Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
o di mancata risposta. Tutte le interviste sono state effettuate con il<br />
supporto di una telecamera e successivamente scritte su file nel mio<br />
computer.<br />
1.3. PROBLEMI RISCONTRATI IN FASE DI ANALISI IN<br />
PROFONDITÀ<br />
Scrive l'antropologo C. Geertz: “Ciò che chiamiamo i nostri dati sono in<br />
realtà le nostre interpretazioni delle interpretazioni di altri su ciò che<br />
fanno loro e i loro compatrioti [….]. Già al momento dell'espressione dei<br />
fatti veri e propri noi stiamo dando spiegazioni, e quel che è peggio,<br />
spiegazioni di spiegazioni”. 27 In altre parole, nel descrivere le altre culture<br />
l'antropologo descrive sé stesso.<br />
La difficoltà più grande per chi fa ricerca su campo è riuscire ad essere il<br />
più oggettivo possibile, cercando di non lasciarsi andare a commenti o<br />
giudizi. Impensabile, forse, la natura umana è categorizzante. Per riuscire<br />
ad esserlo il meno possibile ci vuole tempo, tanto tempo. Questo è un<br />
limite, se vogliamo, della ricerca su campo. Per comprendere la realtà<br />
studiata bisogna infatti darsi il tempo dell'immersione e della traduzione.<br />
Ed è solo attraverso l'esperienza diretta che si può arrivare alla<br />
comprensione e alla conoscenza.<br />
Le persone che non hanno mai vissuto l'esperienza della ricerca su campo<br />
non possono capire le difficoltà a cui un ricercatore va incontro.<br />
“L'osservazione partecipante richiede un grande investimento di tempo e<br />
di risorse psicologiche. Ci vuole tempo per arrivare a capire la struttura di<br />
altri modi di pensare, per afferrare i valori, le norme, i codici di<br />
comunicazione di un'altra cultura. J. Madge ha scritto – non è mai stato<br />
facile convincere gli studiosi a divenire osservatori partecipanti. Essi<br />
debbono dedicarsi completamente alla ricerca e debbono essere liberi da<br />
qualsiasi impegno familiare ed altre responsabilità”. 28<br />
La ricerca su campo è un lavoro di attenta e minuziosa osservazione che<br />
chiede tanto e forse tutto. Il ricercatore vi si dedica completamente,<br />
mettendo in stand by la propria vita e per cosa? Per la conoscenza e per<br />
permettere ad altri di vedere ciò che altrimenti non sarebbero mai riusciti<br />
a vedere o avrebbero colto solo in maniera superficiale. Questo tipo di<br />
lavoro richiede non solo una buona dose di intraprendenza e passione per<br />
ciò che si fa, ma anche risorse psicologiche non indifferenti che possano<br />
permettere di tenere sotto controllo i propri sentimenti, gestire rapporti<br />
interpersonali difficili, superare i momenti di isolamento, solitudine,<br />
disorientamento e smarrimento. Dalle note di ricerca su campo:<br />
“[...] Per il resto la mia vita scorre lenta, sebbene sommersa di impegni lavorativi. Non voglio<br />
cadere nella banalità e dire che è normale avere una vita a rallentatore e in cui il tempo è solo<br />
un optional, cadrei nella stereotipizzazione più comune riguardo l'Africa. Credo<br />
semplicemente di non essere abituata alla vita semplice della periferia di Dakar. Una vita<br />
austera, depauperata di ogni superfluo. La sera, senza televisione né connessione mi ritrovo a<br />
sprofondare in un immenso silenzio che mi vede costretta a confrontarmi con me stessa e con<br />
la solitudine. Sebbene io viva circondata da una comunità numerosa e rumorosamente<br />
27 C. Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1987.<br />
28 P. Corbetta, op.cit.