Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

More documents

Recommendations

Info

dell'hip hop, mentre in Gambia quella rastafari e non viceversa. Due culture talmente forti e presenti nei due paesi, da aver contribuito anch'esse alla creazione delle due differenti identità. La conclusione della tesi porta avanti un'ultima ipotesi che è quella di una possibile integrazione tra i due paesi: futuro possibile o sogno utopico? Per condurre la mia ricerca mi sono avvalsa dello strumento dell'intervista qualitativa che ho condotto su un numero di cinquanta intervistati (25 senegalesi e 25 gambiani) e che ho registrato su supporto cartaceo, audio e video. Le fasi del mio lavoro sono state raggruppate in semestri e sono schematizzate come segue: • PRIMO SEMESTRE: Inizialmente ho prodotto una disamina approfondita delle categorie in questione: confine, identità, cultura urbana, hip hop, cultura rastafari cercando di delineare con chiarezza similitudini, differenze, sovrapposizioni e analizzandole storicamente nel tempo. Lo scopo di questa fase di lavoro è stata quella di fare chiarezza a livello terminologico e di inquadrare determinate categorie nel tempo producendo un'accurata riflessione teorica. Durante questa fase si sono analizzati testi, proverbi, documenti, diari, articoli, testi di canzoni. • SECONDO SEMESTRE: La fase di ricerca su campo ha previsto una mia permanenza sia in Senegal che in Gambia, dove ho vissuto e partecipato alla quotidianità delle comunità locali; ho avuto inoltre modo di osservare, dialogare, interagire e partecipare, fino a che la mia presenza in quanto ricercatrice (sempre dichiarata) è stata totalmente dimenticata e io stessa sono diventata parte integrante delle comunità dove mi sono trovata a vivere. • TERZO SEMESTRE: La fase di ricerca negli arichivi è stata effettuata in diversi momenti e ha riguardato archivi differenti per tipologia di materiali e contenuti. Questa fase è stata parallela alla ricerca su campo ed è stata necessaria per la comprensione delle due differenti realtà sociali e culturali. • QUARTO SEMESTRE: La fase dell'indagine attraverso l'intervista qualitativa si è snodata attraverso i tre anni di ricerca su campo ed ha previsto l'uso di un questionario da me redatto, somministrato a 25 senegalesi e 25 gambiani tra cui alcuni informatori privilegiati. • QUINTO SEMESTRE: Quest'ultima fase è stata quella dell'elaborazione e della scrittura dei dati ottenuti al fine di poter confermare o negare le ipotesi iniziali lanciate dalla tesi Ku am nit niakkool recita un proverbio wolof, ovvero, chi possiede la gente non necessita di niente. Questo proverbio racchiude in sé tutta la
saggezza di un popolo, che, come per gli altri popoli africani, è stata trasmessa oralmente, di padre in figlio, di griot in griot 16 . L'oralità e la lingua sono le basi fondanti della storia, della tradizione, della cultura africana. È solo attraverso le persone che si arriva infatti a toccare la vera essenza di un popolo tutto. È tramite la conversazione, la partecipazione, l'integrazione alla comunità, la condivisione della quotidianità che si arrivano a svelare i piccoli meccanismi alla base della società e della relazioni umane. Se si arriva a possedere la gente, ciò che essi tramandano, comunicano, pensano, si arriverà a possedere la cultura che essa custodisce così gelosamente. Per comprendere il Senegal e il Gambia si devono vivere il Senegal e il Gambia, immergersi nella loro oralità e, di conseguenza, nella loro saggezza popolare. “Ad una lingua dove le radici sono ben radicate, nutrite da una terra ricca di storia e di tradizione, basta parlare: le parole, anche le più semplici, si fanno immagini, oggetti viventi. Partecipare all'oralità è partecipare al movimento delle forze vitali che sono alla base del mondo, di Dio”, così definiva l'importanza della lingua e della conversazione il grande poeta senegalese Leopold Sedar Senghor 17 . Il proverbio, inoltre, esprime tutta la saggezza di un popolo. Si tratta di una verità da scoprire, di un enigma da risolvere. La comprensione è dunque questione di sensibilità e di cuore. I Peul definiscono il proverbio come parole che piacciono al cuore e all'orecchio 18 . La ricerca che ha condotto a questa tesi si è nutrita dunque della parola e della quotidianità, delle relazioni umane e della condivisione. Una tesi che è andata svelandosi poco per volta, conversazione dopo conversazione, parola dopo parola, immagine dopo immagine, canzone dopo canzone, suono dopo suono, gesto dopo gesto. E seguendo la filosofia wolof, ho voluto estendere questa ricerca a tutti, rendere pensieri, frasi, note del diario di bordo tenute nel corso di questi anni di ricerca su campo, accessibili a tutti coloro fossero stati interessati a parteciparvi, attraverso Internet. Una ricerca condivisa che ha voluto trasferire una tradizione culturale trasmessa oralmente nella storia, attraverso la nuova parola moderna, il web, grazie alla creazione di un blog, Dakarlicious 19 , la condivisione tramite il social network attualmente più seguito, Facebook -CHIARA MAME DIARRA BARISON 20 - (dove le mie note su campo hanno generato discussioni e dibattiti interessanti) e la produzione di articoli e video documentari, tutti accessibili gratuitamente. Attraverso il mezzo audio-visivo e la condivisione via web, è stato possibile raccogliere tutto il materiale registrato e renderlo fruibile a chiunque avesse avuto voglia di seguire la ricerca, passo dopo passo e commentarla. In tre anni si è creato spontaneamente un gruppo di discussione ampio sulle tematiche legate all'Africa, al confine, alla transmigrazione, alla cultura urbana, al cambiamento culturale dovuto alla migrazione Sud- Nord, Nord-Sud, al razzismo, all'integrazione, alla storia, alla cultura, alla tradizione, alla musica senegalese, alla ricerca sociale. La parola, 16 Cantori popolari che raccontano la storia e la tradizione africana. 17 L. S. Senghor, La parole chez Claudel et les Négro-Africains, Nouvelles Editions Africaines, Dakar, 1973. 18 Proverbio peul. 19 C. <strong>Barison</strong>, Dakarlicious, http://blog.libero.it/Dakarlicious/. 20 Nome utilizzato su Facebook e profilo raggiungibile tramite l'inserimento dell'indirizzo mail: windchiara@libero.it.
Page 1 and 2: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
Page 3 and 4: INDICE INTRODUZIONE: Sophie e Binta
Page 5 and 6: INTRODUZIONE SOPHIE E BINTA. LA COS
Page 7 and 8: infatti mi aveva colpito da subito
Page 9 and 10: dirla come la mia professoressa di
Page 11 and 12: Sandaga, mercato storico, Dakar 201
Page 13 and 14: della quale si verifica la coerenza
Page 15 and 16: Questo concetto è espresso nello s
Page 17 and 18: non siamo contro l'emigrazione ma c
Page 19 and 20: incontrino e che possano dialogare,
Page 21 and 22: Riassumendo, potremmo dire che l'im
Page 23: 1.1. RICERCA E FASI DI LAVORO Isola
Page 27 and 28: 1.3. STRUMENTO, INFORMATORI E CONDU
Page 29 and 30: Ogni area tematica ha previsto dell
Page 31 and 32: invadente, a fine giornata ciò che
Page 33 and 34: tradotte in italiano. Nessun proble
Page 35 and 36: non accetterò mai la politica mafi
Page 37 and 38: CAPITOLO SECONDO IL CONFINE IN AFRI
Page 39 and 40: ispondere a tutte le questioni che
Page 41 and 42: Il monumento della Rinascita Africa
Page 43 and 44: indipendentemente dalle relazioni c
Page 45 and 46: ispondeva ai criteri forgiati in Oc
Page 47 and 48: proteggere nel nome della sovranit
Page 49 and 50: che separa due entità. Una distinz
Page 51 and 52: clandestini, siamo adesso quelli ch
Page 53 and 54: Senegambia, regioni (fonte www.goog
Page 55 and 56: quanto più può: se esagerasse, ce
Page 57 and 58: un'Africa continente della musica e
Page 59 and 60: I GRANDI IMPERI DELLA REGIONE DEL S
Page 61 and 62: praticamente fino al XV secolo dipe
Page 63 and 64: Senegambia, 1707 (fonte www.google.
Page 65 and 66: trasformare totalmente le società.
Page 67 and 68: La casa degli schiavi, isola di Gor
Page 69 and 70: incaricata di diffondere i principi
Page 71 and 72: 2.1. ORALITÀ, LINGUA, INTEGRAZIONE
Page 73 and 74: frequentare per lungo tempo scuole
Page 75 and 76:
camuffata da buona fede, abile a po
Page 77 and 78:
Foto Murales (il tirailleur e la Fr
Page 79 and 80:
secoli si sono succeduti. Tre secol
Page 81 and 82:
Invece, nel resto della federazione
Page 83 and 84:
Negli anni ’90 la politica ha con
Page 85 and 86:
esistette fino al 1989. Nel luglio
Page 87 and 88:
4. NASCITA E MORTE DELLA CONFEDERAZ
Page 89 and 90:
Le Sénégal a rompu hier ses relat
Page 91 and 92:
2. Non è evidente, né automatico
Page 93 and 94:
5. LA CASAMANCE E IL CONFLITTO DIME
Page 95 and 96:
Queste caratteristiche permettono d
Page 97 and 98:
senegalese in carica A. Wade. Di po
Page 99 and 100:
morire”. 108 108 L. De Michele, C
Page 101 and 102:
nel colore dorato delle dune; quest
Page 103 and 104:
Car rapide, Dakar, 2010 1. ETNIE, R
Page 105 and 106:
“È ricominciato il caldo a Dakar
Page 107 and 108:
affrontati differenti tematiche, da
Page 109 and 110:
Yoff, Dakar, 2011 Yoff, Dakar, 2010
Page 111 and 112:
l'orrida Fadia ma ridatemi i miei p
Page 113 and 114:
lei che è assegnata la responsabil
Page 115 and 116:
Intessuta di credenze animiste quel
Page 117 and 118:
Poi mi fermo e penso, in quanti pae
Page 119 and 120:
loro marcia verso il sawub janta, l
Page 121 and 122:
esempio chi non era troppo pratico
Page 123 and 124:
demografico che si traduce in una m
Page 125 and 126:
Dakar, Senegal, 2009 (fonte www.goo
Page 127 and 128:
3. L'ISLAM NELL'AFRICA OCCIDENTALE
Page 129 and 130:
Le Soleil, quotidiano senegalese, g
Page 131 and 132:
sono i marabutti, quelli forti, alc
Page 133 and 134:
Oggi il marabutto, inteso come lead
Page 135 and 136:
gravemente colpito da una crisi agr
Page 137 and 138:
economiche, legate al business dell
Page 139 and 140:
francesi, che avevano capito l’im
Page 141 and 142:
cominciarono ad affiorare e a svilu
Page 143 and 144:
Importante fare la distinzione, anc
Page 145 and 146:
occhi parlano più della bocca. Com
Page 147 and 148:
3.4. DALLA DAARA ALLA DAHIRA: RETI
Page 149 and 150:
un ordine e, ad ogni buona occasion
Page 151 and 152:
ealtà di fatto. Sono partiti così
Page 153 and 154:
che sia nato per morire in quello s
Page 155 and 156:
materiali di ogni tipo. Attraverso
Page 157 and 158:
alla carta stampata, in particolare
Page 159 and 160:
da chi quelle barriere è riuscito
Page 161 and 162:
CAPITOLO SESTO LA POLITICA 1. LEOPO
Page 163 and 164:
grandi poeti del '900. Attraverso l
Page 165 and 166:
ene quella di un popolo aperto, ing
Page 167 and 168:
Senegal anarchico dove regna un sis
Page 169 and 170:
lui, lì vicino. I due bimbi rideva
Page 171 and 172:
inizialmente come un'ipotesi di ide
Page 173 and 174:
Alla fine della guerra tutto cambia
Page 175 and 176:
Viens voir, viens voir (Vieni a ved
Page 177 and 178:
tutte le lingue. Allo stesso modo l
Page 179 and 180:
3. LA RINASCITA AFRICANA DI ABDOULA
Page 181 and 182:
svegliati è tardi e tu stai ancora
Page 183 and 184:
Manifestazioni anti Wade, Dakar 201
Page 185 and 186:
“Anche oggi non c'è corrente a S
Page 187 and 188:
ho pensato ad una cosa: più sono q
Page 189 and 190:
precisare “Tutte le località che
Page 191 and 192:
Stoppons les guerres gardons la foi
Page 193 and 194:
perché la maggior parte dei senega
Page 195 and 196:
Cosa si intende invece per identit
Page 197 and 198:
3. IL SENEGAL, UN PAESE HIP HOP Thi
Page 199 and 200:
La caratteristica vincente dell'hip
Page 201 and 202:
Martin Luther King, ufficio di Mata
Page 203 and 204:
New York, 1989 (fonte www.google.sn
Page 205 and 206:
Dakar, 2009 Grafixx, Thiaroye, Daka
Page 207 and 208:
Matador, Pikine, 2009 “Con la tes
Page 209 and 210:
acchiusa non solo l'ideologia di qu
Page 211 and 212:
cultura. I comunisti lo sanno bene,
Page 213 and 214:
Studio di registrazione, Africultur
Page 215 and 216:
Matador che parla ma è come se lo
Page 217 and 218:
ostentazione è per mostrare che ce
Page 219 and 220:
4. IL REGGAE E IL MITO DELLA JAMAIC
Page 221 and 222:
y now lab have the cure Must afi ma
Page 223 and 224:
Banjul, Gambia, 2009 And if fools d
Page 225 and 226:
iscoprire le loro radici africane.
Page 227 and 228:
il simbolo del ritorno in Africa;
Page 229 and 230:
Rastarismo immagine (fonte www.goog
Page 231 and 232:
società: il rasta è al tempo stes
Page 233 and 234:
Comme le Royaume-Uni, ça va faire
Page 235 and 236:
partenza. Se andiamo ad analizzarla
Page 237 and 238:
wolof, Senghor all'hip hop, Cheikh
Page 239 and 240:
Pikine, Dakar, 2008 Con l'hip hop v
Page 241 and 242:
Thiaroye, Dakar, 2009 Afia, Grafixx
Page 243 and 244:
Anche Dideret, 33 anni, archeologo,
Page 245 and 246:
1.1. LA DIMENSIONE CULTURALE Da un
Page 247 and 248:
familiare che sembra esserci stato
Page 249 and 250:
Nabou, 47 anni, insegnante, così r
Page 251 and 252:
fosse la possibilità le persone di
Page 253 and 254:
definita la bomba culturale, rifere
Page 255 and 256:
diola, senegalese. La colonizzazion
Page 257 and 258:
Il confine tra Senegal e Gambia non
Page 259 and 260:
1.3. STEREOTIPO E PERCEZIONE DELL'A
Page 261 and 262:
Anche nelle interviste condotte sui
Page 263 and 264:
e il popolo colonizzato. Da quanto
Page 265 and 266:
sempre impressionato di Cheikh Anta
Page 267 and 268:
Questo è il problema del Senegal.
Page 269 and 270:
1.5. UNITÀ O DIVISIONE: QUALE FUTU
Page 271 and 272:
Io credo che la confederazione del
Page 273 and 274:
Concludendo, quello che emerge da q
Page 275 and 276:
immagine, ogni canzone che mi hanno
Page 277 and 278:
umana. Una briglia mentale e social
Page 279 and 280:
dimostrare che ci possiamo superare
Page 281 and 282:
i bambini legati alla schiena; tass
Page 283 and 284:
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AIME, M.
Page 285 and 286:
DIOUF, M. (1998) Sénégal, les Etn
Page 287 and 288:
de l'Ouest africain, Bull. De l'IFA
Page 289 and 290:
A lezione di economia dai vù cumpr
Page 291 and 292:
APPENDICI 291
Page 293 and 294:
R: Se sei musulmano, fai parte di u
Page 295 and 296:
7. INTEGRAZIONE/COOPERAZIONE TRANSF
Page 297 and 298:
R: Se sei musulmano, fai parte di u
Page 299:
7. INTEGRAZIONE/COOPERAZIONE TRANSF
show all

Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?