ESOFENOL 60 - aeb group

ESOFENOL 60
DISINFETTANTE – DETERGENTE – DEODORANTE
A BASE DI DERIVATI FENOLICI DI SINTESI
per il trattamento sistematico di ambienti, suppellettili, unità fisse e mobili nelle industrie
SCHEDA TECNICA
(PUBBLICAZIONE RISERVATA AD ESCLUSIVO USO INTERNO)
FORMULAZIONE
Il principio attivo (p.a.) contenuto nell’ESOFENOL 60 è rappresentato dall’orto-fenilfenolo, derivato del fenolo classico,
ottenuto sinteticamente. L’elevato peso molecolare del p.a. e l’associazione con agenti tensioattivi concorrono
all’eliminazione di alcuni inconvenienti che i normali disinfettanti a base di fenolo possono presentare (interferenza
delle sostanze organiche e delle acque di durezza elevata, odore sgradevole e pungente). D’altra parte, esaltano
notevolmente l’efficacia DISINFETTANTE del formulato. La presenza di agenti tensioattivi, in rapporto ottimale e
bilanciato, conferisce all’ESOFENOL 60 elevato potere DETERGENTE, consentendo di attuare contemporaneamente
le pratiche della pulizia e della disinfezione, qualora queste operazioni non possano essere eseguite in due tempi
diversificati.
COMPOSIZIONE
100 g di prodotto contengono:
Orto-Fenilfenolo sale sodico g 6,0
Coadiuvanti e acqua depurata q.b. a g 100
PROPRIETÀ
L’ESOFENOL 60 copre uno spettro di attività molto ampio, esplicando soltanto e comunque azione MICROBICIDA,
sia alle concentrazioni elevate che a quelle basse. Il prodotto (pH 13) è particolarmente efficace per distruggere le
forme vegetative di Schizomiceti Gram-positivi e Gram-negativi, compreso il gruppo dei “non fermentanti” (che è il più
refrattario). Inoltre, è attivo nei confronti del bacillo di Koch o di altri micobatteri paratubercolari (atipici), dei lieviti, dei
funghi. Riguardo ai virus, è attivo (1200 ppm pa. in 10 min.) su quelli a struttura lipofila, come Adeno 2, Herpes,
Vaccino, Influenza, mentre ha scarsa efficacia su quelli con proprietà idrofile, tra cui Polio 1, Coxsackie B1, ECHO 6,
(Kiein M., De Forest A., Soap Chem. Spec., 1963,38,70). L’ESOFENOL 60 esplica un’azione molto ridotta sulle spore
di Schizomiceti, mentre recenti studi evidenziano l’effetto del p.a. sull’HTLV-III/LAV (Martin L.S. et al, J. lnf. Dis., 1985,
152, 400), la sua capacità di ridurre l’infettività di HBV e HCV (Prinn D.L. et al., J. Chim. Microbiol. 1993, 31, 3296;
Agolini G. et al., A.J.I.C., 1999, 27, 236; Sattar S.A: et al., A.J.I.C., 2001, 29, 187).
Prove “in vitro” hanno dimostrato che per un tempo di contatto di 8 minuti, concentrazioni di p.a. comprese tra 700 e
1400 ppm sono efficaci contro Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Streptococcus faecalis, Proteus vulgaris,
Candida albicans, Aspergillus fumigatus (Hegna I.K., J. Appl. Bact., 1977, 43, 177). Per Mycobacterium tuberculosis
occorrono concentrazioni più elevate (circa 4.000 ppm), oppure tempi di contatto più lunghi (fino a 2-3 ore) per
concentrazioni di 2.000 ppm (Hegna I.K., J. Appl. Bact., 1977, 43, 183). Pertanto, sulle specie più frequentemente
contaminanti, l’ESOFENOL 60 agisce molto rapidamente e a concentrazioni di p.a. relativamente basse. Il prodotto
esplica anche azione residua, talora prolungata, proprietà che altre categorie di disinfettanti non possiedono (Rutala
W.A., Prevention and control of nosocomial infections, Wenzel R.P., Ed, Williams e Wilkins, 1987, 257-282). Sulle
superfici asciutte, l’effetto può persistere fino a 30 giorni dopo l’applicazione. L’ESOFENOL 60 viene annoverato nel
gruppo di disinfettanti il cui meccanismo d’azione primario è il danno alla membrana della cellula microbica con
modificazioni della sua integrità strutturale. Successivamente, penetra all’interno della cellula e, in qualità di energico
veleno protoplasmatico, causa sovvertimento delle impalcature citoplasmatiche, fuoriuscita di materiale endocellulare
e lisi terminale. Si registra, inoltre, inattivazione irreversibile di alcuni sistemi enzimatici fondamentali, quali le ossidasi
e le deidrogenasi, che attivano il succinato, il fumarato, il piruvato, il glutammato. Alle concentrazioni elevate, si può
verificare una coagulazione “in loco” delle proteine citoplasmatlche. Il coefficiente fenolico di Rideal-Walker dell’ofenilfenolo
è pari a 33 nei confronti di Salmonella typhi (Albano A., Salvaggio L., Manuale di Igiene, Ed, Piccin
Padova, 1974, 77-80). Le temperature più elevate ne esaltano l’efficacia, soprattutto nei confronti di M. tuberculosis.
Inoltre, gli effetti decontaminanti sono ancora più evidenti sui substrati porosi, per l’elevata capacità di penetrazione

mostrata dal formulato. Il prodotto è molto resistente all’essiccamento, anche se prolungato; in questa evenienza,
dopo opportuna umidificazione di una superficie asciutta, trattata in precedenza con l’ESOFENOL 60, il p.a. ritorna in
soluzione ed esplica normalmente la sua azione biocida. L’ESOFENOL 60 non teme le acque dure (fino a 400 ppm,
in CaCO 3; Prindle R.F., Disinfezione e Sterilizzazione, Block S.S., 1986, vol. 2, 305-337). Anche il materiale organico
(pus, feci, urine, escreati) non interferisce in modo determinante sull’efficacia rnicrobicida, essendo utile
eventualmente un prolungamento, peraltro modesto, del tempo di contatto. Questo accorgimento si rende
indispensabile soprattutto per M. tuberculosis, per il quale un contatto di 15 minuti, in presenza di siero al 2%,
comporta la sopravvivenza del 10% di cellule micobatteriche. Alle diluizioni d’uso suggerite, l’ESOFENOL 60 non
macchia le fibre di cotone, di lana e quelle sintetiche; non arreca danno a vetro, ceramiche, smalti, legno, verso il
quale viceversa esplica azione conservante. Per brevi periodi di contatto non intacca i metalli; può, d’altra parte,
essere parzialmente inattivato da alcune materie plastiche e dalla gomma, se il contatto è molto prolungato.
Per quanto attiene alla tossicologia del formulato, l’o-fenilfenolo (p.a.) presenta una tossicità acuta orale, nel ratto, 5,1
volte inferiore a quella del fenolo puro. La DL 50 acuta orale del p.a. è di 2.700 mg/kg nel ratto e di 4.700 mg/kg nel
coniglio (Hodge H,C. et al, J. Pharm. Exp. Therap., 1952, 104, 202; Prindle R.F.,1988). Nell’ESOFENOL 60 questi
valori salgono a 45 g/kg e a 78 g/kg rispettivamente; nella diluizioni sotto indicate (2-4% pari a 0,120-0,240% di p.a.),
essi giungono a valori altissimi, per cui il rischio di tossicità è comunque del tutto trascurabile. Il contatto prolungato
del formulato pronto all’uso con la cute non provoca fenomeni di irritazione primaria. Soltanto il prodotto concentrato
si dimostra irritante per la cute e le mucose. Viceversa, non presenta tossicità percutanea.
Per quanto concerne l’impatto con l’ambiente, il p.a. presenta una CL O di 2 ppm ed una CL 100 di 5-10 ppm nei confronti
della fauna ittica. Nell’ESOFENOL 60, la CL O sale a 33 ppm e la CL 100 a 83-167 ppm. Anche la biodegradabilità è
buona: studi sulla degradazione dei fenoli di sintesi hanno dimostrato come l’orto-fenilfenolo sia degradato al 50% in 3
ore con l’impiego di colture batteriche miste (Tabak H.H. et al, J. Bacteriol., 1964, 87, 910).
APPLICAZIONI E MODALITÀ D’IMPIEGO
L’ESOFENOL 60 viene impiegato in tutti i settori della sanità pubblica dove occorre praticare una disinfezione
ambientale continua e/o periodica:
- pavimenti, pareti, infissi di tutti i locali,
- servizi igienici e loro arredi (piastrelle, lavelli, vasche, tazze)
- mezzi di trasporto (autocarri, autocisterne).
In presenza di materiale biologico solido, non è necessario stemperare le feci o fluidificare gli escreati prima di
aggiungere il prodotto, poiché l’ESOFENOL 60 possiede potere fluidificante spontaneo. Per escreati e feci, occorre
aggiungere il disinfettante in volume doppio; per le urine o per altro liquido biologico, è sufficiente un volume
semplice. Come disinfettante ad azione energica o rapida, o quando si debbano distruggere agenti patogeni presenti
in materiale biologico, si impiega una diluizione dell’ESOFENOL 60 aI 4% (pari a 2400 ppm di p.a.). Il materiale
patologico sospettato di essere contaminato con bacillo tubercolare deve essere sottoposto cautelativamente a
contatto prolungato (4-5 ore). Come detergente-disinfettante, a scopo di sanificazione, per pavimenti, piastrelle, lavelli
vasche, infissi, ed altre superfici, l’ESOFENOL 60 viene impiegato al 2% (pari a 1200 ppm di p.a.). Le diluizicni di
ESOFENOL 60 devono essere allestite, oltre che estemporaneamente prima dell’uso, anche con la massima
accuratezza, poiché il p.a. ha un coefficiente di concentrazione piuttosto elevato (n=6: Albano A., Salvaggio L., 1974).
In altri termini, una diluizione anche lievemente superiore a quella indicata comporta la necessità di tempi di contatto
enormemente più lunghi di quelli medio-normali (4-6 minuti).
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
Tenere l’ESOFENOL 60 lontano dalla portata dei bambini, al fresco ed asciutto. La validità è di 5 anni.
AVVERTENZE E CONTROINDICAZIONI
Non utilizzare diluizioni dell’ESOFENOL 60 diverse da quelle consigliate.
Evitare le miscelazioni con detergenti non ionici oppure cationici ed il contatto prolungato con metalli, gomme e
plastiche. Evitare il contatto del prodotto concentrato con la cute e le mucose.
TIPO Dl CONFEZIONI
L’ESOFENOL 60 è disponibile nelle confezioni da 1000 mL in scatole da 9 confezioni.
PRESIDIO MEDICO-CHIRURGICO - Registrazione n. 15437 del Ministero della Salute
Prodotto da: ESOFORM SpA – Rovigo (ultimo aggiornamento in data 2 ottobre 2006)
AEB SpA
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