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RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE - ANNO XX N° 29 - LUGLIO 20112<br />
Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. postale legge 662/96 - Regime libero - Prov. Me<br />
www.antillonotizie.too.it<br />
ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE DI ANTILLO
Un caloroso saluto a tutti gli antillesi che vivono e operano sul territorio e a tutti quelli che, per vari motivi, sono<br />
sparsi nel mondo, ma non hanno mai reciso il legame con la terra d'origine e continuano a onorarla con la loro<br />
intelligenza e operosità. A loro va il nostro pensiero e la nostra infinita gratitu<strong>di</strong>ne.<br />
Dopo un anno <strong>di</strong> attività amministrativa, coa<strong>di</strong>uvato validamente dalla squadra che mi ha sempre supportato,<br />
sento il dovere <strong>di</strong> presentare a tutti voi il resoconto <strong>di</strong> quanto è stato realizzato dall'amministrazione che mi<br />
onoro <strong>di</strong> guidare.<br />
Mi pare superfluo riba<strong>di</strong>re che la crisi economica non ci ha certo favoriti, che viviamo una fase <strong>di</strong> austerità, lo<br />
sanno e lo capiscono tutti, ma con il buonsenso tipico della nostra gente e la chiara consapevolezza dei tempi<br />
abbiamo affrontato e superato eventi <strong>di</strong>fficili e non sempre preve<strong>di</strong>bili.<br />
Il risvolto positivo <strong>di</strong> tutto questo è che abbiamo riscoperto il piacere della partecipazione e la solidarietà vera.<br />
Per le incombenze più semplici come per le più onerose tutti si sono impegnati con generosità.<br />
In linea con quanto promesso in campagna elettorale e sottoscritto nel programma allora presentato, abbiamo<br />
scelto come principio guida l'informazione e la trasparenza, convinti come siamo che non vi può essere parteci‐<br />
pazione senza conoscenza e comprensione dei problemi. Era questo il primo punto del nostro programma, ed è<br />
stato il principio ispiratore <strong>di</strong> ogni nostra attività. Per <strong>di</strong>mostrare concretamente quanto è importante per noi la<br />
partecipazione il 17 luglio scorso abbiamo indetto un'assemblea popolare (cosa assolutamente nuova ad Antil‐<br />
lo, ma credo anche nel comprensorio) al fine <strong>di</strong> sottoporre all'attenzione e al giu<strong>di</strong>zio della comunità tutto quel‐<br />
lo che è stato fatto in quest'anno, quali sono le linee programmatiche e sollecitare l'esplicitazione <strong>di</strong> punti <strong>di</strong><br />
vista <strong>di</strong>versi, recepire eventuali suggerimenti o proposte da prendere in considerazione per verificarne la fatti‐<br />
bilità, compatibilmente con le risorse <strong>di</strong>sponibili o reperibili.<br />
Quest'anno è servito soprattutto a mettere or<strong>di</strong>ne in quello che abbiamo ere<strong>di</strong>tato dall'amministrazione che ci<br />
ha preceduti, prendere coscienza delle risorse <strong>di</strong>sponibili, delle priorità da esitare e mettere a punto un pro‐<br />
gramma operativo compatibile con i mezzi a <strong>di</strong>sposizione.<br />
Dopo aver messo or<strong>di</strong>ne in quello che abbiamo trovato, perché nulla andasse <strong>di</strong>sperso o trascurato, ci siamo atti‐<br />
vati per fare completare i progetti e le opere, anche quelle soltanto enunciate, al fine <strong>di</strong> reperire i finanziamenti,<br />
e nel contempo abbiamo proceduto all'elaborazione <strong>di</strong> nuovi progetti.<br />
Nonostante le ristrettezze economiche è stata assicurata l'or<strong>di</strong>naria amministrazione, si sono garantiti i servizi<br />
essenziali e si è provveduto sollecitamente alle emergenze.<br />
Sono state sistemate con la ruspa tante piste agricole (Gianasi, Sverna, Aria Argentera, Caspano, Caucinara, Gira‐<br />
sia, Serra Intellerì, Sperone, Monte Sirino, Nataleddu, Portella Tre aree, Paiano fino a bivio Fondachelli, Paulu<br />
Vite, Passo Ciaro; Catalano, Reno, Saitta, Bucolio, Due Fiumare) e tante altre sono state decespugliate (Mastro<br />
Santo, Pinazzo, Pizzo Monaco, Giar‐<br />
<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Redenzione fino a Ponte<br />
Cicala, Castagna, Cantone Bianco,<br />
Bivio Paiano fino a Ponte Zamma‐<br />
taro, Canigliari fino a Bucolio,<br />
Mastra fino a Terrati). Si è provve‐<br />
duto alla pulizia <strong>di</strong> tutte le strade<br />
interne del paese, dei parchi pub‐<br />
blici, delle aree pic‐nic, delle fonta‐<br />
ne e dell'area cimiteriale.<br />
Sono stati effettuati interventi<br />
sulla strada che porta al Giar<strong>di</strong>no<br />
<strong>di</strong> Redenzione e su quelle per Puti‐<br />
ciaru e per Pinazzo.<br />
Dopo gli eventi alluvionali che<br />
hanno caratterizzato la scorsa sta‐
gione autunnale, si è provveduto tempestivamente alla pulitura del torrente in località Ballo e sono state ripri‐<br />
stinate prontamente le numerose strade interrotte dalle frane.<br />
E' stata riportata alla normale funzionalità la rete fognaria in località Fontana, effettuati interventi nel cimitero e<br />
provveduto alla sanificazione dei serbatoi dell'acquedotto comunale, misura, quest'ultima, mai adottata fino<br />
ad oggi.<br />
Inoltre, sono stati chiesti finanziamenti per l'adeguamento a norma del depuratore comunale, per la galleria<br />
Sverna e il completamento della rete idrica comunale e per il Giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Redenzione. Altre richieste <strong>di</strong> finanzia‐<br />
mento riguardano il consolidamento della curva Portella Cimitero, la sistemazione idraulica e il consolidamento<br />
<strong>di</strong> frazione Canigliari, il ripristino della rete <strong>di</strong> adduzione Sorgente Caucinara, il completamento del collettore e<br />
della fognatura comunale.<br />
Infine, progetti in corso <strong>di</strong> istruzione sono: l'ampliamento e l'adeguamento del campo sportivo, il consolida‐<br />
mento del centro urbano in località Giorgina e l'adeguamento dell'Ufficio <strong>di</strong> Collocamento a sede <strong>di</strong> promozio‐<br />
ne progetti percorsi rurali.<br />
Per questioni <strong>di</strong> spazio non è possibile fornire su queste pagine elenco dettagliato <strong>di</strong> tutto, ma<br />
l'amministrazione rimane comunque a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chiunque voglia chiarimenti o ragguagli su quanto è<br />
stato fatto o si intende fare.<br />
Perio<strong>di</strong>camente, almeno due volte l'anno, sarà indetta un'assemblea popolare per dare modo a tutti i citta<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> partecipare attivamente alla costruzione del futuro <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> e ai giovani la possibilità <strong>di</strong> confrontarsi, acco‐<br />
starsi alla politica nel senso più nobile del termine e praticarla con rinnovato interesse.<br />
Il Sindaco<br />
Dr. Davide Paratore<br />
Salutiamo tutti gli Antillesi nel Mondo<br />
ribadendo il nostro invito a scriverci<br />
TRAMITE LETTERA all in<strong>di</strong>rizzo<br />
Redazione <strong>Antillo</strong> Notizie<br />
c/o <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong><br />
Piazza S. Maria della Provvidenza<br />
98030 <strong>Antillo</strong> (Me) - Italy<br />
TRAMITE FAX al numero<br />
+39 0942 723271<br />
alla C.A. della<br />
Redazione <strong>Antillo</strong> Notizie<br />
TRAMITE MAIL<br />
all in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica<br />
antillonotizie@tiscali.it
<strong>Antillo</strong> Notizie<br />
Organo ufficiale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong><br />
RASSEGNA PERIODICA SEMESTRALE<br />
ANNO XX - N° 29 - LUGLIO 2012<br />
Direttore<br />
Davide Paratore - Sindaco<br />
Direttore Responsabile<br />
Katia Trifirò<br />
Redazione<br />
Luisa Bongiorno Nunzia Gentile<br />
Rita Guana<strong>di</strong>o Mariagrazia Lo Giu<strong>di</strong>ce<br />
Egi<strong>di</strong>o Mastroieni Francesco Muscolino<br />
Roberta Muscolino Antonino Palella<br />
Janette Palella Rosangela Paratore<br />
Lorena Restifo Andrea Sigillo<br />
Giuseppe Sigillo Santi Smiroldo<br />
Maria Rita Tomasi<br />
Fotografie<br />
Archivio Comunale<br />
Carlo Omodei<br />
Giuseppe Restifo<br />
Lorena Restifo<br />
Giuseppe Sigillo<br />
Direzione, redazione ed amministrazione:<br />
Sede Municipale <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong><br />
Piazza S. Maria della Provvidenza - 98030 <strong>Antillo</strong> (Me)<br />
Tel. 0942 723031 - Fax 0942 723271<br />
Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> Messina<br />
n° 5/98 del 25 marzo 1998<br />
Internet:<br />
www.comune<strong>di</strong>antillo.it<br />
e-mail:<br />
antillonotizie@tiscali.it<br />
Elaborazione grafica, impaginazione e Stampa:<br />
A R G <strong>di</strong> Costa & Trischitta s.n.c.<br />
S. Alessio Siculo (Me) - Tel. 0942 756092<br />
www.arg<strong>di</strong>gitalprinting.com<br />
Finito <strong>di</strong> stampare a Luglio 2012<br />
Copertina:<br />
"Sera d’Agosto" <strong>di</strong> Carlo Omodei<br />
Quarta <strong>di</strong> Copertina:<br />
“Presepe Vivente” <strong>di</strong> Giuseppe Sigillo<br />
COPIA OMAGGIO<br />
DISTRIBUZIONE GRATUITA
SAGRA DEL MAIALE E DEL CINGHIALE E<br />
PROSPETTIVE DI SVILUPPO PER IL FUTURO<br />
Come ogni anno, nel primo week‐end <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre, <strong>Antillo</strong> ha rinnovato il più importante appuntamento enogastronomi‐<br />
co della riviera jonica messinese. La via Roma, allestita con stands curati nei minimi particolari, ha ospitato migliaia <strong>di</strong> visi‐<br />
tatori che hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> apprezzare i sapori, i colori e i profumi dei prodotti locali. Inoltre, i partecipanti<br />
hanno potuto godere della performance al “frisca‐<br />
lettu” <strong>di</strong> Emanuele Trigilia, che ha sfilato per le vie<br />
del paese regalando emozioni e facendo rivivere i<br />
suoni della tra<strong>di</strong>zione siciliana.<br />
Un ulteriore servizio è stato offerto dalla Protezio‐<br />
ne Civile, che ha organizzato, per quanti amano la<br />
natura e la cultura, visite guidate alla Campana per<br />
la Pace, de<strong>di</strong>cata ai Dispersi <strong>di</strong> tutte le guerre,<br />
potendo così immergersi nei paesaggi naturalistici<br />
del nostro territorio.<br />
La sagra del Maiale e del Cinghiale è stata, come<br />
sempre, un'occasione <strong>di</strong> promozione per le azien‐<br />
de locali. L'amministrazione comunale, attenta<br />
alla valorizzazione della maggiore risorsa econo‐<br />
mica della nostra comunità, rappresentata dalla<br />
Un momento della Sagra del Maiale e del Cinghiale<br />
produzione agroalimentare, ha profuso il proprio<br />
impegno, per migliorare e potenziare le iniziative<br />
già esistenti e creare nuove occasioni <strong>di</strong> visibilità per le nostre aziende, convinta che questo settore possa essere il volano<br />
della crescita economica <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong>.<br />
LA REDAZIONE<br />
CRONACA DI UNA GIORNATA PARTICOLARE<br />
È il 20 <strong>di</strong>cembre 2011. Ad <strong>Antillo</strong> si respira l'aria delle gran<strong>di</strong> occasioni. Questa mattina nevica a tratti sulle stelle<br />
<strong>di</strong> natale, che addobbano la via principale del paese, e sull'abete, che campeggia <strong>di</strong> fronte l'acqua Vena; è deco‐<br />
rato con fiocchi rossi e blu, i colori che daranno il tema alla giornata, in omaggio all'Arma dei Carabinieri.<br />
Ad accrescere la solennità dell'even‐<br />
to, l'attesa visita del prefetto <strong>di</strong> Mes‐<br />
sina che, su invito del sindaco, ha<br />
deciso <strong>di</strong> onorare la comunità antille‐<br />
se con la sua presenza in occasione<br />
della manifestazione ‐Natale del cara‐<br />
biniere‐. E' tarda mattinata quando<br />
una delegazione dell'Amministra‐<br />
zione Comunale con a capo il Sinda‐<br />
co Davide Paratore, il comandante<br />
provinciale Colonnello Clau<strong>di</strong>o Domi‐<br />
zi, il comandante della compagnia <strong>di</strong><br />
Taormina Capitano Giampaolo Gre‐<br />
co, il comandante della stazione cara‐<br />
binieri <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> M.llo Capo Daniele<br />
Settimo e numerosi sindaci del com‐<br />
prensorio Jonico accompagnati dalle<br />
Foto <strong>di</strong> Gruppo in occasione del Natale del Carabiniere
note della banda musicale <strong>di</strong>retta<br />
dal maestro Giuseppe Paratore si<br />
recano all'acqua Vena per accogliere<br />
l'arrivo <strong>di</strong> S.E. il Prefetto <strong>di</strong> Messina<br />
Dott. Francesco Alecci. La delegazio‐<br />
ne al completo fa il suo ingresso in<br />
una chiesa parrocchiale gremita <strong>di</strong><br />
antillesi, dall'altare una bellissima<br />
riproduzione della Virgo Fidelis ‐<br />
protettrice della benemerita‐ acco‐<br />
glie oggi nella casa <strong>di</strong> Dio i carabinieri<br />
della compagnia <strong>di</strong> Taormina; è a lei<br />
che sono venuti a rendere grazie, è il<br />
suo aiuto e la sua protezione che<br />
sono venuti a invocare, è alla “dolce<br />
mamma” che sono venuti a rinnova‐<br />
re “giuramento <strong>di</strong> amore e fedeltà”. Il<br />
pennacchio appoggiato sull'altare ci parla <strong>di</strong> una presenza speciale: oggi celebrerà l'eucarestia il cappellano mili‐<br />
tare per la Sicilia orientale don Salvatore Cunsolo. Concelebrano il parroco <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> Padre Egi<strong>di</strong>o Mastroeni e il<br />
parroco <strong>di</strong> Forza D'Agrò Padre Gerry.<br />
Dopo l'ingresso degli officianti, preceduto dal picchetto d'onore dei carabinieri in alta uniforme, assistiamo a<br />
una funzione particolarmente emozionante. L'omelia del cappellano militare ci spinge a guardare sotto una<br />
luce nuova l'Arma dei Carabinieri: parla <strong>di</strong> missione, <strong>di</strong> sacrificio, <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong> uomini e non <strong>di</strong> <strong>di</strong>vise, <strong>di</strong> anime<br />
che in Dio, attraverso la Vergine fedele cercano ogni giorno rifugio, protezione e aiuto per adempiere al meglio il<br />
loro lavoro a servizio dello Stato, in <strong>di</strong>fesa del citta<strong>di</strong>no. Sentimenti <strong>di</strong> fede che trovano espressione nella pre‐<br />
ghiera del carabiniere, recitata poco dopo da un emozionato M.llo Capo Settimo unisce l'u<strong>di</strong>torio in un silenzio<br />
partecipe e solidale. È il luogotenente Alfio Grasso che ci regala quello che è rimasto nel cuore <strong>di</strong> chi vi scrive<br />
come il momento più intenso dell'intera celebrazione. È la sua voce profonda e vibrante ‐ accompagnata dalle<br />
note del decimino <strong>di</strong> ottoni ‐ che intona l'inno alla Virgo Fidelis e lo fa con l'emozione <strong>di</strong> chi ogni giorno speri‐<br />
menta quei sentimenti <strong>di</strong> fede e fedeltà che permeano l'inno. Al termine delle celebrazioni eucaristiche, dopo il<br />
benvenuto rivolto dal sindaco alle autorità religiose, civili e militari, a prendere la parola è il comandante provin‐<br />
ciale colonnello Clau<strong>di</strong>o Domizi che, ringraziando la comunità per la calorosa accoglienza riservata ai Carabinieri<br />
della compagnia <strong>di</strong> Taormina, ha sottolineato l'impegno che l'amministrazione comunale, la parrocchia e la sta‐<br />
zione dei carabinieri, nelle persone del Sindaco, del Parroco e del Comandante Daniele Settimo, in comunione<br />
d'intenti, hanno profuso per l'ottima riuscita della manifestazione. Nell'aula del consiglio comunale,<br />
l'intervento del presidente del consiglio Avv. Marco Paratore apre i lavori del civico consesso convocato in sedu‐<br />
ta straor<strong>di</strong>naria al fine <strong>di</strong> sottolineare l'importanza che la comunità antillese tutta riconosce alla visita <strong>di</strong> S. E. il<br />
Prefetto <strong>di</strong> Messina.<br />
Il Dott. Davide Paratore, nella doppia veste <strong>di</strong> sindaco e maresciallo della benemerita, ringrazia l'esimio rappre‐<br />
sentante del governo nazionale per l'onore che, con la sua presenza, ha inteso accordare alla comunità antille‐<br />
se, rilevando che l'evento è da considerarsi storico in quanto avviene dopo più <strong>di</strong> 50 anni dall'ultima visita avve‐<br />
nuta in occasione dell'inaugurazione della sede della scuola <strong>di</strong> musica. La testimonianza dei sentimenti <strong>di</strong> rico‐<br />
noscenza dell'intera comunità al prefetto è affidata a una targa che consegnerà ai posteri il ricordo <strong>di</strong> una visita<br />
<strong>di</strong> forte valenza storico‐politica. Questa non voleva essere la mera cronaca <strong>di</strong> una giornata, ma aveva l'intento <strong>di</strong><br />
regalare ai lettori le emozioni, le sensazioni <strong>di</strong> una giornata particolare. Una giornata in cui il nero e il rosso delle<br />
<strong>di</strong>vise, le fiamme argento e dorate dei cappelli hanno riempito il nostro piccolo paese con il loro intramontabile<br />
fascino; in cui le note <strong>di</strong> un inno e le parole <strong>di</strong> una preghiera hanno ricordato alla comunità che sono la fede in<br />
Dio e la fedeltà al tricolore ad animare l'azione degli uomini della Benemerita.<br />
Mariagrazia Lo Giu<strong>di</strong>ce
Marco Carta in Concerto ad <strong>Antillo</strong><br />
IL PRESEPE VIVENTE<br />
L'Amministrazione Comunale attenta ad ascoltare le<br />
esigenze dei citta<strong>di</strong>ni ha raccolto il suggerimento <strong>di</strong><br />
quanti, e sono molti, fortemente legati alle ra<strong>di</strong>ci cul‐<br />
turali, vogliono recuperare le antiche tra<strong>di</strong>zioni della<br />
nostra gente, non soltanto per quel che riguarda la<br />
cosiddetta storia materiale, ma anche per quel che<br />
attiene la vita dello spirito.<br />
Così ha preso corpo l'idea del presepe vivente, la cui<br />
ultima rappresentazione ad <strong>Antillo</strong> risale a circa<br />
vent'anni fa.<br />
L'evento è stato organizzato magistralmente dalla par‐<br />
rocchia S. Maria della Provvidenza e dal Presidente<br />
dell'A.S.P <strong>Antillo</strong> Val d'Agrò Egi<strong>di</strong>o Carlo Mastroieni,<br />
con il patrocinio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong>.<br />
Dopo un timido inizio, il numero dei partecipanti è cre‐<br />
sciuto, tutta la comunità si è sentita coinvolta e alla<br />
preparazione hanno partecipato con grande entusiasmo e notevole impegno antillesi <strong>di</strong> tutte le età.<br />
Dietro agli attori visibili sulla scena ha lavorato un esercito <strong>di</strong> persone impegnate a realizzare tutte le strutture e il necessa‐<br />
rio per la buona riuscita della tanto attesa rappresentazione; tutta <strong>Antillo</strong> si è trasformata in un gran laboratorio: gli uomi‐<br />
ni hanno preparato la legna e <strong>di</strong>sposto con maestria i tronchi trasformati poi in giganteschi e spettacolari falò, e tutto<br />
intorno un brulicare <strong>di</strong> attività per preparare se<strong>di</strong>li, panche, tavoli, gazebi, capanna, mangiatoia, recinti e botteghe degli<br />
antichi mestieri.<br />
Nelle case dei protagonisti, attori per un giorno, mamme, nonne, zie, intente a cucire i costumi per la recita, che, tranne<br />
pochi elementi, sono stati realizzati in loco, in passa‐<br />
to <strong>Antillo</strong> è stato un paese autosufficiente.<br />
In questa fatica e gara <strong>di</strong> velocità, si è impegnata con<br />
successo la signora Mariella Smiroldo Lo Re, che ha<br />
realizzato i costumi dei protagonisti principali.<br />
Altri hanno stilato il programma che qui <strong>di</strong> seguito<br />
pubblichiamo.<br />
Arrivato il giorno della rappresentazione ho consta‐<br />
tato con una certa emozione , che lo sparuto gruppo<br />
<strong>di</strong> volontari dell'inizio era via via cresciuto fino al<br />
coinvolgimento corale dell'intera comunità.<br />
La rappresentazione teatrale della nascita <strong>di</strong> Gesù<br />
ha evidenziato la devozione vera , la grande operosi‐<br />
tà e l'autentica solidarietà tipiche della nostra gen‐<br />
te.<br />
un momento della rappresentazione del presepe<br />
Dopo la S. Messa , era ormai scesa la sera, in<br />
un'atmosfera veramente surreale, si è mosso dalla<br />
piazza centrale l'imponente corteo dei personaggi in costume seguito da un folto pubblico <strong>di</strong> devoti, si è snodato lungo la<br />
via principale del paese fino” ai pioppi” in località Ferraro dove tutto era pronto per la grande rappresentazione.<br />
La cura <strong>di</strong> tutti i particolari , in quella radura, tra il torrente e la strada antistante la piscina comunale sotto i maestosi piop‐<br />
pi, ha permesso ai recitanti <strong>di</strong> muoversi con grande <strong>di</strong>sinvoltura in un clima <strong>di</strong>venuto magico, la voce narrante <strong>di</strong> padre Egi‐<br />
<strong>di</strong>o sembrava scendere dall'alto.<br />
Particolarmente suggestiva la capanna con il bue, l'asinello e il bambino che vagiva in braccio alla madonna dove tutti<br />
venivano a portare doni.<br />
La serata si è conclusa con la degustazione dei prodotti tipici locali <strong>di</strong>stribuiti in grande quantità.<br />
Il Vicesindaco<br />
Graziella Bongiorno
PERSONAGGI ED INTERPRETI DELLA SACRA RAPPRESENTAZIONE<br />
ZACCARIA‐ELISABETTA: Giorgio Mastroeni ‐ Sonia Paratore.<br />
NATIVITÀ: Noemi Palella ‐ Sebastiano Saglimbeni ‐ Simone Lo Schiavo.<br />
PASTORI E CONTADINI: Filippo Smiroldo ‐ Giosuè Fanà ‐ Anastasia e Martina Muscolino ‐ Vittorio Crupi jr. ‐ Carmelo Crupi<br />
Li<strong>di</strong>a e Alessia Smiroldo ‐ Tommaso Bongiorno ‐ Aron Palella ‐ Giuseppe Mastroeni ‐ Valeria Ambruno ‐ Laura Lo Giu<strong>di</strong>ce<br />
Valeria Crupi ‐ Alessandro Smiroldo.<br />
ARCANGELO GABRIELE: Alessio Crupi.<br />
ANGELI: Giusy Bongiorno ‐ Marzia Santoro ‐ Matteo Crupi ‐ Giacomo Palella ‐ Luca Smiroldo.<br />
RE MAGI: Carlo Santoro ‐ Francesco Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Antonino Smiroldo.<br />
GRUPPO SUONATORI: Valerio Di Pietro ‐ Thomas Mastroeni ‐ Carmelo Smiroldo ‐ Carmelo Scuderi ‐ Giordano Bongiorno.<br />
ZAMPOGNARO: Giovanni Lo Giu<strong>di</strong>ce.<br />
SOLDATI ROMANI: Agatino Lo Conti (comandante) ‐ Eraldo Ambruno ‐ Giuseppe Restifo ‐ Carmelo Cardone ‐ Mario Para‐<br />
tore ‐ Samuele Mastroeni.<br />
STELLA COMETA: a cura <strong>di</strong> Salvatore Cardone.<br />
FABBRO: Valerio Paratore ‐ Nicholas Lo Conte.<br />
FALEGNAME: Ama<strong>di</strong>gi Paratore ‐ Roberto Lo Giu<strong>di</strong>ce.<br />
MACELLAIO: Giuseppe Smiroldo ‐ Mario Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Matteo Smiroldo.<br />
SPACCALEGNA: Tindaro Smiroldo ‐ Michele Pinto ‐ Domenico Calabrò ‐ Giuseppe Palella.<br />
MASTRU DI SCANNI: Antonino Crupi.<br />
LOCANDA: Angela Smiroldo ‐ Santi Palella ‐ Luigi Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Maria Mastroeni ‐ Chiara Arpa.<br />
BARBIERE: Francesco Restifo ‐ Guido Muscolino.<br />
CALZOLAIO: Sonny Mazzaglia ‐ Danilo Bongiorno ‐ Stefano Santoro ‐ Mario Cardone.<br />
OSTERIA: Giorgio Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Lorena Restifo ‐ Luisa Bongiorno ‐ Teresa Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Vittorio Crupi ‐ Elena Paratore.<br />
FILANDA: Emilia Pinto ‐ Daniela Scandurra ‐ Miriam Smiroldo ‐ Giulia Sigillo.<br />
FORNAIO: Alessandro Palella ‐ Veronica Smiroldo ‐ Matteo Ferrero ‐ Natalino Paratore.<br />
CENSORE: Roberto Restifo.<br />
ERODE: Mirko Mastroieni ‐ Debora Ferrero ‐ Lucia Cardone ‐ Maria Ambruno ‐ Andreas Bongiorno ‐ Marika Smiroldo<br />
Ornella Lo Conti ‐ Elisa Smiroldo ‐ Benedetta Lo Conte ‐ Savino Bongiorno.<br />
CESARE AUGUSTO: Massimiliano Crupi ‐ Cristina Brancato.<br />
MAESTRANZE E COLLABORATORI: Don Egi<strong>di</strong>o Mastroeni ‐ Santi Crupi ‐ Giovannino Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Domenico Lo Giu<strong>di</strong>ce<br />
Graziella Bongiorno ‐ Rita Pinto ‐ Egi<strong>di</strong>o Carlo Mastroieni ‐ Donatella Giustarini ‐ Rosanna Brancato ‐ Lucia Lo Giu<strong>di</strong>ce ‐ Lore‐<br />
dana Lo Conti – Maria Smiroldo ‐ Francesco Crupi ‐ Marco Smiroldo ‐ Antonina Cardone ‐ Raffaele Santoro ‐ Luigi Crupi ‐ Sal‐<br />
vatore Crupi ‐ Antonino Mastroeni ‐ Sebastiano Mastroeni ‐ Giuseppe Sigillo ‐ Albino Muscolino ‐ Tindaro Palella ‐ Giovan‐<br />
na Novelli ‐ Guerino Ambruno ‐ Edoardo Zizzo ‐ Andrea Sigillo ‐ Loredana Cardone ‐ Salvatore Novelli.
LA MASCHERA ANTILLESE SBARCA A RECALBUTO<br />
Il Carnevale ad <strong>Antillo</strong>, una ricorrenza molto sentita e vis‐<br />
suta come un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento e con<strong>di</strong>visione.<br />
Quest'anno, la maschera tra<strong>di</strong>zionale Antillese ha vissuto<br />
una nuova esperienza: è stata protagonista in uno dei Car‐<br />
nevali più rinomati della Sicilia, quello <strong>di</strong> Recalbuto.<br />
La maschera tra<strong>di</strong>zionale, con il patrocinio dell'Ammini‐<br />
strazione Comunale, e accompagnata da un folto gruppo<br />
<strong>di</strong> sostenitori, ha partecipato con successo alla kermesse<br />
tenutasi nel centro ennese.<br />
I nostri protagonisti, con il tipico camuffamento “du picu‐<br />
raru”, insieme ad altre maschere caratteristiche, prove‐<br />
nienti da tutta la Sicilia, hanno sfilato lungo la via princi‐<br />
pale <strong>di</strong> Recalbuto tra due ali <strong>di</strong> folla entusiasta.<br />
Carri, gruppi e maschere tra<strong>di</strong>zionali, musica, allegria e<br />
coriandoli sono stati gli elementi che hanno accompa‐<br />
gnato la passerella dei nostri “picurari”. Il momento clou<br />
I partecipanti al Carnevale <strong>di</strong> Recalbuto<br />
della manifestazione ha avuto luogo nella piazza princi‐<br />
pale, dove tutti i concorrenti si sono riuniti per un'ultima<br />
esibizione.<br />
Oltre all'evento vissuto a Recalbuto, il Carnevale ad <strong>Antillo</strong> è stato animato da serate danzanti, organizzate dal <strong>Comune</strong><br />
nella “Palestra Polifunzionale Francesco Lo Giu<strong>di</strong>ce Lo Giu<strong>di</strong>ce”, dove gli antillesi hanno potuto rivivere, in un clima <strong>di</strong> gioia<br />
con<strong>di</strong>visa, l'antica tra<strong>di</strong>zione “du sonu”. Un tempo per il carnevale, tutte le contrade erano animate da sale da ballo, dove<br />
ogni sera dei gruppi in maschera facevano il giro dei “soni”.<br />
Quest'anno, anche i bambini hanno potuto festeggiare il Carnevale, trascorrendo il pomeriggio del Martedì Grasso nella<br />
palestra tra balli, animazioni, musica, fantastici giochi, bolle e tante tante “chiacchiere”.<br />
Noemi Palella
PASSIONE DI CRISTO<br />
“Il Signore è il Messia, il Signore è il Messia, il Signore è il Messia!”. Con questo grido <strong>di</strong> esaltazione ed esultanza si è conclu‐<br />
sa la rappresentazione scenica della “Passione <strong>di</strong> Cristo”, tenuta il primo aprile nella piazza Santa Maria della Provvidenza.<br />
L'evento è stato organizzato dall'Amministrazione Comunale grazie alla collaborazione ed alla <strong>di</strong>sponibilità del sacerdote<br />
Padre Egi<strong>di</strong>o Mastroeni. La rappresentazione ha coinvolto bambini, giovani e meno giovani che hanno interpretato nel<br />
migliore dei mo<strong>di</strong> le scene della Passione, della Morte e della Resurrezione <strong>di</strong> Gesù Cristo. Tutti si sono impegnati: chi è<br />
stato sulle scene in primo piano, chi ha <strong>di</strong>retto la regia dell'evento “<strong>di</strong>etro le quinte”, chi ha <strong>di</strong>pinto e chi ha montato la sce‐<br />
nografia, chi si è occupato degli abiti.<br />
La preparazione si è snodata in <strong>di</strong>verse settimane; le prove si sono svolte presso l'ex scuola elementare <strong>di</strong> via Roma, tra<br />
momenti <strong>di</strong> confusione, <strong>di</strong> allegria, <strong>di</strong> serietà e <strong>di</strong> commozione, grazie alla <strong>di</strong>rezione del Parroco ed alla collaborazione <strong>di</strong><br />
Giovanna Novelli. È stata un'occasione per incontrarsi e per con<strong>di</strong>videre momenti intensi ed emozionanti, un modo per<br />
rompere la routine e per rivivere insieme un momento importante della cristianità.<br />
Gli “attori” hanno interpretato i loro personaggi con una carica <strong>di</strong> patos che ha commosso il pubblico. Tutti hanno saputo<br />
calarsi nei panni dei rispettivi personaggi, in particolare il protagonista principale, Gesù, che è stato interpretato magi‐<br />
stralmente da Danilo Bongiorno.<br />
Il recital si è sviluppato in <strong>di</strong>versi momenti, veri e propri scatti fotografici dei principali fatti della Passione. Un susseguirsi <strong>di</strong><br />
scene commoventi allestite con semplicità, ma profonde nell'effetto. La preghiera nell'orto degli Ulivi, il giu<strong>di</strong>zio del Sine‐<br />
drio, la condanna a morte, la flagellazione, la via Crucis, l'incontro tra Gesù e sua Madre, la morte, la crocifissione, la Risur‐<br />
rezione: immagini intense e profonde.<br />
La scenografia è stata curata da Elvezio Crupi, che ha saputo cogliere il senso della rappresentazione in dei <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> tema<br />
paesaggistico.<br />
L'esperienza si è rivelata positiva per tutti ed il pubblico ha accolto con gioia ed applausi il recital. È stata una grande sod<strong>di</strong>‐<br />
sfazione e mi auguro che si possa ripetere questo momento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione ed impegno nei prossimi anni.<br />
Sonia Angela Paratore
CERIMONIA PER I 101 ANNI DEL CONCITTADINO<br />
LETTINA GIUSEPPE<br />
Lo scorso 3 aprile il nostro concitta<strong>di</strong>no Giuseppe Lettina ha raggiunto la veneranda età <strong>di</strong> 101 anni.<br />
Gli Antillesi, compiaciuti per l'ambitissimo traguardo raggiunto dal loro concitta<strong>di</strong>no e, nel contempo,<br />
speranzosi e fiduciosi <strong>di</strong> poter raggiungere la stessa età, atteso che il nostro territorio può vantare<br />
immense ricchezze in or<strong>di</strong>ne ad aria salubre, acqua purissima, prodotti ortofrutticoli sani.<br />
Il sig. Lettina Giuseppe con i propri familiari<br />
Per l'anniversario l'Amministrazione Comunale ha inteso rendere omaggio all'illustre vegliardo con una breve<br />
cerimonia, avvenuta presso l'abitazione dello stesso, unitamente al Parroco Don Egi<strong>di</strong>o Mastroeni e <strong>di</strong>versi<br />
<strong>di</strong>pendenti Comunali per augurare, al fortunato ultracentenario, ancora lunga vita in un contesto <strong>di</strong> pace e sere‐<br />
nità. Ad onorare, confortare e infondere fiducia al nostro Concitta<strong>di</strong>no i figli Carlo, Natalino e Maria, insieme<br />
alle nuore e ai nipoti, che lo seguono con amore.<br />
Davide Paratore
FISCHI PER I FIASCHI DEL FISCO<br />
uando mi è stato proposto <strong>di</strong> scrivere un articolo sugli effetti dell'applicazione dell'Imu (Imposta Muni‐<br />
Qcipale Unica), sono rimasta un po' perplessa in quanto, paradossalmente, in un momento in cui non si<br />
fa che parlare e straparlare della più <strong>di</strong>scussa tra le trovate‐rime<strong>di</strong>o del governo Monti, risultare ogget‐<br />
tivi e luci<strong>di</strong> per chi, in veste <strong>di</strong> “addetto all'incasso”, raccoglie giustificati malumori e obiettive <strong>di</strong>fficoltà, è davve‐<br />
ro <strong>di</strong>fficilissimo. Mi limiterò perciò a manifestare un'opinione del tutto soggettiva integrata solo da qualche<br />
notizia prettamente tecnica.<br />
Non tutti sanno, intanto, che il vero nome dell'imposta, almeno per i primi anni <strong>di</strong> applicazione sperimentale, è<br />
IMP (Imposta Municipale Propria), <strong>di</strong>venterà IMU dal 2015, nel momento in cui saranno definitivamente fissati<br />
i parametri e le norme <strong>di</strong> attuazione. Al momento, a riguardo, sovrane regnano la confusione e l'incertezza: scri‐<br />
vo a due giorni dalla scadenza della prima rata fissata al 18 giugno c. a. ed ancora pervengono chiarimenti circa il<br />
<strong>di</strong>sposto normativo e i correttivi nell'applicazione. Certo è che la “novità dell'anno” appare come<br />
un'automobile autorizzata a viaggiare senza portiere: viaggia, ma in malo modo.<br />
L'impatto con un'imposta ancora informe, poiché in itinere, e che per <strong>di</strong> più trova applicazione in un ambito la<br />
cui casistica è inquantificabile, non è semplice, ma risulta ancor più arduo giustificare una così brusca impenna‐<br />
ta del dovuto agli occhi dei contribuenti, i quali, ovviamente, mostrano a riguardo insofferenza e costernazione.<br />
Sebbene nel nostro piccolo centro gli immobili destinati ad abitazione principale siano per la maggior parte<br />
esenti grazie all'aliquota agevolata e alle detrazioni previste, la stangata IMP pesa tanto, soprattutto su quei fab‐<br />
bricati non utilizzati e spesso fatiscenti che popolano sia il centro abitato sia le valli circostanti.<br />
In sostanza con l'IMP ci sentiamo tutti un po' più poveri. Più povero è il contribuente, che si è visto quasi triplica‐<br />
re l'importo della soppiantata ICI; più povero è l'ente locale, il <strong>Comune</strong>, il quale, salvo che per gli esigui introiti<br />
inerenti le abitazioni principali, dovrà <strong>di</strong>videre in egual misura gli incassi con lo Stato, che nel contempo, da<br />
parte sua, riduce i contributi alle municipalità; più povera, infine ma non da ultimo, è la società intera, invortica‐<br />
ta in una fase politico‐economica particolarmente critica, che ha prodotto incertezza nel futuro e sfiducia nelle<br />
Istituzioni e nei suoi rappresentanti.<br />
Nonostante ciò, l'impressione è che il citta<strong>di</strong>no non voglia “evadere”, vuole solo avere la possibilità <strong>di</strong> “pagare il<br />
giusto”. Ed invero si fa spazio nel sentire comune l'idea che “la casa” , quel prezioso guscio dei propri affetti cui<br />
tutti aspiriamo, quella sicurezza per il domani dei figli, quell'ago <strong>di</strong> una bussola orientativa sulla vita <strong>di</strong> chiunque,<br />
stia <strong>di</strong>ventando un fardello pesante causa <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> oneri, balzelli e tributi <strong>di</strong>fficilmente affrontabili in un<br />
panorama economico tutt'altro che florido.<br />
Urge un'inversione <strong>di</strong> tendenza, occorre che coloro i quali hanno ricevuto l'investitura al governo della cosa pub‐<br />
blica sappiano trovare soluzioni alternative rispetto al solo inasprimento del prelievo fiscale. La tanto decantata<br />
austerity dovrebbe andare a braccetto con manovre che rimettano in moto la produttività e l'occupazione: chi<br />
lavora produce, consuma e “contribuisce” volentieri al mantenimento della società in cui è inserito; per contro,<br />
chi non ha un'occupazione non è in grado <strong>di</strong> dare il proprio apporto e vive come un'ingiusta richiesta il prelievo<br />
fiscale. Il rischio è che dal malcontento si giunga alla <strong>di</strong>saffezione verso la propria patria: siamo una Società che<br />
ha smarrito il proprio Paese, siamo un Paese che non riesce più a nutrire speranze per i figli, perchè non trova il<br />
modo <strong>di</strong> sfruttare le immense risorse che possiede.<br />
Come detto in apertura le mie sono opinioni personali, ma sono anche il frutto <strong>di</strong> riflessioni scaturite dalla quoti‐<br />
<strong>di</strong>anità che tutti i giorni colgo nei <strong>di</strong>scorsi della gente, sempre più frastornata per le <strong>di</strong>fficoltà del presente e<br />
soprattutto per il buio del fututo.<br />
Voglio comunque concludere con una nota positiva e mi viene in mente un'adagio popolare che recita: ‐ dopo<br />
mezzanotte viene l'alba ‐.<br />
Mi piace credere che ci stiamo incamminando verso l'alba <strong>di</strong> un nuovo giorno, che sarà più luminoso <strong>di</strong> quello<br />
che stiamo vivendo.<br />
Rosangela Paratore
C'ERA UNA VOLTA LA SCUOLA DI CANIGLIARI<br />
I giovanissimi non sanno che, quando ad <strong>Antillo</strong> c'erano soltanto le scuole elementari, le aule scolastiche nel cen‐<br />
tro erano molto affollate.<br />
C'erano scuole anche nelle frazioni e nei luoghi <strong>di</strong> montagna del vasto territorio antillese; esistevano le scuole<br />
rurali perché le campagne erano popolate e le famiglie numerose.<br />
Il maestro Peppino Restifo, è uno dei pionieri della scuola elementare del dopoguerra, ci ha fatto pervenire, e lo<br />
ringraziamo, alcune fotografie, preziosi documenti <strong>di</strong> quegli anni che pubblichiamo con piacere.<br />
Ci impegniamo a realizzare, appena possibile, una ricerca documentata sulla storia della scuola antillese.<br />
Pertanto, preghiamo chiunque abbia foto o documenti riguardanti le scuole <strong>di</strong> Canigliari, Pezzaro, Pinazzo, Rosi‐<br />
gnolo, Farace e Morzulli <strong>di</strong> inviare copie alla redazione.<br />
Il materiale sarà utilizzato per ricostruire una parte della storia <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong>.<br />
SCUOLA ELEMENTARE CANIGLIARI 1967-1968<br />
SCUOLA ELEMENTARE CANIGLIARI 1969-1970
SCUOLA ELEMENTARE CANIGLIARI 1970-1971<br />
a<br />
SCUOLA ELEMENTARE CANIGLIARI 1974-1975 classe 2
Ripren<strong>di</strong>amo il <strong>di</strong>scorso sul mondo micologico, per trat‐<br />
tare sinteticamente le caratteristiche dei funghi appar‐<br />
tenenti alla famiglia delle “amanite”.<br />
Le varietà appartenenti a questa famiglia sono <strong>di</strong>verse,<br />
motivo per cui è necessaria una buona conoscenza, e,<br />
nel caso anche del più piccolo dubbio circa la commesti‐<br />
bilità, è opportuno chiedere lumi ad un esperto micolo‐<br />
go, visto l'enorme rischio <strong>di</strong> avvelenamento che può<br />
generare conseguenze gravi e in alcuni casi mortali.<br />
La specie con le migliori caratteristiche appartenente a<br />
questa famiglia viene identificata con il nome amanita<br />
caesarea, che somiglia al più pericoloso dei funghi,<br />
l'amanita phalloides, fa parte <strong>di</strong> questa famiglia anche<br />
l'amanita muscaria. Basta uno solo <strong>di</strong> queste ultime due<br />
varietà per avvelenare un'intera famiglia. Ritorniamo<br />
quin<strong>di</strong> a riba<strong>di</strong>re che per riconoscere se i funghi sono<br />
velenosi, non vale nessun espe<strong>di</strong>ente tra<strong>di</strong>zionale, vale<br />
solo la conoscenza degli esperti.<br />
Gli appassionati amatoriali aspettano con impazienza<br />
l'arrivo della stagione autunnale per buttarsi a capofitto<br />
nella raccolta delle prelibatezze micologiche che la natu‐<br />
ra mette a <strong>di</strong>sposizione per l'uso molteplice in tantissime<br />
pietanze. I funghi <strong>di</strong> qualsiasi specie sono molto deperi‐<br />
bili, è quin<strong>di</strong> consigliabile consumarli appena raccolti,<br />
previa pulizia dell'eventuale terriccio attaccato al gambo<br />
o <strong>di</strong> eventuali piccole muffe. Di norma nel periodo<br />
autunnale se ne raccolgono in gran quantità, quin<strong>di</strong> non<br />
tutti vengono consumati freschi, per questo motivo<br />
l'appassionato raccoglitore conserva questo prelibato<br />
prodotto adottando <strong>di</strong>verse meto<strong>di</strong>che.<br />
I meto<strong>di</strong> più comuni sono: sott'olio, sott'aceto, congela‐<br />
ti, essiccati e polvere <strong>di</strong> funghi.<br />
In questo contesto e per ragioni <strong>di</strong> spazio riportiamo sol‐<br />
tanto il metodo per congelare i funghi cru<strong>di</strong>.<br />
L'operazione è semplicissima, bisogna infatti pulire accu‐<br />
ratamente i funghi, gambo e cappello, con uno straccio<br />
umido, inserirli in un sacchetto da congelamento, chiu‐<br />
derlo bene e scrivere su un'etichetta la data <strong>di</strong> inizio con‐<br />
servazione. Ricor<strong>di</strong>amo che il periodo <strong>di</strong> conservazione<br />
non dovrebbe superare i sei mesi in quanto dopo tale<br />
periodo si perdono parte del sapore e del profumo.<br />
A conclusione ricor<strong>di</strong>amo che i funghi possono essere<br />
raccolti da soggetti abilitati, previo rilascio da parte del<br />
comune <strong>di</strong> residenza del relativo tesserino nominativo<br />
regionale.<br />
in alto: Amanita Caesarea<br />
al centro: Amanita Muscaria<br />
in basso: Amanita Phalloides<br />
LE AMANITE<br />
<strong>di</strong> Luigi Lo Giu<strong>di</strong>ce
I GIOVANI E LA COSTITUZIONE<br />
REPUBBLICANA<br />
Un incontro promos‐<br />
so dall'Unione dei<br />
Comuni delle Valli Joni‐<br />
che dei Peloritani,<br />
tenutosi nella prima‐<br />
vera scorsa presso i<br />
locali del Liceo Psico‐<br />
pedagocico <strong>di</strong> Santa<br />
Teresa <strong>di</strong> Riva ed aven‐<br />
te come tema centra‐<br />
le “I giovani e la Costi‐<br />
tuzione Repubblica‐<br />
na”, oltre ad aver rappresentato la preziosa occasio‐<br />
ne per un confronto <strong>di</strong>retto con i giovani maturan<strong>di</strong><br />
delle principali istituzioni scolastiche del compren‐<br />
sorio, ha, soprattutto, fornito ampi spunti <strong>di</strong> rifles‐<br />
sione sulla reale considerazione che le nuove gene‐<br />
razioni hanno della politica e degli uomini che oggi<br />
la rappresentano.<br />
Ne è scaturito un quadro a tinte fosche che, al <strong>di</strong> là<br />
del fisiologico conflitto intergenerazionale, che pun‐<br />
tualmente esor<strong>di</strong>sce nelle primavere della maturi‐<br />
tà, ci consegna l'immagine <strong>di</strong> un esercito <strong>di</strong> giovani<br />
leve <strong>di</strong>samorate e pervase da sentimenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>gna‐<br />
ta insofferenza nei confronti delle pubbliche istitu‐<br />
zioni.<br />
Dai numerosi interventi è scaturito un vivace <strong>di</strong>bat‐<br />
tito, condotto quasi paternamente dal Presidente<br />
Avv. Gianni Miasi e cui hanno preso parte molti rap‐<br />
presentanti delle amministrazioni comunali locali, è<br />
trasparso, con abbagliante nitidezza, il <strong>di</strong>sagio con<br />
cui i giovani quoti<strong>di</strong>anamente convivono, reso<br />
ancor più opprimente dalle incertezze <strong>di</strong> un futuro<br />
plumbeo in cui si trovano inesorabilmente proietta‐<br />
ti.<br />
L'in<strong>di</strong>gnazione manifestata <strong>di</strong>viene allora la logica e<br />
triste conseguenza <strong>di</strong> una congiuntura storica non<br />
più tollerabile, un sentimento negativo foriero <strong>di</strong><br />
reazioni spesso violente o autolesionistiche.<br />
Certo, è inutile negarselo, molte ed in<strong>di</strong>scutibili<br />
sono le responsabilità <strong>di</strong> chi, con manifesta inettitu‐<br />
<strong>di</strong>ne, ha tenuto le re<strong>di</strong>ni del potere, sciupando per<br />
decenni un patrimonio economico e morale a scapi‐<br />
to delle future generazioni e presentando loro il<br />
conto salato <strong>di</strong> un rovinoso fallimento.<br />
Tuttavia, oggi più che mai, è proprio l'in<strong>di</strong>gnazione a<br />
dover essere combattuta con ogni mezzo, nella con‐<br />
sapevolezza che il riscatto e la rinascita non posso‐<br />
no che germinare da sentimenti <strong>di</strong> rinnovata fiducia<br />
nelle più intrinseche potenzialità <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi.<br />
L'impegno e la perseveranza devono <strong>di</strong>ventare, dun‐<br />
que, gli ingre<strong>di</strong>enti in<strong>di</strong>spensabili per superare una<br />
crisi che vede nei giovani le principali vittime sacrifi‐<br />
cali.<br />
Non a caso, a mio avviso, l'incontro ha avuto come<br />
tema “ I Giovani e La Costituzione” ed è culminato<br />
nella consegna ad ognuno dei maturan<strong>di</strong> <strong>di</strong> una<br />
copia del Testo Costituzionale.<br />
E' proprio in questo fondamentale documento,<br />
ancora oggi stella polare delle Istituzioni Repubbli‐<br />
cane, che vanno, infatti, ricercati gli stimoli positivi<br />
per un concreto riscatto della società.<br />
Ed invero, in un Paese ridotto in cenere dalle furie<br />
del Secondo Conflitto Mon<strong>di</strong>ale, i Padri Costituenti,<br />
molti <strong>di</strong> loro giovanissimi, seppero trovare, proprio<br />
nelle avversità dei loro tempi, lo strumento più effi‐<br />
cace contro l'oblio della <strong>di</strong>struzione, consegnando<br />
ai posteri una Nazione moderna, fondata su principi<br />
<strong>di</strong> libertà, uguaglianza, solidarietà e progresso.<br />
E' questo, in conclusione, il vero esempio da seguire<br />
ed è questo l'invito che con fiduciosa speranza mi<br />
sento <strong>di</strong> rivolgere ai giovani <strong>di</strong> oggi.<br />
Non abbandonatevi all'insofferenza e all'in<strong>di</strong>gna‐<br />
zione, né, parimenti, a sentimenti <strong>di</strong> sterile rasse‐<br />
gnazione.<br />
Rimboccatevi le maniche, accostatevi alla politica,<br />
cercando in essa non un nemico da combattere, né,<br />
tanto meno, fugaci momenti <strong>di</strong> esaltazione perso‐<br />
nale, bensì lo strumento più nobile per manifestare<br />
fattivamente il vostro pensiero.<br />
Solo così, traendo esempio da chi, prima <strong>di</strong> noi e più<br />
<strong>di</strong> noi, ha dovuto fare i conti con una realtà dramma‐<br />
ticamente ostile, seguendo la rotta tracciata dai<br />
valori universali della nostra Costituzione, potrete<br />
<strong>di</strong>ventare il motore trainante <strong>di</strong> una vera rinascita,<br />
luminoso esempio per le future generazioni.<br />
Avv. Marco Paratore
ANTILLO ANNO 1337: FURTIVO PASSAGGIO REGALE?<br />
Nell'anno 1282 Carlo d'Angiò dalla Sicilia venne cacciato da Pietro III d'Aragona, marito <strong>di</strong> Costanza, figlia <strong>di</strong><br />
Manfre<strong>di</strong> ucciso a Benevento nell'anno 1266. Re Carlo non sopportò l'offesa dell'angioino spalleggiato dalla<br />
nobiltà siciliana <strong>di</strong> nuovo conio e volle risolvere la questione con un duello fissato a Bordeaux, zona neutra.<br />
“All'appuntamento, però, né Carlo, né Pietro si prestentò”.<br />
A Pietro III d'Aragona, re <strong>di</strong> Sicilia, nel 1286 successe il figlio Giacomo, poi il fratello Federico Secondo, contro il<br />
quale il fratello Giacomo, il papa Bonifacio VIII e il re <strong>di</strong> Francia Carlo II, figlio <strong>di</strong> Carlo d'Angiò, or<strong>di</strong>rono una con‐<br />
giura. La battaglia tra Francesi e Aragonesi si svolse nella pianura tra Mazara e Trapani con la vittoria degli Arago‐<br />
nesi, guidati da Blasco d'Alagona.<br />
Morto Federico II d'Aragona, re <strong>di</strong> Sicilia venne nominato il figlio Lodovico <strong>di</strong> quattro anni sotto la tutela della<br />
madre Maria e dello zio Giovanni, fratello del padre.<br />
Blasco d'Alagona, vincitore della battaglia <strong>di</strong> Mazara, in<strong>di</strong>spettito <strong>di</strong> non essere stato lui nominato tutore <strong>di</strong><br />
Lodovico, contro quest'ultimo ordì un complotto. Da Randazzo si portò a Catania nel castello Ursino, dove con<br />
una scusa mandò a chiamare la regina e il piccolo Lodovico, che seguiti da pochi fedeli da Messina intrapresero<br />
la via pe<strong>di</strong>montana: Scaletta Superiore, Savoca, Forza d'Agrò, ma<br />
prima <strong>di</strong> arrivare a Taormina la regina venne avvertita che Blasco<br />
d'Alagona aveva progettato l'uccisione del figlio.<br />
Per sfuggire all'agguato, secondo don Giuseppe Tatì, e il professo‐<br />
re Pispisa, il corteo reale sul momento pare che fosse tornato<br />
in<strong>di</strong>etro per nascondersi nell'alta Valle d'Agrò, dove, in soccorso<br />
dello stesso vennero i fratelli Palici, Nicolò e Matteo Staiti, conti <strong>di</strong><br />
Novara, già cacciati in esilio dal re Federico II d'Aragona.<br />
I sicari mandati da Blasco d'Alagona, dopo aver controllato il<br />
posto in<strong>di</strong>cato al momento della fuga scrissero: “Il nido<br />
ancora era caldo ma la colomba e il piccione erano vola‐<br />
ti”.<br />
A conclusione <strong>di</strong> questa brevissima nota, noi ci<br />
doman<strong>di</strong>amo: la fuga della famiglia reale e del suo<br />
seguito c'è stata veramente nell'alta Valle d'Agrò?<br />
L'incontro con i fratelli Nicolò e Matteo Staiti dove<br />
avvenne?<br />
Sul lato sud‐ovest del centro abitato <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> c'è<br />
un poggio roccioso, all'epoca sgombro da abita‐<br />
zioni: si proietta nel vuoto sul torrente e da tre<br />
lati si presta facilmente all'auto<strong>di</strong>fesa. Noi Antil‐<br />
lesi, forse inconsapevolmente, lo chiamiamo<br />
“La Roccaforte <strong>di</strong> Staiti”. Quin<strong>di</strong>, la scelta del<br />
posto inaccessibile, l'aggettivo “Roccaforte” e<br />
il nome Staiti in<strong>di</strong>cano chiaramente che i conti<br />
novaresi su quel promontorio fissarono il<br />
momentaneo accampamento, Roccaforte, che<br />
a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> secoli ancora porta il loro nome.<br />
Sull'argomento abbiamo il piacere <strong>di</strong> sentire il<br />
parere <strong>di</strong> qualche esperto <strong>di</strong> storia locale.<br />
Natale Smiroldo
DATI E STATISTICHE UFFICIALI……STORIE E VICENDE INDIVIDUALI<br />
In base a dati ufficiali, stime, indagini e letteratura del settore si calcola che dal 1876 allo scoppio della Grande Guerra nel<br />
1914 siano emigrati oltre 14 milioni <strong>di</strong> Italiani. Nei primi <strong>di</strong>eci anni la maggioranza <strong>di</strong> essi si <strong>di</strong>rige verso l'Europa, dal 1886<br />
prevalgono le Americhe, dapprima quella meri<strong>di</strong>onale (Argentina e Brasile) dove si <strong>di</strong>rige il 23% degli emigrati italiani: nel<br />
1905 a Buenos Aires risiedono già 250 mila italiani; nella città <strong>di</strong> San Paolo su 260 mila abitanti circa metà (112.000) sono<br />
italiani. Alla predominanza iniziale dell'Argentina fa seguito la crescente rilevanza del Brasile, dove la fine della schiavitù<br />
(1888) ha un ruolo importante. All'inizio del XX secolo, a causa delle crisi economiche locali, il movimento decresce pro‐<br />
gressivamente al Sud e aumenta nel Nord America. L'emigrazione per lavoro negli USA si intensifica, infatti, già a partire<br />
dal 1880. Dopo il 1885 la me<strong>di</strong>a del decennio fino al 1895 è <strong>di</strong> 35 mila entrate l'anno.<br />
Dopo il 1901, quando ogni anno espatriano me<strong>di</strong>a‐<br />
mente 500.000 italiani, quattro partenze su <strong>di</strong>eci si<br />
<strong>di</strong>rigono negli Stati Uniti. Qui, gli emigrati si concen‐<br />
trano nelle zone attigue agli sbarchi (New York,<br />
Boston, Philadelphia e New Orleans) e poi si <strong>di</strong>rigono<br />
verso gran<strong>di</strong> centri industriali e ferroviari come Chica‐<br />
go e San Francisco nell'Ovest. La presenza italiana<br />
rimane particolarmente numerosa negli stati della<br />
costa (New York, New Jersey, Pennsylvania, Rhode<br />
Island, Massachusetts). Lo sviluppo delle Little Italy<br />
porta a privilegiare soprattutto i mestieri funzionali<br />
allo stesso inse<strong>di</strong>amento come negozi, ristoranti, pani‐<br />
fici, pizzerie. Da oltre cento anni nella grande America<br />
pulsa un cuore gentile e generoso, che non è la sem‐<br />
plice somma <strong>di</strong> tante anime, ma l'emanazione <strong>di</strong><br />
tante oneste virtù, <strong>di</strong> tanti sogni più o meno realizzati,<br />
<strong>di</strong> tanti desideri mai spenti, <strong>di</strong> tante italiane e italiani<br />
che hanno rischiato tutto pur <strong>di</strong> credere nel grande<br />
sogno.<br />
Gli Antillesi, che <strong>di</strong> questa grande anima ne costitui‐<br />
scono una parte significativa seguono le gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>ret‐<br />
trici etniche e si inse<strong>di</strong>ano laddove già si erano inse‐<br />
<strong>di</strong>ati sia Italiani che Siciliani. Più volte è stato riba<strong>di</strong>to<br />
che il primo e più grande sito <strong>di</strong> concentramento degli<br />
Antillesi è stato Albany nello stato <strong>di</strong> New York, dove i<br />
gran<strong>di</strong> lavori pubblici e la costruzione della ferrovia<br />
hanno attirato manodopera straniera. Tra questi lavo‐<br />
ratori vi erano i fratelli Giuseppe, Biagia e Antonino La<br />
Rocca, fratelli <strong>di</strong> Maria, moglie <strong>di</strong> Matteo Felice<br />
Mastroeni e madre <strong>di</strong> Santa, che tutt'oggi alla venera‐<br />
bile età <strong>di</strong> 102 anni loda Dio e incoraggia il prossimo<br />
Maria Bongiorno e Antonino La Rocca<br />
per quanto <strong>di</strong> buono gli Stati Uniti hanno saputo darle, senza <strong>di</strong>menticare il piccolo cantuccio della Sicilia da cui è partita.<br />
Dalle notizie a <strong>di</strong>sposizione (arricchite anche dalla testimonianza e dal materiale fotografico fornito dall'insegnante Giu‐<br />
seppe Muscolino e dalla sua gentile consorte sig.ra Vittoria Di Pietro) sembra che il primo, tra i tre fratelli ad emigrare sia<br />
stato Giuseppe, sbarcato a 24 anni a New York il 9 aprile 1912 sulla nave Oceania.<br />
Il 23 aprile 1913 sulla nave Europa arriva in America anche Biagia, all'età <strong>di</strong> 24 anni e si va a stabilire presso il fratello Giu‐<br />
seppe, che in quel momento si trovava a Wardsworth in Ohio, dove aveva trovato lavoro stagionale presso una fabbrica,<br />
probabilmente la Goodyear che in quella fase occupava molti Antillesi.<br />
La Grande Guerra e i primi anni del Dopoguerra tengono separati i figli <strong>di</strong> Salvatore La Rocca, che invecchiando ad <strong>Antillo</strong><br />
sentiva il peso e la sofferenza della <strong>di</strong>stanza, anche perché Maria con la figlia Santa era nella triste con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “vedova<br />
bianca” in attesa dell'atto <strong>di</strong> richiamo del marito Matteo Felice Mastroeni. Questa ricongiunzione familiare avviene nel<br />
1921, quando Maria e la piccola Santa varcano l'Oceano e si riuniscono con il padre. Antonino, invece, in base alle notizie a<br />
Foto <strong>di</strong> gruppo al termine della manifestazione
nostra <strong>di</strong>sposizione, nel frattempo si sposa con Maria Bongiorno e infatti quando nel 1923 finalmente riesce ad ottenere il<br />
permesso per espatriare risulta già coniugato, all'età <strong>di</strong> 26 anni. Dai registri <strong>di</strong> Ellis Island, emerge che Antonino La Rocca<br />
sarebbe dovuto sbarcare a New York il 1 novembre del 1923 sulla nave Patria, ma poi, non si sa per quali motivi, il suo<br />
nome è depennato dalla lista dei passeggeri. Il suo arrivo è rimandato <strong>di</strong> appena un mese, infatti si ritrova nella lista degli<br />
emigrati giunti a New York il 30 novembre del 1923 sulla nave Provvidence in compagnia <strong>di</strong> un altro antillese, Giuseppe<br />
Zizzo <strong>di</strong> anni 24. Antonio <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> volersi recare presso il fratello Giuseppe e <strong>di</strong> aver un lavoro a Wadsworth in Ohio. La<br />
moglie Maria Bongiorno attende in Sicilia in compagnia già del primogenito l'atto <strong>di</strong> richiamo del marito. La famiglia, pro‐<br />
babilmente si riunisce sul finire degli anni '20, ma non è dato <strong>di</strong> sapere quante volte Antonio sia ritornato in Italia prima <strong>di</strong><br />
stabilirsi definitivamente ad Albany insieme a moglie e figli.<br />
Albany, New York, Washington D.C., Rochester brillano nel firmamento del cielo statunitense e nella ban<strong>di</strong>era a stelle e a<br />
strisce per la presenza qualificante <strong>di</strong> Italiani e in particolare <strong>di</strong> Antillesi. Fieri e orgogliosi della loro esistenza, hanno avuto<br />
sempre nel cuore <strong>Antillo</strong>, desiderosi <strong>di</strong> ritornarci e <strong>di</strong> rivedere quelle strade dove erano nati e quei parenti che avevano a<br />
malincuore lasciato.<br />
La loro testimonianza è sempre viva e attuale sia che possa essere racchiusa in una vita abbastanza articolata e lunga come<br />
quella <strong>di</strong> Santa Mastroeni Curtò, dall'alto della sua venerabile età <strong>di</strong> 102 anni, sia che venga tenuta accesa da un'esistenza<br />
come quella <strong>di</strong> Antonio Bongiorno spezzata da un male incurabile alla giovane età <strong>di</strong> 52 anni. Un antillese, figlio <strong>di</strong> antillesi,<br />
sposato con un'altra compaesana, Pasqualina Ambruno, padre e nonno affettuoso e generoso che si vede privare definiti‐<br />
vamente della possibilità <strong>di</strong> rivedere il suo paese da un destino impietoso e cieco.<br />
Prof. Antonino Palella<br />
Prof.ssa Maria Rita Tomasi
LA STORIA DELL'O.N.V.G.I.<br />
L'organizzazione <strong>di</strong> volontariato, presente ad <strong>Antillo</strong>, denominata Organizzazione Nazionale <strong>di</strong> Volontariato<br />
“Giubbe d'Italia” <strong>di</strong> seguito nominata O.N.V.G.I. è stata costituita con la forma giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong><br />
ONLUS(Organizzazione Non Lucrativa <strong>di</strong> Utilità Sociale), organizzata su base democratica che propone lo svolgi‐<br />
mento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> Protezione Civile ed in particolare <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> vigilanza, <strong>di</strong> soccorso e <strong>di</strong> solidarietà<br />
civile e sociale.<br />
L'O.N.V.G.I. è iscritta nell'elenco<br />
delle associazioni <strong>di</strong> volontariato<br />
del Dipartimento della Protezione<br />
Civile Regionale e Nazionale.<br />
Attualmente l'associazione è com‐<br />
posta da 24 membri volontari,<br />
gente comune con lavori comuni ed<br />
anche senza che, nonostante le loro<br />
problematiche quoti<strong>di</strong>ane, offrono<br />
il loro tempo, mettendo a rischio tal‐<br />
volta la propria vita, per coloro che<br />
ne hanno bisogno. L'associazione,<br />
al momento è coor<strong>di</strong>nata da un Pre‐<br />
sidente Sturiale Vincenzo e da un<br />
vice presidente Bongiorno Mario.<br />
I servizi che offre l'O.N.V.G.I. sono:<br />
1) Attività <strong>di</strong> volontariato <strong>di</strong> prote‐<br />
zione civile;<br />
2) Attività <strong>di</strong> prevenzione ed inter‐<br />
I Volontari della Protezione Civile Antillese a L’Aquila<br />
vento su eventuali incen<strong>di</strong>.<br />
3) Attività <strong>di</strong> prevenzione, soccorso, assistenza, sviluppo sociale in favore <strong>di</strong> singole persone e/o comunità colpi‐<br />
te da eventi calamitosi naturali o da incen<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualsiasi natura;<br />
4) Attività <strong>di</strong> soccorso e <strong>di</strong> assistenza sanitaria <strong>di</strong> primo soccorso attraverso i propri volontari abilitati e con mezzi<br />
tecnici sanitari messi a <strong>di</strong>sposizione da enti pubblici e privati non che attraverso gli stessi mezzi <strong>di</strong> proprietà<br />
dell'organizzazione stessa;<br />
5) Attività <strong>di</strong> prevenzione e salvaguar<strong>di</strong>a dell'ambiente atmosferico, terreno e marino e del patrimonio florofau‐<br />
nistico nei rispettivi Habitat;<br />
6) Attività <strong>di</strong> prevenzione e salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio artistico, culturale turistico e archeologico;<br />
7) Istituzione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione per i volontari, enti pubblici e liberi citta<strong>di</strong>ni, nell'ambito della Protezione<br />
Civile e delle attività sopra e appresso descritte, con il Patrocinio ed il finanziamento <strong>di</strong> Enti Locali, Province,<br />
Regioni, Stato e Comunità Europea;<br />
8) Attività <strong>di</strong> prevenzione <strong>di</strong> inquinamento e <strong>di</strong> assistenza in casi <strong>di</strong> terremoto, frane, incen<strong>di</strong>;<br />
9) Promozione <strong>di</strong> attività culturali, sociali, sportive, aventi al centro dei propri obbiettivi la crescita e la formazio‐<br />
ne dell'uomo.<br />
È con particolare orgoglio che ci piace ricordare che nel 2009 l'Associazione è stata presente e attiva negli even‐<br />
ti calamitosi dell'Abruzzo e, in seguito a Scaletta Zanclea e Giampilieri.<br />
L'evento catastrofico che ha colpito il territorio messinese ha rafforzato nei volontari gli ideali <strong>di</strong> solidarietà e <strong>di</strong><br />
fratellanza, tanto da mettere a <strong>di</strong>sposizione il proprio tempo libero sottraendolo alle proprie famiglie e al lavo‐<br />
ro.<br />
Essere presente per l'altro, dare una mano a chi ti sta accanto, aiutare chi ne ha bisogno, non è solo un dovere <strong>di</strong><br />
ognuno, ma una sod<strong>di</strong>sfazione nel poter <strong>di</strong>re: ”Oggi ho arricchito me aiutando l'altro”.
Nell'estate del 2009, la Regione ha forni‐<br />
to all'Associazione un mezzo “L200”, con<br />
cui i nostri volontari hanno partecipato<br />
alla campagna “Avvistamento e Antin‐<br />
cen<strong>di</strong>o” per il territorio <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> e per i<br />
paesi limitrofi.<br />
Purtroppo,qualche giorno fa, la provin‐<br />
cia <strong>di</strong> Messina, (Barcellona, Milazzo e<br />
Saponara), ancora una volta ha subito<br />
enormi danni e la morte <strong>di</strong> persone per<br />
un evento calamitoso. Ed ancora una<br />
volta l'Associazione è stata presente nel<br />
territorio portando il suo piccolo contri‐<br />
buto. I volontari sempre pronti e <strong>di</strong>sponi‐<br />
bili sono intervenuti senza esitazione per<br />
aiutare la popolazione; un esiguo nume‐<br />
ro <strong>di</strong> uomini è riuscito a soccorrere, ad<br />
incoraggiare e a far sperare per la ricon‐<br />
I Volontari della Protezione Civile Antillese a Saponara<br />
quista delle proprie case e dei propri spa‐<br />
zi. Lo spirito umanitario con cui ogni volontario della nostra associazione si offre al prossimo dovrebbe essere<br />
<strong>di</strong> esempio, soprattutto ai giovani che hanno <strong>di</strong>mostrato,comunque in più <strong>di</strong> una situazione <strong>di</strong> emergenza, <strong>di</strong><br />
essere pronti ad intervenire con le proprie capacità e possibilità. Sarebbe opportuno che l'Associazione avesse<br />
più volontari, gente pronta ad offrire le proprie <strong>di</strong>sponibilità incon<strong>di</strong>zionatamente, pronta ad intervenire là<br />
dove sia necessario, infondendo calore umano e un sorriso a chi si trova in avversità.<br />
Clau<strong>di</strong>a Sturiale<br />
ANNATA DA DIMENTICARE<br />
La stagione calcistica appena conclusa è stata purtroppo una delle peggiori per le<br />
nostre due formazioni . La Polisportiva antillese guidata da Guglielmo Mastroeni e la<br />
A.S.D. <strong>Antillo</strong> <strong>di</strong> Egi<strong>di</strong>o Mastroieni hanno vissuto analoghe sorti chiudendo<br />
la stagione negativamente. Dopo un iniziale scoraggiamento, le<br />
due squadre, in questo momento, si stanno impegnando per ril<br />
anciarsi, puntando su un ricambio generazionale che porti<br />
nuova linfa e vitalità per la prossima stagione.<br />
Si attende con ansia il derby tra le due squadre, che potrà<br />
essere occasione <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione all'insegna del vero spirito<br />
sportivo.
DALL'ARCHIVIO PARROCCHIALE – APPUNTI DI PADRE EGIDIO<br />
IL COMITATO FESTA<br />
Il Comitato festa collabora col Parroco per le processioni <strong>di</strong> S. Rita, della Sacra Famiglia, <strong>di</strong> S. Antonio e della Madonna della<br />
Provvidenza; rende un servizio prezioso e <strong>di</strong> grande responsabilità alla Comunità Parrocchiale e a tutta la citta<strong>di</strong>nanza<br />
Antillese.<br />
I componenti del Comitato, per ogni festa, devono sottofirmare il DOCUMENTO DI INTESA CON IL PARROCO, per le<br />
responsabilità e gli impegni; essi non ricevono alcun compenso per il servizio delicato e faticoso da loro svolto.<br />
DAL DOCUMENTO DI INTESA PER LA FESTA 2012……….<br />
Questua parrocchiale per la festa patronale<br />
Il parroco, secondo le consuetu<strong>di</strong>ni locali della parrocchia, annualmente in<strong>di</strong>ce la questua da farsi nel territorio parroc‐<br />
chiale della parrocchia <strong>di</strong> S. Maria della provvidenza in <strong>Antillo</strong> per sopperire alle spese <strong>di</strong> culto occorrenti per le processio‐<br />
ni <strong>di</strong> S. Antonio da Padova e della Madonna della Provvidenza che tra<strong>di</strong>zionalmente si svolgono in <strong>Antillo</strong> nei giorni 21 e 22<br />
agosto, da oltre 150 anni.<br />
La questua va effettuata dal 1 agosto al 22 agosto<br />
Io sottoscritto sacerdote Mastroeni Egi<strong>di</strong>o,<br />
legale rappresentante della Parrocchia <strong>di</strong> S. Maria dalla Provvidenza in <strong>Antillo</strong>, secondo le leggi dello Stato Italiano, le leggi<br />
del Diritto Canonico della Chiesa e le <strong>di</strong>sposizioni emanate dalla Curia Arcivescovile <strong>di</strong> Messina riguardo a feste, processio‐<br />
ni e in materia <strong>di</strong> questua, affido l'incarico della suddetta questa ai signori sottoelencati quali componenti del Comitato<br />
della festa esterna, i quali si sono presentati a me parroco, <strong>di</strong> loro spontanea volontà; essi non sono impe<strong>di</strong>ti dalle leggi<br />
canoniche e civili.<br />
I COMPONENTI DEL COMITATO…………..<br />
I suddetti signori si impegnano ad agire in <strong>di</strong>pendenza dal parroco che è presidente responsabile del comitato, e con<strong>di</strong>vi‐<br />
dono con lui ogni responsabilità.<br />
Essi riconoscono che le spese <strong>di</strong> culto per la festa esterna comprendono:<br />
a) La tassa processione da pagare alla Curia <strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong> Messina per le due processioni;<br />
b) Il compenso che sarà pagato alla banda musicale che presterà servizio per le due processioni e durante i due giorni,<br />
come si converrà da accordo;<br />
c) I <strong>di</strong>ritti d'Autore alla S.I.A.E per le esecuzioni musicali della banda che effettuerà il servizio nei giorni <strong>di</strong> festa;<br />
d) Le quote da pagare all'Intendenza <strong>di</strong> Finanza sulla somma data per spettacoli musicali e folcloristici;<br />
e) Gli spari <strong>di</strong> mortaretti durante le processioni e durante i due giorni;<br />
f) L'illuminazione <strong>di</strong> alcune strade come <strong>di</strong> consueto;<br />
g) Altre piccole spese <strong>di</strong> organizzazione per le processioni, concordate <strong>di</strong> comune accordo col parroco;<br />
h) Le spese e i compensi per sacerdoti che collaborano col parroco a servizio della Comunità Parrocchiale per i giorni<br />
della festa;<br />
i) Il costo dello spettacolo musicale‐folcloristico del 20 agosto.<br />
Pertanto i suddetti signori componenti il Comitato per la festa religiosa esterna si impegnano a:<br />
1) Pagare le suddette spese sopra elencate documentate da relativa Fattura o da documento legale<br />
2) A devolvere la percentuale del 10 % (<strong>di</strong>eci per cento) sulle entrate alla Chiesa Parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> per manuten<br />
zione or<strong>di</strong>naria dell'e<strong>di</strong>ficio parrocchiale;<br />
3) A lasciare a completa <strong>di</strong>sposizione della Chiesa le offerte che i fedeli depongono nella cassetta sulla vara durante le<br />
due processioni, perché intenzionalmente e tra<strong>di</strong>zionalmente tali offerte vengono date per la Chiesa, per le neces‐<br />
sità del culto;<br />
4) A versare alla Parrocchia <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> le somme rimaste in cassa per le necessità della chiesa;<br />
5) Si impegnano inoltre a che gli spari e l'illuminazione esterna siano fatti con moderazione tenendo presenti i precetti<br />
evangelici della carità e dell'aiuto al prossimo bisognoso, secondo le norme date dall' Arcivescovo <strong>di</strong> Messina in<br />
data 24‐5‐1993.<br />
6) Si impegnano altresì a rispettare le leggi della Chiesa Cattolica, i precetti, le norme emanate dalla Curia Diocesana <strong>di</strong>
Messina in materia <strong>di</strong> festa, questue e processioni il 24 maggio 1993.<br />
7) I nomi dei fedeli che daranno spontaneamente l'obolo per le spese <strong>di</strong> culto per le processioni, operazioni <strong>di</strong> entrata<br />
e <strong>di</strong> uscita, e tutto ciò che riguarda l'organizzazione della festa patronale <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong>, vengono descritti in questo regi‐<br />
stro che consta <strong>di</strong> n………….. fogli numerati e timbrati con il timbro della Parrocchia <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong>.<br />
8) Quando tutte le operazioni <strong>di</strong> contabilità relative alla festa saranno concluse, il presente registro sarà presentato al<br />
Parroco insieme al resoconto delle entrate e delle uscite della festa, entro 90 giorni dalla processione del 22 agosto,<br />
sottofirmato da tutti i componenti del Comitato, affinché siano sempre evidenti i valori della legalità, dell'onestà<br />
del senso della vita civica, della serietà, della trasparenza, della ricerca del bene comune e della solidarietà.<br />
Nel verbale del resoconto deve essere <strong>di</strong>chiarato che tutti i componenti del Comitato sono a conoscenza delle<br />
entrate e delle uscite e che non sono rimasti debiti da pagare.<br />
9) Dopo la consegna del registro cade ogni mandato del Comitato; al Comitato rimane solo l 'obbligo <strong>di</strong> rispondere per<br />
eventuali incidenti verificatisi, <strong>di</strong> qualsiasi tipo.<br />
10)il presente registro sarà custo<strong>di</strong>to nell'archivio parrocchiale, a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chi a norma <strong>di</strong> legge vorrà consulta‐<br />
lo. Si ricorda che il presente registro è un pubblico documento <strong>di</strong> amministrazione <strong>di</strong> denaro pubblico, e come tale<br />
dev'essere sempre a <strong>di</strong>sposizione degli Enti Pubblici dello Stato, e perciò va custo<strong>di</strong>to dal legale rappresentante<br />
della parrocchia nella persona del Parroco.<br />
11)si ricorda altresì che la data della consegna del registro dev'essere rispettata; la consegna deve avvenire entro il 22<br />
novembre dello stesso anno come previsto dalle norme <strong>di</strong>ocesane che regolano la materia.<br />
12) inoltre i suddetti componenti il Comitato si assumono ogni responsabilità civile e penale per l'amministrazione e la<br />
conservazione delle somme necessarie per le spese della festa esterna e si ritengono responsabili anche per ogni<br />
eventuale debito che si riferisce alle spese per la festa, e <strong>di</strong> ciò esonerano il Parroco e la Parrocchia.<br />
13)sono altresì responsabili <strong>di</strong> ogni eventuale furto delle somme raccolte e da loro custo<strong>di</strong>te; perciò in caso <strong>di</strong> furto<br />
dovranno pagare <strong>di</strong> propria tasca le somme a loro rubate; del pagamento <strong>di</strong> eventuali furti esonerano il Parroco e la<br />
Parrocchia<br />
14)I componenti stessi si assumono ogni responsabilità <strong>di</strong> carattere tributario e fiscale , ed esonero il Parroco e la Par<br />
rocchia da qualsiasi onere <strong>di</strong> spese.<br />
15)Gli stessi si assumono pure pienamente la responsabilità <strong>di</strong> eventuali incidenti collegati con la festa esterna e tutte<br />
le responsabilità che la legge prevede, esonerando il Parroco e la stessa parrocchia da ogni responsabilità per qual<br />
siasi eventuale incidente che si dovesse verificare.<br />
16)nel concludere, i signori componenti il Comitato della Festa <strong>di</strong>chiarano pienamente che sono a conoscenza <strong>di</strong> tutte<br />
le norme contenute in questo documento, le confermano, si assumono la piena responsabilità della loro osservan‐<br />
za e le sottoscrivono.<br />
Il presente documento viene firmato dal Parroco <strong>di</strong> <strong>Antillo</strong> e da tutti i componenti il Comitato in duplice copia <strong>di</strong> cui una<br />
deve essere allegata al registro‐pro festa e l'altra va conservata nell'archivio parrocchiale, per la Curia <strong>di</strong>ocesana.<br />
<strong>Antillo</strong>………………………….. il Parroco ………………..<br />
FIRME DEI COMPONENTI DEL COMITATO