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INDICE<br />
P.O. di PESCIA<br />
<br />
* OPERE STRUTTURALI *<br />
Cap.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE pag.3<br />
1.1 Stato di Fatto<br />
1.2 Unità di misura e Riferimenti normativi<br />
Cap.2 RELAZIONE SUI MATERIALI pag.5<br />
Cap.3 RELAZIONE DI CALCOLO pag.7<br />
3.1 Modifiche interne<br />
3.1.1 Cerchiatura tipo C1<br />
3.1.2 Cerchiature tipo C2<br />
3.1.3 Architravatura tipo A1<br />
3.1.4 Architravatura tipo A2<br />
3.2 Pensilina ingresso – struttura in acciaio<br />
3.2.1 Analisi dei Carichi<br />
3.2.2 Travi curve - Dimensionamento e verifica<br />
3.2.3 Mensole – Dimensionamento e verifica<br />
Cap.4 FASCICOLO DEI CALCOLI pag.20<br />
Calcoli cerchiature tipo C1 e C2<br />
1
Cap. 1 - RELAZIONE TECNICA GENERALE<br />
Oggetto del presente intervento è la ristrutturazione interna del piano terra e seminterrato<br />
del corpo di fabbrica ovest (lato fiume Pescia) del Padiglione SUD dell’Ospedale di Pescia, sito in<br />
via C. Battisti in Pescia (PT).<br />
Il Padiglione Sud è un edificio con struttura a telai in c.a., pluripiano (n.1 piano<br />
seminterrato, n.1 p.t., n.3 o 4 piani fuori terra in base al corpo di fabbrica considerato, oltre<br />
copertura piana), a pianta variabile con l’altezza con forma trapezoidale fino all’impalcato del<br />
piano terra e successivamente con una forma a U.<br />
L’edificio è stato costruito prima della classificazione sismica del Comune avvenuta a<br />
seguito dell’O.P.C.M. n.3274 del 20/03/2003.<br />
Per effettuare lo spostamento del Pronto Soccorso (P.S.) dall’ala su via Battisti al corpo di<br />
fabbrica retrostante lungo il Pescia, il progetto prevede la ristrutturazione interna completa dei<br />
locali del piano terra e seminterrato di quest’ultimo corpo di fabbrica.<br />
Le opere strutturali previste consistono in puntuali interventi necessari per adeguare sul<br />
piano distributivo e funzionale i locali oggetto d’intervento alla luce della nuove attività previste<br />
come meglio descritte nella Relazione Generale di progetto.<br />
I lavori strutturali consistono in interventi di tipo “locale” e riguardano:<br />
- realizzazione di piccola struttura metallica di collegamento tra la “Camera calda” esistente<br />
e la pensilina esistente di accesso al corpo di fabbrica da installare sopra il solaio del<br />
piazzale carrabile esistente tra le due ali principali del padiglione;<br />
- realizzazione del vano corsa del nuovo ascensore con demolizione e rifacimento parziale<br />
dei solai interessati<br />
- realizzazione di architravature in tramezzi interni (nuove e in sostituzione/integrazione)<br />
L’immobile è sito in Comune di Pescia (PT) e, pertanto, cade in zona classificata sismica<br />
di III categoria (S=6).<br />
L’immobile è classificabile come edificio strategico in quanto è uno del padiglioni<br />
dell’Ospedale di Pescia.<br />
2
Sul piano conoscitivo, sono state eseguite le schede di “LIVELLO 0” di competenza<br />
regionale in forza dell’art.2 cc.3 e 4 della citata O.P.C.M. e sono in corso le verifiche per la<br />
redazione delle schede di “Livello 1”.<br />
1.1 STATO DI FATTO<br />
Realizzato negli anni ’70, l’immobile risulta strutturalmente costituito da telai multipiano in<br />
cemento armato. Sono presenti alcuni nuclei rigidi realizzati con setti in c.a. presso alcune pareti<br />
trasversali laterali, alcuni vani scala e vani ascensori.<br />
Le travi di bordo in c.a. sono di varie dimensioni e prevalentemente ricalate.<br />
Gli impalcati sono costituiti da:<br />
• solai tipo “predalles” con soletta superiore in c.a. (zona d'intervento per ascensore);<br />
• solai in latero-cemento con soletta in c.a. collaborante per il piazzale interno (zona<br />
d'intervento per pensilina di collegamento camera calda) ;<br />
• solai in latero-cemento con soletta in c.a. collaborante per i corpi di fabbrica principali di<br />
tipo multipiano (oggetto solo di architravature);<br />
• solai in getto c.a. nervati e solette in c.a. (zone non d'intervento).<br />
Le zone soggette ad intervento strutturale sono costituite dai primi due tipi di solaio.<br />
1.2 UNITÀ DI MISURA E RIFERIMENTI NORMATIVI<br />
Unità di misura: conforme al S.I. (m, N, sec).<br />
Principali riferimenti normativi:<br />
• D.M. 14.01.2008 (NTC 2008)<br />
• Circolare esplicativa alle NTC 2008<br />
• Legge 1086/71 e D.M. attuativi<br />
• Legge 64/1974 e D.M. attuativi<br />
• CNR-UNI 10011/88 e 10022/84<br />
• Norme CNR-UNI in genere<br />
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MURATURE ESISTENTI:<br />
Cap. 2 - RELAZIONE SUI MATERIALI<br />
le pareti in muratura oggetto d’intervento sono costituite - presumibilmente – da murature:<br />
murature di mattoni pieni per pareti ad una testa (spessore non superiore a cm.15) murature a<br />
malta bastarda (o calce) e risultano prive di lesioni.<br />
Nel calcolo si sono assunti i seguenti valori per le caratteristiche meccaniche:<br />
k,m = 12 t/m 2<br />
k,m = 300 t/m 2<br />
Gmuro = 132.000 kN/ m 2 = 13.200 t/m 2 per murature esistenti<br />
E/Gmuro = 6 t/m 2<br />
µmuro = 1,5<br />
MURATURE NUOVE:<br />
sono previste per la chiusura di vani porta o per realizzazione di nuovi elementi murari, ad<br />
integrazione e/o parziale ripristino delle rigidezze delle <strong>strutture</strong> murarie esistenti; in tutti i casi, di<br />
rilevanza strutturale, saranno ammorsate alle murature e/o cordoli in c.a. esistenti e sono costituite<br />
da murature di mattoni pieni murati con malta cementizia.<br />
Nel calcolo si sono assunti i seguenti valori per le caratteristiche meccaniche:<br />
k,m = 20 t/m 2<br />
k,m = 500 t/m 2<br />
Gmuro = 26.000 t/m 2 per murature in poroton<br />
Gmuro = 19.800 t/m 2 anche per murature consolidate<br />
E/Gmuro = 6 t/m 2<br />
µmuro = 2<br />
ACCIAI E METALLI DA CARPENTERIA:<br />
Per gli acciai da carpenteria metallica (profilati, piatti, ecc..):<br />
Fe 430 C (UNI EN 10025-92)<br />
s,amm = 190 N/mm 2<br />
E = 2,1 10 4 kN/cm 2<br />
Bulloni: classe 8.8 (UNI 3740) b,amm = 280 N/mm 2<br />
b,amm = 190 N/mm 2<br />
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Saldature: min. II classe<br />
CALCESTRUZZI ED FERRI DI ARMATURA:<br />
Semiautomatiche in atmosfera MAG (UNI CNR 10011-88)<br />
Strutture in elevazione, solaio, solette e cordoli: Rck 30 N/mm 2<br />
Strutture di fondazione: Rck 30 N/mm 2<br />
Magroni: Rck 25 N/mm 2<br />
Ferri di armatura: Fe B 44 k controllato<br />
Reti elettrosaldate Fe B 44 k controllato<br />
N.B.: i calcestruzzi impiegati per integrazione di elementi strutturali (ad es. sostituzioni solai) e<br />
per consolidamenti dovranno essere di tipo antiritiro ed antibleding (ad es. Emaco).<br />
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Cap. 3 - RELAZIONE DI CALCOLO<br />
3.1. Intervento “REALIZZAZIONE NUOVO VANO ASCENSORE<br />
Il progetto prevede di collocare il nuovo impianto ascensore di tipo montaletti all’interno<br />
della volumetria rappresentata dalla “camera calda/accesso ambulanze” all’attuale servizio di<br />
Emodinamica/Angiografia.<br />
Strutturalmente tale elemento è un manufatto su due livelli a telai in c.a. con gli<br />
orizzontamenti di piano (livelli terra e copertura) realizzati con solaio tipo “predalles” e travi<br />
perimetrali in c.a. ricalate. Risulta parte della struttura in c.a. monopiano che compone l’intero<br />
piazzale interno dell’impalcato del piano terra, mentre presenta dei giunti tecnici (non sismici)<br />
verso la struttura in c.a. del corpo di fabbrica del padiglione lato fiume Pescia.<br />
La maglia strutturale di tale elemento bipiano è di m. 5,20 x 4,50 ca. (interasse pilastri), i<br />
pilastri hanno sezione cm.30x30 ed hanno lunghezza netta interpiano rispettivamente di cm.300<br />
per il livello seminterrato e di cm.310 per il livello terreno (cioè pari alle altezze nette di piano).<br />
Le travi perimetrali sono ricalate con sezione cm.30x50-60.<br />
Le armature interne sia degli elementi strutturali principali che del solaio non sono note<br />
anche se si può presumere che:<br />
a) i pilastri abbiamo almeno n.4 ferri a.m. Min. Diam.16mm con staffe min.6 mm/20 cm (passo)<br />
b) le travi abbiamo almeno la stessa armatura dei pilastri al punto a), anche se risulta probabile<br />
l'impiego anche di staffe piegate e di una maggiore armatura a momento flettente<br />
c) il sovraccarico dei solai interni (essendo di tipo carrabile per autoambulanze) si può presumere<br />
non inferiore a kg/mq 300 (anche in sede di progetto originario)<br />
d) il sovraccarico della copertura si può presumere non inferiore a kg/mq 100 (anche in sede di<br />
progetto originario)<br />
Per realizzare il vano corsa dell'ascensore occorre:<br />
1) la parziale demolizione dei solaio dei piano seminterrato, terra e copertura (predalles);<br />
2) la realizzazione della fossa dell'ascensore (in base alle caratteristiche tecniche<br />
dell'impianto ascensore offerto e comunque non superiori a 2 m di profondità rispetto<br />
all'attuale piano di calpestio) con realizzazione di opere di fondazione costituite da una<br />
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platea e dei muri perimetrali alla fossa in c.a. oltre un pozzetto di drenaggio eventuali<br />
acque;<br />
3) “consolidamento” delle porzioni di solaio mantenute;<br />
4) realizzazione di elemento di copertura del vano corsa idoneo per il sostegno degli<br />
ancoraggi dell'ascensore e dotato di aerazione permanente (laterale) di superficie non<br />
inferiore a 1 mq.<br />
5) Realizzazione di pareti del vano ascensore con caratteristiche REI 120<br />
6) Previsione di ascensore tipo “monospace” a carico centrato bilanciato (sistema di spinta e<br />
distribuzione dei carichi con azione prevalente sulla platea di fondazione, azione peso<br />
proprio su solaio di copertura e con montanti solo per fini supporto guide)<br />
7) montanti ascensore solo per fini impiantistici ancorati alle travi in c.a. Esistenti e travi<br />
nuove e/o solaii.<br />
Sul piano realizzativo, occorre considerare che i solai in predalles vengono intercettati nella<br />
propria orditura e ridotti a circa 1/3 della propria luce con necessità di realizzare una nuova trave<br />
di appoggio da ancorare alle due travi principali esistenti.<br />
Progettualmente si ritiene più opportuno (ai fini della corretta solidarizzazione dei vari elementi<br />
in c.a.) procedere mediante la demolizione dei solai, la realizzazione delle nuove travi di appoggio<br />
mediante inghisaggio alle travi in c.a. esistenti e le realizzazione di nuovi solai per le specchiature<br />
rimaste. Per quanto attiene la copertura il punto 4) sarà realizzato con l'impiego di manufatto<br />
metallico per l'extracorsa dell'ascensore e in travette in acciaio appoggiate alle travi in c.a.<br />
esistenti per il sostegno dell'ascensore.<br />
Per la definizione degli elementi strutturalmente significativi del progetto prendiamo a<br />
riferimento alcune caratteristiche dimensionali e tecniche tipiche per tali impianti indicati da<br />
primarie marche, precisando fin d’ora che queste non hanno valore d’indicazione della marca<br />
dell’impianto. Sulla base della scelta di cantiere del tipo e modello di ascensore, nel caso di<br />
modifiche significative, dovrà essere cura della Direzione Lavori procedere all’eventuale<br />
variazione della pratica sismica presso il Genio Civile e dovrà essere cura dell’Appaltatore<br />
l’esecuzione di tali opere.<br />
Il vano vuoto netto per l’ascensore di progetto risulta:<br />
- al netto dei tamponamenti di chiusura del vano cm. 280 x 210 circa<br />
- larghezza porte di piano = 110 cm ca.<br />
- profondità fossa = 205 – 220 cm max.<br />
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- testata massima = altezza cabina + max 160 cm = max 3,85 cm da ultimo sbarco<br />
ANALISI DEI CARICHI:<br />
STATO DI FATTO – IMPALCATO PIANO SEMINTERRATO, PRIMO E COPERTURA<br />
Carichi permanenti: kN/m 2<br />
p.p. Solaio predalles e soletta c.a. sp. Min. 4 cm 2,60<br />
p.p. Sottofondo (sp. 6 cm x 10,00 kN/m3) 0,60<br />
p.p. Pavimentazione (per la copertura: leggi “guaina”) 0,20<br />
sommano 3,40<br />
Carichi Accidentali (Sovraccarico): kN/m 2<br />
3,00<br />
Totale carichi e sovraccarichi verticali 6,40<br />
STATO DI PROGETTO – IMPALCATO PIANO SEMINTERRATO, PRIMO E COPERTURA<br />
Carichi permanenti: kN/m 2<br />
p.p. Solaio predalles e soletta c.a. sp. Min. 4 cm 2,30<br />
p.p. Sottofondo (sp. 6 cm x 10,00 kN/m3) 0,60<br />
p.p. Protezione al fuoco (controsoffitti e trattamenti) 0,30<br />
p.p. Pavimentazione (per la copertura: leggi “guaina”) 0,20<br />
sommano 3,40<br />
Carichi Accidentali (Sovraccarico): kN/m 2<br />
3,00<br />
Totale carichi e sovraccarichi verticali 6,40<br />
SOLAIO – dimensionamento e verifica<br />
Per semplicità realizzativa si prevede la realizzazione di solaio in acciaio realizzato con travetti<br />
HE180A posti ad interasse i = 50 cm, semplicemente appoggiati agli estremi (da un lato su trave<br />
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in acciaio HE220A e dall'altro a trave c.a. Esistente), completo da getto di soletta superiore in c.a.<br />
Spessore cm.5 armata con rete elsd diam.6 mm maglia cm.15x15.<br />
La sollecitazione massima risulta pari a sigma,acc = 78,37 kg/cmq in corrispondenza del momento<br />
flettente max in mezzeria pari a M = 230,40 kgm<br />
Si rimanda al fascicolo dei calcoli in appendice alla presente.<br />
I travetti HE180A saranno ancorati come segue:<br />
− alla trave in ferro, mediante appoggio diretto dell'ala inferiore sulla corrispondente del<br />
profilo HE220A e collegamento bullonato con n.4 bulloni classe 8.8 diam.16 tra anima<br />
dell'HE220A e piatto sp.10 mm appositamente saldato in testa al profilo HE180A<br />
mediante saldature in officina a completo ripristino di classe I.<br />
− alla trave c.a. esistente mediante collegamento con ancoranti pesanti meccanici tipo Hilti<br />
con almeno n.4 bulloni idonei e piatto in acciaio sp.10 mm appositamente saldato in testa<br />
al profilo HE180A mediante saldature in officina a completo ripristino di classe I.<br />
In alternativa, si può prevedere la realizzazione di solai in laterocemento semplicemente<br />
appoggiati con:<br />
− travetti: interasse non superiore a cm.50, armatura n.2 ferri diam.10 FeB44k c. (nel<br />
fascicolo dei calcoli impiegato As = area ferri tesi e compressi= min. 1 cm2)<br />
− altezza solaio 20 cm inclusa soletta c.a. Spessore cm.4 armatura con rete elsd a.m. Diam.8<br />
mm maglia cm.10x10<br />
Dal calcolo risultano le seguenti tensioni massime:<br />
− mezzeria calcestruzzo = 10,91 kg/cmq acciaio = 806 kg/cmq<br />
− appoggio calcestruzzo = 31,11 kg/cmq acciaio = 869 kg/cmq<br />
La luce libera del solaio è di 2,40 m (max).<br />
Nel caso di impiego di tale ipotesi, dovrà essere sostituita la trave HE220A con una trave in c.a.<br />
opportunamente dimensionata ed ancorata alle travi esistenti. Quest'ultimi elementi saranno a<br />
cura dell'Appalatatore in base alle NTC 2008.<br />
Ulteriori alternative. Le porzioni di nuovo solaio potranno essere eseguite, in alternativa, mediante<br />
impiego di solai in lamiera grecata autoportante da completarsi in opera con getto armato in cls o<br />
con lastre tipo predalles.<br />
In ogni caso gli elementi di solaio prefabbricato dovranno essere idonei per garantire, una volta<br />
completati, il rispetto del sovraccarico accidentale e del proprio peso proprio previsto nella<br />
precedente analisi.<br />
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TRAVE APPOGGIO SOLAIO<br />
Si prevede l'impiego di una trave metallica costituita da un profilo HE220A Fe430 C<br />
Luce libera solaio = 540.<br />
Dal fascicolo dei calcoli, adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave appoggio<br />
– appoggio con carico rappresentato da peso proprio e carico trasmesso dal solaio (uniformemente<br />
distribuito), risulta un carico complessivo di 768 kg/m (incluso 100 kg/m per p.p.)<br />
Assunto p = 8,00 kN/m<br />
W = 515 cm3<br />
J = 5410 cm4<br />
A =64,3 cm2<br />
Caratteristiche della sollecitazione max:<br />
Momento max = M = p L 2 /12 = 19,44 kNm<br />
Taglio max = T = pL/2 = 21,6 kN<br />
Verifiche di sicurezza:<br />
a = M/2 Wx = 37,8 N/mm 2 < a,amm<br />
a = T/2 sa ha = 3,4 N/mm 2 < a,amm<br />
Verifica di deformabilità:<br />
fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,49 cm < L/500 = 540/500 = 1,08 cm<br />
VALUTAZIONE AZIONE SU TRAVE IN C.A.<br />
Le travi in c.a. esistenti, prima non direttamente interessate dal carico dei solai (in quanto<br />
l'orditura prevalente era parellela) ora vengono caricate ciascuna con un Peso concentrato pari a<br />
taglio trasmesso all'appoggio dalla trave metallica e cioè pari a 21,6 kN.<br />
Trascurando il contributo dell'armatura, si possono assumere le seguenti caratteristiche per la<br />
sezione della trave in c.a. Cm 30x50<br />
Modulo d'inerzia J = 312.500 cm4<br />
Dal fascicolo dei calcoli, adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave con<br />
doppio incastro agli estremi e con carico concentrato posto a distanza 2,4 m dall'appoggio risulta<br />
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Caratteristiche della sollecitazione max:<br />
Reazione Incastro A (lato dist. 2,4 m):<br />
Va = taglio A = 972,16 kg<br />
Ma= momento incastro A = - 1128,96 kgm<br />
Reazione incastro B:<br />
Vb= taglio B = 1187,84 kg<br />
Mb= momento incastro B = -1290,24 kgm<br />
Momento max mezzeria = Mc = 12,0422 kNm<br />
Verifiche di sicurezza:<br />
Le verifiche di sicurezza sono esiguite nel fascicolo dei calcoli con l'ipotesi che le travi siano<br />
armate con As = As' = 2 cm2.<br />
Per l'azione Mc, si ottiene<br />
y = 8,3 cm<br />
c = 17,11 kg/cmq = 1,71 N/mm 2 < amm<br />
a = 1273 kg/cmq = 127,3 N/mm 2 < a,amm<br />
Per l'azione Mb, si ottiene<br />
y = 8,39 cm<br />
c = 18,32 kg/cmq = 1,83 N/mm 2 < amm<br />
a = 1362,9 kg/cmq = 136,3 N/mm 2 < a,amm<br />
Per il taglio massimo pari a V = 1187,94 kgm = 118,8 kN, si ottiene per la sezione rettangolare un<br />
max = 0,917 kg/cmq = 0,092 N/mm 2 < ,C0 = 5,33 kg/cmq = 0,533 N/mm 2 considerando un<br />
calcestruzzo Rck 250 come da fascicolo dei calcoli.<br />
Verifica di deformabilità:<br />
fmax = 0,023 cm < L/500 = 450/500 = 0,9 cm<br />
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OPERE DI FONDAZIONE VANO ASCENSORE<br />
La fondazione del vano ascensore sarà costituita da una platea in c.a. di spessore cm.30 e da pareti<br />
in c.a. entro terra di spessore cm.20.<br />
Prima di realizzare la platea dovranno essere eseguiti:<br />
- stesa di strato di ghiaia compattato per uno spessore di circa 15 cm al fine di eliminare le<br />
eventuali tensioni neutre del terreno;<br />
- strato di magrone di spessore non inferiore a cm.10<br />
La platea in c.a. sarà armata con doppia rete ELSD diam.10 maglia cm.10x10 e cavallotti in ferro<br />
sagomato a omega diam.12 di collegamento. I ferri perimetrali di ancoraggio delle reti e di<br />
collegamento con le pareti in c.a. saranno costituiti da ferri diam.16.<br />
Le pareti saranno armate con rete ELSD diam.10 maglia cm.10x10 con cavallotti a U di chiusura<br />
inferiore (platea) e superiore diam.10 passo 10 collegati da n.2+2 ferri diam.16 longitudinali per<br />
tutto il perimetro del vano.<br />
L’azione massima del carico centrato dell’impianto elevatore è stimabile in<br />
P = 21,00 kN (sovraccarico – p.p. persone) + 30,00 kN (p.p. impianto) + 15,00 kN (incremento<br />
per spinta – c. dinamico) = 66,00 kN<br />
L’azione viene distribuita in maniera pressochè uniforme dalla platea al terreno in quanto di<br />
norma il carico trasmesso dall’impianto cade all’interno del nocciolo d’inerzia della sezione.<br />
Pertanto l’azione sul terreno risulta pari a<br />
Sigma terreno = 66,00 kN/ (2,80x2,1)m 2 = 11,224 kN/m 2 = 0,011 N/ mm 2 < sigma terreno amm.<br />
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3.2. Intervento “REALIZZAZIONE PENSILINA-TUNNEL COLLEGAMENTO<br />
CAMERA CALDA - INGRESSO”<br />
Del presente intervento, viene redatto specifico e separato documento di progetto come Relazione<br />
tecnica, di calcolo e Fascicolo dei Calcoli denominato “Fascicolo dei Calcoli” al quale si rinvia.<br />
In questa <strong>relazione</strong> vengono presentate gli elementi principali progettuali di input e l'analisi<br />
sinitetica delle uscite dei calcoli e delle verifiche condotte.<br />
La nuova struttura è prevista realizzata con profili in acciaio ed è costituta da n.8 pilastri, n.10<br />
travi metalliche e n.6 cordoli in c.a., al fine di ancorarlo come basamento e distribuzione dei<br />
carichi sul solaio del piazzale esterno.<br />
Il manufatto sarà chiuso laterlamente e superiormente da serramenti in alluminio con elementi<br />
vetrati ed opachi in base al progetto archiettettonico.<br />
La collocazione all'interno della corte esistente consente un notevole riparo dalle azioni del vento<br />
impedito di fatto da quasi tutte le direzioni.<br />
Sul piano della modellazione strutturale è stata eseguita mediante modellazione spaziale agli<br />
elementi finiti con programma applicati freeware (limite 200 nodi) della Mastersap ed analisi<br />
statica e dinamica di tipo lineare.<br />
Ipotesi progettuali: è stato trascurata l'interazione con la struttura esistente, è stato assunto il piano<br />
sottostante come terreno infinitamente rigido.<br />
Vita nominale costruzione = 50 anni<br />
Classe d'uso = IV<br />
Vita di riferimento = 100 anni<br />
L'azione sismica è stata assunta tramite spettro di risposta SLV riferito ad Udine Centro con<br />
tempo di ritorno 949 anni.<br />
Fattore qor = 2<br />
Duttilità = bassa<br />
Dall'analisi agli elementi finiti risulta:<br />
Primo modo di vibrare = Tipo flessionale, f= 4.174 Hz, T = 0,240 s<br />
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Caratteristiche della sollecitazione max:<br />
Cordoli di “fondazione”:<br />
Pressione massima = 67,514 kg/m2<br />
Pilastri:<br />
Fx,max = 26,28 kg<br />
Fy,max = 12,.64 kg<br />
Fz,max = 3,808 kg<br />
Mx,max = 4,614 kgm (cordoli fondazione)<br />
My,max = 6,274 kgm pilastri<br />
Mz,max = 10,165 kgm = 101,65 Nm travi e pilastri<br />
Verifiche di sicurezza:<br />
PILASTRI (HE200A)<br />
A = 53,8 cmq<br />
Wx = 389 cm3 Jx = 3692 cm4<br />
Wy=134 cm3 Jy=1336 cm4<br />
a = Mz,max/ Wx = 101,97 Nm / 389 cm 3 = 2,61 N/mm 2 < a,amm<br />
Di conseguenza sono verificate anche le travi.<br />
CORDOLI C.A. di “fondazione<br />
CLS. Rbk 30,0 kN/m2 Sez. 40x25 cm<br />
Armatura Feb 44 k c. ferri long. = 4+4 diam.14 staffe = diam.8/15 cm<br />
Pressione massima = 67,514 kg/m2 = 0,00067 N/mm2 = 0,0067 kg/cm2<br />
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ARCHITRAVATURA tipo A1<br />
3.3. Intervento “ARCHITRAVI TRAMEZZI INTERNI”<br />
La sostituzione dell’architrave riguarda essenzialmente l’apertura di vani porta/finestra<br />
L’apertura della parete avviene attraverso il riquadramento delle mazzette con mattoni<br />
pieni ammorsati all’esistente e murati con malta cementizia, e con il posizionamento di idonea<br />
architravatura realizzata da due profilati metallici accoppiati del tipo IPE 100.<br />
Adottando uno schema statico di calcolo costituito da una trave appoggio – appoggio con<br />
carico rappresentato da peso proprio (uniformemente distribuito), triangolo di spinta muratura<br />
superiore (distribuzione triangolare con max in mezzeria).<br />
L’eventuale (in base alla zona di applicazione dell’architrave) quota parte di carico<br />
trasmessa dal solaio superiore è sempre trascurabile in considerazione della presenza di cordoli di<br />
piano in c.a. , nonché per una distanza tra architrave e solaio di circa 1 m.<br />
Geometria tipo<br />
Distanza tra architrave e imposta solaio = 0,90 – 1 m<br />
Lunghezza massima architrave = 1,80 m<br />
Spessore della parete s = 35 cm (le pareti hanno dimensione variabile fino a 35 cm)<br />
Geometria = trave semplicemente appoggiata agli estremi.<br />
Analisi dei carichi (agenti sull’architrave):<br />
Peso proprio parete superiore = 2200 kg/mc = 22,00 kN/m 3<br />
Peso proprio profilati metallici = 2 * 8,1 kg/m = 0,162 kN/m<br />
Il carico trasmesso all’architrave è costituito dalla somma di:<br />
- il peso proprio dei profili q’ (carico con distribuzione uniforme) = 16,2 kg/m (trascurabile)<br />
- il peso proprio della parete con valore massimo p (con distribuzione triangolare con<br />
massimo in mezzeria) pari a p = 22,00 * 0,35 * 1,00 = 7,70 kN/m<br />
Caratteristiche della sollecitazione max:<br />
Momento max = M = p L 4 /12 = 6,74 kNm<br />
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Taglio max = T = pL/4 = 3,47 kN<br />
Verifiche di sicurezza:<br />
a = M/2 Wx = 98,5 N/mm 2 < a,amm<br />
a = T/2 sa ha = 4,2N/mm 2 < a,amm<br />
Verifica di deformabilità:<br />
fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,19 cm < L/500 = 180/500 = 0,36 cm<br />
Verifica appoggio muratura:<br />
m = 2 T/ (3 B u) = 0,178 N/mm 2 < m,amm<br />
con B = 26 cm (spessore muro) ed 3u = lunghezza appoggio = 15 cm.<br />
I due profilati metallici saranno collegati all’appoggio da una piastra sp.6 mm di dimensioni<br />
cm.20x20 saldata agli stessi e posta inferiormente per ripartire il carico sulle murature.<br />
Al di sotto di tale piastra dovrà essere posizionato idoneo strato elastico (gomma o malte speciali<br />
per assorbire le deformazioni).<br />
3.1.4 ARCHITRAVATURA tipo A2<br />
L’architravatura di tipo A2 viene applicata nel caso di ampliamento del vano porta d’ingresso<br />
di circa 30 cm con conseguente necessità di adeguare l’appoggio dell’architrave attuale<br />
mediante sostituzione, stante il fatto che tale modifica non alterna in maniera significativa la<br />
rigidezza del fabbricato.<br />
L’apertura della parete avviene attraverso il riquadramento delle mazzette con mattoni<br />
pieni ammorsati all’esistente e murati con malta cementizia, e con il posizionamento di idonea<br />
architravatura realizzata da due profilati metallici accoppiati del tipo IPE 120.<br />
Geometria tipo<br />
Distanza tra architrave e imposta solaio = 0,90 – 1 m<br />
Lunghezza massima architrave = 3,50 m (architrave ingresso)<br />
Spessore della parete s = 35 cm<br />
Geometria = trave semplicemente appoggiata agli estremi.<br />
Analisi dei carichi (agenti sull’architrave):<br />
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Peso proprio parete superiore = 2200 kg/mc = 22,00 kN/m 3<br />
Peso proprio profilati metallici = 2 x 10,4 kg/m = 0,204 kN/m<br />
Il carico trasmesso all’architrave è costituito dalla somma di:<br />
- il peso proprio dei profili q’ (carico con distribuzione uniforme) = 0,204 kN/m<br />
(trascurabile)<br />
- il peso proprio della parete con valore massimo p (con distribuzione triangolare con<br />
massimo in mezzeria) pari a p = 22,00 * 0,35 * 1,00 = 7,70 kN/m<br />
Caratteristiche della sollecitazione max:<br />
Momento max = M = p L 4 /12 = 96,29 kNm<br />
Taglio max = T = pL/2 = 13,48 kN<br />
Verifiche di sicurezza:<br />
a = M/2 Wx = 140,77 N/mm 2 < a,amm<br />
a = T/2 sa ha = 16,44N/mm 2 < a,amm<br />
Verifica di deformabilità:<br />
fmax = p L 4 /(120 E J) = 0,72 cm < L/500 = 350/500 = 0,70 cm<br />
Verifica appoggio muratura:<br />
m = 2 T/ (3 B u) = 1,1 kg/cm 2 = 0,11 N/mm 2 < m,amm<br />
con B = 0,30 cm (spessore muro) ed 3u = lunghezza appoggio = 20 cm.<br />
I due profilati metallici saranno collegati all’appoggio da una piastra sp.6 mm di dimensioni<br />
cm.20x30 saldata agli stessi e posta inferiormente per ripartire il carico sulle murature.<br />
Al di sotto di tale piastra dovrà essere posizionato idoneo strato elastico (gomma o malte speciali<br />
per assorbire le deformazioni).<br />
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