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Teresa Mannino, Maurizio Mattioli, Vincenzo Salemme e Christian<br />
De Sica.<br />
<strong>La</strong> critica.<br />
Negli anni settanta e ottanta Banfi veniva considerato poco più che un<br />
caratterista, seppur di alto livello e di molta fama. Più avanti però si è<br />
ritenuto di avvicinare Banfi alla caratura di attore o, meglio, artista <strong>della</strong><br />
commedia, poiché, a tutti gli effetti, egli ha inventato di sana pianta un<br />
genere, un personaggio, dei modi e una intera situazione socio-culturale<br />
tipica di una grossa fetta d'Italia, in maniera molto simile a quello che<br />
fece Alberto Sordi negli anni cinquanta e sessanta.<br />
Oltre ad avere una presenza scenica difficilmente contenibile e<br />
difficilmente malleabile, Banfi aveva necessità anche di soggetti ideati sul<br />
suo tipo fisico e sulla sua origine meridionale, e anche qui si evidenziano<br />
le similarità con Sordi, alle quali va sommata la caratteristica propria<br />
anche dei film di Totò, i quali venivano disegnati sul personaggio, poiché<br />
essi non potevano essere prestati a soggetti pensati per altri attori.<br />
Pur riducendo, così, il numero di possibilità lavorative, fece sì che il<br />
caratterismo di Banfi emergesse in misura sensibilmente maggiore<br />
rispetto ai suoi pari e comprimari contemporanei. Non c'è paragone,<br />
oggi, nel successo e nella riconoscibilità di Banfi rispetto ad altri attori<br />
di quel genere e di quell'epoca, quali <strong>La</strong>ndo Buzzanca, Renzo<br />
Montagnani, Mario Carotenuto, Gianfranco D'Angelo, Aldo Maccione,<br />
Alvaro Vitali.<br />
Curiosità.<br />
Nella notte del 18 gennaio 2010, sul web, è circolata la falsa notizia <strong>della</strong><br />
morte di Lino Banfi.<br />
L'indomani Banfi ha dichiarato alla stampa, scherzando: "Ero morto e<br />
sono resuscitato! Sono vivo e vegeto e mentre rispondo ai giornalisti<br />
francamente faccio gesti scaramantici e quasi quasi mi gioco i numeri al<br />
lotto. Se è vero che queste bufale allungano la vita allora c'è speranza;<br />
mi ero prefisso di vivere fino a 84, 85 anni, ora ne ho un po' di più<br />
davanti!".<br />
Secondo alcune fonti sarebbe di Banfi la voce che ripete il tormentone<br />
"nuntereggae più" nell'omonima canzone di Rino Gaetano del 1978.<br />
18 <strong>Premio</strong> <strong>Pavlova</strong> | 2013