La durabilità nella progettazione delle strutture in - Ordine degli ...

Anno V
n. 26
LUGLIO
AGOSTO
2008
euro 1,00
La durabilità nella
progettazione
delle strutture in
cemento armato
Considerazioni sulla
direttiva relativa a
sicurezza e salute di
chi opera nei campi
elettromagnetici
Gli ingegneri
dell’informazione
verso un maggiore
riconoscimento del
settore
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art 1, comma1, DCB Vicenza
L’instabilità dei prezzi
nell’edilizia: possibili
ripercussioni nei
cantieri
2008
26

2
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA
PROVINCIA DI VICENZA
Stradella S. Corona, 3
Contrà Santo Stefano - 36100 Vicenza
Telefono/fax 0444.322947
www.ordine.ingegneri.vi.it
segreteria@ordine.ingegneri.vi.it
ORARI DI SEGRETERIA:
dal lunedì al venerdì: dalle 9:00 alle 12:00
martedì e giovedì: dalle 15:00 alle 18:00
CONSIGLIO DELL’ORDINE
Ivano Cavestro, Presidente
Antonio Schillaci, Vice Presidente
Marco Dal Cortivo, Segretario
Marco Di Felice, Tesoriere
Stefano Busana, Consigliere
Alberto Ebalginelli, Consigliere
Paolo Filippi, Consigliere
Giorgio Morandini, Consigliere
Stefano Pelloso, Consigliere
Paolo Rossi, Consigliere
Giovanni Sacchiero, Consigliere
Dino Scortegagna, Consigliere
Sergio Slaviero, Consigliere
Donato Vodola, Consigliere
Corrado Frisiero, Consigliere
RICEVIMENTO AGLI ISCRITTI E SERVIZIO DI
CONSULENZA AGLI ISCRITTI
Il Presidente e i Consiglieri ricevono i colleghi iscritti
e quanti necessitano di informazioni, presso gli uffi
ci dell’Ordine tutte le settimane, su appuntamento
fi ssato telefonicamente con la Segreteria.
INARCASSA:
Dott. Ing. Enrico Oriella
Martedì pomeriggio
LEGALE:
Avv. Maria Letizia Gallinaro
Giovedì pomeriggio
PARCELLE:
Dott. Ing. Sergio Slaviero
Venerdì pomeriggio

Notiziario dell’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di
Vicenza
Anno V - Numero 26
LUGLIO - AGOSTO 2008
Registrazione Tribunale di Vicenza
N. 1075 del 20.04.2004
Gli articoli vanno inviati a:
rivista@ordine.ingegneri.vi.it
La redazione si riserva di pubblicarli
Direttore Responsabile:
Andrea Genito
Direttore Editoriale:
Stefano Busana
Vice-Direttore Editoriale:
Paolo Filippi
Coordinatore Editoriale:
Roberto Sperotto
Segretaria di Redazione:
Marta Zanin
Comitato di Redazione:
Pietro Argento, Thomas Baggio, Stefano
Busana, Gianfranco Cardone, Lisa
Carollo, Giuseppe Costa, Massimo Di
Girolamo, Laura Di Prima, Claudia De
Rosso, Paolo Filippi, Roberto Fosser,
Paolo Franchetti, Michele Girardi,
Raffaela Panizzon, Gian Luca Passarini,
Umberto Rossetto, Giuseppe Ruffino,
Dino Scortegagna, Sergio Slaviero,
Roberto Sperotto.
Comitato dei Garanti:
Marco Dal Cortivo, Antonio Schillaci,
Donato Vodola.
Editing e Fotografia:
Dino Scortegagna
Editore:
NETTUNO scarl - Agugliaro (VI)
Iscrizione ROC n. 4505
Stampa:
C.T.O. srl - Via Corbetta, 9 - Vicenza
Pubblicità:
Vicenza - tel. 0444.322947
Una copia euro 1,00
Abbonamento ordinario (6 numeri)
euro 5,00
Abbonamento speciale studenti
euro 3,00
Inviare somma a:
Nettuno scarl - 36020 Agugliaro VI
Pubblicazione inviata gratuitamente
a tutti gli ingegneri della provincia
di Vicenza iscritti all’Ordine, agli Enti
pubblici del Veneto, Università, ecc.
Gli articoli firmati esprimono solo
l’opinione dell’autore e non impegnano
in alcun modo l’Ordine.
26/2008
sommario
4 L’Energia degli Ingegneri
6 Regolamento edilizio: l’Amministrazione comunale
di Vicenza coinvolge fi nalmente gli Ordini
Professionali
8 La durabilità nella progettazione delle strutture in
cemento armato
11 Considerazioni sulla direttiva 2004/40/CE e sua
sospensione riguardante la sicurezza e la salute
dei lavoratori esposti ai campi elettromagnetici
13 Ingegneri senza frontiere: l’esperienza
internazionale di Mali Wan Hatsadi
16 Gli Ingegneri dell’informazione verso un maggiore
riconoscimento del settore
18 L’instabilità dei prezzi nell’edilizia: possibili
ripercussioni nei cantieri
19 Simposium
22 Le nuove regole per l’accettazione in cantiere dei
materiali da costruzione
24 Nuove iscrizioni all’Ordine degli Ingegneri
28 Attività del Consiglio
31 Brevi

4
Anche nche quest’anno il Generale Agosto im
pone, volenti o nolenti, una pausa di riflessione
sui temi della nostra Professione, in vista di un
Congresso, che si terrà a La Spezia dal 9 al 12
settembre, che si preannuncia particolarmente
vivace. Ne parleremo abbondantemente nel
prossimo numero.
In questo scorcio d’estate, tuttavia, impazza il
dibattito sull’Energia: il nuovo Governo punta
sul nucleare, il capo dell’opposizione vorreb-
be trasformare tutto l’italico sole in energia,
sufficiente, a suo dire, al fabbisogno naziona-
le, confondendo i watt con i wattora, come se
fossero bruscolini.
Come nel caso dei rifiuti (vedi l’articolo dede- dicato nel precedente numero di Professione
Ingegnere), tutti danno aria alle corde vocali e
la logorrea è spesso inversamente proporzio-
nale alla competenza.
Francamente, trattasi di temi complessi, ove il
“superesperto” di settore osa spesso cimentar- cimentar-
si perigliosamente negli altrui feudi, fornendo
quadri generali spesso inverosimili, ma che
tanto spazio trovano nei media.
Non v’è dubbio alcuno, poi, che la torta
dell’energia sia strategica per l’Industria: ma
se nel passato era esclusiva della Grande, oggi
anche la Piccola e Media industria sono in-
teressatissime alla partita. Così gli ultras del
solare e del mini idro allignano fra i piccoli e
medi imprenditori che, rispetto a vent’anni fa,
sono in grado di condizionare opportunamente
i media, soprattutto quelli locali, vellicando gli
istinti primordiali degli ambientalisti.
Questa premessa ha messo in fila i tre aspetti
salienti del dibattito: la conoscenza tecnico- tecnico-
EDITORIALE
L’Energia degli Ingegneri
di Stefano Busana
scientifica del problema, l’influenza nell’infor-
mazione delle varie lobby industriali e, dulcis
in fundo, le scelte politiche.
Non c’è che dire, il mondo è cambiato rispetto
al dibattito sul nucleare degli anni ’80, con le
“Sette Sorelle” spacciate come onnipresenti
mandanti di tutte le nefandezze, fino al punto, si
è detto, da pilotare l’opinione pubblica italiana
nello sciagurato Referendum e massacrare il
povero ing. Felice Ippolito come untore della
radioattività.
Historia Magistra Vitae, ma l’Italia non ama far
tesoro dei passati errori e il dibattito cui stiamo
assistendo ne è la riprova.
Anche al nostro interno non è semplice dipadipa- nare una matassa complessa e contorta, senza
che le partigianerie, più o meno interessate,
prevalgano sulla trattazione tecnico-scientifica
e sui risvolti economici connessi. Il vero guaio
di tale complessità è che tecnici parimenti au-
torevoli possono sostenere che le cosiddette
“energie alternative” sono determinanti o insi
gnificanti nel paniere globale del fabbisogno
energetico. Qualcuno, invasato di sicumera,
vagheggia l’uscita dal petrolio in pochi anni
per mezzo del fotovoltaico; altri ribattono che
l’energia necessaria per realizzare un siffatto
pannello non verrà completamente restituita
nella vita dell’impianto, per non parlare dei co-
sti a kWh prodotto. Ovviamente, per l’industria
è necessaria energia ad elevata entalpia, non
quella fornita dai pannelli solari, anche se qual-
cuno ama far strame dei concetti di potenza e di
energia, mettendo sullo stesso piano le centrali
nucleari e i mulini a vento.
E se facciamo fatica a raccapezzarci noi, che

qualche esame di fisica l’abbiam fatto, figuriamoci
che idea può formarsi la mitica casalin-
ga di Voghera, nelle mani dei pieriangela e dei
cecchipaoni (per citare solo i migliori).
Noi ingegneri, come Categoria, dovremmo
cogliere l’importanza di questo dibattito, forti
della nostra Etica, posta a tutela del Pubblico
Interesse. Sapremmo fornire una corretta ana- analisi
della situazione attuale, delle opzioni dispo-
nibili, con la relativa sostenibilità economica,
e dei più promettenti filoni di sviluppo futuro.
Le Professioni, e segnatamente la nostra, dodo- vrebbero costituire, insieme con l’Università,
l’interlocutore più credibile per una classe po-
litica sensibile come non mai, in un periodo di
forte crisi, alle sirene dell’Industria.
Riuscite ad immaginare una Riforma della SaSa- lute senza l’apporto dei medici?
Non è scandaloso, quindi, affermare affermare con forza
il nostro ruolo in un settore che, senza dubbio,
ci appartiene in esclusiva, con buona pace del
signore col martello da geologo che pontifica
dallo scranno di Gaia.
EDITORIALE
Sapremo esserne all’altezza, superando le
congenite difficoltà di giungere ad una voce
unica e mediaticamente accattivante, ancorché
improntata alla più cristallina imparzialità?
Una bella iniziativa su questi temi è attesa per
l’autunno e proprio per merito del nostro Or-
dine. Alcuni giovani colleghi nostri iscritti, in
primis Lisa Carollo, membro del nostro CdR
(e neomamma. Tanti auguri, Lisa!), sono riuriu- sciti ad ottenere un finanziamento regionale
per l’organizzazione di un Convegno sull’Energia.
È stato ritenuto opportuno veicolare l’or-
ganizzazione dell’evento alla F.O.I.V., che sta
apprestandosi in questi giorni alla definizione
del Programma.
Inutile dire che sono attese le collaborazioni di
chiunque abbia competenza in materia.
Parleremo diffusamente di questo evento nel
prossimo futuro anche dagli organi di informa-
zione della F.O.I.V.
Buone ferie, cari colleghi e buona lettura!
5

6
Regolamento Edilizio:
l’Amministrazione Comunale di
Vicenza Coinvolge finalmente gli
Ordini Professionali
l’Ing. Ivano Cavestro
traccia le Linee di Lavoro degli
Esperti Tecnici
Nuove uove regole urbanistiche, per il Comune di
Vicenza. Saranno fi ssate nei prossimi mesi, attra- attra-
verso tavole rotonde tra professionisti del settore e
la concertazione tra addetti ai lavori, partendo dal-
le ultime normative sui consumi energetici e sulla
qualità nel costruire. Di questa “costituente”, già
al lavoro, oltre all’Assessore alla Progettazione ed
Innovazione del Territorio, Francesca Lazzari, ed ai
presidenti dell’Ordine provinciale degli architetti,
Giuseppe Pilla e del Collegio geometri, Livio GuaGuadagnini, fa parte ovviamente anche il nostro Pre-
sidente, Ivano Cavestro, che ha segnalato alcune
storiche criticità nel rapporto con gli uffi ci comunali,
chiedendo che il coinvolgimento dei professionisti
avvenga prima e non dopo che la Giunta abbia pre-
so decisioni che riguardano l’assetto del territorio.
Già dai primi incontri è emerso un piano di priorità,
tra le quali la stesura di un glossario condiviso, che
contenga le defi nizioni e le interpretazioni delle nor-
me, in modo tale che tutte le pratiche edilizie siano
affrontate con lo stesso, inequivocabile metodo.
L’urgenza maggiore, comunque, riguarda appunto il
regolamento edilizio, di cui Vicenza non si è ancora
purtroppo dotata.
di Andrea Genito
“Il primo passo per arrivare ad un regolamento
edilizio condiviso sarà quello di adottare un glossa-
rio chiaro ed uniforme, nel quale i termini edilizi si
prestino ad una sola interpretazione”. L’Ing. Ivano
Cavestro, Presidente dell’Ordine Provinciale degli
Ingegneri di Vicenza, individua la priorità del gruppo
di lavoro voluto dalla nuova Amministrazione Co-
munale di Vicenza. Dopo la stesura del documento
nel quale sono state espressi i pareri tecnici sugli
aspetti più rilevanti dei futuri assetti urbanistici del-
la città, sarà la volta di questo “vocabolario” dei
termini edilizi, in passato fonte di troppi equivoci e
confusione.
“Ci sembra che ci sia fi nalmente l’intenzione di
coinvolgere i professionisti sulle trasformazioni
del territorio, non a cose fatte o strumentalmente,
come accadeva in passato, ma preventivamente.
Questi cambiamenti sono giusti e vanno dietro le
nuove esigenze abitative e commerciali di Vicen-
za, ma vanno regolati senza obbedire a pressioni
esterne. Abbiamo chiesto che vengano fatte scelte
precise sul tema dell’RC, dove esistono i maggiori
contrasti. Molti anni fa non venivano sfruttate tutte

le cubature possibili, oggi è giusto che le imprese
che rilevano queste zone della città possano uti-
lizzare quella leva, senza venir frenati o addirittura
bloccati da veti incrociati e comitati vari. Così il nuo-
vo regolamento edilizio deve tener conto di queste
necessità e deve essere in simbiosi col Prg e le
nuove leggi urbanistiche”. Qual è il vostro contri-
buto, in proposito? “Le nuove norme riguardano la
coibentazione termica, il contenimento energetico,
l’acustica e le novità tecniche nell’impiantistica.
Sono norme severe che vanno rispettate, ecco dove
la nostra professionalità può essere fondamentale
nei processi di certifi cazione e controllo. In pratica
interverremo sia nella fase progettuale che succes-
sivamente, verifi cando se sono stati effettivamente
utilizzati materiali idonei. Anche il Comune dovrebbe
dotarsi di piani ambientali di riferimento”. Questa
costituente mette sotto lo stesso tetto professioni-
sti ed Ordini diversi Architetti, Geometri, Periti che
non sempre hanno lo stesso punto di vista tecnico,
come supererete eventuali contrasti? “Per la verità verità
un’ottima palestra è già il Cup, nel quale esiste già
un effi cace coordinamento e confronto tra di noi ora
riproposto per l’area tecnica. Questo è un terreno
più concreto, che ci permette di fornire un indirizzo
nel campo dell’edilizia. Vista la celerità con la quale
siamo riusciti a stilare il documento iniziale, direi
che sono ottimista”. Cosa chiedete, invece, alla
Pubblica Amministrazione? “Anche loro debbono
cominciare ad adottare comportamenti e linguaggi
uniformi. Non è possibile che vengano forniti pareri
diversi, sulla stessa questione, a seconda se ci si
rivolge all’Uffi cio per l’edilizia privata privata o all’Urbanisti-
ca. Chi lavora per le attività produttive ha bisogno
di risposte certe, ma soprattutto celeri. In questo
senso non sta decisamente funzionando l’esperien-
za, pur lodevole negli intenti, dello Sportello Unico: i
tempi di acquisizione dei pareri ancora sono troppo
lunghi. Chiediamo corsie preferenziali o referenti
diretti, appunto perché c’è un’urgenza ben diversa
tra edilizia privata e attività economiche. Inoltre a
livello informatico va migliorata la qualità del servi-
zio offerto, le planimetrie ed i dettagli sono troppo
grossolani per le nostre esigenze e non risultano
eventuali vincoli, al momento della consultazione”.
Qual è la vostra prossima scadenza? “Inseriremo
il glossario edilizio nel sito web del Comune di Vi-
cenza, perché sia accessibile a tutti gli operatori:
termini come volume, cubatura, altezza o distanza
tra fabbricati e tra pareti fi nestrate debbono avere
lo stesso inequivocabile signifi cato per tutti”.
7

La Durabilità nella
Progettazione delle Strutture
in Cemento Armato
Seminario Tecnico in Collaborazione
con “Progetto Concrete”
8
Nelle elle giornate del 13 e del 20 giugno scorso
si è tenuto un incontro organizzato dalla Commissione
Strutture dell'Ordine degli Ingegneri di Vicen-
za e con il patrocinio del Collegio degli Ingegneri
della Provincia di Vicenza in collaborazione con
“Progetto Concrete”.
Tema degli incontri, ospitati presso la sede
dell’ASCOM di Vicenza, è stata l’analisi dalla pro-
gettazione alla prescrizione, dall’esecuzione al
collaudo, in termini di durabilità, delle opere in
calcestruzzo armato, alla luce delle nuove Norme
Tecniche per le Costruzioni.
Il seminario tecnico ha visto come relatori l’Ing.
Alessandra Buoso – Area Manager Veneto di “Pro“Progetto Concrete” – il Prof. Ing. Luigi Coppola – do-
cente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di
Bergamo – e il P.I. Salvi con il Sig. Peroni del CTS
SISMIC.
Sono stati approfonditi i seguenti aspetti:
– Le novità relative alle opere in c.a. introdotte
dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M.
14.01.2008);
– Gli acciai per il calcestruzzo armato secondo il
D.M. 14.01.2008;
– Il degrado delle opere in c.a. e le normative di
riferimento;
di Raffaela Panizzon e Massimo Di Girolamo
– Il capitolato d’appalto per le opere in c.a.: le
corrette prescrizioni da adottare per trasferire
all’eseguito i requisiti di progetto in accordo alle
NTC;
– Controlli e prelievi in cantiere dei materiali : le
responsabilità del Direttore Lavori;
– La valutazione della resistenza a compressione
del calcestruzzo in opera per il collaudo delle
strutture e l’accertamento delle responsabilità
del produttore di calcestruzzo e dell’impresa
esecutrice, in caso di non conformità.
È purtroppo noto, a chi opera nel settore (per quelquel- li consapevoli, almeno!), che la progettazione del
calcestruzzo armato in Italia registra uno scarso
aggiornamento e un basso livello di attenzione nei
confronti del rapporto tra caratteristiche del pro-
dotto, condizioni ambientali e modalità esecutive in
opera (getto e maturazione). A questo si aggiungono,
troppo spesso, errate e/o incomplete prescrizio-
ni delle opere in c.a. nei capitolati d’appalto e negli
elaborati di progetto. Tutto ciò va a scapito della
qualità e della durabilità delle opere e pregiudica la
funzionalità e la vita stessa delle strutture.
Le nuove norme (D.M. 14.01.2008), con l’obbligo
di certifi cazione del processo e del rispetto di de-
terminati livelli di durabilità, accrescono, di fatto,

la responsabilità di tutti i soggetti che partecipano
al processo costruttivo, dai produttori di materiali
ai progettisti.
Per favorire una crescita qualitativa della progettaprogetta- zione riguardante le opere in c.a., è nato Progetto
Concrete promosso da ATECAP, AITEC, SISMIC,
CONPAVIPER e ASSIAD. Obiettivo principe del ProPro- getto è la divulgazione delle nuove Norme Tecniche
per le Costruzioni, priorità sulla quale il Progetto ha
acquisito il patrocinio del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici, elemento che rafforza e accresce
di autorevolezza l’iniziativa.
Nel contempo, il Progetto si propone di far crescere
la cultura tecnica del cemento armato, migliorando
la qualità dei capitolati e favorendo una maggiore
rispondenza tra caratteristiche tecniche del c.a.
e relative condizioni di applicazione, avviando un
processo di piena applicazione delle nuove norme
in grado di elevare la qualità del patrimonio edilizio
nazionale.
Progetto Concrete è operativo da settembre 2006
con durata prevista, allo stato attuale, fi no a dicembre
2008 e consiste in una squadra di giova-
ni ingegneri, appositamente costituita e con una
formazione specifi ca nel campo delle strutture in
cemento armato, impegnati a far conoscere e a
diffondere le Norme Tecniche per le Costruzioni
sull’intero territorio nazionale.
La squadra dei promotori tecnici, dopo un impeimpegnativo training formativo di vera e propria eccel-
lenza (master, corsi specifi ci di alto livello, visite
a cantieri, applicazione sul campo), è impegnata
sul territorio attraverso un’azione presso le diverse
categorie di prescrittori, siano essi professionisti
della progettazione o tecnici delle amministrazioni
territoriali o delle stazioni appaltanti e ogni promo-
tore sviluppa una puntuale azione divulgativa e di
consulenza.
I tecnici promotori di Progetto Concrete, con questa
capillare azione di sensibilizzazione della portata
innovativa delle nuove Norme Tecniche, si ripromet-
tono, da un lato, di sostenere la cultura tecnica del
calcestruzzo, dall’altro di migliorare la qualità dei
capitolati, consentendo all’industria italiana delle
costruzioni di garantire livelli adeguati di durabilità
delle opere in cemento armato.
In particolare, la squadra di ingegneri del Progetto
9

10
fornisce a prescrittori, pubblici e privati, indicazioni
puntuali per la redazione di capitolati in linea con la
nuova normativa, dando una risposta concreta alle
nuove responsabilità e alla domanda di maggiore
durabilità.
Gli argomenti trattati nel corso delle due giornate
hanno fornito riscontri particolarmente positivi ed
hanno registrato una grande attenzione da parte
dei partecipanti. Il forte interesse mostrato, oltre
a rilevare l’importanza del tema trattato, è sicura-
mente da imputare anche all’ottima esposizione
svolta dai relatori relatori e al taglio pratico del materiale
presentato negli interventi.
Progetto Concrete ha anche realizzato un interesinteres- sante documento applicativo “Linee guida per la
prescrizione delle opere in c.a.”, suddiviso in due
parti. Nella prima sono riportate le indicazioni generali
relative alla prescrizione delle opere, men-
tre la seconda parte riporta le voci di capitolato
specifi che in funzione della tipologia di opera da
realizzare e dell’ambiente di progetto in accordo
con le normative vigenti. Progetto Concrete inoltre
fornisce assistenza gratuita a progettisti, tecnici
delle amministrazioni territoriali, direttori dei lavori e
uffi ci tecnici delle imprese, mettendo a disposizione
i propri tecnici per quesiti, incontri e sopralluoghi.
Per richiedere il materiale messo a disposizione
da Progetto Concrete o per eventuale assistenza,
rivolgersi al consulente tecnico dell’Area Manager
assegnato alla propria zona, reperibile sul sito www.
progettoconcrete.it. Il referente di Progetto Concrete
per il territorio del Veneto è l’ing. Alessandra Buoso:
Cell. 335 1090673, e-mail: a.buoso@progettoa.buoso@progetto-
concrete.it.
PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO
– D.M. 14.01.2008 – Approvazione delle nuove
norme tecniche per le costruzioni (Pubblicato sul
S.O. N. 30 della G.U. n. 29 del 04.02.2008).
– Bozza di Istruzioni per l’applicazione delle NorNor- me tecniche per le Costruzioni del 07.03.2008 –
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Servizio
Tecnico Centrale.
– UNI EN 1992-1-1: 2005 Eurocodice 2 – Proget- Proget-
tazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1:
Regole generali e regole per gli edifi ci.
– UNI EN 206-1: 2006 – Calcestruzzo - Parte 1:
Specifi cazione, prestazione, produzione e concon- formità.
– UNI 11104:2004 – Calcestruzzo - Specifi cazione,
prestazione, produzione e conformità - Istruzio-
ni complementari per l’applicazione della EN
206-1.
– Linee Guida per Acciaio per calcestruzzo armato
– SISMIC;
– Linee guida per la messa in opera del calce- calcestruzzo
strutturale e per la valutazione delle caratteristiche
meccaniche del calcestruzzo indu-
rito mediante prove non distruttive – Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici - Servizio Tecnico
Centrale (febbraio 2008).
– Linee guida per il calcestruzzo preconfeziona-
preconfeziona-
to, strutturale e strutturale ad alta resistenza –
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Servizio
Tecnico Centrale.
BIBLIOGRAFIA
– Linee Guida per Acciaio per calcestruzzo armato
– SISMIC;
– L. Coppola, “Concretum”, “Concretum” , pp. 660, McGraw-Hill
(Aprile 2007);
– L. Coppola, “Manuale “Manuale del del calcestruzzo calcestruzzo di di quali- quali-
tà”, tà” , Sole 24 Ore (Maggio 2008);
– L.Coppola, “Le “Le prescrizioni prescrizioni di di capitolato capitolato per per il il
calcestruzzo calcestruzzo destinato destinato alle alle strutture strutture dell’edilizia dell’edilizia
residenziale residenziale e e civile”, civile” , FOIV Ingegneri del Veneto,
numero 21, Novembre 2007;
– L.Coppola, A. Buoso, “Cubetti “Cubetti e e carote: carote: col- collaudabilità
laudabilità della della struttura”, struttura” , FOIV Ingegneri del
Veneto, numero 22, Dicembre 2007;
– L.Coppola, A. Buoso, “Il “Il copriferro copriferro per per le le strut- strutture
ture in in c.a. c.a. alla alla luce luce delle delle Norme Norme Tecniche Tecniche per per le le
Costruzioni”, Costruzioni” , FOIV Ingegneri del Veneto, in corso
di pubblicazione.

Considerazioni sulla
Direttiva 2004/40/CE e sua
Sospensione riguardante
la Sicurezza e la Salute dei
Lavoratori esposti ai Campi
elettromagnetici
di Gian Luca Passarini
Una na strana sequenza di pubblicazioni di leggi e raccomandazioni, tra loro incrociate in tempi e
argomenti, suggerisce la stesura del seguente riassunto. Ecco la sequenza temporale in cui si sono
verifi cate:
Direttiva 2004/40/CE del 29 aprile 2004: “Sulle
prescrizioni minime di sicurezza e di sa-
lute relative all'esposizione dei lavoratori
ai rischi derivanti dagli agenti fi sici (campi
elettromagnetici)”.
D.Lgs. 257/07 del 19 novembre 2007: "Attuazio"Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle pre-
scrizioni minime di sicurezza e di salute
relative all'esposizione dei lavoratori ai
rischi derivanti dagli agenti fi sici (campi
elettromagnetici) ".
Decreto Legislativo Nr. 81 del 9 aprile 2008: “Attua“Attua- zione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di la-
voro” (Ex. 626/94 e successive modifi -
che).
Direttiva 2008/46/CE del 23 aprile 2008: “modifi ca
la direttiva 2000/40/CE sulle prescrizioni
minime di sicurezza e di salute relative
all’esposizione dei lavoratori ai rischi
derivanti dagli agenti fi sici (campi elet-
tromagnetici)”.
La Direttiva 2004/40/CE indica i valori limite di
esposizione e di azione da applicare ai luoghi di
lavoro in base agli studi riportati nelle: “Linee guida
per la limitazione dell’esposizione a campi elettrici e
magnetici variabili nel tempo ed a campi elettroma-
gnetici (fi no a 300 GHz)” (ICNIRP - Health Physics
74: 494-522 (1998)), fi ssando al 30 aprile 2008
l’entrata in vigore delle normative nazionali.
Con qualche mese di anticipo rispetto alla sca- sca-
denza, lo Stato italiano integra la propria normativa
sulla sicurezza sul posto di lavoro, con il D.Lgs.
257/07 e conferma tutto quanto richiesto dalla DiDi- rettiva 2004/40/CE.
Ad aprile 2008 viene emanato il “Testo Unico sulla
salute e la sicurezza sul posto di lavoro”, vedi D.Lgs.
81/08. In particolare, per quanto riguarda gli agenti
fi sici – Titolo VIII - il Capo I prescrive l’obbligo per il
datore di lavoro dell’individuazione e della valuta-
zione dei rischi, dispone affi nché vengano ridotti o
eliminati i rischi connessi soprattutto per i lavoratori
più sensibili e stabilisce l’obbligo dell’informazione
e della formazione dei lavoratori addetti e istituisce
la sorveglianza e la cartella sanitaria.
Al Capo IV vengono determinati i requisiti minimi
11

12
per la protezione dei lavoratori contro i rischi per
la salute e la sicurezza. I valori di esposizione e
di azione riportati fanno riferimento al documento
ICNIRP, già citato nella Direttiva 2004/40/CE.
Fino a questo punto la successione delle disposidisposi- zione conferma la sequenza logica degli eventi. Ciò
che sta determinando la perplessità degli addetti
ai lavori è invece la presunta sospensiva decretata
dalla Direttiva 2008/46/CE, che contiene i seguenti
punti salienti:
1. I risultati di nuovi studi scientifi ci di ICNIRP che
saranno pubblicati entro fi ne anno 2008, e le
conseguenti considerazioni a cura dell’Orga-
nizzazione Mondiale della Sanità, potrebbero
contenere elementi in grado di indurre modifi che
sostanziali ai valori di azione e ai valori limite.
2. In applicazione della Direttiva 2004/40/CE si dodo- vrebbe rinunciare agli indiscussi benefi cio della
diagnostica per immagini dovuta alla risonanza
magnetica in ambito medico e su talune attività
industriali, per rispettare una norma, tutto som-
mato precauzionale, nei confronti degli effetti dei
campi magnetici.
3. Dal punto di vista tecnico non sono ancora didisponibili procedure armonizzate di individuazio-
ne e di valutazione del campo elettromagnetico
stabilite dal Comitato europeo, essendo soltanto
disponibile una bozza della norma EN 50499.
4. Pertanto la direttiva 2008/46/CE decreta il rinvio
di quattro anni della scadenza per il recepimento
della direttiva 2004/40/CE.
CONCLUSIONE
In presenza di una legge dallo Stato italiano – il TeTe- sto Unico - che recepisce, seppur con quattro anni
di anticipo, la Direttiva 2004/40/CE, promulgata e
poi rinviata dal Parlamento Europeo di quattro anni,
l’orientamento di alcuni soggetti istituzionali e degli
ambienti professionali, è quello di suggerire una ap-
plicazione integrale del D.Lgs. 81/08 fi n da subito,
ad eccezione della risonanza magnetica. Questo
modo di procedere è cautelativo nei confronti dei
lavoratori pur non comportando un aggravio so-
stanziale a carico del datore di lavoro, che è tenuto
fi n da adesso ad effettuare la valutazione del rischio
da esposizione ai campi elettromagnetici a cui sono
sottoposti i lavoratori.

Ingegneri senza Frontiere:
l’Esperienza internazionale di
Mali Wan Hatsadi
di Alberto Vicentin
L’ingegnere ’ingegnere è una fi gura professionale presente
progetti, anche da sola, ma sempre con l’aiuto di
in tutto il mondo e ben radicata nella storia. Ma un professore o ricercatore.
certamente dietro ad uno stesso titolo si celano
peculiarità legate ai tempi ed alle aree geografi che.
Lei ha sperimentato questo ruolo in Thailandia,
Australia, Italia: si può parlare di tre modi diversi
di essere ingegneri, tre modi diversi di essere con-
siderati come ingegneri?
Al termine degli studi poi sia in Thailandia che in
Australia l’accesso il mondo del lavoro è più veloce:
o l’azienda chiede direttamente all’Università di fare
un colloquio con gli studenti dell’ultimo anno, oppu-
re i centri di collocamento sono a stretto contratto
con le aziende.
L’ingegneria civile, chimi- chimi-
Posso dire inoltre che in
ca, elettrica per la verità
Thailandia un neo-ingegnere
è uguale in tutto mondo.
(laurea molto prestigiosa) tro- tro-
A differenza di altre disci- disci-
va lavoro in poco tempo e lo
pline come architettura,
stesso accade in Australia. In
legge, lettere lo studente
Italia ho degli amici ingegneri
di ingegneria studia infatti
che dopo un anno hanno fi -
su libri che hanno quasi
nito per andare a lavorare da
lo stesso contenuto in
impiegato. Questo è dovuto
tutto in mondo. Possono
al fatto che, sia in Australia
invece cambiare i tempi
che in Thailandia, l’ingegne-
di studio o attività svolta
re è una professione molto
dopo laurea.
richiesta perché entrambi i
In Thailandia, come in
paesi sono in fase di forte
Australia ci sono lauree
sviluppo da diversi anni.
di 4-5 anni (in particolare
Il percorso scolastico in Ita- Ita-
in Australia: di cui 1 anno
lia consente di arrivare alla
di “engineering internship
Laurea non prima dei 24-25
in the workplace”) e, chi
anni, spesso qualche anno
vuole, può continuare il
più tardi. Se da un lato ciò
Master di 1-2 anni. Una
garantisce un iter formativo
cosa che accomuna Thai-
Mali Wan Hatsadi
importante, dall’altro ritarda
landia ed Italia è forse il fatto che all’Università si
di molto l’ingresso dell’ingegnere nel “mondo rea-
punta più sullo studio mnemonico o nozionistico che
le”, cioè nel lavoro. Questo anche per la scarsa in-
sull’aspetto pratico. Durante il mio Master a Padova
tegrazione tra scuole/università e realtà produttive.
mi ricordo che gran parte dell’attività era appunto
La tua Laurea in Ingegneria Chimica in Thailandia
dedicata allo studio delle leggi e delle procedure,
è arrivata a 21 anni e subito hai potuto dedicarti
mentre ben poco tempo si dedicava al “Practical
a master ed esperienze professionali. Quali sono
Training”. In Australia invece durante l’Università
secondo te i vantaggi e gli svantaggi dei due si-
o il Master mi hanno chiesto di realizzare piccoli
stemi?
13

14
I tempi per diventare un ingegnere in Italia, in
Thailandia o in Australia sono gli stessi o quasi
(un anno meno in Thailandia). Da noi il Corso di
Laurea è di 4 anni e poi, se si vuole il Master, necesneces- sitano ulteriori 1-2 anni. Forse quello che cambia
è che il Master puoi farlo scegliendo tra diverse
specializzazioni. Io, per esempio, dopo la Laurea in
ingegneria chimica, ho deciso di fare un Master in
ingegneria ambientale. Forse in Italia non sarebbe
stato possibile dopo i primi di 3 anni di ingegneria.
Comunque, quello che ho notato è che nel mondo
del lavoro si ricercano sempre di più persone che
hanno già le esperienze pratiche e questo magari
manca agli studenti italiani, che però penso siano
molto preparati. Ciò che accade in Thailandia è che
l’ingegnere dell’ultimo anno di studi generalmente
faccia già quello che poi si troverà a fare appena a
terminati gli studi. Tornando alla domanda, volevo
precisare che io ho terminato la prima fase degli
studi a 21 anni perché ho iniziato l’università con
due anni in anticipo.
“Fare all’Università quello che poi si andrà a fare
appena terminati gli studi”. Sembrerebbe il desti-
no più logico e naturale, ed invece è quello meno
probabile, Spesso il neolaureato non sa cosa vuole
dare “da grande”, e se ha un’idea raramente coin-
cide con le occasioni che gli capiteranno. Da qui un
diffuso senso di disagio e delusione, e la necessità
di inventarsi da soli, spesso tra false opportuni-
tà e ostacoli, un percorso soddisfacente ed una
professionalità. Tu ritieni di fare oggi il lavoro che
immaginavi durante gli studi? E il lavoro lo volevi
o prevedevi proprio in Italia?
Direi di sì. In questo momento sto lavorando in un
settore che mi permette di sfruttare e mettere in
pratica le conoscenze acquisite, in particolare nel
corso del Master australiano e quello italiano. Ciò
non toglie comunque che essendo un ingegnere
chimico non possa occuparmi della progettazione
di impianto o della analisi pure. Ritengo comunque
che i primi anni lavorativi anche se passati a svol-
gere lavori non propriamente simili agi studi fatti
siano importanti perché permettono di capire cosa
ci piacerebbe fare negli anni futuri.
L’intenzione originaria era quella di fare una espe- espe-
rienza lavorativa di qualche anno in Australia e poi
ritornare in Thailandia per metterla a frutto in un
paese in cui c’è forte richiesta di personale alta-
mente qualifi cato. Ma per questioni personali ed
impreviste sono arrivata in Italia.
Sebbene sia ormai normale vedere nomi femmi- femmi-
nili nelle liste dei laureati in ingegneria, le donne
Ingegnere sono ancora in netta minoranza numenumerica, soprattutto nei rami classici (civile, meccani-
ca) ed in molte organizzazioni industriali. Com’è la
tua esperienza di “ingegnera” in Italia rispetto alle
precedenti all’estero?
Le donne in questo settore scarseggiano purtrop- purtrop-
po pure negli altri Paesi del mondo. L’ingegnere è
ancora una professione considerata “da uomini,”
perché molto tecnica e spesso da svolgere in am-
bienti pericolosi o sporchi. Io non ho avuto altre
esperienze lavorative prima di arrivare in Italia ma
posso dire che in Australia ed in Thailandia le don-
ne ingegnere sono poche e spesso sono presenti
solo nel settore informatico e chimico. Inoltre il loro
ruolo è sempre di basso profi lo, rispetto a quello
dei maschi. Se vogliono avere un ruolo all’interno
dell’azienda o dello studio professionale devono
diventare come gli uomini: agire, pensare, com-
portarsi e perfi no vestire come loro. Spero che le
cose cambino.
Parlare di ambiente in Italia signifi ca entrare in
un mondo vasto e controverso, in cui i contenuti
ideologici e politici prevalgono spesso sui valori
tecnici e scientifi ci. Anche per l’ingegnere che si
occupa di ambiente c’è il rischio di dimenticare le
grandi potenzialità di tutela ed innovazione offerte
dall’ingegneria ambientale, e di rimanere incastrati
in un sistema normativo che sembra privilegiare la
forma, gli adempimenti documentali, la compilazio-
ne. Qual è la tua impressione, a confronto con la
cultura ambientale in Thailandia ed in Australia?
Il problema della tutela ambientale è diventato molmol- to importante a partire dal 2000, quindi non sono
molti anni. Tanta è la strada da fare e tante sono le
cose da imparare e da sviluppare. sviluppare. Non c’è ancora
quindi nei vari Stati un vero indirizzo da seguire o
un traguardo da raggiungere. Ciò determina spesso
di iniziare un progetto senza sapere dove si vada e

che risultati si possano ottenere. Dal momento che
i confi ni sono incerti e anche gli obiettivi quelli che
dovrebbe scrivere le leggi fi niscono per farle male o
troppo complicate. complicate. Ma alcuni gli scienziati hanno la
loro responsabilità perché spesso si contraddicono
tra di loro (basta vedere quello che è successo con
l’effetto serra). Se a questo poi si aggiunge il fatto
che ci sono diverse persone che non vogliono cam-
biare le cose, allora si capisce perché c’è ancora
tanta confusione sul tema ambiente.
Thailandia e Italia si assomigliano molto per quel
che riguarda burocrazia e politica e quindi le cose
vanno ancora peggio. Australia invece è molto sen-
sibile alla questione ambientale forse anche perché
le persone si sono confrontate per diversi anni con
il problema acqua e smog. Forse essendo partiti
prima, ed essendo molto pratici, stanno ottenendo
dei risultati prima che in altri Paesi.
L’opinione pubblica italiana manifesta oggi una
forte sensibilità per le tematiche ambientali. Tutta-
via gli investimenti sulle soluzioni di maggior tutela
dell’ambiente e risparmio delle risorse sembrano
aver sempre bisogno di fi nanziamenti ed incen-
tivi. È il caso del fotovoltaico, di gran moda, e in
genere delle energie “pulite”. Come dire: “sono
ambientalista, purchè sia gratis, meglio ancora se
ci guadagno”. Ti sembra un atteggiamento tipica-
mente italiano?
No, non è tipico solo dell’Italia, ritengo che queque- sto accada dappertutto. Ciò è dovuto al fatto che
siamo un po’ pigri. È più facile sporcare e bruttare
tutto in un sacchetto piuttosto che fare la raccolta
differenziata. Abbiamo bisogno di trovarci in peri-
colo o di perdere qualcosa di caro prima di agire
in maniera diversa. Quando questo periodo sarà
più sentito (acqua più scarsa, luce più caro, ridu-
zione degli spazi verdi per i bambini) allora le cose
cambieranno.
Tocchiamo infi ne, pur senza pretese di completezza
ed approfondimento, un tema di attualità per la
nostra categoria. È oggi molto vivo il dibattito sulle
professioni e sulle relative competenze, si discutono
il signifi cato degli ordini professionali, l’utilità delle
tariffe vincolanti, la legittimità di sbarramenti con-
nessi a qualifi che. Iscrizioni e timbri per lo svolgi-
mento di determinate attività intellettuali. Ritieni che
un sistema di regole ed organizzazioni professionali
offra una maggiore tutela sia del professionista sia
del committente o pensi che in un mercato del
tutto libero ed aperto ciascun professionista, sia
esso ingegnere o meno, abbia l’opportunità di af-
fermarsi per le proprie capacità, indipendentemente
dal titolo?
Il titolo ti permette di distinguere meglio il percorso
formativo e di studi compiuti da una persona rispetto
ad un’altra. Ma non è detto che una persona lau-
reata in ingegneria debba fare solo progettazione di
impianti e debba essere come avviene in tanti pae-
si, inscritta all’Albo. Conosco ingegneri Australiani e
Thailandesi che all’interno di una azienda azienda svolgono
funzioni commerciali perché magari conoscono be-
ne il processo produttivo e quindi hanno qualcosa
in più rispetto al venditore puro. Per altro verso in
Thailandia ed Australia non tutti quelli laureati in
ingegneria (tranne ingegnere civile, meccanica,
elettrica) devono sostenere un esame di stato o
essere inscritti all’Albo per svolgere la loro attività
e per poter usare il titolo titolo “ingegnere”.
Io ritengo che la cosa importante sia che una perper- sona abbia compiuto gli studi di ingegneria e si
sia laureata. L’accesso al mondo del lavoro de-
ve poi essere automatico senza ulteriori ostacoli
o formalità. Il controllo sulla professionalità deve
avvenire all’università e poi da parte del mercato
e dei terzi.
Apro poi una parentesi sul problema degli ingegneingegneri stranieri che vogliono lavorare in Italia. A differen-
za di altri Paesi, in Italia si richiede che l’ingegnere
straniero ottenga il riconoscimento della sua laurea
per poter operare da ingegnere. La cosa è molto
diffi cile, spesso è necessario inscriversi nuovamen-
te all’Università e sostenere nuovi esami. Dopo aver
ottenuto il “titolo” italiano magari non trovi nemme-
no lavoro. In altri Paesi ti proponi, ti mettono alla
prova e, se non sei capace, ti licenziano.
15

16
Gli Ingegneri
dell’Informazione verso un
maggiore Riconoscimento
del Settore
Valorizzare alorizzare la fi gura dell’ingegnere dell’informazione
e porre rimedio alla grave carenza nor-
mativa che contraddistingue il settore in Italia sono
tra i principali obiettivi del Comitato Italiano degli
Ingegneri dell’Informazione, come pure delle nostra
commissione provinciale, nonché quella regionale
della FOIV.
E’ diffusa infatti tra gli ingegneri dell’informazione
una diffi coltà a riuscire ad operare in un mercato
che stenta a a riconoscerne la fi gura e le qualità pro-
fessionali. Questa diffi coltà è riscontrabile sia nel
settore pubblico che nel privato.
Nel settore pubblico infatti sono, per esempio, raris- rarissimi
i casi in cui i professionisti della nostra catego-
ria intervengono nella progettazione o nel collaudo
si sistemi o infrastrutture informatiche, anche se
queste trattano informazioni estremamente sensibili,
come nel caso della sanità. Nel settore privato il
problema si acuisce nel caso delle grandi aziende,
che rappresentano in termini numerici la parte pre-
ponderante degli investimenti ICT in Italia.
Le aziende informatiche e di consulenza hanno,
citando sempre il mercato informatico, una sorta di
monopolio nel caso delle grandi aziende “clienti”.
Succede infatti che l’ingegnere dell’informazione
sia spesso dipendente o collaboratore di aziende di
piccole dimensioni a cui vengono affi dati dei progetti
in subappalto da parte di aziende multinazionali.
Per capire inoltre quanto la fi gura dell’Ingegnere
dell’Informazione non venga ancora presa in suffi -
ciente considerazione, basta citare un recente fatto
di Manuel Fabris
di cronaca. L’azienda Peppermint Jam Record, che
vende musica su Internet, ha fatto causa lo scorso
anno a migliaia di utenti accusandoli di aver “sca-
ricato” illegalmente delle canzoni. Le associazioni
dei consumatori si sono rivolte al Garante della
Privacy, che per effettuare degli accertamenti si
è rivolto a delle multinazionali del software, e non
a ingegneri dell’informazione che sarebbero stati
al di sopra delle parti. Si è preferito il consulto di
aziende che erano più o meno direttamente parte
in causa. Sarebbe come se, in merito ad un pro-
blema giudiziario inerente l’ambito delle costruzioni
edilizie, l’autorità istituzionale si rivolgesse a una
delle multinazionali produttrici di cemento per un
giudizio tecnico al di sopra delle parti.
Si rende necessaria pertanto una tutela della propro- fessionalità degli ingegneri del terzo settore in un
mercato che risulta inoltre contraddistinto da tassi
di innovazione superiori agli altri due settori.
Importante in questo senso lo sforzo del Comitato
Italiano degli Ingegneri dell’Informazione. Ho parpar- tecipato come delegato del nostro ordine agli ultimi
incontri del 13 ottobre ad Ancona e a quello del
24 maggio a Napoli. In questi incontri è emerso
come lo stesso comitato stia progressivamente as-
sumendo sempre maggiore importanza. Ha infatti
ottenuto nei mesi scorsi il riconoscimento uffi ciale
da parte del CNI. Un’uffi cializzazione che ha costi-
tuito un primo traguardo importante e che ha visto
proprio gli Ordini del Veneto attraverso la FOIV,
come promotori nel settembre 2003 della prima
iniziativa in Italia volta a valorizzare gli Ingegneri

dell’Informazione.
In questi incontri è emerso come sia necessario
informare gli Enti locali che spesso non si rivolgono
agli ingegneri ICT in quanto non sanno chi chiama-
re dato che non esiste un Ordine degli informatici.
E’ in corso inoltre la preparazione di una proposta
di legge volta a tutelare questo settore che fi nora è
praticamente privo di qualsiasi regolamentazione.
Un’attività che il Comitato sta sviluppando giorno
per giorno, attraverso l’utilizzo di un sito internet
collaborativo, www.inginformazione.it. Uno dei
primi esempi, forse il primo a livello nazionale, di
progettualità di un ordine professionale che viene
sviluppata con il contributo dei vari delegati provin-
ciali attraverso internet. I vari membri del Comitato
possono infatti apportare i loro contributi senza la
necessità di incontrarsi fi sicamente attorno ad un
tavolo di una sala riunioni.
Il cammino per il riconoscimento della professionaprofessiona- lità dell'Ingegnere dell' Informazione non si prevede
certo facile, tuttavia è assolutamente necessario,
anche perché è il mercato stesso a richiedere, in
molte circostanze, una garanzia di qualità ed etica
professionale.
Inoltre, pur nello scarso riconoscimento e nella
carenza legislativa nella quale ci troviamo ad ope-
rare, esiste una forma seppur minima di tutela, si
pensi alla normativa sugli appalti pubblici. Infatti,
un recente articolo del Sole 24 Ore riporta come:
“In un appalto pubblico, la nomina dei componencomponen- ti della commissione giudicatrice quando la gara
prevede come criterio di scelta quello dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, deve avvenire
senza eccezioni secondo l’articolo 84 del Codice
appalti /Dlgs163/2006), individuando pertanto i
componenti del collegio …… sulla base di rose
di candidati predisposti su richiesta dell’ente dagli
ordini professionali o dalle facoltà universitarie non
è possibile derogare al principio”. Criterio ovvia-
mente valido anche per gli appalti inerenti l’ambito
di competenza degli ingegneri del terzo settore.
Per quanto concerne invece la nostra commissione
provinciale, in quest’ultimo anno, è stato organizzato
l’incontro con il Presidente del Consiglio Re-
gione Veneto Marino Finozzi, che ha incontrato lo
scorso dicembre una delegazione regionale degli
Ingegneri dell’Informazione e sono stati promossi
due seminari riguardanti la sicurezza informatica.
I prossimi impegni prevedono un incontro con le
maggiori istituzioni a livello provinciale, nel quale
verrà distribuito il recente numero monografi co
della rivista della FOIV che è stato caratterizzato
da numerosi articoli dei nostri colleghi di Vicenza.
Una iniziativa che ci auguriamo sia di ausilio alla
diffusione della nostra professionalità.
17

18
L’Instabilità dei Prezzi
nell’Edilizia: Possibili
Ripercussioni nei Cantieri
Le e continue fl uttuazioni dei mercati delle ma-
terie prime, in particolare dei materiali siderurgici,
per la forte domanda dei Paesi dell’Estremo Orien-
te, Cina in primis ed il decollo del prezzo del petrolio,
rendono particolarmente volatili anche i prezzi delle
opere edili e delle relative lavorazioni. Secondo la
Camera di Commercio della Provincia di Vicenza in
sei mesi (settembre 2007 - marzo 2008) il costo di
alcuni laterizi è stato soggetto ad un aumento del
10% ed il costo dell'acciaio in barre del 16% ed il
mercato non sembra fornire alcuna indicazione in
merito ad un eventuale cambiamento di tale trend
ascendente. Ecco quindi la necessità di riportare
alcune osservazioni in merito alla conseguenza nei
cantieri edili dell'instabilità dei prezzi. Innanzitutto
è fondamentale tenere conto della scadenza delle
offerte redatte dalle ditte esecutrici: generalmente
non è più possibile per un'impresa tenere fi ssi i
prezzi per lavori di edilizia privata di durata superiore
all'anno. Il professionista che dovesse seguire un
cantiere edile dovrebbe porre particolare attenzio-
ne a far eseguire nuove lavorazioni non previste in
contratto, perché le stesse potrebbero portare ad
un forte sforamento del budget della committenza
proprio a causa dell'aumento dei prezzi. Ovvero
l'impresa potrebbe utilizzare i nuovi prezzi delle
lavorazioni non previste proprio per coprire le per-
dite subite a causa degli aumenti sopravvenuti nel
frattempo.
Si ricorda comunque che anche nell'impossibilità
esplicitata nel contratto della revisione dei prezzi,
un'impresa potrebbe comunque richiedere una modifi
ca per equità del contratto a causa della stra-
ordinaria ed imprevedibile sopravvenuta onerosità
di Giuseppe Costa
della propria prestazione (art. 1467 C.C.).
Inoltre il professionista non deve assolutamenassolutamen-
te trascurare il fenomeno di continua crescita dei
prezzi già in fase di progetto e cioè nel momento
in cui si appresti a fornire al proprio committente
un'indicazione di spesa. Bisogna ricordare che per
le opere edili spesso passa qualche anno da quan-
do si inizia il progetto a quando il bene immobile
viene ultimato. Di conseguenza si rischia che una
errata valutazione dell'entità dei lavori da parte del
professionista porti al non completamento dell'ope-
ra a causa della mancanza di fondi.
Per evitare gli inconvenienti sopra riportati risulta
molto utile e fondamentale utilizzare Prezzari ag-
giornati. Fortunatamente Internet viene incontro ai
professionisti con la sua capacità di fornire infor-
mazioni sempre aggiornate. Si ricorda infatti che
la Camera di Commercio di Vicenza pubblica sul
proprio sito http://www.vi.camcom.it/edili/index.
php i Prezzi Indicativi dei Materiali, delle Opere
Edili e dei Prodotti correlati che vengono rilevati
semestralmente in provincia di Vicenza. I prezzi ri-
guardano i seguenti settori: materiali e opere edili,
impermeabilizzazioni e bitumature, opere stradali,
opere in pietra naturale, pavimenti e rivestimenti,
opere in legno, opere in ferro, opere in vetro, ver-
niciature e tappezzerie, impianti di riscaldamento,
impianti idrosanitari, impianti elettro-telefonici e
televisivi. Si consiglia di registrarsi a questo data-
base dal momento che la registrazione è gratuita e
consente di venire avvisati tramite posta elettronica
ogni qual volta vengano apportati aggiornamenti
infra-semestrali al Prezzario.

Adempimenti e Deposito
Cementi Armati:
l’Ordine risponde
all’Amministrazione
OGGETTO: Richiesta parere adempimenti
L. 1086/71 (cementi armati) Vss. Riff.: prot.
gen. n. 17971 del 07/06/2007, prot. gen. n.
27102 del 14/09/2007, prot. gen. n. 11282 del
18/04/2008.
Spett.le Comune Comune di .....................................
alla c.a. del Dirigente . ................................
Con riferimento alla richiesta, in oggetto, esamina- esamina-
ta la documentazione trasmessa si ritiene:
1) Per le tre (3) pratiche edilizie esaminate, sulla
base degli elementi di progetto, si ravvisano sus-
sistere gli obblighi di cui alla Legge 5.11.1971,
n° 1086, artt. 4 e 6 ed al D.P.R. 6.6.2001, n°
380, art. 65 e dunque la necessità di "Deposito
dei cementi armati";
2) Relativamente all'obbligo, in generale, di "De"De- posito dei cementi armati" ed al conseguente
Collaudo Statico delle opere:
2a) Si richiamano le specifi che disposizioni dei
cui alle:
- Legge 2 Febbraio 1974, N. 64
"Provvedimenti per le costruzioni con particopartico- lari prescrizioni per le zone sismiche" - Titolo
II "NORME PER LE COSTRUZIONI IN ZONE
SISMICHE"
- Legge 1086 del 5 novembre 1971
"DISCIPLINA PER LE OPERE IN CONGLOME-
RATO CEMENTIZIO ARMATO"
- D.P.R. 6 giugno 2001, N. 380
"Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia" - Capo II "
DISCIPLINA DELLE OPERE DI CONGLOME-
SIMPOSIUM
RATO CEMENTIZIO ARMATO, NORMALE E
PRECOMPRESSO ED A STRUTTURA METAL-
LICA"
2b) Si evidenzia che il territorio del Comune
di ........... ricade in zona sismica 3 (nuo-
va classifi cazione) e dunque in tal caso la
competenza in materia sismica è conferita
all'Ente Comunale; solo per le zone sismiche
di grado superiore (zone 1 e 2) è prescritta la
preventiva autorizzazione scritta dell'Uffi cio
del Genio Civile.
2c) Si evidenzia altresì come l'essere oggi, diver- diver-
samente dal passato, "zona " zona sismica" implica
di fatto, a parere parere dello scrivente l'osservanza
di:
1. Legge 2 Febbraio 1974, N. 64
Capo III - Vigilanza sulle costruzioni
Art. 17 - Denuncia dei lavori, presentazione
ed esame dei progetti
Nelle zone sismiche di cui all'art. 3 (Art.
3 - Opere disciplinate e gradi di sismicità
: Tutte le costruzioni la cui sicurezza possa
comunque interessare la pubblica incolumi-
tà, da realizzarsi in zone dichiarate sismiche
................... omissis ........................) ........................ ) deldella presente legge, chiunque intenda procede-
re a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni,
è tenuto a darne preavviso scritto, ..............
omissis ............Il progetto deve essere
esauriente ..... ...... omissis ......................
ed accompagnato da una relazione tecni-
ca, dal fascicolo dei calcoli delle strutture
portanti, sia in fondazione che in elevazione,
e dai disegni dei particolari esecutivi delle
strutture. ..............omissis.....................
19

20
2. D. Lgs 6 giugno 2001 N. 380
Art. 67 - Collaudo Statico
Tutte le costruzioni di cui al primo comma
dell'art. 53, (Art. 53 - Defi nizioni: Ai fi ni del
presente testo unico si considerano: a) opere
in conglomerato cementizio armato normale,
quelle composte da un complesso di struttu-
re in conglomerato cementizio ed armature
che assolvono ad una funzione statica; statica;) ) la
cui sicurezza possa comunque interessare la
pubblica incolumità devono essere sottopo-
ste a colludo statico.
Le norme vigenti, dunque prevedono per gli
interventi edilizi nelle zone sismiche 1 e 2, un
provvedimento autorizzativo dell'Uffi cio del Ge-
nio Civile Provinciale, e per le zone sismiche 3
e 4 il controllo in capo all'Ente a cui l'istanza ad
edifi care è rivolta.
2d) La Circolare N. 11951/1974 del Ministero dei
LL.PP. - Presidenza del Consiglio Superiore
- Servizio Tecnico Centrale, con riferimento
alla Legge 5/11/1971, N. 1086, così chia-
riva:
" ..................... omissis ...........................
si considerano, ai sensi della legge 1086,
opere in conglomerato cementizio armato
normale quelle costituite da elementi resistenti
interconnessi, compresi quelli di fon-
dazione, che mutuamente concorrono ad
assicurare la stabilità globale dell'organismo
portante della costruzione, e che quindi co-
stituiscono un " "complesso complesso di strutture strutture" " ossia
un "insieme " insieme di membrature" comunque colcol- legate tra loro ed esplicanti una determinata
funzione statica.
Sono quindi escluse dall'applicazione
dell'art. 4 della legge, oltre alle membratu-
re singole, anche gli elementi costitutivi di
cemento armato che assolvono una funzione
di limitata importanza nel contesto statico
dell'opera".
La disposizione in argomento ben defi nisce
le opere in c.a. escludendo dall'obbligo della
denuncia dei c.a. (Art. 4 - Denuncia dei lavo-
ri - L. 1086/71) le costruzioni realizzate con
membrature singole e/o gli elementi costi-
tutivi di cemento armato che assolvono una
funzione di limitata importanza nel contesto
statico dell'opera.
Tale disposizione, ancorchè di non immediata
applicabilità, non può, a parere dello scrivente,
essere applicata al campo della progettazione
sismica ove i modelli del progetto e del calcolo
strutturale non possano prescindere da sistemi
di elementi (fondazioni - pilastri - travi - oriz-
zontamenti - ecc...) interconnessi ed interagenti
tra loro; talchè sembra appropriato analizzare/
parlare di un "sistema complesso" e dunque da
escludere riferimenti a singole membrature e/o
ad elementi costitutivi di cemento armato che
assolvono una funzione di limitata importanza
nel contesto statico dell'opera.
Riteniamo pertanto per i sopradetti richiami
normativi, le considerazioni e le valutazioni fat-
te, che per la realizzazione di nuove costruzioni,
ristrutturazioni, ampliamenti, .... e altro, in zona
sismica, si debba prevedere come norma ge-
nerale l'obbligo della denuncia delle opere in
c.a. ed il relativo collaudo strutturale; obbligo
che, a parere della scrivente, potrebbe essere
eventualmente derogato nel caso di interventi
di "modesta entità" relativi ad organismi edilizi
di carattere accessorio, e dove la presenza delle
persone non potesse che essere momentanea
e/o saltuaria.
Ci auguriamo, nel merito delle questioni poste, di
aver fornito elementi di chiarezza nella interpretazio-
ne di norme che, a parere di questo Ordine, devono
essere imprescindibilmente legate alla tutela dei
cittadini ed alla pubblica incolumità.
Scusandoci per il tempo trascorso dalla Vs. richie- richie-
sta, ci è gradita l'occasione per porgere i più distinti
saluti.
Il Responsabile Commissione Parcelle
Dott. Ing. Sergio Slaviero
Il Presidente dell’Ordine
Dott. Ing. Ivano Cavestro

RESPONSABILE
DEL
PROCEDIMENTO
Convegno
VENERDI’
19 settembre 2008
dott.
ARMANDO
BUENO PERNICA
Autorità di Vigilanza
R.D.P. e R.U.P
Compiti
Doveri
Responsabilità
VENERDI’
26 settembre 2008
dott. avv.
GIOVANNI
SALA
R.D.P. e R.U.P
Responsabilità
Casi pratici: analisi
Aula
Magna
ITIS “A. ROSSI”
VICENZA
Ore 15.00 - 18.00
1
2
21

22
Le nuove Regole per
l’Accettazione in Cantiere
dei Materiali da Costruzione
1. FACTORY PRODUCTION CONTROL E DI-
REZIONE LAVORI
Le nuove “Norme Tecniche per le Costruzioni
emanate con con D.M. 14/01/2008”, così come le
precedenti Norme Tecniche emanate con D.M.
14/09/2005, richiedono che i singoli impianti di
produzione di materiali strutturali (non l’azienda, i
singoli impianti) si dotino di un sistema di autocon-
trollo (FPC – Factory Production Control).
Tale sistema deve essere supportato da documen- documen-
ti, procedure e manuali, conformi alle prescrizioni
contenute nelle linee guida del materiale oggetto
della produzione. Tali linee guida sono predisposte
dal Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle
Infrastrutture.
Il sistema di controllo così sviluppato deve essere
certifi cato da un apposito organismo indipendente
e tutti i documenti relativi al FPC devono essere a
disposizione degli Enti o altri soggetti di controllo.
L’Appaltatore deve richiedere ai produttori dei ma-
di Paolo Franchetti
con la collaborazione di M. Torbol
teriali i relativi fascicoli da consegnare alla Direzione
Lavori. Tali fascicoli devono contenere:
1. la descrizione dei materiali utilizzati;
2. i certifi cati di pre-qualifi ca e eventuale progettaprogettazione del materiale nel caso di aggregati (calce-
struzzo, conglomerati bituminosi);
3. copia della certifi cazione del controllo di processo
(FPC);
4. copia dei certifi cati da cui risulti la conformità
dei materiali alle relative specifi che norme di
prodotto marcatura (CE).
La legge stabilisce inoltre che la Direzione dei La- La-
vori è tenuta a:
1. richiedere, prima di ogni fornitura di materiale,
certifi cato FPC dell’impianto e certifi cato di mar-
catura CE del materiale;
2. verifi care la conformità della fornitura (FPC) atat- traverso il controllo dei documenti di trasporto;
3. rifi utare forniture da impianti non conformi (senza

FPC) o materiali privi di marcatura CE o equivaequiva- lente.
Il paragrafo §11.1 delle Nuove Norme Tecniche per
le Costruzioni prevede, tuttavia, che “ad eccezio- eccezio-
ne di quelli in possesso di Marcatura CE, possono
essere impiegati materiali o prodotti conformi ad
altre specifi che tecniche qualora dette specifi che
garantiscano un livello di sicurezza equivalente a
quello previsto nelle presenti norme. Tale equiva-
lenza sarà accertata attraverso procedure all’uopo
stabilite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici, sentito lo stesso Con- Con-
siglio Superiore”.
Il calcestruzzo strutturale realizzato a piè d’opera
per piccoli lavori deve essere composto da materiali
marcati CE e con impianto di betonaggio certifi cato
FPC.
La malta realizzata a piè d’opera invece, non
strutturale deve comunque essere realizzata con
materiali marcati CE e miscelata da persone com-
petenti.
2. FPC E DECRETO MILLEPROROGHE
La legge n. 31/08 ha recentemente convertito convertito con
modifi che il Decreto Legge n. 247/07 “mille pro-
roghe”. L’art. 20 del decreto defi nisce il periodo di
coesistenza fra le nuove “Norme Tecniche per le
Costruzioni del D.M. 14/01/2008” e la normativa
precedentemente in vigore.
In particolare, con l'entrata in vigore della legge
n.31/08 si stabilisce che fi no al 30 giugno 2009,
in alternativa all'applicazione delle nuove Norme
Tecniche per le Costruzioni è possibile fare riferi- riferi-
mento al D.M. 14 settembre 2005 oppure al D.M.
9 gennaio 1996.
Inoltre col medesimo articolo 20 si stabilisce che
“tale periodo di coesistenza non si applica alle ve- ve-
rifi che tecniche e agli interventi relativi agli edifi ci
di interesse strategico e alle opere infrastrutturali
la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume
rilievo fondamentale per le fi nalità di protezione
civile, nonché relativi agli edifi ci ed alle opere in-
frastrutturali che possono assumere rilevanza in
relazione alle conseguenze di un loro eventuale col-
lasso” (di cui al decreto del Capo del Dipartimento
della Protezione Civile 21/10/2003).
L'eccezione di cui al paragrafo precedente fa sì
che nell’ambito degli interventi relativi agli edifi ci di
interesse strategico e alle opere infrastrutturali di
competenza statale sopra citati si debbano applica-
re immediatamente le disposizioni di cui alle Norme
Tecniche per le Costruzioni (D.M.14/01/2008), fra
le quali gli obblighi relativi ai materiali e prodotti
per uso strutturale.
Pertanto, la certifi cazione FPC risulta necessaria
sin da subito per tutte le forniture di materiali rela-
tive agli edifi ci di interesse strategico e alle opere
infrastrutturali quali ad esempio strade, autostrade,
reti ferroviarie e ponti.
Tali infrastrutture sono elencate nel Decreto n.
3685 del 21/10/2003 del Capo del Dipartimento
della Protezione Civile (GU n. 252 del 29/10/2003)
recepito in Veneto dalla DGR n. 3645 in data
28/11/2003 per le opere/infrastrutture di compecompe- tenza regionale (BURV n. 6 del 13/01/2004).
L’allegato 1 del Decreto n.3685 del 21/10/2003
elenca le tipologie dei vari edifi ci strategico/rilevanti
dividendoli in due grandi gruppi:
• Le infrastrutture/edifi ci d’interesse strategico di
fondamentale importanza per le fi nalità di protezio-
ne civile.
• Le infrastrutture/edifi ci rilevanti in relazione alle
conseguenze di un eventuale collasso.
3. RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia il personale del Genio Civile di Vicenza
per la preziosa collaborazione.
4. RIFERIMENTI NORMATIVI
•
•
Decreto ministeriale 14 gennaio 2008: “Ap-
provazione delle Nuove Norme Tecniche per
le Costruzioni”;
Legge 28 febbraio 2008, n. 31: "Conversione
in legge, con modifi cazioni, del decreto-legge
31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga
di termini previsti da disposizioni legislative e
disposizioni urgenti in materia fi nanziaria".
23

24
NUOVE ISCRIZIONI
Nuove Iscrizioni
all’Ordine degli Ingegneri
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
27/09/2007)
DAL ZOTTO ANDREA residente a Thiene (VI).
Si è laureato il 27 aprile 2007 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Edile.
Titolo Tesi: “Criteri di progetto e verifi che di sicu- sicu-
rezza di un complesso edilizio residenziale”.
Relatore: Prof. Ing. Francesco Zaupa
ELVIATI GIANMARCO residente a Bassano del
Grappa (VI).
Si è laureato il 12 marzo 1997 all’Università di
Trento, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria dei Materiali.
Titolo Tesi: “Produzione e caratterizzazione di com- com-
posti allumina - nichel”. nichel”
Relatore: Prof. Roberto dal Maschio
Ing. Luca Lutterotti
FORTE FEDERICA residente a Asiago (VI).
Si è laureata il 26 aprile 2006 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.
Titolo Tesi: “Flusso e trasporto in acquiferi con
distribuzione condizionata di conducibilità idrau-
lica”.
Relatore: Prof. Ing. Paolo Salandin
SOMAINI ROBERTO residente a Costabissara (VI).
Si è laureato il 29 novembre 2006 all’Università
di Padova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di
Costruzione e Trasporti – Corso di laurea in Inge- Inge-
gneria Civile.
a cura di Laura Di Prima
Titolo Tesi: “Progetto di una struttura in legno lala- mellare in zona sismica”.
Relatore: Prof. Lamberto Briseghella
STIFFAN PAOLO residente a Carrè (VI).
Si è laureato il 11 marzo 1998 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria- Dipartimento di InIn- novazione Meccanica e Gestionale – Corso di laurea
in Ingegneria Gestionale.
Titolo Tesi: “Misura del coeffi ciente di scambio
termico in test di laboratorio”.
Relatore: Ing. Luciano D’Angelo
VARIO PAOLO residente a Mussolente (VI).
Si è laureato il 9 marzo 1999 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Elettronica.
Titolo Tesi: “Modelli minimi per la valutazione di
indici del sistema di regolazione glucosio - insuli-
na”.
Relatore: Prof. Gianna Maria Toffolo
SEZIONE B (Consiglio dell’Ordine del
27/09/2007)
SCOTTON DENIS residente a Solagna (VI).
Si è laureato il 20 luglio 2006 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Energetica.
Titolo Tesi: “Audit energetico per un sistema di
cogenerazione”.
Relatore: Prof. Alberto Mirandola

SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine dell’
11/10/2007)
COSTA ANNAMARIA residente a Valdagno (VI).
Si è laureata il 10 giugno 2005 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di InIn- novazione Meccanica e Gestionale – Corso di laurea
in Ingegneria Meccanica.
Titolo Tesi: “ “Applicazione Applicazione di un codice CAE per
l’ottimizzazione delle fasi di iniezione e di raffreddamento
nello stampaggio ad iniezione di un con-
tenitore per CD e DVD”.
Relatore: Prof. Paolo F. Bariani
Correlatore: Ing. Ruggero Basso
CRIVELLARO MATTIA residente a Barbarano V.no (VI).
Si è laureato il 25 ottobre 2006 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Edile.
Titolo Tesi: “Analisi sperimentale delle relazioni
esistenti tra rilievi profi lometrici e rumorosità da
rotolamento nelle pavimentazioni stradali”.
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine dell’
08/11/2007)
NORO SIMONE residente ad Altavilla V.na (VI).
Si è laureato il 20 dicembre 2006 all’Università
di Padova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di
Costruzioni e Trasporti – Corso di laurea in IngeInge- gneria Civile.
Titolo Tesi: “La manutenzione programmata di pon- pon-
ti e viadotti nel demanio della Provincia di Vicenza:
il caso del ponte Secula sul fi ume Bacchiglione”.
Relatore: Prof. Claudio Modena
Correlatori: Dott. Ing. Paolo Fianchetti
Dott. Ing. Manuel Grendene
Dott. Ing. Ettore Ravazzolo
NUOVE ISCRIZIONI
POVOLO MARCO residente a Recoaro Terme (VI).
Si è laureato il 19 ottobre 2006 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Meccanica.
Titolo Tesi: “Analisi numerica di un diffusore rara- diale a profi li alari”.
Relatore: Prof. Ing. Giorgio Pavesi
ZENERE LUIGI residente a Monticello C. Otto (VI).
Si è laureato l’ 11 aprile 2006 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Elettronica.
Titolo Tesi: “Building Automation in uno stabilistabili- mento per la lavorazione dei prosciutti”.
Relatore: Prof. Doriano Ciscato
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
22/11/2007)
PALMA FEDERICO residente a Arzignano (VI).
Si è laureato il 20 aprile 2007 al Politecnico di
Milano, Facoltà di Ingegneria Civile – Corso di laulau- rea in Ingegneria Edile. Dipartimento di Ingegneria
Strutturale.
Titolo Tesi: “Infl uenza dell’irregolarità in elevazioelevazio- ne sulla risposta sismica di telai in calcestruzzo
armato”.
Relatore: Prof. Marco Valente
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
06/12/2007)
TASCA PAOLO residente a Mason Vicentino (VI).
Si è laureato il 7 agosto 1981 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Meccanica.
Titolo Tesi: “Normative per la certifi cazione di ap- ap-
parecchiature elettromedicali”.
25

26
Relatore: Prof. Aldo Rossi
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
10/01/2008)
BROGLIATO FEDERICO residente a Vicenza.
Si è laureato il 3 aprile 2003 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Gestionale. Dipartimento di Tecnica e
Gestione dei Sistemi Industriali.
Titolo Tesi: “Microstruttura e comportamento mecmec- canico di getti pressocolati in magnesio”.
Relatore: Prof. Bonollo Franco
Correlatori: Ing. Lorenzo Menaldo
P.I. Giuseppe Testa
SCOMAZZON ANDREA residente a Bassano del
Grappa (VI).
Si è laureato il 30 marzo 2007 all’Università di
Trento, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Civile.
Titolo Tesi: “Il costruito e il fabbisogno energetico:
il caso di masi di Cavalese”.
Relatori: Prof. Ing. Paolo Baggio
Prof. Arch. Maria Paola Gatti
SOSTIZZO MATTEO residente a Caldogno (VI).
Si è laureato il 27 novembre 2006 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Gestionale.
Titolo Tesi: “Studio teorico e sperimentale sperimentale di un
impianto di cogenerazione fotovoltaica”.
Relatore: Prof. Renato Lazzarin
Correlatore: IIng.
ng. Lorenzo Zamboni
ZAMPIVA DAVIDE residente ad Arzignano (VI).
Si è laureato il 23 novembre 2003 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Meccanica.
NUOVE ISCRIZIONI
Titolo Tesi: “Progetto e sviluppo dei moduli di ri- riscaldamento
– raffreddamento in un apparato spe-
rimentale per prove di fatica termo-meccanica”.
Relatore: Prof. Guido Berti
Correlatore: Ing. Manuel Monti
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
24/01/2008)
CALVI MARCO residente a Longare (VI).
Si è laureato il 21 marzo 2007 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di
Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica.
Titolo Tesi: “Probabilità di rottura delle paratie di- di-
mensionate secondo Eurocodice 7”.
Relatore: Prof. Ing. Giampaolo Cortellazzo
CANEVAROLO MATTEO residente a Torri di
Quartesolo (VI).
Si è laureato all’Università di Padova, Facoltà di
Ingegneria Dipartimento di Idraulica, Marittima,
Ambientale e Geotecnica.
Titolo Tesi: “Proposta di intervento per la stabiliz- stabiliz-
zazione della frana Fantoni a Recoaro Terme alla
luce della nuova normativa sismica”.
Relatore: Prof. Ing. Favaretti Marco
DAL POZZO DAVIDE residente a Grisignano di
Zocco (VI).
Si è laureato il 27 aprile 2006 all’Università di PaPadova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di Inno-
vazione Meccanica e Gestionale - Corso di laurea
in Ingegneria Meccanica.
Titolo Tesi: “Analisi e progettazione del sistema
Kanban per l’industria meccanica”.
Relatore: Prof. Roberto Panizzolo
JORIO RICCARDO residente a Creazzo (VI).
Si è laureato il 27 giugno 2007 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in

Ingegneria Edile.
Titolo Tesi: “I criteri della sostenibilità applicati
all’analisi degli edifi ci fi nalizzata alla certifi cazio-
ne”.
Relatore: Prof. Giorgio Garau
MUZZOLON PAOLO residente a Lonigo (VI).
Si è laureato il 17 aprile 2007 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Corso di laurea in
Ingegneria Civile.
Titolo Tesi: “Stabilità dei corsi idrici nei territori
montani”.
Relatore: Prof. Nadia Ursino
Correlatore: Prof. Massimo Degetto
SEZIONE B (Consiglio dell’Ordine del
24/01/2008)
MAGNAGUAGNO NICOLA residente a Vicenza.
Si è laureato l’ 8 marzo 2004 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria – Diploma di Laurea in
Ingegneria Meccanica.
Relazione sul periodo di tirocinio presso Berica Im- Im-
pianti Energia S.r.l. sul tema: “Produzione “ Produzione di Biogas
da discarica R.S.U. e di gestore anaerobico per
cogerazione ” ”.
Relatore: Prof. Ing. Andrea Lazzaretto
Tutore presso l’azienda: P.I. Moreno Bertolo
SEZIONE A (Consiglio dell’Ordine del
07/02/2008)
CHIMINELLO MATTEO residente a Cassola (VI).
Si è laureato il 27 aprile 2006 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria. Laurea in Ingegneria
Meccanica.
Titolo Tesi: “Simulazione ed analisi delle trasmistrasmis- sioni a cinghia sincrona a fi ni diagnostici”.
Relatore: Prof. Roberto Basso
FIORETTO ANDREA residente a Schio (VI).
NUOVE ISCRIZIONI
Si è laureato il 14 luglio 1994 all’Università di PaPa- dova, Facoltà di Ingegneria. Laurea in Ingegneria
Meccanica.
Titolo Tesi: “Condensazione su superfi ci estese:
osservazioni sperimentali ed analisi teoriche”.
Relatori: Prof. Alberto Cavallin
Prof. Luisa Rossetto
Dott. Ing. Giovanni Antonio Longo
MOCELLIN GIOVANNI residente a Bassano del
Grappa (VI).
Si è laureato il 26 aprile 2006 all’Università di PaPadova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di Costru-
zioni e Trasporti. Laurea in Ingegneria Edile.
Titolo Tesi: “Passerella pedonale a Bassano del
Grappa”.
Relatore: Prof. Claudio Modena
Correlatori: Ing. Carlo Pellegrino
Ing. Paolo Fianchetti
Ing. Manuel Grendene
MOLON DAVIDE residente a Arzignano (VI).
Si è laureato il 19 luglio 2006 all’Università di
Trento, Facoltà di Ingegneria. Laurea in IngegneIngegne- ria Civile - Edile.
Titolo Tesi: “Progetto per la nuova biblioteca della
facoltà di Ingegneria”.
Relatore: Ing. Rossano Albatici
Correlatore: Prof. Arch. Enzo Siligardi
PERUZZO MAURIZIO JUNIOR residente a Bas-
sano del Grappa (VI).
Si è laureato il 18 ottobre 2006 all’Università di
Padova, Facoltà di Ingegneria. Dipartimento di
Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali. Laurea
in Ingegneria Gestionale.
Titolo Tesi: “Raccolta strutturata di dati sulle presse
per l’iniezione delle materie plastiche”.
Relatore: Prof. Guido Berti
continua
27

28
SEDUTA N. 61 DEL
08.05.2008
Presenti: Busana, Cavestro, Dal Cortivo
Di Felice, Ebalginelli, Filippi, Morandini,
Rossi, Sacchiero, Schillaci,
Scortegagna, Slaviero.
Assenti: Frisiero, Pelloso, Vodola.
ORDINE DEL GIORNO
331) Lettura e approvazione del verbale
della seduta precedente;
332) ) Movimento iscritti;
333) Procedimenti disciplinari;
330) Assicurazione per Consiglieri e
attività del Consiglio.
305) Coordinamento commissioni:
relazioni dei Responsabili delle Commissioni
dell’Ordine;
334) Comunicazioni del Presidente
(Considerazioni Assemblea 18 aprile
2008, ...);
306) ) Criteri di assegnazione patrocini
da parte dell’Ordine;
329) Azione nei confronti del Comune
di Arzignano in merito al contenuto
del nuovo “Regolamento per
l’edilizia sostenibile e il Risparmio
energetico”;
335) Varie ed eventuali.
DECISIONI
Punto n. 331 dell’O.d.G.
attivita’ del consiglio dell’ordine
Viene approvato il verbale della seduta
del Consiglio n. 60 del 17 Aprile
2008.
Punto n. 332 dell’O.d.G.
a) Nuove iscrizioni - Sezione A:
Fioraso Raffaele n. 3000; Costa Anna
n. 3001; Nasti Carlo n. 3002; Grolla
Matteo n. 3003.
b) Trasferimenti all’Ordine di Vicenza:
Mottin Matteo n. 2600.
Punto n. 330 dell’O.d.G.
Relaziona l’Ing. Ebalginelli sulle offerte
polizza pervenute. L’ultima di
queste offerte è pervenuta in data
odierna e pertanto si rimanda l’argomento
ad una prossima seduta del
Consiglio.
Punto n. 305 dell’O.d.G.
• L’Ing. Busana (Commissione Stampa)
relaziona sull’attività svolta e
programmata; viene esaminata in
particolare la questione relativa alla
pubblicità su “Professione Ingegnere”.
• L’Ing. Sacchiero (Commissione della
Professione) relaziona sull’attività
svolta e programmata; in particolare
presenta un tema “Il Responsabile
del Procedimento” che verrà trattato
con un Seminario nel prossimo mese
di Settembre.
• L’Ing. Slaviero (Commissione Bandi,
Concorsi e Parcelle) relaziona sull’attività
svolta; fornisce le presenze dei
Commissari ed indica che il 50% circa
dei Bandi esaminati vengono modificati
a seguito delle segnalazioni della
Commissione stessa.
Punto n. 333 dell’O.d.G.
................ omissis ......................
Punto n. 335 dell’O.d.G.
• Pubblicità su “Professione Ingegneri”
- l’Ing. Cavestro e l’Ing. Morandini
propongono di inviare una lettera conoscitiva
a inserzionisti selezionati
per eventuale inserzioni pubblicitarie;
a ciò provvederà l’Ing. Busana.
• Una giornata di studio per il Consiglio
- l’Ing. Morandini propone di
organizzare una giornata di incontro/
studio per il Consiglio per discutere
varie tematiche, fra queste le problematiche
correlate all’applicazione
della tariffa professionale.
• Tesserini identificativi - si intende
dotare ogni Iscritto all’Ordine di un
tesserino identificativo personale;
l’Ing. Di Felice provvederà alla valutazione
dei costi.
• Corso regionale sulle Energie alternative
- L’Ing. Cavestro relaziona sulla
possibilità di organizzare tale corso.
• Pubblicità a mezzo posta elettronica
dell’Ordine - è quanto richiesto da un
nostro Iscritto, per divulgare offerte
di “Tipo commerciale”; il Consiglio
determina che la pubblicità, se idonea,
potrà essere inserita nella rivista
“Professione Ingegnere”.
a cura di Sergio Slaviero
__________________________
SEDUTA N. 62 DEL
22.05.2008
Presenti: Cavestro, Dal Cortivo, Di
Felice, Ebalginelli, Filippi, Frisiero,
Morandini, Rossi, Sacchiero, Schillaci,
Scortegagna.
Assenti: Busana, Pelloso, Slaviero,
Vodola.
ORDINE DEL GIORNO
336) Lettura e approvazione del verbale
della seduta precedente;
337) ) Movimento iscritti;
338) Procedimenti disciplinari;
306) ) Criteri di assegnazione patrocini
da parte dell’Ordine;
329) Azione nei confronti del Comune
di Arzignano in merito al contenuto
del nuovo “Regolamento per
l’edilizia sostenibile e il Risparmio
energetico”.
339) Scadenza contratto Viatek; rinnovo
o scelta di nuovo provider. Eventuale
incarico al Consigliere delegato
per: redazione bando di gara, analisi
servizi richiesti, gestione passaggio
connettività, ecc.;
340) Comunicazioni del Presidente;
341) Varie ed eventuali.
DECISIONI
Punto n. 336 dell’O.d.G.
Viene approvato il verbale della seduta
del Consiglio n. 61 del 08 Maggio
2008.
Punto n. 337 dell’O.d.G.
a) Nuove iscrizioni - Sezione A:
Francescato Stefano n. 3004; Barcaro
Marco n. 3005; Toso Simone n. 3006;
Visonà Alessandro n. 3007.
b) Cancellazioni:
Ciani Alessandro n. 1397; Pellizzari
Giunio n. 350.
Punto n. 338 dell’O.d.G.
................ omissis ......................
Punto n. 306 dell’O.d.G.
I criteri di assegnazione dei patrocini
sono già stati definiti, da tempo, dal

attivita’ del consiglio dell’ordine
Consiglio; sull’argomento relaziona
il Consigliere delegato Ing. Ebalginelli
indicando possibili migliorie. Il
Consiglio determina di pubblicizzare
il “modulo di patrocinio” sul sito, online,
dell’Ordine.
Punto n. 339 dell’O.d.G.
Relaziona, sul servizio fornito da Viatek,
l’Ing. Di Felice che predisporrà,
essendo in scadenza il contratto, un
bando di gara per il rinnovo della fornitura.
Punto n. 341 dell’O.d.G.
• L’Ing. XY ha richiesto di essere
iscritto anche nel settore civile ambientale;
vista la posizione dell’Ing.
XY, il Consiglio esprime parere favorevole.
• L’Ing. XY ha richiesto di pubblicizzare,
tramite mailing list dell’Odine,
prodotti commerciali; il Consiglio
esprime parere sfavorevole alla
richiesta.
• La Ditta XY ha richiesto patrocinio
per pubblicizzare prodotti software; il
Consiglio esprime parere sfavorevole
alla richiesta.
• L’Associazione XY ha richiesto patrocinio,
per un premio di Architettura
a professionisti e committenti; il
Consiglio determina di approfondire
l’argomento.
• Il Consiglio da mandato, all’Ing.
Sacchiero di predisporre un regolamento
per l’utilizzo della sala
dell’Ordine per incontri degli Iscritti
con operatori tecnico-commerciali.
• Per trattare temi della categoria, anche
di carattere previdenziale, viene
convocata dal Consiglio un’Assemblea
Straordinaria per il giorno 04
Luglio 2008; l’Assemblea Straordinaria
sarà preceduta, stesso giorno
e luogo, dalla seduta del Consiglio.
• Il 24 Maggio c.m. si terrà a Napoli
un Convegno sull’informatica; il rappresentante
delegato dell’Ordine è
l’Ing. Manuel Fabris.
__________________________
SEDUTA N. 63 DEL
05.06.2008
Presenti: Busana, Dal Cortivo, Di
Felice, Ebalginelli, Filippi, Frisiero,
Morandini, Schillaci, Scortegagna,
Slaviero.
Assenti: Cavestro, Pelloso, Rossi,
Sacchiero, Vodola.
ORDINE DEL GIORNO
342) Lettura e approvazione del verbale
della seduta precedente;
343) Movimento iscritti;
344) Comunicazioni del Vice-Presidente;
329) Azione nei confronti del Comune
di Arzignano in merito al contenuto
del nuovo “Regolamento per
l’edilizia sostenibile e il Risparmio
energetico”.
345) Comunicazioni del Tesoriere:
quota annuale CNI;
346) Pausa estiva: chiusura Sede
dell’Ordine;
347) Varie ed eventuali.
DECISIONI
Punto n. 342 dell’O.d.G.
Si rinvia l’approvazione del verbale
della seduta del Consiglio n. 62 del 22
Maggio 2008 alla prossima seduta.
tificazione Energetica, degli edifici,
con “Casa Clima”. Gli interventi che
seguono evidenziano l’aspetto della
libera certificazione e la responsabilità
degli Enti Certificatori. Il Consiglio
incarica gli Ingg. Di Felice e Slaviero
di approfondire la questione anche
con il supporto del Legale dell’Ordine.
Punto n. 345 dell’O.d.G
L’Ing. Di Felice relaziona sull’iniziativa
dell’Ordine degli Ingegneri di Como,
di sospensione del versamento quota
al C.N.I., in mancanza di risposta,
dallo stesso C.N.I., relativamente a
pregresse inadempienze di alcuni Ordini.
Il Consiglio, convenendo sull’iniziativa
dell’Ordine degli Ingegneri di
Como, determina di richiedere al
C.N.I. notizie sugli Ordini “morosi”
nel pagamento della quota contributiva
annuale.
Punto n. 346 dell’O.d.G
Il Consiglio determina:
Punto n. 343 dell’O.d.G.
• La chiusura estiva degli uffici, dal 4
al 22 Agosto.
a) Nuove iscrizioni - Sezione A:
Pasquale Anita n. 3008.
• Le ferie del personale di segreteria.
b) Trasferimenti all’Ordine di Vicen- Punto n. 347 dell’O.d.G
za:
• Vengono esaminate n. 2 richieste di
Rinaldi Roberto n. 3009.
inserimento nell’elenco dei Collauda-
Punto n. 344 dell’O.d.G.
tori dei c.a. - Il Consiglio approva.
L’Ing. Schillaci comunica ed infor- • L’Ing. Filippi informa sull’incontro
ma:
organizzato, in collaborazione con il
• Sulla procedura corrente, di molti Collegio dei Periti Industriali, per il 27
Comuni, di utilizzare l’Albo regionale giugno p.v., presso la Sede dell’Asso-
dei Collaudatori per collaudi di opeciazione Artigiani sul tema “Il Testo
re di urbanizzazione; è opportuno un Unico sulla Sicurezza”.
approfondimento in FOIV;
• L’Ing. Dal Cortivo informa che il 13
• Sulla circolare del CNI n. 162/2008,
giugno p.v., presso la Sede Ascom,
titolata “Spese per attività sportive
si terrà il Seminario tecnico sul tema
e ricreative impegnate dagli Ordini
“La durabilità nella progettazione del-
Provinciali”; si ravvisa l’opportunità
le strutture in c.a. e c.a.p.”; un secon-
di porre al C.N.I., un quesito scritto
do incontro, stesso luogo, si terrà il
per ulteriori e più dettagliate spiega-
20 giugno p.v..
zioni.
Punto n. 329 dell’O.d.G
• L’Ing. Di Felice relaziona sul cor-
Relaziona l’Ing. Di Felice il quale eviso “Fire Safety Engineering” (DM
denzia come il Comune abbia regola- 09/05/2007).
to un rapporto di esclusiva per la Cer- • L’Ing. Busana, con riferimento
29

30
attivita’ del consiglio dell’ordine
all’editoriale “L’etica del si” pubblicato
su Professione Ingegnere n.
24/2008, propone di rendere noti, in
uno dei prossimi numeri, scritti di
commento pervenuti da alcuni Iscritti;
il Consiglio approva.
__________________________
SEDUTA N. 64 DEL
19.06.2008
Presenti: Busana, Cavestro, Dal Cortivo,
Di Felice, Filippi, Frisiero, Morandini,
Pelloso, Rossi, Sacchiero, Schillaci,
Scortegagna, Slaviero, Vodola.
Assenti: Ebalginelli.
ORDINE DEL GIORNO
348) Lettura e approvazione dei verbali
delle sedute precedenti;
349) Movimento iscritti;
350) Comunicazioni del Presidente;
351) Comunicazioni del Tesoriere:
Viatek estensione provvisoria contratto;
tinteggiatura zona Segreteria
Sede Ordine; conclusione corso Fire
Safety Engineering;
352) Presentazione versione finale
Albo;
353) Varie ed eventuali.
DECISIONI
Punto n. 348 dell’O.d.G.
Vengono approvati i verbali delle sedute
del Consiglio n. 62 del 22 Maggio
2008 e n. 63 del 5 Giugno 2008.
Veneto di Vicenza; il Consiglio delibera
di nominare l’Ing. Paolo Filippi.
• Circolare C.N.I. n. 164/2008 - oggetto:
Premio CEI - Ingegner Giorgi. Il
Consiglio determina di pubblicizzare
la circolare sul Sito dell’Ordine.
• Associazione DiaKonia Onlus - iniziativa
promossa dalla Caritas Diocesana
di Vicenza “L’Altro maestro”; è
richiesto il nominativo di un referente
dell’Ordine - Il Consiglio determina di
nominare l’Ing. Giorgio Morandini.
• Assemblea dei Presidenti (Loano 14
giugno 2008) - temi trattati: bilancio
C.N.I. - quote C.N.I. - rimborso spese
Consiglieri C.N.I..
• Coordinamento Nord-Est - I Presidenti
degli Ordini degli Ingegneri
del Nord-Est (Veneto - Trentino/Alto
Adige - Friuli Venezia Giulia) richiedono:
- chiarimenti e proposte sui contenuti
del prossimo Convegno Nazionale
degli Ingegneri;
- un Convegno a livello regionale sul
tema ambientale.
• Assemblea Straordinaria degli
Iscritti, del prossimo 4 Luglio 2008 -
tematiche che verranno dibattute in
sede di Assemblea.
• Incontro con Preside dell’I.T.I.S. “A.
Rossi” di Vicenza, - rinnovo convenzione
per utilizzo aule dell’Istituto, da
parte dell’Ordine.
vo del contratto, il Consiglio
determina, l’entità della spesa
e l’incarico all’Ing. Di Felice di
provvedere agli adempimenti
necessari.
• Tinteggiatura zona Segreteria
Sede Ordine - vagliate le offerte
raccolte (n. 3) il lavoro è assegnato
alla Ditta “ Il Triangolo”
(€. 1.350,00 + IVA).
• Convegno promosso da API
Vicenza su “Testo Unico sulla
Sicurezza”; Relatore per l’Ordine
è designato l’Ing. Paolo
Filippi.
• Corso Fire Safety Engineering
- buona la partecipazione
ed il livello di docenza; viste le
ulteriori richieste si prenderà
contatto con il Comando dei
VVF di Vicenza per concertare
un secondo corso nel prossimo
Autunno 2008.
Punto n. 352 dell’O.d.G.
L’Ing. Scortegagna illustra la
versione finale dell’Albo 2008
che sarà suddiviso nelle due
Sezioni A e B; il Consiglio determina
di dare comunicazione
agli Iscritti della stampa del
nuovo Albo.
Punto n. 353 dell’O.d.G.
Punto n. 349 dell’O.d.G.
• Quote iscrizione Albo - anno
2007 - il Tesoriere relaziona sui
mancati pagamenti di quote
a) Nuove iscrizioni - Sezione A: Punto n. 351 dell’O.d.G.
iscrizione Anno 2007. Il Consi-
Dal Pezzo Marco n. 3010.
b) Nuove iscrizioni - Sezione B:
L’Ing. Di Felice relaziona:
glio, ne prende atto, e delibera
di procedere alla riscossione
• Corso Prevenzione Incendi 818/84 delle quote 2007, a termini di
Rancan Giandomenico n. B/36. - consegna attestati ai partecipanti legge, e di incaricare il Legale
al corso, svoltosi da Ottobre 2007 a dell’Ordine per le iniziative giu-
Punto n. 350 dell’O.d.G.
Maggio 2008, martedì 24 giugno p.v. diziali e stragiudiziali necessa-
L’Ing. Cavestro comunica:
presso la Sede dell’Ordine. rie.
• Corso di Coordinatore per la pro- • Contratto in essere con Viatek, • Pubblicità Rivista - si valugettazione
e l’esecuzione dei lavori in scadenza il 11/07/208 ed attività tano le precedenti tariffe per
nei cantieri temporanei e mobili (D. previste per attivare le procedure di l’inserzione della pubblicità
Lgs. 494/1996) - deve essere nominato raccolta delle offerte per migliorare nella Rivista dell’Ordine “Pro-
il Rappresentante dell’Ordine per la il servizio. A fronte degli impegni, fessione Ingegnere”.
verifica di fine Corso, presso Enaip conseguenti alle procedure di rinno

ABOLIZIONE OBBLI-
GHI FISCALI PER I
PROFESSIONISTI
Il D.L. n. 112 del 25 giugno
2008, art. 32 - comma
3, entrato in vigore lo stesso
giorno, ha abrogato per
i professionisti l’obbligo di
tenere un conto corrente
per l’attività e i limiti per la
riscossione dei compensi in
denaro introdotti dall’art. 35
del D.L. n. 233 del 04 luglio
2006 (decreto “Bersani”).
Ora anche se l’obbligo è stato
abrogato, vi deve essere
comunque da parte dei professionisti
un’attenzione ai
propri movimenti: resta infatti
operativa la norma per cui
eventuali prelevamenti dai
conti non giustifi cabili sono
equiparati ai compensi. Con
l’abrogazione dovrebbero de-
cadere anche le sanzioni (da
Euro 1.032 a Euro 7.746)
connesse per eventuali vio-
lazioni commesse fino al
24 giugno scorso. Limiti in
denaro: qui il decreto legge
ammette pagamenti in con-
tanti (norma antiriciclaggio e
non pagamento a professio-
nisti) o assegni TRASFERIBI-
LI fi no a 12.500 Euro contro
il limite (valido dal 30/Aprile
al 24/Giugno) di 5.000 Euro.
Rimane comunque l’imposta
di Euro 1,5 per ogni assegno
TRASFERIBILE. Non è più
necessario inserire il Codice
fi scale nella girata. Per
quanto riguarda l’incasso
da parte dei professionisti,
è stato abrogato l’obbligo
di riscuotere il compenso in
titoli se superiore a questi
limiti: Fino al 30/6/2008 euro
1.000,00. Dal 1/07/08 fi no
al 30/6/09 euro 500,00 Dal
1/7/09 euro 100,00.
AGGIORNAMENTO
MODULISTICA PER
CERTIFICAZIONI DA
ALLEGARE ALLA RI-
CHIESTA DEL CERTI-
FICATO PREVENZIONE
INCENDI
Con la lettera circolare n.
P515/4101 in data 24 aprile
2008, il Dipartimento dei
VV.F. ha reso noto di aver
aggiornato parte della modulistica
da allegare alla domanda
di rilascio del Certifi -
cato di Prevenzione Incendi;
l’aggiornamento è reperibile
sul situ www.vigilifuoco.it
TESTO UNICO SULLA
SICUREZZA
Sul S.O. n. 108 alla G.U. del
30 aprile 2008, n. 101, è
stato pubblicato il D. L.vo 9
aprile 2008, n. 81 “Attuazione
dell’articolo 1 della legge
3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi
di lavoro”.
NORMATIVE RELATI-
VE AGLI IMPIANTI DI
TRASPORTO ED ALLE
RETI DI DISTRIBUZIO-
NE GAS NATURALE
Sul S.O. n. 115 alla G.U. del
8 maggio 2008, n. 107, sono
stati pubblicati i DD.MM.
Sviluppo Economico rispettivamente
16 aprile 2008
brevi
avente titolo “Regola tecnica
per la progettazione, costruzione,
collaudo, esercizio e
sorveglianza delle opere e
dei sistemi di distribuzione e
di linee dirette del gas naturale
con densità non superiore
a 0,8” e 17 aprile 2008
avente titolo “Regola tecnica
per la progettazione, costruzione,
collaudo, esercizio e
sorveglianza delle opere e
degli impianti di trasporto
di gas naturale con densità
non superiore a 0,8”.
LINEE GUIDA PER IL
SUPERAMENTO DEL-
LE BARRIERE AR-
CHITETTONICHE NEI
LUOGHI DI INTERES-
SE CULTURALE
Sul S.O. n. 127 alla G.U.
del 16 maggio 2008, n.
114, è stato pubblicato il
D.M. 28 marzo 2008 “Linee
guida per il superamento
delle barriere architettoniche
nei luoghi di interesse
culturale”.
INSTALLAZIONE DI
PORTE SCORREVOLI
ORIZZONTALMENTE
SU VIE DI FUGA
Con la lettera-circolare. n.
720/4122 sott. 54/9 del
29 maggio 2008, il Dipartimento
dei Vigili del Fuoco
ha fornito chiarimenti sulla
possibilità di installare porte
scorrevoli orizzontalmente,
munite di dispositivi automatici
di apertura a sicurezza
«ridondante», presso
le uscite di piano e lungo le
vie di esodo.
a cura di Paolo Filippi
NORME TECNICHE PER
IL LEGNO
Si segnala che, con D.M. 06
maggio 2008 (in G.U. n. 153
del 02 luglio 2008) sono state
approvate anche le norme
tecniche relative al legno, a
suo tempo sospese, per un
possibile ricorso in merito da
parte dell’Austria.
RISPARMI ENERGETICI
NELL’EDILIZIA
Sulla G.U. n.154 del 03 luglio
2008 è stato pubblicato
il D. Leg.vo 115/2008 sull’effi
cienza ed i servizi energetici,
di recepimento della direttiva
europea 2006/32/CE, recan-
te alcune disposizioni di rile-
vante importanza per quan-
to attiene la riqualifi cazione
energetica degli edifi ci e lo
sviluppo delle fonti di energia
rinnovabili.
31