più di dieci persone<br />
per regione: un dato che sostiene la tesi dell’emigrazione<br />
dalla terra marchigiana. Le varianti principali sono Lacchi,<br />
in Umbria e Lacchia, tipico del biellese. Per quanto riguarda<br />
la propria origine la strada più probabile sembra quella che<br />
indica il termine Lacchè come forma soprannominale con<br />
il signi cato di valletto da anticamera o carrozza, in senso<br />
gurato persona servile, come probabilmente accadeva in<br />
passato. Infatti tutto ciò deriverebbe dall’arabo Lakkiyy, per<br />
poi migrare in Spagna col signi cato appunto di soldato di<br />
fanteria leggera, oppure per segnalare le scuderie in guerra.<br />
Si diffuse successivamente in Francia, che poi lo imprestò a<br />
noi, trasformandosi in lacchè.<br />
1. SIMONE CHIODI & FABRIZIO PALANCA<br />
I titolari di “Cavallo Pazzo” sponsorizzano la serata di ritrovo con i<br />
più stretti collaboratori de “L’Azione”, (quasi un centinaio!), preludio<br />
ai festeggiamenti per i cento anni di vita. Generosi!<br />
2. SANDRO DONATI & MARIO PAGLIALUNGA<br />
L'assessore regionale all'Ambiente e il suo omologo fabrianese registrano<br />
una piena sintonia sul piano anti-smog che entrerà in vigore<br />
il 7 febbraio. Promossi!<br />
3. ANGELO TINI & ENRICO CARMENATI<br />
Si battono ardentemente in Consiglio l’uno per la riduzione dei gettoni<br />
degli assessori, l’altro per la solidarietà al Senatore Casoli dopo<br />
i fi schi del 25 aprile. Esuberanti!<br />
11 agora.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.29
12<br />
~ ITCG "MOREA"<br />
GIORNATA DI ORIENTAMENTO<br />
DOMENICA 6 FEBBRAIO ORE 15<br />
Il Dirigente Scolastico e i docenti dell’Istituto Tecnico Commerciale<br />
Geometri Turismo “A. Morea” di Fabriano incontreranno domenica<br />
6 febbraio alle ore 15 i genitori e gli alunni della terza classe delle<br />
scuole medie per presentare i corsi dell’Istituto con riferimento alla<br />
riforma scolastica e all’unifi cazione con l’Istituto Agrario “Vivarelli” di<br />
Fabriano. Con l’occasione si potrà visitare l’Istituto, i diversi laboratori<br />
e conoscere tutte le offerte formative extrascolastiche.<br />
~ GRUPPO ARCHEOLOGICO APPENNINO UMBRO MARCHIGIANO<br />
CONFERENZA SULLA TORRICELLA DI GENGA<br />
SABATO 12 FEBBRAIO ORE 17<br />
La Torricella di Genga torna al centro dell’attenzione. Il Gaaum (Gruppo<br />
Archeologico Appennino Umbro Marchigiano) organizza infatti un<br />
convegno con l’obiettivo di salvare questo patrimonio del passato.<br />
Appuntamento sabato 12 febbraio alle ore 17 nello splendido palazzo<br />
Fiumi Sermattei di Genga. Coordina Patrizia Loretelli promotrice della<br />
raccolta fi rme. Interverranno Vincenzo Moroni (consigliere nazionale<br />
gruppi archeologici d’Italia) sul “Medioevo lungo il Sentino, premessa<br />
sul paesaggio culturale e turistico”, l’architetto Giampaolo Ballelli<br />
con “La Torricella, resti di un‘architettura militare”, Cinzia Pianelli<br />
(consulente marketing urbano) con “Ipotesi di restauro della torre<br />
medioevale” e l’architetto Enrico Ragni (presidente nazionale gruppi<br />
archeologici d’Italia) che parlerà di “Leone XII°, La fi gura di un Papa<br />
tra Cultura e Giubileo”. Al termine dell’incontro verranno consegnate<br />
le fi rme alle autorità competenti.<br />
f.c.<br />
~ ROTARACT CLUB FABRIANO<br />
TORNEO DI BURRACO PER BENEFICENZA<br />
DOMENICA 13 FEBBRAIO ORE 15.30<br />
Domenica 13 febbraio alle 15.30 presso l’Hotel Janus avrà luogo<br />
un torneo di burraco di benefi cenza a cura del Rotaract Club, in<br />
collaborazione con l’Inner Wheel. L’incasso sarà devoluto al progetto<br />
“Uniti per L’Aquila” per la ricostruzione della facoltà di Ingegneria<br />
dell’ateneo aquilano. Concluderà la serata una cena buffet offerta a<br />
tutti i partecipanti. Prenotazioni entro il 12 febbraio presso Francesca<br />
Roscini 339 1587240, Cecilia Burattini 328 6463677, Marianna<br />
Stango 320 6266007.<br />
>EVENTI<<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Arriva Ornella Muti<br />
Al Gentile con Pino Quartullo in "L'ebreo"<br />
E' il momento di Cajkovskij e Beethoven<br />
Sabato 12 febbraio alle ore 21.15<br />
si esibirà per la stagione sinfonica<br />
al Teatro Gentile la Form Orchestra<br />
Filarmonica Marchigiana con<br />
musiche di Cajkovskij e Beethoven.<br />
Al pianoforte Behzod Abduraimov,<br />
Direttore Yordan Kamdzhalov.<br />
Dopo tre concerti che hanno visto<br />
protagonisti musicisti maturi e pienamente<br />
affermati, la Filarmonica<br />
Marchigiana punta anche su giovani<br />
massimamente impegnati nella<br />
costruzione della propria carriera,<br />
forti di backgrounds formativi e<br />
concorsuali di prim’ordine.<br />
È appunto il caso del trentenne direttore<br />
bulgaro Yordan Kamdzhalov<br />
(che dirigerà anche a “La Fenice” di<br />
Venezia, il prossimo marzo!) e del<br />
diciottenne pianista uzbeko Bezhod<br />
Abduraimov, per niente intimoriti<br />
dal doversi misurare con due brani<br />
appartenenti alla grande tradizione<br />
ottocentesca: il Primo Concerto<br />
op. 23 per pianoforte di Cajkovskij<br />
(1874-1888) e la Seconda Sinfonia<br />
op.36 (1802) di Beethoven.<br />
Il lavoro del compositore pietroburghese<br />
rappresenta per vari motivi un<br />
momento di svolta nella letteratura<br />
per pianoforte ed orchestra. Sancisce,<br />
insieme alla coeva e consimile<br />
produzione brahmsiana, il trapasso<br />
dal concerto romantico a quello<br />
post-romantico, codificando un<br />
atteggiamento estetico di tensione<br />
comune fra le sorgenti musicali.<br />
Ai dialoghi delle analoghe composizioni<br />
che l’hanno preceduto cronologicamente,<br />
seppur caratterizzati<br />
da una grande varietà di situa-<br />
zioni strumentali, questo concerto<br />
sostituisce una concezione formale<br />
dove orchestra e pianoforte solista<br />
concorrono al raggiungimento di<br />
obiettivi espressivi paritetici.<br />
Un evidente meccanismo riconducibile<br />
a tale osservazione, che<br />
si manifesta ciclicamente nei tre<br />
movimenti (1° Allegro non troppo e<br />
molto maestoso-Allegro con spirito,<br />
2° Andantino semplice-Prestissimo,<br />
3° Allegro con fuoco), è identi cabile<br />
nei momenti in cui l’orchestra,<br />
prossima al climax espressivo e<br />
quindi turgida di suono, lascia<br />
al pianoforte l’onere di portare a<br />
compimento il disegno tematico.<br />
Ciò implica che il solista e lo<br />
strumento siano in grado, sicamente<br />
e formalmente, di afferrare<br />
la “staffetta” recata dall’orchestra<br />
sostenendone la portata timbricodinamica.<br />
Si afferma così una concezione<br />
titanico-superomistica del virtuoso,<br />
in grado di coniugare sempre<br />
e comunque lirismo e trascendentalismo<br />
tecnico, in condizione di<br />
pariteticità con l’orchestra.<br />
Con la Seconda di Beethoven si<br />
ritorna invece ad un ambito protoromantico<br />
(de nizione storico-estetica<br />
invero poco frequentata), dove<br />
la sapienza classicista mutuata dalla<br />
lezione haydniana comincia ad<br />
essere contaminata dalle ambizioni<br />
espressive che caratterizzeranno nei<br />
periodi successivi il pro lo artistico<br />
del compositore tedesco.<br />
Elemento comprovante ciò è, ad<br />
esempio, la sostituzione del canonico<br />
Minuetto che Beethoven opera<br />
Al Teatro Gentile è giunto il momento di Ornella<br />
Muti, che – insieme a Pino Quartullo e ad Emilio<br />
Bonucci – martedì 8 e mercoledì 9 febbraio (ore<br />
21) porterà in scena “L’ebreo” di Gianni Clementi,<br />
dramma che sfrutta il potenziale poetico del dialetto romanesco<br />
per raccontare una delle pagine più cupe del nostro<br />
recente passato. La vicenda, infatti, è ambientata nel 1943,<br />
durante l’emanazione delle leggi razziali da parte del regime<br />
fascista. Molti ebrei in quei tragici<br />
giorni, presagendo un destino<br />
incerto, avevano pensato di mettere<br />
al riparo le loro proprietà da<br />
presumibili espropri intestandole<br />
ad alcuni prestanome di ducia:<br />
il fattorino Marcello Consalvi<br />
(Emilio Bonucci) è uno dei fortunati<br />
bene ciari, poiché il suo padrone<br />
ebreo (Pino Quartullo) gli<br />
ha intestato tutti i beni. Insieme<br />
alla moglie Immacolata (Ornella<br />
Muti), una sguattera, il Consalvi<br />
si ritrova così in possesso di un<br />
palazzo e di alcuni negozi, di cui inizia a godere i frutti dopo<br />
la tragica retata di ebrei del 16 ottobre 1943 nel ghetto di<br />
Roma in cui viene "preso" anche il padrone. La coppia – ormai<br />
ricca – vive negli agi e in uno splendido appartamento. Ma la<br />
propria esistenza borghese viene minacciata improvvisamente<br />
da un evento tanto temuto quanto atteso: qualcuno, tredici anni<br />
dopo, bussa alla loro porta per reclamare beni e proprietà... Il<br />
regista Enrico Maria Lamanna è stato subito affascinato da<br />
questo testo che indaga le pieghe dell’anima e mette a fuoco<br />
il grado di aberrazione che un essere umano può raggiungere<br />
pur di non rinunciare ai propri privilegi. “Mi ha colpito la<br />
tematica, ambientata nella Roma del dopoguerra, una Roma<br />
che non c’è più – è il racconto di Lamanna – Il testo è scritto<br />
in maniera deliziosa e geniale, in un romanesco degli anni<br />
Cinquanta usato anche in modo spregiativo, soprattutto da<br />
Immacolata, la protagonista, una donna semplice di Tor di<br />
Valle che si trova improvvisamente erede di alcuni palazzi a<br />
Roma e che quindi, da burina arricchita, continua a parlare in<br />
a favore dello Scherzo, dal carattere<br />
più scattante ed energico. I restanti<br />
1°, 2° e 4° movimento concorrono a<br />
fare di questo lavoro il trampolino<br />
per le vette artistiche delle sinfonie<br />
successive.<br />
Emilio Procaccini<br />
Il bulgaro Yordan<br />
Kamdzhalov<br />
dirigerà l'Orchestra<br />
Filarmonica Marchigiana<br />
sabato 12 febbraio<br />
al Teatro Gentile<br />
eseguendo musiche<br />
di Cajkovskij e Beethoven<br />
Un romanzo a Cerreto<br />
“Forse verranno…” è un suggestivo romanzo storico ambientato a Cerreto<br />
d’Esi (ed in parte a Matelica e a Fabriano). Abbraccia un lungo periodo che<br />
va da quando c’era ancora lo Stato Ponti cio no al 1948. Protagonista è<br />
un “possidente” cerretese, Nicola De Luca, ma accanto a lui scorre la vita<br />
delle famiglie “borghesi” cerretesi con le vicende storiche dell’Italia che<br />
non possono non ripercuotersi anche su Cerreto. E’ un romanzo di vasto<br />
respiro e di intensi contenuti spirituali perché al fondo c’è la tensione (e<br />
lo scontro) tra tradizione e rivolgimenti sociali, tra fede e non credenza.<br />
C’è chi ha de nito questo libro il “piccolo mondo antico” di noi marchigiani,<br />
con riferimento al capolavoro di Fogazzaro. E sorprende che questo<br />
romanzo bellissimo uscito nel 1985 e allora candidato al Premio Strega,<br />
sia stato poi dimenticato anche nelle Marche dove pure avrebbe dovuto<br />
suscitare la massima considerazione. L’autrice è Maria Giuditta Boldrini<br />
Cristofanetti (in arte Dafne), matelicese (e cerretese per parte di madre),<br />
donna dalla vita intensa e dal multiforme ingegno: ha scritto altri dieci<br />
libri ed è anche pittrice e “inciditrice”. “Forse verranno…”, da tempo<br />
introvabile, è stato ora ristampato molto meritoriamente dal Comune di<br />
Cerreto d’Esi e verrà presentato al pubblico domenica 13 febbraio, con una<br />
bella post-fazione dell’onorevole Bartolo Ciccardini. Notizie più precise<br />
la prossima settimana.<br />
dialetto usandolo in maniera molto violenta”. Per dare corpo<br />
e voce ad Immacolata, Lamanna ha scelto una delle attrici<br />
più amate del cinema italiano, Ornella Muti, al suo debutto<br />
assoluto in teatro. “Ornella è una donna molto ironica nella<br />
vita – ha detto il regista – e si diverte anche a prendersi in<br />
giro. Mi è piaciuta anche perché appena ha ricevuto la sua<br />
parte, ha preso istintivamente la cadenza romana, trovando i<br />
tempi comici e cogliendo il dramma di Immacolata con la leggerezza<br />
dell’ironia. Non ne ha fatto, dunque, un personaggio<br />
cupo”. Per la Muti, dicevamo, si è trattato del debutto in teatro,<br />
ormai un anno fa, all’inizio della<br />
fortunata tournée che ancora va<br />
avanti. “Non è stato facile – sono<br />
state dichiarazioni di Ornella<br />
Muti – per me che ho sempre fatto<br />
cinema”. Tantissimo cinema,<br />
verrebbe da aggiungere. Nata il<br />
9 marzo del 1955 con il nome<br />
di Francesca Romana Rivelli<br />
(in seguito trasformato nel nome<br />
d’arte Ornella Muti), il suo esordio<br />
sul grande schermo risale al<br />
1969 (in “La moglie più bella” di<br />
Damiano Damiani) per poi recitare<br />
ininterrottamente sotto la direzione dei più grandi registi,<br />
in lm anche impegnati, ma senza dubbio raggiungendo il<br />
top della notorietà nazionale al anco di Adriano Celentano<br />
(“Il bisbetico domato” del 1980 e “Innamorato pazzo” del<br />
1981) e poi insieme a Francesco Nuti, Renato Pozzetto, Carlo<br />
Verdone... A 55 anni, per la <strong>prima</strong> volta, il teatro. “Interpreto<br />
un brutto personaggio – ha avuto modo di dire Ornella – di cui<br />
non vorrei però parlare troppo male; un personaggio con i suoi<br />
sogni e che ogni giorno faticava duro per sopravvivere; poi<br />
le capita questa fortuna addosso, sino a quando tutto crolla;<br />
esplodono i sensi di colpa, la paura, il terrore che porta a galla<br />
tutta la sua meschinità, ma con la tenerezza del debole, del<br />
poveretto, che riesce a non farmi odiare Immacolata”. Info e<br />
biglietti: 0732 3644.<br />
Nella foto i protagonisti<br />
Emilio Bonucci,<br />
Ornella Muti<br />
e Pino Quartullo<br />
Appuntamenti<br />
al cinema<br />
MULTISALA MOVIELAND FABRIANO<br />
Via B. Gigli 19 (tel. 0732 251391)<br />
www.movielandcinema.it<br />
- Qualunquemente (venerdì 4 febbraio<br />
ore 20,30, 22.40; sabato 5 febbraio ore<br />
18.40, 20.40, 22.40, 00.40; domenica<br />
6 febbraio ore 18.40, 20.40, 22.40; da<br />
lunedì 7 febbraio a giovedì 10 febbraio<br />
ore 20.40, 22.40).<br />
- Immaturi (venerdì 4 febbraio ore<br />
20.30, 22.40; sabato 5 febbraio ore<br />
16.10, 20.30, 22.40, 00.50; domenica<br />
6 febbraio ore 16.10, 18.20, 20.30; da<br />
lunedì 7 febbraio a giovedì 10 febbraio<br />
ore 20.30, 22.40).<br />
- Femmine contro maschi (venerdì 4<br />
febbraio ore 20.30, 22.30; sabato 5<br />
febbraio ore 16.15, 18.15, 20.30, 22.30,<br />
00.30; domenica 6 febbraio ore 16.15,<br />
18.15, 20.30, 22.30; lunedì 7 e martedì<br />
8 febbraio ore 20.30, 22.30; mercoledì<br />
9 febbraio ore 18.15, 20.30, 22.30;<br />
giovedì 10 febbraio ore 20.30, 22.30).<br />
- Parto col folle (venerdì 4 febbraio<br />
ore 20.30, 22.30; sabato 5 febbraio<br />
ore 16.30, 18.30, 20.30, 22.30, 00.30;<br />
domenica 6 febbraio ore 16.30, 18.30,<br />
20.30, 22.30; lunedì 7 e martedì 8<br />
febbraio ore 20.30 e 22.30; mercoledì<br />
9 febbraio ore 18.30, 20.30, 22.30;<br />
giovedì 10 febbraio ore 20.30, 22.30).<br />
- Vallanzasca (sabato 5 febbraio ore<br />
18.15; domenica 6 febbraio ore 22.40;<br />
mercoledì 9 febbraio ore 18.15).<br />
- Green Hornet (sabato 5 febbraio e domenica<br />
6 febbraio ore 16.20; mercoledì<br />
9 febbraio ore 18.20).<br />
CINEMA MONTINI FABRIANO<br />
Via C. Balbo 9 (tel. 0732 4052)<br />
- Vento di <strong>prima</strong>vera (venerdì 4 e sabato<br />
5 febbraio ore 20.30; domenica 6<br />
febbraio ore 17.30 e 21.30).<br />
- Che bella giornata (venerdì 4 e sabato<br />
5 febbraio ore 22.30; domenica 6<br />
febbraio ore 16).<br />
- Passione (mercoledì 9 febbraio ore<br />
21.30 e giovedì 10 febbraio 18.30).<br />
12 eventi.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.37
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >SPAZIO LAVORO<<br />
13<br />
Giovani in rete<br />
con le associazioni<br />
di TANIA PECCI<br />
La riunione di presentazione<br />
del progetto Raga10 si è<br />
svolta venerdì 21 gennaio<br />
presso il luogo che più<br />
rappresenta l’associazionismo giovanile<br />
fabrianese, il Cag S. Antonio<br />
Fuori le Mura. Una presentazione<br />
a cui hanno assistito diverse realtà<br />
del territorio che si occupano di<br />
disparati ambiti, ma comunque<br />
sempre correlati a collettività di<br />
giovani. I punti descritti nella lettera<br />
di invito alla riunione (inviata<br />
alle associazioni che il team di<br />
animazione è riuscito a contattare<br />
in questa <strong>prima</strong> fase) sono stati<br />
sviluppati, spiegando le basi su cui<br />
si fonda Raga10 e gli obiettivi che<br />
si pone, tra interventi dai presenti<br />
e costruttivi scambi d’opinioni e<br />
di idee.<br />
Raga 10 è un percorso volto alla<br />
messa in rete delle associazioni giovanili<br />
del territorio dell’Ambito 10<br />
(comuni di Fabriano, Sassoferrato,<br />
Genga, Serra S. Quirico e Cerreto<br />
d’Esi) a partire dalla risposta ad<br />
esigenze concrete: dare visibilità<br />
e minimizzare la sovrapposizione<br />
degli eventi che le associazioni<br />
stesse realizzano.<br />
La <strong>prima</strong> parte della riunione è<br />
stata occupata dalla presentazione<br />
in generale del progetto e delle<br />
associazioni che ne prendono parte<br />
come nucleo fondatore. Si parla<br />
dell’Ambito Territoriale 10 e delle<br />
associazioni PolisArte, InArte e<br />
Pdp. La metodologia di lavoro<br />
che hanno utilizzato per dare un<br />
input a questo progetto è culminata<br />
nell’anticipazione del logo di<br />
Raga10 e del signi cato di questa<br />
sigla: Rete Associazioni Giovanili<br />
Ambito10, con un’immagine che<br />
raf gura al meglio la volontà di col-<br />
laborare fra le associazioni che operano<br />
in diversi campi di interesse. Il<br />
primo punto della lettera riguardava<br />
l’incontro e la conoscenza, ossia il<br />
far entrare in contatto le associazioni<br />
del territorio dell’Ambito10 per<br />
conoscersi a vicenda ed instaurare<br />
una comunicazione. Il team di animazione<br />
ha iniziato a contattare le<br />
associazioni a partire dal territorio<br />
fabrianese e dalle liste fornite<br />
dall’Urp che si è dimostrato molto<br />
disponibile. Il secondo punto sta<br />
nel proporre determinati strumenti<br />
di capillarizzazione della rete, di<br />
divulgazione e comunicazione<br />
all’interno della stessa. Il sito è il<br />
punto di riferimento principale, una<br />
bacheca virtuale con una struttura<br />
accessibile ai più, soprattutto con<br />
la possibilità per le associazioni di<br />
pubblicare eventi e notizie. È stata<br />
anche predisposta una mailing list<br />
per la comunicazione diretta fra le<br />
associazioni.<br />
In ne c’è la proposta di festeggiare<br />
la riuscita del percorso con<br />
un evento di tutti: una festa delle<br />
associazioni giovanili che hanno<br />
partecipato al percorso e che continueranno<br />
a lavorare in rete per il<br />
rilancio di tutte le attività fatte con i<br />
giovani e per i giovani del territorio.<br />
Tra le idee proposte e da sviluppare<br />
con il tempo c’erano anche bacheche<br />
per pubblicizzare gli eventi e<br />
la comunicazione degli stessi sulla<br />
stampa locale. Argomenti che saranno<br />
discussi durante le prossime<br />
riunioni. Un progetto, insomma,<br />
che ha come obiettivo il mettere<br />
a contatto diverse realtà giovanili<br />
della zona compresa dall’Ambito10,<br />
per permettere loro di essere<br />
conosciute e di conoscere le altre.<br />
Un programma che prevede la possibilità<br />
di diffondere le notizie e gli<br />
eventi organizzati da ogni singola<br />
associazione o ogni collettivo, in<br />
un modo che altrimenti, da soli<br />
non potrebbero. Un progetto che va<br />
vissuto concretamente e in comune<br />
con tutti gli altri, lavorando insieme<br />
per ridare a questo territorio una<br />
voce giovane che da troppo tempo<br />
sembra af evolita. Un progetto che<br />
si dimostra promettente e sicuramente<br />
colmo di validi motivi per cui<br />
portarlo avanti. Tutte le associazioni<br />
giovanili e i gruppi informali sono<br />
invitati a partecipare, spargete la<br />
voce: la prossima riunione si terrà il<br />
25 febbraio! Il sito web del progetto:<br />
http://www.raga10.org. Contatto<br />
per ulteriori informazioni: info@<br />
raga10.org.<br />
SPAZIO LAVORO<br />
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi<br />
~ CONCORSO PUBBLICO AL COMUNE DI CERRETO D’ESI<br />
Il Comune di Cerreto d’Esi ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per<br />
l’assunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno di un Responsabile del Servizio<br />
Ragioneria - Finanze (categoria D). Requisiti: laurea magistrale in Economia e<br />
Commercio o equipollente. La scadenza per presentare domanda è il 31 marzo. Per<br />
scaricare il bando e il modello di domanda: www.cerretodesi.pannet.it.<br />
~ IMPIEGATI COMMERCIALI PER FABRIANO E FOSSATO DI VICO<br />
Trenkwalder S.r.l. Agenzia per il Lavoro ricerca, per azienda del settore metalmeccanico,<br />
una fi gura commerciale che si occupi della gestione dei clienti, che conosca e parli le<br />
lingue inglese e francese, disponibile ad effettuare trasferte sia in Italia che all’estero.<br />
Retribuzione e durata del contratto saranno valutati sulla base dell’esperienza del<br />
candidato. Luogo di lavoro: Fabriano.<br />
L’Agenzia ricerca inoltre, per azienda del settore metalmeccanico, una fi gura<br />
commerciale per inserimento immediato, che si occupi della gestione del cliente<br />
(preventivi, sollecito pagamenti), che conosca e parli correttamente le lingue inglese<br />
e tedesca. Si offre inquadramento e livello retributivo commisurato alle competenze e<br />
professionalità. Il luogo di lavoro è Fossato di Vico.<br />
Per entrambe le offerte inviare il proprio curriculum a l.santini@trenkwalder.com o<br />
telefonare al numero 0732.5914.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,<br />
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Complesso<br />
S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax 0732.250434 -<br />
e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.<br />
it/cig/fabriano.html. Orario di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00;<br />
martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />
13 spazio lavoro.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.50
14 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Cevoli incontra Gesù<br />
Dietro il suo umorismo la metafora dell'abbraccio decisivo<br />
di LUCA DI DIO<br />
Non te lo aspetti, eppure<br />
torni a casa con qualcosa<br />
che brontola dentro<br />
la pancia… e non è la<br />
cena cucinata da Paolus Semplicius<br />
Marone!<br />
È che le risate che hai fatto – forse<br />
per la <strong>prima</strong> volta ad uno spettacolo<br />
dei tanti visti tra i cabarettisti stile<br />
Zelig – sono superate da una sensazione<br />
più strana, più bella… non hai<br />
ascoltato semplici gag, ma la storia<br />
semplice di un uomo semplice (il<br />
nome del protagonista non è a caso)<br />
che è la storia vera del vangelo,<br />
cioè della novità che ha incontrato<br />
e incontra gli uomini ogni giorno,<br />
in mezzo a tutte le loro debolezze.<br />
“Minghia, sai che pistolotto”<br />
verrebbe da esclamare, e invece<br />
no! Hai ascoltato per oltre un’ora<br />
un omino, decisamente non bello<br />
(almeno secondo i canoni odierni),<br />
romagnolo (la cui ‘simpatia’ è<br />
proverbiale) che ti ha raccontato a<br />
modo suo almeno tre o quattro parabole<br />
– “le chiamavano parabole,<br />
ma erano barsellètte [pronunciatela<br />
nella mente alla romagnola, ndr]…<br />
lui le diceva per far capire i concetti<br />
più ostrichi alla gente” – ha parlato<br />
dell’incontro di Giovanni e Andrea<br />
– Ma zi pensate che tutto sto maccherone<br />
è inissiato perché Ziovanni<br />
e Andrea han detto “Maestro… indov’è<br />
che abiti?” – della semplicità<br />
dei primi che lo han seguito e che<br />
di fronte all’invito di Gesù “Vi farò<br />
pescatori di uomini” avranno pensato<br />
subito “ma… pescare si potrà<br />
anche farlo… il problema sarà poi<br />
impanarli e grigliarli”. Insomma hai<br />
Maria, tu sei la sicurezza della<br />
nostra speranza, ci affidiamo a<br />
Te. Ti af diamo la nostra Chiesa.<br />
Ti af diamo le nostre famiglie e il<br />
nostro lavoro. Ti af diamo i nostri<br />
malati e i nostri giovani. Ti riconosciamo<br />
e Ti acclamiamo Madre<br />
nostra. Rendici gioiosi e operosi<br />
gli Tuoi che amano e seguono con<br />
entusiasmo la Chiesa sempre rivolti<br />
al Padre nostro, per il Figlio Gesù<br />
nello Spirito Santo.<br />
Giancarlo Vecerrica, vescovo<br />
Spronati dalla parole del nostro<br />
Vescovo e aiutati da Don Alberto<br />
Rossolini che ci guiderà nella novena,<br />
tutti sono invitati a prendere<br />
parte con gioia alle celebrazioni per<br />
la Madonna di Lourdes (foto). Domenica<br />
6 alle ore 17 ci ritroveremo<br />
presso la chiesa di Sant’Agostino<br />
per una processione in cui trasporteremo<br />
l’Immagine della Madonna<br />
no alla Cattedrale. Seguirà il Rosario<br />
e la Santa Messa. A Santa Maria,<br />
quindi, per tutta la settimana e no<br />
al sabato si celebreranno la S.Messa<br />
delle 9.30 e quella delle 17.30 pre-<br />
ascoltato tutto quello<br />
che n da bambino<br />
ti gira per la<br />
mente tra i racconti<br />
di papà e mamma,<br />
il catechismo, qualche<br />
brano ascoltato<br />
distrattamente alla<br />
messa e che ti sembra<br />
una cosa vecchia<br />
e stantìa nché<br />
ripensi alla storia<br />
di questo bizzarro<br />
cuoco romano e alla<br />
sua ne, al paradossale<br />
sacrificio di<br />
chi – per salvare la<br />
vita di quei cristiani<br />
che avevano lo<br />
stesso sguardo di<br />
Gesù… perfino il<br />
servo gobbo e mezzo<br />
orbo! – prepara<br />
una sontuosa cena<br />
per i leoni del circo<br />
rovinando lo spettacolo<br />
di Nerone e<br />
nendo con la testa<br />
tagliata “L’ultima cosa che pensavo<br />
mentre il boia alzava la scure sono<br />
state quelle strane parole di Gesù…<br />
Non c’è amore più grande di dare<br />
la vita per i suoi amici… track”.<br />
Allora capisci che Cevoli ti ha fatto<br />
divertire alla grande, ma ti ha detto<br />
soprattutto una cosa ancor più grande:<br />
“Quel giorno Gesù a me, mi ha<br />
guardato nelle palle degli occhi…<br />
e io da quel giorno non sono stato<br />
più lo stesso”.<br />
Fin qui, in breve (occorrerebbero<br />
dieci articoli per spiegarle decentemente)<br />
le sensazioni vissute da<br />
chi era al Piermarini. Ora due con-<br />
ceduta dalla recita del Rosario alle<br />
17. Venerdì 11, Anniversario delle<br />
apparizioni e Giornata Mondiale del<br />
Malato ci sarà alle ore 16 l’Adorazione<br />
guidata dall’Unitalsi, mentre<br />
domenica 13 dopo la Messa delle<br />
17.30 celebrata dal nostro Vescovo,<br />
riporteremo in gioiosa processione<br />
l’Immagine della Madonna nella<br />
chiesa di Sant’Agostino.<br />
siderazioni che mi stanno a cuore,<br />
una linguistica e l’altra culturale<br />
(che poi sono due facce della stessa<br />
medaglia).<br />
In primis l’uso ‘libero’ del dialetto<br />
(o quantomeno delle varietà<br />
regionali), che – al di là dei deliri<br />
leghisti – resta il mezzo più bello<br />
per esprimere la genuinità di un popolo<br />
che a 150 anni dall’Unità deve<br />
la sua ricchezza proprio all’armonia<br />
delle differenze.<br />
In secondo luogo che il gusto della<br />
vita non sta nell’inventarsi cose<br />
nuove, ma nel vivere le “cose di<br />
sempre” con una semplicità e im-<br />
Sabato 29 gennaio, dopo<br />
un periodo di chiusura,<br />
ha riaperto i battenti il<br />
Bar Roma. Chi ha raccolto<br />
l’invito all’inaugurazione,<br />
che nei giorni precedenti è<br />
risuonato per la nostra città,<br />
ha trovato ad accoglierlo<br />
un giovanissimo staff e un<br />
locale rinnovato sia esteticamente<br />
che nei contenuti. I<br />
ragazzi che ora gestiscono il<br />
bar sono Andrea Lunadei, 22 anni<br />
di Esanatoglia, Marco Mosconi, 22<br />
anni di Matelica, e Romina Mosconi,<br />
28 anni di Matelica (nella foto).<br />
Durante il pomeriggio, belli e sorridenti,<br />
hanno offerto ai loro primi<br />
avventori un’amplia scelta di vini<br />
e stuzzicherie, hanno stretto mani e<br />
ricambiato i baci portatori di auguri<br />
e congratulazioni. C’era una bella<br />
folla in via Roma, sabato, clienti<br />
mediatezza che possano far vedere<br />
a tutti la bellezza e la pienezza che<br />
nascondono. Lo ha fatto Benigni<br />
con la Divina Commedia e lo sta<br />
facendo ancor più sorprendentemente<br />
Cevoli con il racconto più<br />
stupefacente della storia. Quello in<br />
cui un uomo chiamato Gesù arriva<br />
a dirti col suo sguardo: “Caro Semplicius,<br />
sarai pure un patacca, ma io<br />
ti voglio bene lo stesso!”.<br />
Paolo Cevoli in posa a Matelica<br />
vicino agli scavi romani sotto<br />
al palcoscenico, dopo lo spettacolo<br />
della settimana scorsa<br />
Novena della Madonna Nuoto ok a Montecchio<br />
Sabato 29 gennaio presso la piscina comunale di Montecchio, si è tenuta<br />
la quinta gara a livello provinciale per le quali cazioni ai Campionati<br />
Regionali di Nuoto del 19-20 e 26-27 febbraio in programma, come di<br />
consuetudine, presso l’impianto sportivo di Pesaro. Le prestazioni dei ragazzi<br />
matelicesi sono degne di nota e, per alcuni di loro, hanno signi cato<br />
la quali ca ai Regionali o il miglioramento del <strong>prima</strong>to personale. Luca,<br />
Andrea, David e Jacopo nel ne settimana del 22 e 23 gennaio hanno preso<br />
parte al meeting internazionale di nuoto organizzato dalla GS Aragno di<br />
Genova che ha visto scendere in acqua anche pluricampioni italiani e militanti<br />
nella nazionale italiana. E’ stata sicuramente un’esperienza importante<br />
per loro che li ha avvicinati mentalmente al clima dei Campionati Italiani<br />
che, speriamo, possano raggiungere insieme ad altri ragazzi matelicesi.<br />
Jacopo Cerioni<br />
Riaperto il bar Roma<br />
storici e giovani leve, ragazzi della<br />
loro età e famiglie al completo.<br />
Insomma una giornata indaffarata<br />
ma anche soddisfacente e densa<br />
di complimenti, per tutto il lavoro<br />
svolto e tutto quello che verrà. Per<br />
la nuova attività, dunque, visto che<br />
ci aspettiamo un bel successo per<br />
un Bar intitolato alla mitica Roma,<br />
un grande in bocca… “alla lupa”!<br />
s.n.<br />
"La comicità<br />
fa parte della<br />
mia vita"<br />
Dopo uno scrosciare di applausi<br />
e aver salutato decine di persone<br />
che sono venute da tutto la<br />
regione (e per no da Riccione!)<br />
per vederlo, Paolo Cevoli ci<br />
ha concesso un rapido botta<br />
e risposta <strong>prima</strong> di ripartire in<br />
camper alla volta di Bologna…<br />
"Purtroppo non sono riuscito<br />
a vedere molto della vostra<br />
bella città, ma con questa vita<br />
da nomade non è facile, però<br />
recitare la parte di un romano<br />
sapendo di avere sotto i piedi i<br />
resti dell’antica città di Matilica<br />
è stato comunque da brivido".<br />
Senti Paolo, come ti è venuto<br />
in mente il personaggio del<br />
cuoco?<br />
"Sicuramente anche perché<br />
vengo da una storia di ristorazione…<br />
i miei avevano a<br />
Riccione una pensione e mio<br />
padre mi diceva sempre che il<br />
cliente va servito col sorriso,<br />
magari anche un po’ preso in<br />
giro. Perché se sono contenti<br />
loro lo siamo anche noi".<br />
Dopo Giobbe Covatta, ora<br />
Paolo e Luca delle Iene e anche<br />
Paolo Cevoli… il soggetto<br />
“religioso” in campo comico<br />
“tira”?<br />
"Non posso parlarti della scelta<br />
degli altri… per quanto mi riguarda<br />
io ero partito dall’idea<br />
che i servi nella storia hanno<br />
sempre avuto il ruolo di comici.<br />
Poi due anni fa dopo un viaggio<br />
in Terra Santa mi è venuto in<br />
mente “ma chi avrà cucinato<br />
per Gesù? Di chi sarà il catering<br />
della cena più importante<br />
dell’umanità?” E così mi sono<br />
immaginato se fossi stato io.<br />
Insomma, pura autobiogra a".<br />
Però guardando il tuo spettacolo<br />
ci si accorge che non è<br />
solo comicità… c’è qualcosa<br />
in più. Cos’è?<br />
"La comicità è un modo di raccontare<br />
che ho normalmente, fa<br />
parte della mia vita, ma fa parte<br />
della vita in generale… nella<br />
vita c’è tutto e va vissuta tutta<br />
(ricordi la metafora col maiale<br />
durante lo spettacolo?), basta<br />
avere il cuore aperto. Come una<br />
persona semplice, Simplicio,<br />
non ha capito niente, ma gli<br />
sono rimasti in mente gli occhi<br />
di Gesù e dalla volta che li ha<br />
incontrati non ha più capito<br />
nulla se non che erano l’unica<br />
possibilità di pienezza".<br />
l.d.d.<br />
taccuino<br />
MATELICA<br />
FARMACIE<br />
Sabato 5 e domenica 6 febbraio<br />
FERRACUTI<br />
Corso V. Emanuele<br />
tel. 0737 85440<br />
DISTRIBUTORI<br />
Sabato 5 e domenica 6 febbraio<br />
IP di Tempestini<br />
APERTURA REDAZIONE MATELICA<br />
Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30<br />
CINEMA MULTISALA GIOMETTI<br />
Via Grifoni<br />
tel. 0737 787663<br />
CINEMA NUOVO<br />
Via B. Mattia - tel. 0737 84457<br />
Vallanzasca (sabato 5 febbraio ore<br />
21.15; domenica 6 febbraio ore 18 e<br />
21.15; lunedì 7 febbraio ore 21.15)<br />
14m matelica.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.51
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Lo scorso anno L’Azione in<br />
collaborazione con la Halley<br />
Editrice ha dato vita<br />
(perché un libro ancorché<br />
fatto di carta ha vita propria!) all’opera<br />
di Andrea Boldrini “Di padre<br />
in glio. Storia dei Boldrini e di<br />
altre antiche famiglie matelicesi”.<br />
Un’operazione incredibile – ovviamente<br />
quella dell’autore che per<br />
trent’anni ha raccolto con certosina<br />
pazienza nomi e date dagli archivi<br />
parrocchiali – che ha il merito di<br />
andare a fondo delle radici più care<br />
del territorio matelicese, quelle dei<br />
legami e degli affetti familiari, restituendoli<br />
all’attenzione di tutti come<br />
parte di un tesoro da custodire e<br />
tramandare.<br />
La genealogia dei Boldrini e di<br />
altre 33 famiglie, apprezzata come<br />
non mai in città e dintorni (vendute<br />
oltre 500 copie… quasi un<br />
record per un libro a diffusione<br />
locale), ha riscosso un notevole<br />
e commovente interesse all’estero<br />
dove è arrivata in occasione delle<br />
ultime festività natalizie come dono<br />
dell’Amministrazione Comunale<br />
ai matelicesi all’estero tanto che<br />
Andrea ha ricevuto diverse e.mail<br />
con i complimenti, ma soprattutto<br />
ne ha ricevute alcune con richiesta<br />
di chiarimenti e integrazioni.<br />
Colpisce, nel leggerle, l’attaccamento<br />
alle radici di persone che<br />
– spesso – non sono neppure nate<br />
a Matelica come il caso di Attilio<br />
Brunacci il cui nonno emigrò in<br />
Brasile nel 1986.<br />
Ci è sembrato opportuno quindi,<br />
anche in virtù del fatto che moltissimi<br />
dei nostri abbonati hanno<br />
acquistato il libro, riportare questo<br />
“scambio epistolare in chiave<br />
moderna” perché è un modo di<br />
arricchire la ricerca dell’autore e<br />
arricchirsi… della storia dei gli<br />
lontani che rivive nei padri emigrati.<br />
Perché la storia vive… proprio<br />
come un libro.<br />
Luca Di Dio<br />
Il 4 gennaio 2011 Cesar Boarelli<br />
scrive:<br />
Caro Andrea,<br />
scrivo queste righe per complimentarmi<br />
con lui in parte per il<br />
suo lavoro “Di padre in glio” che<br />
descrive la storia di alcune famiglie<br />
e di quelli non elencati. Nel mio<br />
caso io sono il glio della famiglia<br />
e dei miei zii Boarelli famiglia<br />
Cristofanelli che non sono inclusi.<br />
Mio padre, un immigrato e ogni<br />
anno ospita le pubblicazioni del comune<br />
Matelica e con esso è venuto<br />
Dai fi gli... ai padri<br />
Lontani migliaia di chilometri,<br />
ma con il cuore indissolubilmente<br />
legato alla loro terra<br />
il vostro lavoro, che a mio avviso<br />
è incompleta.<br />
Ci piacerebbe includere le famiglie<br />
che non sono nella sua opera.<br />
Grazie molto, Cesar Boarelli.<br />
L’indomani Andrea risponde:<br />
Carissimo Cesar,<br />
ho apprezzato molto il tuo messaggio;<br />
si sente l’appartenenza<br />
alla propria terra quando si è più<br />
lontani. La scrittura del libro è stata<br />
molto faticosa e ha comportato anni<br />
di ricerche. All’inizio, (avevo 12<br />
anni) ho iniziato a cercare notizie<br />
sulla mia famiglia. Non pensavo di<br />
scrivere un libro, ma volevo solo<br />
approfondire l’origine e la storia del<br />
mio cognome. Poi alcuni anni fa ho<br />
pensato di dare vita ad un’opera che<br />
potesse avere un maggior numero<br />
di persone interessate.<br />
Ho dovuto per forza fare una scelta:<br />
o scrivere la genealogia e la storia<br />
del maggior numero di famiglie<br />
matelicesi (con il rischio comunque<br />
di tralasciarne sempre qualcuna),<br />
oppure di raccontare la storia di<br />
quelle famiglie legate agli stessi<br />
luoghi della mia famiglia (Piane,<br />
Colferraio, Rastia, Caprioli, Poggeto,<br />
Colli, e Grimaldi). Ho scelto<br />
questa seconda soluzione perché<br />
altrimenti non sarei riuscito a concludere<br />
l’opera.<br />
Mi scuso dell’incompletezza, ma il<br />
libro non voleva raccontare la storia<br />
di tutte le famiglie matelicesi. Comunque,<br />
se ciò può esserti d’aiuto,<br />
la famiglia Boarelli si è originata<br />
dalla frazione di Braccano di Matelica.<br />
Inizialmente il suo cognome<br />
era Bovarelli, nel corso del 1600<br />
la lettera “v” è stata omessa come<br />
pronuncia. Il cognome fa presumere,<br />
dunque, l’esistenza di un capostipite<br />
che magari commerciava o<br />
possedeva molti bovini.<br />
Per cercare la genealogia della tua<br />
famiglia bisognerebbe consultare<br />
Il cinema e le Marche,<br />
che scenografi a!<br />
Il 10 gennaio è iniziato alla grande<br />
l’anno ‘accademico’ dell’Università<br />
degli Adulti, con una eccellente<br />
presenza e partecipazione degli<br />
“studenti” così come eccellenti<br />
sono stati sinora tutti i corsi avviati,<br />
alcuni presso la tradizionale sede<br />
della Sala Convegni di Palazzo<br />
Ottoni, altri presso i locali della<br />
Scuola Media “E.Mattei” che<br />
quest’anno cura l’organizzazione<br />
complessiva delle attività formative.<br />
Senza nulla togliere agli altri docenti<br />
e alle altre materie, una nota di<br />
rilievo merita la lezione tenuta dal<br />
prof. Antonio Trecciola dal titolo “Il<br />
cinema e le Marche”, in un parterre<br />
da tutto esaurito.<br />
Le Marche, una volta ma ancora<br />
in tempi recenti, erano considerate<br />
terra di con ne e di con no (chi<br />
non ricorda il famoso episodio del<br />
Marchese del Grillo in cui la sorella<br />
viene ‘con nata’ con il marito<br />
proprio a Macerata?) per la loro<br />
povertà e forse arretratezza.<br />
Poi il cinema ha scoperto i suoi<br />
panorami mozza ato, i suoi borghi<br />
ancora intatti… allora decine di registi<br />
ne hanno fatto l’ambientazione<br />
ideale per girare le loro pellicole:<br />
Ossessione (1943), Il cielo sulla<br />
palude (1949), alcune scene di<br />
Senso (1954) di Luchino Visconti<br />
e via via no al noto “La stanza<br />
del glio” (2001) di Nanni Moretti<br />
vincitore della Palma d’oro al 54°<br />
festival di Cannes.<br />
Che dire poi degli artisti, dei<br />
cantanti, degli scenografi? Ave<br />
Ninchi, Valeria Moriconi, Massimo<br />
Girotti e cento altri. Bigiaretti,<br />
Betti, Ferretti (due volte oscar per<br />
la sceneggiatura) e altre decine tra<br />
gli sceneggiatori.<br />
In conclusione, tra la ricerca del<br />
“prof” e i ricordi più o meno<br />
sbiaditi degli “studenti” è passata<br />
un’ora serena che ci ha fatto conoscere<br />
meglio la bellezza del nostro<br />
<strong>prima</strong> l’archivio parrocchiale della<br />
Chiesa di Braccano, poi quello della<br />
Cattedrale di Santa Maria. Se in<br />
qualche modo vieni in Italia, sarò<br />
lieto di aiutarti nell’opera.<br />
Proprio questa mattina, appro ttando<br />
delle vacanze natalizie, sono andato<br />
a consultare l’archivio notarile<br />
a Camerino e mi sono imbattuto in<br />
un documento del 1543 in cui Nicola<br />
di Nicola Bovarelli (hanno lo<br />
stesso nome perché probabilmente<br />
gli era morto il padre quando la<br />
madre era in attesa) redige il suo<br />
testamento. Ti invio la <strong>prima</strong> pagina<br />
anche se il testo è di dif cilissima<br />
traduzione [allegato omesso, ndr].<br />
Anch’io non riesco a tradurlo se non<br />
per sommi capi.<br />
Cordiali saluti, Andrea Boldrini<br />
Il 10 gennaio 2011 Cesar Boarelli<br />
scrive:<br />
Caro Andrea,<br />
La ringrazio molto per la vostra<br />
pronta risposta, vi dico che il CD<br />
che viene nel vostro lavoro nella<br />
Tabella 18 ho trovato la mia nonna<br />
Giulia Traballoni moglie di Pietro<br />
Boarelli, egli è mio nonno. Hanno<br />
avuto 4 gli, il più grande Ivo è mio<br />
padre e ha vissuto in Argentina dal<br />
1952. Se sei interessato posso inviare<br />
l’albero genealogico da Pietro e<br />
Giulia discendente.<br />
Mi è piaciuto molto il vostro lavoro<br />
e deceo [desidero, ndr] sapere se ci<br />
sarà una seconda edizione con più<br />
famiglie della zona.<br />
Un grande saluto da Argentina<br />
Mendoza,<br />
Cesar Boarelli<br />
L’indomani Andrea risponde:<br />
Carissimo Cesar,<br />
non vorrei deluderti, ma per ora<br />
non ho in programma una seconda<br />
edizione; un po’ per impegni familiari,<br />
un po’ di lavoro. Inoltre, se<br />
Una scena del lm<br />
“La stanza del glio”<br />
ambientato<br />
ad Ancona<br />
territorio attraverso altri occhi,<br />
‘estranei’ e famosi… con un pizzico<br />
di innegabile orgoglio.<br />
m.b.<br />
dovessi riscrivere una<br />
storia di Matelica forse<br />
preferirei cambiare<br />
argomento e genere,<br />
ma non so dirti ancora<br />
nulla. In effetti, sono<br />
rimasti fuori cognomi<br />
che da secoli dimorano<br />
a Matelica e che<br />
potrebbero interessare<br />
ancora molte persone:<br />
Boarelli, Carsetti,<br />
Falzetti, Gagliardi,<br />
Pecchia, Antonelli,<br />
Burzacca...<br />
L’altra scelta che ho<br />
dovuto fare è stata di<br />
terminare le mie ricerche genealogiche<br />
al 1915 circa; infatti nelle<br />
linee troverai nomi che sono nati<br />
<strong>prima</strong>, tranne alcune eccezioni.<br />
Volevo evitare di inserire nelle<br />
tavole persone ancora in vita. Sarò<br />
comunque contento di avere la genealogia<br />
dei tuoi nonni che inserirò<br />
a matita nel mio librone di circa<br />
850 pagine che riproduce il CD<br />
rom allegato al libro. Tra l’altro ho<br />
anche conosciuto personalmente il<br />
fratello di tua nonna Gennaro e suo<br />
glio Giovanni. Loro sono i custodi<br />
anche dell’archivio parrocchiale<br />
della chiesa di San Vincenzo dei<br />
15<br />
Sotto, la copertina del libro,<br />
l’autore Andrea Boldrini<br />
mentre rma il suo libro<br />
durante la presentazione nel<br />
dicembre 2009<br />
Colli e sono stati molto gentili e<br />
disponibili nella consultazione dei<br />
documenti che appartengono alla<br />
Chiesa stessa.<br />
Un’ultima parola: dato che ho scoperto<br />
che vivi in Argentina, anche il<br />
fratello di mia nonna paterna Pietro<br />
Carsetti emigrò là intorno al 1930<br />
circa. Si stabilì a Cañada de Gomez.<br />
L’ho visto una sola volta quando<br />
venne a salutare mia nonna intorno<br />
al 1978. Morì dopo qualche anno e<br />
credo che in Argentina ora vivano<br />
i suoi gli.<br />
Un caloroso saluto,<br />
Andrea Boldrini<br />
NOTE TECNICHE<br />
I lettori noteranno alcune imprecisioni<br />
linguistiche nei messaggi di Cesar… il<br />
suo italiano in realtà è fi n troppo corretto<br />
per essere fi glio di emigrante e quindi<br />
aver presumibilmente appreso l’italiano<br />
solo dai genitori (in Argentina non sono<br />
molte le scuole in cui si studia l’italiano<br />
come lingua straniera). Ciò nonostante<br />
si è preferito lasciare anche le imprecisioni<br />
per garantire una maggiore<br />
genuinità al testo.<br />
Il libro “Di padre in fi glio” è a tutt’ora<br />
disponibile in edicola e per gli abbonati<br />
presso la Redazione di Palazzo Vescovile<br />
al prezzo speciale di 4 euro.<br />
TUTTI A SCUOLA<br />
con il patto educativo<br />
Scadono in questi giorni le iscrizioni per la Scuola dell’Infanzia (Materna)<br />
e Primaria (Elementare).<br />
I genitori dei bambini che già frequentano la scuola dell’Infanzia nel<br />
corrente anno scolastico dovranno presentare la domanda di conferma<br />
dell’iscrizione, mentre le nuove iscrizioni, obbligatorie per il primo anno<br />
di ogni ciclo, si ricevono presso la segreteria del Circolo Didattico dalle<br />
11 alle 13 e dalle 16.30 alle 18.30 nei seguenti giorni: venerdì 4, sabato<br />
5 (solo mattino), lunedì 7, martedì 8 e mercoledì 9.<br />
Al momento dell’iscrizione sarà<br />
richiesta la sottoscrizione al Patto<br />
Educativo di Corresponsabilità.<br />
Alla Scuola dell’infanzia possono<br />
essere iscritti tutti i bambini<br />
che compiono il terzo anno di<br />
età entro il 31 dicembre 2011,<br />
mentre per quanto riguarda la<br />
Scuola Primaria dovranno essere<br />
iscritti alla classe <strong>prima</strong> tutti i<br />
minori residenti nel Comune che<br />
compiono sei anni di età entro<br />
il 31 dicembre 2011. Potranno<br />
essere iscritti alla classe <strong>prima</strong> i<br />
minori residenti nel Comune che<br />
compiono sei anni di età entro il<br />
30 aprile 2012.<br />
15 matelica.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.52
16 >MATELICA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Al servizio di Gesù Cristo<br />
Il cammino delle Clarisse dentro e al servizio della Comunità<br />
In punta di piedi… così sei<br />
nuove consorelle sono entrate<br />
poco più di 5 mesi fa nel Monastero<br />
di Santa Maria Maddalena<br />
(per noi tutti il Monastero<br />
della Beata Mattia) af ancando le<br />
sette clarisse che – da una vita –<br />
abitano e curano questo luogo di<br />
spiritualità così caro ai matelicesi<br />
Un lungo cammino appena iniziato<br />
in una missione che – se Dio vorrà<br />
– porterà frutti incredibili per la<br />
Comunità delle Clarisse, la cittadina<br />
e per il mondo intero.<br />
Ecco perché con L’Azione abbiamo<br />
voluto aprire uno spazio proprio a<br />
loro… perché sia possibile condividere<br />
questo cammino. Per crescere<br />
insieme nella gioia.<br />
La Redazione<br />
“Ecco, Io faccio<br />
una cosa nuova:…<br />
Aprirò anche nel deserto<br />
una strada”!<br />
Isaia 43,19<br />
Lo scorso 29 agosto, mentre il<br />
gruppetto di sorelle chiamate in<br />
aiuto dalla comunità delle sorelle di<br />
Matelica, varcava processionalmente<br />
la porta del Santuario della Beata<br />
Mattia al canto del Veni Creator,<br />
questa Parola del Signore è tornata<br />
a risuonare nell’animo quanti, da<br />
tempo, hanno visto da lontano la<br />
possibilità di una cosa nuova, di una<br />
luce di speranza che poteva ancora<br />
riaccendersi, di una linfa nuova da<br />
“innestare” nel terreno di questo<br />
luogo, già fecondo di una grande<br />
storia di santità.<br />
Una Parola che in qualche modo ha<br />
ripreso a farsi carne, ad assumere<br />
forma nuova attraverso la disponibilità<br />
di noi sei sorelle e dei nostri<br />
tre monasteri di origine - Kamonyi<br />
(Rwanda), Città della Pieve (Perugia)<br />
e Pollenza (Macerata) - che, inviandoci,<br />
hanno creduto e sostenuto<br />
concretamente il progetto.<br />
Ad animarci un medesimo sguardo<br />
di fede e spinta di carità, riconosciuti<br />
come un grande dono di Dio che<br />
ci precede e ci sta accompagnando<br />
giorno per giorno.<br />
Ed ecco: nel deserto una strada…<br />
un cammino aperto dal Signore, da<br />
noi accolto con ducia e semplicità,<br />
nella disponibilità ad aprirci<br />
a Colui cui nulla è impossibile, a<br />
collaborare nella povertà dei mezzi<br />
con la Sua grazia per la desiderata<br />
rinascita di questa cara comunità.<br />
In questa luce stiamo muovendo i<br />
nostri primi passi, insieme alle sette<br />
tenaci e fedeli sorelle di questo monastero<br />
di Matelica, passi sostenuti<br />
Materna, nuovi giochi<br />
Consegna di regali per la scuola per<br />
l’infanzia di via Bellini. Venerdì<br />
mattina il sindaco Paolo Sparvoli,<br />
assieme all’assessore alla pubblica<br />
istruzione Rosanna Procaccini e al<br />
presidente di circolo Rosario Dolce,<br />
hanno regalato ai bambini una serie<br />
di giocattoli. “Si tratta di un’iniziativa<br />
che si faceva spesso in passato<br />
– osserva l’assessore Procaccini –.<br />
Forse era da un po’ di anni che non<br />
succedeva più, ma abbiamo pensato<br />
che potesse essere un chiaro segnale<br />
di un’attenzione viva della nostra<br />
amministrazione nei confronti di<br />
questa scuola”. Costruzioni, giocattoli,<br />
bambolotti, zoo da montare<br />
e molto altro, per rendere sempre<br />
più ef ciente la nuova sede della<br />
scuola dell’infanzia. Circa 1.200<br />
euro investiti in questo progetto<br />
che ha portato i giocattoli alle<br />
nove sezioni della scuola, che in<br />
tutto conta circa 230 bambini. E le<br />
novità in via Bellini non niscono<br />
qui. Dopo le ultime modi che per<br />
la viabilità arrivano anche i lavori<br />
all’esterno. Nel parco adiacente<br />
alla scuola sarà realizzato uno<br />
spazio gioco con scivoli, altalene<br />
e attrezzature per i più piccoli. Un<br />
salto di qualità. “Stando qui dentro<br />
non ci si può non accorgere che la<br />
qualità della struttura è nettamente<br />
migliorata – evidenzia il sindaco -.<br />
Dopo tredici anni nei container e<br />
poi la sede di via Circonvallazione<br />
è importante essere arrivati qui. E’<br />
il meglio di quello che si poteva<br />
fare. Certo, tutto è perfettibile, ma<br />
siamo indubbiamente sulla buona<br />
via”. Entro l’anno ci sarà anche la<br />
sistemazione del tetto che non era<br />
previsto nel primo appalto. Un primo<br />
intervento, pur se provvisorio, è<br />
stato già fatto, ma entro l’anno verrà<br />
realizzata l’intera risistemazione<br />
anche di concerto con aziende che si<br />
occupano dell’annullamento della<br />
dispersione termica negli edi ci.<br />
L'ingresso delle sei nuove sorelle nel Monastero<br />
di Santa Maria Maddalena (della Beata Mattia) il 29 agosto scorso<br />
e accompagnati da una “famiglia”<br />
allargata, di cui è parte importante<br />
la Federazione dei Monasteri delle<br />
Clarisse di Marche-Abruzzo, e da<br />
quelle “famiglie” da cui proveniamo<br />
noi sorelle del gruppo di aiuto,<br />
a tenere lo sguardo desto e aperto<br />
sugli orizzonti più ampi del nostro<br />
Ordine, che amiamo e serviamo<br />
(spesso senza rendercene troppo<br />
conto) nella concretezza delle nostre<br />
fraternità locali.<br />
Accanto a loro, la vicinanza di<br />
tante comunità e sorelle, di sacerdoti<br />
e persone conosciute, di cui<br />
sentiamo concreta la solidarietà e<br />
la preghiera.<br />
Una realtà che ci aiuta a pensare alle<br />
Atto di bracconaggio<br />
La Lac Marche<br />
condanna senza<br />
mezzi termini<br />
l’ignobile episodio<br />
del ritrovamento<br />
di una testa di lupo mozzata<br />
ed appesa ad un cartello stradale<br />
turistico a pochi chilometri da<br />
Visso, dentro il Parco Nazionale dei<br />
Monti Sibillini. Alla testa del povero<br />
animale era anche allegato un<br />
messaggio intimidatorio indirizzato<br />
al Presidente del Parco Nazionale<br />
dei Monti Sibillini, ed al Sindaco<br />
di Visso, sede del Parco. Si tratta<br />
chiaramente di un avvertimento in<br />
stile “ma oso” da parte di coloro<br />
che non hanno mai accettato l’istituzione<br />
del Parco Nazionale dei<br />
Sibillini e che ora, appro ttando dei<br />
recenti episodi di attacco al bestiame<br />
ad alcuni allevatori del Parco,<br />
attribuiti a branchi di lupi, ed artatamente<br />
ampli cati da giornali e Tv,<br />
vorrebbero che insieme alla caccia<br />
di selezione al cinghiale nel Parco<br />
fosse magari riaperta anche la caccia<br />
al lupo... E’ l’ennesimo atto di<br />
bracconaggio arrecato al lupo, una<br />
specie protetta su tutto il territorio<br />
nazionale, perché sempre sull’orlo<br />
dell’estinzione, ma che è anche<br />
il simbolo del Parco Nazionale<br />
dei Sibillini. Come Lac Marche,<br />
giusto pochi giorni fa, avevamo<br />
denunciato il pericoloso aumento<br />
del fenomeno del bracconaggio<br />
nella nostra Regione, determinato<br />
da un generale abbassamento della<br />
soglia delle legalità a tutti i livelli<br />
e, non a caso, dalla cronica carenza<br />
di organici e di fondi destinati alle<br />
forze dell’ordine che dovrebbero<br />
controllare il territorio. Ne deriva<br />
quindi che i rarissimi successi di<br />
contrasto al bracconaggio ottenuti<br />
dalle forze dell’ordine, rappresentano<br />
solo una goccia nel mare scon -<br />
nato dell’illegalità venatoria. Il fatto<br />
poi che la testa del lupo sia stata<br />
fatta ritrovare all’interno del Parco<br />
e con un messaggio minaccioso<br />
indirizzato al Presidente dell’area<br />
protetta, è la dimostrazione del fallimento<br />
della politica del “dialogo”<br />
e di “apertura” operata dallo stesso<br />
Ente nei confronti di determinate<br />
categorie che, evidentemente,<br />
hanno interpretato questa politica<br />
come un atto di “debolezza” da<br />
parte delle istituzioni e della legge.<br />
La Regione Marche si è dotata da<br />
molti anni di un’apposita legge<br />
che indennizza gli allevatori per i<br />
danni causati dai lupi, come pure<br />
gli agricoltori per quelli determinati<br />
dai cinghiali. Quindi, se si vogliono<br />
giustamente risarcire ed aiutare gli<br />
allevatori che operano nel Parco,<br />
non occorre trasformare i cacciatori<br />
locali in altrettante squadre di<br />
sele-controllori e organizzare delle<br />
“braccate” nell’area protetta, ma<br />
semplicemente, applicare la legge,<br />
ovviamente dopo che si è accertato<br />
che a compiere il danno siano stati<br />
effettivamente dei lupi e non magari<br />
un branco di cani inselvatichiti che<br />
scorrazzano a migliaia sulle nostre<br />
montagne… Inoltre, per prevenire<br />
gli attacchi, basterebbe dotare gli<br />
allevatori di adeguati recinti per<br />
le greggi e assegnare loro dei cani<br />
pastori di razza abruzzese, particolarmente<br />
adatti e selezionati per la<br />
difesa dagli attacchi da lupi o da<br />
cani inselvatichiti.<br />
Danilo Baldini,<br />
delegato della Lac per le Marche<br />
Il sindaco Sparvoli e l'assessore Procaccini giocano insieme ai bambini La testa di lupo mozzata<br />
opere di Dio come opere di comunione,<br />
feconde perché frutto di fede<br />
e di collaborazione nella Chiesa.<br />
Il 29 agosto segna perciò nella<br />
nostra storia un nuovo inizio, che<br />
percepiamo preparato dal Signore<br />
da lungo tempo, non senza l’intercessione<br />
attiva dei Suoi Santi, <strong>prima</strong><br />
fra tutte della “nostra” Beata Mattia<br />
Nazzarei, più che mai presente e<br />
viva tra queste mura, come vigile<br />
sentinella che - nei secoli - non ha<br />
mai cessato di intercedere maternamente<br />
per le sue sorelle, memore<br />
della sua stessa promessa fatta<br />
poco <strong>prima</strong> di morire: Io custodirò<br />
sempre questo monastero.<br />
I Santi sono la nostra profezia e,<br />
a qualsiasi epoca appartengano, ci<br />
offrono in se stessi gli occhi della<br />
fede e della speranza con i quali<br />
poter guardare anche noi lungo i<br />
sentieri della nostra storia, travagliata,<br />
spesso oscura e sofferente.<br />
Loro incarnano anche per noi quel<br />
supplemento di ducia e di amore<br />
che vince ogni paura e tentennamento,<br />
e di cui la grazia di Dio continua<br />
a servirsi per sollecitare anche<br />
dalla nostra vita un supplemento di<br />
incarnazione della Sua speranza che<br />
non delude.<br />
Le vostre Sorelle Clarisse<br />
di Matelica<br />
La vita...<br />
un equilibrio<br />
sopra la follia<br />
Andrea: Ciao Gigi.<br />
Gigi: Ciao Andrè’.<br />
A: Attento attento Gigi… per poco non<br />
andavi sotto una macchina.<br />
G: Oh… non se pole fa’ mancu na<br />
passeggiata… core tutti come matti!<br />
Ma do’ jirà cuscì de corsa?!?<br />
A: Caro Gigi, questo è solo uno dei mali<br />
di questa società, molti altri passano<br />
quasi in sordina senza che qualcuno ci<br />
informi. Per restare nel mondo delle auto<br />
tutti abbiamo seguito le vicende degli<br />
operai della Fiat, costretti ad accettare<br />
nuove regole di lavoro per abbassare i<br />
costi di produzione, perché il mercato<br />
lo richiede, perché se si vogliono<br />
mantenere i posti di lavoro bisogna<br />
vendere, e per vendere bisogna essere<br />
competitivi, e anche se il Governo dà<br />
gli incentivi tutti i marchi fanno degli<br />
sconti e propongono fi nanziamenti, e<br />
tutto questo allo scopo di vendere nuove<br />
auto, e anche se non sappiamo più come<br />
smaltire quelle vecchie, e anche se chi<br />
compra si indebita per qualche anno, e<br />
anche se quella che abbiamo cambiato<br />
poteva andare ancora per un po’…<br />
G: E… e… e… e ammazzete Andre’<br />
che catastrofe!!! Da un po’ de tembu<br />
stai ’ncazzatu forte, non te se pole di’<br />
“bellu che fai” che me massacri co’ sti<br />
discorsi… e che sarà mai cambia’ na<br />
mmachina…<br />
A: Aspetta aspetta Gigi, che fi nisco il<br />
discorso… chi tiene le redini di questo<br />
progetto sai quanto guadagna?<br />
G: None, perché?<br />
A: Guadagna come 1000 (dico mille!)<br />
operai… t’è piaciuta questa?!?<br />
G: Ma chi? Quillu che porta sempre la<br />
stessa majetta estate e inverno?<br />
A: Proprio quello!<br />
G: Andre’, je li fatta a famme strani’<br />
pure sta ordi… va a fi ni’ che quanno<br />
te vedo cambio strada…<br />
A: Bravo… è proprio quello che vogliono!<br />
Persone con occhi, orecchie<br />
e bocche chiuse. Così con un po’ de<br />
vasellina…<br />
Equinozio<br />
16 matelica.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.49
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>MATELICA<<br />
E il gemellaggio continua...<br />
Inaugurato il monumento ad Enrico Mattei a Las Rosas in Argentina<br />
L'inaugurazione del monumento di Enrico Mattei a Las Rosas<br />
di EGIDIO MONTEMEZZO<br />
Cambiano gli amministratori<br />
ma il gemellaggio da<br />
quella idea iniziale del<br />
2001 e primo incontro<br />
uf ciale nel 2003, genera ancora<br />
nuove amicizie e nuove iniziative.<br />
Questa volta la condivisione che<br />
ha fatto ritrovare insieme le due<br />
comunità gemellate, cioè Matelica<br />
e Las Rosas, è stata nel segno di Enrico<br />
Mattei. Tutti sanno ciò che ha<br />
rappresentato per l’Italia e soprattutto<br />
per Matelica il nostro illustre<br />
concittadino, quello che era più<br />
dif cile da ipotizzare era certamente<br />
un suo ulteriore riconoscimento<br />
al di là dell’Atlantico e cioè nella<br />
comunità argentina. Così, dopo il<br />
coro intitolato appunto ad “Enrico<br />
Mattei”, Las Rosas ha pensato e<br />
fatto una cosa ancora più grande<br />
quella cioè di dedicargli anche un<br />
apposito monumento. Era una idea<br />
che da tempo covava in un giovane<br />
scultore ed amico argentino Lucas<br />
Emanuel Silvestro che vive a San<br />
Severino. Presi i primi contatti e le<br />
prime disponibilità ed elaborati i<br />
primi “schizzi” l’opera pian piano<br />
ha preso corpo no alla effettiva<br />
realizzazione nella piazza di Las<br />
Rosas. Per l’occasione il sindaco<br />
Paolo Sparvoli, nei primi giorni<br />
dell’anno, è “volato” in Argentina<br />
per presenziare a questo ulteriore<br />
gesto di amicizia e riconoscenza per<br />
la nostra città e per i suoi personaggi<br />
illustri. All’inaugurazione erano<br />
presenti naturalmente tutte le autorità<br />
argentine, con in testa il sindaco<br />
Raul Ponzio, e la cerimonia, svoltasi<br />
all’intersezione fra via Santa Fe<br />
500 mila euro per la Casa di Riposo<br />
Mentre continua il dibattito sulla<br />
prossima trasformazione della Casa<br />
di Riposo (cfr specchietto) la nostra<br />
struttura porta a casa un “successo”<br />
che non è forse esagerato de nire<br />
senza precedenti.<br />
Proprio in questi giorni, infatti, è<br />
stata resa nota la graduatoria dei<br />
progetti finanziabili all’interno<br />
dell’Ambito Territoriale Sociale n.4<br />
(Matelica / San Severino) in merito<br />
ai fondi del Programma Operativo<br />
Regionale (POR) 2007-2013 che, in<br />
base alla delibera DGR 1823/2009,<br />
prevede, a co nanziamento in misura<br />
del 50%, “Contributi in conto<br />
capitale per l’acquisto di immobili<br />
nuovi o per la costruzione, ristrutturazione,<br />
adeguamento e riquali cazione<br />
delle strutture socio-educative<br />
e socio-assistenziali esistenti”.<br />
La graduatoria teneva conto, con<br />
differenti punteggi attribuiti ai<br />
progetti presentati, del coinvolgimento<br />
degli attori sociali del territorio,<br />
dell’entità dell’investimento,<br />
dello stato della realizzazione del<br />
progetto e dei provvedimenti adot-<br />
C'è l'assemblea<br />
Venerdì 11 febbraio alle ore 21 presso<br />
la Sala parrocchiale di Regina Pacis,<br />
i gruppi consiliari di minoranza Matelica<br />
Insieme e Matelica RiparTiAmo<br />
organizzano un’assemblea pubblica<br />
sul futuro della Casa di Riposo. “I<br />
cittadini sono invitati a partecipare.<br />
Per una scelta condivisa. Senza fretta.<br />
Senza preconcetti. Discutiamone. Tutti<br />
tati in merito alla riquali cazione<br />
energetica delle strutture oggetto di<br />
intervento, dato che risultano essere<br />
ammesse a rendicontazione le spese<br />
sostenute a partire dal 1 gennaio<br />
2007 e no al 31 dicembre 2017.<br />
In parole povere, una presa d’atto<br />
del lavoro e degli interventi economici<br />
che le strutture hanno messo in<br />
piedi nell’ultimo triennio e di quelli<br />
preventivati per i successivi sette<br />
anni, con una partecipazione economica<br />
signi cativa a sostegno di chi<br />
investe in miglioramenti importanti<br />
in ambito socio-assistenziale ed<br />
educativo.<br />
Tra gli otto progetti presentati quello<br />
della Casa di Riposo di Matelica,<br />
per un importo di 1.074.438,23<br />
euro, è risultato essere il primo in<br />
graduatoria. Tra i diversi interventi<br />
inseriti nel progetto complessivo<br />
che ha superato nel giudizio della<br />
Commissione quelli delle case di<br />
riposo di Gagliole e San Severino<br />
oltreché di diversi Comuni del<br />
territorio, la ristrutturazione, con<br />
ampliamento, miglioramento termico<br />
e adeguamento alle norme<br />
antincendio per oltre 160 mila euro<br />
(già eseguito); la realizzazione di<br />
una scala protetta, l’acquisto di<br />
arredi, attrezzature e strumentazione<br />
tecnica per complessivi 43<br />
mila euro e rotti (già eseguito) e<br />
l’installazione di una piattaforma<br />
elevatrice per l’abbattimento di<br />
barriere architettoniche per circa 50<br />
mila euro (in fase di realizzazione).<br />
Così come di prossima realizzazione,<br />
soprattutto ora grazie al<br />
riconoscimento del nanziamento<br />
da parte della Regione Marche,<br />
saranno i progetti già approvati ed<br />
esecutivi per un l’ampliamento del<br />
Modulo C destinato ad accogliere<br />
10 nuovi posti letto destinati a<br />
malati di Alzheimer e l’impianto<br />
fotovoltaico integrato per una spesa<br />
complessiva di oltre 800 mila euro.<br />
Una struttura che cresce, dunque, e<br />
che si mostra al passo con i tempi,<br />
all’avanguardia nell’offrire un servizio<br />
socio-assistenziale di livello<br />
sempre più alto.<br />
a.g.<br />
BREVI DA MATELICA<br />
~ TORNEO DI SOFT DART<br />
Sbarcano a Matelica le freccette (soft dart per gli addetti al settore)<br />
con il 1° Torneo Paprikas organizzato in collaborazione con la<br />
coffee games). La gara si svolgerà domenica 6 febbraio a partire<br />
dalle 15 presso l’Hotel Massi ed è aperto alle categorie A/B e<br />
C/D sia maschile che femminile, ma anche ai non tesserati. Le<br />
premiazioni sono previste per categoria con premi ai primi tre<br />
classifi cati. Ogni info al 349/0835586 (Francesco).<br />
~ UN PEZZO DI STORIA PER NON DIMENTICARE<br />
1985. Vallanzasca Renato, matricola 38529H, nato a Milano il 4<br />
maggio 1950, è rinchiuso in una cella di isolamento nel braccio<br />
di rigore della casa circondariale di Ariano Irpino. La sua propensione<br />
per il crimine si era rivelata sin da bambino quando, a nove<br />
anni, con la sua piccola banda libera una tigre da un circo. Così<br />
piccolo, ha già la stoffa del leader. Gli altri ragazzini, Enzo, Giorgio<br />
e Antonella, la “sorellina” venuta da Napoli, pendono dalle sue<br />
labbra. E quella <strong>prima</strong> ragazzata, che gli apre le porte del carcere<br />
minorile, segnerà la sua strada per sempre. Una volta uscito, dai<br />
piccoli furti nel quartiere passerà in rapida escalation alle rapine,<br />
ai sequestri di persona, agli omicidi. Renato Vallanzasca diventa<br />
“il boss della Comasina”.<br />
Il fi lm “Vallanzasca Gli angeli del male” di Michele Placido e con<br />
Kim Rossi Stuart è in proiezione al Cinema Teatro da sabato a<br />
lunedì alle 21,15; domenica anche alle 18.<br />
e via Italia, è stata contornata da<br />
una vasta partecipazione di popolo<br />
e da vari momenti che hanno visto<br />
alternarsi con successo la banda<br />
musicale, i ballerini di tango argentino<br />
e naturalmente il coro “Enrico<br />
Mattei”. Come sempre gli argentini<br />
hanno accolto con grande festa ed<br />
altrettanto entusiasmo l’illustre<br />
ospite incentivando quel senso di<br />
forte amicizia che contraddistingue<br />
le due comunità. Per il sindaco sono<br />
stati cinque giorni intensissimi in<br />
quanto la visita non si è limitata<br />
all’inaugurazione ma ha spaziato su<br />
temi istituzionali, religiosi, culturali<br />
ed economici che possono ben rappresentare<br />
la collaborazione fra le<br />
due città. Così agli ulteriori rapporti<br />
istituzionali che hanno coinvolto<br />
in momenti diversi i due sindaci, il<br />
presidente del consiglio comunale<br />
e l’intera giunta rosense, il nostro<br />
primo cittadino si è incontrato con<br />
i Vigili del Fuoco ed il Comando di<br />
Polizia, ha partecipato alla messa<br />
in Cattedrale facendo visita anche<br />
alla Cappela di Santa Rosa de Lima<br />
dov’è è esposta la Madonna di Loreto<br />
dono della comunità matelicese.<br />
Non sono mancate le opportune<br />
visite ad associazioni culturali e<br />
solidaristiche come l’Unione Marchigiana<br />
a luoghi in cui si apprende<br />
(la biblioteca) o si insegna (scuola<br />
Dante Alighieri) anche la cultura<br />
e la lingua italiana. Il tema che va<br />
certamente più e meglio sviluppato<br />
è quello della collaborazione<br />
economica. È interessante già che<br />
Marcelo Paoli si sia specializzato<br />
17<br />
Enrico Mattei<br />
in Italia ed abbia messo a frutto la<br />
sua esperienza aprendo una fabbrica<br />
di pasta a cui ha dato il nome<br />
“Matelica”. Il sindaco ha visitato<br />
questo stabilimento ed altrettanto<br />
ha fatto con le altre aziende locali<br />
tutte molto belle e tecnologicamente<br />
avanzate. Ha avuto anche<br />
un incontro con l’associazione<br />
degli industriali, con la quale si<br />
dovrà approfondire la possibilità e<br />
l’opportunità di scambi economici<br />
ed imprenditoriali che, per quanto<br />
ci riguarda, potrebbero proprio<br />
coinvolgere anche le Fondazioni<br />
Mattei di Matelica e Milano insieme<br />
appunto al Centro Industriale<br />
di Las Rosas. Non ha trascurato<br />
di visitare anche aziende agricole<br />
ed allevamenti di bovini tuttora<br />
trainanti e fondamentali in Argentina.<br />
Nella trasferta, naturalmente,<br />
anche l’immancabile appuntamento<br />
con la comunità marchigiana che è<br />
sfociato in un incontro di popolo<br />
con la tradizionale festa e cena con<br />
i marchigiani in cui l’ottimo asado<br />
l’ha ovviamente fatta da padrone.<br />
Tutto questo si realizza se c’è un<br />
forte impegno e collaborazione<br />
delle persone ed ancora una volta<br />
dobbiamo citare fra queste Marcelo<br />
Paoli e sua moglie Alejandra, anime<br />
storiche del gemellaggio, a cui va il<br />
ringraziamento del sindaco e della<br />
città, insieme a Cesar Negri ed altri<br />
che si sono coinvolti ancora una<br />
volta nell’organizzazione di un importante<br />
avvenimento inserendo un<br />
ulteriore tassello nell’amicizia fra le<br />
due città di Matelica e Las Rosas.<br />
~ DON CHISCIOTTE RINVIATO<br />
Lo spettacolo “Don Chisciotte” di e con Franco Branciaroli previsto<br />
al Teatro Piermarini di Matelica per venerdì 11 febbraio è stato<br />
rinviato a lunedì 21 febbraio sempre alle 21.15.<br />
~ FEDELTÀ AL LAVORO… CHI SEGNALARE?<br />
La Camera di Commercio di Macerata, allo scopo di premiare i<br />
lavoratori benemeriti per lunga e fedele anzianità di servizio e gli<br />
imprenditori che si sono resi particolarmente meritevoli nel campo<br />
del progresso tecnico–economico della provincia, istituisce anche<br />
quest’anno il concorso per la premiazione della fedeltà al lavoro e<br />
del progresso economico, giunto alla sua 36 a edizione. Possono<br />
concorrere all’assegnazione dei premi i soggetti che abbiano operato<br />
o che operino nella provincia di Macerata: imprenditori industriali,<br />
commerciali, artigiani, agricoli, del settore della pesca, titolari<br />
di brevetto per una invenzione industriale e di particolare valore<br />
sociale ed economico, imprenditori che abbiano apportato notevoli<br />
miglioramenti tecnici di carattere sociale o miglioramenti nei servizi<br />
al pubblico, amministratori di società di capitali, dipendenti del<br />
settore privato. Il bando dove accertare i requisiti indispensabili per<br />
partecipare al concorso, ed il facsimile di domanda, sono reperibili<br />
anche nel sito del Comune di Matelica. Rispetto alle precedenti<br />
edizioni, quest’anno la Giunta della Camera di Commercio si riserva<br />
la facoltà di assegnare il Premio Speciale “Maceratese nel mondo”<br />
ad una personalità originaria del territorio provinciale che con la<br />
propria attività abbia contribuito a far conoscere e a dare risalto<br />
al nome della provincia di Macerata nel mondo.<br />
17m matelica.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.50
18 >SASSOFERRATO<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 febbraio 2011<br />
Un parco eolico?<br />
Il progetto della M Tre nel sentinate<br />
di VERONIQUE ANGELETTI<br />
Entra nel vivo della cronaca<br />
il progetto del parco eolico<br />
che la M Tre srl si propone<br />
di realizzare tra le frazioni<br />
di Casaldelvento e Coldellanoce<br />
nel sentinate. Entra nel vivo della<br />
cronaca anche perché, mentre dal<br />
mese di aprile 2010, per ottenere<br />
l’autorizzazione unica, è sottoposto<br />
alla valutazione d’impatto ambientale,<br />
su invito del sindaco Ugo<br />
Pesciarelli, la ditta proponente si<br />
sta interfacciando con la comunità.<br />
Incontri informativi dove la M Tre<br />
Energie Eoliche Srl, la società nata<br />
nel 2009 per sviluppare l’eolico<br />
nelle Marche, dalla Merloni Finanziaria,<br />
holding di controllo del<br />
gruppo Ariston Thermo di Fabriano,<br />
e dalla Tre Spa, acronimo di Tozzi<br />
Renewable Energy di Ravenna,<br />
si è dap<strong>prima</strong> incontrata con la<br />
giunta, poi, a novembre, con tutti<br />
i consiglieri comunali a Palazzo<br />
Oliva ed infine il 18 gennaio scorso,<br />
con il Comitato Tutela Ambiente<br />
Sassoferrato-San Donato che, da<br />
diversi mesi, vagliava il progetto.<br />
Un appuntamento quello del 18<br />
gennaio dove, seppur non invitati,<br />
sono arrivati rappresentanti di<br />
Legambiente, del Wwf, del Cai di<br />
Fabriano, di Lupus in Fabula ed<br />
esponenti del partito dei verdi. Stake-holders<br />
dell’ambiente che hanno<br />
preso atto che il Comitato Tutela<br />
Ambiente ha detto un “sì” al Parco<br />
seppur “sofferto e condizionato” ed<br />
in quel momento si sono rifiutati<br />
di esprimersi senza <strong>prima</strong> averne<br />
parlato con le loro organizzazioni,<br />
a livello provinciale e regionale. Un<br />
no-comment che però non riesce a<br />
nascondere le loro perplessità sullo<br />
skyline, sulla perdita d’identità dei<br />
luoghi, sulle modifiche alla rete<br />
viaria per portare in quota torrioni<br />
e pale. Pertanto, nell’attesa che<br />
ognuno prenda posizione e soprattutto<br />
che ci sia un assemblea<br />
aperta al grande pubblico, ecco il<br />
progetto che la M Tre srl si propone<br />
di installare sui monti che dividono<br />
Sassoferrato da Scheggia per mezzo<br />
dei dati reperibili sul web-site della<br />
regione Marche.<br />
Innanzitutto si tratta di un parco<br />
eolico che si compone di undici<br />
aerogeneratori. Per calcolare il loro<br />
impatto, la società ha preso in considerazione<br />
il massimo delle altezze<br />
con torri di 100 metri e rotori dal<br />
diametro di 70 metri. Svilupperan-<br />
no una potenza complessiva di 22<br />
MW ed intercetteranno il vento<br />
sulle cime di Monte Mezzano (715<br />
m s.l.m.), Le Siere (823 m s.l.m.),<br />
Chicosse (755 m s.l.m.) e Miesola<br />
(806 m s.l.m.) che l’ultima serie<br />
di dati degli anemometri messi in<br />
quota – sempre secondo la M Tre<br />
srl – conferma essere ottimale. L’area<br />
dove il parco nasce è una zona<br />
detta libera di vincoli. Ovvero non<br />
ha limiti da parte del Piano Paesaggistico<br />
Ambientale Regionale<br />
(PPAR) , nemmeno del Piano Territoriale<br />
di Coordinamento provinciale<br />
di Ancona (PTC), e neanche<br />
del Piano Regolatore comunale di<br />
Sassoferrato (PRG) salvo però – ed<br />
è importante - la norma che tutela<br />
i crinali. Inoltre gli aerogeneratori<br />
non si inseriscono in un paesaggio<br />
agrario considerato storico salvo la<br />
valenza - ma limitata - del Monte<br />
Mezzano per la zona di Gaville.<br />
Un altro dato da considerare è che<br />
l’area è dotata di una buona rete di<br />
strade vicinali e di sentieri che, se<br />
una volta erano a servizio dei pascoli,<br />
oggi più che altro sono a servizio<br />
del taglio del bosco. Il che significa<br />
che la società non dovrebbe essere<br />
invasiva nel modificare il tracciato<br />
delle strade per fare transitare i<br />
larghi mezzi necessari al trasporto<br />
dei tronchi dei torrioni e delle pale.<br />
Insomma un’area disabitata dove<br />
le tracce dell’uomo risulterebbero<br />
solo in località Savina dove esistono<br />
ancora i ruderi di una casa rurale.<br />
Un’area dove lo studio di impatto<br />
ambientale della società afferma<br />
sia in atto “un processo inverso di<br />
rinaturalizzazione non controllata<br />
da processi antropici”. Un processo<br />
determinato dalla “povertà dell’area,<br />
dalla mancanza di specifici<br />
interessi economici - anche quelli<br />
connessi con la pratica agricola,<br />
dall’abbandono da parte dell’uomo<br />
dei terreni più acclivi e difficili da<br />
coltivare, dall’isolamento e la difficoltà<br />
di accesso di queste piccole<br />
valli trasversali e dall’abbondanza<br />
di acqua e di condizioni microclimatiche<br />
favorevoli per lo sviluppo<br />
della vegetazione”. Quanto alle<br />
acque, seppur sono sotto norme di<br />
salvaguardia sia per le superficiali<br />
che sotterranee destinate al consumo<br />
umano, la M Tre anticipa il<br />
problema impegnandosi a rispettare<br />
le fonte quando realizzerà la viabilità<br />
di servizio. Ed in particolare<br />
quella sotto il monte Mezzano a<br />
quota 640 metri e l’altra detta delle<br />
Mandorelle tra il Monte le Siere e<br />
il Chicosse a quota 670. Anche per<br />
l’ eletrodotto, in apparenza non ci<br />
sono problemi. M Tre s’impegna<br />
ad interrare i cavi fino alla stazione<br />
per il collegamento alla rete<br />
elettrica che si trova in una strada<br />
secondaria che interseca con la SP<br />
Cabernardi. Anche se attraversa un<br />
area sotto la tutela della sovrintendenza.<br />
Infine, considerando che il<br />
Parco eolico non ricade all’interno<br />
di parchi naturali, riserve statali,<br />
zone ZPS e SIC, aree floristiche<br />
o aree sensibili, dal punto di vista<br />
formale, punti neri sembra non ce<br />
ne siano. Soprattutto considerando<br />
che gli aerogeneratori sono a due<br />
chilometri dal Sito di Interesse<br />
Comunitario “Monte Lo Spicchio<br />
– Monte Columeo – Valle di S.<br />
Pietro”; a 1.250 metri della Zona di<br />
Protezione Speciale “Monte Cucco<br />
e Monte Columeo” ; ad altri 2.000<br />
metri dell’area Floristica “Versante<br />
est Monte Cucco” , e non dista<br />
molto del parco “Monte Catria e<br />
Monte Cucco-Montelago” pensato<br />
nel lontano 1990 e mai attuato.<br />
Infine il problema dei rapaci – che<br />
purché dotati di una vista acutissima<br />
non vedono il lento movimento<br />
delle pale – dovrebbe essere sotto<br />
controllo con l’uso di speciali sensori<br />
acustici.<br />
UN GARIBALDINO SASSOFERRATESE<br />
Il 18 settembre 1860 si combatteva un’aspra battaglia<br />
nei pressi di Castelfidardo tra l’esercito pontificio, comandato<br />
dal Generale Lamoricière, e l’esercito sabaudo<br />
comandato dal generale Fanti. L’esercito pontifico,<br />
in seguito alla sconfitta, si ritirava in Ancona (che<br />
sarà presa il 29 settembre dopo l’assedio) e l’esercito<br />
di Vittorio Emanuele II occupava così, le<br />
Marche. A Sassoferrato, due giorni dopo<br />
la battaglia di Castelfidardo, si riuniva il”<br />
Consiglio”. Il 21 ottobre 1860 veniva<br />
emesso il Decreto Regio per la convocazione<br />
dei comizi in preparazione del<br />
Plebiscito, fissato per il 4 e 5 novembre.<br />
Alla conclusione del Plebiscito, dei 2025<br />
aventi diritto al voto, votarono 715 tutti<br />
favorevoli all’annessione.<br />
Sicuramente è difficile ripercorrere la<br />
storia degli anni che hanno condotto<br />
all’Unità e di coloro che sono stati gli<br />
artefici di questi avvenimenti. Sappiamo<br />
di due giovani fratelli: Francesco e An-<br />
nibale Cesauri, che si unirono alle truppe garibaldine<br />
per realizzare l’annessione al Regno d’Italia. Annibale<br />
Cesauri venne decorato come veterano delle battaglie<br />
del Risorgimento. Il 15 settembre 1923 con una Delibera<br />
della Giunta Comunale si decise l’assegnazione<br />
di una medaglia al valore. In seguito all’annessione<br />
di Sassoferrato al Regno d’Italia, il 26<br />
novembre 1860, si forma e si riunisce<br />
la “Commissione Municipale”, governo<br />
provvisorio sotto la presidenza del conte<br />
Giovanni Marini, coadiuvato da altri 4<br />
membri: Luigi Garofoli, Francesco Vianelli,<br />
Nazzareno Bruschi, Emidio Armezzani.<br />
Queste informazioni testimoniano<br />
come il processo di unificazione sia stato<br />
opera non solo delle abilità diplomatiche<br />
di un Cavour o dell’eroismo di Garibaldi,<br />
delle utopie democratiche di Mazzini, ma<br />
anche dei forti sentimenti di tanti giovani<br />
rimasti anonimi.<br />
Giacomo Pagnani<br />
Al convento La Pace<br />
l'orientamento scolastico<br />
per la secondaria<br />
Dopo i positivi riscontri<br />
della <strong>prima</strong> edizione<br />
viene riproposta<br />
anche quest’anno la<br />
Rassegna dell’orientamento<br />
scolastico per<br />
gli alunni della scuola<br />
secondaria di primo<br />
grado. L’iniziativa,<br />
promossa dall’Amministrazione<br />
comunale<br />
in collaborazione con<br />
l’Istituto comprensivo<br />
di scuola dell’infanzia,<br />
<strong>prima</strong>ria e secondaria<br />
di 1° grado dei Comuni di Sassoferrato<br />
e Genga, si terrà sabato 5<br />
febbraio, dalle ore 8 alle 13, nel<br />
convento La Pace.<br />
Destinatari della Rassegna gli<br />
studenti sassoferratesi e quelli dei<br />
Comuni limitrofi, i quali, trovandosi<br />
nella fase conclusiva del primo<br />
ciclo di istruzione, saranno chiamati<br />
tra breve a scegliere l’indirizzo<br />
di studio più consono alle proprie<br />
capacità, attitudini e aspirazioni.<br />
«Si tratta di una scelta importante<br />
- osserva al riguardo Lorena Varani<br />
(nella foto), assessore comunale<br />
alla scuola - in quanto<br />
si rifletterà sulla<br />
formazione culturale<br />
e sul futuro lavorativo<br />
dei ragazzi che stanno<br />
frequentando l’ultima<br />
classe delle scuole<br />
medie». All’appuntamento<br />
prenderanno<br />
parte i rappresentanti<br />
dei seguenti istituti<br />
scolastici di Fabriano:<br />
Liceo Classico “Stelluti”,<br />
Liceo Scientifico<br />
“Vito Volterra”,<br />
Istituto Tecnico Commerciale e<br />
Geometri “A. Morea”, Liceo Artistico<br />
“Mannucci”, Istituto Tecnico<br />
Industriale “A. Merloni”, Istituto<br />
d’Istruzione Superiore “Miliani-<br />
Vivarelli”, Isituto Professionale<br />
di Stato Industria e Artigianato e<br />
Istituto Tecnico Agrario. Oltre a<br />
questi hanno dato la propria adesione<br />
l’Istituto Professionale Industria<br />
e Artigianato “Bettino Padovano”<br />
e Ipsia “Miliani” di Arcevia e<br />
l’Istituto d’Istruzione superiore<br />
“Volterra-Elia” - indirizzo nautico e<br />
aeronautico - di Torrette di Ancona.<br />
Tombolata di solidarietà<br />
Il 23 dicembre scorso nella sala parrocchiale di S. Pietro, alle ore 15.30,<br />
sessanta ragazzi della scuola <strong>prima</strong>ria e secondaria di Sassoferrato hanno<br />
partecipato come ogni anno alla tombolata di beneficenza. La somma<br />
ricavata di 305 euro verrà utilizzata per proseguire l’adozione a distanza<br />
di Kevin,un bambino di Santa Fe (Argentina). E’ un progetto questo che<br />
il Consiglio Comunale dei ragazzi porta avanti ormai da quattro anni.<br />
Ringraziamo il parroco, che ci ha messo a disposizione il locale, e i commercianti<br />
sassoferratesi che ci hanno offerto i premi per le vincite della<br />
tombolata ed una merenda con panettone e bibite. Magnifici i ragazzi che<br />
hanno contribuito con questo gesto ad aiutare un bambino meno fortunato<br />
di loro, ma un grande grazie va proprio a Kevin che ci ha dato la possibilità<br />
e la gioia di fare questa esperienza.<br />
Sulla stazione chiusa<br />
Da alcuni giorni si è diffusa la notizia della chiusura della stazione ferroviaria<br />
di Sassoferrato e della sua riconversione in sede della Protezione civile<br />
cittadina e di altri servizi comunali. In realtà la biglietteria della stazione<br />
non è più attiva da molto tempo e la sala d’attesa è chiusa da quasi due<br />
anni. Qual è allora la vera novità? La riconversione della sede a seguito<br />
del protocollo d’intesa firmato tra le Ferrovie e il Comune? L’abbiamo<br />
chiesto a Biagio Marini, Consigliere della “Lista civica Biagio Marini<br />
per Sassoferrato”. Pensa che accentrare questi servizi nella ex stazione<br />
rappresenti una scelta oculata per la cittadinanza? - Certamente positiva<br />
l’idea della concentrazione dei servizi in un solo stabile, ma logisticamente<br />
inadeguata, in quanto troppo decentrato. Basti pensare agli anziani, a chi<br />
abita in Castello, in via Buozzi o in via Roma e deve accedere a questi<br />
servizi durante il periodo invernale, alquanto lungo nel nostro territorio.<br />
Esistono invece strutture al centro della città, come il Palazzo degli Scalzi,<br />
che, a parità di concentrazione dei servizi, faciliterebbe i cittadini. Si dice<br />
che saranno trasferiti nella stazione, oltre alla Protezione civile, la<br />
Sassoservizi s.r.l., il CIR 33 Consorzio rifiuti, la ex Metema gestione<br />
metano, l’Istituto Santo Stefano di Fabriano. Ce lo può confermare?<br />
A tutt’oggi, non sembra che ci siano accordi definiti per l’insediamento di<br />
questi enti e servizi. Ma per i lavori finalizzati alla riconversione ed iniziati<br />
ormai da mesi, quali costi ha sostenuto il Comune? - Mi risulta, dal<br />
bilancio di previsione 2010, che si aggirino intorno ai 40.000 euro, anche se<br />
alcuni locali non sono ancora ultimati e pronti per l’uso. Questo lascia presumere<br />
l’esigenza di altri stanziamenti per il completamento della struttura.<br />
Il sindaco Ugo Pesciarelli, in un articolo, ha dichiarato che, nell’area esterna,<br />
si sta completando l’allestimento di una pensilina che possa fungere da<br />
sala d’attesa. Appare spontaneo chiedersi per quale motivo quest’ultima sia<br />
stata chiusa per costruire una pensilina esterna, certamente meno funzionale<br />
e dispendiosa. Altra evidente contraddizione: il vice presidente del locale<br />
comitato Pro Treno, Gianni Pesciarelli, nello stesso articolo, esprime la<br />
speranza che la sala d’attesa al coperto, ovvero all’interno della stazione,<br />
rimanga tale. Ma come? Non è stata già chiusa e si stanno ultimando i<br />
lavori della pensilina? Il sindaco Pesciarelli ha concluso il suo intervento<br />
affermando: “In questo modo, dunque, si è quanto meno evitato l’abbattimento<br />
di una struttura decisamente storica e datata”. E per quale motivo,<br />
se la sede della stazione non fosse stata riconvertita, si sarebbe dovuta<br />
abbattere? In tutta questa vicenda permangono contraddizioni ed aspetti<br />
poco chiari che andrebbero approfonditi.<br />
Renata Marchesi<br />
18m sasso.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.55
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >CERRETO D'ESI<<br />
19<br />
Differenziata, le novità<br />
Un obiettivo molto ambizioso: toccare il 75% di raccolta<br />
di MICHELA BELLOMARIA<br />
Sul tema della raccolta e<br />
del recupero dei ri uti, il<br />
Comune di Cerreto si è<br />
pre sso un obiettivo molto<br />
ambizioso: il 75% di raccolta differenziata.<br />
Come detto, questo traguardo è<br />
molto audace ma non certo irrealizzabile<br />
vista l’attenzione, l’impegno<br />
e la serietà che i cerretesi hanno<br />
dimostrato n dall’introduzione del<br />
nuovo sistema di raccolta, esprimendo<br />
sensibilità nei confronti dei<br />
temi dell’eco – sostenibilità, del<br />
risparmio e recupero di risorse e<br />
della salvaguardia dell’ambiente.<br />
La scrupolosità dei suoi cittadini<br />
ha portato il Comune di Cerreto ad<br />
ottenere un incoraggiante risultato<br />
già nel primo anno di esordio della<br />
nuova raccolta: il 58%,ben al di<br />
sopra del 50% richiesto a tutti i<br />
Comuni nel 2010 dalla legge regionale<br />
15/97.<br />
Le analisi eseguite sulle categorie<br />
dei ri uti per certi care questi numeri<br />
hanno anche evidenziato un<br />
notevole margine di miglioramento<br />
sia negli standard di qualità che di<br />
quantità. Questa tesi è suffragata<br />
anche da recenti controlli con cui si<br />
è però rilevato anche uno spiacevole<br />
fenomeno: è stato notato, infatti,<br />
l’abbandono di ri uti voluminosi<br />
nelle zone di confine con altri<br />
comuni.<br />
Questa pratica ignobile e indecorosa<br />
può portare a problemi igienico<br />
– sanitari, oltre ad essere una<br />
pericolosa fonte d’inquinamento<br />
ambientale del nostro territorio e<br />
stona decisamente con gli ottimi<br />
risultati riscontrati presso il centro<br />
cittadino di raccolta dei ri uti<br />
ingombranti dove i cerretesi, diligentemente,<br />
sono abituati a smaltire<br />
correttamente ciò che non può<br />
essere collocato nei cassonetti posti<br />
nelle innumerevoli isole ecologiche<br />
disseminati in tutto il territorio<br />
comunale.<br />
La Giunta comunale ha prontamente<br />
preso in esame la questione,<br />
provvedendo a promulgare una delibera<br />
subito tramutata dal Sindaco<br />
David Alessandroni in ordinanza, la<br />
n°3 del 31 – 01 – 2011.<br />
Quest’ultima contiene anche delle<br />
sanzioni, più aspre nei confronti<br />
dei non residenti che non partecipano<br />
quindi alla spesa collettiva<br />
comunale per il sostenimento dei<br />
costi del servizio di raccolta e che<br />
abbandonano nel territorio cerretese<br />
dei ri uti spesso in maniera<br />
indiscriminata, compromettendo il<br />
delicato sistema di raccolta differenziata,<br />
ma anche per i residenti<br />
Giovedì 27 gennaio presso il Palacarifac è andata in scena<br />
un’amichevole tra la squadra cerretese di minibasket femminile<br />
guidata dal coach Marino Cucchi e la compagine<br />
fabrianese, l’associazione Basket School.<br />
La partita è stata davvero entusiasmante e molto sentita da<br />
entrambi le parti ed ha visto vincere le ragazze fabrianesi.<br />
non rispettosi dell’impegno degli<br />
altri concittadini e delle regole che<br />
depositano la spazzatura al di fuori<br />
dei contenitori appositi e che non<br />
dividono i ri uti in plastica, carta,<br />
umido ecc, gettandoli a caso nei<br />
cassonetti.<br />
Queste nuove disposizioni vengono<br />
proposte come un deterrente per<br />
chi, con il loro atteggiamento di<br />
negligenza e d’incuria, danneggia<br />
di fatto l’esito della raccolta differenziata<br />
di tutto il Comune, ma<br />
sono da considerarsi una tutela e<br />
una salvaguardia dell’impegno e del<br />
rigore della stragrande maggioranza<br />
dei cerretesi che differenziano correttamente<br />
i ri uti, impegnandosi<br />
con coscienziosità e scrupolosità<br />
af nché l’ambiente, il vero patrimonio<br />
che verrà lasciato alle gene-<br />
razioni future, venga salvaguardato<br />
e tutelato.<br />
A queste norme verrà anche af ancata<br />
una nuova campagna informativa<br />
per i cittadini. In primo luogo,<br />
arriverà a tutti i cerretesi una lettera<br />
del Sindaco Alessandroni nella<br />
quale esprime viva soddisfazione<br />
per i risultati del primo anno della<br />
raccolta differenziata, lodando i<br />
cerretesi per il loro spirito di collaborazione<br />
per un alto e nobile<br />
ne, la sostenibilità ambientale, ricordando<br />
brevemente i criteri della<br />
divisione dei ri uti ed informando<br />
dell’imminente partenza di un ciclo<br />
di controlli a campione sui ri uti<br />
raccolti nelle stazioni ecologiche<br />
al ne di individuare e risolvere le<br />
criticità, in modo da migliorare il<br />
più possibile il sistema.<br />
A CERRETO VINCE IL FAIR PLAY<br />
Quando lo sport è amicizia<br />
Giovanissima, pro-<br />
Il settore cappe potrebbe perdere a breve gli stabilimenti<br />
della Best di Albacina e Cerreto d’Esi se la multinazionale<br />
americana deciderà di lasciare l’Italia. Confartigianato lancia<br />
l’allarme: “La delocalizzazione comporterebbe ripercussioni<br />
altamente negative sulle imprese dell’indotto oggi in estrema<br />
dif coltà e molte in procinto di chiudere”. “La delocalizzazione”<br />
commenta Simone Clementi, segretario della Confartigianato<br />
di Fabriano “non è una misura che paga. Non è<br />
neanche una valvola di sfogo o una uscita di sicurezza. Per<br />
questo come Confartigianato di Fabriano e della zona montana,<br />
esprimiamo tutte le sue riserve in merito a quanto sta<br />
accadendo nello scenario produttivo dell’entroterra. Il settore<br />
cappe – sottolinea - potrebbe perdere a breve gli stabilimenti<br />
della Best di Albacina e Cerreto d’Esi se la multinazionale<br />
americana deciderà di lasciare l’Italia e volgere i suoi investimenti<br />
in Polonia – e ancora - i 350 dipendenti dei due<br />
stabilimenti rischiano il posto di lavoro e tutto l’indotto già<br />
trema per le possibili ripercussioni che potrebbe comportare<br />
tale uscita di scena. Del resto – chiosa Clementi - il sistema<br />
C’è da notare il bel clima di allegria e di fair play che si<br />
respirava durante la serata. Infatti, nonostante la scon tta,<br />
tutto il gruppo formato dalle ragazze delle due squadre e<br />
dai genitori hanno deciso di<br />
continuare la bellissima serata in<br />
pizzeria. Queste occasioni fanno<br />
comprendere quanto sia importante<br />
lo sport per i ragazzi che<br />
imparano a vivere l’agonismo<br />
nella maniera più sana, a rispettare<br />
l’avversario, a condividere la<br />
propria passione con i coetanei<br />
e ad accettare sportivamente il<br />
verdetto del campo. Inoltre queste<br />
serate sono delle esperienze<br />
molto utili anche per i primi<br />
tifosi dei ragazzi: i loro genitori.<br />
Questi ultimi, infatti, spesso<br />
formano dei gruppi molto af atati,<br />
accomunati dall’orgoglio e<br />
dall’amore verso i propri gli e<br />
dalla speranza che lo sport sia<br />
per loro un modo per diventare<br />
un giorno degli adulti migliori.<br />
m.b.<br />
La Best delocalizza?<br />
L'allarme della Cgia<br />
produttivo locale è provato dallo s lacciamento causato dalla<br />
caduta del colosso Merloni e ancora si attende di capire come<br />
evolverà questa situazione e a chi andrà il controllo della<br />
nuova Ardo. La crisi - ribadisce il segretario della Confartigianato<br />
- continua a battere alle porte delle micro e piccole<br />
imprese che hanno perso le speranze di incassare fatture mai<br />
onorate che, prive di liquidità, non riescono a far fronte alle<br />
spese né a ottenere nanziamenti da banche troppo rigide e<br />
poco attente. A questo scenario disarmante – fa rilevare - si<br />
aggiunge ora la ventilata possibilità dell’abbandono della Best<br />
e la minaccia che, ancora una volta per colpa della delocalizzazione,<br />
altri posti di lavoro vengano meno e l’indotto di<br />
conseguenza ne soffra”. Pertanto secondo la Cgia “Bisogna<br />
"Forse<br />
verranno"<br />
in città<br />
Il Comune di Cerreto d’Esi, in<br />
collaborazione con il Centro Studi<br />
Don G. Riganelli di Fabriano, invita<br />
tutta la cittadinanza ad un appuntamento<br />
culturale di primissimo<br />
livello di cui il nostro amato paese<br />
è il protagonista principale: la presentazione<br />
della nuova edizione del<br />
romanzo storico di Maria Giuditta<br />
Cristofanetti Boldrini (Dafne) “forse<br />
verranno”, ambientato a Cerreto<br />
tra la metà dell‘800 e il 1948.<br />
Questo libro è un signi cativo scorcio<br />
di vita contadina marchigiana,<br />
con descrizioni delle tradizioni,<br />
degli usi e costumi e delle tipicità<br />
culinarie che hanno caratterizzato<br />
Cerreto e di cui tutt’ora andiamo<br />
orgogliosi.<br />
La presentazione della nuova edizione<br />
prevista per domenica 13<br />
febbraio alle 17.30 presso il Centro<br />
parrocchiale si aprirà con l’introduzione<br />
del Sindaco di Cerreto David<br />
Alessandroni. Sono previsti gli<br />
interventi del Prof. Aldo Crialesi,<br />
Presidente del Centro Studi Don Riganelli,<br />
del Prof. Antonio Ramini,<br />
Presidente dell’Università della Terza<br />
età di Jesi e dell’ex-parlamentare<br />
Bartolo Ciccardini che lascerà la<br />
parola all’autrice del libro, che ci<br />
guiderà in un affascinante viaggio<br />
tra le pagine del suo romanzo.<br />
m.b.<br />
Una diciottenne<br />
su Rai 1 con Conti<br />
babilmente la più<br />
giovane concorrente<br />
dell'Eredità: Luna<br />
Girolamini di Cerreto<br />
d'Esi, 18 anni<br />
compiuti ad agosto<br />
scorso.<br />
Lunedì 7 febbraio<br />
sarà in trasmissione<br />
con Carlo Conti alle<br />
ore 18.45 circa su<br />
Rai 1.<br />
Campionessa?<br />
Chissà, staremo a<br />
vedere!<br />
In bocca al lupo!<br />
Stefano e Monica<br />
fare i conti, in particolar modo in questo dif cile momento<br />
di crisi economica, con le ripercussioni che tali fenomeni<br />
generano sui livelli occupazionali, sulle imprese dell’indotto<br />
che oggi sono in estrema dif coltà e molte in procinto di<br />
chiudere con molti posti di lavoro persi. Sarebbe indispensabile<br />
- ribadisce l’esponente del sodalizio - per Fabriano,<br />
attivare iniziative volte alla concessione di risorse alle piccole<br />
imprese per permettere loro di fare fronte alla mancanza di<br />
liquidità dovuta anche ai ritardati pagamenti e di proseguire<br />
la loro gestione produttiva, ma anche attuare una nuova politica<br />
di tutela delle realtà distrettuali tramite la concessione<br />
di agevolazioni e riduzioni degli oneri amministrativi e dei<br />
carichi scali. Tutto questo - conclude Clementi - è necessario<br />
per far sì che le micro e piccole imprese, da sempre motore<br />
del territorio, tornino ai ritmi produttivi degli anni pre-crisi.<br />
Una economia sana e in crescita è la chiave anche per attrarre<br />
investitori, per mantenere i guadagni all’interno del distretto<br />
produttivo, per garantire lavoro e sicurezza sociale”.<br />
Daniele Gattucci<br />
19 cerreto.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.56
20 <strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>CHIESA<br />
La giornata mondiale del malato<br />
dell'11 febbraio<br />
Il mistero della sofferenza<br />
anno, nella<br />
“Ogni<br />
ricorrenza della<br />
memoria della<br />
Beata Vergine di<br />
Lourdes, che si celebra l’11 febbraio,<br />
la Chiesa propone la Giornata<br />
mondiale del malato.<br />
Tale circostanza, come ha voluto il<br />
venerabile Giovanni Paolo II, diventa<br />
occasione propizia per ri ettere<br />
sul mistero della sofferenza e,<br />
soprattutto, per rendere più sensibili<br />
le nostre comunità e la società civile<br />
verso i fratelli e le sorelle malati”: si<br />
apre con queste parole il messaggio<br />
di Benedetto XVI, reso noto sabato<br />
18 dicembre, per la XIX Giornata<br />
mondiale del malato che verrà celebrata<br />
l’11 febbraio 2011.<br />
Il Papa sottolinea l’aspetto centrale<br />
del rapporto tra l’uomo e la malattia,<br />
affermando nella parte introdut-<br />
VIVERE IL VANGELO<br />
di Don Aldo Buonaiuto<br />
Domenica 6 febbraio<br />
dal Vangelo secondo Matteo<br />
(Mt 5,13-16)<br />
Una parola per tutti<br />
Il sale è un elemento che dà sapore<br />
e rende il cibo appetitoso; la luce<br />
dona colore agli oggetti che illumina<br />
e permette di camminare. Nelle case<br />
dei contadini israeliani era presente<br />
un’unica lampada che aveva la funzione<br />
di illuminare tutta la casa. Allo stesso<br />
modo i cristiani hanno la missione di<br />
essere l’unica luce del mondo.<br />
Chi segue il Messia diventa sale e luce<br />
perché Cristo è la vita che permea ogni<br />
uomo. I cristiani, vivendo pienamente<br />
nel Signore, attraverso le loro azioni,<br />
tiva del messaggio: “Se ogni uomo<br />
è nostro fratello, tanto più il debole,<br />
il sofferente e il bisognoso di cura<br />
devono essere al centro della nostra<br />
attenzione, perché nessuno di loro<br />
si senta dimenticato o emarginato;<br />
infatti ‘la misura dell’umanità<br />
si determina essenzialmente nel<br />
rapporto con la sofferenza e col<br />
sofferente.<br />
Questo vale per il singolo come<br />
per la società. Una società che non<br />
riesce ad accettare i sofferenti e non<br />
è capace di contribuire mediante<br />
la compassione a far sì che la sofferenza<br />
venga condivisa e portata<br />
anche interiormente è una società<br />
crudele e disumana’ (Lett. enc. Spe<br />
salvi, 38)”.<br />
Sofferenza e mistero. Facendo<br />
riferimento alla visita pastorale a<br />
Torino (2 maggio 2010), in occa-<br />
Avviandoci, insieme, verso il Congresso Eucaristico Nazionale<br />
(Ancona: 3-11 settembre 2011- Fabriano: 7 settembre<br />
2011) avverto che ci avviciniamo ad una grazia per noi. In<br />
ogni evento di Chiesa c’è la chiamata di Dio per ciascuno di<br />
noi, in funzione di tutti. Mi viene da chiedere spesso: Signore,<br />
cosa vuoi da me attraverso questo Congresso? Cosa vuoi da<br />
noi tutti, da questa unità della nostra Chiesa particolare? Se<br />
alimentiamo l’attesa, se coltiviamo il desiderio di compiere la<br />
nostra vocazione in questo dono del Congresso, Gesù ci farà<br />
la sua chiamata, la sua proposta per noi. Ci darà una grazia,<br />
la grazia. Ma c’è una condizione da svolgere. Questa: aprirsi<br />
all’evento che ci viene proposto; non rimanere ripiegati su di<br />
noi, sulle proprie iniziative, come se le proposte del Congresso<br />
dovessero un po’ disturbarci. Diamo sempre la precedenza<br />
a ciò che la Chiesa locale ci propone e cerchiamo di farne<br />
esperienza dentro la nostra quotidianità. Non abbiamo paura<br />
danno gusto alle cose con cui vengono<br />
a contatto, e nel medesimo tempo,<br />
impediscono la corruzione di ciò che è<br />
sano. Gli uomini, vedendo le opere buone<br />
dei fedeli, li riconoscono come fi gli di Dio<br />
e così glorifi cano il Creatore che grazie a<br />
suo Figlio ha realizzato i cieli nuovi e una<br />
nuova terra. Coloro che soffocano la vita<br />
divina diventano come il sale insipido e<br />
vengono calpestati per rabbia. Invece, la<br />
vita in Cristo non solo è luce che illumina,<br />
ma è anche fonte di speranza e amore,<br />
soprattutto per gli oppressi.<br />
Come<br />
la possiamo vivere<br />
L’immagine del sale e della luce sono molto<br />
signifi cative e realistiche per la nostra<br />
esperienza di fede: come i cibi senza<br />
condimento sono sciapi e senza sapore,<br />
così la nostra vita senza Cristo è insipida,<br />
non sa di niente; come la luce è necessaria<br />
sione dell’Ostensione della Sacra<br />
Sindone, Benedetto XVI rileva che<br />
“quel volto sofferente” c’invita “a<br />
meditare su Colui che ha portato su<br />
di sé la passione dell’uomo di ogni<br />
tempo e di ogni luogo, anche le nostre<br />
sofferenze, le nostre dif coltà,<br />
i nostri peccati.<br />
Quanti fedeli, nel corso della storia,<br />
sono passati davanti a quel telo<br />
sepolcrale, che ha avvolto il corpo<br />
di un uomo croci sso, che in tutto<br />
corrisponde a ciò che i Vangeli ci<br />
trasmettono sulla passione e morte<br />
di Gesù! Contemplarlo è un invito<br />
a ri ettere su quanto scrive san<br />
Pietro: ‘Dalle sue piaghe siete stati<br />
guariti’ (1Pt 2,24)”. Il Papa afferma<br />
che “la sofferenza rimane sempre<br />
carica di mistero, dif cile da accettare<br />
e da portare.<br />
I due discepoli di Emmaus cammi-<br />
Verso il Congresso<br />
di essere scomodati, chiamati. Niente di ciò che la Chiesa ci<br />
propone ci sia di fastidio, di inciampo o da oltrepassare. La<br />
nostra vocazione si compie nel cammino di questa Chiesa. Le<br />
nuove vocazioni si scoprono nell’esperienza di Chiesa, alla<br />
quale af diamo i nostri giovani. Non facciamo da schermo.<br />
Ma facciamo da accompagnatori; da educatori, appunto; coinvolgendoci<br />
e coinvolgendo. Ogni mese c’è un gesto comune<br />
forte per avvicinarci al Congresso: a gennaio abbiamo avuto<br />
l’incontro con il Cardinale di Bologna; a febbraio l’anniversario<br />
dell’Ordinazione Episcopale del Vescovo; a marzo avremo<br />
la settimana Eucaristica in ogni parrocchia, che apriremo<br />
insieme nella Cattedrale. Inoltre, ogni mese abbiamo il Ritiro<br />
per vivere, così il Salvatore è la luce<br />
che combatte ed annulla le tenebre del<br />
nostro cuore.<br />
Non dobbiamo chiederci come bisogna<br />
agire per rendere la nostra esistenza un<br />
inno di lode al Signore, perché vivere<br />
da cristiani non è un modo di fare ma<br />
di essere. E’ il modo di essere di Gesù.<br />
La chiamata ultima del fedele è la<br />
santità: conformare la propria vita a<br />
quella di Cristo.<br />
Quando non rispondiamo a tale<br />
chiamata, neghiamo la ragione<br />
profonda per cui siamo venuti al mondo<br />
e diveniamo persone scontente ed<br />
affaticate, mostrando al mondo un falso<br />
entusiasmo e dinamismo.<br />
E’ giusto nascondersi solo in un<br />
caso: quando facciamo l’elemosina,<br />
imperfetta forma di giustizia. È l’amore<br />
di Gesù splendente in noi, dalle nostre<br />
parole ed azioni a far sì che la nostra vita<br />
illumini e dia gioia a chi ci sta accanto.<br />
nano tristi per gli avvenimenti accaduti<br />
in quei giorni a Gerusalemme,<br />
e solo quando il Risorto percorre<br />
la strada con loro, si aprono ad<br />
una visione nuova (cfr Lc 24,13-<br />
31). Anche l’apostolo Tommaso<br />
mostra la fatica di credere alla via<br />
della passione redentrice... Ma di<br />
fronte a Cristo che mostra le sue<br />
piaghe, la sua risposta si trasforma<br />
in una commovente professione<br />
di fede: ‘Mio Signore e mio Dio!’<br />
(Gv 20,28)”.<br />
Il “sì” di Dio. Benedetto XVI si<br />
rivolge poi in particolare ai giovani,<br />
dedicando all’appuntamento della<br />
Giornata mondiale della gioventù<br />
di Madrid del 2011 un passaggio<br />
in riferimento a quei giovani “che<br />
vivono l’esperienza della malattia”.<br />
“Spesso – scrive il Papa – la<br />
Passione, la Croce di Gesù fanno<br />
paura, perché sembrano essere la<br />
negazione della vita. In realtà, è<br />
esattamente il contrario! La Croce<br />
è il ‘sì’ di Dio all’uomo, l’espressione<br />
più alta e più intensa del suo<br />
amore e la sorgente da cui sgorga<br />
la vita eterna. Dal cuore tra tto di<br />
Gesù è sgorgata questa vita divina.<br />
Solo Lui è capace di liberare il<br />
mondo dal male e di far crescere<br />
il suo Regno di giustizia, di pace e<br />
di amore al quale tutti aspiriamo”.<br />
Ai giovani, quindi, il Papa chiede di<br />
imparare a “vedere” e a “incontrare<br />
Gesù nell’Eucaristia, dove è presente<br />
in modo reale per noi, no a farsi<br />
cibo per il cammino”.<br />
Li esorta a saperlo “riconoscere<br />
e servire anche nei poveri, nei<br />
malati, nei fratelli sofferenti e in<br />
dif coltà, che hanno bisogno del<br />
vostro aiuto”.<br />
Mensile del Clero e gli incontri di formazione: tutto per vivere<br />
a fondo il tema: Eucaristia e condivisione, per la nostra vita<br />
quotidiana! In ne, la proposta degli incontri vocazionali per i<br />
giovani e adulti, sia a livello diocesano che a livello regionale<br />
(gli esercizi spirituali a Montorso di Loreto 24-27 marzo): che<br />
ogni sacerdote e laico impegnato senta l’onore e l’onere di<br />
tirar su una vocazione e di presentare al Vescovo una nuova<br />
vocazione. Cari amici, tutto ciò che ci prepara al Congresso<br />
Eucaristico è un bel “allenamento”, proprio come il Card.<br />
Ratzinger ebbe a scrivere: “(La liturgia) è un esercizio per<br />
imparare ad accogliere l’altro nella sua alterità, un allenamento<br />
all’amore, un allenamento ad accogliere il totalmente Altro,<br />
Dio, a lasciarsi plasmare ed usare da Lui”. In questa nostra<br />
“palestra” di allenamento, che è la vita che ci viene proposta<br />
in questi mesi, sentiamoci tutti appassionati, presenti e gioiosi.<br />
Giancarlo Vecerrica, vescovo<br />
Formazione del Clero e dei laici<br />
Con la terza parte del Corso di Formazione, si conclude il cammino di<br />
questo anno, insieme al prof. Don Giovanni Frausini dell’ ITM, sul tema<br />
“Ministero ordinato e presidenza”.<br />
Orario: Lunedì 14 e 28 febbraio, ore 19-20.30, presso la Scuola Teologica<br />
Diocesana in via Serraloggia.<br />
La ferialità della tenerezza<br />
A Montemorcino di Perugia una due giorni sulla ferialità della tenerezza:<br />
tempo, lavoro e denaro nella vita di coppia. Il ritiro si svolgerà presso<br />
l’albergo diocesano Mater Gratiae adiacente al centro familiare e avrà<br />
inizio sabato 5 febbraio alle 15 per concludersi con il pranzo di domenica<br />
6 febbraio. Info: Mariella 340 6104094 e Maria Carmela 339 5446084.<br />
20 chiesa.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.58
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>CHIESA<<br />
Le apparizioni di Lourdes<br />
11 febbraio: a Santa Caterina il ricordo di un evento memorabile<br />
E’ sono le conferme per poterne dubitare. Ne ricordo solo<br />
sotto gli occhi di tutti una constatazione amara, ma<br />
purtroppo realistica: in questo periodo di crisi globale<br />
anche il nostro cristianesimo è entrato in crisi. Troppe<br />
tre: le nostre chiese si stanno deserti cando; le nostre famiglie non<br />
reggono all’usura del tempo; gli splendidi confessionali dei nostri<br />
splendidi templi rimangono quasi solo come esempi di sculture lignee.<br />
Quest’ultima crisi, penso, sia la causa delle prime due. Oggi essa è<br />
diventata un fatto macroscopico, ma non è cominciata oggi. Già una<br />
quindicina d’anni fa (<strong>prima</strong> del terremoto) il compianto Vescovo Luigi<br />
Scuppa, in una omelia tenuta a S. Caterina proprio in occasione del<br />
ricordo delle apparizioni di Lourdes, denunciava la ‘perdita del senso<br />
del peccato’ che è quanto dire: non consideriamo più peccato la trasgressione,<br />
perciò riteniamo lecito tutto ciò che ci fa comodo, e perciò<br />
neanche sentiamo più il bisogno di chiedere il perdono del Signore.<br />
Vedeva proprio giusto perché, appena una decina di anni dopo, anche<br />
Benedetto XVI avvertiva lo stesso pericolo e metteva in guardia il mondo<br />
cristiano nei confronti del razionalismo ‘fai da te’ che caratterizza il terzo<br />
millennio della fede cristiana. Quando penso a queste cose, mi viene<br />
sempre in mente che quando la Madonna è scesa in campo apertamente<br />
contro il suo e nostro avversario a Lourdes, 153 anni fa, giusto in questo<br />
tempo di carnevale, la Francia si trovava nelle condizioni in cui stiamo per<br />
trovarci noi oggi: investita da una bufera di razionalismo ateo dilagante.<br />
Il modo di presentarsi e insidiare, da parte del nostro nemico, è diverso, ma<br />
la strategia è sempre la stessa: staccare i cristiani dalla linfa dell’onestà,<br />
della responsabilità, della giustizia, della bontà ecc. che uisce dai sacramenti:<br />
primissimi, per gli adulti, quelli della confessione e comunione.<br />
Le opportunità che la Madonna e Gesù offrono in questo periodo alla nostra<br />
diocesi non si potrebbero pensare più provvidenziali: l’8 settembre 2010, un<br />
giorno che rimarrà memorabile nella storia del cristianesimo fabrianese, la<br />
diocesi di Fabriano-Matelica è stata consacrata alla ‘Madonna del Buon<br />
Gesù’; nel 2011 un altro evento memorabile, impegnerà come co-protagonista<br />
il cristianesimo fabrianese: il Congresso Eucaristico Nazionale, che<br />
quest’anno si celebra in Ancona, coinvolgerà, per una intera giornata (per<br />
l’esattezza il 7 settembre), la diocesi di Fabriano-Matelica. Così Gesù e<br />
Maria, il Redentore e la Corredentrice, ci danno una mano, come sempre<br />
nella nostra storia, per smascherare la guerra insidiosa che il solito serpente<br />
sferra con cadenze costanti contro la nostra fede; ci aiutano a riappropriarci<br />
di quella incalcolabile ricchezza che è data dalla vita cristianamente vissuta;<br />
e ci ricordano che riconoscere che siamo fragili è onestà, e che servirci degli<br />
aiuti della grazia, che vengono a noi dalla pratica dei sacramenti, è saggezza.<br />
Come ogni anno a S. Caterina celebreremo il ricordo delle apparizioni<br />
della Madonna a Lourdes. Ci prepareremo così: da domenica 30 gennaio<br />
INTELLIGENTI<br />
MA PRESUNTUOSI<br />
Il Vangelo di domenica: ”Beati voi poveri…”. Ho spiegato che Gesù parlava<br />
da uno sgabello più alto e in quel momento sorvolava sulla posizione sociale,<br />
per affermare che la condizione del povero era una buona occasione<br />
(beati) per mettere Dio nel cuore, mentre la condizione dei ricchi li esponeva<br />
più facilmente al vizio. Come un giovane che ha avuto un incidente<br />
al piede e scherza con gli amici: “E’ stata una disgrazia, ma anche una<br />
grazia perché ho più tempo per studiare”. Poi il Vangelo continuava con<br />
tanti altri “beati” per chi riesce a salire più in alto.<br />
Ora non voglio ripetere ciò che ho detto in chiesa, ma mettermi nei panni<br />
di quelli che sono fuori della chiesa, quelli che non ascoltano, ma leggono<br />
la frase (Beati voi poveri) e tutto il discorso della montagna.<br />
Possiamo immaginare i commenti. Uno dirà che quelli che vanno in chiesa<br />
predicano la povertà per gli altri, ma loro cercano i quattrini. Un altro<br />
ammetterà pure che essere miti, misericordiosi e anche puri di cuore è<br />
una bella cosa, ma per gli angeli e non per gli uomini.<br />
Quando poi a “Beati gli af itti” è una affermazione contro l’umanità che<br />
già soffre. Ora dal Vangelo passiamo a certi giornali e a certi sevizi in tv.<br />
Vediamo che spesso si scrive e si parla in tema di religione da ignoranti,<br />
facendo credere a chi, è più ignorante di loro, che loro sono maestri. Si<br />
Incontro regionale<br />
degli uffi ci pastorali<br />
Un convegno di approfondimento si terrà<br />
domenica 6 febbraio presso il Centro “Giovanni<br />
Paolo II” di Loreto, (ore 9, 15-18) a cui<br />
sono invitati in modo particolare i direttori<br />
e i responsabili di uf ci e servizi pastorali<br />
unitamente ai delegati di associazioni e movimenti<br />
che si occupano di educazione nel<br />
mondo giovanile, sul tema “Orientamenti<br />
pastorali per il decennio 2010-2020”. Al<br />
Convegno è confermata la presenza di S.E.<br />
Mons. Mariano Crociata in veste di relatore.<br />
Mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei<br />
ADORAZIONE<br />
EUCARISTICA<br />
NOTTURNA<br />
a lunedì 7 febbraio ri etteremo sui suggerimenti che la Madonna ha dato<br />
a ogni cristiano da Lourdes. Nel giorni 8-9-10 ripenseremo il problema<br />
del dolore, come preparazione alla ‘Giornata Mondiale del malato’<br />
che si celebrerà l’11 febbraio, venerdì 11 a S. Caterina le Ss. Messe<br />
saranno alle 7, 8, 9, 10, 11, 12 e alle 18. Concluderà la giornata, dopo<br />
l’ultima Messa, la simpatica processioncina con i ambeaux nell’atrio<br />
antistante l’auditorium – tempo permettendo -, come siamo abituati a<br />
fare da sempre. Ci saranno confessori disponibili per tutta la mattinata.<br />
Vi aspettiamo in tanti…<br />
I francescani di S. Caterina<br />
tratta di persone intelligenti e anche persone oneste, ma devono seguire<br />
le direttive di chi paga e allora per convenienza si sposta una virgola, si<br />
mette un’altra parola ambigua e il discorso del Papa o degli avversari<br />
politici prende, per chi legge, il signi cato che si voleva dare. In questo<br />
caso non si può parlare d’ignoranza, ma di carriera e anche di cattiveria.<br />
In altri casi invece c’è la pigrizia di informarsi sui fatti, sul signi cato<br />
che ha una parola. Anche qui si appro tta dell’ignoranza di chi legge.<br />
Poi avviene spesso che alcuni scrivono su temi di vita mistica come un<br />
chirurgo che opera un paziente con il coltello da cucina. Le beatitudini<br />
del vangelo di domenica si chiamano anche “Discorso della montagna”.<br />
La parola stessa ci fa capire che per capire quei “beati” occorre aver fatto<br />
già un bel cammino in salita tra spine, scorpioni, serpenti….per arrivare<br />
al famoso castello di S. Teresa. Chi è lontano dalla fede anche se studia<br />
la Parola di Dio dif cilmente riuscirà a capire il signi cato. Si trova nella<br />
stessa posizione di uno che vuole descrivere l’amore che un suo amico ha<br />
per la sua ragazza. Nel campo spirituale anche il non credente dovrebbe<br />
avere almeno il dubbio di qualche cosa che sfugge all’intelligenza. Quel<br />
“qual cosa” che noi credenti chiamiamo dono soprannaturale. Presenza<br />
misteriosa di Dio. Bisogna anche dire che anche molti praticanti della<br />
chiesa spesso parlano di cose dif cili senza chiedere consiglio e dicono<br />
sciocchezze. Quelli che sono dentro e che quelli di fuori dovrebbero salire<br />
insieme no alla torre del castello. Le scale sono le beatitudini. Poi<br />
mettersi a ragionare sulle cose della fede. Di lassù le cose di sotto hanno<br />
un altro colore. Sopra la porta d’ingresso stanno scritte le parole di Gesù:<br />
“Imparate da me che sono mite e umile di cuore”.<br />
D. Libero<br />
AGENDA LITURGICA<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
~ CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE DIOCESANA D’ARTE SACRA: sabato 5<br />
febbraio alle ore 10 in episcopio.<br />
~ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA: sabato 5 febbraio dalle ore 21 alle ore 6<br />
di domenica 6 febbraio.<br />
~ CERIMONIA ALLA MADONNA DI FRASASSI DI GENGA: domenica 6 febbraio alle<br />
ore 12 benedizione della targa dedicata a Don Peppino Fedeli.<br />
~ FESTA DELLA TRASLAZIONE DEL CORPO DI SAN ROMUALDO: a San Biagio, domenica<br />
6 febbraio alle ore 21: memoria; lunedì 7 alle ore 18.15 Santa Messa, presiede<br />
Mons. Vecerrica.<br />
~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 10 febbraio alle ore 9.30 in seminario.<br />
Parliamo di matrimonio<br />
Venerdì 4 febbraio alle 18.15 presso la Scuola Diocesana<br />
di Teologia d. Giuliano Nava terrà una lezione sul tema “Il<br />
matrimonio nel diritto canonico”.<br />
Sabato 5 febbraio nella chiesa di San<br />
Filippo a Fabriano, dalle ore 21 fi no alle<br />
ore 6 di domenica 6 febbraio avrà luogo<br />
l’adorazione eucaristica. L’intenzione è<br />
per domandare nuove e belle vocazioni.<br />
L’adorazione è rivolta a tutti i sacerdoti,<br />
diaconi, religiosi e religiose, famiglie<br />
e soprattutto giovani per aprirsi all’esperienza<br />
delle “sentinelle della notte”.<br />
21<br />
Ss.Messe<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.45: - M. della Misericordia<br />
- Mon. S. Margherita<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile - S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.00: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)<br />
- S. Nicolò - Centro Comun.<br />
(mart.-giov.-sab.)<br />
- S. Venanzio<br />
- M. della Misericordia<br />
- Sacra Famiglia<br />
- Oratorio San Giovanni Bosco<br />
ore 18.15: - S. Biagio e Romualdo<br />
- Scala Santa (S. Biagio)<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
- Collegiglioni<br />
- Chiesa S.M.in Campo<br />
ore 18.00: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- M. della Misericordia<br />
- S. Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 18.30:- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.30: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
cripta<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Cappella dell’ospedale<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
- S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 15.00: - Bassano<br />
ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />
ore 17.00: - Chiesa S. Maria in Campo<br />
ore 18: - M. della Misericordia<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 19.00: - S. Nicolò<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
18.30: - S. Teresa - S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
19.00: - Regina Pacis<br />
Messe FESTIVE<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
17.30:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa<br />
- Regina Pacis<br />
21 chiesa.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 14.59
22 >DEFUNTI<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
ANNIVERSARIO<br />
Lunedì 7 febbraio<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
EGIDIO MULAS<br />
La fi glia e la moglie lo ricordano<br />
con affetto.<br />
Ciao babbo, è già passato un anno<br />
da quando hai intrapreso il lungo<br />
viaggio, ma so che non eri da solo<br />
e non avrai avuto paura. Insieme ti<br />
accompagnava tutto il mio amore<br />
e tutto il mio dolore per averti perduto.<br />
Babbo, grazie di essere stato<br />
il mio babbo. Per le belle cose che<br />
mi hai insegnato e per l'immenso<br />
amore che mi hai dato. Veglia<br />
sempre su di me e su mamma. Io ti<br />
ricorderò da qui all'eternità. Ti amo<br />
tanto babbo. Tua fi glia Elena<br />
Mamma ti manda un bacio e un<br />
dolce ricordo.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. NICOLO'<br />
Mercoledì 9 febbraio<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ROLANDA PELLEGRINI<br />
in ZAMPARINI<br />
La famiglia e i parenti la ricordano<br />
con affetto. S. Messa mercoledì 9<br />
febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 28 gennaio, a 91 anni,<br />
a San Donato Milanese<br />
ha raggiunto in cielo<br />
il marito Tito e la piccola Raffaella<br />
ROSINA TOLLARI<br />
ved. ANGELONI<br />
Lo comunicano i fi gli Maria Gabriella<br />
e Angelo, il genero, la nuora, i<br />
nipoti ed i familiari tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 29 gennaio, a 84 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ROSA MEDARDONI<br />
VED. LENCI<br />
Lo comunicano i fi gli Renzo con Patrizia,<br />
Gianna con Sesto, le nipoti<br />
Monia, Romina, Federica, Lisa, i<br />
pronipoti, il fratello Silvio, i nipoti,<br />
le cognate ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Domenica 30 gennaio, a 79 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
GIUSEPPE FRANCIOLINI<br />
Lo comunicano la moglie Milvia Ravazzini,<br />
i fi gli Gaetano e Luigi con<br />
Maria Tiziana, i fratelli Ugo e Francesco,<br />
le nipoti Ambra e Alessia, le<br />
cognate Bruna e Annetta ed i familiari<br />
tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 28 gennaio, a 90 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
TALIA PATERNIANI<br />
ved. CIARAFONI<br />
Lo comunicano i fi gli, la nuora, il<br />
genero, i nipoti, il pronipote ed i<br />
familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 1 febbraia, a 83 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ELVEZIA TRAPPOLINI ved. CAVALIERI<br />
Lo comunicano la fi glia Tina con il genero Angelo, il<br />
nipote Alessandro, la sorella Santina, i nipoti i familiari<br />
tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. SEBASTIANO<br />
Marischio - Sabato 5 febbraio<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
NATALINA BIANCINI in STAZI<br />
Il marito, il fi glio, la nuora, i nipoti<br />
e i parenti tutti la ricordano con<br />
grande affetto. S. Messa sabato 5<br />
febbraio alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. VENANZO<br />
Venerdì 11 febbraio<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
MARA MARCELLA<br />
GIUSEPPETTI<br />
I nipoti e i parenti tutti la ricordano<br />
con affetto. S. Messa venerdì 11<br />
febbraio alle ore 18. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
"Sono stato crocefi sso con Cristo e non vivo più io, ma Cristo vive in me".<br />
(Gal.2,19-20)<br />
11.12.1922 5.02.2010 10.02.1924 11.02.2010<br />
IONE ZINI GIOVANNI PAURI<br />
Nel 1° anniversario<br />
della loro scomparsa verranno ricordati con una S. Messa nella chiesa di<br />
Santa Maria Maddalena giovedì 10 febbraio alle ore 18.30. I familiari ringraziano<br />
chi si unirà alle loro preghiere per due care persone il cui ricordo<br />
è sempre vivo.<br />
ANNUNCIO<br />
Mercoledì 26 gennaio, a 99 anni,<br />
a Mantova, è tornato al Signore<br />
VIRGILIO GREGORI<br />
(VESPA)<br />
Lo comunicano la fi glia Maria, il<br />
genero Giorgio Stopponi, i nipoti, i<br />
pronipoti ed i parenti tutti. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere<br />
ANNUNCIO<br />
DIOCESI DI FABRIANO - MATELICA<br />
Il Vescovo, i Sacerdoti e i Diaconi<br />
accompagnano alla vita eterna il<br />
Diacono<br />
FEDERICO GILI<br />
Uomo tutto di Dio nel vivere il sacramento<br />
del matrimonio con la<br />
moglie Santina, nello svolgere il<br />
nuovo Ministero del Diaconato e nel<br />
servizio religioso a varie Parrocchie<br />
e nella Curia Vescovile. Lo ricordiamo<br />
con gratitudine e invitiamo<br />
a pregare per lui e per le nuovevocazioni.<br />
ANNUNCIO<br />
Venerdì 28 gennaio, a 70 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
FIDALMA ZEPPONI<br />
in LATTANZI<br />
Lo comunicano il marito Romildo, i<br />
fi gli Maria Luisa ed Enrico, la nuora<br />
Stella, i nipoti Tommaso con Luana,<br />
Tiziana, Angelica, la sorella Emilia,<br />
il fratello Armando, i cognati, le cognate,<br />
i nipoti ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 29 gennaio, a 74 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
FEDERICO GILI<br />
DIACONO DELLA DIOCESI<br />
DI FABRIANO - MATELICA<br />
Lo comunicano la moglie Maria<br />
Santa Tassi, le sorelle Pierina e Palmira,<br />
il cognato Mario, la cognata<br />
Gina, i nipoti e i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
In ricordo di Federico<br />
Profondo cordoglio per la scomparsa<br />
di Federico Gili, il 74enne<br />
nominato diacono quattro anni fa<br />
dal Vescovo Vecerrica. Una morte<br />
improvvisa la sua per cause naturali<br />
dovute alle forti complicazioni<br />
di una malattia respiratoria che<br />
non gli ha lasciato scampo. Federico,<br />
pensionato, lascia la moglie,<br />
i parenti, gli amici e tutti coloro<br />
che hanno apprezzato le sue<br />
grandi doti umane. In particolare<br />
proprio nella diocesi si era profondamente<br />
impegnato, al punto da<br />
essere stato nominato diacono il<br />
25 gennaio 2007 insieme ad altri<br />
tre laici. Da allora il suo sostegno<br />
all’attività ecclesiale è stato sempre<br />
più diretto, collaborando con<br />
diversi sacerdoti e le varie attività<br />
organizzate dalla Chiesa. Proprio<br />
il Vescovo è stato tra i primissimi<br />
a portare il suo messaggio di<br />
vicinanza alla famiglia, ben conoscendo<br />
lo spirito di servizio e<br />
la grande generosità del diacono<br />
che ha operato con profonda<br />
dedizione in favore della diocesi:<br />
“Uomo tutto di Dio – ha detto don<br />
Giancarlo Vecerrica – nel vivere il<br />
sacramento del matrimonio con la moglie Santina, nello svolgere il nuovo<br />
Ministero del Diaconato e nel servizio religioso a varie parrocchie e nella<br />
Curia Vescovile. Lo ricordiamo con gratitudine ed invitiamo a pregare per<br />
lui e per le nuove vocazioni”.<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 25 gennaio, a 87 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
GUGLIELMO BRISCHIA<br />
Lo comunicano la moglie Erina Giommetti, i fi gli Pina<br />
e Gaetano, il genero Giuseppe, la nuora Maria Paola,<br />
i nipoti Nicola e Francesca con Fabrizio, la pronipote<br />
Caterina, la sorella Viola, i cognati, le cognate, i nipoti<br />
e i parenti tutti. Marchigiano<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESA della SACRA FAMIGLIA<br />
Mercoledì 9 febbraio<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIANCARLO BOLOGNESI<br />
La moglie, i fi gli, i nipoti lo ricordano<br />
con affetto. S. Messa mercoledì<br />
9 febbraio alle ore 18. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. MICHELE<br />
Sabato 5 febbraio<br />
ricorre il 4° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIOVANNI PAGNANI<br />
La moglie, le fi glie, i nipoti e i parenti<br />
lo ricordano con affetto. S.<br />
Messa domenica 6 febbraio alle ore<br />
11. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
Giovedì 10 febbraio<br />
ricorre il 14° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GUIDO FERRETTI<br />
Durante la S. Messa di giovedì 10 febbraio alle ore 7.45 nella chiesa della<br />
Misericordia sarà ricordata la moglie<br />
GEMMA BUSELLI<br />
I loro cari li ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Giovedì 10 febbraio<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amato<br />
LUCIANO VIVOLI<br />
La moglie Concetta, i fi gli, le nuore,<br />
il genero, i nipoti e i parenti<br />
lo ricordano con affetto. S. Messa<br />
venerdì 11 febbraio alle ore 18. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
ORATORIO S. GIOVANNI BOSCO<br />
Mercoledì 9 febbraio<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIUSEPPE CHIODI<br />
I fi gli, le nuore, i nipoti, la sorella<br />
e i parenti lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa mercoledì 9 febbraio alle<br />
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 25 gennaio, a 79 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
ANGELO (REMO)<br />
CIAPPELLONI<br />
MARITO E PADRE AMATISSIMO<br />
Lo comunicano la moglie Adelmira<br />
Torretti, i fi gli Sandro con Anna<br />
Maria, Fabrizio con Maria Rosella,<br />
Alma, con Alessandro, gli amati<br />
nipoti Lorenzo, Riccardo e Giulia, il<br />
fratello Vittorio, i cognati, i nipoti e<br />
i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Elda Corrieri con i fi gli<br />
ed i parenti tutti, grati<br />
per la partecipazione<br />
di affetto tributata al caro<br />
UMBERTO SANTINI<br />
ringraziano quanti si sono uniti al<br />
loro dolore.<br />
TRIGESIMO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Giovedì 10 febbraio<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ARMANDO MELACOTTE<br />
La moglie, i fi gli, le nuore, i nipoti<br />
e i parenti lo ricordano con affetto.<br />
S. Messa giovedì 10 febbraio alle<br />
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
E' ormai trascorso un mese da<br />
quando il Signore ti ha chiamato a<br />
sè accogliendoti tra le sue braccia<br />
ed il vuoto che hai lasciato è grande<br />
ed incolmabile. Hai affrontato il<br />
male in silenzio, quasi per non disturbare,<br />
con la dignità e la tenacia<br />
di uomo forte quale eri ed anche<br />
se alla fi ne ha avuto la meglio, è<br />
riuscito solo a prenderti il corpo<br />
ma non di certo l'anima, quella<br />
no, quella l'hai portata con te con<br />
tutta la sua purezza. Il tuo immenso<br />
amore per la vita, la tua bontà<br />
onestà, allegria e contagiante simpatia,<br />
ora li potrai donare al paradiso<br />
e condividere con tutti gli altri<br />
uomini giusti che, come te, siamo<br />
certi abbiano un posto riservato vicino<br />
a Dio. Sei stato un marito, un<br />
padre ed un nonno affettuoso ed<br />
impagabile ed aver vissuto con te<br />
è stato un privilegio. Vogliamo che<br />
tu sappia che ogni giomo che passa<br />
e come se fossi ancora qui, al<br />
nostro fi anco, con il tuo esortante<br />
sorriso gioioso, la tua spontaneità,<br />
sensibilità ed inesauribile vena<br />
scherzosa e che il tuo bel ricordo<br />
rimarrà per sempre, indelebile,<br />
nei nostri cuori. Grazie per averci<br />
fatto dono della tua presenza, per<br />
i meravigliosi anni trascorsi insieme,<br />
per averci insegnato a credere<br />
nell'amicizia, nel prossimo, ad essere<br />
piu che ad avere, ad amare ed<br />
apprezzare la vita soprattutto nelle<br />
sue piccole cose e che il sorriso è la<br />
porta dell'animo. Ti immaginiamo<br />
felice e sereno, intento a fare nuove<br />
amicizie, ad allietare gli angeli<br />
e ad ascoltare la musica che tanto<br />
amavi. Ciao grande uomo, il nostro<br />
amore per te vivrà imperituro.<br />
Tua moglie, i tuoi fi gli ed i tuoi<br />
cari nipoti.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
La famiglia Carmenati-Mearelli rinringrazia sentitamente quanti si sono<br />
associati al lutto per la scomparsa<br />
della cara<br />
TERESA BOLZONETTI<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di MOSCANO<br />
Venerdì 4 febbraio<br />
ricorre il 9° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
NELLO CIMARRA<br />
La moglie, la fi glia ed i parenti lo<br />
ricordano con affetto. S. Messa domenica<br />
6 febbraio alle ore 10.15. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. BIAGIO<br />
Lunedì 7 febbraio<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ALDA FANTINI<br />
La fi glia e i parenti tutti la ricordano<br />
con affetto. S. Messa martedì 8<br />
febbraio alle ore 18.15. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
LAURA MACCARI<br />
Nell'anniversario del ritorno alla<br />
Casa del Padre dell'amatissima<br />
Laura ci ritroveremo a pregare con<br />
lei mercoledì 9 febbraio alle ore 18<br />
presso la chiesa della Sacra Famiglia.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di GIUSEPPE LAV.<br />
Domenica 6 febbraio<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
LUIGI CARSETTI<br />
La moglie, il fi glio la ricordano con<br />
affetto. S. Messa domenica 6 febbraio<br />
alle ore 18.30. Si ringrazia chi<br />
si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 1 febbraio, a 84 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ANNA MARIA CARLONI<br />
Lo comunicano le nipoti Claudia e<br />
Cristina, i cugini e i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
22 defunti.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.02
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>CULTURA<br />
Nuova luce su Gentileschi<br />
di FRANCESCO MARIA<br />
ORSOLINI<br />
Tra Fabriano, dove ha<br />
lasciato alcuni dipinti<br />
eccelsi, e Orazio Gentileschi,<br />
uno dei giganti<br />
della pittura seicentesca europea,<br />
c’è di mezzo Francesco Stelluti,<br />
con la complicità di Galilei. Lo ha<br />
recentemente affermato Livia Carloni<br />
alla cerimonia di assegnazione<br />
dell’ultimo “Premio Salimbeni per<br />
la storia e la critica d’arte”, che si<br />
è svolta al Teatro “Feronia” di San<br />
Severino Marche.<br />
La storica dell’arte, funzionario della<br />
Soprintendenza di Roma, ha ricostruito,<br />
in particolare, i nessi storici<br />
100 INTELLETTUALI 100 IDEE<br />
di Alessandro Moscè<br />
Mario Sasso:<br />
pinacoteche<br />
trasformate<br />
in Fondazioni<br />
A destra: Santa Maria Maddalena Penitente<br />
di Orazio Gentileschi (particolare), Fabriano,<br />
chiesa di Santa Maria Maddalena, 1611<br />
A sinistra: un ritratto di Orazio Gentileschi<br />
(Pisa 1563 - Londra 1639)<br />
I rapporti tra il pittore<br />
e Fabriano: il ruolo<br />
di Francesco Stelluti<br />
e Galileo Galilei<br />
e fattuali relativi alla commissione,<br />
nel 1614, della Confraternita dei<br />
Cartai per la Maddalena, collocata<br />
nella chiesa omonima. Gentileschi<br />
dipinse l’opera in conseguenza<br />
delle deliberazioni che nell’anno<br />
successivo determineranno l’aggregazione<br />
della Confraternita<br />
fabrianese a quella romana di S.<br />
Spirito in Sassia.<br />
A questa si era associato, proveniente<br />
da Bamberga, il giovane<br />
medico tedesco Johann Faber,<br />
studioso, collezionista di cose e<br />
fenomeni naturali, nonchè di opere<br />
artistiche che li rappresentavano,<br />
come quelle del pittore tedesco<br />
Helsheimer.<br />
Nel 1611 il Faber era entrato a far<br />
Mario Sasso è nato a Staffolo nel 1934.<br />
Trasferitosi a Roma, dal 1958 iniziò a col- laborare con la<br />
Rai avviando un percorso di ricerca che 1o ha portato ad af ancare<br />
alla pittura, la progettazione gra ca e i nuovi linguaggi dell’elettronica.<br />
Artista pluripremiato a livello nazionale e internazionale,<br />
nella seconda metà degli anni Novanta ha concentrato la propria<br />
attenzione sulle videoinstallazioni, genere nel quale riassume<br />
compiutamente la ricerca nel campo pittorico e la sperimentazione<br />
e ibridazione tecnica e linguistica sul versante multimediale. Ha<br />
partecipato al convegno sui 100 intellettuali, con una proposta<br />
molto concreta. Dichiara Sasso nell’apposito volume curato da<br />
Valentina Conti: “Penso a tutte quelle pinacoteche della nostra<br />
regione che hanno la sezione d’arte contemporanea in gestione,<br />
quasi sempre chiuse per motivi di personale, prive di iniziative<br />
laboratoriali, e spesso anche per incapacità di saper leggere i<br />
linguaggi che l’arte contemporanea si porta dietro”. Mario Sasso<br />
suggerisce che queste strutture espositive dovrebbero diventare<br />
delle vere e proprie fondazioni, con il patrocinio dei comuni, delle<br />
provincie e delle regioni, con l’intervento di privati, collezionisti,<br />
amatori, associazioni culturali, curatori, capaci di vivacizzare la<br />
conoscenza, il dibattito, e quello che più conta, per coinvolgere<br />
i giovani ad una lettura del contemporaneo, piena di nuovi modi<br />
di leggere l’arte”. Mario Sasso ha voluto sottolineare anche che<br />
nel frattempo alcune industrie marchigiane, all’interno della loro<br />
produzione, promuovono conferenze, mostre, incontri con esperti<br />
della comunicazione, dell’arte, dell’estetica, del designer. “Mi<br />
riferisco ad aziende come Guzzini, Merloni, Elica. Queste iniziative<br />
hanno dato qualità intellettuale a molti lavoratori, mentre<br />
le strutture pubbliche hanno privilegiato il dilettantismo da sotto<br />
cultura, con mostre di scarsa qualità tecnica e concettuale”.<br />
parte dell’Accademia dei Lincei,<br />
contemporaneamente a Galilei. Ed<br />
è proprio a questi che, nello stesso<br />
anno, Francesco Stelluti, fondatore<br />
dei Lincei, scrive una lettera da<br />
Fabriano.<br />
Anch’egli pisano, Galilei era un<br />
appassionato estimatore del Gentileschi<br />
e negli anni del suo soggiorno<br />
romano si trovarono entrambi<br />
ospiti del Principe Paolo Savelli,<br />
nell’abitazione ricavata al Teatro<br />
di Marcello.<br />
Secondo la studiosa romana, la<br />
scena notturna della Maddalena<br />
non è affatto estranea agli studi<br />
galileiani della macchie solari e<br />
alla nuova teoria quantitativa della<br />
luce e della sua propagazione. Di<br />
quanto le incessanti modulazioni<br />
della luce potessero sollecitare le<br />
melodiose variazioni cromatiche<br />
del Gentileschi, è palmare dimostrazione<br />
il dipinto della Santa<br />
Francesca Romana, realizzato per<br />
chiesa dei benedettini olivetani<br />
di Santa Caterina a Fabriano, un<br />
capolavoro assoluto della pittura<br />
italiana seicentesca, nel quale sica<br />
e meta sica della luce convivono in<br />
perfetta armonia.<br />
Anche in questo caso la committenza<br />
dell’opera è da ricondurre<br />
alla scena artistica romana, per la<br />
mediazione del cardinale Paolo<br />
Emilio Sfondrato, protettore degli<br />
olivetani e committente delle opere<br />
pittoriche “moderne” di Santa Ce-<br />
23<br />
cilia in Trastevere.<br />
Le tele del Gentileschi dipinte a Fabriano<br />
hanno costituito il gruppo di<br />
opere senz’altro più esaltante della<br />
mostra Meraviglie del Barocco<br />
nelle Marche, vedendo la quale è<br />
stata massima anche la meraviglia<br />
di trovarle associate al Barocco.<br />
Nella copertina del catalogo campeggia<br />
l’angelo porta croce del San<br />
Carlo, opera anch’essa fabrianese<br />
della chiesa di San Benedetto.<br />
Le cromie e le energie di cui sono<br />
intrise le piume delle ali, come<br />
spugne di luce, come una sof ce<br />
spongia solis, non annunciano<br />
soltanto il sacri cio di Cristo, ma<br />
anche le nuove scienze che avrebbero<br />
cambiato il destino dell’umanità.<br />
Pierluigi Farnese e Fabriano<br />
Nel libro “ Nobiltà Fabrianese“ Città<br />
e Comune di Fabriano curato dal<br />
prof. Dalmazio Pilati, recentemente<br />
scomparso, anche ricavato da manoscritti<br />
inediti del prof. Romualdo<br />
Sassi, due grandi uomini di cultura<br />
e storici Fabrianesi, sulla voce<br />
Farnese (appendice pag. 172) c’è<br />
scritto che Pierluigi Farnese glio<br />
naturale del card. Alessandro (Paolo<br />
III), sembra che in circostanze non<br />
molto chiare, è nato a Fabriano.<br />
In un altro punto si parla di Pierluigi<br />
Farnese come di colui che in<br />
molte circostanze assicurò la sua<br />
protezione alla Città di Fabriano,<br />
specialmente nella lunga contesa<br />
con il Castello di Genga. Molti si<br />
chiederanno chi è costui? Stiamo<br />
parlando di Pierluigi Farnese Duca<br />
di Castro, marchese di Novara,<br />
Duca di Parma e Piacenza.<br />
Per capire il personaggio si può dire<br />
che n da giovane l’impegno del<br />
padre manifestò prepotentemente<br />
il suo lato oscuro (come scritto<br />
nella sua biogra a su wikipedia,<br />
nella quale ho attinto nello scrivere<br />
questo articolo it.wikipedia.org/<br />
wiki/Pierluigi_Farnese) n dalla<br />
<strong>prima</strong> giovinezza manifestò aspetti<br />
caratteriali, inclinazioni e mancanza<br />
di equilibrio che in seguito lo renderanno<br />
tristemente famoso tra i suoi<br />
contemporanei.<br />
A soli 17 anni lui e suo fratello<br />
Ranuccio combatterono al soldo<br />
delle armate veneziane. In seguito<br />
come capitano fu ai servigi dell’Imperatore<br />
Carlo V no al Sacco di<br />
Roma nel 1527 in cui partecipò<br />
insieme ai lanzichenecchi. Il fatto<br />
curioso è che mente suo fratello<br />
Ranuccio indietreggiava a Castel<br />
Sant’Angelo per difendere il Papa,<br />
Pierluigi superava Ponte Sisto e<br />
occupava il palazzo di famiglia,<br />
salvandolo dalla devastazione e<br />
facendone il suo quartiere generale.<br />
Lì partecipò un altro capitano imperiale<br />
che divenne in seguito uno dei<br />
suoi più terribili nemici, Ferrante I<br />
di Gonzaga (nato a Mantova il 28<br />
gennaio 1507, morto a Bruxelles<br />
il 15 novembre del 1557) futuro<br />
governatore di Milano (il periodo<br />
va dal 1546 al 1554) è sepolto nel<br />
duomo di Mantova.<br />
Continuò la sua carriera militare<br />
combattendo in altre guerre dalla<br />
Puglia no a Firenze. Nel 1534<br />
diviene papa Paolo III, viene<br />
nominato il figlio di Pierluigi,<br />
Alessandro cardinale. Nel 1 febbraio<br />
del 1537 nella basilica di San<br />
Pietro viene nominato Gonfaloniere<br />
della Chiesa. Il 14 marzo del 1537<br />
diviene Duca di Castro. Nel 1538<br />
diviene Marchese di Novara. Nel<br />
1538 per consolidare l’amicizia con<br />
l’Imperatore fa sposare suo glio<br />
Ottavio con Margherita D’Austria.<br />
Nel 1543 il glio dodicenne Orazio<br />
fu mandato alla corte del Re di<br />
Francia Francesco I e nel 1545 il<br />
glio Ranuccio diviene cardinale.<br />
Pierluigi puntava ad ottenere il ducato<br />
di Milano, ma dopo il ri uto da<br />
parte dell’Imperatore, ottenne dallo<br />
Stato ponti cio (nel 1545) il Ducato<br />
di Parma e di Piacenza. Nonostante<br />
fosse un uomo privo di scrupoli<br />
come parecchi governanti del suo<br />
tempo attuò nei suoi possedimenti<br />
una moderna politica di riforme a<br />
vantaggio delle classi più deboli.<br />
Fece aprire diverse scuola per insegnare<br />
la letteratura greca e latina, la<br />
medicina e il diritto, riordinò il sistema<br />
amministrativo e giudiziario.<br />
Per favorire il commercio costruì<br />
nuove vie di comunicazione e sviluppò<br />
il servizio postale. Ricostruì<br />
ponti riparò le strade rurali e abolì<br />
la tassa sul bestiame per favorire<br />
l’agricoltura. Per rimettere in sesto<br />
il bilancio fece pagare le tasse a<br />
tutti gli abitanti, ma in modo equo,<br />
chi era più ricco dava di più e chi<br />
era povero di meno, per questo fu<br />
odiato dall’aristocrazia.<br />
Incaricò San Gallo e Michelangelo<br />
Buonarroti (Caprese Michelangelo,<br />
nato nel 1475 e morto a Roma nel<br />
1564, è uno dei più grandi artisti del<br />
Rinascimento italiano) per supervisionare<br />
il progetto per la costruzione<br />
di una fortezza a Piacenza.<br />
Pierluigi Farnese mori a Piacenza<br />
nel 1547 in seguito ad una congiura<br />
organizzata da Ferrante I Gonzaga<br />
con il beneplacito dell’Imperatore<br />
Carlo V. Della sua morte si sa tutto<br />
al contrario della sua nascita, in<br />
base ai nostri storici fabrianesi sappiamo<br />
che è nato a Fabriano ed ha<br />
continuato a mantenere un legame<br />
con la città.<br />
Ma non è chiaro perché è nato nella<br />
nostra città e chi sia sua madre.<br />
Forse ulteriori ricerche storiche<br />
chiariranno il mistero.<br />
Paolo Carnevali<br />
23 cultura.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.05
24 >CULTURA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Fede e cultura in Carlo Bo<br />
Tante le iniziative per il suo centenario<br />
di GALLIANO CRINELLA<br />
Vorrei portare un piccolo<br />
contributo alla conoscenza<br />
di Bo, riprendendo qui<br />
alcuni aspetti del suo lavoro<br />
critico. Aspetti da riferire agli<br />
anni sessanta – settanta del secolo<br />
scorso, così come emergono in un<br />
volume signi cativo, Solitudine e<br />
carità, curato da Gastone Mosce<br />
per l’editrice Camunia e pubblicato<br />
nel 1985. Nel volume si presenta<br />
arricchita la profonda trama, a forte<br />
tensione speculativa e morale,<br />
elaborata da Bo nel bel volume<br />
mondadoriano Sulle tracce del Dio<br />
nascosto (Milano 1984), ove l’interesse<br />
è rivolto quasi esclusivamente<br />
ai grandi temi religiosi che toccano<br />
da vicino la nostra esistenza<br />
quotidiana. Lo stile e il metodo di<br />
ricerca sono, in entrambi i volumi,<br />
impegnati a «far in modo che con la<br />
notizia, con l’episodio contingente<br />
non scompaia nel vortice, nella<br />
pletora delle informazioni il messaggio,<br />
il signi cato che sta dietro».<br />
L’obiettivo è dunque quello di<br />
superare la levigata superficie<br />
delle notizie e degli eventi per<br />
porre la questione del valore, della<br />
riappropriazione del valore, e ciò<br />
quasi sempre attraverso la soluzione<br />
interrogativa, l’esercizio del<br />
dubbio e di una salutare contestazione<br />
della facile retorica e degli<br />
accomodamenti imposti da quella<br />
che definisce la «dittatura delle<br />
cose». Nel solco di una mentalità<br />
e di una cultura essenzialmente<br />
storicistica, quale quella italiana<br />
- l’Italia è, non a caso, la patria di<br />
Machiavelli e di Guicciardini - per<br />
cui il giudizio morale si stempera<br />
o si risolve in una serie di concatenazioni<br />
e giusti cazioni storiche,<br />
Bo rappresenta una fra le poche<br />
voci che con maggiore insistenza si<br />
sono soffermate sul tema dei valori,<br />
cristianamente colti all’interno dei<br />
temi perenni della condizione umana.<br />
Con un’accentuazione forte,<br />
direi quasi intransigente talvolta,<br />
degli obiettivi mancati, del divario<br />
troppo vistoso tra gli ideali e la<br />
Il 2011 è l’anno centenario di Carlo Bo, critico letterario, Senatore<br />
a vita, Rettore dell’Università di Urbino per oltre cinquant’anni e<br />
fondatore del Premio Gentile da Fabriano. Sono molte le iniziative già<br />
programmate per riprendere il discorso e l’acuta, severa analisi della<br />
cultura letteraria e della società italiana del Novecento sviluppata da Bo<br />
nel corso dei decenni. Il Cardinale Gianfranco Ravasi, aprendo l’anno<br />
centenario, ha tenuto ad Urbino il 25 gennaio scorso, una magistrale<br />
lezione sul tema: “Spiritualità e scrittura di Carlo Bo”. A Fabriano,<br />
promosso dall’Associazione “Gentile Premio”, si terrà un convegno sul<br />
rapporto intrattenuto da Bo con la vita culturale delle Marche.<br />
realtà, ma senza adesione alcuna<br />
alle mode, nello stile proprio della<br />
critica e della testimonianza di un<br />
“aspirante cristiano”.<br />
Bo ha saputo cogliere con grande<br />
acutezza i limiti connessi con lo<br />
sviluppo economico e sociale della<br />
società italiana. Non può certo<br />
coinvolgerlo l’accusa che Pietro<br />
Scoppola muove (cfr. La nuova<br />
cristianità perduta, Roma, 1985)<br />
alla cultura cattolica nazionale, per<br />
non aver compreso che il benessere<br />
e il consumismo avrebbero inesorabilmente<br />
portato in Italia ad una<br />
progressiva emarginazione della<br />
coscienza religiosa e a quella forma<br />
di secolarizzazione che lo storico<br />
interpretava come una caduta in un<br />
vero e proprio vuoto etico.<br />
Civiltà dei consumi è de nita da<br />
Bo come «una catena fondata sulle<br />
illusioni delle cose» che strumentalizza<br />
e addormenta l’uomo. «Il<br />
traguardo del benessere - afferma<br />
ad esempio in un articolo del marzo<br />
1963 - quando non sia suscettibile<br />
di altri sviluppi, quando lo si tenga<br />
gelosamente riservato ai nostri desideri,<br />
si trasforma in una gravissima<br />
offesa per la famiglia umana. È<br />
assolutamente indispensabile che<br />
insieme al pane si dia all’uomo<br />
una certezza, il segno di una forza<br />
morale». Altrove Bo ammonisce a<br />
non fare del benessere un mito e a<br />
non servirsene come di un comodo<br />
tranquillante.<br />
Carlo Bo con Francesco Merloni<br />
e Galliano Crinella<br />
Gli stimoli che fuoriescono dalla<br />
pagina di Bo interpellano, in primo<br />
luogo, la coscienza del cristiano stimolando<br />
il suo impegno per vincere<br />
l’inerzia, la rassegnazione, «lo spirito<br />
di dimissioni» che sembra aver<br />
prevalso sin dal momento della ricostruzione,<br />
nel primo dopoguerra.<br />
I partiti politici e le classi dominanti<br />
non hanno realizzato pienamente i<br />
propositi iniziali perché non hanno<br />
avuto preoccupazioni di ordine<br />
culturale.<br />
Ma responsabilità e limiti non vanno<br />
visti solo sul versante dei partiti e<br />
delle istituzioni, ma anche in quello<br />
della stessa cultura, che in tante sue<br />
espressioni ha fornito consenso alla<br />
stanchezza e al disimpegno. Quella<br />
cultura che dopo aver posto come<br />
meta «il rinnovamento dell’uomo<br />
e della società nella giustizia, nella<br />
libertà, nel rispetto degli altri, a un<br />
certo punto ha buttato a mare tutto<br />
questo e ha alzato la bandiera della<br />
perfetta disponibilità, cioè dell’annullamento<br />
di ogni verità». I singoli<br />
non hanno certo fatto opposizione<br />
ad un lento tramonto di certezze e<br />
di valori: le loro<br />
rivendicazioni<br />
hanno quasi<br />
sempre nito con<br />
riguardare la tavola<br />
degli interessi<br />
privati, dei<br />
possessi minimi,<br />
privi di anima.<br />
L’obiezione di<br />
Bo si fa ancora<br />
più penetrante<br />
quando afferma:<br />
«Non diciamo<br />
che sono state<br />
le idee, le fedi<br />
a tradirci, diciamo<br />
piuttosto che<br />
noi non siamo<br />
stati in grado di<br />
sostenerle, di<br />
viverle. Entrare<br />
nel branco può<br />
diventare, a un<br />
certo momento,<br />
una soluzione<br />
ed è quello che<br />
l’osservatore<br />
purtroppo vede<br />
applicato ogni<br />
giorno con<br />
maggior pervicacia e ostinazione».<br />
Ha trionfato su tutto una nozione<br />
dell’esperienza politica priva di<br />
animazione morale. Per anni si è<br />
andati avanti con professioni di<br />
fede e di intenti che rientravano<br />
«nel capitolo inesauribile» della<br />
retorica. Qui la parola sembra aver<br />
perduto la sua <strong>prima</strong> qualità di<br />
ricognizione e ricerca della verità<br />
per divenire una pura maschera<br />
e «trasformarsi nel più comodo<br />
degli alibi». L’uso strumentale<br />
della parola è servito dunque a<br />
radicare meglio la pianta del potere<br />
individuale, sostituendo all’idea di<br />
verità quella di opportunità. Siamo<br />
stati travolti, in tante occasioni , fa<br />
rilevare Bo, da un ume di parole<br />
che stavano ad indicare una sorta di<br />
fallimento dell’uomo. La cosiddetta<br />
ne delle ideologie ha coinciso con<br />
la vittoria dello «spirito di dimissioni».<br />
Occorrono atteggiamenti<br />
nuovi, che aprano un tempo nuovo,<br />
il tempo della partecipazione attiva,<br />
il tempo di uomini «che sanno<br />
pagare la propria morale, oltre che<br />
proclamarla».<br />
Il mondo sottosopra, mostra di Chagall a Roma<br />
“Il mondo sottosopra”. Mai titolo<br />
fu più “azzeccato” e attagliato a designare<br />
quello che anche i Vescovi<br />
della Cei de niscono “il disastro<br />
antropologico” che caratterizza in<br />
questo preciso momento il nostro<br />
paese, af itto da risse, con ittualità<br />
permanente, abbassamento<br />
della tensione morale e soprattutto<br />
da uno spettacolo indecoroso e<br />
insopportabile di mercificazione<br />
dell’immagine femminile.<br />
Contro questa idea che sembra far<br />
breccia nell’immaginario mediatico<br />
e non solo, si sono ribellate<br />
perfino delle Suore Missionarie<br />
della Consolata di Torino, reagendo<br />
“come donne, come consacrate,<br />
come cittadine, per ricordare a tutti,<br />
politici, persone comuni, giovani<br />
ed anziani, che l’onestà, il rispetto<br />
della dignità ed identità di ogni persona,<br />
è il capitale più grande su cui<br />
un Paese civile deve saper investire<br />
e conservare, per noi oggi e per le<br />
generazioni future”.<br />
Ma “Il mondo sottosopra” è anche<br />
il titolo di una Mostra di 138 opere<br />
di Marc Chagall al Museo dell’Ars<br />
Pacis di Roma, no al 27 marzo,<br />
realizzata per i 25 anni dalla scomparsa<br />
dell’artista.<br />
E’ singolare come<br />
l’approccio all’opera<br />
di Chagall, nei suoi<br />
contenuti lirici e spirituali<br />
ed il forte legame<br />
con la sua identità<br />
religiosa, interpelli la<br />
coscienza di coloro,<br />
che visitano l’eccezionale<br />
esposizione,<br />
con l’intento di interrogarsi<br />
anche sul<br />
sovvertimento dei valori,<br />
che caratterizza<br />
il nostro tempo. Ecco<br />
che il Maestro dei<br />
sogni, Chagall appunto,<br />
da grande artista<br />
poliedrico, dà corpo<br />
e levità alle creature<br />
dell’inconscio, in cui<br />
si fondono elementi<br />
tradizionali della cultura<br />
russa ed ebraica,<br />
in un magico e favolistico vibrare<br />
di situazioni cromatiche ed oniriche,<br />
tras gurate nel ricordo e nella<br />
memoria.<br />
Un “mondo sottosopra” quello<br />
in cui ci troviamo a vivere con<br />
le nostre umane contraddizioni,<br />
debolezze e fragilità, ma che para-<br />
dossalmente sollecita un desiderio<br />
autentico di cambiamento verso<br />
quella che il Card. Angelo Scola<br />
de nisce una “vita buona”, vissuta<br />
nello stile della comunione<br />
e del dono,<br />
incentrata sulla forma<br />
più alta di libertà<br />
e animata dall’amore<br />
per il bello, il bene, il<br />
vero, l’eterno.<br />
Fare esperienza profonda<br />
dell’Arte signi<br />
ca allora sentire<br />
il gusto della Bellezza<br />
e da un fatto<br />
contingente, come<br />
la mostra di Chagall,<br />
riuscire a trarre elementi<br />
di senso sul<br />
nostro destino e su<br />
quello del mondo.<br />
Marisa Bianchini<br />
Marc Chagall<br />
(Foto Ciabochi -<br />
Nocerino)<br />
24 cultura.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.06
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
>SPORT<br />
Nella foto grande, il coach Gabriele Giordani<br />
mentre guida la Spider dalla panchina.<br />
Nella foto piccola qui sopra, il nuovo gruppo<br />
di tifosi organizzati che si è dato il nome di<br />
"Assalto Biancoblù" e che domenica seguirà la<br />
Spider in trasferta sul parquet di Chieti<br />
(foto di Serena Buscarini e Tomas Pistola)<br />
BASKET Serie B dilettanti<br />
Spider, assalto alla capolista<br />
Domenica i fabrianesi andranno in trasferta a Chieti. Rientra Sgobba<br />
di FERRUCCIO COCCO<br />
La Spider Fabriano è rimasta<br />
a guardare, domenica scorsa,<br />
osservando un turno di riposo.<br />
Il calendario originale avrebbe<br />
previsto il match di ritorno contro la<br />
Pallacanestro Napoli, ma – come ormai<br />
ben tutti sanno – già da tempo la società<br />
partenopea è stata esclusa dal campionato<br />
a causa di ripetute inadempienze<br />
economiche, lasciando così il girone<br />
“monco” di una squadra.<br />
Una sosta per nulla sgradita ai “ragnetti”,<br />
alle prese con numerosi problemi<br />
sici che così, almeno in parte, sono<br />
stati recuperati. “Ha ripreso ad allenarsi<br />
Sgobba – informa il coach Gabriele<br />
Giordani – anche se si è fermato Stanic<br />
durante un allenamento (piccola<br />
distorsione ad un piede, ndr) e Messina<br />
ha dovuto fare i conti con il virus in-<br />
uenzale. Ma, nel complesso, direi che<br />
la settimana di sosta è stata sfruttata<br />
bene, con buoni allenamenti e una bella<br />
amichevole ad Osimo (formazione di A<br />
dilettanti, ndr) mercoledì scorso”.<br />
Fermi ai box per infortunio, però, ci<br />
sono ancora Quercia e Bugionovo.<br />
“Speriamo proprio che la sfortuna ci<br />
abbandoni – medita il tecnico – così<br />
presto potremo tornare ad allenarci e a<br />
scendere in campo al completo”. Ma sicuramente<br />
Quercia e Bugionovo non ci<br />
saranno domenica 6 febbraio a Chieti<br />
per l’atteso match contro la capolista<br />
Bls. “Prepareremo la partita sulla difesa<br />
– preannuncia Giordani – per cercare<br />
di limitare il grande arsenale offensivo<br />
dei primi della classe. Cercheremo di<br />
rompere i loro giochi e non fargli trovare<br />
soluzioni agevoli, come all’andata,<br />
quando arrivammo davvero ad un passo<br />
dalla vittoria (59-61 il risultato nale<br />
per gli abruzzesi, ndr)”.<br />
Il team teatino allenato da Sorgentone<br />
ha il miglior attacco (82,6 punti di<br />
media) e la miglior difesa (appena 63,2<br />
punti subiti) dell’intero girone.<br />
La Spider ha ugualmente un’ottima<br />
retroguardia (63,3 punti subiti), ma un<br />
potenziale d’attacco numericamente inferiore<br />
(72,5 punti di media). Si giocherà<br />
al palasport Santa Filomena di Chieti<br />
alle ore 18. E al seguito della squadra ci<br />
saranno anche diversi tifosi (il gruppo<br />
Assalto Biancoblù stava cercando di<br />
allestire un pullman: informazioni al<br />
329 4428450 o 338 6952837).<br />
La Spider, poi, giocherà anche un turno<br />
infrasettimanale sempre in trasferta a<br />
Torre de' Passeri mercoledì 9 febbraio,<br />
a completamento di un vero e proprio<br />
tour-de-force. Nel frattempo, la classi-<br />
ca sembra aver iniziato a delinearsi<br />
nella fascia alta, con ben cinque squadre<br />
(compresa la Spider) raccolte nel<br />
fazzoletto di due punti (tra quota 26 e<br />
BASKET Serie C reg. BASKET Serie D BASKET Promozione RUGBY Serie C<br />
Halley battuta<br />
a Marzocca<br />
Niente da fare per l'Halley Matelica<br />
sul parquet della forte Marzocca, dove<br />
è arrivata una scon tta per 89-62. Molto<br />
forte la formazione rivierasca, nelle cui<br />
le militano giocatori di rango come<br />
Davide Pedrotti (ex Fabriano Basket ai<br />
tempi dell'A2) ed il fabrianese Cristian<br />
Vico, rispettivamente autori di 21 e 11<br />
punti. Per i matelicesi di coach Leo<br />
Sonaglia sono andati a referto: Sorci 9,<br />
Cortese 5, Pedica 1, Montanari 2, Nizi<br />
7, Porcarelli 6, Cardinaletti 2, Zeppa 15,<br />
Picchietti 3, Capannini 12. Da segnalara<br />
l'esordio in maglia Halley del tiratore<br />
Massimo Zeppa, proveniente dai Blues<br />
Fabriano di serie D. L'esperto giocatore<br />
potrà dare sicuramente una mano alla<br />
squadra, vista la prolungata assenza<br />
per infortunio di Zamparini. Prossimo<br />
turno, sabato 5 febbraio al palazzetto<br />
di Matelica<br />
contro il Tolentino<br />
(ore<br />
18.15).<br />
Massimo<br />
Zeppa,<br />
nuovo<br />
innesto<br />
dell'Halley<br />
Il derbissimo<br />
è dei Blues<br />
Colpo grosso dei<br />
53rd Fabriano,<br />
che a sorpresa<br />
sono andati a<br />
vincere sul parquet<br />
della capolista<br />
Aquarius Pesaro<br />
70-75. Dopo<br />
aver agganciato<br />
l’over-time con<br />
un canestro di<br />
Ruggeri, i ragazzi<br />
di coach Lorenzo Cecchini si<br />
imponevano con merito nei 5 minuti<br />
“extra”. Tabellino: Cecchini F., Santini<br />
15, Lazzerini 2, Fabrianesi 2, Mazzoni<br />
7, Taruschio 13, Narcisi, Ruggeri 5,<br />
Corradini 14, Giorgino 18. E’ stato un<br />
derby appassionante, poi, quello disputatosi<br />
al PalaGuerrieri tra le altre due<br />
squadre fabrianesi, la Basket School e<br />
la Sa r Blues. Si sono imposti questi<br />
ultimi, guidati dal nuovo allenatore<br />
Riccardo Cassoli che ha sostituito<br />
Fabrizio Abbati, per 70-72. Prossimo<br />
turno: venerdì 4 febbraio 53rd Fabriano-Fossombrone<br />
(palestra Morea, ore<br />
21.30), Sa r Blues Fabriano-Vadese<br />
(palestra Mazzini, ore 21.15) e Wild<br />
Cats Pesaro-Basket School Fabriano.<br />
f.c.<br />
Lonky in forma,<br />
Evergreen ko<br />
Il derby fabrianese del campionato di<br />
Promozione (girone di Ancona) è stato<br />
vinto dalla Lonky sugli Evergreen per<br />
50-43. I "sempreverdi" avevano iniziato<br />
meglio, ma poi i “lonkers” sono passati<br />
avanti nella seconda parte dell’incontro,<br />
centrando così la quarta vittoria consecutiva.<br />
A seguire i tabellini. Lonky: Paleco<br />
6, Chiucchi 8, Sorci, Salari, Mammoli<br />
1, Alberti 2, Balducci 4, Scipioni 2,<br />
Rapanotti 3, Sacco 24; all. Lupacchini.<br />
Evergreen: Tonini 4, Mosciatti 11, Battistoni<br />
2, Bugionovo L. 18, Moscatelli<br />
8, Cappelletti, Bellucci, Rossini Gi.,<br />
Cerini; alll. Bolzonetti. Prossimo turno:<br />
lunedì 7 febbraio Lonky Fabriano-<br />
Maior Senigallia (palestra Mazzini,<br />
ore 21.15), giovedì 10 febbraio P73<br />
Ancona-Evergreen Fabriano.<br />
Nel girone maceratese, i Gladiatores<br />
Matelica sono tornati al successo<br />
battendo per 104-95 la Junior Porto<br />
Recanati con il seguente tabellino:<br />
Montemezzo 11, Cingolani 5, Massari<br />
9, Eustacchi 9, Luzi 20, Mencucci<br />
31, Bardi 6, Sestili ne, papilli 13,<br />
Gagliardi; all. Bruzzechesse. Prossimo<br />
match domenica 6 febbraio ancora al<br />
palazzetto di Matelica contro il Cus<br />
Macerata (ore 18).<br />
f.c.<br />
Niente da fare<br />
con i Pretoriani<br />
Il Fabriano Rugby ha perso 7-5 Casenuove<br />
di Osimo contro i Pretoriani<br />
Recanati.<br />
E' stata una partita fortemente condizionata<br />
dal fango causato dalle ultime<br />
precipitazioni, il tipo terreno ambìto<br />
da chi pratica questo sport, ma che<br />
rende il gioco molto più dif cile. Nel<br />
primo tempo ci sono stati molti cambi<br />
di fronte.<br />
Anche se il Fabriano ha dimostrato di<br />
avere qualcosa in più, il risultato parziale<br />
è stato di 7 a 0 per i padroni di casa,<br />
ottenuti con la marcatura di una meta e<br />
conseguente calcio di trasformazione.<br />
Nel secondo tempo i padroni di casa<br />
hanno mostrato un gioco migliore, ma<br />
nonostante ciò i fabrianesi sono riusciti<br />
ad ottenere un calcio di punizione (poi<br />
non realizzato) ed a segnare una meta,<br />
fallendo il conseguente calcio di trasformazione.<br />
Il risultato nale di 7 a 5<br />
a favore dei Pretoriani ha premiato la<br />
squadra che ha sprecato meno, cogliendo<br />
le poche occasioni di marcatura che<br />
si sono presentate.<br />
Prossimo incontro domenica 13 febbraio<br />
alle ore 14.30 a Fabriano contro<br />
il Porto Sant'Elpidio Rugby. L'obiettivo<br />
dei fabrianesi è quello di tornare al<br />
successo dopo questo stop.<br />
25<br />
24). E, quel che più conta, la temibile<br />
nona posizione (che fa da spartiacque<br />
tra la disputa dei play-off promozione<br />
ed i play-out retrocessione) dista otto<br />
lunghezze, per ora tranquillizzanti.<br />
“E’ vero – replica coach Giordani – ma<br />
non dimentichiamoci che il campionato<br />
è ancora molto lungo e l’equilibrio<br />
notevole: perciò è bene non abbassare<br />
la guardia e raggiungere quanto <strong>prima</strong><br />
l’obiettivo play-off”.<br />
classifi che<br />
SERIE B DILETTANTI<br />
Chieti 30; Porto San Giorgio<br />
e Scauri 26; Spider Fabriano,<br />
Torre de’ Passeri e Civitanova<br />
24; Giugliano 20; Gualdo Tadino 18;<br />
Fossombrone e Stella Azzurra Roma<br />
16; Sassari 14; Cagliari 12; Umbertide<br />
10; Pozzuoli 4; Tiber Roma 2.<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Pisaurum 36; Marzocca 28; Tolentino,<br />
Porto Recanati e Pedaso 24; Montemarciano<br />
22; Recanati 20; Chiaravalle<br />
e Porto San Giorgio 18; Loreto Pesaro<br />
16; Halley Matelica 14; Urbania 12;<br />
Ascoli 10; San Benedetto e Bramante<br />
Pesaro 6.<br />
SERIE D<br />
Fano, Aquarius Pesaro, Montecchio e<br />
Basket Giovane Pesaro 26; Fermignano<br />
24; Aesis Jesi e Fossombrone 18; Virtus<br />
Jesi e Urbino 14; Safi r Blues Fabriano<br />
e Vadese 12; Basket School Fabriano,<br />
Wild Cats Pesaro, 53rd Fabriano e<br />
Cagli 8.<br />
PROMOZIONE (Ancona)<br />
Campetto Ancona 22; Senigallia<br />
18; New Jesi e Lonky Fabriano 16;<br />
Evergreen Fabriano, P73 Ancona e<br />
Adriatico Ancona 14; Dinamo Ancona<br />
12; Polverigi 8; Chiaravalle e Castelfi -<br />
dardo 4; Osimo Stazione 2.<br />
PROMOZIONE (Macerata)<br />
Tolentino 26; Civitanovese 20; Camerino<br />
18; Cus Macerata, Lully Porto<br />
Recanati e Gladiatores Matelica 12;<br />
Partizan Macerata e Junior Porto Recanati<br />
10; Acli Recanati 6; Pollenza 0.<br />
25 sport.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.07
26<br />
>SPORT<<br />
CALCIO Eccellenza<br />
La strada è quella giusta<br />
Un altro buon punto conquistato dalla Fortitudo a Chiaravalle<br />
di LUCA CIAPPELLONI<br />
La Fortitudo Fabriano conquista<br />
un buon pareggio (0-0) nella<br />
trasferta di Chiaravalle, contro<br />
un avversario temibile come la Biagio<br />
Nazzaro. Ad onor del vero, i locali erano<br />
privi di uomini chiave come l’ex rossoblu<br />
Santinelli, Montanari, Polanco,<br />
Fulgenzi, Camilletti e Ramadori, quindi<br />
i ragazzi di mister Vivani assaporavano<br />
già alla vigilia la possibilità di tornare<br />
a casa con un risultato utile. Nella Fortitudo,<br />
invece, è assente lo squali cato<br />
La Mantia, mentre parte dalla panchina<br />
Ferretti, ancora in condizioni siche im-<br />
Il giovane Simone Pierotti impegnato<br />
come terzino n dal primo minuto<br />
classifi che<br />
ECCELLENZA<br />
Ancona 53; Tolentino 52;<br />
Fermana 51; Elpidiense 47;<br />
Vis Pesaro 38; Montegranaro e<br />
Corridonia 36; Montecchio 34; Atletico<br />
Piceno, Biagio Nazzato e Cingolana 33;<br />
Belvedere 31; Maceratese e Grottammare<br />
29; Urbania 28; Fortitudo Fabriano 26;<br />
Real Metauro 24; Centobuchi 23; Sangiustese<br />
14; Urbino 8.<br />
PROMOZIONE<br />
Vigor Senigallia 42; Gallo 41; Cagliese<br />
e Falconarese 40; Castelfi dardo 39;<br />
Vismara Pesaro 35; Osimana, Pergolese<br />
e Fabriano Calcio 32; Atletico River 30;<br />
Rio Salso e Castelfrettese 24; Vadese<br />
22; Passatempese 21; Offagna 20;<br />
Ostra Vetere 18; Brandoni Ancona 16;<br />
Camerano 14.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Montelupone 41; Fiuminata 36; Treia 35;<br />
Montefano 34; Matelica 33; Futura 28;<br />
Settembrina 27; Montecosaro 24; S.M.<br />
Apparente, Camerino e Montecassiano<br />
23; Cluentina 22; Lorese e Mogliano 19;<br />
Monte San Pietrangeli 17; Sangiorgese 5.<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Staffolo 38; Serrana 34; Sassoferrato<br />
Genga 33; Chiaravalle 31; Monsano,<br />
Poggio San Marcello e Sampaolese 26;<br />
Collemarino, Castelbellino e Le Torri 25;<br />
Borgo Minonna e Cameratese 24; Labor<br />
22; Cerreto 21; Polverigi 19; Aesina 7.<br />
TERZA CATEGORIA gir. D<br />
Albacina e Argignano 40; Aurora Jesi 36;<br />
Pianello 32; Victoria Strada 28; Maiolati<br />
27; Morro d'Alba 26; Spes Jesi e Serradica<br />
21; Real Borgo 18; Urbanitas Apiro<br />
10; Rosora 3; Massaccio 2; Mosaico 1.<br />
TERZA CATEGORIA gir. G<br />
Rione Pace 38; Sefrense 32; Abbadiense<br />
31; Audax Macerata 29; Appignano 28;<br />
Real Macerata 22; Fabiani Matelica,<br />
Mancini Pioraco e Nova Camers 18;<br />
Robur 16; Esanatoglia 14; Montefano 9;<br />
San Severino 6; Sforzacosta 5.<br />
BIAGIO NAZZARO 0<br />
FORTITUDO FABRIANO 0<br />
BIAGIO NAZZARO – Ruspantini, Bongiovanni,<br />
Valeri, Menotti (76´ Bartolucci),<br />
Rossolini, Sgammini, Marini, Montesi<br />
(83´ Maiolatesi), Girolimini (58´<br />
Borgognoni), Guerra, Colella. All. Favi<br />
FORTITUDO FABRIANO - Zallocco, Pierotti,<br />
Diaz, Cantarini, Giorgini, Santoni,<br />
Zucca (71´ Biocco), Giugliano, Federici,<br />
De Capua (57´ Ferretti), Piermattei (90´<br />
Colucci). All. Vivani.<br />
perfette. Davanti a Zallocco, esordisce<br />
dal 1’ Pierotti nella corsia destra della<br />
difesa composta da Giorgini, Santoni e<br />
Diaz. Cantarini in luogo di La Mantia è<br />
l’unico altro cambio rispetto all’undici<br />
iniziale che ha strapazzato la Vis Pesaro<br />
una settimana <strong>prima</strong>. Il campo di gioco<br />
notevolmente appesantito penalizza<br />
il gioco e ne viene fuori una partita<br />
non ricchissima di emozioni. La <strong>prima</strong><br />
iniziativa è di De Capua (8'), che calcia<br />
fuori dalla distanza. La gara sale di tono<br />
intorno alla metà del primo tempo. Al<br />
21’ Montesi mette una bella palla in<br />
mezzo, ma Menotti e Girolimini vi si<br />
avventano in leggero ritardo. Al 25’ è<br />
pericolosa la Fortitudo, con un'azione<br />
tutta di <strong>prima</strong>: da Pierotti a De Capua e<br />
da questi largo per Piermattei, che non<br />
ci pensa due volte a battere a rete con un<br />
diagonale di rara potenza che viene ribattuto<br />
a pochi passi dalla porta. Al 32’<br />
CALCIO a 5 Serie C2<br />
Ad esultare è solo il Real<br />
Il turno del week-end scorso è stato grigio<br />
Tra il week-end scorso e l’inizio di<br />
questa settimana sono stati disputati<br />
due turni di campionato. La tempistica<br />
di stampa ci consente di rendere conto<br />
soltanto delle partite del ne settimana<br />
passato. Il Real Fabriano ha vinto 0-2<br />
a Sambucheto contro gli Amici del Tennis<br />
grazie alla doppietta di Carnevali.<br />
I ragazzi di mister Francesco Rinaldi<br />
continua, così, a rimanere in scia della<br />
sempre più capolista Castelbellino.<br />
Sta attraversando un periodo di dif coltà,<br />
invece, la Nuova Lif Fabriano in<br />
questo inizio di 2011: il team di mister<br />
Massimo Casiraghi, infatti, ha perso in<br />
casa 2-3 contro il Gagliole (reti fabrianesi<br />
di Caporali e Pallotta). Sono scesi<br />
in campo: Ciappelloni, Casoni, Micucci<br />
Manuel e Marco, Tombolini, Caporali,<br />
Martinelli, Zamponi, Animobono,<br />
Guerci, Pallotta, Romani.<br />
Al tappeto anche la Virtus Fabriano,<br />
scon tta 2-1 a Campocavallo. Il gol della<br />
squadra di mister Gian Marco Latini<br />
lo ha messo a segno Diego Pancotti nel<br />
secondo tempo. Formazione: Calussi,<br />
Pierantonietti, Antonelli, Cennini, Fal-<br />
ancora Piermattei in evidenza: il giovane<br />
laterale affonda, salta Bongiovanni<br />
e stringe a centro area, per poi servire<br />
Federici sotto misura, ma il centravanti<br />
romano non è lesto nel ribadire in rete.<br />
Al 39’ la Biagio risponde con un destro<br />
di Guerra che si trasforma in assist per<br />
Girolimini, ma il baby attaccante della<br />
Biagio non si fa trovare pronto. Al 40'<br />
è ancora la Fortitudo con il solito Piermattei<br />
a mettere i brividi a Ruspantini,<br />
ma il potente diagonale sinistro termina<br />
di poco alto. Nella ripresa la Biagio<br />
sembra essere più convinta dei propri<br />
mezzi e comincia a rendersi pericolosa<br />
con maggiore frequenza. All’8’ Marini<br />
cioni, Farneti, Gentili, Pancotti Diego<br />
e Davide, Spilli, Stroppa.<br />
In ne, giornata senza fortuna anche<br />
per la Vigor Fabriano, battuta in casa<br />
per 4-6 dal Conero Dribbling. Tra i<br />
fabrianesi di mister Francesco Cesaroni,<br />
sono andati in gol Bartolini (doppietta),<br />
Repupilli e Trottini. Formazione: Brunetti,<br />
Bartolini, Bartolucci, Chiavelli,<br />
Gentili Haskaj, Luzi, Repupilli, Taddei,<br />
Trottini.<br />
Classifica. Castelbellino 54; Real<br />
Fabriano 46; Athletic Osimo e Nuova<br />
Lif Fabriano 38; Altapinus Appignano<br />
e Virtus Fabriano 36; Conero Dribbling<br />
34; Filottrano e Tenax Castel dardo<br />
27; Gagliole 23; Campocavallo 20;<br />
Virtus Penta 15; Vigor Fabriano 13;<br />
Grottaccia 10; Cus Camerino 8; Amici<br />
del Tennis 7.<br />
Prossimo turno. Venerdì 4 febbraio:<br />
Real Fabriano-Altapinus (palestra Fermi,<br />
ore 21.30) e Vigor Fabriano-Virtus<br />
Fabriano (palestra Itas, ore 21.30). Sabato<br />
5 febbraio Athletic Osimo-Nuova<br />
Lif Fabriano.<br />
Ferruccio Cocco<br />
Consueta panoramica sul settore giovanile della Fortitudo Fabriano.<br />
Pesante ko per la Juniores di Luciano Goffredi (foto),<br />
battuta 5-0 nella trasferta contro l’Osimana. Cedono di misura,<br />
invece, i Giovanissimi ’96 di Gaetano Ranaldi, scon tti in casa<br />
dal Borghetto per 0-1 nella seconda giornata della fase regionale.<br />
Buon pareggio per i Giovanissimi ’97 di Augusto Mariangeli che<br />
impattano sul 2-2 contro la Vigor Senigallia, con le reti di Moretti<br />
M. e Bartoccetti. Sono scesi in campo: Antonelli, Arcangeli, Depau,<br />
Dell’Osso, Gambini, Doraci (Moretti M.), Chiavelli, Spitoni,<br />
Carmenati (Laurenzi), Bartoccetti, Bellucci. Hanno osservato un<br />
turno di riposo, in ne, gli Allievi Regionali ’95 di Franco Stortini.<br />
l.c.<br />
Un duello aereo<br />
(foto di Maurizio<br />
Bellagamba)<br />
mette in movimento Girolimini, ma il<br />
diagonale termina fuori di poco. Al 25’<br />
Guerra cerca e trova lo scatto di Montesi,<br />
che non coglie l’attimo giusto per<br />
battere verso Zallocco. Al 32’ è ancora<br />
Guerra ad inventare, con un’ottima verticalizzazione<br />
in profondità per Colella,<br />
il cui tiro è rimpallato. Sulla ribattuta<br />
ci prova Sgammini, senza impensierire<br />
Zallocco. L’ultimo sussulto del match<br />
arriva al 42’. Calcio di punizione dai<br />
venti metri di Valeri, con Zallocco bravo<br />
a deviare in angolo il lento ma preciso<br />
sinistro del numero 3 di mister Favi. Il<br />
punto conquistato sembra non scontentare<br />
nessuno, invece nel post-partita<br />
CALCIO a 5 Amatori Uisp<br />
Ed è sempre<br />
Dream Team!<br />
La terza giornata del girone di ritorno<br />
del campionato Amatori di calcetto<br />
è sempre nel segno del Dream Team<br />
Tonini che vince il proprio incontro<br />
per 5-2 nei confronti del Porchetto<br />
Romei Crew ed allunga sulle seconde<br />
in classi ca, appro ttando della battuta<br />
d’arresto del Sassofootball ve scon tta<br />
per 4-3 da La Stella. Riparte la Diasen<br />
Melano che vince per 5-3 sui Titans;<br />
larga vittoria per 7-3 dell’Atletico<br />
sulla Longobarda. Hanno riposato i<br />
Galacticos. La classi ca è la seguente:<br />
Dream Team Tonini 35, La Stella, Sassofootball<br />
ve 25, Galacticos 22, Diasen<br />
Melano 19, Atletico 18, Porchetto<br />
Romei Crew 14, Titans, Sassoferrato,<br />
Longobarda 11, Latinos 4. Ecco il<br />
programma della 4° giornata: sabato 5<br />
febbraio a Genga alle 14.30 Porchetto<br />
Romei Crew-Sassoferrato, a Sassoferrato<br />
alle 15 Sassofootball ve-Diasen<br />
Melano, all’antistadio di Fabriano alle<br />
15 La Stella-Atletico, alle 16 Latinos-<br />
Titans, domenica 6 febbraio alle 10.30<br />
Galacticos-Dream Team Tonini. Riposa<br />
la Longobarda.<br />
CALCIO Settore giovanile Fortitudo Fabriano<br />
Buon pareggio per i Giovanissimi '97<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
l’allenatore fortitudino Vivani storce<br />
il naso. "Nell'ultima mezz'ora – spiega<br />
Vivani - siamo andati veramente male.<br />
Nel primo tempo abbiamo giocato<br />
in sincronia, con buoni movimenti e<br />
buona impostazione palla a terra. Poi<br />
c’è stato questo calo, che non è sico,<br />
ma mentale. Siamo rimasti con due<br />
punte troppo schiacciate e non abbiamo<br />
trovato continuità dal centrocampo in<br />
avanti. Conosco il valore dei miei giocatori<br />
e proprio per questo nell'ultima<br />
mezzora mi aspettavo qualcosa in più",<br />
conclude un contrariato Vivani. Anche<br />
Favi non è completamente contento<br />
della prestazione dei suoi. "Le assenze?<br />
In campo si va sempre in undici contro<br />
undici e io non cercherò mai nelle<br />
assenze un alibi, non fa parte del mio<br />
DNA. Dico allora che abbiamo fatto<br />
benino, ma non benissimo. Fisicamente<br />
siamo stati all´altezza, ma serviva più<br />
concentrazione, più applicazione, più<br />
cattiveria agonistica, soprattutto in<br />
avanti. In campo però ci sono anche<br />
gli avversari e oggi ho visto subito che<br />
loro erano in un periodo di gran forma",<br />
conclude il tecnico della Biagio. Con il<br />
turno infrasettimanale contro il fanalino<br />
di coda Urbino, di cui non conosciamo<br />
l'esito per motivi di stampa, per la Fortitudo<br />
è iniziato un ciclo di scontri diretti<br />
importante, per non dire decisivo. Nel<br />
mese di febbraio le avversarie saranno<br />
Cingolana (domenica 6 febbraio al<br />
Comunale di Cingoli); Belvederese,<br />
Urbania e Grottammare. La salvezza<br />
passa necessariamente da qui.<br />
BREVI CALCIO<br />
PROMOZIONE<br />
A causa del maltempo del fi ne settimana<br />
scorso, non si è disputata la gara tra<br />
Rio Salso e Fabriano Calcio, che quindi<br />
dovrà essere recuperata. I biancorossi<br />
il 2 febbraio hanno poi giocato in casa<br />
contro la Castelfrettese il turno infrasettimanale<br />
(la tempistica di stampa non<br />
ci consente di pubblicare in tempo il<br />
risultato), mentre domenica 6 febbraio<br />
giocheranno a Cagli.<br />
PRIMA CATEGORIA<br />
Squalifi cato Zuccaro, sale agli onori della<br />
cronaca Piero Carbone che realizza le<br />
due perle che fanno volare il Matelica<br />
in casa contro il Camerino (2-0), senza<br />
dimenticare un palo di Ruggeri ed una<br />
traversa di Bonifazi. Nella ripresa altri<br />
legni per Zaccagnini e Cervelli. Domenica<br />
6 febbraio trasferta a Fiuminata nella<br />
tana della vice capolista.<br />
Luca Pietrella<br />
SECONDA CATEGORIA<br />
Il Sassoferrato Genga ha pareggiato<br />
2-2 a Castelplanio contro Le Torri. I<br />
sentinati sono andati in rete con Ezzime<br />
e grazie ad un autogol in proprio favore.<br />
Prossimo match in casa contro il Poggio<br />
San Marcello. Ha pareggiato anche il<br />
Cerreto: 1-1 (rete di Animobono) in<br />
trasferta con la Serrana. Prossima gara<br />
in casa contro lo Staffolo.<br />
TERZA CATEGORIA<br />
Nel girone D, si è interrotta dopo 14<br />
risultati utili di fi la la striscia dell'Albacina,<br />
battuta 1-0 nel big-match della<br />
giornata dall'Argignano. Ha deciso un<br />
gol di Raggi su rigore. Vittoria all'inglese<br />
conquistata dal Serradica: 2-0 sul Morro<br />
d'Alba. Il prossimo turno prevede un<br />
altro derby, stavolta tra Albacina e Serradica<br />
(sabato 5 febbraio al "Lupetti").<br />
L'Argignano invece farà visita al Pianello<br />
Vallesina. L'Albacina deve recuperare<br />
anche una gara contro il Real Borgo e<br />
lo farà il 9 febbraio alle ore 21 sempre al<br />
"Lupetti". Nel girone G, batosta per 7-1<br />
subita dalla Fabiani Matelica contro il<br />
Rione Pace. Sabato 5 febbraio match<br />
in casa contro l'Esanatoglia (ore 15).<br />
26 sport.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.11
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >SPORT<<br />
27<br />
VOLLEY Serie C femminile<br />
In piena lotta per la B2<br />
La Pallavolo Fabriano accede alla fase "promozione"<br />
di LORENZO CARSETTI<br />
fatica della <strong>prima</strong><br />
fase del campionato regio-<br />
L’ultima<br />
nale di serie C femminile di<br />
pallavolo ha messo tutti d’accordo,<br />
senza scontentare nessuna formazione.<br />
Quantomeno in vetta. La Pallavolo<br />
Fabriano, nelle vesti della capolista,<br />
pur espugnando per 3-2 anche l’ostico<br />
campo di Montecchio, si è infatti<br />
vista raggiungere da Gabicce, che ha<br />
liquidato in tre set la Monteschiavo e<br />
chiuso così, ex aequo con le cartaie, il<br />
girone A da battistrada, rendendo una<br />
sorta di giustizia meta sica alle due<br />
squadre dimostratesi più forti nel loro<br />
raggruppamento, con buona pace delle<br />
inseguitrici. Ma l’ultima giornata ha<br />
consegnato altresì alle cronache colpi di<br />
scena memorabili: con un colpo di coda<br />
accede al girone C anche l’Apav Lucrezia,<br />
mentre Villa Potenza (che paga un<br />
disastroso nale) dovrà farsi largo nel<br />
fango del girone D – quello deputato<br />
a decretare le retrocessioni – per ottenere<br />
l’ultimo posto utile per i playoff.<br />
Argomenti di cui Fabriano può certo<br />
fare a meno. Perché noi, piaccia o no<br />
agli scaramantici, lotteremo per la B2.<br />
Sprint nale. Tanto per non smentirsi<br />
all’ultimo, l’allegra brigata di Capomagi<br />
ha sfoderato nella tana della<br />
Scavolini l’ennesima prestazione tutta<br />
grinta ed aggressività. Sotto 2-1 dopo<br />
tre set (con Santoni ancora in infermeria<br />
e Palazzi out per un problema alla spalla),<br />
il sestetto orchestrato da Sonaglia<br />
e Cavalieri ha rimontato, vincendo ai<br />
GINNASTICA Ritmica<br />
Bella fi gura a Pesaro<br />
Il prossimo appuntamento sarà a Cerreto<br />
La Carifabriano Ginnastica in gara<br />
al Palazzetto dello Sport di via dei<br />
Partigiani di Pesaro, palcoscenico per<br />
tanti anni di basket di altissima qualità.<br />
Questa volta insolitamente questa storica<br />
struttura ospita la <strong>prima</strong> giornata del<br />
Campionato Regionale di Categoria di<br />
ginnastica ritmica.<br />
Presenti molte ginnaste fabrianesi<br />
all’esordio di questa stagione agonistica<br />
che andrà avanti no metà giugno.<br />
Qualche ruggine c’è ancora, nonostante<br />
non ci siano stati stop alla preparazione<br />
degli esercizi preparati con cura dalla<br />
allenatrice Ghiuvova e dalla ginnasta<br />
Cantaluppi, ma nonostante ciò anche<br />
in questa occasione la Carifabriano<br />
Ginnastica ha riportato successi ed<br />
ottimi piazzamenti.<br />
Tra le Allieve di Prima Fascia, tutte<br />
all’esordio nel Campionato di Categoria,<br />
quarto posto per Talisa Torretti,<br />
sesto posto per Roberta Giardinieri<br />
ed ottavo per Linda Pascolini; arriva<br />
invece l’ottimo primo posto per<br />
Letizia Cicconcelli tra le Allieve di<br />
Federica Mancini Palamoni attacca di potenza (foto Maurizio Bellagamba)<br />
vantaggi il tie-break. Adesso c’è la sosta<br />
(la <strong>prima</strong> giornata della seconda fase è<br />
in programma per il 12 febbraio), intervallata<br />
dal ritorno dei quarti di nale di<br />
Coppa Marche contro l’Helvia Recina,<br />
anticipata all’ultimo a mercoledì 2 e del<br />
quale, pertanto, non conosciamo l’esito.<br />
Qualora Fabriano sia riuscita a ribaltare<br />
al PalaGuerrieri il 3-2 incassato all’andata,<br />
saranno nal four.<br />
Adesso si fa sul serio. Non che n<br />
qui siano state pettinate le bambole,<br />
ma non può negarsi che il campionato<br />
Seconda Fascia e sesto posto per So a<br />
Crescentini. Nelle Junior di Prima<br />
Fascia gareggiano Cecilia Meriggiola<br />
e Camilla Zuccaro che ottengono rispettivamente<br />
il secondo e quarto posto;<br />
grande battaglia in casa nelle Junior di<br />
Seconda Fascia dove la Carifabriano<br />
presenta tutte ginnaste di alto valore<br />
nazionale. Marika Buratti conferma<br />
il suo ruolo di favorita vincendo la<br />
gara davanti alla compagna di squadra<br />
Valeria Carnali; la classi ca viene<br />
completata con Katiuscia Pedica<br />
quinta e Valeria Rossi sesta. Per tutte,<br />
l’occasione di confermarsi o migliorarsi<br />
è per il 13 febbraio a Cerreto d’Esi al<br />
PalaCarifac per la seconda giornata, che<br />
quali cherà per la fase interregionale. Il<br />
giorno precedente, sabato 12 febbraio,<br />
sempre ospitati dalla meravigliosa struttura<br />
del sindaco David Alessandroni, ci<br />
sarà la <strong>prima</strong> giornata del Campionato<br />
Regionale di Specialità dove saranno<br />
in pedana le ginnaste Cristina Bosco,<br />
Michela Pedica, Martina Santini,<br />
Chiara Caselli e Serena Carnali.<br />
Le ginnaste fabrianesi impegnate al palasport di Pesaro<br />
entri davvero solo ora nel vivo. L’ultima<br />
giornata ha delineato il quadro delle 8<br />
squadre che prenderanno parte al girone<br />
C, quello destinato a distribuire i pass<br />
per la promozione. Al termine di questa<br />
seconda fase, nella quale vengono conservati<br />
tutti i risultati conseguiti nella<br />
<strong>prima</strong> fase e le squadre affronteranno<br />
(con gare d’andata e ritorno) le quattro<br />
formazioni provenienti dall’altro<br />
girone, la <strong>prima</strong> salirà direttamente in<br />
B2, mentre tutte le altre (dalla seconda<br />
all’ottava, più la <strong>prima</strong> del girone D)<br />
SCAVOLINI MONTECCHIO 2<br />
PALLAVOLO FABRIANO 3<br />
PALLAVOLO FABRIANO - Cavalieri,<br />
Sonaglia, Mancini Palamoni, Persigilli,<br />
Ciccolini, Pellicciari, Capomagi M.<br />
(L); Lametti, Palazzi, Gezzi, Cerini. All.<br />
Capomagi R.<br />
PARZIALI - 23-25, 25-11, 25-23, 18-<br />
25, 13-15<br />
PODISMO 100 km<br />
Strabbioli<br />
di corsa<br />
in Senegal<br />
JUDO Trofeo Nazionale<br />
Maestrelli, Fedeli e Sampaolesi ok<br />
I giovani fabrianesi si sono messi in evidenza al trofeo di Cesena<br />
Al trofeo nazionale "Romagnoli" di<br />
Cesena, l’atleta della Societa Judo<br />
Fabriano, Asia Maestrelli, non concede<br />
spazio a nessun altro: tre punti<br />
su tre nella categoria esordienti B.<br />
Grande affluenza al trofeo dove si<br />
sono confrontati in due giorni oltre 500<br />
atleti. Domenica 30 gennaio il settore<br />
agonistico e partito alla grande con<br />
Asia Maestrelli che dopo un periodo di<br />
allenamento, ritrova determinazione e la<br />
grinta necessaria per affrontare ottimamente<br />
la gara, in semi nale piazza un<br />
buona falciata di gamba ottenendo un<br />
punto, per poi nire a terra l’avversaria.<br />
Nella nale, entra decisa e nel secondo<br />
minuto fa volare l’atleta Toscana ottenedo<br />
<strong>prima</strong> uno “yuko”, poi un “wazari”,<br />
seguendola a terra, la controlla ottenendo<br />
un ulteriore punto. Risolutivo<br />
l’ippon a pochi secondi dal termine<br />
su contro attacco incornicia la nostra<br />
atleta sul gradino più alto del podio.<br />
Nel settore maschile, Jacopo Fedeli e<br />
Alberto Sampaolesi riescono ad essere<br />
competitivi, ma non al massimo delle<br />
loro possibilità. Fedeli nella cat. 90<br />
chili agguanta un secondo posto, non<br />
riuscendo a tenere il ritmo nella nale.<br />
Sampaolesi sfora di mezzo chilo e nisce<br />
nella categoria superiore, 73 chili,<br />
parte in difensiva, riesce a portarsi in<br />
vantaggio nei primi minuti, ma poi non<br />
riesce a bloccare un attacco e prende<br />
un “seoinage” dall’avversario che lo fa<br />
volare al tappeto, decretando la vittorie<br />
dell’atleta emiliano lasciando Sampaolesi<br />
fuori dal podio. A detta del tecnico<br />
della società, questa competizione<br />
doveva servire come test per il Trofeo<br />
internazionale di Vittorio Veneto, che si<br />
terrà sabato 19 e domenica 20 febbraio,<br />
uno fra i più grossi tornei federali che<br />
si svolgono in Italia.<br />
I tre fabrianesi protagonisti<br />
all'happening di Cesena<br />
ATLETICA Fabriano<br />
Stagione iniziata in grande stile<br />
Sorprendenti, ma neanche tanto, i risultati dei giovanissimi<br />
al eri dell'Atletica Fabriano. In realtà le premesse per un<br />
inizio di stagione sostenuto c'erano tutte. Sul fronte degli<br />
Allievi (15-16 anni) Nicolò Marinelli, dopo il probante 23"74<br />
nei 200, ha centrato largamente il minimo di partecipazione<br />
ai tricolori indoor di categoria con la staffetta 4x200 dell'Atl.<br />
Fermo nella quale è attualmente in prestito, Gabriele Tozzi,<br />
al primo anno di categoria, è sceso subito repentinamente a<br />
25"75 nei 200, dopo un buon 7"96 nei 60, a confermare che<br />
potrà recitare un degno ruolo dai 100 ai 400 metri nelle gare<br />
all'aperto. All'esordio anche Davidh Stelluti ha espresso<br />
segnali incoraggianti con 26"27 nei 200 mentre, sul versante<br />
femminile, è sfrecciata velocissima sia sui 60 che sui<br />
200 metri, Ilaria Bonafoni. La ragazza, anche lei al primo<br />
anno di categoria, è stata capace di eguagliare al centesimo,<br />
in entrambe le discipline, con 8"17 nei 60 e 27"53 nei 200,<br />
i risultati di un nome storico dell'atletica fabrianese come<br />
quello di Elisa Cisbani.<br />
disputeranno i playoff per timbrare<br />
la seconda promozione. Con una distinzione<br />
fondamentale, che disegnerà<br />
verosimilmente l’obiettivo di Fabriano:<br />
la seconda e la terza salteranno infatti<br />
un turno ed entreranno in scena solo<br />
in semi nale.<br />
Tutti a caccia di Amandola. Insieme a<br />
Fabriano e Gabicce, accedono al girone<br />
C anche Falconara e Lucrezia, mentre<br />
dal girone B arrivano Pallavolo Sibillini<br />
Amandola, Ripatransone, Loro Piceno e<br />
San Severino. Fabriano, che ha chiuso<br />
la <strong>prima</strong> fase a quota 31, si troverà in<br />
griglia alle spalle della Pallavolo Sibillini,<br />
che si presenta nella rumba con<br />
la fantascienza di 42 punti all’attivo e<br />
– quindi – già un piede e mezzo in B2.<br />
Si parte sabato 12 febbraio.<br />
Classi ca nale girone A. Pallavolo<br />
Fabriano 31, Team80 Gabicce 31, Clea<br />
Falconara 25, Apav Lucrezia 23; Helvia<br />
Recina Villa Potenza 22, Scavolini<br />
Montecchio 22, Polisportiva Bottega 8,<br />
Monteschiavo Jesi 6.<br />
L’estremo comincia da qui. Il podista<br />
fabrianese Fabio Strabbioli ritorna<br />
a partecipare alla nuova edizione dei<br />
100 chilometri del Senegal in quattro<br />
giorni, giunta al 13° appuntamento che<br />
si svolgerà nel prossimo marzo.<br />
Una gara itinerante in varie aree di<br />
questa parte dell’Africa che ricalca la<br />
collaudata formula della 100 km. del<br />
Sahara. Un tuffo nel cuore del continente<br />
nero con tutte le sue bellezze ed<br />
i suoi contrasti. La <strong>prima</strong> tappa di 13<br />
km si svolgerà presso le dune di sabbia<br />
di Lompoul, poi la seconda di 24 km,<br />
quindi la terza di 42 km è la maratona<br />
nella savana tra acacie e baobab nell’area<br />
di Rauf, in ne l’ultima tappa di 21<br />
km sulle rive del lago Rosa, ereditato<br />
dalla mitica Parigi-Dakar. L'ironman<br />
della Podistica Avis detiene importanti<br />
piazzamenti di livello nelle classiche<br />
gare dai 9 ai 15 km, oltre a signi cative<br />
prestazioni sportive sulla distanza della<br />
mezza maratona.<br />
Alcuni atleti in una precedente<br />
edizione della 100 km del Senegal<br />
In costante miglioramente anche Melania Petruzza, in virtù<br />
di un'applicazione continua dovuta ad una rara passione per<br />
l'atletica. Nei 400 metri indoor in ne Anna Scaringi, da<br />
Cadetta autentica promessa nella velocità prolungata, ha<br />
confermato le sue doti naturali correndo in 1'06"36. Si attendono<br />
ora nelle ultime vare della stagione al coperto, nuove<br />
risposte dalle altre Allieve Angelica Marinelli, Eleonora<br />
Salari e Gloria Gagliardi e dall'Allievo Simone Gherardi.<br />
Scendendo di una categoria, da segnalare tra i Cadetti (14-15<br />
anni) gli splendidi nuovi record sociali indoor di categoria di<br />
Gian Marco Cacciamani con 12.70 nel getto del peso, di<br />
Amen Ruhul nel triplo (10.71) nel lungo (5.05) e nei 600<br />
metri (1'47"64) e di Benedetta Cecchini nei 600 (1'53"28) e<br />
di Eleonora Cartoni nei 200 (29"59). Altre record sociali, in<br />
altre categorie, sono stati già migliorati. Nei Ragazzi (12-13<br />
anni) Francesco Gnecchi ha distrutto quello dei 200 indoor<br />
(30"07), mentre tra i Master Enrico Ghidetti ha stabilito il<br />
nuovo crono dei 200 MM50 (25"76).<br />
27 sport.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.13
28<br />
La Chiesa pensa che esista<br />
soprattutto tra l’Eucarestia<br />
celebrata e la vita vissuta<br />
un legame intrinseco. In<br />
questa catechesi vorrei parlarvi di<br />
questa connessione.<br />
1) I presupposti per comprendere<br />
questo discorso sono due strutture<br />
essenziali della proposta cristiana:<br />
il suo realismo e la sua dimensione<br />
sacramentale. La proposta cristiana<br />
è una proposta realista (a); è una<br />
proposta sacramentale (b).<br />
(a) Quando parliamo di realismo<br />
intendiamo dire che nella persona<br />
che accetta la proposta cristiana<br />
accade qualcosa. Possiamo dire:<br />
la proposta cristiana è un avvenimento.<br />
Il S. Padre ha descritto il<br />
realismo cristiano nel modo seguente:<br />
“All’inizio dell’essere cristiano<br />
non c’è una decisione etica o una<br />
grande idea, bensì l’incontro con un<br />
avvenimento, con una Persona, che<br />
dà alla vita un nuovo orizzonte e<br />
con ciò la direzione decisiva” (Lett.<br />
Enc. Deus Caritas Est 1).<br />
La proposta cristiana non è solo<br />
parola che informa o narra o istruisce.<br />
E’ proposta che realizza in<br />
chi l’accoglie ciò che dice. Non è<br />
un racconto mitico, è un racconto<br />
storico: i suoi contenuti sono<br />
semplicemente veri. (...) L’uomo,<br />
ciascuno di noi, desidera vivere<br />
non una vita qualsiasi, ma una vita<br />
buona: vivere in una società giusta,<br />
costruire relazioni affettive durature,<br />
non essere ingannato dagli altri,<br />
e così via. In una parola: vivere nel<br />
possesso dei beni umani fondamentali:<br />
la giustizia, l’amore, la ducia<br />
reciproca, per citarne alcuni.<br />
Non è tuttavia necessario fare<br />
lunghe riflessioni per renderci<br />
conto che questo nostro profondo<br />
desiderio è smentito dalla realtà,<br />
dalla realtà che noi costruiamo<br />
con le nostre scelte. Siamo ingiusti<br />
e subiamo ingiustizie; siamo incapaci<br />
di costruire relazioni affettive<br />
durature; inganniamo gli altri e<br />
siamo ingannati. Perché? Perché<br />
la nostra libertà è come ammalata,<br />
debole: “vedo il bene e lo approvo<br />
e faccio il male”. S. Paolo chiama<br />
questa condizione umana con una<br />
sola parola, “carne”, oppure “vita<br />
secondo la carne”. E’ possibile<br />
cambiare questa condizione? E’<br />
possibile dare risposta ed attuazione<br />
al nostro desiderio di vivere bene?<br />
Una <strong>prima</strong> via per raggiungere questo<br />
scopo – si può pensare – è l’insegnamento<br />
della legge morale; è dire<br />
all’uomo ciò che è bene e ciò che è<br />
male, ciò che deve fare e non deve<br />
fare. Oggi si preferisce dire: richiamando,<br />
insegnando, comunicando<br />
i valori. Non raramente accade che<br />
noi riduciamo il cristianesimo a<br />
questo. Questa proposta, la proposta<br />
morale e quindi la riduzione del<br />
cristianesimo a morale, non cambia<br />
la condizione umana: non è realista.<br />
Perché? Precisamente perché tu<br />
dici che cosa deve fare ad uno che<br />
è incapace di farlo. Sarebbe come<br />
pensare di aiutare chi soffre di una<br />
grave indigestione spiegandogli la<br />
chimica della digestione. L’apostolo<br />
dice tutto questo con le seguenti<br />
parole: “ciò che era impossibile<br />
alla Legge, dato che essa era debole<br />
a motivo della carne”. Ciò<br />
di cui abbiamo bisogno pertanto<br />
è di essere liberati dalla nostra debolezza.<br />
Abbiamo bisogno che la<br />
nostra libertà sia liberata dalla sua<br />
congenita incapacità di fare il bene.<br />
L’apostolo dice che abbiamo bisogno<br />
che “il peccato sia condannato<br />
nella carne”. Cioè, che la forza del<br />
male che è in noi sia detronizzata<br />
e non ci domini più. La proposta<br />
cristiana consiste precisamente nel<br />
dare notizia all’uomo che è accaduto<br />
un fatto che ha precisamente<br />
guarito, rinnovato l’uomo. Quale<br />
fatto? “Dio inviando il proprio Figlio<br />
nella condivisione della carne<br />
del peccato e mirando il peccato,<br />
condannò il peccato nella carne”.<br />
Questo è il cristianesimo! (...)<br />
(b) La proposta cristiana ha una<br />
struttura sacramentale. Questo fatto<br />
che ora ho brevemente narrato – il<br />
fatto che la vita umana è rinnovata –<br />
accade attraverso dei segni e quindi<br />
sotto il velo, per così dire, di segni.<br />
La cosa non è dif cile da capire,<br />
poiché è molto adeguata alla nostra<br />
condizione umana: non siamo degli<br />
angeli, non siamo puri spiriti. (...)<br />
Questa è la struttura sacramentale:<br />
“attraverso le cose visibili siamo<br />
rapiti alle realtà invisibili”, come<br />
dice la Liturgia. Non si tratta solo di<br />
un “espediente psicologico”, di un<br />
aiuto dato alla nostra intelligenza.<br />
E’ il modo attraverso cui Cristo<br />
trasforma la nostra vita quotidiana,<br />
agisce realmente in noi. Non posso<br />
ora sviluppare ulteriormente questa<br />
tematica, come meriterebbe. La<br />
struttura sacramentale appartiene<br />
all’essenza del cristianesimo. Non<br />
c’è vita cristiana senza sacramenti.<br />
2) Il realismo e la struttura sacramentale<br />
della proposta cristiana<br />
raggiungono il suo vertice nell’Eucarestia,<br />
la sintesi di tutta la fede<br />
cristiana. L’Eucarestia è la reale<br />
presenza di Cristo che dona Se<br />
stesso in sacri cio sulla croce, e<br />
pertanto mediante la celebrazione<br />
eucaristica noi diventiamo presenti<br />
all’evento della croce. Realmente,<br />
cioè non solo perché facciamo memoria<br />
di quell’evento. Al momento<br />
della consacrazione, i duemila anni<br />
che ci separano dalla croce sono<br />
>SPECIALE< <strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Un maestro. Una di quelle presenze da seguire, da ascoltare, da ammirare. Senza tanti giri di parole. Il<br />
Cardinale Carlo Caffarra, mercoledì 26 gennaio, in una Cattedrale gremita, non ha tenuto una lezione o<br />
una catechesi, come la chiama lui, sul tema concordato di “Eucarestia e vita quotidiana”, in preparazione<br />
del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale che coinvolgerà la nostra regione ed Ancona in primis, dal<br />
3 all’11 settembre. Né lezione, né catechesi. Ma la possibilità concreta di sperimentare il bisogno naturale<br />
di far entrare la presenza di Gesù Cristo, quindi l’Eucarestia dentro le circostanze della vita, dentro la<br />
storia di ognuno di noi. Dentro “i capitoli di ogni biogra a umana”. Ed ha toccato, tra gli altri, il tema<br />
dell’affettività e della vita civile. Non a caso ha concluso in maniera provocatoria, invocando Dio che<br />
“non faccia mai mancare i sacerdoti, perché a quel punto non avremo più l’Eucarestia e cadremmo di<br />
nuovo nel caos primordiale”. L’Eucarestia al centro di tutto e scopriamo ora perché…<br />
aboliti: noi siamo ai suoi piedi<br />
come Maria e Giovanni. Ogni<br />
volta che celebriamo l’Eucarestia,<br />
Cristo entrando dentro allo scorrere<br />
del tempo, immette nella nostra<br />
vicenda umana la potenza del suo<br />
atto redentivo, puri ca le profondità<br />
della creazione attirando a sé tutti<br />
coloro che credono. (...) Realismo<br />
della Presenza; realismo di ciò che<br />
produce nel mondo e nella vicenda<br />
umana attraverso i credenti: questo<br />
è l’avvenimento eucaristico. Veramente,<br />
è l’Eucarestia che salva il<br />
mondo.<br />
3) Da tutto quanto ho detto nora<br />
non è dif cile comprendere il rapporto<br />
che esiste fra l’Eucarestia<br />
e la vita quotidiana. Provate a<br />
percorrere con la vostra mente i<br />
seguenti passaggi.<br />
- Il Verbo venuto nella nostra condizione<br />
“carnale” ha distrutto la<br />
potenza del peccato che dominava<br />
in essa, mediante la sua morte e<br />
risurrezione.<br />
- Mediante la celebrazione dell’Eucarestia<br />
partecipo a questa vittoria<br />
di Cristo perché sono reso partecipe<br />
della sua carità.<br />
- La vita che inizia dopo la celebrazione<br />
dell’Eucarestia è la vita<br />
nuova in Cristo: l’Eucarestia rigenera<br />
la mia umanità, la mia libertà.<br />
Chiamiamola coerenza eucaristica.<br />
Ovviamente uscito di chiesa posso<br />
non fare uso del dono eucaristico e<br />
vivere lunedì dimenticando ciò che<br />
ho celebrato e ricevuto domenica.<br />
Chiamiamola incoerenza eucaristica.<br />
(...) Vediamo più in particolare.<br />
La trama della nostra vita quotidiana<br />
è tessuta dai nostri affetti,<br />
dal nostro lavoro, dalle nostre sofferenze,<br />
dai nostri rapporti civici.<br />
La nostra vita è i nostri affetti, il<br />
nostro lavoro, le nostre sofferenze,<br />
la nostra città e nazione. Non posso<br />
ora vedere come l’Eucarestia trasforma<br />
e rigenera ciascuno di questi<br />
capitoli di ogni biogra a umana. Mi<br />
limito solo a due: i nostri affetti e<br />
la nostra città e nazione.<br />
3, 1. La nostra affettività. E’ un<br />
dato facilmente constatabile l’incapacità<br />
oggi di costruire da parte<br />
della nostra affettività rapporti<br />
interpersonali durevoli. Mi riferisco<br />
soprattutto al matrimonio ed<br />
alla famiglia. Donde deriva questa<br />
intrinseca debolezza? Qual è la<br />
causa che estenua la naturale capacità<br />
di creare legami? L’uomo e<br />
la donna oggi sono forse diventati<br />
anaffettivi?<br />
Escludendo in linea generale<br />
quest’ultima ipotesi, che denota<br />
una vera e propria patologia psichica<br />
e spirituale, sono portato a<br />
pensare che si tratta di una vera e<br />
propria disintegrazione della persona.<br />
Disintegrazione signi ca che il<br />
sistema connettivo delle varie parti<br />
che costituiscono la nostra persona<br />
si è spezzato.<br />
Ma voglio essere più preciso, partendo<br />
ancora una volta da un testo<br />
paolino. “Voi, infatti, fratelli, siete<br />
stati chiamati a libertà. Perché questa<br />
libertà non divenga un pretesto<br />
per vivere secondo la carne, ma mediante<br />
la carità siate al servizio gli<br />
uni degli altri! Ma se vi mordete e<br />
divorate a vicenda, guardate almeno<br />
di non distruggervi del tutto gli uni<br />
gli altri” (Gal 5, 13.15).<br />
Esiste dunque un esercizio della<br />
libertà che è una vera e propria<br />
devastazione del rapporto interpersonale.<br />
Paolo usa immagini impressionanti<br />
per descrivere questa<br />
devastazione: ci si morde e ci si<br />
divora a vicenda, no alla reciproca<br />
distruzione. Ma esiste anche<br />
un esercizio della libertà che crea<br />
comunione reciproca; è quando<br />
la libertà è messa in moto dall’amore<br />
che si esprime nel servizio<br />
reciproco.<br />
Esistono dunque due modi di essere<br />
liberi: la modalità che è propria di<br />
chi vive per se stesso; la modalità<br />
propria di chi vive nell’amore. La<br />
<strong>prima</strong> genera divisione ed estingue<br />
la nostra capacità di creare comunione;<br />
la seconda crea la era comunione<br />
interpersonale. Ritorniamo<br />
alle domande iniziali. L’intrinseca<br />
debolezza della nostra affettività di<br />
creare legami duraturi deriva dalla<br />
nostra incapacità di amare. Paolo<br />
in un altro testo parla di una “ acchezza<br />
esistenziale” che porta alla<br />
dissoluzione, non solo sessuale, di<br />
ogni legame vero e buono. (cfr. Ef<br />
4, 19). La partecipazione all’Eucarestia,<br />
la partecipazione credente,<br />
rende il fedele capace di amare<br />
con la stessa capacità di amore che<br />
era in Cristo sulla croce. E’ questa<br />
carità che ristruttura intimamente la<br />
persona e la reintegra nella sua unità.<br />
L’Eucarestia quindi è dono: dono<br />
che Cristo mi fa della sua capacità<br />
di amare; ed è quindi compito, compito<br />
di vivere secondo questa carità,<br />
di mettere in atto questa capacità.<br />
E’ da questa messa in atto che gli<br />
affetti creano legami duraturi. (...)<br />
3, 2. La vita della città. Addentrandoci<br />
in questo aspetto del rapporto<br />
Eucarestia – vita quotidiana, non<br />
dobbiamo mai dimenticare neppure<br />
per un istante che l’Eucarestia crea<br />
un’unità di ordine soprannaturale;<br />
che la guarigione da essa operata<br />
nella nostra libertà ci rende capaci<br />
di un amore che non è puramente<br />
umano, ma divino. (...) Tutta questa<br />
realtà, questo evento di uni cazione<br />
divina delle persone non è un fatto<br />
che accade alla domenica quando<br />
celebriamo e riceviamo l’Eucarestia,<br />
ma che poi non ha alcuna<br />
rilevanza sulla vita associata che<br />
riprende al lunedì. L’evento eucaristico<br />
non sradica l’uomo dalla<br />
sua condizione umana. Colui che<br />
si lascia pervadere dalla logica<br />
eucaristica, lungi dal ritenersi<br />
slegato dai suoi legami naturali –<br />
l’appartenenza alla sua città, alla<br />
sua nazione – mette al servizio della<br />
società un’attività tanto più ef cace<br />
quanto più libero ne è il principio.<br />
Qual è il vero male della società<br />
umana, l’insidia più grave? La ricerca<br />
del proprio bene a prescindere o<br />
per no a spese del bene dell’altro.<br />
E’ l’esercizio di una libertà non<br />
condivisa con la libertà dell’altro,<br />
come appare dalla de nizione di<br />
libertà che oggi viene formulata<br />
normalmente con la categoria del<br />
limite: la mia libertà nisce dove<br />
comincia quella dell’altro. Detto in<br />
una sola parola: l’insidia più grave<br />
è la negazione che esiste un bene<br />
umano comune. E’ illusorio pensare<br />
che questa malattia sia guarita dalle<br />
leggi. Queste sono diventate sempre<br />
più le regole del traf co dei singoli<br />
egoismi alla ricerca della propria<br />
felicità. E’ il legame ontologico fra<br />
le persone che va costruito. Questo<br />
è l’evento eucaristico.<br />
Questo evento non può non avere<br />
rilevanza sulla vita associata. “Se<br />
dal basso verso l’alto la discontinuità<br />
(si intende fra l’unità eucaristica<br />
e la società naturale) è radicale,<br />
dall’alto in basso al contrario deve<br />
scendere l’in uenza. Per conservarsi<br />
soprannaturale, la carità non<br />
è costretta a farsi disumana: come<br />
lo stesso soprannaturale, essa non<br />
si concepisce se non incarnata”<br />
(H. De Lubac, Cattolicesimo, Jaca<br />
Book, 1978, 278). Dalla qualità delle<br />
nostre celebrazioni eucaristiche<br />
dipende la qualità della vita della<br />
nostra città e nazione. (...)<br />
28 speciale.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.14
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
Educare alla vita<br />
Il messaggio del Consiglio Episcopale<br />
è la s da<br />
e il compito urgente<br />
a cui tutti siamo chia-<br />
L’educazione<br />
mati, ciascuno secondo<br />
il ruolo proprio e la speci ca<br />
vocazione. Auspichiamo e vogliamo<br />
impegnarci per educare alla<br />
pienezza della vita, sostenendo e<br />
facendo crescere, a partire dalle<br />
nuove generazioni, una cultura<br />
della vita che la accolga e la custodisca<br />
dal concepimento al suo<br />
termine naturale e che la favorisca<br />
sempre, anche quando è debole e<br />
bisognosa di aiuto. Come osserva<br />
Papa Benedetto XVI, «alla radice<br />
della crisi dell’educazione c’è una<br />
crisi di ducia nella vita» (Lettera<br />
alla Diocesi e alla città di Roma sul<br />
compito urgente dell’educazione,<br />
21 gennaio 2008). Con preoccupante<br />
frequenza, la cronaca riferisce<br />
episodi di efferata violenza:<br />
creature a cui è impedito di nascere,<br />
esistenze brutalmente spezzate,<br />
anziani abbandonati, vittime di<br />
incidenti sulla strada e sul lavoro.<br />
Cogliamo in questo il segno di<br />
un’estenuazione della cultura della<br />
vita, l’unica capace di educare al<br />
rispetto e alla cura di essa in ogni<br />
stagione e particolarmente nelle sue<br />
espressioni più fragili. Il fattore più<br />
inquietante è l’assuefazione: tutto<br />
pare ormai normale e lascia intravedere<br />
un’umanità sorda al grido di<br />
chi non può difendersi. Smarrito il<br />
senso di Dio, l’uomo smarrisce se<br />
stesso: «l’oblio di Dio rende opaca<br />
la creatura stessa» (Gaudium et<br />
spes, n. 36). Occorre perciò una<br />
svolta culturale, propiziata dai<br />
numerosi e confortanti segnali<br />
di speranza, germi di un’autentica<br />
civiltà dell’amore, presenti<br />
nella Chiesa e nella società<br />
italiana. Tanti uomini e<br />
donne di buona volontà,<br />
giovani, laici, sacerdoti<br />
e persone consacrate,<br />
sono fortemente impegnati<br />
a difendere e<br />
promuovere la vita.<br />
Grazie a loro anche<br />
quest’anno molte<br />
donne, seppur in<br />
condizioni disagiate,<br />
saranno messe in condizione<br />
di accogliere<br />
la vita che nasce, scon-<br />
ggendo la tentazione<br />
dell’aborto. Vogliamo<br />
di cuore ringraziare le<br />
famiglie, le parrocchie, gli<br />
istituti religiosi, i consultori<br />
d’ispirazione cristiana e tutte le<br />
associazioni che giorno dopo giorno<br />
si adoperano per sostenere la vita<br />
nascente, tendendo la mano a chi<br />
è in dif coltà e da solo non riuscirebbe<br />
a fare fronte agli impegni<br />
che essa comporta. Quest’azione di<br />
sostegno verso la vita che nasce, per<br />
essere davvero feconda, esige un<br />
contesto ecclesiale propizio, come<br />
pure interventi sociali e legislativi<br />
mirati. Occorre diffondere un nuovo<br />
umanesimo, educando ogni persona<br />
di buona volontà, e in particolare<br />
le giovani generazioni, a guardare<br />
alla vita come al dono più alto che<br />
Dio ha fatto all’umanità. «L’uomo<br />
– afferma Benedetto XVI – è veramente<br />
creato per ciò che è grande,<br />
per l’in nito. Il desiderio della vita<br />
più grande è un segno del fatto che<br />
ci ha creati Lui, che portiamo la<br />
sua “impronta”. Dio è vita, e per<br />
questo ogni creatura tende alla<br />
vita; in modo unico e speciale la<br />
persona umana, fatta ad immagine<br />
di Dio, aspira all’amore, alla gioia<br />
e alla pace» (Messaggio per la<br />
XXVI Giornata Mondiale della<br />
Gioventù 2011, 6 agosto 2010, n.<br />
1). È proprio la bellezza e la forza<br />
dell’amore a dare pienezza di senso<br />
alla vita e a tradursi in spirito di<br />
sacrificio, dedizione generosa e<br />
accompagnamento assiduo. Pensiamo<br />
con riconoscenza alle tante<br />
famiglie che accudiscono nelle loro<br />
case i familiari anziani e agli sposi<br />
che, talvolta anche in ristrettezze<br />
economiche, accolgono con slancio<br />
nuove creature. Guardiamo con<br />
affetto ai genitori che, con grande<br />
>FUORI PORTA< 29<br />
pazienza, accompagnano i figli<br />
adolescenti nella crescita umana e<br />
spirituale e li orientano con profonda<br />
tenerezza verso ciò che è giusto<br />
e buono. Ci piace sottolineare il<br />
contributo di quei nonni che, con<br />
abnegazione, si affiancano alle<br />
nuove generazioni educandole alla<br />
sapienza e aiutandole a discernere,<br />
alla luce della loro esperienza, ciò<br />
che conta davvero. Oltre le mura<br />
della propria casa, molti giovani<br />
incontrano autentici maestri di vita:<br />
sono i sacerdoti che si spendono per<br />
le comunità loro af date, esprimendo<br />
la paternità di Dio verso i piccoli<br />
e i poveri; sono gli insegnanti<br />
che, con passione e competenza,<br />
introducono al mistero della vita,<br />
facendo della scuola un’esperienza<br />
generativa e un luogo di vera educazione.<br />
Anche a loro diciamo grazie.<br />
Ogni ambiente umano, animato<br />
da un’adeguata azione educativa,<br />
può divenire fecondo e far ri orire<br />
la vita. È necessario, però, che<br />
l’anelito alla fraternità, posto nel<br />
profondo del cuore di ogni uomo,<br />
sia illuminato dalla consapevolezza<br />
della gliolanza e dalla gratitudine<br />
per un dono così grande, dando ali<br />
al desiderio di pienezza di senso<br />
dell’esistenza umana. Il nostro stile<br />
di vita, contraddistinto dall’impegno<br />
per il dono di sé, diventa così<br />
un inno di lode e ci rende seminatori<br />
di speranza in questi tempi<br />
dif cili ed entusiasmanti.<br />
Consiglio Permanente<br />
della Conferenza Episcopale Italiana<br />
L'incarnazione<br />
del Messia Gesù<br />
Avevo pensato di scrivere queste note per il Santo Natale. Ma poi ci ho<br />
ripensato. Nel Natale siamo tutti emotivamente sorpresi dalla festa, che<br />
ci avvolge con le sue luci, con la gioia dei bambini, con la serenità della<br />
famiglia riunita. Poi dopo il Natale la festa della Santa famiglia, la festa di<br />
Maria santissima Madre di Dio, la seconda domenica dopo il Natale con<br />
il pensiero al Verbo di Dio fatto carne, alla luce che splende nelle tenebre,<br />
poi il Battesimo di Gesù con le suggestioni dell’acqua, del cielo aperto,<br />
della voce del Padre, dello Spirito santo.<br />
Ora è il tempo ordinario: il tempo che non è straordinario, verrebbe da<br />
dire. Ma in realtà è il tempo della Incarnazione, della presenza, della<br />
“tracciabilità” della presenza di Gesù nel suo corpo che è la Chiesa. E’ il<br />
tempo dove il Natale trova lavoro quotidiano per manifestarsi.<br />
Ecco allora che occorre ri ettere nella nostra mente per ri ettere con la<br />
nostra vita il Mistero di Dio fatto Uomo.<br />
Troppo facilmente noi cristiani, e tanto di più noi preti pensiamo di conoscere<br />
Gesù senza sostare nella lettura e nella interpretazione paziente<br />
del testo evangelico. Troppo spesso parliamo di altro rispetto alla parola<br />
evangelica. Le nostre parole non sono frutto del suo ascolto, non sanno<br />
interpretarla per gli ascoltatori, non la traducono per la loro e la nostra vita.<br />
Il rapporto con le Sacre Scritture diventa la forma della relazione con il<br />
Signore Gesù: abitando a Nazareth, Charles de Foucauld si accorge di<br />
Gesù che conosce e ama i suoi concittadini, che lo riconoscono e che lo<br />
amano. Nella vita nascosta, povera, operosa, affettiva e contemplativa di<br />
Gesù a Nazareth si può vedere il modello della vita di Gesù, che poi si<br />
espliciterà nella sua missione pubblica.<br />
Anche se non riconosciuto ed acclamato come Messia, nella sua vita nascosta<br />
Gesù dona tutta la sua vita per l’amore fedele e rispettoso, attento<br />
e premuroso per i suoi: Maria, Giuseppe, gli amici, i parenti, i vicini; si<br />
dona già completamente, sottomesso e incarnato pienamente nella sua<br />
divino-umanità. L’incarnazione oggi ci raggiunge attraverso l’eucaristia.<br />
Negli anni passati a Nazareth e in quelli del Sahara, il desiderio costante di<br />
pregare davanti al Santissimo è stato per frère Charles imparare un modo<br />
di vivere. Celebrare ed adorare erano per lui esperienze intense da vivere.<br />
Ma non in maniera intimistica. Adorava quel Gesù che aveva conosciuto e<br />
che conosceva nei Vangeli, che stava con il Padre e che stava con la gente,<br />
per insegnare loro una qualità di vita, quella ricevuta e condivisa con il<br />
Padre. Una vita “larga” in cui ogni condizione di vita permetta l’esercizio<br />
della pietà e della carità verso tutti.<br />
Dall’Eucaristia celebrata e contemplata frère Charles sapeva di poter ricevere<br />
un cuore che imiterà sempre più il Cuore di Gesù, capace di espandere<br />
attorno a sé, in ogni istante della giornata, l’amore ricevuto.<br />
La preghiera silenziosa della adorazione permette di compiere un atto<br />
continuo di sottomissione al mistero grande di Gesù presente nella umile<br />
ostia, chiede di stare con gratuità dinanzi alla “pochezza” del pane, non<br />
conduce a fare cose, ma semplicemente a stare. “E’ lui stesso che viene<br />
sull’altare, così realmente quanto Egli fu nella mangiatoia… Supplichiamo<br />
Nostro Signore Gesù di creare in noi un cuore nuovo, ‘un cuore di carne<br />
al posto del nostro cuore di pietra’ un cuore bruciante come il suo, per<br />
avvicinarci a Lui, ascoltando, servendo, offrendo il divino sacri cio, con<br />
qualcosa dell’amore in nito che gli dobbiamo” (Regolamento dei Piccoli<br />
Fratelli, cap IX)<br />
Nel periodo di quaresima del 1898 Charles de Foucauld riconosce che<br />
Gesù ispira alla madre di portarlo in grembo alla casa di Giovanni, per<br />
santi carla <strong>prima</strong> che egli nascesse. In questo modo “nascosto” Gesù<br />
si dona al mondo per la salvezza e la santi cazione degli uomini. Così<br />
Charles riconosce che ciascun uomo può santi care gli altri se ha Gesù<br />
“in grembo”, se porta con sé il Figlio di Dio.<br />
Questa forma di evangelizzazione è una possibilità che Gesù offre come<br />
consegna ai discepoli: chi non ha ricevuto da Dio Padre la missione di<br />
predicare, riceve, per mezzo del Figlio Gesù, la missione di santi care<br />
gli uomini in silenzio, portando loro Gesù con la santa Eucaristia. La presenza<br />
di Gesù “nel proprio grembo” è resa possibile dalla partecipazione<br />
al mistero eucaristico. Il mistero della Visitazione di Maria ad Elisabetta<br />
conduce a predicare il Vangelo non con la bocca, ma con l’esempio, non<br />
annunciandolo, ma vivendolo.<br />
Don Alberto Rossolini<br />
29 fuori porta.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.15
30<br />
Quanta povertà!<br />
Ci scrive Don Leopoldo Crocetti dal Guatemala<br />
Carissimi amici,<br />
sono don Leopoldo Crocetti<br />
che vi saluta. Sto<br />
dando i primi incerti passi<br />
in questo nuovo mondo dell’altipiano<br />
guatemalteco. La parrocchia<br />
dove vivo ha un nome indigeno e si<br />
chiama Tamahú. I primi missionari<br />
l’hanno cristianizzato facendogli<br />
precedere San Pablo. Ora si chiama<br />
San Pablo Tamahú. Tanto che il 25<br />
gennaio è stata la sua<br />
festa patronale che grazie<br />
a un bel sole e alla<br />
devozione della gente<br />
si è riempito dalla mattina<br />
presto fino a sera<br />
tardi questo paesotto<br />
di un 4 mila abitanti.<br />
Il sindaco ci ha regalato<br />
un bel toro che è<br />
servito per saziare la<br />
fame di tutti coloro<br />
che son scesi a piedi<br />
dalle montagne. Il resto<br />
della popolazione,<br />
un 17 mila sono sparsi<br />
in 16 villaggi e case<br />
seminate sulle montagne.<br />
Non tutti è possibile<br />
raggiungerli con<br />
il fuori strada ed allora<br />
si cammina. I villaggi più lontani<br />
stanno come a due ore di cammino.<br />
Ma il tempo varia con il peso degli<br />
anni. Non basta la voglia. La terra è<br />
in mano ad alcuni grossi proprietari<br />
che coltivano caffé.<br />
Povertà ce n’è tanta. In più esiste<br />
la difficoltà della lingua. Due sono<br />
le etnie con i propri idiomi precolombiani.<br />
Per il momento una<br />
maestra mi sta aiutando a studiarne<br />
una. Quella più parlata. Domenica<br />
per la <strong>prima</strong> volta ho letto tutta la<br />
messa in quella lingua. Ho fatto una<br />
sudata. Mi hanno detto bravo per lo<br />
sforzo ma credo che solo il Padre<br />
eterno avrà capito tutto. Ormai ci<br />
sto, nessuno mi ci ha mandato e<br />
devo tirarmi all’acqua.<br />
Son passati vari preti in questa<br />
terra. Gli ultimi se ne vanno il 12<br />
febbraio. Sono missionari della<br />
carità di Madre Teresa di Calcutta.<br />
Andranno in una zona marginale<br />
della capitale. Per più di cinque<br />
anni questa parrocchia è rimasta<br />
senza prete. L’hanno allora presa<br />
d’assalto le sette protestanti. Non<br />
ci credete, ma solo qui nel centro<br />
ce ne sono 15 ed ognuna con il loro<br />
tempio e fragorosi mezzi acustici.<br />
Rimango con un diacono francese,<br />
Felipe Poisson. Ha 42 anni e presto<br />
sarà sacerdote. Si dedica molto ai<br />
casi disperati e li segue dove sia e<br />
fino a all’ultimo. Lo ammiro per il<br />
suo gran cuore e il suo dinamismo.<br />
Son dovuto arrivare fin qua per conoscere<br />
Xavier Ignacio Wiechers.<br />
Ha un anno più di me. Nato nel<br />
1936. Architetto in san Diego Ca-<br />
Di chi è la colpa<br />
di questi problemi?<br />
Evviva! La politica non ha colpe.<br />
Lo certifica il Sindaco Sorci, al<br />
secolo “il bacchettatore”. Tutte le<br />
colpe sono degli industriali che,<br />
quando l’economia tirava, hanno<br />
richiamato migliaia di “non fabrianesi”<br />
in città ed ora, che la crisi si<br />
fa sentire, i “non fabrianesi” proprio<br />
non ci sentono a tornare a casa loro.<br />
Questo il succo di un suo recente<br />
articolo.<br />
Ora potremmo canticchiare “tutti<br />
pensarono dietro ai capelli, lo sposo<br />
è impazzito oppure ha bevuto”. Ma<br />
no, Roberto è lucido e non è passato<br />
alla Lega Nord; attacca semplicemente<br />
Francesco Casoli. Lui è reo<br />
di tanto danno!<br />
Lui che, privo di aree fabbricabili<br />
nella città della carta, ha “internazionalizzato”<br />
a Serra S. Quirico e<br />
Mergo (ma allora chi li ha portati<br />
tutti questi non fabrianesi in città?).<br />
Sarebbe bello riderci sopra,<br />
purtroppo non c’è niente da ridere.<br />
Parliamo di problemi gravi, come<br />
la crisi della A. Merloni, dei suoi<br />
operai e di quelli che lavorano<br />
nell’indotto; in definitiva del destino<br />
di un'intera città. Per una<br />
crisi tanto profonda serve il dialogo<br />
non le polemiche. Occorre mettere<br />
da parte il narcisismo personale<br />
e cercare di unire tutte le forze,<br />
come è già accaduto per ottenere<br />
i benefici della Legge Marzano.<br />
Noi del Pdl, anni fa,<br />
abbiamo denunciato,<br />
per primi e da soli, i<br />
pericoli di una gestione<br />
che, in quindici anni,<br />
ha portato l’azienda al<br />
fallimento. Questa la<br />
verità, la Ardo si trova<br />
così per l’incapacità<br />
dei suoi dirigenti, non<br />
per mancati interventi<br />
del Governo o dei<br />
Commissari. Gli operai<br />
e i sindacati lo sanno;<br />
e sanno bene, perché<br />
c’erano, che il Sen. Casoli<br />
in <strong>prima</strong> persona si è speso ed<br />
impegnato con l’allora Ministro<br />
Scajola per evitare il baratro del<br />
fallimento, ed anche se Scajola,<br />
per i suoi impegni, non venne a Fabriano<br />
ha sempre dimostrato, come<br />
ora il Ministro Romani, la grande<br />
attenzione del Governo Berlusconi<br />
alla difficile situazione di Fabriano.<br />
Sì perché al Governo non ci sono<br />
i “Cinesi” o i “Marziani”, ma il<br />
centro destra ed avere un Senatore<br />
che è Vice Capogruppo del partito<br />
maggiore di Governo serve, eccome.<br />
O preferiamo che Casoli non<br />
si interessi dei nostri problemi?<br />
Noi nell’interesse della città continueremo<br />
ad impegnarci attenti e<br />
concentrati sulla realtà delle cose:<br />
la Ardo; lo scalo merci ferroviario;<br />
>DIALOGO< <strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
lifornia. Nel 1984 conosce Madre<br />
Teresa. Nel 2002 gli muore la sua<br />
sposa dopo 46 anni di matrimonio.<br />
Abbandona tutto e viene a lavorare<br />
proprio qui a Tamahú. Ogni<br />
tanto va a visitare le cinque figlie<br />
e i nipoti. Mi ha detto: nonostante<br />
“babbo sta con noi..nonno non ci<br />
abbandonare”non riesco più a stare<br />
lontano da questa gente di Tamahú<br />
che è diventata la mia vera famiglia.<br />
Vive in una povera casetta<br />
in mezzo alla gente. Alle<br />
cinque e mezzo della<br />
mattina c’è l’ora di adorazione<br />
in una stanzetta<br />
della casa parrocchiale.<br />
Il signor Xavier sempre<br />
puntualissimo, seduto per<br />
terra come un bonzo. Non<br />
posso più mancare. Alle<br />
cinque tutti in piedi. Ed io<br />
che mi lamentavo che la<br />
messa delle 7.30 a Cerreto<br />
era troppo presto! Tira<br />
avanti una piccola scuola<br />
per bambini e va per le<br />
montagne ad organizzare<br />
gruppi per costruire case,<br />
intubare l’acqua di vicine<br />
o lontane sorgenti, e tutto<br />
quello che può aiutare<br />
a far crescere questi poveri figli<br />
di Dio.<br />
Stiamo a un mille metri di altezza.<br />
Il clima è mite e umido. A 10 Km<br />
dalla strada asfaltata. Alle curve,<br />
al fango e alla polvere già non ci<br />
faccio più caso. Non mi chiedo<br />
più perchè sto qui. Giro pagina e<br />
continuo la storia sempre con la<br />
speranza che il prossimo non sia<br />
l’ultimo capitolo. Altrimenti altri,<br />
sicuramente, lo continueranno.<br />
Vi saluto. Il mio indirizzo è: SAN<br />
PABLO TAMAHÚ, Altaverapaz,<br />
Guatemala C.A.<br />
l’elenco delle imprese; gli appalti<br />
pubblici. Guardiamo con sincera<br />
fiducia a tutti i possibili compratori,<br />
ma siamo abbastanza grandi da non<br />
credere a “Babbo Natale”. Se le<br />
offerte saranno concrete lo diranno<br />
i Commissari; il Sindaco Sorci e<br />
gli amministratori si astengano dal<br />
magnificare “giudizi tecnici” sui<br />
compratori che non spettano alla<br />
politica. Infine se il Sen. Casoli ha<br />
fatto arrivare soldi a Fabriano per<br />
i giardini pubblici e per il Palio<br />
perché non lo deve dire? Non è<br />
mica beneficenza, è un atto politico.<br />
Giampaolo Ballelli,<br />
coordinatore cittadino Pdl<br />
Anche in politica tutto<br />
è legittimo in nome<br />
della convenienza<br />
Lo squallore e il sottobosco di volgarità che emergono dalle intercettazioni<br />
telefoniche è a dir poco nauseabondo, indice di un degrado umano, etico<br />
e culturale <strong>prima</strong> che politico. È inutile nascondersi che c’è una consistente<br />
parte dell’opinione pubblica incurante di ciò che accade, incapace<br />
di indignarsi. Vent’anni di videocrazia televisiva hanno causato una vera<br />
mutazione antropologica, rovesciando un sistema di valori: è normale<br />
prostituirsi; prostituire il proprio corpo, la propria coscienza, un proprio<br />
affetto familiare, un voto di fiducia, il corpo di una minorenne. Tutto<br />
diventa legittimo in nome della propria personale convenienza. Non è più<br />
immoralità è a-moralità.<br />
Ora ci aspettiamo le solite obiezioni delle menti emancipate e liberali che<br />
arricceranno il naso di fronte a tanto moralismo o in nome della privacy.<br />
Al di là della rilevanza penale che spetta alla magistratura competente valutare,<br />
i dati politicamente rilevanti sono evidenti. Abbiamo un presidente<br />
del consiglio palesemente ricattato e ricattabile da almeno una trentina di<br />
fanciulle pagate per tacere o per tenere nascoste foto e filmati compromettenti,<br />
o per recitare lacrimando a favor di telecamera. Un presidente<br />
del consiglio sotto ricatto è evidentemente inaffidabile, disinteressato ad<br />
affrontare i problemi del paese, perché troppo occupato a risolvere i propri<br />
guai giudiziari o ad accontentare il suo harem. La stanchezza delle notti<br />
precedenti le sue “cene” private non gli hanno permesso di presenziare<br />
ai funerali di stato delle ultime due vittime in Afghanistan. Chiunque<br />
può entrare a palazzo Grazioli o in altre residenze istituzionali semplicemente<br />
suonando al citofono (parola d’ordine “Minetti”) senza controlli<br />
e perquisizioni (anche in presenza di capi di stato stranieri come Putin),<br />
creando un problema di sicurezza nazionale. In più occasioni ha utilizzato<br />
le forze dell’ordine (pagate da noi) per scortare lo shopping delle ospiti<br />
di palazzo o aerei di stato per il trasporto in Sardegna, che ha abusato<br />
del suo potere, utilizzato la menzogna per far liberare una minorenne,<br />
inducendo dei pubblici ufficiali a non rispettare le procedure. Se ancora<br />
resiste al suo posto è perchè è tenuto in piedi dai fedelissimi consapevoli<br />
che se affonda lui affondano anche loro (“finchè c’è lui si mangia”), che<br />
continuano a trattarlo come se non fosse una persona “che sta male”, come<br />
ci disse non molto tempo fa l’allora moglie Veronica. Infine, ma non da<br />
ultimo, fa un effetto molto irritante sapere che c’è un fiume di denaro<br />
che passa da una tasca all’altra, senza particolari meriti, mentre aumenta<br />
nel paese reale la precarietà, la disoccupazione, la povertà. In un paese<br />
in cui il livello dell’etica pubblica e il senso della decenza fosse appena<br />
sufficiente, basterebbe molto meno per definire una persona così indegna<br />
di governare e di rappresentare l’Italia nel mondo.<br />
Il circolo cittadino del Pd Fabriano<br />
I toni sono scomposti<br />
Rimango stupito dalla violenza e dal livore delle dichiarazioni rilasciate dal<br />
Sindaco Sorci sul mio conto. Ritengo da sempre che la città abbia bisogno<br />
di dialogo, di confronto e di stimoli. Il Sindaco usa toni e frasi scomposte<br />
semplicemente perché qualcuno rende nota un’opinione diversa dalla sua.<br />
Male, molto male. Confondere aspetti della vita pubblica con una dietrologia<br />
sciatta e del tutto personalistica, è inaccettabile. Non dimenticherò<br />
che il Sindaco Sorci, invece di incoraggiare la mia azienda diretta da un<br />
valido amministratore delegato e che<br />
è stata premiata, a livello nazionale,<br />
come l’azienda dove si lavora meglio,<br />
nelle sue dichiarazioni l’ha deliberatamente<br />
e faziosamente denigrata. A<br />
questo Sindaco che si illude di fare<br />
reprimende, rispondo con l’auspicio<br />
che il suo mandato si concluda al più<br />
presto, e che ritorni serenamente a vita<br />
privata. Aggiungo che ad eventuale<br />
altra sua acredine, non avrò null’altro<br />
da aggiungere rispetto a queste poche<br />
righe.<br />
Francesco Casoli,<br />
senatore Popolo della Libertà<br />
30 dialogo.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.16
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011 >DIALOGO<<br />
31<br />
Biancaneve, risveglio tardivo<br />
I voltafaccia dei dipietristi sulla vicenda del nome della nostra banca<br />
di MARCO OTTAVIANI*<br />
voluto un bacio del Principe<br />
Azzurro per svegliare Biancaneve;<br />
cosa abbia fatto invece C’è<br />
destare dal lungo letargo i<br />
rappresentanti dell’IdV non è dato saperlo.<br />
Ora, dopo tanto tempo dal morso della mela<br />
avvelenata propinata da Banca Italia, hanno<br />
demagogicamente indossato l’armatura del<br />
paladino della territorialità.<br />
Ora, a un anno dalle prossime elezioni comunali,<br />
viene presentata in consiglio comunale<br />
una mozione che ci invita a “porre in essere le<br />
procedure idonee per far sì che il nome Cassa<br />
di Risparmio di Fabriano e Cupramontana<br />
rimanga tale”, perché cambiare nome signi-<br />
cherebbe “perdere la nostra identità in un<br />
momento in cui i fabrianesi hanno bisogno<br />
di sentire forte l’appartenenza al territorio in<br />
cui si identi cano e sono eri di identi carsi<br />
ancora”<br />
A Fabriano si sa, ha aperto la multisala, e la<br />
domanda nasce spontanea: ma che lm hanno<br />
visto quelli dell’IdV?<br />
Non sfugge ai più come nella famosa assemblea<br />
degli azionisti al palazzetto dello sport di<br />
Una professoressa<br />
carica di ottimismo<br />
Ferma davanti ai manifesti<br />
mortuari, una sera di gennaio,<br />
un nome aveva attratto la<br />
mia attenzione, con un tuffo<br />
al cuore. Lo avevo letto e<br />
riletto, sperando di sbagliarmi.<br />
Sembrava strano vederlo<br />
lì, come una nota stonata. E<br />
quel nome mi aveva suscitato<br />
una ri essione amara ma realistica:<br />
tutto passa nella vita,<br />
anche quello che non vorresti<br />
passasse mai. Una persona<br />
ragguardevole del mondo<br />
scolastico fabrianese se n’era<br />
andata con Annunziata e<br />
in quei momenti il pas-<br />
sato mi tornava prepotentemente<br />
alla memoria.<br />
La scuola media Fermi,<br />
ora Tribunale, le grandi aule,<br />
gli imponenti corridoi, il bel<br />
pavimento della presidenza,<br />
la segreteria, le ampie scalinate,<br />
il vociare allegro degli<br />
alunni, il via vai dei docenti<br />
e dei bidelli, il suono della<br />
campanella che scandiva le<br />
ore di lezione.<br />
Oggi tutto nito, spento da<br />
quel mattino del 26 settembre<br />
1997. E nei ricordi, un<br />
posto particolare per lei, la<br />
professoressa Annunziata<br />
Valenti, insegnante di francese,<br />
una donna che non<br />
passava inosservata, non<br />
solo per la sua deliziosa “rotondità”<br />
ma soprattutto per<br />
la forza e la bellezza della<br />
prorompente personalità,<br />
complessa e semplice allo<br />
stesso tempo, come solo a<br />
pochi è dato di avere.<br />
Dai modi schietti, a volte anche<br />
bruschi, ma ricca di una<br />
profonda umanità, era adorata<br />
dai suoi allievi, nonostante<br />
la severità che la caratterizzava.<br />
Allegra, estroversa,<br />
solare, sapeva comunicare,<br />
gettare ponti. Non era una<br />
semplice collega, aveva un<br />
modo di fare materno e, con<br />
l’autorevolezza conquistata<br />
in tanti anni di dedizione alla<br />
scuola e di riconosciuta professionalità,<br />
pretendeva che<br />
fra noi regnasse l’armonia.<br />
Non di rado, durante i consigli<br />
di classe, alzava la sua<br />
forte voce per rimproverare<br />
atteggiamenti insulsi, di contrasto,<br />
di scarsa collaborazione<br />
e nessuno si sognava mai<br />
di offendersi, di considerarla<br />
invadente o inopportuna,<br />
anche perché sarebbe stato<br />
inutile. E poi, quanti ricordi<br />
Cerreto d’Esi il sottoscritto abbia dichiarato<br />
a microfono acceso la contrarietà all’accordo<br />
con Veneto Banca.<br />
Ricordo solo il Sindaco<br />
Sorci a fare altrettanto.<br />
Dove erano tutti questi<br />
paladini dipietristi ?<br />
Per me sarebbe stato ovvio,<br />
demagogicamente,<br />
votare a favore della loro<br />
mozione, utilizzare la<br />
discussione per dire “ve<br />
l’avevo detto io !!”Ma<br />
anche in politica, anche<br />
nella più spregiudicata<br />
demagogia, è però<br />
richiesta la minima decenza;<br />
la minima correttezza<br />
intellettuale. Tutti<br />
loro hanno sostenuto che<br />
il passaggio a Veneto<br />
Banca avrebbe permesso<br />
la diffusione dell’ex nostro istituto di credito<br />
a livello di tutto il centro Italia. Il cambio del<br />
nome, in quest’ottica, il rebranding, è quindi<br />
un passaggio assolutamente logico per di più<br />
considerando come i precedenti risultati di<br />
di gite, cene, e le risate…<br />
Amava la convivialità, la<br />
gita con lei era anche una<br />
festa, la pausa fra un museo e<br />
l’altro non era mai un panino<br />
e via, ma si trasformava in<br />
un vero e proprio pranzo.<br />
E guai a non mangiare, a<br />
dire di essere a dieta! Con<br />
lei vicino, ti sentivi protetta<br />
e apprezzata, anche se eri<br />
una giovane alle prime armi,<br />
come me allora. Amava la<br />
sua famiglia, gli amici, la sua<br />
città e tutti restavano attratti<br />
dal suo fascino magnetico.<br />
Credo che nessuno si sia<br />
mai rivolto a lei senza riceverne<br />
un aiuto, una parola<br />
di conforto. È stata una<br />
persona di grande fede, di<br />
alto senso morale, senza però<br />
disdegnare la risata, la<br />
battuta salace e irriverente,rente,<br />
ma ma detta con una<br />
tale grazia, con un tale<br />
candore e e puntualità di<br />
osservazione da suscitare<br />
solo simpatia e risate. I suoi<br />
aneddoti sono ancora molto<br />
noti fra quanti di noi hanno<br />
avuto la fortuna e il piacere<br />
di conoscerla e frequentarla.<br />
Ci ha insegnato il rigore<br />
professionale, il rispetto per<br />
tutti, l’allegria, la bellezza<br />
di stare insieme in armonia,<br />
di amare la vita e praticare<br />
l’ottimismo. Diceva sempre<br />
che bisogna pensare positivo<br />
altrimenti le disgrazie te<br />
le vai a cercare. Con tanta<br />
riconoscenza e tanto affetto.<br />
Patrizia Paola Di Rico<br />
gestione abbiano sicuramente sottratto non<br />
poco all’immagine della Carifac.<br />
Cambiare nome significa<br />
offrire una nuova delizzazione<br />
a chi opera in un contesto<br />
più grande dei con ni<br />
della nostra Città. Signi ca<br />
rafforzare una Azienda per<br />
renderla più solida, per far<br />
sì che sia in grado di creare<br />
nuovi posti di lavoro senza<br />
sacri care gli attuali.<br />
Invece i Rambo dipietristi<br />
nostrani ritengono che chi<br />
ha votato contro la loro<br />
mozione abbia addirittura<br />
sacri cato l’interesse del cittadino<br />
per paura o interessi<br />
di gioco superiori. Ma non<br />
era il Coordinatore regionale<br />
dell’IdV che uscì più volte<br />
a mezzo stampa sostenendo<br />
che i lagunari fossero un “partner giusto,<br />
valido ed importante”; che fosse necessario<br />
azzerare tutto il CdA e presentò per questo<br />
un’ “interrogazione” parlamentare (già, che<br />
ne avrà fatto?).<br />
La questione morale condiziona la politica<br />
Appartengo a quella formazione politica, la cui azione<br />
s’ispira a principi cristiani. Il mio partito due anni fa non<br />
se la sentì di rmare una cambiale in bianco a Berlusconi:<br />
ci si chiedeva di rinunciare alla nostra speci ca identità<br />
in cambio della promessa che i nostri valori sarebbero<br />
stati difesi con più ef cacia in seno al PdL del presidente<br />
Silvio Berlusconi.<br />
Le carte della Commissione Anselmi sulla P2, le tesi di<br />
molti programmi Mediaset, oltre ai vari processi in atto, ci<br />
consigliavano una certa prudenza. La nascita di un governo<br />
in cui la presenza di ministri “cattolici” era obiettivamente<br />
insigni cante ed i recenti sviluppi del caso Ruby ci hanno<br />
ancor più convinto che elevare il partito del Presidente<br />
Berlusconi “unico” paladino dei nostri ideali sarebbe stato<br />
come fare di Dracula il presidente dell’Avis.<br />
La scomparsa<br />
di Annunziata Valenti<br />
E i lavori del<br />
Santuario? Santuario?<br />
Gentile Direttore, le scrivo queste<br />
poche righe per dar seguito ad un<br />
mio interessamento. Il 10 febbraio<br />
dello scorso anno avevo presentato<br />
un’interpellanza sulla situazione<br />
di pericolo del Santuario Madonna<br />
della Grotta. In seguito al mio<br />
intervento l’Assessore ai Lavori<br />
Pubblici aveva risposto a mezzo di<br />
due lettere con le quali assicurava<br />
che entro pochi mesi sarebbero stati<br />
effettuati i lavori per mettere in sicurezza<br />
il luogo di culto. Lo stesso Presidente della<br />
Regione Marche era intervenuto attivando<br />
personalmente gli uf ci competenti af nché<br />
l’intervento fosse stato considerato prioritario.<br />
Ad agosto ho nuovamente presentato<br />
un’interpellanza chiedendo all’Assessore<br />
come mai i lavori non erano ancora stati<br />
eseguiti. L’Assessore Romani, a sua volta,<br />
rispose che il Ministero dell’Ambiente non<br />
Ringrazio la struttura del<br />
comune di Fabriano, è bello<br />
sapere che c’è ancora qualcosa<br />
che funziona in questa<br />
Italia che non va, che non<br />
decolla.<br />
Siamo la Famiglia Pincini e<br />
veniamo spesso a Fabriano è<br />
una città che ci piace molto,<br />
ci dona relax. L’altro giorno<br />
e precisamente il 24 genna-<br />
io, ho chiamato il Comune<br />
chiedendo informazioni generali<br />
su alcune strutture, su<br />
delle mostre e altro, e sono<br />
rimasta colpita positivamente<br />
dal centralinista del vostro<br />
comune il signor Andrea,<br />
che grazie alla sua professionalità<br />
mi ha illuminato,<br />
mi ha elencato e messo a<br />
disposizione tutta la città,<br />
Ma non sarà invece che proprio per quella<br />
paura o interessi di gioco superiori (leggasi<br />
anche nuovo CdA) nessuno di loro si sia opposto<br />
ai saldi di stagione che si consumavano<br />
in quel di Cerreto d’Esi?<br />
Difendere il territorio signi ca avere a cuore<br />
il suo sviluppo, signi ca porsi la domanda<br />
di quanti dei nuovi 118 sportelli annunciati<br />
insisteranno sul nostro territorio; quanti dei<br />
345 nuovi posti di lavoro e delle 111 stabilizzazioni<br />
dei precari; signi ca capire se i<br />
patti parasociali abbiano tutelato il personale<br />
Carifac come avvenuto per le altre annessioni;<br />
signi ca darsi da fare per far recuperare la<br />
quota di partecipazione della nostra Fondazione;<br />
signi ca persino chiedere che Veneto<br />
Banca sponsorizzi non solo il Lecce ma anche<br />
la nostra squadra di Basket o di calcio.<br />
Questo è ciò che un consiglio comunale, ciò<br />
che una maggioranza di governo dovrebbe<br />
chiedersi.<br />
Abbiamo giocato le nostre carte e abbiamo<br />
perso. Adesso auguriamoci solo che l’Istituto<br />
ex nostro cresca.<br />
E Biancaneve s’è svegliata troppi tardi!<br />
*consigliere comunale<br />
Il Ponte<br />
La cosa comunque non ci rallegra per tutta una serie di motivi.<br />
Ci dispiace innanzitutto per la vicenda personale di un uomo<br />
e di alcune giovani donne che hanno smarrito la strada della<br />
loro esistenza. Ci dispiace per gli italiani ormai sostanzialmente<br />
rassegnati o addirittura consenzienti di questo stato di<br />
cose, se è vero che i sondaggi non hanno assolutamente eroso<br />
voti ad una leadership ormai condizionata da una marocchina<br />
diciottenne e da una igienista dentale. Ci dispiace anche per<br />
tutti quei politici che da sempre in <strong>prima</strong> linea per la libertà<br />
sessuale oggi gridano scandalizzati stracciandosi le vesti:<br />
compagni, per Bacco, un po’ più di dignità! Mi dispiace soprattutto<br />
per noi cattolici impegnati in politica e mi ci metto<br />
anche io di mezzo, perché oggi più che mai dobbiamo rimboccarci<br />
le maniche senza timore di diffondere i nostri valori<br />
che sono quelli che possono veramente aiutare il nostro paese<br />
ad uscire da una pericolosissima crisi morale ed identitaria.<br />
L’Italia oggi più che mai ha bisogno di uomini liberi e forti<br />
come Cristo comanda.<br />
Luigi Viventi, assessore regionale<br />
aveva ancora predisposto il<br />
nanziamento per effettuare<br />
tali lavori. Nel n. 22 del “Progresso”,<br />
il Governatore delle<br />
Marche Gian Mario Spacca e il<br />
Ministero dell’Ambiente, hanno<br />
sottoscritto l’accordo con cui vengono<br />
stanziati per la Regione Marche più di 56<br />
milioni di euro per il dissesto idrogeologico.<br />
Fra gli interventi, sono compresi anche i lavori<br />
per la messa in sicurezza della Madonna<br />
della Grotta, per un importo pari a 150.000<br />
euro. Alla luce dei fatti, chiedo all’Assessore<br />
Romani quando verranno effettivamente realizzati<br />
i lavori presso il Santuario.<br />
Urbano Urbani, consigliere Pdl<br />
Un centralinista da guida cittadina<br />
come se mi avesse regalato le<br />
chiavi di Fabriano. E’ giusto<br />
segnalare queste cose, perchè<br />
Fabriano penso sia orgogliosa<br />
di avere una persona così<br />
come dipendente di un ente<br />
pubblico, ce ne fossero di<br />
persone così negli enti pubblici,<br />
sarebbe tutto molto più<br />
facile e veloce.<br />
Famiglia Pincini<br />
31 dialogo.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.19
32 >ULTIMA<<br />
<strong>L'Azione</strong> 5 FEBBRAIO 2011<br />
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32 ultima.<strong>indd</strong> 2 02/02/11 15.22