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da maratea a napoli una strada lastricata di successi - Associazione ...

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Èla prima volta <strong>da</strong> quando collaboro con il<br />

perio<strong>di</strong>co Aessetì News che mi trovo <strong>di</strong> fronte<br />

ad <strong>una</strong> pagina vuota, in attesa che arrivi<br />

l’idea giusta per con<strong>di</strong>videre con tutti voi le emozioni<br />

e sensazioni del dopo-congresso. Le considerazioni<br />

che mi vengono <strong>da</strong> fare allora sono due: o sono<br />

rimasta veramente frastornata <strong>da</strong> essere senza<br />

parole, e avere bisogno <strong>di</strong> più tempo per assorbire tutto il bagaglio<br />

<strong>di</strong> sensazioni, oppure <strong>da</strong>vvero sono <strong>da</strong>vanti al mio primo “blocco<br />

dello scrittore”, ma forse sono troppo presuntuosa solo nel<br />

considerarmi <strong>una</strong> “scrittrice” tale <strong>da</strong> avere ad<strong>di</strong>rittura un blocco….!!!<br />

Più semplicemente le emozioni sono state tante e forti che c’è<br />

voluto un po’ <strong>di</strong> tempo per elaborarle e trovare la voglia e le parole<br />

per metterle nero su bianco.<br />

Sono stati quattro giorni intensi, pieni <strong>di</strong> informazioni, trasmesse<br />

e con<strong>di</strong>vise, elargite anche nei momenti <strong>di</strong> pausa o <strong>di</strong> riposo, pieni<br />

<strong>di</strong> volti nuovi e vecchi, <strong>di</strong> lingue <strong>di</strong>verse che si mischiano ma che<br />

in fondo parlano lo stesso i<strong>di</strong>oma, perché raccontano le stesse<br />

<strong>di</strong>fficoltà, le medesime paure, che si mescolano alla speranza<br />

riposta in nuovi farmaci o approcci terapeutici, <strong>di</strong> cui tutti poi<br />

<strong>di</strong>ventiamo esperti.<br />

Poi c’erano loro, i ragazzi, i nostri figli, che ancora <strong>una</strong> volta si<br />

incontrano, passano del tempo insieme, si <strong>di</strong>vertono, girano per la<br />

città, mangiano con noi, riempiono le nostre giornate, e anche loro<br />

si mescolano agli ospiti stranieri, ai me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> tutto il mondo, e possono<br />

parlare con loro faccia a faccia. Perché in fondo i protagonisti <strong>di</strong><br />

questo grande evento sono loro, i nostri figli, famigliari affetti <strong>da</strong> S.T.,<br />

4<br />

Speciale Congresso Internazionale<br />

DALLA REDAZIONE IL DOPO-CONGRESSO<br />

noi siamo qui per loro, anche per quelli che non hanno voce o parole<br />

per fare certe domande.<br />

Sono partita <strong>da</strong> Cremona giovedì mattina con un macigno sul<br />

cuore, era la prima volta che per un evento dell’AST mi veniva richiesto<br />

un viaggio <strong>di</strong> quattro giorni, il pensiero <strong>di</strong> lasciare a casa i bambini<br />

e la mia famiglia per “tanti” giorni mi preoccupava un po’. So che poi<br />

a casa tutti si preoccupano dei bimbi, mio marito sempre presente,<br />

ci sono i nonni a <strong>di</strong>sposizione, gli zii, ma il pensiero c’era. E non mi<br />

bastava sapere che lo facevo anche per loro, anzi soprattutto per<br />

loro, che non partecipano ma che poi ne vivono in qualche modo le<br />

conseguenze.<br />

Alla fine la gratificazione per l’evento riuscito, per l’affetto sentito<br />

nuovamente avvicinandosi alla mia “famiglia AST”, per tutte le persone<br />

che hanno faticato in prima persona per un anno nell’organizzare<br />

tutto quanto, è stata gran<strong>di</strong>ssima! Il gruppo <strong>di</strong> lavoro che si è pro<strong>di</strong>gato<br />

per pensare a tutto ha lavorato sodo, dobbiamo sempre ricor<strong>da</strong>rci<br />

<strong>di</strong> quanto lavoro, VOLONTARIO, c’è <strong>di</strong>etro ogni minuto <strong>di</strong> un<br />

Congresso come questo. Certo, qualche incidente <strong>di</strong> percorso non<br />

è mancato, ma era anche preve<strong>di</strong>bile.<br />

Dalla magnifica Maratea, dove si è svolta la vacanza associativa<br />

che ancora <strong>una</strong> volta ha <strong>di</strong>mostrato quanto conti il lavoro “sociale”<br />

tra famiglie, alla splen<strong>di</strong><strong>da</strong> cornice del Golfo <strong>di</strong> Napoli, <strong>una</strong> quattro<br />

giorni veramente in<strong>di</strong>menticabile!!!<br />

Complimenti AST Italia, sei veramente <strong>una</strong> forza!!!<br />

Novella Riviera<br />

n.riviera@sclerosituberosa.com<br />

ARTISTI PER L’AST:<br />

EVENTO BAGNATO… EVENTO FORTUNATO<br />

Nonostante le con<strong>di</strong>zioni meteo non siano state favorevoli e<br />

fino all’ultimo minuto abbiano fatto sperare che tutto sarebbe<br />

an<strong>da</strong>to come <strong>da</strong> programma, mercoledì 5 settembre lo<br />

spettacolo “ArtiSTi per l’AST” è an<strong>da</strong>to in scena! Dalla suggestiva<br />

cornice del cortile del Castel Nuovo Maschio Angioino (Napoli),<br />

dov’era allestito il grande palco e le attrezzature tecniche, il cast<br />

artistico e il numeroso pubblico intervenuto, le tante famiglie AST e<br />

i tanti napoletani (purtroppo per problemi <strong>di</strong> spazio molte persone<br />

hanno scelto <strong>di</strong> “abbandonare” la platea), a causa <strong>di</strong> <strong>una</strong> violenta<br />

pioggia, si sono trasferiti nella piccola Sala della Loggia dove lo<br />

spettacolo è stato prontamente reinventato con un grande spirito<br />

soli<strong>da</strong>le e <strong>una</strong> generosa voglia d’esibirsi.<br />

La scaletta d’emergenza riscritta al volo non ha certo impoverito<br />

i contenuti e gli obiettivi fissati: <strong>di</strong>vertire, emozionare e far riflettere.<br />

La giornalista AGR Michela Vuga ha scan<strong>di</strong>to con classe e<br />

professionalità i momenti artistici e gli interventi, accompagnata <strong>da</strong>lla<br />

nota imitatrice televisiva Gabriella Germani che ha vestito anche i<br />

panni <strong>di</strong> co-presentatrice. La bion<strong>da</strong>, e la mora! Nel piccolo spazio<br />

scenico si sono succeduti: l’attore Riccardo Zinna che ha recitato<br />

un toccante monologo, al quale è stato poi conferito uno dei premi<br />

“Maschera <strong>di</strong> Pulcinella per l’impegno sociale” dell’artista partenopeo<br />

Lello Esposito, premio che è stato assegnato <strong>da</strong>ll’AST anche a Sergio<br />

D’Angelo, Assessore alle Politiche Sociali del Comune <strong>di</strong> Napoli, al<br />

professor Martino Ruggieri, al regista Maurizio Rigatti e alla<br />

delegazione AST Campania; per la <strong>da</strong>nza hanno abilmente<br />

Gli attori Riccardo Zinna e Gabriella Germani e la giornalista Michela Vuga<br />

improvvisato coreografie sulle note live del gruppo Ashram (Luigi<br />

Rubino al pianoforte, Sergio Panarella voce e chitarra e Edo<br />

Notarloberti al violino) i <strong>da</strong>nzatori della raffinata compagnia <strong>di</strong> Verona<br />

RBR <strong>da</strong>nce company, e il <strong>da</strong>nzatore/coreografo/attore Gabriele Rossi<br />

accompagnato <strong>da</strong>lla ballerina solista internazionale Susanna Salvi;<br />

l’attrice Rosaria De Cicco ha recitato il monologo sulla ST <strong>da</strong>l titolo<br />

“Appresso a lui” scritto <strong>da</strong> Simone Cristicchi, e tutto è stato alternato

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