personaggi biblici - eremo Cristo Re 2010 - Luca Moscatelli
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ealizzazione anche a costo di perdere per strada i pezzi che non si adeguano all’ideale<br />
(Nacor, un figlio!).<br />
Per stanare Abramo Dio gli promette quello che lui desidera e che in famiglia sembra<br />
sempre un po’ scarseggiare: la benedizione, cioè la fecondità, la vita. E insieme promette<br />
che così troverà se stesso. E’ inevitabile che Abramo partendo in prima battuta abbia<br />
compreso il progetto di Dio secondo le coordinate della sua storia e del suo desiderio<br />
attuale, che non è sbagliato, ma che andrà educato dall’itineranza stessa. Parte per<br />
Canaan, ma nelle parole del Signore si ascoltava solo di un «paese che io ti indicherò».<br />
Nonostante questa indeterminazione della meta, quando parte Abramo sa esattamente<br />
dove andare perché, per lui, la destinazione «naturale» di una migrazione non può che<br />
essere quella. Il Signore avalla la scelta di Abramo.<br />
Ma appena arrivato in Canaan quello che sperimenta è la fame:<br />
10 Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava<br />
sul paese. (Gen 12)<br />
La terra si mostra poco ospitale e Abramo deve ripartire per sopravvivere. Va in Egitto<br />
«per soggiornarvi», non certo per starci qualche giorno. Pensa forse che il «paese che io ti<br />
indicherò» sia ora l’Egitto? Verrà cacciato dal faraone per il noto fatto della sposa-sorella.<br />
Quel che si vede è che seguire la promessa di Dio non risparmia ad Abramo la lotta per la<br />
vita. La fiducia viene subito messa alla prova e la liberazione propone un’assai difficile<br />
libertà. Ma Abramo non esiterebbe a dare anche la moglie pur di salvare la sua speranza<br />
in un futuro di «padre innalzato». Dio gli dovrà ricordare, e non una volta soltanto, che la<br />
promessa non potrà realizzarsi senza Sara. Non si genera un figlio senza una madre, e<br />
quella madre dovrà essere Sara. Anche in questo modo Abramo dovrà imparare che il<br />
figlio che avrà non sarà «suo», ma gli sarà donato.<br />
Incontri sorprendenti lungo la strada<br />
E’ proprio l’itineranza a educare Abramo. Ma ci vorranno più incontri e molto tempo<br />
giacché l’idea da scalzare è potente nella sua ovvietà e quella nuova è troppo «strana» ed<br />
«estraniante». Mi fermo brevemente su due di questi incontri.<br />
Melchisedek<br />
17 Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di<br />
Sòdoma gli uscì incontro nella Valle di Save, cioè la Valle del re. 18 Intanto Melchisedek, re di Salem,<br />
offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo 19 e benedisse Abram con queste parole: «Sia<br />
benedetto Abram dal Dio altissimo, creatore del cielo e della terra, 20 e benedetto sia il Dio altissimo,<br />
che ti ha messo in mano i tuoi nemici». Abram gli diede la decima di tutto. (Gen 14)<br />
Che Abramo sia benedetto lo vedono prima di tutto altri. Se poi questo avviene è perché<br />
qualcuno che non è l’eletto misteriosamente conosce Dio e ne riconosce la traccia nel suo<br />
uomo.<br />
Abimèlech<br />
1 Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come<br />
straniero a Gerar. 2 Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «E` mia sorella», Abimèlech, re<br />
di Gerar, mandò a prendere Sara. 3 Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco<br />
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