Febbraio 2009 - Comunità Pastorale S. Maria in Binda
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gli ha consentito per alcuni anni di<br />
seguire i suoi ragazzi anche <strong>in</strong> un<br />
ambito istituzionale al di fuori di<br />
quello dell’oratorio.<br />
- L’attenzione per i giovani, cui ha<br />
dedicato molte delle sue energie,lo<br />
ha impegnato per alcuni anni nel<br />
progetto di costruzione del centro<br />
giovanile, e nella istituzione di una<br />
associazione sportiva, l’USOR<br />
(Unione Sportiva Oratorio Robecchetto)<br />
mettendo così <strong>in</strong> evidenza il<br />
suo d<strong>in</strong>amismo e l’amore per lo<br />
sport.<br />
Durante i numerosi pellegr<strong>in</strong>aggi<br />
<strong>in</strong> Terra Santa, Fatima, Lourdes, Cannobio,<br />
Caravaggio, e ad altri santuari<br />
mariani, organizzati nei m<strong>in</strong>imi dettagli,<br />
si scopriva un Don Pietro diverso<br />
che, lontano per qualche giorno o per<br />
poche ore dalle enormi preoccupazioni<br />
del suo m<strong>in</strong>istero, rideva e<br />
scherzava con il gruppo dei “Pellegr<strong>in</strong>i”.<br />
Poi, ritornato <strong>in</strong> paese, riprendeva<br />
il suo tono severo e controllato,<br />
ma ormai tutti sapevano che sotto<br />
quella veste rigida e rigorosa c’era<br />
uno spirito giovanile e una grande<br />
umanità.<br />
Da quel lontano 4 dicembre 1955,<br />
molte cose sono cambiate: allora nessuno<br />
avrebbe previsto la costituzione<br />
di una Unità <strong>Pastorale</strong> tra Robecchetto<br />
e Malvaglio e poi quella della <strong>Comunità</strong><br />
pastorale di S.<strong>Maria</strong> <strong>in</strong> B<strong>in</strong>da;<br />
Don Guzzi ha assistito a questi cambiamenti<br />
con attenzione, adeguandosi<br />
alle <strong>in</strong>novazioni <strong>in</strong> obbedienza alle disposizioni<br />
superiori.<br />
Un ricordo…..<br />
Giovedì scorso (15 Gennaio) è venuto a mancare Rosito<br />
Marzorati, una persona da anni impegnata nella organizzazione<br />
e sistemazione della Chiesa Parrocchiale di Robecchetto.<br />
Ha profuso il suo impegno per molti anni: mi ricordo<br />
di lui trenta (o forse quaranta….) anni fa, quando io ho <strong>in</strong>iziato<br />
a servire la S. Messa come chierichetto.<br />
Una cosa mi ha colpito: ha sempre fatto tutto questo<br />
senza clamore, <strong>in</strong> silenzio, come cont<strong>in</strong>uazione delle preghiere<br />
che recitava costantemente durante la S. Messa.<br />
Un vivo cordoglio sia rivolto da parte di tutti noi<br />
alla sua famiglia e soprattutto il r<strong>in</strong>graziamento per<br />
quanto ha sempre fatto per la “sua” Chiesa.<br />
Un pezzo della “storia” di Robecchetto se n’è<br />
andato. Di sicuro ora sarà al servizio di Dio per sistemare<br />
la Chiesa del Paradiso.<br />
Grazie ancora da tutti noi<br />
M.P.<br />
Robecchetto - Malvaglio<br />
Una qualità di Don Pietro è di avere il<br />
dono di una voce limpida ed <strong>in</strong>tonata<br />
che riesce ad <strong>in</strong>serirsi perfettamente<br />
tra quelle dei cori ufficiali nelle celebrazioni<br />
solenni ma che ,se necessario,<br />
serve anche a raddrizzare qualche<br />
difficoltà di canto più debole e<br />
<strong>in</strong>sicuro. È noto il suo amore per la<br />
musica e per gli <strong>in</strong>ni sacri. Più di una<br />
volta ha detto: “Chi canta prega<br />
due volte”. Durante le recenti festività<br />
natalizie Don Pietro ha assistito<br />
al concerto Gospel che si è esibito<br />
nella nostra Chiesa e si è lasciato<br />
trasc<strong>in</strong>are dal ritmo di una musica<br />
tanto diversa da quella del canto gregoriano<br />
o ambrosiano ma altrettanto<br />
sacra e religiosa. Certamente avrà seguito<br />
con piacere anche l’evento realizzato<br />
dalle corali di alcune parrocchie<br />
del nostro territorio organizzato<br />
dalla nostra comunità pastorale con<br />
l’esecuzione di canti, <strong>in</strong>ni e cantici<br />
nella versione poetica di Padre D.M.<br />
Turoldo. Ma ogni cosa ha il suo<br />
tempo: c’è un tempo per ridere e un<br />
tempo per piangere, uno per sem<strong>in</strong>are<br />
e un altro per raccogliere, un<br />
tempo per parlare e uno per tacere,un<br />
tempo per cantare e uno per<br />
gemere ( Eccl, )<br />
Purtroppo la perdita <strong>in</strong> questi ultimi<br />
mesi di due persone a lui molto care e<br />
vic<strong>in</strong>e (il fratello Gaetano ed il fedele<br />
e attento collaboratore Rosito) lo ha<br />
colpito profondamente ed ha aumentato<br />
il peso degli anni perchè, se è<br />
sempre dolorosa la scomparsa di un<br />
familiare e di un amico per ciascuno<br />
di noi, lo è ancora di più per chi è<br />
avanti negli anni e sente<br />
ancora più forte l’irreparabilità<br />
della perdita;<br />
tutti noi abbiamo sof-<br />
ferto con don Pietro ma<br />
anche <strong>in</strong> queste circostanze<br />
Egli ci sta dando<br />
una lezione di grande dignità<br />
e di fede profonda,<br />
<strong>in</strong> obbedienza ai disegni<br />
div<strong>in</strong>i che soli possono<br />
aiutarci a superare<br />
eventi per noi troppo<br />
gravi e <strong>in</strong>comprensibili.<br />
Entrando <strong>in</strong> Chiesa al pomeriggio,<br />
quando non ci<br />
sono funzioni religiose<br />
ma dom<strong>in</strong>a il silenzio, è<br />
facile vedere una persona<br />
che <strong>in</strong> solitud<strong>in</strong>e è<br />
raccolta <strong>in</strong> meditazione e<br />
<strong>in</strong> preghiera: è Don Pietro,<br />
a colloquio con il suo<br />
Superiore, al quale si è<br />
affidato f<strong>in</strong> dalla <strong>in</strong>fanzia<br />
e nel quale ha riposto sé<br />
13<br />
stesso ed i suoi fedeli. Nella penombra<br />
della Chiesa, rischiarata solo dalle<br />
luci dell’altare e dalla lampada votiva,<br />
sembra di <strong>in</strong>travedere un filo sottile<br />
che unisce la piccola figura, seduta<br />
davanti al tabernacolo, all’immag<strong>in</strong>e<br />
dip<strong>in</strong>ta <strong>in</strong> alto, nella volta dell’abside,<br />
rappresentante Gesù nell’orto degli<br />
Ulivi.<br />
Nella sofferenza e nella tristezza <strong>in</strong>evitabili<br />
<strong>in</strong> molti momenti della nostra<br />
vita, l’unico riferimento sicuro “che<br />
non delude” è la preghiera <strong>in</strong>tima e<br />
silenziosa: il conforto non può che venire<br />
dall’alto.<br />
Per questo ci sembrano molto appropriate<br />
queste parole di padre D. M.<br />
Turoldo:<br />
“Mai artificio sostenga il mio canto,<br />
già basti il sorriso del Verbo a<br />
renderlo radioso<br />
e come grembo lo accolga<br />
il silenzio.<br />
Che dunque si spenga ogni rumore<br />
Perchè abbia la certezza di udirti:<br />
e più l’anima è deserta più tu mi<br />
<strong>in</strong>vadi”<br />
**************************<br />
il compleanno di Don Pietro<br />
co<strong>in</strong>cide oggi<br />
25 gennaio <strong>2009</strong><br />
con la festa della famiglia.<br />
A volte la casualità delle date<br />
sottol<strong>in</strong>ea una cosa importante:<br />
noi siamo la famiglia di don<br />
Pietro, perché ha visto nascere e<br />
ha battezzato<br />
la maggior parte di noi.<br />
È stato ed è il nostro modello da<br />
tantissimi anni,<br />
cont<strong>in</strong>ua ad esserci vic<strong>in</strong>o<br />
e tutti noi esprimiamo a lui il<br />
nostro affetto ed il nostro<br />
r<strong>in</strong>graziamento<br />
A cura di Placido Misci