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personaggi biblici - eremo Cristo Re 2010 - Luca Moscatelli

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proprio dal Deuteronomio che Gesù attingerà le parole per resistere nel deserto alle<br />

tentazioni del Satana.<br />

Ma alla promessa, per reggere nelle avversità della vita che mettono a dura prova la fede<br />

che richiede, non basta il comandamento. La legge stessa ha la necessità di essere<br />

sostenuta dalla «visione». La «visione» di Dio e la «visione» del suo dono. E’ ciò che<br />

viene offerto a Mosè alla fine della sua vita ed è quello che egli ci regala. E’ questa<br />

«visione» che ha stimolato la ripresa della lettera agli Ebrei:<br />

13 Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo<br />

veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. 14 Chi dice così,<br />

infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. 15 Se avessero pensato a quella da cui erano<br />

usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; 16 ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella<br />

celeste. Per questo Dio non disdegna di chiamarsi loro Dio: ha preparato infatti per loro una città. (Ebr<br />

11)<br />

Leggiamo allora il testo della morte di Mosè:<br />

1 Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il<br />

Signore gli mostrò tutto il paese: Gàlaad fino a Dan, 2 tutto Nèftali, il paese di Efraim e di Manàsse,<br />

tutto il paese di Giuda fino al Mar Mediterraneo 3 e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città<br />

delle palme, fino a Zoar. 4 Il Signore gli disse: «Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo,<br />

a Isacco e a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te l'ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non<br />

vi entrerai!».<br />

5 Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nel paese di Moab, secondo l'ordine [sulla bocca] del<br />

Signore. (Dt 34)<br />

Capace fino alla fine di non farsi padre, Mosè viene associato da Dio ai padri: la terra che<br />

ora può finalmente contemplare sarà il luogo di una discendenza che sarà anche sua!<br />

E Mosè, servo del Signore e come il Signore (che fa il becchino e lo seppellisce!), morì<br />

«sulla bocca del Signore». Vuol dire per comando del Signore, ma alla lettera può alludere<br />

ad un bacio. Mosè muore nell’intimità di Dio, coperto e avvolto nel suo mistero. Nessuno<br />

conosce fino a oggi il luogo della sua sepoltura.<br />

Non è decisivo entrare: quello non è compito nostro. E’ un regalo e a ben guardare ci è già<br />

accordato nell’intimità che il Signore ci offre fin da ora. Ciò che viene chiesto a noi è<br />

uscire. E in questo Mosè, prefigurazione di Gesù, ci è maestro.<br />

Figli di Mosè, cioè fratelli suoi<br />

La vicenda di Mosè, come quella dei grandi profeti di Israele, ci mostra fin dove può<br />

arrivare la solidarietà con il popolo dell’alleanza (sempre tradita).<br />

Ci istruisce anche su quanto possa essere dura e insieme decisiva la lotta contro le<br />

immagini cattive della paternità di Dio.<br />

Nell’incompiutezza che perfino Mosè vive alla fine della sua esistenza siamo suoi fratelli,<br />

finalmente ricondotti, come avvenne per Abramo, alla nostra figliolanza in Dio Padre.<br />

16

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