ITALIA - LUI Magazine

ITALIA
COVER arian levanael TRAVEL Salvador Bahia PEOPLE andrej Pejic STYLE Vintage
ISSN 2039-0262
mensile - anno sedici - numero cinque - maggio 2012

il prossimo
attuale
editoriale
Moderno e vintage negli ultimi anni hanno trovato l’uno nell’altro
una sorta di equilibrio sommandosi e sottraendosi a vicenda
in modo più o meno percettibile. Il risultato finale è un mix
che non preclude alcuna contaminazione futuristica. Questo
numero affonda le basi ispirandosi a questo concetto.
ecco che le fondamenta del passato si lasciano plasmare senza perdere
la loro essenza e la tecnologia, la natura, l’intelletto e la creatività trovano
terreno fertile. Questa combinazione crea una sorta di equilibri impercettibili,
ma assolutamente riconducibili al presente.
Nascono così gli elementi di novità che da una parte trasformano il vecchio
in nuovo, avvolgendolo in una patina di estro senza destrutturare
la forma originale, e dall’altra allungano il passo verso un concetto che
spalanca le finestre al prossimo attuale.
la bellezza androgina, un modello fuori dai canoni, un mobile non mobile…
sono solo alcuni dei protagonisti che abbiamo voluto raccontarvi
raggruppandoli in un insieme che mostra una doppia faccia spesso contrastante.
Non esiste più quindi il bianco e il nero, il caldo e il freddo,
l’estate o l’inverno… ma la combinazione di entrambi.
Via libera quindi al grigio, al tiepido, alla primavera. Via libera quindi alle
diverse sfaccettature… Oggi è la somma che fa la differenza, ma siamo
davvero pronti a tutto questo?
Salvatore Paglia
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ITALIA
COVER Arian Levanael TRAVEL Salvador Bahia PEOPLE Andrej Pejic STYLE Vintage
N.05MAGGIO2012
cover
Photo by luis Carlos aguayo
Styling by Haodi Yang
Model arian levanael
abito tom rebl
editrice
Gemeco sc - via Emile Chanoux, 22/24
10026 Pont Saint Martin (AO)
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direttore responsabile
luciano Mantelli
direttore
Salvatore Paglia
pubbliche relazioni
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biancoagency@gemeco.it
iniziative speciali
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redazione
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stampa
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pubblicazione mensile
Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000
hanno collaborato a questo numero:
Andrea Trivigno, Antonio Labate, Claudia Di Francesco,
Claudio Marchese, Cristiano Fabris, Cristiano Macchi,
Ettore Giordano, Fabio Russo, Giovanni La Rosa,
Paolo russospena, riccardo di Salvo,
Severin Kane, Silvia trepago
Lui Magazine è distribuita gratuitamente
(0,10 euro) nei locali e nelle attività
gay friendly di tutta italia e Costa azzurra
Abbonamenti
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il prossimo numero in distribuzione
ad inizio giugno 2012
mensile - anno sedici - numero cinque - maggio 2012

Moda
Marni per H&M
ColleCtioN
Niente eccessi per Versace
WorKWear
oltre tendenza
PeoPle
Andrej Pejic: è un Lui o una lei?
CoVer
arian levanael
SoMMario
08
10
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14
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Moda 08
PeoPle 14
CoVer 18
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deSiGN
Bookbike: la libreria con una marcia in più
StYle
Infl uenze vintage
FASHION
one upon a time...
SoCietÀ
emergenza imu
traVel
Salvador Bahia
CiNeMa
Films gay che passione!
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deSiGN 28
FASHION 34
SoCietÀ 44

SABLUCAS
MARSHALL
05 FENT DJ
from PPV
SAB
12 NIKITA
BALLI DJ
from Chandelier Motel
SAB
19 ADA
REY DJ
SAB
26 PAOLO
BAGA DJ
MAGGIO
DUEMILADODICI
INFO: facebook.com Red Club Disco
web: www.discoredclub.com
Voxanimation
Lady Poia
INGRESSO CON TESSERA
RED CLUB DISCO - Via del Tipografo, 2 - Zona Roveri - 40138 Bologna - infoline +39 051 6011241

Moda
ecletticamente
estrosa
la collezione Marni per gli stores H&M
eclettica, stravagante e senza tempo, la collezione Marni
propone per H&M un guardaroba modulare per uomo e
per donna, completo di accessori e composta da pezzi
sofi sticati scelti da Consuelo Castiglioni all‘interno del
ricco repertorio Marni, dando vita a una linea allegra e aperta a
diverse interpretazioni stilistiche. L‘eleganza versatile dei capi si
unisce a una raffi natezza dallo spirito sportivo, portando in primo
piano le linee pure ed essenziali del design e il carattere delle
superfi ci. Il risultato è una sferzata di energia per una primavera
ricca di stampe, forme, motivi e materiali giustapposti nel segno
inconfondibile di Marni. La collezione è compatta e un inno all‘individualità.
tutto va con tutto e i capi si combinano e accostano
in innumerevoli looks che nascono dall‘intuito e dai desideri di chi
li indossa, in un‘interpretazione creativa dello stile. I tratti sportivi
e sofi sticati si intersecano e caratterizzano il guardaroba. Per la
donna, i pezzi essenziali come abiti che sfi orano il corpo, camicie
e top sono un parco giochi creativo di stampe e textures.
i completi composti di tuniche e pantaloni alla caviglia e i leggings
a righe sottolineano il look con il loro fascino grafi co. Il broccato
in oro e lilla è usato come un tessuto sportivo per completi che
reinventano il concetto di giorno e sera. lo stesso stile casual
prosegue nella linea da uomo. i parka sono lineari e funzionali in
maniera giocosa, mentre i completi eleganti propongono pantaloni
lunghi o bermuda. i giochi di motivi intarsiati e stampe danno un
nuovo signifi cato a classici come camicie e maglie; i pullovers a
righe sono un lusso in cachemire.
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i tocchi di colore compaiono a sorpresa su una manica o sulle
fodere, mentre le camicie e gli shorts coordinati creano un look
loungewear in questa collezione pervasa da un sottile spirito workwear.
La scelta dei colori è pragmatica, con contrasti sorprendenti.
Nella collezione donna, note di nero, grigio scuro, blu navy,
verde oliva e kaki si intrecciano ad accenti di ruggine, arancione e
oro. Per l‘uomo, il nero, il blu oltremare e il kaki sono vivacizzati da
tocchi d‘azzurro, blu elettrico, arancione e rosso cremisi. I tessuti
sono consistenti o più fl uidi: cotone fresco, taffetà, seta, vernice,
pelle satinata e lamé per la collezione donna e compatti tessuti di
cotone di diverso peso per la linea uomo. le cinture elasticizzate
tipiche di Marni defi niscono la silhouette in un solo gesto. I colli
di camicia in paillettes si trasformano in collane. i gioielli di plastica,
resina e strass sono scolpiti in forme fi tomorfe, i bracciali Art
Déco in resina si indossano numerosi l‘uno sull‘altro. Le calzature
comprendono sandali bassi per lui e per lei, proposte femminili
con la punta aperta e zeppa in legno o decolleté metallizzate
con suola e tacco laminato in legno, mentre per l‘uomo troviamo
scarpe da tennis. Le borse hanno forme ben defi nite e sono realizzate
in tessuti stampati, pelle o plastica lucida. Una collezione
deluxe caratterizzata dalla cura dei dettagli, dalla ricchezza e dalla
straordinaria maestria che hanno reso Marni un brand di culto
tra i fashionisti. Per la prima volta in assoluto, questa innovativa
collaborazione con H&M offre gli stessi codici a un nuovo pubblico
trasversale, pronto ad esplorare tutte le sfaccettature stilistiche
dell‘individualità.
H.M.

Moda
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ColleCtioN
Niente eccessi
per Versace Collection
Mix di stile per la medusa più fashion del pianeta
Versace Collection nasce nel 1991, con una collezione
inizialmente di solo prodotto maschile, dedicata al mercato
americano, che sin da subito ha saputo imporsi
per il suo mix di stile formale e contenuto moda.
Il riscontro positivo di Versace Collection è immediato e la distribuzione
viene ampliata a tutto il resto del mondo.
A partire dal 2009, sempre sotto la guida creativa e stilistica di
donatella Versace, nasce Versace Collection donna, prodotta e
distribuita da Versace S.p.a. Versace Collection si distingue per
il logo con mezza Medusa, richiamo all’immagine iconica della
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Maison Versace. le linee Versace Collection offrono capi d’abbigliamento
e accessori di indiscussa qualità e di forti contenuti
moda, coerenti con il proprio dna e con quello di Versace. Versace
Collection è pensata per un consumatore che predilige un abbigliamento
dallo stile moderno e sexy, ma senza eccessi. La distribuzione
si articola attraverso boutiques, corners e multibrand
stores, a livello internazionale. l’azienda ha inoltre intrapreso un
piano di aperture di circa 50 punti vendita fra boutiques e corners
a marchio Versace Collection.
D.V.

ColleCtioN

teNdeNZa
Workwear:
oltre tendenza
il mondo del lavoro scopiazzato dal tempio della moda
l
a tendenza workwear, ispirata spassionatamente
al mondo del lavoro e più precisamente
alla sicurezza, è ormai consolidata.
ecco che la camicia a quadri da
taglialegna, gli stivali imponenti degli operai, i gilets
o pantaloni multitasca dei manovali, sono diventati
parti integranti nel mondo del fashion. Gli accessori
non sono da meno: guanti, fasce, cinture, berretti
e occhiali ispirati all’antinfortunistica completano gli
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outfi t. Capo apripista di quest’inclinazione è senza
dubbio la salopette: creata nella seconda metà del
1800 in denim, è diventata fi n da subito la divisa
per eccellenza degli operai grazie alla sua indiscussa
resistenza. Solo alla fi ne degli Anni Quaranta e
inizio anni Cinquanta i ragazzi hanno cominciato
ad indossarla anche nelle ore di relax, ma la sua
consacrazione nell’olimpo del costume è arrivata
negli anni Sessanta.

Oggi il bersaglio non è più l’estrema
resistenza quanto l’interpretazione
creativa, originale e ricercata.
A riguardo Oliviero Toscani è stato
molto severo e alla 75° edizione di Pitti
Uomo ha ammesso: “La moda non è mai
riuscita ad andare oltre la mediocrità perché
guarda solo all’estetica, alla forma e al colore.
la vera creatività, il vero design li troviamo nell’abbigliamento
da lavoro, perché si crea per necessità”.
Nel mondo delle calzature due brands hanno fatto la differenza.
Le calzature Dr Martens approdano sul mercato il 1 aprile 1960.
il segreto di questa scarpa abbraccia comfort, praticità, resistenza
design, ma il vero punto forte è la soletta munita di cuscinetto
d’aria che permette un’andatura più comoda e rilassata.
Proprio per questo motivo l’anfi bio a 8 buchi viene scelto da postini
e operai, e poi addirittura da poliziotti che sono soliti annerire
il fi lo giallo perchè non
stoni con la loro divisa scura.
Senza neanche averlo previsto,
la marca dr. Martens diventa
spettatrice affascinata
dalla propagazione dei suoi
prodotti nelle culture anglosassoni.
discorso diverso per
la gamma dei prodotti della
Caterpillar, composta da più
di 300 macchine, che creano
teNdeNZa
13
lo standard per il settore industriale
nella produzione di macchine
movimento terra. la forte e solida
collaborazione con CGT Spa, fi n dal
1934, ha permesso a Caterpillar di costruire
una base stabile nel mercato italiano, proponendo
modelli sempre più sofi sticati frutto della
propria tecnologia ed esperienza e una gamma
sempre più completa. da qui nasce una linea di abbigliamento
che ha letteralmente conquistato i giovani di tutto il
pianeta. le scarpe Caterpillar sono conosciute in tutto il mondo
per la loro qualità, per la sicurezza e la comodità che offrono ai
piedi. Possono essere utilizzate per attività quotidiane di tutti i
giorni, ma anche per svolgere mansioni prettamente lavorative.
Del resto il marchio è il sinonimo di bulldozer, cingolato… come
non credere alla sua resistenza? Nelle tendenze maschili delle
prossime stagioni non poteva mancare il fi lone d’ispirazione
workwear che si declina attraverso
la rivisitazione e la
fantasia degli stilisti.
Non a caso sono tanti i designers
della moda (oggi e ieri)
che si sono lasciati trasportare
da quest’inclinazione
creando e miscelando nuove
forme e stili.
Andrea Trivigno

Lui è una lei
o lei è un lui?
andrej Pejic: il personaggio più chiacchierato delle passerelle
Fisico fi liforme, lunghi capelli platino, lineamenti dolci e
sottili: andrej Pejic ha fatto della sua bellezza androgina
il pass verso il successo.
Conteso tra le passerelle e le campagne pubblicitarie
dei più grandi nomi della moda internazionale come Jean Paul
Gaultier, Marc Jacobs, Vivienne Westwood, Paul Smith… il modello
ha dominato durante la settimana della moda parigina e
newyorkese. apprezzato per fascino e trasgressione, l’erede più
credibile della star Kate Moss è l’unico modello ad aver sfi lato sia
con abiti da uomo che da donna prestando la sua immagine alle
copertine in versione maschile o femminile.
Quando ha chiuso la passerella di Jean Paul Gaultier, sfi lando
con l’abito da sposa e con una cascata di boccoli biondi, nessuno
avrebbe potuto pensare che in realtà dietro a quella bellezza
così femminile e magnetica si nascondeva in realtà un uomo.
La scorsa primavera la rivista Usa FHM gli ha riservato 98° posto
in un’importante classifi ca di bellezza: Peccato che quest’ultima
faceva riferimento alle 100 donne più belle del mondo. a dicembre
è stato scelto come testimonial della adv campaign en travesti
Hema, dove indossava un reggiseno push up sotto maglioncini
femminili. Lo slogan della campagna recitava: “Se questo è il
risultato su un uomo, fi guratevi qual è l’effetto su una donna”.
A riguardo c’è chi a gran voce accusa Andrej della demaschilizzazione
dell’uomo e chi invece non ha alcun problema (se non
un pizzico d’invidia) a vederlo sfi lare su un tacco 20, ma lui sembra
non dare assolutamente peso alle chiacchiere, anzi ammette:
“Mia madre è fi era di me e mi ha incoraggiato nei primi provini
quando in agenzia tutti mi scambiavano per una donna. Con il
tempo, e il suo sostegno, ho imposto il mio stile”.
PeoPle
14

Il suo corpo non è stato modifi cato dalla chirurgia: “L’unica cosa
che cambierei sono le spalle, troppo ampie - dice, rifi utando
qualsiasi attribuzione di genere - non sono gay e non faccio caso
alle distinzioni tra uomini e donne, che per me semplicemente
non esistono”.
Nato in Bosnia nel 1991, proprio mentre scoppiava la guerra in
Jugoslavia, Peijc ha vissuto per i primi anni di vita in un campo
di rifugiati. Quando aveva otto anni la sua famiglia è riuscita ad
emigrare in australia: “Ho dovuto imparare tutta una cultura nuova
e un linguaggio completamente diverso - ricorda il modello.
A scuola ero un outsider”.
la sua carriera cominciò quando un talent scout lo notò dietro
il bancone del fast food più conosciuto del mondo: “Il ricordo è
ancora fervido - ammette l’indossatore. Mi guadagnavo qualche
spicciolo prendendo ordini da Mc Donald’s, quando un bel giorno
un signore mi ha chiesto prima un cheeseburger e poi se avessi
voluto seguirlo nella sua agenzia di modelli”.
Oggi Andrej sostituisce il ballerino di fl amenco Jon Kortajarena
nella campagna pubblicitaria della fragranza lanciata un anno fa
da Jean Paul Gaultier. Un cambio di rotta piuttosto particolare
visto le diverse fattezze fi siche dei due promotori.
l’anno scorso la virilità sembrava essere il punto chiave sulla
quale far ruotare l’intera campagna, attualmente pare che la
scelta spinga il prodotto verso un target ben diverso.
Conosceremo la parte più più maschile di andrej, o la sua immagine
promuoverà Kokoriko come una fragranza unisex?
Come dice qualcuno a noi molto caro: “Se nasci tondo non puoi
morire quadrato”.
Silvia Trepago
PeoPle
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Pressing al tabù
il ct della Nazionale si rivolge ai calciatori gay urlando: “Basta
fare tabù, fate outing”. è un tiro da fuori area a porta barricata
con tutta la difesa schierata quello uscito dalla bocca
di Cesare Prandelli, un gol che ha letteralmente spiazzato
tutti. Una dichiarazione che, nel bene o nel male, ha smosso le
coscienze. di certo ci sarà qualcuno che spalleggiato dalla facile
ironia (per non dire altro) si sentirà in dovere di replicare (naturalmente)
amaramente o magari, come si auspica qualcuno, un
grandissimo della serie a troverà il coraggio di dichiararsi… chi
può dirlo? Ciò che conta oggi sono le parole di un importante
esponente della federazione calcistica, un uomo che conosce
l’ambiente e che ha deciso ti togliere quel velo pietoso di omertà
che da sempre unisce e soffoca miseramente il mondo gay da
quello del calcio.
tutto nasce dall’invito di alessandro Cecchi Paone, scrittore con
Flavio Pagano di «Il campione innamorato», il libro sull’omosessualità
nello sport. L’ex mediano non si è sottratto all’invito e
scrive: “Anche l’omofobia è razzismo. Dobbiamo tutti impegnarci
per una cultura dello sport che rispetti l’individuo in ogni manifestazione
della sua verità e della sua libertà. Incontrando una
persona nuova, non mi sono mai accorto se fosse gialla, bianca,
nera o rossa; se fosse vestita bene o se fosse eccentrica.
L’ho sempre e solo guardata negli occhi cercando di capire
chi fosse senza pregiudizi o preconcetti. Questo - sottolinea il
54enne ct - mi ha aiutato molto nella mia carriera di sportivo e
nella mia crescita di uomo.
La vera grande vittoria nella vita si ha nel momento in cui si è
consapevoli di chi siamo fi no in fondo e riusciamo ad amarci e ad
amare proprio per quello che siamo.
SPort
il ct della Nazionale, Prandelli, invita i calciatori gay a fare outing
16
Sono sicuro che questa sia la partita più importante da giocare
e che permetta di vincere su tutti i campi del mondo. Nel mondo
del calcio e dello sport resiste ancora il tabù nei confronti
dell’omosessualità, mentre ognuno deve vivere liberamente se
stesso, i propri desideri e i propri sentimenti. Dobbiamo tutti impegnarci
per una cultura dello sport che rispetti l’individuo in ogni
manifestazione della sua verità e libertà”.
applausi dalle associazioni di categoria, che vorrebbero usare il
ct e gli azzurri come testimonial di campagne contro l’omofobia.
Siamo solo ai primi minuti di questa nuova partita e di cantar
vittoria proprio non ce la sentiamo, piuttosto ci godiamoci il momento
senza sottovalutare mai “l’avversario” che come spesso
accade in questi casi veste la maglia dell’ignoranza.
Vogliamo concludere questo pezzo citando ancora una volta le
parole di Prandelli: “Mi stupisce quando fa clamore una notizia
che non dovrebbe essere notizia. Quando uno parla d’amore,
quando si parla di sentimenti, ogni persona deve avere il diritto di
amare chi vuole. Il mondo del calcio non è fuori dalla società, non
è fuori dal mondo, ma è nel mondo, quindi quello che ho detto su
certi argomenti, rientra nella normalità”. Più chiaro di così.
Prima di lasciarvi citiamo le parole di un ex calciatore della Roma
recentemente scomparso Carlo Petrini: “Il mondo del pallone rischia
di esplodere per il connubio con la criminalità e quando
arriverà lo scandalo dei calciatori gay. Prima o poi si ammetterà
la presenza di giocatori omosessuali. Per ora si sta cercando di
nasconderlo: troppo “machi” gli italiani per accettare l’idea che
fra i giocatori di calcio possano esserci gay. Ma come si fa a credere
che non ce ne siano?”. Misteri della fede… calcistica.
Fabio Russo

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ARIAN LEVANAEL
PHotoS BY lUiS CarloS aGUaYo
StYliNG BY Haodi YaNG
Canotta di rete nera tom rebl

abito blue tom rebl

Canotta bianca tom rebl
Gonna Vivienne Westwood
Polsiera Carvallo

Gilet in pelle e jeans tom rebl
Berretto tororugby
Scarpe Jeremy Scott adidas

Pullover tom rebl
Gonna Vivienne Westwood
Sandali dior

Costume nero tom rebl
Photos by luis Carlos aguayo
Styling by Haodi Yang
Model arian levanael

deSiGN
Se questo è un vaso
Un volto senza connotazioni sessuali o razziali
che si presta a rappresentare qualsiasi forma di umanità
in occasione della Milan design Week, Palazzo Grassi ha ospitato
la presentazione di due nuovi progetti dell’ormai famosissimo
architetto e designer Fabio Novembre. Le idee del talentuoso italiano
hanno preso forma grazie ad una stretta collaborazione con
Venini, storica azienda specializzata nella produzione di oggetti in vetro
di Murano. iniziamo con l’opera che racchiude in un unico oggetto il
cavallo di battaglia dell’artista: la maschera. Come lui stesso ammette:
“Nella tradizione veneziana, indossare una maschera significa negare
la propria identità per sottrarsi alle convenzioni sociali e riguadagnare
quella libertà che Wilde, in un suo celebre aforisma, definisce sincera.
Venini è uno dei pochi nomi che nel mondo ancora evocano la magia di
Venezia, con la sabbia e con il fuoco, con il colore e con la trasparenza,
tra miti prometeici e fornaci muranesi. Murana è appunto il nome della
maschera che ho immaginato per Venini: un volume da indossare per
filtrare la realtà attraverso il vetro delle sue superfici, un volto senza
connotazioni sessuali o razziali che si presta a rappresentare qualsiasi
forma di umanità, un’anima per un oggetto che distrattamente potrebbe essere percepito
come un vaso... buongiorno signora maschera, buongiorno signora Murana”. la collezione
Happy Pills invece comprende cinque oggetti nettamente ispirati alle geometrie, alle tonalità
e al concetto del mondo chimico-farmaceutico. “L’idea di utilità - spiega Fabio Novembre - va
facendosi sempre più sfumato tra gli oggetti che ci circondano. Quello che oggi chiediamo a
questi silenziosi compagni di strada della nostra vita è di farci compagnia, di strapparci un sorriso,
o nel migliore dei casi di darci un’emozione. Chimica ormonale influenzata dalla chimica
dei materiali. Le Happy Pills sono il placebo muranese che, con forma e colori, vuole sostituirsi
a soluzioni farmacologiche”. Realizzare tali opere non è stato a fatto semplice, in quanto
i maestri vetrai hanno dovuto affidarsi a nuove tecniche e nello specifico quella dell’incalmo.
il procedimento prevede la lavorazione separata della parte superiore e inferiore dell’oggetto,
uniti in un tutt’uno solo nella fase finale del processo. Questa operazione è molto complicata:
il millimetrico errore preclude la riuscita finale del prodotto in questione.
Giovanni La Rosa
28

deSiGN
Solo per veri
urban people
Bookbike: la libreria con una marcia in più
B
ookbike è senza ombra di dubbio il più originale
contenitore d’arredo che consente di riporre
all’interno dell’ambiente domestico un oggetto
tipicamente outdoor: la bicicletta.
Pensata per unire al concetto di abitare anche il modo di
muoversi in città, la particolare libreria è nata da un’idea
di Ugo Fava e realizzata da Byografia, azienda che da
sempre affronta il connubio originalità e stile senza però
perdere d’occhio funzionalità e praticità. Bookbike è alto
205 cm, largo 88, profondo 40 e risponde perfettamente
all’esigenza di chi ricerca per la propria casa oggetti di
design che parlino di sé e delle proprie passioni.
Questo nuovo concetto di libreria è a tutti gli effetti un
container che insieme alla bici può ospitare oggetti vari.
l’ingegnoso sistema di ancoraggio permette al ciclo di
essere fissato su diverse altezze. Inoltre la speciale guida
impedisce che le ruote possano segnare o sporcare
la parete.
la struttura e gli accessori sono disponibili laccati nella
varianti bianco gesso o grigio antracite, tonalità che si
sposano perfettamente con qualsiasi ambiente.
la simbiosi tra cd, due ruote, soprammobili, libri e articoli
elettronici di varia natura, crea un segno indelebile all’interno dell’appartamento, sottolineandone
l’originalità attraverso gli elementi distintivi.
29
Paolo Russospena

diciamocelo francamente: è quasi impossibile resistere
al fascino di un magnifico acquario perfettamente allestito,
vero? tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo
pensato: “Mi piacerebbe averne uno, chissà quanto lavoro
però c’è dietro…”. Già, perché chi si tuffa
per la prima volta in questo fantastico mondo
viene immediatamente travolto da una marea
di nozioni e di possibili prodotti. Qual’è il giusto
popolamento dell’acquario? Come si pulisce?
Come faccio quando vado in ferie? Ma soprattutto
dove lo metto? il sogno così viene velocemente
abbandonato.
Grazie al concetto Sera di “acquario semplice”
ora le cose non stanno più così. il Sera Biotop
Nano Cube 60 unisce in uno spazio ristretto
il design più moderno alla tecnica di altissima
qualità. i singoli componenti, perfettamente in
combinazione fra loro, permettono un equipaggiamento
tecnico di semplice installazione
pronto al popolamento già dopo solo 24
ore. inoltre, in collaborazione con Peter Merz,
allevatore e grossista di pesci d’acquario di
Heinsberg, Sera ha elaborato diverse proposte per un possibile
popolamento dell’acquario. Si tratta di proposte equilibrate in
modo ideale e sono perciò una base importante per il successo.
“e’ tuttavia importante - ammette l’esperto - scegliere i giusti animali
e le giuste piante. la loro origine non ha grande importanza
fintanto che animali e piante riescono a convivere bene e s’integrano
in modo ottimale nella comunità vivente. Quindi nell’acquario
si possono tenere insieme animali e piante provenienti
da diversi biotopi del mondo, a condizione che abbiano le stesse
esigenze riguardo la chimica dell’acqua, il filtraggio e la tempera-
deSiGN
XS o XXL?
l’acquario a misura di casa
30
tura: soprattutto in acquari piccoli è importante abbinare specie
pacifiche e di piccole dimensioni. Solo così la comunità vivente
potrà funzionare in armonia a lungo”. Continua Peter Merz: “ad
esempio i tanto apprezzati Portaspada non sono adatti per un
acquario di dimensioni ridotte, in quanto diventano
troppo grandi. attualmente hanno conquistato
il mercato molte forme di allevamento di
piccole dimensioni di bellissimi e colorati ovovivipari,
le quali sono particolarmente indicate
per acquari piccoli e possono convivere senza
problemi con gamberi e granchi pacifici. Una
vasta offerta di minuscoli loricaridi, Cobitidi,
Barbi, Caracidi e Ciclidi riescono a soddisfare
qualsiasi desiderio riguardo un popolamento
dell’acquario ricco di varietà”.Se invece avete
a disposizione molto più spazio, gli acquari
aquaSenses fanno al caso vostro. l’azienda
si è specializzata in acquari da parete, un
modo assolutamente prestigioso e particolare
in grado di arredare un’intera facciata. Pieno
di colore, compatto e sottile, l’aquaSenses rivede
completamente l’immagine del classico
acquario. anche in questo caso la manutenzione non deve assolutamente
preoccuparvi: in quanto questa struttura è munita
di una tecnologia sofisticata e unica che incorpora un semplice
pannello di visualizzazione e di controllo “touch”, nonché un controllo
remoto che consente di controllare e monitorare i sistemi di
filtrazione, temperatura, O 2 , Co 2 , l’illuminazione e il cibo, in modo
semplice e automatico. Fatto con materiali di alta qualità e con
un’installazione minima come requisito. tutto quello che dovete
fare è appendere, aggiungere l’acqua, mettere il pesce e lasciare
alle spalle le preoccupazioni.
Claudia Di Francesco

Vasco identity, lo sguardo rock di V-ide
Vasco e gli occhiali. Un binomio imprescindibile. ognuno
di noi ha un tratto identificativo e per Vasco gli occhiali
sono parte integrante del suo look.
ecco perché le lenti del suo occhiale sono pensate per
essere adatte ad ogni stagione e ad ogni luce. Un accessorio
senza scadenza, da giorno o da sera, grazie alla particolare lente
sfumata perfetta per essere usata sempre, anche in condizioni
di luminosità non particolarmente intensa.
la montatura invece ha una struttura colorata, leggerissima,
combinata con un particolare inserto in acciaio forato che ricorda
la struttura di una cassa acustica da concerto. è così che nasce
l’occhiale con una personalità decisa e rock. la passione e il design
in uno sguardo unico. e se questi occhiali hanno un sogno
è quello di vivere anche addosso a te! Li puoi trovare in quattro
colori. il modello Vascolive, assolutamente da collezione e in
edizione limitata, è nato per accompagnare il più gran rocker di
tutti i tempi in tutte le date del suo strepitoso VascoliveKom011
Tour, che l’ha visto riempire gli stadi italiani (quattro volte consecutive
San Siro!). Tre i colori sviluppati: blu con lenti specchiate,
fumo e giallo, tutti su base nera.
oggi puoi trovare il modello Vasco live in vendita esclusiva sul
sito www.rockdream.it. La caccia all’impedibile paio di occhiali è
ufficialmente aperta.
intanto Blasco reduce da “l’altra metà del cielo”, il balletto in
quattro atti ispirato dalle donne della sua trentennale discografia,
si gode il meritato successo. il cantautore però di starsene buono
buono non ha proprio intenzione e dopo aver lanciato delle frecciatine
velenose contro alcuni suoi colleghi, continua su Facebook
il suo “velenoso” appuntamento con “L’altra Autobiografia”,
una sorta di diario a puntate in cui affronta argomenti, critiche e
pensieri inerenti alla sua vita e al mondo della musica.
Insomma, se son spine fioriranno.
Antonio Labate
teNdeNZa
a quattrocchi
con Vasco
31

Infl uenze vintage
Vecchio e nuovo si miscelano fra loro senza una regola precisa
spalancando le porte a nuove ed interessanti tendenze
CAPPELLO >
Maseville Vintage by Stetson
Cappello in pelle antica completato da un
piccolo pin laterale che mostra una stella
di ghiaccio con motivo a boscaiolo.
< GIACCA
Belstaff Gangster
Combina elementi retrò
anni ‘60 con materiali
moderni, utilizzare
la più alta tecnologia
moderna.
< DISPENSER CARAMELLE
Ottima idea regalo,
materiale resistente,
misure H27 L20 circa.
StYle
< GBC NOLITA
Per chi pensa che la radio sia
morta e sepolta, in tempi di audio
digitale e fi le MP3, GBC mette in
mostra la propria Nolita, una radio
dal design vintage, che però strizza
l’occhio ai giovani d’oggi.
MUSICASSETTA >
Per i super nostagici della
musicassetta, dopo mixtape e
la possibilità di creare playlist
pseudo analogiche alla vista,
digitali all’udito, arriva un vero e
proprio archivio online delle belle
cassettine che furono.
32
NIKE
La scarpa Nike Air Vortex Vintage segna il ritorno allo
stile retrò, garantendo i livelli di ammortizzazione, resistenza
e comfort che hanno reso celebre
il modello originale negli anni ‘80.
< POLTRONA
Se la Poltrona Prince desert esprime il
romanticismo moderno, con un delicato
fi ore di loto stampato su lino avorio ed ecrù,
la Poltrona Prince Ocean è invece il trionfo
del gusto mediterraneo, con rivestimento
nelle sfumature del blu, dell’azzurro e del
turchese.
APPLE >
Un bel Mac vintage.
Un aggiornamento di status
per la mela morsicata
più famosa del pianeta!
di Ettore Giordano

FERRARI
Giubbino interamente
realizzato in morbida pelle
lavata e trattata per un
effetto vintage.
BRONDI >
Telefono corded anni ‘60 che
funziona anche sulle vecchie
centrali telefoniche, dotato di cavi
in tessuto con particolari dorati,
stabile e robusto.
KEN >
In occasione del 50° anniversario,
questa riproduzione della bambola
originale Ken del 1961, presenta il
suo famoso abito da bagno rosso.
< CASIO
Orologio che grazie alle loro
particolarità e linea richiama
il gusto del “Vintage”
degli anni ‘70/’80.
< PROFUMO
Vintage Uomo by John Varvatos
È una fragranza legnosa cipriata per gli
uomini. Le note medie sono patchouli,
abete balsamico e Evernia prunastri; le
note di fondo sono fava tonka, tabacco e
camoscio.
StYle

ONCE UPON A TIME...
PHotoS BY arCiN SaGdiC
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Shirt Christian Weihmeister
Couvey d&G
She:
Couvey tiffany’s
Jewelery Crown Jewels
Bustier american apparel
Hat rotkäppchen design
ring Vintage

He:
Shirt Christian Weihmeister
Pants ralph lauren
Shoes Vivienne Westwood
Sunglasses ray Ban
Couvey d&G
She:
Pants Von Bardonitz
Couvey tiffany’s
Jewelery Crown Jewels
Waistcoat Suite
Bustier american apparel
Hat rotkäppchen design
Shoes Miss Sixty
ring Vintage

Coat Von Bardonitz
Couvey tiffany´s
Jewelery Crown Jewels
Pants Von Bardonitz
Shoes Hugo Boss

Coat Von Bardonitz
ring rené rettberg
Pants Gucci
Shoes Vivienne Westwood
Photos by arcin Sagdic - www.arcinsagdic.com
Model Males: Sasha @ Seeds Management
Micha @ M4 Models
Female: Anita @ Seeds Management

SoCietÀ
emergenza IMU
il parere della Consulta nazionale del Caf e del Codacons
“
Bisogna stabilire nel minor tempo possibile e in via defi nitiva
le modalità di pagamento della prima rata dell’imu, in scadenza
il 16 giugno” lo chiede con preoccupazione la Consulta
nazionale dei Caf, che si trova in questi giorni ad affrontare
le legittime richieste d’informazioni di milioni di contribuenti
su questa nuova imposta. “Con l’inizio della campagna fi scale i
Caf hanno già elaborato le dichiarazioni dei redditi di oltre un milione
di persone, alle quali non siamo in grado di dare assistenza
né informazioni per l’imu, se non chiedendo a tutti di tornare più
avanti”. Un’incertezza che ad oggi riguarda il 95% dei contribuenti.
Sono, infatti, circa il 5% i comuni che hanno già deliberato sulle
aliquote da applicare. Ma se la discussione sul dl fi scale farà
slittare a fi ne settembre la scadenza delle delibere, anche questi
comuni potranno modifi care o correggere quanto stabilito. “Ad
oggi è nei fatti impossibile calcolare l’importo dovuto per la rata di
giugno. Bisogna trovare una soluzione in tempi stretti - chiede la
Consulta - non si possono lasciare milioni di contribuenti senza
un chiarimento su quanto dovranno pagare e in che modalità o
la situazione diventerà ingestibile. la soluzione per evitare disagi
e disservizi proposta dalla Consulta è di predisporre in via legislativa
che la prima rata dovuta possa essere calcolata applicando
le aliquote e la detrazione defi nita dalla legge, rimandando al
conguaglio con la seconda rata di dicembre, l’applicazione delle
aliquote comunali e ovviamente approvare in tempi brevi anche il
modello con le indicazioni di pagamento dell’imposta”.
42
al momento l’attuale norma prevede:
1) per chi affi tta (con qualsiasi tipo di contratto) l’aliquota del 7,6
per mille come per tutti gli immobili non destinati ad abitazione
principale. Scompare quindi il dimezzamento dell’aliquota che
era previsto per gli immobili locati nel precedente decreto istitutivo
dell’imu.
2) E’semplicemente prevista la facoltà, non l’obbligo, per i Comuni
di applicare un’aliquota agevolata del 4 per mille. (Così com’è
prevista la facoltà di elevarla fi no al 10,6 per mille).
3) Rispetto all’Ici attualmente pagata va considerato inoltre l’aumento
della base imponibile del 60%previsto con l’introduzione
dei nuovi estimi.
4) La prima casa, quella di abitazione, può benefi ciare di una
detrazione fi ssa di 200 euro, più 50 euro per ciascun fi glio (fi no a
26 anni d’età) che compone la famiglia.
5) La casa concessa in uso gratuito a parenti, a differenza dell’Ici,
non viene considerata come abitazione principale.
6) Per chi ha case in affi tto, è prevista un dimezzamento dell’aliquota
ordinaria, ma solo a partire dal 2015. Ciascun Comune
può comunque deliberare una riduzione fi no allo 0,4 per cento.
7) Ultimo, ma sicuramente non ultimo, la possibilità di rateizzare
la tassa in tre parti; in merito il pensiero del Segretario Nazionale
del Partito Pensionati Carlo Fatuzzo sintetizza la rifl essione
di molti dicendo: “anche se l’imu prima casa si pagherà in tre
rate, rappresenta un balzello assurdo e profondamente ingiusto

perché va a colpire proprio quei cittadini che, con enormi sacrifi ci
e senza chiedere nulla allo Stato, sono riusciti ad avere un’abitazione
di proprietà. La realtà vera è che l’Imu prima casa, rateizzata
o meno, creerà enormi problemi
alle famiglie.
la rateizzazione non rappresenta affatto
un’agevolazione - ha proseguito
Fatuzzo - perché chi non ha i soldi per
pagare non li ha né con il pagamento
unico né con la rateizzazione”.
Per il Codacons il Governo deve fare
al più presto chiarezza sulle tasse che
i cittadini si troveranno a dover pagare
da qui alla fi ne dell’anno, altrimenti
l’incertezza sugli importi avrà ulteriori
effetti negativi sui consumi ed il Pil già
in calo. “due i problemi principali: imu
e buoni fruttiferi postali. Buoni fruttiferi
postali. Gli uffi ci postali sono in questi
giorni tempestati da richieste di chiarimenti
che il personale è impossibilitato
a dare, visto che manca il decreto del
Ministro dell’economia e delle fi nanze.
la legge parla d’imposta di bollo per
buoni postali di valore di rimborso complessivamente superiore
a 5000 euro e che l’imposta è dovuta una volta l’anno o alla
chiusura del rapporto. ecco le domande dei risparmiatori rimaste
fi nora senza risposta: complessivamente si riferisce agli interessi
SoCietÀ
43
maturati e/o alla somma dei singoli buoni posseduti? In caso di
buoni cointestati il valore complessivo andrà diviso per il numero
dei cointestatari? l’imposta sarà pagata nel momento in cui si
chiederà il rimborso del buono o annualmente
ci si dovrà recare in Posta?
Ma le Poste sono in grado di accorpare
tutti i prodotti fi nanziari sottoscritti dagli
stessi cointestatari e quanto costerà
quest’operazione? Anche sull’Imu è
inaccettabile questo perenne balletto
ed incertezza fatto di continue modifi
cazioni: due rate, tre rate, aliquote a
giugno, aliquote a settembre”. il Codacons
chiede in primo luogo che sia
lo Stato (o il Comune) a farsi carico di
mandare a casa del consumatore un
modello precompilato (F24, bollettino…)
con l’importo da pagare, da pagare
in un numero di rate a scelta del
consumatore, quindi anche in unica
soluzione (almeno dal 2013). “Inoltre
deve essere a cura dell’amministrazione
pubblica la ripartizione di quanto
spetta allo Stato e quanto al Comune e
non certo al consumatore che non può essere costretto, oltre a
pagare la tassa, anche a dover andare da un commercialista o
da un matematico. Infi ne non si può aspettare fi no a settembre
per sapere quanto dovremo pagare?”.
L.V.

l
a crisi si fa sentire un po’ per tutti, ma non per i vip! I
nostri beniamini, siano essi sportivi, soubrettes o presentatori,
tra vizi e spese folli non si fanno mancare
nulla soprattutto quando si parla di automobili. ed ecco
sfrecciare sulle strade delle nostre città macchine super lussuose:
Porsche, Ferrari, Land Rover… Certo mantenere delle auto
del genere costa sicuramente molto caro, in particolare la spesa
per l’assicurazione è sempre elevata quando si tratta di auto
SoCietÀ
Assicurazione auto:
quanto pagano i vip?
La crisi si fa sentire, ma non per tutti!
esclusive. Ma anche i nostri amici famosi hanno la possibilità
di risparmiare… confrontando assicurazioni auto on-line: www.
chiarezza.it, il comparatore di polizze assicurative, ha calcolato
sul suo portale online dei preventivi per l’assicurazione auto di
alcuni personaggi famosi. Vediamo quali sono i risultati. il premio
dell’assicurazione auto è dato non solo dal tipo di automobile,
ma anche dal comportamento del guidatore, vale a dire se
è più o meno virtuoso. E allora alcuni personaggi famosi un po’

scapestrati probabilmente pagheranno di più per l’assicurazione
della loro auto. Il rampollo della Fiat Lapo Elkann, per esempio, è
conosciuto da tutti per non essere proprio un ragazzo tranquillo,
soprattutto quando è alla guida della sua Ferrari 458 Italia mimetica.
attraverso il confronto di più compagnie ww.chiarezza.it ha
però intercettato il prezzo migliore anche per lui, “solo” 1.543,25
€ compresa l’assistenza stradale; Lapo dovrebbe approfi ttarne
visto che solo pochi giorni fa è rimasto senza benzina in autostrada
e ha dovuto chiamare il soccorso stradale.
Se Lapo si aggiudica il prezzo più alto, l’ex velina Melissa Satta
potrebbe pagare un premio di parecchio inferiore: 494, 21 € per
l’rC auto della sua MiNi con cui circola per le strade di Milano.
Senza il confronto polizze di www.chiarezza.it. però, il premio per
la sua assicurazione auto può raggiungere anche i 1.446,64 €.
Quasi 1.000 € di risparmio per Melissa! Altri esempi? Quanto può
spendere di assicurazione auto una delle coppie sempre sotto i
rifl ettori come Fabrizio Corona e Belen Rodriguez? Per lui che
guida una Mercedes classe G e sappiamo non essere proprio un
guidatore esemplare (gli è stata revocata la patente e ha dovuto
sostenere nuovamente l’esame nel 2010) il premio migliore è
1.255,41 €. A Fabrizio, dati i suoi trascorsi anche giudiziari, con-
SoCietÀ
sigliamo di aggiungere la garanzia tutela legale per un totale di
1.277 €. La sua compagna Belen, invece, alla guida di un Range
rover, confrontando polizze su www.chiarezza.it, spenderebbe
circa la metà: 630,54 €. Dal mondo dei gossip e paparazzi passiamo
a quello dello sport, due campioni italiani molto conosciuti
e apprezzati: Francesco Totti e Federica Pellegrini. Per il pupone
romano, alla guida della sua Mercedes Ml per le strade della capitale,
il premio migliore è 785,79 €, la polizza prevede la guida
libera così anche la moglie ilary Blasi potrà guidare l’auto. anche
per la famiglia totti un bel risparmio confrontando polizze online,
1.437 € in meno rispetto al prezzo più alto. La bionda regina
delle vasche Federica con la sua Audi A1 pagherebbe un premio
di poco inferiore al capitano della Roma: 705,16 € solo per l’RC
Auto, 972,27 € con anche la garanzia incendio e furto. Ancora
due esempi, direttamente dalla TV: Jerry Scotti e Fiorello. Il popolare
presentatore di quiz e non solo, è appassionato di Porche
e per il suo Carrera il premio più conveniente è 1.229,61. Lo
showman siciliano, invece, che guida un audi Q3 risparmierebbe
parecchio rispetto al suo collega: solo 629,45 € per la polizza RC
auto. Utilizzare i servizi offerti dai comparatori online conviene a
tutti...anche ai vip!

traVel
Una settimana
a Salvador Bahia
Guida alla città più “carioca” del Brasile
46
la prima capitale del Brasile, grande metropoli ma molto
diversa da rio o San Paolo che sono due città “internazionali”.
A Bahia c’è un’altra atmosfera, è una città più brasiliana,
più genuina dove si sente fortemente l’influenza africana.
Forse Bahia non possiederà un mare caraibico e per goderselo
conviene pernottare negli alberghi vicini alle spiagge di
Flamengo, Jaguaribe o Itapoà (quella della canzone di Vinicius
de Moraes) se non volete allontanarvi troppo dalla città: comunque
per muoversi c’è un buon servizio di taxi che non ha certo
costi elevati, le corse brevi possono costare anche solo 3/4 euro,
quelle più lunghe difficilmente superano i 7 euro.
Portate sempre spiccioli, tutti fanno una fatica terribile a cambiare
banconote di grosso taglio. La temperatura è uno degli elementi
che fanno di questa città uno dei luoghi più piacevoli del mondo.
Anche durante i mesi dell’estate australe (gennaio, febbraio e
marzo) la temperatura massima non supera mai 31 o 32 gradi,
mentre la minima si aggira intorno ai 25 gradi.
Nei mesi dell’“inverno”, i “freddi” mesi di giugno, luglio e agosto,
la massima si attesta tra i 28 e i 29 gradi e la minima può toccare
i 24 o anche 23 gradi. Come si vede l’oscillazione tra i mesi più
caldi e quelli meno è di tre o quattro gradi. Praticamente Bahia
ha un’estate perenne in cui si può fare il bagno di mare in acque
sempre calde per tutto l’anno; un altro elemento di grande
importanza è dato dal soffiare per quasi tutto l’anno dei freschi
venti alisei che, provenendo dal mare, rendono sempre ventilata
e piacevole l’aria. le precipitazioni non devono spaventare
perché, anche se sono molto forti e abbondanti (da 2200 a
2800 millimetri, tre volte la piovosità di parte del nord Italia), sono
concentrate principalmente nei mesi di giugno e luglio; anche in
questi mesi però non durano tutto il giorno e appena cessano è
possibile prendere il sole.

CIRINGAY
TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI DELL ESTATE
DALL APERITIVO A TARDA NOTTE
C/O TROPICAL ISLAND - BASTIONI DI PORTA VENEZIA MILANO
INFO 3357578894

a Bahia niente piogge monsoniche, tifoni o uragani che rendono
infrequentabili o pericolose molte aree tropicali del mondo per
alcuni mesi dell’anno: agosto e’ sicuramente un mese ideale per
la vostra vacanza a Bahia.
Certamente vi sono spiagge popolari e zeppe di gente e spiagge
eleganti e ben frequentate. Per dodici mesi l’anno, anche se in
modo particolare nell’estate australe, basta un po’ di sole, un
giorno di festa, un “ponte” perché decine di chilometri di spiaggia
si affollino, alcuni all’inverosimile. in particolar modo le spiagge
urbane, quelle raggiungibili con i trasporti pubblici; si riempiono
non solo di giovani ma anche di vocianti nuclei familiari ben
forniti di ogni tipo di cibo portato da casa. Ci sono poi i venditori
ambulanti, e i gruppi di “Sambeiros” che suonano e ballano per
ore in modo instancabile.
La spiaggia è il luogo per passare il tempo, per gli incontri di ogni
tipo, per le attività sportive di ogni genere. è un caos simpatico,
rumoroso, variegato e piacevole che comincia in tarda mattinata
e termina al calar del sole quando il popolo dei bagnanti prende
d’assalto gli autobus che lo riporta, con ore di viaggio, nei lontani
quartieri popolari.
Gli indici di omosessualità sia maschile che femminile di Salvador
possono competere con i paesi più ricchi e sviluppati del
mondo. aggiungete una grande diffusione della bisessualità che
trova soventi pubbliche conferme in dichiarazioni di personalità
nel mondo dello spettacolo e della cultura. Per questo a Bahia
l’omosessualità è rispettata e tollerata. In venti anni di lotta il GGB
(“Grupo Gay da Bahia”) ha ottenuto importanti risultati in questa
direzione. il suo presidente, luiz Mott, antropologo e professore
universitario, ha ricevuto dal Comune di Salvador il 9 giugno
1998 il titolo di “Cidadão de Salvador”, la cittadinanza onoraria.
dal giornale del “Grupo” prendiamo un po’ di informazioni su luoghi
e locali gay. le Saunas sono stabilimenti con saune secche
e a vapore, stanze per praticare sesso, sale di film porno per
omosessuali, bar e altri servizi.
eccone alcune:
• Paradise - Praca Inocencio Galvão.
Dois de Julho Centro - Tel. 3221973 - Orario 14-22.
• Phoenix - Rua Prado Valadares 16.
Nazare - Tel. 3264558-2435495. Orario 14-22.
• Olympus - Rua Tuiuti 16.
traVel
48
Aflitos Centro - Tel. 3290060. Orario 14-22.
• Campus - Rua Dias D’Avila 25.
Farol da Barra - Tel. 2352247. Orario 14-22.
BarS:
• Artes & Manhas - Avenida Senador Costa e Pinto 80 Centro
(di fronte alla Rua Tuiuti Aflitos) - Tel. 3290106.
• Charles Chaplin Bar - Rua Carlos Gomes 140 - Tel. 2475881.
• Conexão Gls - Beco dos artistas, di lato al teatro Castro alves,
Campo Grande - Centro.
• Alambique Cachacaria - rua da Paciencia. rio Vermelho. Vicino
alla baiana Dinha - Tel. 2474320.
• Conexão Arco-Iris - Beco dos Artistas 15. Campo Grande -
Centro.
• Gargamel - rua dos artistas. Campo Grande - Centro.
• Casa Ii - Beco dos Artistas 7. Campo Grande - Centro.
• Maõ Dupla - rua alfredo dias 39 in fondo. Praça Quincas Berro
d’Água (Pelourinho).
BoateS:
• Caverna - Rua Carlos Gomes. Ed. Barilache - Tel. 3221973.
• New Look Holmes - Rua Nilton Prado 24. Gamboa de Cima.
Campo Grande - Centro - Tel. 3364949.
• Club Mix Ozone - Rua Augusto França 55. Largo 2 do Julho -
Centro Tel. 3215373-3453213.
SPiaGGe:
• Farol Da Barra - Buono per gli incontri il sabato e la domenica.
• Praia Dos Artista - dopo la sede del club Bahia, venendo dal
centro. Il chiosco (Barraca) consigliato la domenica è “Aruba”.
Perché non pianificare una vacanza proprio quest’estate in questa
magnifica destinazione?
IMBARCOGAY ha preparato un pacchetto ad hoc:
14/24 Agosto con volo ed Hotel 4*, ad un prezzo davvero
imbattibile: da 1.590 € (tasse aeroportuali incluse!)
www.imbarcogay.it - Tel. 02.36504844.

CiNeMa
Films gay
che passione!
Grande successo per la rassegna “da Sodoma a Hollywood”
50
Bilancio positivo per la 27a edizione del Torino GLBT Film
Festival “Da Sodoma a Hollywood” diretto da Giovanni
Minerba, la cui immagine di quest’anno è stata realizzata
dall’artista Santo alligo. Gli oltre 140 titoli scelti dal
comitato di selezione – composto da Fabio Bo (coordinatore
artistico), Angelo Acerbi, Alessandro Golinelli, Christos
acrivulis e Silvia Novelli, guidato dal direttore Minerba - tutti di
alto livello artistico e culturale, hanno contribuito al successo di
una edizione segnata, come del resto tutto il Paese, dalla pesante
crisi economica. Crisi che si pensava potesse infl uire anche
sulla presenza di pubblico.
invece i 40mila spettatori dello scorso anno sono tornati e hanno
riempito le sale del Cinema Massimo a torino con un sold out
per numerose proiezioni. tutto esaurito anche all’UCi Cinemas
Lingotto dove si è svolta la serata di inaugurazione. Grande affl
uenza anche per la serata che ha visto la consegna del Premio
“dorian Gray” assegnato, quest’anno, a luciana littizzetto.
Numerosi anche i contatti per la web tv del Festival sul canale
Youtube, curata da Francesca Clementoni, che ha registrato oltre
35mila visite con picchi per la sigla di questa edizione realizzata
dagli studenti dello ied e per i video che hanno come protagonisti
Chiara Francini (madrina e giurata), Vittoria Schisano
(giurata) e Arisa, che si è esibita durante la serata inaugurale.
Grande successo infi ne per i social network: la pagina Facebook
del Torino GLBT Film Festival è la quarta tra i festival gay al
mondo con oltre 4500 “like”. Stesso discorso per Twitter che ha
circa 600 follower.
I PREMI
Concorso lungometraggi
Il Premio Ottavio Mai è stato assegnato dalla giuria composta
da antonella Gaeta, giornalista, sceneggiatrice e presidente

Online-Shop:
Kraho Versand GmbH
Blaiken 71, A-6351 Scheffau
Mail: info@gayrado.com
CiNeMa
51

dell’Apulia Film Commission; Chiara Francini; Eric de Kuyper,
scrittore, semiotico, critico e regista belga; Fabio Canino, conduttore
televisivo; Philippe Vallois, uno dei pionieri del cinema
GlBt francese.
Va a “A novela das 8 (Prime Time Soap)” di Odilon Rocha (Brasile
2011).
Con la seguente motivazione: «Per aver trovato il giusto equilibrio
nel raccontare la storia di un paese che vive il dramma della
dittatura ma sogna con la televisione, per avercelo mostrato con
uno stile che recupera le strategie estetiche di Fassbinder e Almodòvar,
per averci suggerito che la vita non è una telenovela e
che ciascuno ha il dovere di lottare per la propria libertà».
Concorso documentari
Il premio è stato assegnato dalla giuria composta da Alessandro
Rais, critico, storico del cinema, direttore della Filmoteca Regionale
Siciliana e del Sicilia Queer Festival; Vittoria Castagneto,
scrittrice e regista; Panayotis Evangelidis, scrittore, traduttore e
filmmaker.
Va a “Trans di Chris Arnold” (Usa 2012).
Con la seguente motivazione: «Perché affronta un tema che
sempre più affiora nella sua drammaticità, portandolo fuori
dall’ombra e rappresentandolo con una efficace varietà di testimonianze,
con un ritmo intenso e illuminato da una fotografia
assai curata».
Menzione speciale della giuria: detlef di Stefan Westerwelle e
Jan Rothstein (Germania 2012).
Concorso cortometraggi
Il premio è stato assegnato dalla giuria composta da Luca Bianchini,
scrittore e sceneggiatore; Vittoria Schisano, attrice; Chiara
CiNeMa
52
Pacilli, giornalista e regista.
Va a “The Lesson di Paul Metz” (Giappone 2011).
Con la seguente motivazione: «Una piccola, grande lezione sul
linguaggio universale dell’amore, e la dimostrazione di quanti miracoli
sia ancora in grado di compiere. Ed è bello che ci venga
ricordato che “Se ami qualcuno glielo devi dire, anche quando
dai per scontato che lo sappia».
Menzione speciale della giuria: down Here di diogo Costa amarante
(Portogallo 2011).
Premi del pubblico
Concorso lungometraggi: Parada (The Parade) di Sđrjan
Dragojević (Serbia/Slovenia/Croazia 2011).
Concorso documentari: Call Me Kuchu di Malika Zouhali-Worral
e Katherine Fairfax Wright (Usa 2012).
Concorso cortometraggi: Tsuyako di Mitsuyo Miyazaki (Giappone
2011).
Queer award
Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria composta da
studenti ied - istituto europeo di design di torino.
Va a “Mosquita y Mari” di Aurora Guerrero (Usa 2011).
Con la seguente motivazione: «Per la sensibilità e l’intimità con
cui la regista tratta un momento così delicato della vita di un’adolescente,
il primo amore. Partendo dalla sua esperienza personale,
riesce a raccontare una storia universale».
Menzione speciale della giuria: Dicke Mädchen di Axel Ranisch
(Germania 2011).
Appuntamento al prossimo anno dal 19 al 25 aprile 2013.

ePortaGeS
AL QUEENFOREVER DI TORINO
la SeleZioNe di “MiSter italia”
Nell’originale club subalpino il più votato è stato
il biellese Marco donini, cuoco e modello
Ben dodici gli aitanti ed atletici partecipanti che hanno dato vita sabato 14 aprile, all’appassionante
sfida della selezione provinciale di “Mister Italia” al “Queenforever”, locale
torinese divenuto ormai punto di riferimento obbligato per l’ambiente friendly, il clima di
allegria e partecipazione e le eleganti ed appassionanti novità. i ragazzi, truccati dalla
stylist albese Cristina e presentati da Stefano de Sio, si sono alternati in passerella,
prima in abito elegante e poi in costume da bagno, esibendo fisici mozzafiato e muscoli
scolpiti, sotto gli sguardi esperti di una sceltissima giuria, e dando corpo a due ore di
divertente spettacolo. Numerosi gli ospiti illustri della serata, dal chief di “lui” Calogero
Urruso, allo scrittore Willy Vaira, autore del recente bel libro “diverso sarà lei”,
alle sofisticate e coloratissime drag. Il più votato in assoluto è stato il biellese Marco
donini, ventiduenne biellese, che di giorno fa il cuoco, ma punta con tenacia al campo
delle passerelle e dell’alta moda. Si è aggiudicato la prestigiosa fascia de “L’Uomo
ideale d’italia” – Selezione Piemonte. essere stato selezionato come “il ragazzo del
Mese” di lui di marzo gli ha sicuramente portato una gran fortuna. tra gli altri premiati
Rocco D’Aloia, fascia ufficiale Queenforever, Cristian Audino ed il settimese Alessandro
Palumbo. Ricca la scenografia e particolarmente soddisfatti per il clima vivace e
accattivante i numerosi ospiti, come confermato dalla massiccia adesione di pubblico
che ormai da tempo caratterizza i concorsi maschili. ottimo il giudizio di tutti sul club
torinese di via Principessa Clotilde, ormai imprescindibile sede per happening di grido
nel panorama “glamour” piemontese, coordinati accortamente dalla sapiente regia del
“patron” davide. le selezioni di “Mister italia” organizzate dalla Union Model di dante
Zanetti proseguono il 4 maggio a Grugliasco (TO) e il 1 giugno Monticello d’Alba (CN).
lui Magazine seguirà per voi le tappe salienti delle selezioni.
M.G.
53

Nell’assoluto rispetto dell’integrità e della sostenibilità ambientale, il Relais Bella Rosina è frutto
di un’armonica fusione di un modello agricolo naturale e di un Albergo quattro stelle ispirato
ai principi dell’eco-turismo, all’interno del Parco La Mandria, a pochissimi minuti dalla Reggia
di Venaria e a pochi chilometri dal centro di Torino e dall’aeroporto di Caselle. In una tenuta di
circa 25 ettari con accesso riservato e sorvegliato, dispone di 21 camere, ristorante con cucina
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Maria Callas nella “Norma”
di Riccardo Di Salvo
(info@riccardodisalvo.it)
e Claudio Marchese
(info@claudiomarchese.it)
Gli scrittori
e la Sicilia
La “Norma” di Bellini
e l’attuale miseria
della cultura
Gloriosi i tempi del melodramma
ottocentesco,
quando la musica era
espressione del sentimento
popolare collettivo. il melodramma
ha unifi cato l’Italia dal Nord al Sud,
prima dei mass – media. Possiamo
dire che è stata più risorgimentale la
nostra musica, di tutta quella artifi ciosa
costruzione politica ordita dal Piemonte
sabaudo e dal “gran tessitore
dell’unità d’italia”, alias il conte Camillo
Benso di Cavour. Quanto patriottismo
sentiamo nella musica di Verdi, soprattutto nel memorabile
“Nabucco”. e quanto spirito mediterraneo godiamo nella musica
di Bellini, il genio per eccellenza del melodramma siciliano. Chi
non ricorda “Casta diva”? Ci sembra di sentire la divina Callas che
canta alla Scala di Milano “Casta diva che inargenti / queste sacre
antiche piante, / a noi volgi il bel sembiante / senza nube e senza
vel” ( “ Norma” – atto I). Senza dimenticare che ”Norma “, aveva
già avuto una memorabile messa in scena il 31 maggio 1890 in
occasione dell’inaugurazione del teatro Massimo Bellini di Catania.
Ma ancor più memorabile l’episodio, passato alla storia della
musica lirica, dell’esibizione contemporanea di renata tebaldi e
di Maria Callas che cantarono nella stessa giornata al Bellini. Nel
1951, la Tebaldi, in mattinata, cantò la “Messa da Requiem”. La
sera, la Callas fu una straordinaria Norma. Proprio lo spirito mediterraneo
del musicista catanese fece innamorare di sé il grande
fi losofo tedesco Nietzsche, il quale era profondamente attratto
dalla solarità e dalla inebriante sensualità del melodramma italiano.
a lui parve l’incontro perfetto di dioniso, dio dell’ebbrezza, con
apollo, dio dell’equilibrio e della leggerezza aerea della musica
belliniana. Non è casuale che la fi losofi a entri, dalla porta magna,
nella cultura siciliana. Chi ha memoria storica non può stupirsi di
questa antica sapienza - in greco fi losofi a vuol dire proprio amore
della sapienza – perché in Sicilia la fi losofi a occidentale conosce
la sua seconda stagione d’oro, con il fi losofo Empedocle di Agrigento
(sec. VI a.C.).
Di talenti o meglio geni come Bellini, il mondo è pieno. Oggi, però,
il circo mediatico privilegia e premia il clientelismo di moda, non
tenendo in considerazione i contenuti culturali. Questo avviene in
qualsiasi campo artistico. Nei salotti televisivi e nei talk – show, in
cui si lanciano le nuove ugole d’oro della canzone che subito vengono
paragonate a Mina o Whitney Houston. Non sfugge a questa
orrenda tendenza l’industria culturale che sforna anche i libri come
CD da hitparade imposti dall’editoria o meglio mafi a del libro.
Poi, astuti mercanti ma mediocri uomini di cultura si ergono a
sapienti intenditori e spesso rozzi censori di giovani meritevoli di
successo. e’ accaduto recentemente di leggere su questo magazine
che un libraio milanese di tendenza si è vantato di aver avuto
i loVe SiCilY
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“a lui non ombre pose
tra le sue mura la città,
lasciva d’evirati cantori allettatrice,
non pietra, non parola”
(dai “Sepolcri” di Ugo Foscolo)
come ospiti alcuni “eminenti scrittori italiani“ degli ultimi anni, che
veri scrittori non sono ma ai suoi occhi sembrano grandi come
oscar Wilde o Gabriele d’annunzio.
Ci hanno confi dato giovani talentuosi scrittori che, in un’ insignifi
cante libreria glbt di Bologna, altri spocchiosi mercanti si sono
rifi utati di presentare le loro opere poiché non hanno gradito i
loro libri e la casa editrice che li ha pubblicati. Questo non accade
solo all’ombra delle torri bolognesi ma anche in tanti borghi di
provincia. “Ma perché questi venditori di libri sono così arroganti?”,
ci hanno chiesto in molti. Noi rispondiamo semplicemente di
averlo già scritto in un nostro racconto di alcuni anni fa edito dalle
edizione libreria Croce “Corpi di brace”. “e’ la società di oggi che,
al posto dell’eccellenza, premia l’ignoranza, trasformando asini in
Soloni”. Ci sembra, dunque, normale che i politici, anziché occuparsi
del bene della Polis, si facciano esclusivamente i cazzi loro,
promettendo brillanti carriere a validi cantautori ma, una volta illusi
i loro giovani clienti, se ne fregano. Tanto il voto è assicurato. E’
accaduto recentemente a Catania, ce l’ha raccontato in lacrime un
aspirante artista che si era rivolto con fi ducia a un borioso ma ottuso
politico della destra siciliana. Fortunatamente Vincenzo Bellini
e altri grandi musicisti o letterati del passato non hanno avuto bisogno
di passare tra i tentacoli vischiosi di questa piovra. Non ci
stupiamo più di nulla. Quando la società considerava la cultura un
valore collettivo, anche il politico la difendeva a spada tratta. Ma
i tempi sono davvero cambiati, perché oggi si insegna ai giovani
che la cultura è un disvalore. Ecco perché molti si adeguano a un
lavoro per cui non hanno alcuna competenza. Basta che paghino
e tutti sono amici di tutti. Peccato davvero che il Bel Paese abbia
perso il senso della bellezza, della poesia e della musica. tanto di
cappello per quei librai che hanno ancora il coraggio di leggere i
libri di notte rubando ore al riposo o al divertimento effi mero.
Vincenzo Bellini - Piazza Stesicoro - Catania (foto Kalon Glbte)

NeWS & aPPUNtaMeNti
Riccardo Di Salvo:
“Lo scrittore e lo sguardo”
A
llo sguardo degli avidi cacciatori di libri e letture, i volti degli scrittori
rimangono, in genere, fissati ad alcuni scatti fotografici che ne
eternano un gesto, una posa, un’occhiata di sguincio alla quale si
rimane attaccati per sempre. L’immagine che abbiamo di Kafka è
quella dell’uomo che ci guarda con una bombetta tra lo stupito e
l’ironico; oppure Proust che ci rimira interrogativo e sognante con i suoi occhi tondi
e stranianti. Certi altri, penso ad Hemingway o Sartre, non si lasceranno strappare
alle immagini con barba e pipa dell’uno o alle lenti da miope e lo sguardo satiresco
dell’intellettuale engagé, rimaste immutabili nella nostra memoria. Così, pur avendone
in diverse occasioni visti e, lombrosianamente, studiati i volti “in giovanil fattezze”, mai
riuscirei a pensarli, l’Americano e il Parigino, in altro modo che già anziani, dongiovanneschi
e fascinosi incantatori di giovani donne. Il tempo dell’immagine, nella mente
di chi percepisce, diviene più forte del tempo della vita reale e ne detta e scandisce il
ritmo della memoria. Da alcuni anni, ormai, conosco Riccardo Di Salvo e lo frequento
con cadenza quasi quotidiana. Ne ho colto cambiamenti fisici, mutazioni d’animo
attraverso le ubbìe del carattere, ma di lui sono alcuni gesti che mi rimangono
scolpiti nella memoria e ne mitologizzano l’immagine. In questo senso, non riesco ad
immaginare Riccardo Di Salvo senza il suo pizzetto sale e pepe, la canizie tirabaci e
lo sguardo languido e stanco di chi ha letto e amato troppi corpi e libri, quando ancora
ventenne o sul numero dei trenta, veniva iniziato al sacerdozio della letteratura militante
e dell’omoerotismo, che diverrà una cifra puntuale della sua produzione poetica; dalle
prime raccolte di poesie come “Frammenti di sorrisi” al romanzo “In una notte una vita”,
risalenti alla metà degli anni ’90, fino alle più recenti produzioni in solitaria, o nel felice
connubio con l’amico e sodale Claudio Marchese, quali i racconti contenuti nelle raccolte
“Gioielli carnali”, “Corpi di brace” o il romanzo a carattere autobiografico “Cavalli alati”
e le poesie dense di vitalismo e verità, quindi di quell’etica derivante dal disvelamento delle
ipocrisie, contenuta in quel livre de chevet, pervaso dall’intenso ricordo di un poeta come Dario
Bellezza, titolato “Michelangiolesco incendio dei sensi”. Un’opera, quella di Di Salvo che oscilla
tra sensualità e pudore, tra rigore e oscenità, ma di una forma d’osceno che vuol donare scandalo
e dallo scandalo rinnovare la società e la vita. Altre volte, nel commentare i versi, i racconti, e persino
le forme saggistiche, di questo flaneur del libertinaggio, innamorato di Dioniso e della Sicilia
rivisitata miticamente attraverso lo sguardo contemplativo e raffinato che confluisce in una sorta
di compostezza classica, ne ho evidenziato l’estremo pudore di chi non vuole ammannirci verità
assolute, ma donare una testimonianza della propria vita, trasfigurandola in un superiore ideale di
poesia, e in tale testimonianza gratuita, paradossalmente, si fonda il suo impegno civile di militante
Glbt. Ci guarda, Riccardo, poeta vulcanico dal seducente sguardo e arabeggiante, da un divano o da
una balaustra e, ammiccando, sembra volerci indicare la via del godimento, figlia di un senso precario
del tempo che fugge via senza alcun senso e “stria d’argento i nostri capelli lucenti alla luna”. E così,
questo sguardo che ci fissa per sedurci, gioca col tempo e ne ferma, per un attimo, la fatale corsa.
MIto
Fauno divino
figlio di tellurica terra
godi nel tuo giardino invaso dal sole
lontano dal regno dell’Ade.
Veleggi nel blu della tua terra
come sospeso nel vento un aquilone.
Oro la sabbia
tra bianco e rosa d’oleandri
un effluvio incantevole.
(Riccardo Di Salvo, da “Michelangiolesco incendio dei sensi”, edizione Kalonglbte, 2009)
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Le foto by Kalon Glbte e Fabrizio Cavallaro ritraggono Riccardo Di Salvo

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